Acqua e salute. Indicazioni tratte dalle linee guida dell'oms sulla ...
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tubature e degli impianti contenenti piombo. Questo richiede molto tempo e molti<br />
soldi. Nel frattempo, dovrebbero essere potenziate tutte quelle misure utili a ridurre<br />
l’esposizione totale al piombo, come il controllo della corrosione (aggiunta di calce,<br />
aggiustamento del pH lungo il sistema di distribuzione).<br />
3.1.30 RAME<br />
Il rame è sia un elemento nutrizionale essenziale sia un contaminate dell’acqua<br />
potabile.<br />
Ha molti usi commerciali; è uno dei principali conduttori di calore e di elettricità;<br />
è impiegato per la produzione di tubature, valvole e impianti; è presente in leghe e<br />
rivestimenti. Il solfato pentaidrato di rame a volte è aggiunto alle acque superficiali<br />
per il controllo delle alghe e dei funghi.<br />
FONTI DI CONTAMINAZIONE E VIE DI ESPOSIZIONE PER L’UOMO<br />
La concentrazione di rame nell’aria delle aree rurali è normalmente al di sotto dei 10<br />
ng/m 3 . Nelle aree urbane le concentrazioni possono arrivare fino a 1500 ng/m 3 .<br />
Nell’acqua potabile la concentrazione del rame varia ampiamente da 0,005 a più<br />
di 30 mg/L, in dipendenza <strong>dalle</strong> sue proprietà di durezza, pH, concentrazione di<br />
anioni, concentrazione di ossigeno, temperatura e <strong>dalle</strong> condizioni tecniche del<br />
sistema di distribuzione: la fonte principale di contaminazione è, infatti, spesso la<br />
corrosione delle tubature rivestite di rame, soprattutto in sistemi in cui l’acqua ha<br />
un pH acido o alti livelli di carbonato.<br />
I cibi particolarmente ricchi di rame sono la carne di vitello, maiale, ovini e<br />
fegato; la cioccolata, il tè, il caffè.<br />
Il cibo e l’acqua sono le principali fonti di esposizione al rame nei paesi<br />
sviluppati.<br />
EFFETTI SULLA SALUTE<br />
Cinetica e metabolismo. L’assorbimento intestinale del rame varia tra il 25 e il 65%<br />
del totale ingerito: il tasso di assorbimento e ritenzione dipende dall’introito<br />
giornaliero, per cui un accumulo è improbabile. Il rame è un elemento essenziale. Il<br />
fabbisogno giornaliero è di 1-5 mg/die. Nell’adulto il rame è presente in quantità che<br />
variano da 1 a 2 mg/Kg di peso corporeo; nei neonati il contenuto è di 4-5 mg/Kg di<br />
peso corporeo e il 90% si trova nel fegato (6-10 volte di più rispetto al fegato<br />
dell’adulto) e diminuisce progressivamente nell’arco dei primi tre mesi di vita. Nel<br />
plasma la concentrazione media è di 0,9-1,3 mg/L. Di questo, il 5-10% è trasportato<br />
dall’albumina e il 90-95% dalla ceruloplasmina. Nel fegato il rame si lega alla<br />
metallotioneina e ad altri enzimi specifici; il glutatione previene l’accumulo degli<br />
ioni liberi di rame, che possono essere tossici. Circa 1 mg di rame al giorno è<br />
trasportato ai tessuti dalla ceruloplasmina. L’escrezione avviene principalmente<br />
attraverso le feci; in minor misura con le urine.<br />
Studi su animali di laboratorio hanno evidenziato che il rame presenta una<br />
tossicità acuta che dipende dall’anione del sale di rame somministrato.<br />
L’esposizione cronica a dosi elevate causa alterazioni del fegato. Il rame non si è<br />
dimostrato né embriotossico né teratogenico. Test in vitro e in vivo di mutagenicità<br />
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