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MULTIFATTORIALE

Cap. VII - Paradigma multifattoriale - e-mail: vettorato@unisal.it

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CAP. VII - PARADIGMA<strong>MULTIFATTORIALE</strong>1. Dissoluzione del concetto di devianza2. Il Realismo criminologico di sinistra3. Le criminologie della vita quotidiana4. Critica al modello multifattoriale


1. DISSOLUZIONE DELCONCETTO CLASSICO DIDEVIANZAEffetti della critica al concetto classico di devianza daparte di “Labelling Theorists” e “Criminologi critici”:• “demitizzazione” del concetto di devianza, perditaprogressiva di significato.• progressiva “normalizzazione”: norma più flessibile e menorigidamente determinata (complessità)Però la dissolvenza teorica del concetto non ha volutodire scomparsa della devianza sul pianofenomenologico: comportamenti che fanno problema.


Dissoluzione del concettoclassico di devianza /2Reazione:Realismo criminologico (temi della criminologiaclassica, movimento “law & order”)• adozione di misure reazionarie da parte di governi conservatori (USAe UK)• ricerca di sicurezza, sviluppo della criminologia;• politiche di contrasto del crimine più che di prevenzione.Attualmente:• molte posizioni tra loro divergenti e spesso inconciliabili• “integrazione” tra le varie teorie criminologiche e sociologiche (ladevianza più che un problema teorico è una questione concreta):• compresenza di vari paradigmi interpretativi: multifattorialità (oplurifattorialità).


2. IL REALISMOCRIMINOLOGICO DI SINISTRALa teoria realista rifiuta soluzioni utopiche nellaquestione della criminalità e nella promozione dipolitiche pragmatiche tese alla riduzione dellastessa.Sviluppata nel Regno Unito a metà degli anni '80come variante di sinistra del “realismo criminologico”(Taylor, Walton, Young, Lea, Chambliss, Matthews,Hughes, ecc.).Pur essendo di sinistra, tende a rispostepragmatiche e orientate all'azione nei confronti dellapaura della criminalità, della violenza e del disordine.


Elementi principali delrealismo di sinistra:La criminalità è un serio problema sociale e politico.Soprattutto per le donne e i soggetti vulnerabili della classeoperaia.Per prendere sul serio la criminalità è necessario concentrarel'attenzione sul suo impatto sulle vittime (vittimizzazione).La paura della criminalità non è irrazionale o espressione di«panico morale»; le persone più colpite dalla criminalità sonoquelle più preoccupate.Importanza prioritaria alle cause della criminalità, che devonoessere sottoposte ad analisi empiriche e teoricheL'obiettivo politico consiste nel costruire un programmasocialdemocratico di politiche di sicurezza, in grado di crearecomunità più sicure e di accrescere la giustizia sociale.


Il quadrato della criminalità(Realismo di sinistra)


Critiche al realismo di sinistra enuove prospettive di sviluppoCritiche:• Inadeguatezza teorica• Più vicini al realismo criminologico di destra che alle teorie radicali disinistra• adottato tanto teorie di destra che di sinistra (Weber e Marx, Merton eMatza, ecc.).• poca attenzione alla criminalità economica e alla criminalità di statoPositivamente:• attenzione nuova verso le vittime (donne e classe operaia).• adottato dalle politiche laburiste nella lotta contro criminalità spicciolaNel nuovo millennio emergono nuovi temi:• Analisi di esclusione sociale, criminalità e tarda modernità (Youngn1999);• analisi storico-marxista della globalizzazione, della modernità e dellacriminalità (Lea 2002);• critica ambivalente alle politiche neolaburiste in tema di esclusionesociale e di legge e ordine (Matthews e Young 2003).


3. Le «CRIMINOLOGIE DELLAVITA QUOTIDIANA»/«teoria delle opportunità»I fenomeni criminali come normalielementi del vivere socialerisultanti da una combinazione dicontingenze, di opportunità e di rischidell'ordinariogli eventi criminosi diventano così«regolari, prevedibili, sistematici comegli incidenti stradali» (Garland).


Conseguenze delle criminologie della vitaquotidianala criminalità non trova la sua origine neigrandi problemi sociali (la povertà, lamarginalità, ecc.) o individuali (la scarsasocializzazione, le patologie fisiche, ecc.)ma nella combinazione di certe circostanze emeccanismi del tutto fisiologici nelle societàcontemporanee:• espressione dello sviluppo economico,• della diffusione del benessere• delle conseguenti trasformazioni delle abitudini collettivee degli stili di vita.


le scelte criminalifrutto delle circostanze e situazioniin cui uno viene a trovarsi(l’occasione fa l’uomo ladro)


Caratteristichericerche empiriche rilevano il ruolo di• fattori temporali (per esempio, l'aumento dei reaticontro la proprietà nel periodo invernale, graziealle maggiori ore di buio)• geografici (la presenza di determinati «obiettivi» incerti luoghi);negazione di fattori motivazionali profondil'accentuazione delle «tecniche dineutralizzazione» e della «deriva» (Matza)


l'attività di controllo o contrasto cessa diessere indirizzata al deviantediventa invece azione designata agovernare le routine economichee sociali


3.1. Le attività di routinee stile di vita (USA, anni '70)all'origine della criminalità: macrofenomenilegati alle grandi trasformazioni sociali edeconomiche delle società occidentalimodifiche dei comportamenti collettiviaumento dei tassi di criminalitàla criminalità diventa così il risultato dellaconvergenza di tre circostanze:• un autore motivato,• un obiettivo adeguato e• l'assenza di un controllo efficace


in particolare:Il benessere economico e la crescente prosperità nonhanno prodotto una diminuzione della criminalità, ma, alcontrario, un aumento.Le trasformazioni sociali hanno prodotto una diminuzionedelle forme di controllo sugli adolescentiRispetto al passato, i giovani hanno oggi perso - o spostatomolto avanti nel tempo - le opportunità di incanalare le loroenergie verso mete tradizionali (la famiglia, il lavoro, ecc.) equesto provocherebbe un significativo aumento del lorocoinvolgimento in comportamenti criminosi (Felson)tassi di vittimizzazione: favoriti da stile di vita (sesso, età eappartenenza etnica


3.2. La struttura delleopportunitàtentativo di costruire una teoria«globale» della criminalità(Clarke)


Sforzo per integrare i vari aspettied elaborare un'unica teoriainterpretativa della criminalitàRonald Clarke ha cercato di costruire unmodello concettuale unico di interpretazionedella criminalità basato sulla struttura delleopportunità, che riassume tutti gli elementifondamentali delle varie teorie citate e cheprende in considerazione anche i fattorimotivazionali di natura strutturale o individuale.


Schema interpretativo globale dellacriminalità (Clarke)


Osservazioni sulla teoriadelle opportunitàrottura nell'interpretazione tradizionale deifenomeni criminaligestione di gruppi di popolazione consideratiportatori di rischiattraverso il controllo delle opportunità, delleroutinequindi degli aspetti spazio-temporali del crimineconseguenza dello sviluppo delle società delrischiodella crescente necessità di prevedere, calcolare egestire gli eventi negativi della vita sociale.


4. Critica all’approcciomultifattorialele teorie delle opportunità sostengono meccanismi preventivibasati sul calcolo del rischio e delle probabilità, cheprescindono dal diritto e dalle valutazioni morali;annullano la dimensione sociale e individuale degli eventicriminosi;negano la dimensione politica dei conflitti socialifavoriscono la rinuncia ad ogni tentativo di intervento radicaleintervento solo pragmatico, gestionale, manipolatorio dellaprevenzioneprevalenza delle politiche neoconservatrici di sicurezza e diprevenzione (controllo sociale)solo gestione del disordine, della criminalità e della pericolosità


L’illusione multifattoriale(De Leo)L’approccio si avvale di tutte le più moderne scoperte in campometodologico-scientifico e fa ricorso nella spiegazione a tutte leteorie scientifiche più utiliQuesto paradigma maschera un evidente senso di impotenzadi fronte alla questione criminaleSi limita a proporre ipotesi di semplici “sommatorie di fattori”Si tratta di un'illusione poiché parte dal falso assunto che esistarealmente un insieme stabile e costante di fattori per spiegarela delinquenza, fattori che possano essere individuati ecombinati secondo procedure statistiche, matematiche, anchemolto articolate e complesseNon basta aumentare il numero di fattori per una spiegazioneesauriente e stabile. Il problema è più complesso e articolato.

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