STORIA DELLA LITURGIA ATTRAVERSO LE EPOCHE CULTURALI
Dispensa Storia della Liturgia
Dispensa Storia della Liturgia
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
economia storica nel tempo del Gesù incarnato<br />
economia sacramentale o liturgica o misterica nel tempo della Chiesa.<br />
Purtroppo non abbiamo ancora messo sufficientemente in chiaro la centralità della liturgia per il<br />
cristiano, dell‟incontro diretto con Cristo in senso sacramentale. Spesso si insiste nel porre al centro<br />
della fede cristiana la missione evangelizzatrice o la dimensione della carità, ma è nella dimensione<br />
liturgica che avviene l‟incontro vitale con Cristo da cui la fede deriva. Il resto, la missione o la<br />
carità sono conseguenza di tale incontro vivo e vitale.<br />
L‟economia di questo incontro nei sacramenti rappresenta la ricchezza peculiare della Chiesa<br />
cattolica; questo tipo di economia si contrappone ad altre economie di incontro che potremmo<br />
definire per difetto o per eccesso.<br />
un esempio di economia di incontro per difetto è quella basata su una sorta di partecipazione<br />
sentimentale e vaga predicata dalla New age<br />
un esempio di economia di incontro per eccesso è invece quella basata su visioni dirette,<br />
apparizioni, contatto diretto con Cristo, Madonna e Santi.<br />
Per difetto è anche la concezione protestante di sola Scrittura e sola fede, che consente solo la non<br />
imputazione (io ritengo che Cristo mi salvi). L‟accusa rivolta da parte protestante alla Chiesa<br />
cattolica è di una sorta di panteismo con il ricorso a mezzi concreti, ma per la Chiesa cattolica la<br />
liturgia è qualcosa in più: è la grazia trinitaria che raggiunge realmente l‟uomo in modo concreto e<br />
lo cambia.<br />
3. la Liturgia è celebrazione del Mistero pasquale<br />
Celebrare in latino significa = frequentare, partecipare a. Il Mistero pasquale abbiamo visto<br />
come sia da intendere in senso stretto come morte – resurrezione di Gesù (il collo della clessidra),<br />
ma in senso ampio tutta la clessidra stessa. Dire che la Liturgia è celebrazione del Mistero pasquale<br />
significa allora dire che nella Liturgia c‟è il mistero (e non l‟immagine) del Cristo che credo, che<br />
celebro e che incontro nella vita.<br />
Credere è fondamentale, perché tutto viene dalla fede, dono di grazia che mi raggiunge. La fede è<br />
assolutamente indispensabile, altrimenti non avrei niente da celebrare e niente da vivere. Ma basta<br />
poi la fede? Il cristianesimo non è certo una morale: ciò che riceviamo è la vita eterna. Se però la<br />
fede restasse una forma di convincimento mentale, senza collegamento con la vita, si cadrebbe in<br />
una sorta di idealismo. È perché nella liturgia la grazia della fede mi raggiunge, mi tocca che posso<br />
poi viverla nella vita.<br />
Cristo non ha detto ai suoi “Pensate questo in memoria di me”, ma ha detto “Fate questo” in un<br />
duplice senso: sia nel senso di essere disponibili a fare altrettanto (cioè a dare la propria vita per gli<br />
altri), sia nel senso di celebrare questi segni. Ci troviamo allora di fronte a tre dimensioni:<br />
mistero azione vita<br />
fede liturgia morale<br />
credo celebro vivo<br />
Le tre dimensioni sono state a volte separate con il risultato di originare visioni distorte:<br />
solo mistero + azione = un liturgismo tipo news age ????<br />
solo liturgia + vita = un liturgismo vuoto<br />
solo morale = etica solidaristica di un impegno soltanto mio (umano)<br />
solo fede = un fideismo senza riferimenti alla vita.<br />
4. La Liturgia è l’esercizio del sacerdozio di Cristo<br />
Il soggetto della Liturgia è Cristo, Christus totus = in capo e in corpore. Il che vuol dire che nella<br />
liturgia è il Cristo vivo a celebrare e si possono individuare due soggetti:<br />
Storia della Liturgia 48