Platform_Architecture_and_Design_1.pdf
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Edison’s Nightmare<br />
Gli inizi sono quelli di un “autoproduttore” che realizza i propri<br />
prodotti per arrivare a esprimere un’identità; i riferimenti sono<br />
Ingo Maurer, tra tutti, e la produzione tecnica di aziende come<br />
Kreon. Oggi le due figure sono integrate; Davide Groppi da<br />
imprenditore crea delle lampade per rispondere a delle esigenze,<br />
le produce, le distribuisce, le racconta, le propone ai propri<br />
partner, ai clienti stessi. Alcune le realizza appositamente per<br />
molti ristoranti e i loro chef quali Moreno Cedroni, Massimo<br />
Bottura, Massimiliano Alaimo, Giancarlo Perbellini (la lampada<br />
“Tetatet” rende possibile una luce indipendente, da tavola).<br />
Da designer illumina gli spazi pens<strong>and</strong>o alla luce che vuole<br />
ottenere e alla relazione tra le persone che vuole illuminare,<br />
riduce la lampada a un “Nulla” per farci apprezzare solo la luce,<br />
decora la parete con il percorso di un filo che raggiunge una<br />
presa remota, lontana, per risolvere un problema “N-EURO”.<br />
Luce decorativa e luce tecnica, non rappresentano limiti<br />
o tipologie di mercato a cui rispondere; ciò che importa è<br />
ricercare la luce migliore, una luce a volte femminile (diffusa) e<br />
a volte maschile (puntuale) a seconda della necessità, per dare<br />
profondità agli spazi.<br />
Il tema della magia, dello stupore, della semplicità e della<br />
leggerezza sono costanti, accanto alla tecnologia che sta alla<br />
base del progetto.<br />
Con “Sampei” riesce a creare una luce zenitale anche in assenza<br />
di un soffitto e la lampada ci fa sentire sotto un cielo stellato, a<br />
casa nostra nell’universo.<br />
Anche il suo magazzino, dove Davide cammina con leggerezza,<br />
è una macchina poetica, di un ordine sorprendente;<br />
comunica l’attenzione che sta dietro al processo, oltre che<br />
al prodotto. Lo show-room fa parlare i suoi prodotti, che non<br />
hanno bisogno di spiegazioni, mentre le sue parole sono chiare,<br />
in armonia con quello che realizza.<br />
C’è ironia, le sue lampade comunicano gioia ed è come ricevere<br />
un regalo sapere che esistano, forse perché sono nate con<br />
l’intento di fare un omaggio al mondo.<br />
Questo in fondo rappresenta la creatività: condividere la<br />
bellezza del mondo e aumentarla... se possibile.<br />
Lui ci riesce benissimo.