Acqua e salute. Indicazioni tratte dalle linee guida dell'oms sulla ...
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TRATTAMENTI POSSIBILI<br />
Il selenio tetravalente può essere rimosso con la coagulazione; il selenio esavalente<br />
non può essere rimosso con i trattamenti convenzionali.<br />
3.1.33 SODIO<br />
Il sodio è un elemento molto diffuso in natura e viene impiegato in svariati modi.<br />
Il sodio metallico è usato in diverse produzioni industriali. I sali di sodio sono<br />
impiegati nel trattamento dell’acqua (addolcimento, disinfezione, controllo della<br />
corrosione, aggiustamento del pH, coagulazione), come antigelo per le strade,<br />
nell’industria della carta, vetro, sapone, farmaceutica, chimica e alimentare.<br />
FONTI DI CONTAMINAZIONE E VIE DI ESPOSIZIONE PER L’UOMO<br />
I livelli di sodio nell’aria sono in genere bassi rispetto a quelli dell’acqua e del cibo.<br />
I sali di sodio, soprattutto cloruro di sodio, si trovano virtualmente in tutte le<br />
acque potabili e in tutti gli alimenti.<br />
Nelle acque potabili le concentrazioni si sodio sono tipicamente inferiori a 20<br />
mg/L, ma possono essere molto superori in alcune zone (anche oltre 250 mg/L), a<br />
seguito di infiltrazione da depositi minerali, per immissione di acqua marina, reflui,<br />
sali usati come antigelo per le strade. Anche trattamenti dell’acqua con fluoruro di<br />
sodio, bicarbonato di sodio, ipoclorito di sodio possono aumentare le quantità di<br />
sodio nell’acqua, fino a 30 mg/L. L’applicazione di alcuni addolcitori domestici può<br />
ulteriormente aumentare in modo significativo il contenuto di sodio dell’acqua (fino<br />
a 300 mg/L).<br />
Nei cibi il sodio è presente in quantità diverse, per composizione naturale o<br />
perché addizionato.<br />
La principale fonte di esposizione è il cibo. Il consumo di acqua potabile<br />
contenente 20 mg/L di sodio comporta un introito giornaliero di circa 40 mg di<br />
sodio.<br />
EFFETTI SULLA SALUTE<br />
Cinetica e metabolismo. Il sodio contenuto nell’acqua e in tutti i cibi è rapidamente<br />
assorbito dal tratto gastrointestinale. È il principale catione che si ritrova nei fluidi<br />
corporei extracellulari (è presente solo in piccole quantità all’interno delle cellule).<br />
In parte si trova nell’osso, dove costituisce una riserva per il mantenimento del pH<br />
del sangue. Il livello di sodio nei fluidi extracellulari è mantenuto con molta<br />
precisione dal rene, che determina il volume di questi fluidi. Il bilancio del sodio è<br />
controllato attraverso un complesso meccanismo che coinvolge sia il sistema<br />
nervoso che quello ormonale. Viene eliminato con le urine, in quantità che riflettono<br />
l’introito giornaliero.<br />
Studi su animali di laboratorio hanno evidenziato che l’esposizione acuta a dosi<br />
elevate di sodio può essere fatale. L’esposizione cronica causa ipertensione e<br />
comporta esiti negati <strong>sulla</strong> riproduzione. Studi <strong>sulla</strong> cancerogenicità hanno<br />
evidenziato che il sodio di per sé non è cancerogeno, ma un suo elevato contenuto<br />
nella dieta può aumentare la potenziale cancerogenicità di alcune sostanze chimiche<br />
come N-metil-N-nitro-N-nitrosoguanidina nell’acqua potabile, attraverso<br />
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