L'abitare sociale - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
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Quest’ultima parte <strong>del</strong>la pubblicazione è dedicata<br />
alla presentazione di alcune tra le più significative<br />
esperienze realizzate dai comuni italiani<br />
nell’ambito <strong>del</strong>le politiche abitative e <strong>del</strong> social<br />
housing in particolare. Il quadro che emerge è<br />
quello di iniziative eterogenee e disarticolate, i<br />
cui risultati hanno ancora un impatto limitato<br />
sul territorio nazionale rispetto ai numeri <strong>del</strong><br />
disagio abitativo.<br />
Diverse sono le tipologie di azioni poste in essere<br />
dai comuni per far fronte al crescente disagio<br />
abitativo.<br />
Una prima tipologia riguarda i progetti nei quali<br />
il ruolo ed il contributo dei comuni si sostanzia<br />
nel favorire l’acquisizione da parte di promotori<br />
<strong>del</strong>l’iniziativa <strong>del</strong>la disponibilità di aree edificabili<br />
a condizioni economiche vantaggiose rispetto<br />
a quelle di mercato, così da favorire significativi<br />
investimenti da parte di attori pubblici e privati<br />
sul settore <strong>del</strong>l’abitare <strong>sociale</strong>. In questo caso,<br />
l’ente locale e gli investitori istituzionali possono<br />
stipulare accordi per il recupero <strong>del</strong> patrimonio<br />
immobiliare già esistente o la realizzazione<br />
di nuovi insediamenti abitativi, anche attraverso<br />
la messa a disposizione, da parte <strong>del</strong> comune<br />
stesso, <strong>del</strong>le cosiddette “aree a standard”, (aree<br />
destinate alla realizzazione di servizi per la collettività<br />
come parchi, scuole uffici pubblici). Gli<br />
investitori istituzionali procedono alla costruzione<br />
degli immobili che dovranno essere assegnati<br />
in locazione a canoni calmierati (1) . Il terzo settore,<br />
in accordo con le Amministrazioni comunali, gestisce<br />
il patrimonio immobiliare così realizzato,<br />
fornendo, altresì, azioni di accompagnamento<br />
<strong>sociale</strong> (anche in termini di integrazione <strong>sociale</strong> e<br />
di affiancamento all’utenza). In questo caso i beneficiari<br />
sono coloro che hanno un reddito troppo<br />
elevato per accedere all’edilizia residenziale<br />
pubblica, ma che tuttavia non possono far fronte<br />
1 La locazione potrà avere una durata non inferiore ai 25 anni,<br />
al termine <strong>del</strong> quale il conduttore potrà acquistare l’immobile (il<br />
canone mensile può in questo caso essere assimilato ad un mutuo<br />
a condizioni vantaggiose).