L'abitare sociale - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
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La rilevanza <strong>del</strong>le politiche locali nella lotta alla povertà 35<br />
spetto al 2,2% rilevato nel 2000. Se nel confronto<br />
con gli altri paesi industrializzati l’Italia ha un numero<br />
di immigrati ancora piuttosto contenuto, il<br />
passaggio da paese di emigranti a paese di accoglienza<br />
di immigrati è stato molto rapido. Nel primo<br />
decennio <strong>del</strong> nuovo secolo, infatti, si è rilevata<br />
una crescita straordinaria: +233,3% (tabella 8). Degli<br />
oltre 4,235 milioni di immigrati regolari, i minorenni<br />
sono 932,675mila, il 22% <strong>del</strong> totale <strong>del</strong>la<br />
popolazione straniera e il 9,1% di quella italiana.<br />
I contorni <strong>del</strong> fenomeno sono molto diversificati<br />
tra il sud e il nord, nei grandi e nei piccoli centri.<br />
Nei comuni <strong>del</strong>le regioni centro-settentrionali<br />
il tasso di incremento degli stranieri residenti<br />
nell’intero decennio è mediamente superiore al<br />
valore medio nazionale. Più eterogenea la situazione<br />
dei comuni <strong>del</strong>le regioni meridionali. Analogamente,<br />
la distribuzione degli stranieri lungo<br />
la penisola è piuttosto diversificata: rispetto<br />
all’incidenza media italiana (7%), sembra emergere<br />
una netta distinzione tra i comuni localizzati<br />
nelle regioni centro settentrionali e quelli <strong>del</strong>le<br />
regioni meridionali. Al centro nord, infatti, si rilevano<br />
percentuali, generalmente, superiori al dato<br />
medio, con valori anche superiori al 10% nei comuni<br />
emiliano-romagnoli (10,5%), umbri (10,4%)<br />
e lombardi (10%). Nei comuni <strong>del</strong> Mezzogiorno,<br />
all’opposto, l’incidenza degli stranieri è non solo<br />
inferiore alla media nazionale, ma anche generalmente<br />
inferiore al 3%, con le uniche eccezioni<br />
dei comuni abruzzesi e calabresi, fermi comunque,<br />
rispettivamente, al 5,7% e al 3,3%. La minor<br />
Tabella 9. L’ incidenza <strong>del</strong>la popolazione<br />
straniera residente nei comuni italiani,<br />
per regione, 2000-2010<br />
Incidenza popolazione<br />
Regione<br />
straniera<br />
2000 2010<br />
Piemonte 2,2% 8,5%<br />
Valle d’Aosta 1,8% 6,4%<br />
Lombardia 3,3% 10,0%<br />
Trentino - Alto Adige 2,7% 8,3%<br />
Veneto 2,6% 9,8%<br />
Friuli - Venezia Giulia 2,3% 8,2%<br />
Liguria 2,1% 7,1%<br />
Emilia - Romagna 2,8% 10,5%<br />
Toscana 2,8% 9,1%<br />
Umbria 3,0% 10,4%<br />
Marche 2,4% 8,9%<br />
Lazio 4,1% 8,8%<br />
Abruzzo 1,7% 5,7%<br />
Molise 0,6% 2,5%<br />
Campania 0,9% 2,5%<br />
Puglia 0,8% 2,1%<br />
Basilicata 0,5% 2,2%<br />
Calabria 0,9% 3,3%<br />
Sicilia 1,3% 2,5%<br />
Sardegna 0,8% 2,0%<br />
Italia 2,2% 7,0%<br />
I dati si riferiscono al 1 gennaio di ogni anno.<br />
Fonte: elaborazione Cittalia su dati Istat, anni vari