Acqua e salute. Indicazioni tratte dalle linee guida dell'oms sulla ...
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potabile in genere rappresenta solo una piccola parte del sodio totale giornalmente<br />
ingerito. Allo stato attuale non ci sono certezze sull’associazione del sodio<br />
nell’acqua potabile con questa malattia.<br />
ALTRI EFFETTI<br />
La presenza di sodio può influire sulle caratteristiche organolettiche dell’acqua. La<br />
soglia di percezione gustativa del sodio nell’acqua dipende dalla presenza degli<br />
anioni associati e dalla temperatura della soluzione. A temperatura ambiente i<br />
valori sono di 20 mg/L per il carbonato di sodio, 150 mg/L per il cloruro di sodio,<br />
190 mg/L per il nitrato di sodio, 220 mg/L per il solfato di sodio e 420 mg/L per il<br />
bicarbonato di sodio.<br />
VALORE GUIDA<br />
Non sono stati proposti VG basati <strong>sulla</strong> <strong>salute</strong>.<br />
Tuttavia, concentrazioni superiori a 200 mg/L possono rendere l’acqua<br />
sgradevole dal punto di vista organolettico.<br />
3.1.34 SOLFATO<br />
I solfati si trovano in natura in numerosi minerali.<br />
Sono usati principalmente nell’industria chimica: produzione di fertilizzanti,<br />
sostanze chimiche, coloranti, vetro, carta, saponi, tessuti, funghicidi, insetticidi,<br />
astringenti, emetici. Si usano anche nell’industria estrattiva, del legno, dei metalli;<br />
nel trattamento dei liquami; nella lavorazione del cuoio; come additivi nell’industria<br />
alimentare. Il solfato di alluminio viene usato come agente di sedimentazione nel<br />
trattamento dell’acqua potabile. Il solfato di rame può essere usato per il controllo<br />
dello sviluppo di alghe negli approvvigionamenti idrici.<br />
FONTI DI CONTAMINAZIONE E VIE DI ESPOSIZIONE PER L’UOMO<br />
I solfati sono smaltiti negli scarichi industriali e attraverso il rilascio in atmosfera.<br />
Nell’aria i livelli variano da 0,5 a 200 μg/m 3 .<br />
I più alti livelli che si trovano nelle fonti d’acqua sotterranee derivano in genere<br />
da contaminazione naturale (da 0 a 250 mg/L circa nelle acque sotterranee; fino a<br />
600 mg/L circa nelle acque superficiali). I livelli medi negli approvvigionamenti di<br />
acqua potabile possono aumentare a seguito dei trattamenti.<br />
Nel cibo i solfati possono essere presenti naturalmente o per aggiunta di additivi.<br />
In generale, gli alimenti rappresentano la principale fonte di esposizione al<br />
solfato (introito medio giornaliero stimato: 453 mg). Il contributo dell’esposizione<br />
attraverso l’aria è trascurabile (introito medio giornaliero stimato: 0,02-0,6 mg),<br />
mentre quello dell’acqua (introito medio giornaliero stimato: 45 mg) può diventare<br />
importante (fino a rappresentare la principale fonte di introito) nelle zone in cui gli<br />
approvvigionamenti di acqua potabile contengono elevati livelli di solfati.<br />
EFFETTI SULLA SALUTE<br />
Cinetica e metabolismo. Il solfato viene assorbito a livello intestinale in percentuali<br />
diverse a seconda delle quantità ingerite, della natura dell’anione associato e del<br />
contenuto di varie sostanze nella dieta. Basse dosi sono in genere ben assorbite; a<br />
dosi più elevate viene superata la capacità di assorbimento e la maggior parte viene<br />
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