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Dieci anni fa

Dieci anni fa - Logo Centro Ottico Maffioletti

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prematura scomparsa, avvenuta nel 1997.<br />

La nascita e il rapido sviluppo dell'ISSO avevano confermato la centralità del capoluogo lombardo nella<br />

storia della professione optometrica in Italia: a Milano era nata e si trovava la sede nazionale di<br />

Federottica, a Milano operava la più numerosa e organizzata tra le Assopto italiane e inoltre proprio a<br />

Milano la forte richiesta di formazione e cultura professionale, che gli ottici avevano unitariamente<br />

espresso negli <strong>anni</strong> precedenti, aveva reso maturi i tempi per la fondazione dell'Albo degli<br />

Optometristi, che sarebbe avvenuta nel 1973.<br />

L'organizzazione e il rapido sviluppo dei corsi di Optometria<br />

aveva confermato la vocazione dinamica e moderna del<br />

capoluogo lombardo: agli studenti che giungevano da tutta<br />

Italia e, in alcuni casi, dall'estero (Grecia, Israele, Palestina,<br />

Albania e Uganda), l'istituto milanese manifestava la propria<br />

disponibilità ad accogliere senza giudicare ma anche il<br />

proprio rigore nel richiedere l'impegno personale, affinchè<br />

gli studenti conseguissero i titoli e i meriti mediante la<br />

propria dedizione e serietà.<br />

Dopo gli <strong>anni</strong> pioneristici di via della Signora, la sede della<br />

scuola milanese di Optometria aveva avuto vari spostamenti<br />

fino a trovare una sede stabile dapprima in via Noale, poi in<br />

via Murillo (presso il CAPAC) e infine, dal 1990, in via Soderini. Due <strong>anni</strong> dopo averlo richiesto (1971),<br />

il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Lombardia era finalmente arrivato (1973); poi, nel<br />

1975, la scuola aveva assunto la nuova e definitiva denominazione di "Istituto Superiore di Scienze<br />

Optometriche". Dal punto di vista amministrativo e organizzativo l'ISSO <strong>fa</strong>ceva riferimento all'Assopto<br />

Milano, il cui presidente ne assumeva la responsabilità. Dopo Giuseppe Ricco, questo compito era stato<br />

svolto in modo esemplare da Luigi Baccini e poi da Gianfranco Sala mentre le funzioni amministrative<br />

<strong>fa</strong>cevano capo a Pierluigi Mapelli, segretario dell'Assopto Milano.<br />

L'ISSO richiamava studenti da tutta Italia grazie alla qualità dei suoi corsi, biennali fino al 1979 e poi<br />

triennali (con possibilità di frequenza diurna oppure serale). Il programma didattico spaziava su<br />

argomenti fondamentali nella cultura professionale (Anatomia, Fisiologia, Psicologia, Fisica, Chimica),<br />

nelle conoscenze specifiche (Ottica Fisiologica, Ottica Applicata, Tecnologia Ottica) e nella formazione<br />

professionalizzante (Optometria, Contattologia, Rieducazione Visiva, Clinica di Optometria, Clinica di<br />

Contattologia). La puntualità del personale della scuola, l'accurata organizzazione didattica e<br />

amministrativa, la ricca dotazione di strumenti nelle aule e nelle cliniche erano finalizzati a fornire ai<br />

docenti e agli studenti il miglior supporto didattico possibile. Le regole che i responsabili della scuola<br />

milanese avevano indicato erano semplici e chiare: compito degli studenti era studiare seriamente,<br />

compito dei docenti era presentarsi con la massima<br />

preparazione nella materia insegnata.<br />

L'ISSO milanese, anno dopo anno, si era affermato<br />

divenendo un punto di riferimento nel campo della<br />

formazione ottico-optometrica in Italia e riuscendo a<br />

supportare politicamente le strategie per il raggiungimento<br />

degli obiettivi storici della categoria: formare al più alto<br />

grado la figura professionale dell'ottico-optometrista e<br />

promuoverne anche l'aspetto etico e deontologico.<br />

A livello didattico, anno dopo anno, l'ISSO ha avuto a<br />

disposizione numerosi qualificati docenti che si sono<br />

occupati delle materie professionalizzanti. Molti di loro<br />

hanno lasciato un segno profondo nella storia della<br />

L'Assessore regionale Filippo Hazon<br />

visita la nuova scuola (1970)<br />

Nella foto, da sinistra: Emilio Airaghi,<br />

Sergio Cappa, Riccardo Perris.<br />

professione optometrica in Italia, a conferma di una lunga e ricca tradizione della scuola milanese. Tra<br />

essi, nei primi <strong>anni</strong>, spiccano Giuseppe Longoni, Riccardo Perris, Giuseppe Celasco, Luciano Vettore,<br />

Ugo Frescura, Giuseppe Ricco, Gi<strong>anni</strong> Rehak, Gianfranco Milani, Augusto Perini, Valdemaro Giannelli,


Franco Caslini, Germano Manganelli, Renato Pagani, Costantino Bianchi, Graziella Mariani, Mauro<br />

Faini, Ruggero Consonni, Emilia Vettore, Vincenzo Rocchitelli, Marino Formenti e Sandro Bresciani.<br />

Nella foto, da sinistra: Mauro Faini, Sergio Perris,<br />

Renato Pocaterra, Silvio Maffioletti, davanti<br />

all'aula intitolata ad Emilio Airaghi (2001)<br />

Poi, in seguito, Mauro Nocera, Umberto Leoni,<br />

Giorgio Manzini, Gianmario Reverdy, Sergio Cappa,<br />

Luigi Zambrano, Ennio Rizzini, Antonio Canfora,<br />

Natale Lazzaroni, Emilio Airaghi, Marco Vai, Remo<br />

Cavalleri, Maurizio Bettanin, Maurizio Giannelli,<br />

Edoardo Cerri, Pietro Gheller, Maurizio Cusani,<br />

Silvia Cozzi, Silvio Maffioletti, Maria Pia Manitto,<br />

Daniele Dondarini, Luca Caslini, Mauro Di Terlizzi,<br />

Sergio Perris, Mauro Rosa, Renato Pocaterra, Davide<br />

Brambilla e Ste<strong>fa</strong>no Panzeri. Infine, negli <strong>anni</strong> più<br />

recenti, Andrea Maiocchi, Luca Giannelli, Michela<br />

Salerno, Valerio Spada, Letizia Ruggeri, Marco<br />

Bassani, Rodolfo Manzocchi, Alessio Facchin, Paolo<br />

Noli, Pietro D'Agati, Paola Leoni, Marco Valsecchi,<br />

Silvia Tavazzi, Roberto Iazzolino e Ottavio Segantin.<br />

L'elenco, lungo e qualificato (pur se incompleto),<br />

rende onore a una scuola seria e fortemente radicata che ha consentito un rapido progresso della<br />

professione optometrica in Italia.<br />

Dal 1989 al 2001, affidato alla direzione didattica di Gianmario Reverdy e al lavoro quotidiano di Lucia<br />

Quattrini, Potito Ceci ed Eugenio Coinu, l'ISSO è ulteriormente cresciuto nella considerazione degli<br />

addetti ai lavori nel mondo dell'Ottica e dell'Optometria. Nell'ambito dell'ISSO, durante l'ultimo<br />

decennio del Novecento, si sono sviluppati anche un dinamico Dipartimento di Ricerca Optometrica<br />

(Di.R.O.) diretto da Renato Pocaterra e due forti esperienze di cooperazione internazionale: una con<br />

l'Uganda (il 'Progetto Hoilan', promosso da Silvio Maffioletti) e una con in Nicaragua (il progetto<br />

'Optometristi in Nicaragua', promosso da Renato Pocaterra). L'istituto milanese, nel corso della sua<br />

lunga attività iniziata nel 1969, ha rilasciato 249 diplomi di Ottica e 1.025 attestati di specializzazione<br />

in Optometria oltre ad aver organizzato numerosi seminari, convegni, corsi di aggiornamento<br />

scientifico e giornate di qualificazione professionale.<br />

<strong>Dieci</strong> <strong>anni</strong> <strong>fa</strong>, come era giusto e opportuno, l'ISSO 'Giuseppe Ricco' ha completando il proprio positivo<br />

percorso passando la mano alla nascente formazione universitaria, dove oggi si sta formando una<br />

nuova generazione di ottici-optometristi proiettata verso il futuro.<br />

Sivio Maffioletti

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