Manuale Pratico di Coltivazione e Trasformazione dei FICHI DI COSENZA
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4.4 Concimazione localizzata Per aiutare la piantina ad attecchire e poi a meglio accrescersi, è utile inserire in buca un pò di fertilizzanti, ove occorra. L’azoto va inserito in quantità minima, perché sarà erogato soprattutto in dosi primaverili frazionate. I fosfopotassici, poiché nel terreno vengono trattenuti dai colloidi, sono aggiunte oltre alla concimazione di fondo, in dose di 20-30 g/buca. Un po’ di sostanza organica, sempre utile a migliorare la struttura del terreno, produce un leggero riscaldamento delle radici, che le favorisce. Occorre attentamente badare a che i concimi (in particolare i nitrati) non siano a contatto con le radici, perché le “bruciano”, e che invece siano ben miscelati al terreno sminuzzato. 4.5 Messa a dimora Le piantine da mettere a dimora vanno esaminate, per eliminare quelle che fossero ammalate da marciumi radicali e per recidere con taglio netto le radici danneggiate. Se l’apparato radicale è troppo scarso rispetto a quello aereo, quest’ultimo va ridimensionato. È importante che il colletto della pianta, punto di inserzione tra fusto e radici, si trovi di qualche centimetro al di sopra del livello del terreno, in modo che in seguito all’assestamento del terreno venga poi a trovarsi appena sotto quel livello. Una volta sistemati nella buca la piantina ed il suo tutore, è necessario legare la piantina al tutore ed irrigarla subito, per consentire una perfetta aderenza delle particelle del terreno alle radici. 34
5. Forme di allevamento e potatura 5.1 Forme di allevamento Nella provincia di Cosenza le forme di allevamento del fico più diffuse, che hanno consentito nel tempo di coniugare produttività, qualità e costi di produzione, sono: a. vaso; b. cespuglio. 5.1.1 Allevamento a vaso È la forma di allevamento più diffusa perchè consente alla pianta di ricevere molta luce e arieggiamento e se opportunamente formato, facilita il passaggio delle macchine, agevola le operazioni di potatura e di raccolta dei frutti; attualmente nella moderna frutticoltura si tende, infatti, a evitare l’uso di scale privilegiando la raccolta da terra. Per impostare il vaso l‘impalcatura delle branche principali deve essere posizionata a circa 40-90 cm da terra. 90 cm Foto 16. Allevamento a vaso nel comune di Altomonte (CS) 35
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4.4 Concimazione localizzata<br />
Per aiutare la piantina ad attecchire e poi a meglio accrescersi, è utile inserire in<br />
buca un pò <strong>di</strong> fertilizzanti, ove occorra.<br />
L’azoto va inserito in quantità minima, perché sarà erogato soprattutto in dosi<br />
primaverili frazionate.<br />
I fosfopotassici, poiché nel terreno vengono trattenuti dai colloi<strong>di</strong>, sono aggiunte<br />
oltre alla concimazione <strong>di</strong> fondo, in dose <strong>di</strong> 20-30 g/buca.<br />
Un po’ <strong>di</strong> sostanza organica, sempre utile a migliorare la struttura del terreno,<br />
produce un leggero riscaldamento delle ra<strong>di</strong>ci, che le favorisce.<br />
Occorre attentamente badare a che i concimi (in particolare i nitrati) non siano<br />
a contatto con le ra<strong>di</strong>ci, perché le “bruciano”, e che invece siano ben miscelati al<br />
terreno sminuzzato.<br />
4.5 Messa a <strong>di</strong>mora<br />
Le piantine da mettere a <strong>di</strong>mora vanno esaminate, per eliminare quelle che fossero<br />
ammalate da marciumi ra<strong>di</strong>cali e per recidere con taglio netto le ra<strong>di</strong>ci danneggiate.<br />
Se l’apparato ra<strong>di</strong>cale è troppo scarso rispetto a quello aereo, quest’ultimo<br />
va ri<strong>di</strong>mensionato.<br />
È importante che il colletto della pianta, punto <strong>di</strong> inserzione tra fusto e ra<strong>di</strong>ci, si<br />
trovi <strong>di</strong> qualche centimetro al <strong>di</strong> sopra del livello del terreno, in modo che in seguito<br />
all’assestamento del terreno venga poi a trovarsi appena sotto quel livello.<br />
Una volta sistemati nella buca la piantina ed il suo tutore, è necessario legare la<br />
piantina al tutore ed irrigarla subito, per consentire una perfetta aderenza delle<br />
particelle del terreno alle ra<strong>di</strong>ci.<br />
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