Acqua e salute. Indicazioni tratte dalle linee guida dell'oms sulla ...
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EFFETTI SULLA SALUTE<br />
Cinetica e metabolismo. Il BaP è assorbito principalmente attraverso il tratto<br />
gastrointestinale e il polmone. Il grado di assorbimento dei vari IPA dipende dalla<br />
loro liposolubilità e dal contenuto di acidi grassi polinsaturi nella dieta. Una volta<br />
assorbito, il BaP si distribuisce rapidamente negli organi e tessuti e si accumula nel<br />
tessuto mammario e adiposo. Riesce ad attraversare la barriera placentare e a<br />
distribuirsi al feto. Il BaP è metabolizzato principalmente dal fegato, ma anche dal<br />
polmone, dal tratto gastrointestinale, dalla placenta, dalla cute e dal rene. Il<br />
metabolismo avviene in due fasi: la prima consiste in ossidazione e idrossilazione<br />
attraverso la citocromo ossidasi P-450 a funzione mista, con formazione di epossidi<br />
o fenoli; la seconda consiste nella detossificazione di questi metaboliti, con<br />
formazione di glucurono- solfo- o glutatione-coniugati. Alcuni degli epossidi,<br />
tuttavia possono seguire una via metabolica diversa, che porta alla formazione di<br />
diidrodioli e diol-epossidi; si ritiene che questi siano responsabili della<br />
cancerogenicità del BaP. I metaboliti del BaP sono eliminati soprattutto attraverso le<br />
feci e in piccola parte con le urine (i coniugati idrosolubili).<br />
Studi su animali di laboratorio hanno evidenziato che il principale effetto<br />
sanitario è la cancerogenicità (solo dosi più elevate di quelle che danno lesioni<br />
neoplastiche sono in grado di dare anche altri tipi di lesioni). La tossicità acuta è<br />
responsabile di lesioni di tipo infiammatorio e di iperplasia, ipercheratosi e<br />
ulcerazioni della cute, polmoniti, immunosoppressione, danno al sistema<br />
ematopoietico e linfoide, necrosi alle ghiandole surrenali, tossicità alle cellule<br />
germinali. L’esposizione a dosi crescenti di vari IPA attraverso l’acqua potabile<br />
provoca alterazioni a diversi livelli: rene, fegato, sangue (soprattutto globuli rossi),<br />
milza; alterazioni nella riproduzione e teratogenesi; mutagenicità e induzione di<br />
aberrazioni cromosomiche in test in vivo. L’esposizione agli IPA si è dimostrata<br />
aumentare l’incidenza di cancro, ma il contributo di ciascun componente alla<br />
potenziale cacerogenicità totale è di difficile valutazione. Le relative potenzialità<br />
cancerogene di vari IPA sono state classificate in ordine decrescente per le seguenti<br />
sostanze: dibenzo[a,h]antracene, BaP, antantrene, indeno[1,2,3-cd]pirene,<br />
benzo[a]antracene, benzo[b]fluorantene, pirene, benzo[k] fluorantene,<br />
benzo[j]fluorantene, ciclopentadieno[c,d]pirene, benzo[g,h,i]perilene, crisene, e<br />
benzo[e]pirene. Acenaftene, antracene, fluorantene, fluorene, e pirene non sono<br />
classificabili relativamente alla loro cancerogenicità per l’assenza di dati sull’uomo e<br />
per l’inadeguatezza dei dati sugli animali.<br />
Il BaP è uno dei più potenti cancerogeni: induce tumori primitivi, nel sito di<br />
somministrazione e a distanza, in topi, ratti, criceti, conigli, anatre e scimmie dopo<br />
somministrazione intragastrica, sottocutanea, dermica o intratracheale. I tessuti<br />
bersaglio sembrano principalmente quelli ad elevato grado di proliferazione, come<br />
l’epitelio intestinale, il midollo osseo, i tessuti linfoidi, i testicoli, che interagiscono<br />
con i metaboliti del BaP. Esistono differenze interspecie sul grado di suscettibilità.<br />
Lo IARC ha classificato il BaP nel gruppo 2A (probabile cancerogeno per l’uomo).<br />
Effetti sull’uomo. Gli studi <strong>sulla</strong> tossicità degli IPA per l’uomo sono molti<br />
limitati: sono riportate lesioni della cute per esposizione cutanea, anemia emolitica<br />
per esposizione accidentale a dosi letali di naftalene, cancerogenesi per esposizione<br />
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