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a chiamata - Ordine degli Ingegneri della provincia di Napoli

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etica, che inevitabilmente genera il suo<br />

mercato e crea i suoi strumenti.<br />

Tale bisogno è stato chiaramente in<strong>di</strong>cato<br />

da A. Maslow, lo stu<strong>di</strong>oso per eccellenza<br />

dei “bisogni” umani, autore <strong>della</strong><br />

teoria sulla cosiddetta gerarchia dei bisogni.<br />

Secondo tale teoria l’in<strong>di</strong>viduo comincia a<br />

preoccuparsi <strong>di</strong> realizzare la sua personalità<br />

cercando <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare i bisogni <strong>di</strong> socialità<br />

(affetto, amicizia, appartenenza a gruppi),<br />

i bisogni <strong>di</strong> stima (rispetto <strong>di</strong> sé e <strong>degli</strong><br />

altri) e <strong>di</strong> autorealizzazione (espressione<br />

delle proprie capacità potenziali, sviluppo<br />

in<strong>di</strong>viduale, bisogni <strong>di</strong> cultura), i bisogni <strong>di</strong><br />

utilità al prossimo, <strong>di</strong> alleviare i mali <strong>degli</strong><br />

altri, <strong>di</strong> soccorrere i bisognosi, <strong>di</strong> rispettare<br />

e preservare l’ambiente non solo per sé, ma<br />

anche per le generazioni future.<br />

Infatti analizzando l’atteggiamento del<br />

consumatore (negli ultimi cinquant’anni)<br />

si rileva facilmente come si sia passati dal<br />

banale consumismo <strong>degli</strong> anni ’60, alla ricerca<br />

e richiesta <strong>di</strong> qualità del prodotto e<br />

del servizio caratteristica <strong>degli</strong> anni ’70, alla<br />

necessità <strong>di</strong> sensibilità e compatibilità dei<br />

prodotti con l’ambiente manifestatasi negli<br />

anni ’90 per arrivare alla chiara pretesa <strong>di</strong><br />

comportamenti socialmente responsabili<br />

da parte delle imprese dei nostri giorni.<br />

In quest’ottica oggi le imprese si affacciano<br />

allo scenario mon<strong>di</strong>ale con una<br />

prospettiva che tenda non solo a creare valore<br />

per le imprese stesse, ma che cerchi<br />

<strong>di</strong> costruire un percorso favorevole allo<br />

sviluppo <strong>di</strong> una nuova attenzione verso le<br />

questioni sociali.<br />

I principi <strong>della</strong> Responsabilità sociale<br />

d’impresa possono essere così riassunti:<br />

◗ responsabilità e coerenza: l’impegno<br />

principale consiste nel valutare attentamente<br />

le conseguenze preve<strong>di</strong>bili<br />

delle proprie azioni su tutti i portatori<br />

<strong>di</strong> interessi legittimi (stakeholder),<br />

assumendone piena responsabilità<br />

ed assicurandone una coerenza <strong>di</strong><br />

comportamento rispetto ai principi<br />

enunciati;<br />

◗ integrità ed equità: attenersi sempre<br />

ad una condotta onesta in maniera<br />

equa, così da assicurare a tutti i portatori<br />

<strong>di</strong> interessi un effettivo equilibrio<br />

<strong>di</strong> trattamento;<br />

◗ correttezza e trasparenza: rispettare<br />

integralmente gli impegni contrattuali<br />

nella loro esecuzione, affinché<br />

lo scambio produca benefici reciproci,<br />

assicurando parità <strong>di</strong> informazione<br />

alle parti interessate e tutelando i valori<br />

<strong>di</strong> mercato;<br />

◗ centralità <strong>della</strong> persona: rispettare la<br />

<strong>di</strong>gnità del lavoratore e dei suoi <strong>di</strong>ritti<br />

fondamentali, assicurare buone con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong> vita, promuovendo<br />

la formazione e la crescita del<br />

“capitale umano” e garantendo a tutti<br />

pari opportunità;<br />

◗ protezione <strong>di</strong> consumatori: tutelare<br />

nel senso più ampio gli interessi <strong>di</strong><br />

consumatori/clienti ed assicurare<br />

loro un trattamento equo, comunicando<br />

in modo corretto le politiche<br />

e attività che possono influenzare le<br />

loro scelte;<br />

◗ citta<strong>di</strong>nanza sociale: contribuire<br />

concretamente al benessere <strong>della</strong> comunità<br />

in cui si opera, alla soluzione<br />

con<strong>di</strong>visa dei problemi esistenti sul<br />

territorio, alla crescita <strong>di</strong> relazioni<br />

basate sulla fiducia reciproca;<br />

◗ sviluppo sostenibile: tutelare gli interessi<br />

delle generazioni future, riconoscendo<br />

la stretta inter<strong>di</strong>pendenza<br />

tra decisioni aziendali ed impatti<br />

ambientali, andando oltre il rispetto<br />

delle norme, impegnandosi per lo<br />

sviluppo e l’adozione <strong>di</strong> tecnologie<br />

innovative ed eco-efficienti.<br />

Il nuovo para<strong>di</strong>gma basato sulla social<br />

responsibility non mette tanto in <strong>di</strong>scussione<br />

il mercato globale o la centralità<br />

dell’attività produttiva, quanto le modalità<br />

<strong>di</strong> sviluppo dell’economia basate su<br />

<strong>di</strong> uno sfruttamento intensivo non solo<br />

dei fattori produttivi elementari (capitale<br />

e lavoro), ma anche delle risorse naturali,<br />

con conseguenze <strong>di</strong>sastrose sui <strong>di</strong>savanzi<br />

socio-economici tra i paesi avanzati<br />

ed Paesi in via <strong>di</strong> sviluppo e sullo svilimento<br />

<strong>della</strong> carryng capacity (quantità<br />

<strong>di</strong> popolazione che un dato habitat può<br />

sostenere indefinitamente) del pianeta.<br />

Questo porta ad un impoverimento <strong>della</strong><br />

mission aziendale nell’ottica <strong>della</strong> crescita<br />

del benessere, <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> attività<br />

e dell’ottimizzazione delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

eccellenza.<br />

Fig. 1 – I soggetti coinvolti<br />

30<br />

N. 1/2009 - CERTIFICAZIONE D’IMPRESA

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