Acqua e salute. Indicazioni tratte dalle linee guida dell'oms sulla ...
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eliminata con le feci. In condizioni normali la principale via di eliminazione è quella<br />
urinaria.<br />
Studi su animali di laboratorio hanno evidenziato che l’esposizione a dosi<br />
elevate di solfati è in genere tollerata, anche se comporta la comparsa di diarrea e<br />
l’aumento dei livelli di metaemoglobina e di solfoemoglobina.<br />
Effetti sull’uomo. Il solfato è uno degli anioni meno tossici; tuttavia, ad elevate<br />
concentrazioni (oltre 600 mg/L) può dare effetti lassativi, disidratazione e irritazione<br />
gastrointestinale. Si ritiene che col tempo sia possibile un adattamento ad elevate<br />
concentrazioni di solfati.<br />
ALTRI EFFETTI<br />
La presenza di solfato può causare alterazioni del sapore dell’acqua. La più bassa<br />
soglia di percezione gustativa del solfato è circa 250 mg/L, sotto forma di solfato di<br />
sodio. L’aggiunta di calcio e magnesio solfato (ma non di sodio solfato) ad acqua<br />
distillata ne migliora il sapore; un sapore ottimale si ha ad una concentrazione di<br />
270 mg/L e 90 mg/L rispettivamente per calcio e magnesio solfato.<br />
Il solfato può contribuire alla corrosione dei sistemi di distribuzione.<br />
VALORE GUIDA<br />
Non sono stati proposti VG per il solfato. Tuttavia, poiché gli effetti gastrointestinali<br />
sono causati dall’ingestione di acqua potabile che contiene alti livelli di solfato, si<br />
raccomanda di notificare alle autorità sanitarie le fonti d’acqua destinata al consumo<br />
umano che contengano concentrazioni di solfato superiori a 500 mg/L.<br />
3.1.35 TETRACLOROETILENE (O TETRACLOROETENE O PERCLOROETILENE)<br />
Il tetracloroetene è usato principalmente come solvente nell’industria di pulizia a<br />
secco. È usato anche come solvente nelle industrie di lavorazione dei metalli e nella<br />
produzione di fluoroidrocarburi.<br />
FONTI DI CONTAMINAZIONE E VIE DI ESPOSIZIONE PER L’UOMO<br />
La presenza del tetracloroetilene è molto diffusa nell’ambiente.<br />
La maggior parte del tetracloroetene rilasciato nell’ambiente si trova nell’aria. Le<br />
concentrazioni misurate nell’aria variano da 0,01 a 70 μg/m 3 .<br />
Nell’acqua il tetracloroetilene si trova a concentrazioni che variano da 0,2 a 3<br />
μg/L. Nelle acque sotterranee anaerobiche può essere degradato a sostanze tossiche<br />
come il cloruro di vinile.<br />
Tra i cibi si trova principalmente nei frutti di mare, nel burro e negli alimenti<br />
ricchi di grassi.<br />
La fonte principale di esposizione per l’uomo è rappresentata dall’inalazione di<br />
aria contaminata.<br />
EFFETTI SULLA SALUTE<br />
Cinetica e metabolismo. Il tetracloroetene viene rapidamente e completamente<br />
assorbito attraverso il tratto gastrointestinale. Raggiunge la concentrazione<br />
all’equilibrio nel sangue in circa 2 ore dopo esposizione per via inalatoria. Si<br />
distribuisce ampiamente nei tessuti e si concentra soprattutto nel fegato, nel rene,<br />
nei tessuti ricchi di grasso. È metabolizzato da un citocromo P-450 a formare acido<br />
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