Manuale Pratico di Coltivazione e Trasformazione dei FICHI DI COSENZA

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13.09.2015 Views

6.3 Altri elementi Calcio: Da analisi fatte di recente presso il Centro Agroalimentare di Lamezia Terme (CZ) è stato riscontrato, in campioni di fichi essiccati di questa provincia, un elevata concentrazione di calcio. La presenza di questo elemento che migliora la qualità dei fichi essiccati, induce a ritenere che la pianta assorba molto calcio e pertanto risulta utile valutarne la dotazione di questo elemento mediante analisi dei terreni. 6.4 Periodi e modalità di distribuzione dei concimi Nella fase di allevamento, che può durare 3-6 anni in funzione dello sviluppo della pianta, si deve procedere a localizzare la concimazione nella zona di esplorazione delle radici tenendo presente che esse sono localizzate in un’area ideale compresa entro la proiezione della chioma. In fase di produzione la concimazione può invece essere praticata a spaglio con spanditore centrifugo di concimi. Con particolare attenzione bisogna considerare che l’azoto è caratterizzato da elevata ‹‹lisciviabilità››, cioè non è bloccato dal potere assorbente del terreno e l’ acqua (irrigazioni o piogge) lo dilava portandolo negli strati più profondi del terreno fino a raggiungere le falde. Dunque, distribuendone troppo e fuori tempo si ha danno economico e danno ambientale. Va sottolineato che occorre somministrare l’azoto all’inizio della ripresa vegetativa in modo che le radici delle piante possano disporne nelle settimane in cui lo assorbono maggiormente. Quindi, solitamente a partire dalla prima o seconda decade di marzo si deve distribuire l’ azoto frazionandolo in più interventi e localizzandolo lungo la fila o vicino alle piantine nel caso queste siano molto piccole. Ricorda! AZOTO: In fase di allevamento dal 1° al 3° anno sono consigliati apporti localizzati, a dosi ridotte rispetto a quelle massime indicate per le concimazioni di produzione. Per facilitare le operazioni di concimazione per pianta, si possono usare, come dosatori, bicchieri di plastica: UNITÀ DI MISURA Bicchiere grande Bicchiere piccolo NITRATO AMMONICO 200 g 85 g 42

Ricorda! Esempio: 1 bicchiere grande (200 g) x 400 piante/ha = 80.000 g/ha = 80 kg/ ha di nitrato ammonico = 20 kg/ha di azoto (perché il nitrato ammonico ha titolo 26%). Fosforo e potassio sono invece caratterizzati da una scarsa mobilità nel terreno e quindi conviene somministrarli interrandoli con le lavorazione autunno-vernine. Sono in commercio anche formulati di fosforo e potassio a “pronto effetto”, a costi più elevati ma distribuibili in tutto l’anno. 6.4 La fertilizzazione secondo il metodo biologico Con l’approvazione del REG CEE 834/2007 che riconosce il metodo di coltivazione dell’agricoltura biologica in un quadro normativo ormai certo e con l’approvazione del PSR Calabria 2007/2013 che finanzia, fra le altre attività, anche l’agricoltura biologica (al momento il fico è escluso dalle specie finanziabili), diventa quanto mai attuale fornire precise indicazioni tecniche agli operatori agricoli che abbiano scelto di aderire a tale metodologia produttiva. Un aspetto fondamentale da prendere in considerazione per chi si avvicina per la prima volta all’agricoltura biologica riguarda il concetto di equilibrio fra pianta, suolo ed ambiente. In tal senso la vocazionalità del sito ove impiantare il futuro ficheto diventa quanto mai importante: esposizione, altitudine, terreno drenante, ventilazione sono solo alcuni degli aspetti da tenere in giusta considerazione. Le analisi chimico fisiche del terreno rappresentano un precondizione di base per operare scelte razionali. Ma si valuti anche la conoscenza locale dei vecchi agricoltori che conoscono la storia del territorio. Definiti questi fattori fondamentali per l’agricoltura biologica si deve focalizzarre l’attenzione su di un altro concetto strategico riguardante la fertilizzazione che deve essere inteso quale processo continuo di arricchimento del contenuto di sostanza organica nel suolo con l’obiettivo di migliorarne la fertilità a livello delle componenti chimiche, fisiche e microbiologiche. Per avere un idea di quanto sia importante il fattore “sostanza organica” si pensi che in molti paesi anglosassoni il termine “agricoltura biologica” viene tradotto come “agricoltura organica”. Tale precisazione non sembra superflua, considerato che non è sufficiente sostituire 1 quintale di concime 11-22-16 con 4 quintali di super stallatico (titolo 43

6.3 Altri elementi<br />

Calcio: Da analisi fatte <strong>di</strong> recente presso il Centro Agroalimentare <strong>di</strong> Lamezia<br />

Terme (CZ) è stato riscontrato, in campioni <strong>di</strong> fichi essiccati <strong>di</strong> questa provincia,<br />

un elevata concentrazione <strong>di</strong> calcio. La presenza <strong>di</strong> questo elemento che migliora<br />

la qualità <strong>dei</strong> fichi essiccati, induce a ritenere che la pianta assorba molto calcio e<br />

pertanto risulta utile valutarne la dotazione <strong>di</strong> questo elemento me<strong>di</strong>ante analisi<br />

<strong>dei</strong> terreni.<br />

6.4 Perio<strong>di</strong> e modalità <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>dei</strong> concimi<br />

Nella fase <strong>di</strong> allevamento, che può durare 3-6 anni in funzione dello sviluppo<br />

della pianta, si deve procedere a localizzare la concimazione nella zona <strong>di</strong> esplorazione<br />

delle ra<strong>di</strong>ci tenendo presente che esse sono localizzate in un’area ideale<br />

compresa entro la proiezione della chioma. In fase <strong>di</strong> produzione la concimazione<br />

può invece essere praticata a spaglio con span<strong>di</strong>tore centrifugo <strong>di</strong> concimi.<br />

Con particolare attenzione bisogna considerare che l’azoto è caratterizzato da<br />

elevata ‹‹lisciviabilità››, cioè non è bloccato dal potere assorbente del terreno e<br />

l’ acqua (irrigazioni o piogge) lo <strong>di</strong>lava portandolo negli strati più profon<strong>di</strong> del<br />

terreno fino a raggiungere le falde. Dunque, <strong>di</strong>stribuendone troppo e fuori tempo<br />

si ha danno economico e danno ambientale.<br />

Va sottolineato che occorre somministrare l’azoto all’inizio della ripresa vegetativa<br />

in modo che le ra<strong>di</strong>ci delle piante possano <strong>di</strong>sporne nelle settimane in cui lo<br />

assorbono maggiormente. Quin<strong>di</strong>, solitamente a partire dalla prima o seconda<br />

decade <strong>di</strong> marzo si deve <strong>di</strong>stribuire l’ azoto frazionandolo in più interventi e localizzandolo<br />

lungo la fila o vicino alle piantine nel caso queste siano molto piccole.<br />

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AZOTO: In fase <strong>di</strong> allevamento dal 1° al 3° anno sono consigliati apporti localizzati,<br />

a dosi ridotte rispetto a quelle massime in<strong>di</strong>cate per le concimazioni <strong>di</strong><br />

produzione. Per facilitare le operazioni <strong>di</strong> concimazione per pianta, si possono<br />

usare, come dosatori, bicchieri <strong>di</strong> plastica:<br />

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Bicchiere grande<br />

Bicchiere piccolo<br />

NITRATO AMMONICO<br />

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