L'abitare sociale - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
L'abitare sociale - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
L'abitare sociale - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
- No tags were found...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
La rilevanza <strong>del</strong>le politiche locali nella lotta alla povertà 39<br />
Tabella 11. Andamento <strong>del</strong>le compravendite concluse da stranieri extracomunitari, 2006-2008<br />
Anno<br />
Totale<br />
compravendite<br />
Compravendite<br />
con immigrati (va)<br />
Compravendite<br />
con immigrati (%)<br />
Variazione<br />
annua (%)<br />
2006 845.051 131.000 15,5% 12,9%<br />
2007 806.225 135.000 16,7% 3,0%<br />
2008 686.587 103.000 15,0% -23,7%<br />
2009 609.145 78.000 12,8% -24,3%<br />
Fonte: Agenzia <strong>del</strong> Territorio e Scenari immobilari, anni vari<br />
2.5. L’occupazione in Italia<br />
Un ulteriore elemento di vulnerabilità abitativa<br />
è legato alla crisi economica che ha colpito il nostro<br />
paese. Sono molte le persone e le famiglie<br />
che, a causa <strong>del</strong>la cassa integrazione o <strong>del</strong>la perdita<br />
<strong>del</strong> posto di lavoro, non sono più in grado<br />
di sostenere il pagamento <strong>del</strong> canone di affitto o<br />
<strong>del</strong>la rata <strong>del</strong> mutuo.<br />
I dati relativi all’occupazione evidenziano una<br />
situazione, soprattutto nelle regioni meridionali,<br />
particolarmente grave. Nel 2009 il tasso di<br />
occupazione nazionale <strong>del</strong>la popolazione tra<br />
i 15 e i 64 anni è stato pari al 57,5%, in calo di<br />
1,2 punti percentuali rispetto al 2008. Si tratta di<br />
valori ancora distanti dagli obiettivi fissati dal<br />
Consiglio di Lisbona, che prevedono il raggiungimento,<br />
entro il 2010, di un tasso di occupazione<br />
totale pari al 70% (e al 60% per le donne).<br />
Rispetto agli altri paesi europei, l’Italia si pone<br />
su valori piuttosto bassi, lontano dai valori dei<br />
Paesi Bassi, Danimarca, Svezia, Austria e Germania,<br />
ma anche al di sotto <strong>del</strong>la media UE27.<br />
Valori inferiori di occupazione si rilevano solo in<br />
Ungheria e Malta, mentre relativamente all’occupazione<br />
femminile solo Malta presenta un<br />
tasso inferiore (tabella 12). La crisi economica<br />
ha sicuramente determinato un peggioramento<br />
dei tassi di occupazione, complessivi e femminili.<br />
In quest’ultimo caso, le conseguenze sono<br />
state piuttosto evidenti nelle regioni meridionali,<br />
dove il tasso di occupazione femminile è pari<br />
al 30,6% a fronte <strong>del</strong> 57,3% <strong>del</strong> Nord-est.<br />
Oltre alle differenze di genere, ne emergono<br />
altre relativamente alla nazionalità, italiana e<br />
straniera: il tasso di occupazione degli italiani<br />
(56,9%) infatti è diminuito nel 2009 di oltre un<br />
punto percentuale, a fronte di una contrazione<br />
più che doppia di quello degli stranieri (passato<br />
dal 67,1% <strong>del</strong> 2008 al 64,5% <strong>del</strong> 2009). Per gli<br />
italiani, alla forte diminuzione <strong>del</strong> numero degli