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STORIA DELLA LITURGIA ATTRAVERSO LE EPOCHE CULTURALI

Dispensa Storia della Liturgia

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TEOLOGIA <strong>DELLA</strong> <strong>LITURGIA</strong> E RIFORMA LITURGICA<br />

Sacrosanctum Concilium<br />

Prima delle costituzioni approvate dal concilio Vaticano II e promulgata da Paolo VI il 4<br />

dicembre 1963, si compone di un Proemio, 7 capitoli e un‟Appendice.<br />

Proemio<br />

nn 1-4<br />

Capitolo I<br />

nn 5-46<br />

Capitolo II<br />

nn47-58<br />

Capitolo III<br />

nn 59-81<br />

Capitolo IV<br />

nn 82-101<br />

Capitolo V<br />

nn102-111<br />

Capitolo VI<br />

nn 112-121<br />

Capitolo VII<br />

nn 122-130<br />

Appendice<br />

Costituzione Sacrosanctum Concilium<br />

Principi generali per la riforma e<br />

l’incremento della sacra liturgia<br />

Il mistero eucaristico<br />

Gli altri sacramenti e i sacramentali<br />

L’Ufficio divino<br />

L’anno liturgico<br />

La musica sacra<br />

L’arte sacra e la sacra suppellettile<br />

Dichiarazione del Concilio Vaticano II<br />

circa la riforma del calendario<br />

Il capitolo II sul Mistero eucaristico costituisce materia di un corso a parte.<br />

La parte III relativa a Sacramenti e Sacramentali (cioè quei riti che non sono sacramenti ma ad<br />

essi si rifanno, tipo funerale, dedicazione della chiesa, professione religiosa ecc.) sono svolti in<br />

corsi diversi e specifici.<br />

Le parti IV e V su Ufficio divino e Anno liturgico fanno parte del programma successivo di<br />

Liturgia.<br />

Le parti VI e VII rimangono fuori dalla trattazione, ma dovrebbero egualmente essere<br />

conosciute, perché apportano spunti di comprensione anche profonda della liturgia.<br />

Noi quindi esamineremo solo il Capitolo I e concentrandoci sui numeri 5- 13<br />

Il Vaticano II : un nuovo modo di trattare la liturgia<br />

Prima di guardare alla Sacrosanctum Concilium cerchiamo di mettere a fuoco quale novità<br />

abbia rappresentato il Vaticano II nel modo di un Concilio di trattare in generale la Liturgia. 3 sono<br />

le considerazioni fondamentali:<br />

1. ha trattato direttamente (ex professo) la Liturgia<br />

non era mai accaduto prima. I concili si suddividono in genere in due gruppi: concili dottrinali che<br />

trattano i temi dogmatici (sono i grandi concili ecumenici dei primi secoli e anche Trento) e concili<br />

disciplinari che trattano e regolano le norme della vita della Chiesa. Il Concilio di Trento è un<br />

concilio misto che tratta sia temi dottrinali, sia norme disciplinari Ha trattato anche di argomenti<br />

liturgici , ma lo ha fatto<br />

da un punto di vista dottrinale (vedi eucarestia)<br />

da un punto di vista disciplinare (vedi prassi della confessione).<br />

Storia della Liturgia 46

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