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STORIA DELLA LITURGIA ATTRAVERSO LE EPOCHE CULTURALI

Dispensa Storia della Liturgia

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2. rinnovare la mentalità dell‟assemblea (e qui si deve ancora lavorare)<br />

Un autentico rinnovamento liturgico prima che nei testi, si deve collocare nelle teste.<br />

Il Movimento Liturgico aveva creato grandi attese, raccolte ed ancora ulteriormente<br />

incrementate dalla Mediator Dei di Pio XII nel 1957. È difficile rendersi conto di quale fosse la<br />

situazione precedente al Vaticano II: la costituzione Sacrosanctum Conclium è stata la prima<br />

emessa dal Concilio il 4 dicembre del 1963 e ad essa ha fatto seguito l‟istituzione della<br />

Commissione per la riforma liturgica, ma nei fatti durante gli anni 66-68 la celebrazione mantiene<br />

ancora le caratteristiche dei periodi precedenti.<br />

Ad essere diversa era soprattutto prima del Vaticano II la mentalità secondo cui la liturgia nella sua<br />

importanza era non adattabile, assolutamente immutabile, fissa, uguale in ogni luogo e in ogni<br />

tempo. Nel concreto infatti erano state fatte alcune modificazioni:<br />

Riforme precedenti il Concilio Vaticano II<br />

1951 Riforma della veglia pasquale<br />

Precedentemente tutte le celebrazioni più<br />

importanti erano di mattina per poter rispettare il<br />

digiuno dalla mezzanotte.<br />

1953 Autorizzazione alle messe vespertine<br />

1955 Riforma della settimana santa<br />

i riti principali erano prima i sepolcri al giovedì, le<br />

tre ore di adorazione al venerdì seguite dalle<br />

processioni del Cristo morto<br />

1955 Semplificazione del breviario<br />

1957 Riforma del digiuno eucaristico<br />

che rese possibile sia la veglia notturna di Pasqua,<br />

sia le messe vespertine<br />

1958 Istruzione sulla musica<br />

nella liturgia con il canto corale del popolo in<br />

lingua locale durante la Messa<br />

9. 10 1958 Pio XII muore<br />

25. 1. 1959 Giovanni XXIII annuncia il Vaticano II<br />

Il 6 Giugno 1960 viene nominata una Commissione preparatoria sulla liturgia presieduta dal<br />

cardinale Cicognani che si mise subito al lavoro dividendosi in commissioni e sottocommissioni.<br />

Intanto però<br />

Ulteriori riforme dopo la nomina della Commissione<br />

1960 Nuovo codice delle rubriche (sia del Messale, sia<br />

del Breviario)<br />

1961 Edizione tipica del breviario<br />

1962 Edizione del Messale<br />

Nel mentre cioè si preparava il Concilio in cui il Papa aveva annunciato anche la riforma liturgica,<br />

la Congregazione dei sacri riti provvedeva a mettere fuori una riorganizzazione con una rapidità del<br />

tutto impressionante rispetto ai tempi romani.<br />

Si pensava di aver fatto tutto quanto necessario, apportando piccoli varianti, soprattutto a carico<br />

delle Rubriche.<br />

Ogni concilio può inevitabilmente suscitare uno sconvolgimento: esso mette allo scoperto lo<br />

scatenarsi di opinioni diverse, il divampare di ipotesi anche contraddittorie che alla fine trovano una<br />

soluzione con il metodo della votazione democratica (anche se l‟approvazione ultima rimane al<br />

Pontefice). In democrazia vince la maggioranza, ma non è detto che vinca sempre la verità: non a<br />

Storia della Liturgia 43

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