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Acqua e salute. Indicazioni tratte dalle linee guida dell'oms sulla ...

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• Inquinanti di origine umana:<br />

solventi idrocarburici alogenati.<br />

• Sostanze prodotte a seguito dei processi di trattamento:<br />

nelle strutture usate per la raccolta e la filtrazione possono crescere<br />

microrganismi, responsabili della formazione di sapori ed odori.<br />

Altra origine di sapori ed odori è la degradazione di composti organici, che<br />

porta alla formazione di fenoli, aldeidi, alchilbenzeni.<br />

Anche le sostanze chimiche coagulanti, ossidanti e disinfettanti possono<br />

interagire con composti organici determinando la formazione di odori e sapori.<br />

Con l’ozonizzazione si possono formare dei prodotti intermedi di reazione come<br />

le aldeidi alifatiche che sviluppano un odore fruttato, simile all’arancia. Con la<br />

clorazione si hanno spesso problemi legati alla presenza di odori e sapori.<br />

• Sostanze rilasciate dai sistemi di distribuzione.<br />

EFFETTI SULLA SALUTE<br />

In generale, l’odore e il sapore dell’acqua non rappresentano un pericolo per il<br />

consumatore. Tuttavia, la presenza di odori o sapori particolari può essere<br />

indicativa di una qualche forma di contaminazione che potrebbe anche avere<br />

ripercussioni <strong>sulla</strong> <strong>salute</strong> o di qualche malfunzionamento del sistema che potrebbe<br />

comportare l’immissione nella rete di distribuzione di acqua non sicura dal punto di<br />

vista della qualità.<br />

VALORE INDICATORE<br />

Esiste un’enorme variabilità nel grado di accettabilità da parte dei consumatori dei<br />

sapori ed odori nell’acqua. L’OMS non ha stabilito VG.<br />

La presenza di sapori ed odori nell’acqua è, comunque, un parametro importante<br />

da considerare perché indica che può essersi verificato qualche problema di<br />

inquinamento o malfunzionamento nell’impianto di trattamento o nel sistema di<br />

distribuzione, soprattutto se compaiono variazioni improvvise. È necessario perciò<br />

intraprendere le opportune indagini per stabilirne la causa.<br />

È opportuno inoltre considerare quali sono i livelli ai quali le varie sostanze<br />

generano problemi legati al sapore e all’odore e qual è il margine esistente tra questi<br />

livelli e i VG basati <strong>sulla</strong> <strong>salute</strong> (per le sostanze per le quali sono stati stabiliti).<br />

Odori e sapori causati da sostanze biologiche<br />

Molti microrganismi che non destano interesse dal punto di vista sanitario, in realtà<br />

possono compromettere le caratteristiche organolettiche dell’acqua. L’importanza<br />

della loro valutazione, quindi, risiede nel fatto che possono fungere da segnali<br />

dell’inefficienza dei sistemi di trattamento e/o dello stato di riparazione e<br />

manutenzione del sistema di distribuzione.<br />

Disinfettanti e sottoprodotti della disinfezione<br />

CLORO. Il cloro residuo ha una soglia di percezione del sapore e odore che varia<br />

in funzione del pH (è di 75 μg/L a pH 5 e passa a 450 μg/L a pH 9). La presenza del<br />

cloro residuo nell’acqua può essere percepita per il suo odore e sapore caratteristici<br />

a partire dalla concentrazione di 0,3 mg/L, da parte degli individui più sensibili. Per<br />

valori di concentrazione che vanno da 0,6 a 1 mg/L l’accettabilità diminuisce<br />

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