L'abitare sociale - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
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L’abitare <strong>sociale</strong><br />
Stato di attuazione: già realizzati e consegnati, a fine<br />
2010, n° 150 alloggi, altri 227 sono in costruzione, previsto<br />
il completamento nel 2011<br />
I Risultati ottenuti e risultati attesi: il gettito dei canoni permetterà<br />
di coprire una parte dei mutui contratti dai Comuni,<br />
in particolare gli interessi, il canone calmierato si dimostra<br />
una risposta vincente, in grado di tenere in equilibrio la<br />
finalità <strong>sociale</strong>, di cui sopra: “descrizione <strong>del</strong> progetto”, con<br />
la necessità di assicurare l’autofinanziamento futuro <strong>del</strong>la<br />
manutenzione e dei costi di gestione, ma può anche assicurare<br />
l’accantonamento di risorse per nuovi investimenti.<br />
Risorse finanziarie e loro provenienza:<br />
ACER: € 1.753.520,00<br />
Comuni: € 27.838.729,18<br />
Regione: € 12.241.721,21<br />
Totale: 41.833.970,39<br />
Professionalità coinvolte: la gestione <strong>del</strong>l’intervento è svolta<br />
dall’azienda casa <strong>del</strong>la provincia di Rimini (ACER), che si<br />
è occupata <strong>del</strong>la progettazione, <strong>del</strong>l’ appalto e direzione lavori,<br />
ed avrà poi il compito, una volta assegnati gli alloggi da<br />
parte dei comuni, <strong>del</strong>la gestione immobiliare e <strong>del</strong> rapporto<br />
con gli assegnatari, il personale coinvolto ha un prevalente<br />
profilo tecnico (Arch. Ing. Geom.) ed amministrativo (Ragionieri,<br />
Giuridici, Sociologi).<br />
Osservazioni: si ritiene necessario potenziare, attraverso<br />
programmi ed investimenti realizzati dall’intera filiera<br />
istituzionale (Stato, Regioni, Comuni, Aziende Casa)<br />
questa tipologia di alloggi di edilizia agevolata, o meglio<br />
di housing <strong>sociale</strong> pubblica, che può rispondere positivamente<br />
alla domanda di alloggi a canone calmierato. Si<br />
sottolinea che almeno il 40% <strong>del</strong>le risorse possono essere<br />
attinte a mutuo e pagato con i canoni.<br />
Riferimenti per saperne di più: Direttore Generale ACER<br />
RIMINI.<br />
Comune di Torino<br />
Titolo <strong>del</strong> progetto 1: Portierato <strong>sociale</strong> - coabitazioni<br />
solidali.<br />
Contesto: esperienze di coabitazione tra giovani adulti collocate<br />
in contesti urbani marginali, all’interno di quartieri<br />
di edilizia residenziale pubblica.<br />
Destinatari: i destinatari primi sono giovani adulti nella<br />
fase di uscita dalla famiglia d’origine, che lavorano o<br />
studiano, ma hanno un grado di autonomia finanziaria<br />
modesta, in seconda battuta beneficiano di questi interventi<br />
le famiglie che risiedono nei quartieri pubblici sede<br />
<strong>del</strong>le coabitazioni stesse.<br />
Obiettivi: promuovere l’autonomia dei giovani in termini<br />
sociali e residenziali, realizzare un mix <strong>sociale</strong> e culturale<br />
in quartieri pubblici segnati da difficoltà e marginalità<br />
<strong>sociale</strong>.<br />
Soggetto promotore: il Comune di Torino, Divisione edilizia<br />
residenziale pubblica, Divisione servizi sociali, Servizi<br />
sociali circoscrizionali.<br />
Partners: Agenzia territoriale per la casa (ex i.a.c.p), Associazioni<br />
e Cooperative<br />
Descrizione <strong>del</strong> progetto: la declinazione torinese <strong>del</strong><br />
portierato <strong>sociale</strong> è iniziata sperimentalmente con due<br />
comunità di coabitazione per giovani volontari che hanno<br />
accettato un patto di collaborazione con il Comune<br />
per lo sviluppo <strong>del</strong>le relazioni tra inquilini, la mediazione<br />
dei conflitti tra gli abitanti, l’accompagnamento ai<br />
servizi sociali o sanitari dei più deboli, al sostegno <strong>del</strong>le<br />
persone fragili ed allo sviluppo <strong>del</strong>la comunità insediata<br />
in ambiti di edilizia popolare, anche con funzione di stimolarne<br />
il mix <strong>sociale</strong> culturale.<br />
Il patto prevede da parte <strong>del</strong> Comune lo sconto <strong>del</strong> 90%