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L'abitare sociale - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

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La rilevanza <strong>del</strong>le politiche locali nella lotta alla povertà 41<br />

rispetto all’anno precedente (tabella 13). Si tratta<br />

di un dato particolarmente preoccupante, soprattutto<br />

in presenza di tassi di disoccupazione<br />

contenuti. Questo dato potrebbe infatti testimoniare<br />

fenomeni di abbandono <strong>del</strong>la ricerca <strong>del</strong><br />

lavoro, soprattutto da parte <strong>del</strong>le donne (il cui<br />

tasso di inattività è cresciuto al 48,9%), che decidono<br />

di dedicarsi alla cura di figli e familiari, ma<br />

anche dei giovani.<br />

La crescita <strong>del</strong> numero degli inattivi nel 2009 è<br />

principalmente dovuta all’incremento di coloro<br />

che, di fronte alle crescenti difficoltà di trovare<br />

un impiego, rinunciano a cercarlo. Il fenomeno è<br />

Tabella 13. Tasso di inattività nazionale,<br />

2000-2009 (valori percentuali)<br />

Anno totale uomini donne<br />

2000 (a) 39 26,4 51,5<br />

2001 (a) 38,4 26,3 50,5<br />

2002 (a) 37,9 25,9 49,8<br />

2003 (a) 37,1 25,1 49,1<br />

2004 37,5 25,5 49,4<br />

2005 37,6 25,6 49,6<br />

2006 37,3 25,4 49,2<br />

2007 37,5 25,6 49,3<br />

2008 37 25,6 48,4<br />

2009 37,6 26,3 48,9<br />

(a) Dati ricostruiti.<br />

Fonte: Istat, 2010<br />

diffuso in tutto il territorio nazionale, con valori<br />

particolarmente preoccupanti nel Mezzogiorno,<br />

dove, come detto, sono le donne a ritirarsi maggiormente<br />

dal mercato <strong>del</strong> lavoro. Tra il 2008 e il<br />

2009, la quota di chi si sposta dalla disoccupazione<br />

all’inattività cresce sensibilmente (dal 35,3%<br />

al 38,4%). Inoltre, quanto maggiore è la durata<br />

<strong>del</strong>la ricerca di un’occupazione, tanto maggiore è<br />

la probabilità di diventare inattivi.<br />

Anche il ricorso alla cassa integrazione guadagni<br />

(Cig), che costituisce il principale ammortizzatore<br />

<strong>sociale</strong> a disposizione <strong>del</strong>le imprese<br />

per affrontare la riduzione degli ordinativi<br />

senza ricorrere ai licenziamenti, evidenzia una<br />

crescita senza precedenti, soprattutto a partire<br />

Tabella 14. Ore di cassa integrazione<br />

guadagni autorizzate in Italia e variazione<br />

percentuale, 2005-2010<br />

Totale ore autorizzate di Cassa<br />

Anno<br />

Integrazione Guadagni<br />

V.A. VAR. %<br />

2005 245.555.929 -<br />

2006 231.274.802 -5,80%<br />

2007 183.712.212 -20,60%<br />

2008 227.660.255 23,90%<br />

2009 914.034.637 301,50%<br />

2010 1.203.638.249 31,70%<br />

2005-2010 - 390,20%<br />

Fonte: elaborazione Cittalia su dati Inps, anni vari

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