24.08.2015 Views

VERONA MEDICA

2 - OMCEO VR

2 - OMCEO VR

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

STORIA DELLA MEDICINAterminologia medica moderna. La“febbre maligna”, quasi sempre conesito letale nello spazio che va dapochi giorni a circa un mese, sembraessere una diagnosi generica.Dobbiamo quindi affidarci ad alcunidocumenti archivistici. L’affezione, cheper assurdo non viene quasi mai consideratacontagiosa, scatena delle veree proprie epidemie. Da un processointentato contro alcuni medici nel 1752apprendiamo uno dei metodi di cura:in primis il solito salasso, poi una certapolvere da sciogliere in acqua o nelbrodo 16 (talora anche dei bocconcinidi erbe, preparati dallo speziale e cottinel brodo di pollo, da assumere quattrovolte al dì come purgativi) e un onto(unguento) da massaggiare sullostomaco. In seguito, con l’aggravarsidel male, venivano applicate dellepaste vescicanti sulle cosce (distintein “ventose secche”, “ventose strapazzate”o “ventose tagliate”), con unaspesa di circa 50 soldi 17 . Nella relazionedel 2 aprile 1686, stesa daGiovanni Tedesco, medico di Cologna,su di un’epidemia di maligna scatenatasiad Albaredo Colognese (orad’Adige) viene così riferita: «infiammazionedi pleura et in alcuni ne’polmoni, accompagnata da febbremaligna; parte […] sono periti benchémedicati, ma la maggior parte rissanatie quelli che non sono stati soccorsicon abbondante prelievo di sanguesono periti et ho riconosciuto esserequesto l’unico rimedio à questi mali,oltre che […] la farmacia. Né lividi, némacchie particolari, né tremori si sonoosservati in questi infermi, solo doloriprecognitivi, difficoltà di respiro, tossie dolori gravativi […]. Molti morironosenza assistenza di medici medicandosià capriccio».Il decorso della malattia fu quantificatoin cinque giorni dal suo comparire aldecesso; in 15 giorni spirarono 24persone. Nel paese si svolsero delleprocessioni religiose per impetrarel’aiuto divino «essendo quelle genti interrore» 18 . Di questa «febbre maligna,epidemica e non contagiosa [sic!], delgenere della doppia terzana ò puresinoche putrida biliosa», accompagnatada piressia modesta, dolori allavita (fianchi), mente confusa, mal ditesta, letargia, grande stanchezza,ansietà e difficoltà di respiro, polso«basso, celere e frequente», curatacon applicazioni delle ben noteventose, dopo le quali comparivano«macchie (petecchie) ma in poconumero e rosette», ne fanno relazioneall’Ufficio di Sanità di Verona alcunicittadini e medici veronesi al loro rientrodal Mantovano.Nell’estate del 1692, solo nella città diMantova, decedettero circa 50-60persone la settimana. I medici locali,non sapendo trovare la radice di talecalamità, incolpavano «l’humidità etincostanza della stagione». Altri ipotizzavanoche la febbre potesse esserecausata «dall’influsso maligno […]della gran massa di terra fatta perridurre a perfezione le fortificazioniesteriori». Il medico Antonio MariaCozza osservava che nella «nobiltàFigura 2: Valdiporro.non vi è stata mortalità e meno ne’conventi de’ religiosi e monache […],l’influenza è stata la maggior partenella gente bassa» 19 . C’è da supporreche fossero le misere e stentate condizionidi vita a creare le circostanzefavorevoli a contrarre il morbo e quindia diffonderlo rapidamente 20 .Fersa — L’unico caso di morbillo conesito infausto, dopo 40 giorni di sofferenzaper probabili complicanze batteriche,accadde a Valdiporro nel 1733,colpì Baldassarre figlio di AntonioPezzi, di anni 9.Flemmone — Raccolta purulenta contendenza a estendersi e invadere diffusamenteil tessuto connettivo. E’ statoriscontrato un solo caso riferito ad unabambina di Velo (1733) di quattro anni,che se ne andò dopo 15 giorni di indisposizione.Flusso — Vere e proprie epidemie(flusso dissenterico 21 , secondario ainfezioni o a parassitosi intestinale?)interessarono i tre paesi e causaronomolte vittime tra bambini e adulti.Sempre accompagnato da febbre emolto spesso da tosse, aveva undecorso dai 15 ai 30 giorni. Nonpossiamo escludere che, in taluni casi,con il termine “flusso” si potesse alluderea emorragia (nella tubercolosi,tifo, ecc.) 22 .Idropisia — Era una disfunzione abbastanzaricorrente. Sebbene sia untermine in uso da secoli, oggi si fa riferimentoalla condizione di idropisiaaddominale con il termine di ascite. Glieventi mortali furono otto (5 femmine e3 maschi), tra i quali si contano duegiovanissime vittime di anni 12 (Selva,1734) e 17 (Velo, 1732); gli altri, conetà compresa tra i 40 e i 70 anni, eranodi Selva di Progno, uno di Valdiporro.Mal di gola — Referto attinente a unbimbo di appena un mese (Selva1737). Probabilmente colpito daangina difterica maligna.Mal mazucho (o caduco) — I casi diepilessia riscontrati sono in totale 5 ecomprendono tre bambini (3, 12 e 13anni) e due donne (22 e 50 anni).Malattia con sintomatologia com plessache nelle forme convulsive generalizzate,quando non s’inter vengaadeguatamente, può essere infausta.Il decesso può essere avvenutodurante la crisi (che si può protrarredai dieci ai venti minuti) con conseguentegrave trauma da caduta o persoffocamento da rovesciamento dellalingua 23 .Morte post partum — Perirono solocinque donne di età compresa dai 26a 38 anni (1 a Valdiporro, 2 a Selva diProgno e 2 a Velo). La limitata casisticaè veramente sorprendente e i datisembrano poco attendibili se si considerail numero dei nati in quelle comunitànel tempo esaminato, né si puòcapire se ciò sia dovuto a gravi lesionidurante il travaglio di parto o a sepsipuerperale, che ha decorso rapido emortale in pochi giorni. Per quattro diloro si può propendere per questaseconda ipotesi. Una morì dopo 24 oredal parto, due dopo 4-6 giorni, l’altradopo 20 giorni di febbre.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>37

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!