Acqua e salute. Indicazioni tratte dalle linee guida dell'oms sulla ...
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fegato, colon e prostata. I composti inorganici dell’arsenico sono classificati dallo<br />
IARC nel gruppo 1 (cancerogeni per l’uomo) <strong>sulla</strong> base di evidenze sufficienti di<br />
cancerogenicità nell’uomo ed evidenze limitate di cancerogenicità nell’animale. Non<br />
sono disponibili dati adeguati <strong>sulla</strong> cancerogenicità dei composti organici.<br />
Studi su esiti negativi della riproduzione (malformazioni congenite cardiache e<br />
aborto spontaneo) hanno dimostrato correlazioni con l’ingestione di acqua<br />
contaminata con arsenico, ma si sono dimostrati deboli dal punto di vista scientifico.<br />
VALORE GUIDA<br />
VG: 0,01 mg/L.<br />
Il VG è ‘provvisorio’ (P), nel senso che nonostante le evidenze di pericolosità per<br />
l’uomo le informazioni disponibili sugli effetti <strong>sulla</strong> <strong>salute</strong> sono limitate (i dati<br />
relativi all’associazione tra cancro degli organi interni e ingestione di arsenico<br />
attraverso l’acqua sono limitati ed insufficienti per una valutazione quantitativa che<br />
permetta di stabilire una relazione tra esposizione e risposta).<br />
TRATTAMENTI POSSIBILI<br />
Una concentrazione di 10 μg/L può essere raggiunta attraverso l’uso di trattamenti<br />
convenzionali, come la coagulazione; con trattamenti ulteriori la concentrazione può<br />
essere ridotta a 5 μg/L.<br />
3.1.7 BENZENE<br />
Il benzene è usato nell’industria chimica per la produzione di stirene/etilbenzene,<br />
cumene/fenolo e cicloesano, come solvente e come additivo della benzina per<br />
aumentarne il numero di ottani.<br />
FONTI DI CONTAMINAZIONE E VIE DI ESPOSIZIONE PER L’UOMO<br />
L’emissione attraverso i veicoli rappresenta la principale fonte di contaminazione<br />
ambientale.<br />
Nelle aree rurali la concentrazione di benzene nell’aria (che può derivare da fonti<br />
naturali) è di 0,3-54 μg/m 3 . Nelle aree urbane la concentrazione media è intorno ai 50<br />
μg/m 3 . Nell’aria indoor la presenza del benzene può derivare dal fumo di sigaretta o<br />
dalla contaminazione del suolo su cui l’edificio stesso è costruito.<br />
Il benzene può contaminare le fonti d’acqua per deposizione dall’atmosfera, per<br />
spargimento di benzina o di altri prodotti del petrolio, oppure per dispersione di<br />
scarichi di impianti chimici. Le fonti d’acqua contaminate possono contenere da 0,5<br />
a 3 μg/L di benzene, ma in alcuni casi anche di più.<br />
Il benzene può essere presente nel cibo per contaminazione naturale, per<br />
migrazione dal materiale metallico delle confezioni, oppure per contaminazione<br />
dall’ambiente. È stato ritrovato in diversi alimenti, come uova, carne, pesce,<br />
formaggio, frutta.<br />
L’esposizione totale al benzene può variare considerevolmente. Per i non<br />
fumatori l’introito medio giornaliero è stimato attorno ai 200-450 μg/die (il cibo<br />
contribuirebbe in quantità di 180 μg). Per i fumatori i livelli devono essere<br />
accresciuti di un fattore di 2-3 (nelle aree urbane) o 2-6 (nelle aree rurali).<br />
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