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L'abitare sociale - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

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67<br />

Quest’ultima parte <strong>del</strong>la pubblicazione è dedicata<br />

alla presentazione di alcune tra le più significative<br />

esperienze realizzate dai comuni italiani<br />

nell’ambito <strong>del</strong>le politiche abitative e <strong>del</strong> social<br />

housing in particolare. Il quadro che emerge è<br />

quello di iniziative eterogenee e disarticolate, i<br />

cui risultati hanno ancora un impatto limitato<br />

sul territorio nazionale rispetto ai numeri <strong>del</strong><br />

disagio abitativo.<br />

Diverse sono le tipologie di azioni poste in essere<br />

dai comuni per far fronte al crescente disagio<br />

abitativo.<br />

Una prima tipologia riguarda i progetti nei quali<br />

il ruolo ed il contributo dei comuni si sostanzia<br />

nel favorire l’acquisizione da parte di promotori<br />

<strong>del</strong>l’iniziativa <strong>del</strong>la disponibilità di aree edificabili<br />

a condizioni economiche vantaggiose rispetto<br />

a quelle di mercato, così da favorire significativi<br />

investimenti da parte di attori pubblici e privati<br />

sul settore <strong>del</strong>l’abitare <strong>sociale</strong>. In questo caso,<br />

l’ente locale e gli investitori istituzionali possono<br />

stipulare accordi per il recupero <strong>del</strong> patrimonio<br />

immobiliare già esistente o la realizzazione<br />

di nuovi insediamenti abitativi, anche attraverso<br />

la messa a disposizione, da parte <strong>del</strong> comune<br />

stesso, <strong>del</strong>le cosiddette “aree a standard”, (aree<br />

destinate alla realizzazione di servizi per la collettività<br />

come parchi, scuole uffici pubblici). Gli<br />

investitori istituzionali procedono alla costruzione<br />

degli immobili che dovranno essere assegnati<br />

in locazione a canoni calmierati (1) . Il terzo settore,<br />

in accordo con le Amministrazioni comunali, gestisce<br />

il patrimonio immobiliare così realizzato,<br />

fornendo, altresì, azioni di accompagnamento<br />

<strong>sociale</strong> (anche in termini di integrazione <strong>sociale</strong> e<br />

di affiancamento all’utenza). In questo caso i beneficiari<br />

sono coloro che hanno un reddito troppo<br />

elevato per accedere all’edilizia residenziale<br />

pubblica, ma che tuttavia non possono far fronte<br />

1 La locazione potrà avere una durata non inferiore ai 25 anni,<br />

al termine <strong>del</strong> quale il conduttore potrà acquistare l’immobile (il<br />

canone mensile può in questo caso essere assimilato ad un mutuo<br />

a condizioni vantaggiose).

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