STORIA DELLA MEDICINAL’asma bronchialedel dottor Ernesto GuevaraAvere l’asma bronchiale fin daragazzo. Non fare nulla per curarselo.Aspirare continuamente amplissimeboccate di fumo da un enorme sigaroavana. Un paziente simile sarebbemeglio perderlo che trovarlo. Quandopoi il paziente è un medico tuttoandrebbe elevato all’ennesimapotenza.Il dottor Ernesto Guevara della Cerna,poi detto il Che, si era laureato pressol’Università di Buenos Aires con unatesi sulle allergie. E si era subito dedicatoalla professione sospinto dagliideali più nobili. Anzi per essere piùvicino ai malati più derelitti e ai poveri,si fece esperto in lebbra (in questomolto mutatis e molto mutandisricorda la vicenda dello scrittore nazifascistafrancese Celine). Si aggiravaamorevolmente per i villaggi più sperdutie miserabili dell’Argentina, dell’Amazzoniaperuviana, della Colombia,del Venezuela e del Guatemala,apportando poche cure e sufficientesollievo ai lebbrosi.I suoi spostamenti, spesso avventurosie fatti talora con mezzi primitivi edi fortuna, a volte erano resi assaipenosi dai frequenti accessi di asmabronchiale che spesso, fin dabambino, gli avevano impedito digiocare con i compagni e di frequentarela scuola. Tra gli anni cin quan tae sessanta, la terapia del l’asma bronchialeera ancora limitata ai presiditerapeutici del passaggio di secolo. Ildottor Guevara aveva sempre sottomanoun inalatore per spruzzarsi ingola, all’occorrenza, efedrina edadrenalina.La frequentazione dei miserabililebbrosi, e l’amara quotidiana presadi coscienza delle deprecabili condizioniigienico-sanitarie nelle quali venivanolasciati, suscitarono nel giovanemedico un desiderio sempre più fortedi attuare in quei luoghi, magarid’autorità, una medicina sociale edassolutamente ugualitaria. Questaidea prese forma pian piano e siconcretizzò col passare dei mesi macominciò a “politicizzarsi” quando sisposò con la splendida peruvianaHilda Gadea, attivista del PartidoGuatemalteco del trabajo. Qui il dottorGuevara entrò in contatto con gli intellettualicomunisti e con gli esulicubani, superstiti della disfatta controil dittatore Batista. Ma la vera svoltaavvenne poco dopo in Messicoquando Guevara incontrò FidelCastro. In quel momento capì che eraarrivato il momento di abbandonaredefinitivamente la medicina perimbracciare il mitra, e di portare avantiil suo disegno sociale e umanitarioormai irrimediabilmente tinto dei coloriCENTRO REGIONALE DI RIFERIMENTO PER LA MEDICINA CONVENZIONATADI ASSISTENZA PRIMARIADal 17 dicembre 2007 gli uffici del Centro Regionale di Riferimento per la Medicina Convenzionata presenti a Preganziol (TV) in viaTerraglio 58 si trasferiranno al seguente indirizzo:Via Pisa 14 - 31100 – TrevisoI nuovi numeri di telefono sono:Segreteria Centro Regionale: 0422 – 323071Segreteria Scuola di Formazione Specifica in Medicina Generale: 0422 – 323070Fax: 0422 – 323066Gli indirizzi e-mail restano invariati:segcrrmedicinaconvenzionata@ulss.tv.itdirezionescuolamg@ulss.tv.it40 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>
STORIA DELLA MEDICINAdel socialismo. Nelle battaglie cheportarono alla presa del potere diFidel Castro a Cuba, Guevara erasempre costretto a spostarsi neiboschi o rifugiarsi in luoghi inaccessibili,dove i farmaci per calmare gliaccessi d’asma divennero sempre piùrari e sostanzialmente introvabili.Ora il bel guerrigliero era detto da tuttiil “Che” per la sua abitudine tuttaargentina, di intercalare spesso neisuo discorsi la parola “che”, chepotremmo liberamente tradurre con“amico” ma anche con “cioè” o qualcosadi simile. Come è noto, nonostantele alte cariche politiche chericoprì (divenne anche ministro dell’industriae “ambasciatore itinerante”della nuova repubblica cubana), ilChe si rese progressivamente contoche il sistema politico che avevaabbracciato non era per niente quelloche aveva sognato e per il quale siera così strenuamente battuto. Decisealla fine di tagliare definitivamente iponti col regime di Castro per inseguirel’antico sogno di stabilire unnuovo ordine sociale in Sudamerica.La sua personale lotta contro il capitalismoricominciò dunque nell’aprile1965.Il Che compì vari tentativi di esportarela rivoluzione dapprima in alcuni paesiafricani, quindi in Bolivia dove sognòdi istituire il centro propulsore dellanuova rivoluzione latino-americana.Fu proprio in Bolivia che, con unnutrito drappello di fedelissimi, si battécon esiti alterni, contro gli agguerritissimie spietati uomini della Escuelade las Americas, vere teste di cuoiospecificamente preparati per la lottaalla guerriglia. Nei continui spostamentinella boscaglia boliviana, il Chenon disponeva ormai più di nessunmezzo farmacologico che potesselenire i sempre più frequenti e squassantiattacchi di asma bronchiale. Maormai non se ne preoccupava più,spinto com’era da un, mai espressonei diari, desiderio di autodistruzione.Nella boscaglia vicino a La Higuera,dopo un violentissimo scontro con leteste di cuoio, venne ferito al bracciodestro e circondato dai soldati. Venneportato a La Higuera. Il mattino dopo,mentre giaceva muto sul pavimentodell’improvvisata prigione, l’aula diuna scuola, il tenente Mario Teran glicomparve davanti all’improvviso e glisparò a bruciapelo sei pallottole. Unadirettamente nel cuore. Gli ordinierano precisi: il Che non dovevasopravvivere. Sarebbe stato unsimbolo troppo scomodo. Nessunostato autoritario ha bisogno di testimonialdell’opposizione interna. E’ il9 ottobre 1967. Le foto del Che,disteso su un improvvisato tavoloanatomico, fanno immediatamente ilgiro del mondo.Da quel momento egli diverrà permolti un mito, talora strumentalizzatoper ideali in realtà da lui non sempreperseguiti.Ma fino all’ultimo fu un medico. Mentrecamminava verso La Higuera, insistetteperché venisse frenatal’emorragia di un soldato e, con i polsilegati, indicò ai miliziani i gesti giustiper applicare il laccio emostatico aldi sopra della ferita al braccio.CARLO MARCHIINPSIstituto Nazionale Previdenza Sociale Direzione Provinciale di VeronaAVVISOL’I.N.P.S. – Sede di Verona – deve procedere alla reintegrazione delle Liste Speciali dei Medici di Controllo delle sedi di:<strong>VERONA</strong> – VILLAFRANCA – CAPRINO VERONESEIn particolare gli incarichi da attribuire sono:1 per la sede di Verona, 1 per la sede di Villafranca, 1 per la sede di Caprino Veronese.I medici interessati sono invitati a presentare la domanda, in carta libera, entro il 30 aprile 2009alla sede INPS di Verona – Ufficio Direzione – Via Cesare Battisti n. 19Per la domanda, che potrà essere presentata direttamente o spedita tramite raccomandata con ricevuta di ritorno,è a disposizione un fac-simile presso la reception della sede di Verona o presso le agenzie di produzionedi Legnago, Caprino Veronese, San Bonifacio e Villafranca.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>41