Manuale Pratico di Coltivazione e Trasformazione dei FICHI DI COSENZA
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il livello <strong>di</strong> sostanza organica nel suolo, la quantità da somministrare, dall’impianto<br />
alla piena produzione, non sarà mai inferiore ai 10-15 q/ha/anno.<br />
Facendo un rapido calcolo delle esigenze <strong>di</strong> un ficheto in piena produzione che<br />
<strong>di</strong>a 120 -150 q/ha <strong>di</strong> prodotto, che necessita <strong>di</strong> azoto, fosforo e potassio in ragione,<br />
rispettivamente, <strong>di</strong> 50-30-70 kg/ha, risulta evidente come la somministrazione<br />
<strong>di</strong> 10 q/ha <strong>di</strong> un ammendante con titolo 2-2-2 copra appena il 50 % circa<br />
delle esigenze della coltura.<br />
Anche se il calcolo in unità fertilizzanti non rappresenta in agricoltura biologica<br />
un metro sod<strong>di</strong>sfacente per comprendere i meccanismi più complessi che mette<br />
in moto la fertilità del suolo, in linea <strong>di</strong> massima esso ci informa che siamo al<br />
<strong>di</strong> sotto <strong>dei</strong> livelli <strong>di</strong> equilibrio tra <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> elementi nutritivi nel suolo ed<br />
esigenze colturali.<br />
Se consideriamo in particolare i prodotti che apportano azoto, sono da sconsigliare<br />
per l’alto costo, quei concimi organici che lo contengono in elevato percentuali<br />
(11-13), come il sangue essiccato ed i residui <strong>di</strong> macellazione. Si evidenzia<br />
invece la possibilità <strong>di</strong> utilizzare più convenientemente sia pollina, caratterizzata<br />
da una buona velocità <strong>di</strong> cessione degli elementi nutritivi anche se <strong>di</strong> scarso potere<br />
ammendante, sia concimi a me<strong>di</strong>o contenuto in azoto (6-8) caratterizzati da<br />
lenta velocità <strong>di</strong> cessione.<br />
A causa dell’elevato costo che hanno raggiunto tutti i concimi, sospinti dall’elevato<br />
prezzo del petrolio, fra le tecniche <strong>di</strong> concimazione si sta riaffermando il<br />
sovescio.<br />
La pratica del sovescio nella coltivazione biologica del ficheto, come in molti altri<br />
settori dell’arboricoltura, riveste un ruolo della massima importanza per la capacità<br />
<strong>di</strong> fornire azoto nobile ad un costo relativamente basso.<br />
Un buon sovescio <strong>di</strong> favino seminato alle dosi <strong>di</strong> 150-180 kg/ha nel periodo <strong>di</strong><br />
ottobre-novembre riesce a fornire circa 80-100 kg/ha <strong>di</strong> azoto <strong>di</strong> cui il 40% si<br />
rende <strong>di</strong>sponibile nel I anno ed il restante 60 % nel II e III anno. Le unità <strong>di</strong> azoto<br />
fornite si riducono del 50 % se la leguminosa viene seminata solo a filari alterni<br />
al fine <strong>di</strong> non intralciare le operazioni <strong>di</strong> potatura del ficheto. L’epoca <strong>di</strong> interramento<br />
della coltura deve essere effettuata a circa ¾ della fioritura del favino,<br />
quando produce la più elevata quantità <strong>di</strong> massa verde e <strong>di</strong> azoto, quest’ultima<br />
contenuta nei tubercoli delle ra<strong>di</strong>ci (solo leguminose). Da ricordare che tutte le<br />
leguminose si avvantaggiano <strong>di</strong> apporti <strong>di</strong> fosforo e quin<strong>di</strong> prima della semina<br />
autunnale della leguminosa sarà necessario concimare il terreno con fertilizzanti<br />
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