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Acqua e salute. Indicazioni tratte dalle linee guida dell'oms sulla ...

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Effetti sull’uomo. L’esposizione acuta a dosi di 200-250 mg/Kg di peso corporeo<br />

può essere letale, per necrosi emorragica della mucosa intestinale. L’esposizione<br />

cronica determina tossicità da accumulo, come è ben dimostrato da malattie come<br />

l’emocromatosi o <strong>dalle</strong> conseguenze che si instaurano nei soggetti per i quali sono<br />

richieste ripetute trasfusioni.<br />

ALTRI EFFETTI<br />

Negli approvvigionamenti di acqua potabile, i sali di ferro bivalente sono instabili e<br />

precipitano sotto forma di idrossido ferrico (ferro trivalente) insolubile, che forma<br />

dei depositi color ruggine.<br />

Già a concentrazioni di 0,05-0,1 mg/L si possono avere alterazioni del colore e<br />

della torbidità dell’acqua nei sistemi di distribuzione. Con concentrazioni al di sopra<br />

di 0,3 mg/L l’acqua può macchiare il bucato e le tubature e dar luogo ad alterazioni<br />

del sapore. Inoltre, la presenza di ferro favorisce la crescita di alcuni tipi di batteri<br />

negli impianti e nei sistemi di distribuzione.<br />

VALORE GUIDA<br />

Come precauzione contro l’accumulo eccessivo di ferro nel corpo, è stato stabilito<br />

un valore massimo giornaliero tollerabile indicativo di 0,8 mg per Kg di peso<br />

corporeo, che comprende il ferro proveniente da tutte le fonti eccetto gli ossidi di<br />

ferro usati come coloranti e i supplementi di ferro assunti durante la gravidanza e<br />

l’allattamento o per specifiche richieste cliniche. Considerando che l’esposizione<br />

attraverso l’acqua rappresenti il 10% dell’esposizione totale ambientale, una<br />

concentrazione di 2 mg/L nell’acqua dovrebbe garantire la sicurezza per la <strong>salute</strong><br />

dei consumatori. Tuttavia, non sono stati stabiliti VG basati <strong>sulla</strong> <strong>salute</strong>.<br />

3.1.22 FLUORURO<br />

Il fluoro è un elemento diffuso in natura, dove non si trova allo stato elementare, a<br />

causa della sua reattività, ma sotto forma di fluoruri in molti minerali. Si trova in<br />

quantità di 0,3 g/Kg della crosta terrestre.<br />

I composti del fluoro inorganico sono usati nella produzione di alluminio,<br />

nell’industria dell’acciaio e delle fibre di vetro, nella produzione di fertilizzanti a<br />

base di fosfato, di mattoni e tegole, di ceramiche. L’acido fluorosilicico è usato negli<br />

schemi di fluorazione dell’acqua.<br />

FONTI DI CONTAMINAZIONE E VIE DI ESPOSIZIONE PER L’UOMO<br />

Nell’aria la concentrazione naturale di fluoruro è dell’ordine di 0,5 ng/m 3 . Con le<br />

emissioni di natura antropica le concentrazioni possono salire fino a 3 ng/m 3 .<br />

Tracce di fluoruri sono presenti in molte acque. La principale fonte di fluoruri<br />

nell’acqua è di origine naturale: in aree ricche di minerali contenenti fluoruro le<br />

acque possono contenerne fino a 10 mg/L. I fluoruri possono anche essere rilasciati<br />

nell’acqua con gli scarichi industriali.<br />

Tutti i cibi contengono almeno tracce di fluoro. I vegetali lo assorbono dal suolo e<br />

dall’acqua. In particolare sono ricchi di fluoro i cavoli. Altri cibi ricchi di fluoro sono<br />

il pesce e il tè.<br />

Un’ulteriore fonte di esposizione al fluoruro è attraverso il dentifricio.<br />

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