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STORIA DELLA LITURGIA ATTRAVERSO LE EPOCHE CULTURALI

Dispensa Storia della Liturgia

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Il Vaticano II tratta della Liturgia in sé e non per altri diversi motivi.<br />

2. ha trattato di tutta la Liturgia<br />

altri Concili si erano interessati solo di alcuni sacramenti o di norme disciplinari, ma il Vaticano II<br />

fa una trattazione sistematica e completa della Liturgia.<br />

3. ha trattato della Liturgia sotto l’angolatura teologica<br />

soprattutto il Vaticano II parla della Liturgia come vita della Trinità nella Chiesa. Vi erano stati<br />

tentativi precedenti di analizzare l‟essenza della Liturgia vedi il Sinodo di Pistoia che non avevano<br />

condotto a risultati, perché esito di un lavoro di pochi ed astratto da una preparazione della base.<br />

La domanda centrale del Vaticano II è “che cosa è la Liturgia” e non “che cosa fa la liturgia”.<br />

Il Decalogo della Liturgia secondo la S.C.<br />

1. la natura teologica della Liturgia<br />

la Liturgia è rivelazione-attuazione dell‟economia trinitaria, cioè è la manifestazione ed azione<br />

(rivela e realizza) ciò che la Trinità compie. Questo vuole dire che ogni volta che si fa liturgia, la<br />

Trinità non viene semplicemente studiata, o pregata, ma agisce, è all‟opera. Quello che professo nel<br />

Credo, nella celebrazione si opera:<br />

Il Padre allora proclamato creatore, crea:<br />

nel battesimo dà la vita di figlio<br />

nell‟eucarestia ci rende partecipi della vita<br />

nella confessione ci rifà figli<br />

nell‟ordine ci rende creatura che agisce in persona di Cristo<br />

nell‟unzione degli infermi trasforma la persona sofferente in persona che partecipa alla sofferenza<br />

di Cristo<br />

Il Figlio che si è fatto carne nella liturgia<br />

nel battesimo prende la creatura e la fa sua<br />

nell‟eucarestia assume la carne nel pane e nel vino<br />

nella confessione assume il nostro peccato<br />

Lo Spirito Santo, che è Signore e dà la vita<br />

opera nella parola che ha ispirato e che oggi dona, fa interpretare e fa agire (la Parola di Dio è dello<br />

Spirito, noi siamo solo i comunicatori della Parola.)<br />

2. la Liturgia è continuazione della storia della salvezza<br />

Nella storia della salvezza possiamo distinguere tra<br />

Ieri oggi domani<br />

Antico testamento liturgia futuro/sempre<br />

Nella storia della salvezza il terzo momento è quello liturgico: tutto ciò che si è compiuto nel<br />

passato, si compie nell‟oggi della celebrazione e, anche se la pienezza si realizzerà solo quando<br />

saremo tutti nel Tutto, in parte già si realizza.<br />

Nell‟AT bisognava fidarsi del Profeta; quando è venuto Cristo bisognava fidarsi della sua carne;<br />

con la morte e resurrezione per incontrare Dio, bisogna fidarsi dei sacramenti.<br />

La situazione degli apostoli e quella nostra è uguale: il loro incontro e il loro stare con il<br />

Gesù storico è infatti identico all‟incontro di Cristo nei sacramenti con noi oggi.<br />

“Cristo, io ti incontro nei tuoi sacramenti” Christe in tuis invenis sacramentis poteva dire S.<br />

Agostino; “Quello che è stato significativo nella vita di Cristo, è passato nei sacramenti” Quod<br />

cospicuum fuit in vita Christi, transivit in sacramentis affermava S. Bonaventura, intendendo per<br />

cospicuo = significativo, da osservare (cioè la guarigione dei malati, la remissione dei peccati ecc.).<br />

La storia della salvezza è passata attraverso:<br />

economia profetica nel tempo dell‟A.T.<br />

Storia della Liturgia 47

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