Acqua e salute. Indicazioni tratte dalle linee guida dell'oms sulla ...
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chiaro ed è stato suggerito che l’associazione con questi tipi di malattie possa essere<br />
attribuita a fattori sociali, climatici, ambientali, piuttosto che alla durezza dell’acqua.<br />
Ancora, alcuni dati suggeriscono che le acque molto dolci (durezza di meno di 75<br />
mg/L) possano influire negativamente sul bilancio idroelettrolitico, ma non sono<br />
disponibili studi dettagliati.<br />
ALTRI EFFETTI<br />
La durezza può influire in modo non trascurabile sulle caratteristiche organolettiche<br />
dell’acqua.<br />
In dipendenza anche da altri fattori, come il pH e la presenza di bicarbonato,<br />
l’acqua con una durezza di circa 200 mg/L può causare depositi ed incrostazioni nei<br />
sistemi di distribuzione, oltre a richiedere un eccessivo consumo di sapone; inoltre,<br />
a seguito del riscaldamento, l’acqua dura forma depositi e incrostazioni di<br />
carbonato di calcio sulle superfici di contatto. Al contrario, l’acqua con una durezza<br />
inferiore ai 100 mg/L ha una bassa capacità tamponante e tende a corrodere le<br />
tubature, causando di conseguenza il possibile rilascio in acqua di metalli pesanti<br />
(quelli con cui vengono costruite le tubature), come il cadmio, il rame, il piombo, lo<br />
zinco (anche questo, comunque, dipende anche da altri fattori come il pH, la<br />
presenza di bicarbonato, la concentrazione di ossigeno disciolto).<br />
Inoltre, la durezza può interferire con le caratteristiche organolettiche dell’acqua.<br />
La soglia di percezione a livello gustativo del calcio è tra 100 e 300 mg/L e dipende<br />
dagli anioni associati, ma più alte concentrazioni sono accettabili da parte dei<br />
consumatori. Oltre i 500 mg/L i livelli si considerano inaccettabili dal punto di vista<br />
organolettico. La soglia di percezione gustativa del magnesio è probabilmente più<br />
bassa di quella del calcio.<br />
VALORE GUIDA E VALORE INDICATORE<br />
Poiché non esistono dati adeguati che permettano di stabilire un’associazione<br />
causale tra durezza dell’acqua ed effetti avversi <strong>sulla</strong> <strong>salute</strong> umana, da parte<br />
dell’OMS non sono stati proposti dei VG per la durezza dell’acqua.<br />
3.1.20 EPICLORIDRINA<br />
L’epicloridrina è usata principalmente nella produzione di glicerolo e di resine<br />
epossidiche; inoltre nella produzione di elastomeri, resine per il trattamento<br />
dell’acqua, surfactanti, resine a scambio ionico, materie plastiche, prodotti<br />
farmaceutici, oli emulsionanti, lubrificanti e adesivi.<br />
FONTI DI CONTAMINAZIONE E VIE DI ESPOSIZIONE PER L’UOMO<br />
L’epicloridrina viene rilasciata nell’ambiente a seguito della sua produzione, uso,<br />
raccolta, trasporto e smaltimento.<br />
I dati sui livelli di epicloridrina nell’aria sono molto limitati e riguardano<br />
soprattutto l’esposizione in ambiente di lavoro.<br />
Può contaminare gli approvvigionamenti di acqua potabile quando si usano<br />
agenti flocculanti che contengono epicloridrina o attraverso le tubature rivestite di<br />
resine epossidiche.<br />
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