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ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI <strong>VERONA</strong><strong>VERONA</strong><strong>MEDICA</strong>Bimestrale di informazione medicaBimestrale di informazione medica - anno XXXXIIII n. 2 APRILE 2009 - Sped. in a.p. - 70% - Filiale di VeronaCHIUSURA DELL’ORDINEPER TRASLOCOPAG. 172APRILE2009


LA RIVISTA BIMESTRALE DELL’AMCI (Ass.Med.Catt.Ital.): ti aggiorna su tutti irecenti e importanti argomenti di Bioetica e su tutte le problematiche che ricadono sullanostra professione. Partecipa attivamente per il futuro della nostra professione:Iscriviti all’AMCI sez. Verona - Presidente dott. Renzo Tessari.Puoi contattarci ai seguenti numeri telefonici:Dott. R. Tessari - Tel. 045 569461Dott. Oscar Antonello - Tel. 045 569146Dott. Alberto Disperati - Tel. 045 8101480 - Cell. 347 7352539


SOMMARIOEDITORIALE5 Acqua, sale e...zuccheroNOTIZIE DALL'ORDINE6 Verbali del Consiglio e delle Commissioni8 Le Commissioni dell’OrdineALBO ODONTOIATRI9 Verbali della Commissione OdontoiatriLETTERE AL DIRETTORE11 Due pesi...due misure12 HPV e vaccini: miti e leggende14 A Kiremba in Burundi...CONVEGNI E CONGRESSI16 Convegni e CongressiAGGIORNAMENTO18 L’iperaldosteronismo primarioPROFESSIONE E LEGGE24 Assegnazione crediti ai docenti per attività di codocenza25 Decreto anti-crisi n. 185/08 e Decreto incentivi n. 05/0929 Accertamenti sui lavoratori: sostanze stupefacentie psicotrope, laboratori autorizzatiATTUALITÀ31 Le visite fiscali non servono...quindi vanno fatte33 Obbligati a denunciare i clandestini?34 IX° Torneo Camici Bianchi 20-27 giugno 2009STORIA DELLA MEDICINA35 Malattie mortali nella prima metà del Settecentoin alcuni paesi della Lessinia40 L’asma bronchiale del dottor Ernesto GuevaraFNOMCEO42 Clandestini43 Bianco, confermato Presidente della FNOMCeOENPAM44 Iscrizione volontaria ONAOSIGIOVANI E PROFESSIONE47 S.O.S. - SostituzioniTEMPO LIBERO49 Chi cerca... trovaORDINE DEI MEDICI E ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VRNUOVO ORARIO DI APERTURADELLA SEGRETERIA DELL’ORDINELunedì dalle ore 9,00 alle ore 13,15Martedì dalle ore 9,00 alle ore 13,15Mercoledì dalle ore 9,00 alle ore 13,15dalle ore 15,00 alle ore 17,15Giovedì dalle ore 9,00 alle ore 13,15dalle ore 15,00 alle ore 17,15Venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,15Sabato chiuso<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong> 3


<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>Bimestrale di informazione medicaBollettino Ufficiale dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di VeronaAnno XXXXIIII n. 2 Aprile 2009Sped. in a.p. - 70% - Filiale di VeronaRegistrazione del Tribunale di Veronan.153 del 20/3/1962Direzione, Redazione, AmministrazionePalazzo Marogna, via S. Paolo, 1637129 Verona, tel. 8006112/596745Direttore ResponsabileRoberto MoraComitato di RedazioneBeltrame Mario, Mora Roberto,Insacco Rocco Elio, Bovolin FrancescoPeroni Alberto, Marchi Carlo, Tosi Gelmino, Marchioretto FabioDalla Riva Alessandro, Battaglia Giuseppe, Gadioli PaoloConsiglio DirettivoPresidente: Franco AlbertonVice-Presidente: Roberto MoraSegretario: Giorgio CarraraTesoriere: Fabio MarchiorettoConsiglieriFrancesco Bovolin, Vania Braga, Orazio Codella, Franco Colletta, Fabio Facincani,Roberto Fostini, Alfredo Guglielmi, Giuseppe Lombardo, Franca Mirandola,Annamaria Molino, Francesco Oreglia, Bianca Rosa, Carlo SoraciRevisori dei ContiClaudio Balestriero, Mario Beltrame, Mario CelebranoRevisore dei Conti SupplenteGiuseppe BattagliaCommissione OdontoiatriClaudio Arrichiello, Francesco Bovolin,Gino Cavallini, Francesco Oreglia, Giampaolo PaolettiFotocomposizione Videoimpaginazionee stampaGirardi Print FactoryVia Maestri del Lavoro, 2 - 37045 Z.I. Legnago (Vr)tel. 0442 600401Foto di CopertinaRoberto Mora– Tulipani –INSERZIONI PUBBLICITARIE SUL BOLLETTINOSPAZIO 1 USCITA 3 USCITE 5 USCITE1/2 pagina interna (bianco e nero) € 450,00 € 350,00 € 250,001 pagina interna (bianco e nero) € 600,00 € 500,00 € 450,002ª e 3ª pagina di copertina (a colori) € 1000,00 € 900,00 € 800,004ª pagina di copertina (a colori) € 1200,00 € 1000,00 € 900,004 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


EDITORIALEAcqua, sale e …zuccheroAll’Aja, la Corte Penale Internazionale(Cpi) ha reso nota in questi giorni ladecisione del mandato di arresto neiconfronti di Omar al Bashir. Il Presidentedel Sudan è stato accusato dicrimini di guerra e contro l'umanitàper i massacri nel Darfur. Il mandatodi arresto contro Bashir è il primocontro un presidente in carica e individuasette reati del capo di statosudanese: cinque per crimini control'umanità (uccisioni, sterminio, trasferimentoforzato, torture e stupri) e dueper crimini di guerra (attacco intenzionalecontro la popolazione civile...e saccheggi).L’accusa di genocidio non è statariconosciuta come fondata.Un po’ più a sud, nello Zimbabwe, sista consumando un’altra tragediadella povertà.Una epidemia di colera tra le più gravidegli ultimi anni, forse la peggiore inAfrica.Più di 75000 casi segnalati e più di3500 morti in un paese dove la popolazioneè di poco sopra i 12 milioni diabitanti.Più di 150 anni fa, a Londra, unmedico attento, John Snow, descrivevala modalità di trasmissione delcolera; 30 anni prima che RobertKoch scoprisse, con il suo microscopio,l’agente causale dellamalattia, il Vibrione del Colera.Poco dopo, la realizzazione di unamoderna rete fognaria da parte di unintelligente ingegnere, Joseph Bazalgette,permetteva di cancellare lamalattia dall’Inghilterra.Da allora la malattia è diventataretaggio dei paesi meno sviluppati, odi quelli con qualche problema nellosmaltimento fognario, come è accadutonella nostra bella Napoli qualcheanno fa.Ma in quel caso si era trattato di infezionelegata al consumo di cozze evongole inquinate.Nello Zimbabwe le cose stanno inmodo diverso. Come per altri paesiafricani, la possibilità di poter accedereall’acqua potabile è ancora oggiun problema irrisolto; ed il colera èuna conseguenza diretta delle dimensionidel problema.Nel 1960 le continue epidemie dicolera, che allora colpivano soprattuttoil Sud Est Asiatico, ispirarono untrattamento che permise di salvaremolte vite.La terapia reidratante orale (ORT, perOral Rehydratation Therapy).La mortalità per colera che un tempo,in Asia era del 30%, dopo l’avventodell’ORT, è scesa all’1%.Non è così per l’Africa dove la mortalitàper colera è oggi intorno al 5%;nel 2005 il numero di casi di colera èstato 95 volte più alto di quello registratoin Asia e 16600 volte quelloregistrato in America Latina.La mortalità per colera in Africa èstata nel 2007 sette volte maggiore diquella che si è registrata in Asia.La gente in Zimbabwe muore perchéuna terapia così semplice come lasomministrazione di acqua, sale ezucchero, rimane una terapia disponibilea pochi fortunati.A differenza delle malattie che hannoattratto l’attenzione dei media negliultimi anni, come l’influenza aviaria,la SARS e “la mucca pazza”, il coleraè un’infezione ben conosciuta e perla quale disponiamo di efficaci metodidi cura e prevenzione.Un editorialista del NEJM afferma che“il fallimento della comunità internazionalea mobilizzare le risorse necessarieper prevenire e curare il coleratra le popolazioni meno fortunate,riflette la sua incapacità a garantireequità e giustizia sociale”.Migliorare le possibilità di accessoall’acqua potabile, a sistemi di smaltimentofognario che possano ridurreinfezioni come colera, epatite A, Tifo,e a cure mediche semplici sono il“core” del Millennium DevelopmentGoals sottoscritto dagli stati membridelle Nazioni Unite.Ma come nel caso del Presidente delSudan, le ragioni politiche spessosono più importanti di quelle etiche.La cronaca recente ha fatto discuterese sia o meno lecito somministrareacqua, sale e zucchero a unaragazza da anni in stato vegetativo.Ed i media hanno fatto sì che leragioni etiche legate al caso, assumesserole dimensioni di irrinunciabilied urgenti argomenti politici.Forse avrebbero dovuto ricordarcianche gli avvenimenti che stavanoaccadendo nello Zimbabwe e nelDarfur.Ma questi non fanno “share”, o se lofanno è per le loro implicazioni politiche,non certo per quelle etiche.ROBERTO MORA<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>5


NOTIZIE DALL’ORDINEVerbalidel Consiglioe delleCommissioniVERBALE SEDUTA DI CONSIGLIODEL 13 GENNAIO 2009Presenti: Alberton, Mora, Carrara.Marchioretto, Bovolin, Braga,Codella, Colletta, Facincani, Fostini,Lombardo, Mirandola, Molino,Oreglia, Rosa, SoraciRevisori dei Conti: Balestriero,Beltrame, Celebrano, Battaglia.Direttore: CerioniConsulente Legale: Avv. Gobbi.Assenti Giustificati: Guglielmi.Il Dr. Franco Alberton, nella suaqualità di Presidente dell’Ordine,esprime il benvenuto ai presenti,auspicando per il prossimo trienniouna fattiva collaborazione ed unproficuo lavoro.1) LETTURA ED APPROVAZIONEVERBALE CONSIGLIO PRECEDENTEViene data lettura del verbale relativoal Consiglio dell’11.12.2008, cheviene approvato all’unanimità.2) COMUNICAZIONI.a) Il Consiglio, esaminata la richiestadell’Università di Padova, nominail Prof. Guglielmi quale componentedella Consulta del Territorio,composta dai rappresentanti dienti, associazioni ed ordini professionalidel Veneto, esterni all’Atenostesso.b) Il Consiglio, in considerazionedella necessità di contare sullacollaborazione di un MedicoLegale esterno, nomina la Dr.ssaFederica Bortolotti.c) Il Presidente informa che nelleprossime riunioni di Consigliosaranno riesaminate due problematicherelative alla gestione dellepolizze assicurative per infortunied al rimborso spese a favore deicomponenti il Consiglio.Le eventuali modifiche da apportaresono allo studio dei relativiconsulenti.d) Il Consiglio delibera che a partiredal 1 marzo 2009, gli orari di aperturadella Segreteria saranno cosìmodificati:- dal lunedì al venerdì dalle ore09,00 alle ore 13,15- mercoledì e giovedì aperturapomeridiana dalle ore 15,00 alleore 17,15e) Il Consiglio delibera che le sedutedi Consiglio vengano svolte alleore 20,30 del mercoledì, anzichéil martedì. Vengono inoltre stabilitele date delle prossime riunioni:17 febbraio - 1 aprile – 13 maggio-10 giugno – 8 luglio e da definireil 5 agosto.Viene inoltre fissato per il 25marzo la convocazione dellaCommissione di Disciplina MediciChirurghi, per lo svolgimento didue procedimenti disciplinari.f) Il Dott. Mora, nella sua funzione diPresidente della CommissioneEsami di Stato, relaziona sullariunione svoltasi il 12 gennaio u.s.presso l’Università di Verona.Informa che gli il programma distudio relativo alla Laurea in Medicinae Chirurgia sarà, a partire dal2009, soggetto a modifiche inmodo da dare maggiore spazioalle attività pratiche tutoriali. Inparticolare, nel nuovo programmadi studi, sarà dato uno spazio adattività tutoriali da svolgersi nelcampo della Medicina Generale;attività che saranno da effettuarsinel corso del biennio conclusivo(5° e 6° anno).Il Corso di Laurea di Odontoiatriada 5 anni viene prolungato a 6anni , anche in questo caso peroffrire maggiori possibilità nell’apprendimentodi attività pratiche.Nei prossimi anni saranno inoltre attivaticorsi di specializzazione triennaliper chi ha già conseguito lalaurea in odontoiatria.g) Il Consiglio approva la modifica delcodice fiscale dei seguenti iscritti:- Dott. LORENZI CARLOLRN CRL 66S07 L781S- Dott. SHAMALI AWAD E.A.SHN WDA 79T24 Z218L3) GRUPPI DI LAVOROAi Consiglieri viene consegnata unascheda contenente le “proposte difunzionamento dei Gruppi di Lavoro”,invitandoli ad esprimere la loro disponibilitàa partecipare alle rispettive attività.Ai Gruppi di Lavoro possono partecipareanche consulenti esterni omedici non componenti il Consiglio.I Referenti dei relativi gruppi, dovrannorelazionare trimestralmente alConsiglio sull’attività svolta che potràessere pubblicata sul sito dell’Ordine.Ogni iniziativa dei gruppi dovrà essereapprovata dal Consiglio.Il Consiglio, su proposta del Presidente,accoglie le modiche esposte.Segue ampia discussione.4) ISCRIZIONI E CANCELLAZIONILe iscrizioni e cancellazioni vengonoapprovate.MEDICI - CHIRURGHIIscrizioni neo-abilitati:Dott. SAVVAKI KalliopiIscrizioni per trasferimento da altroOrdine:Dott. LANDONI Luca da BERGAMOCancellazioni per decesso:Dott. SCHIANCHI GiuseppeCancellazioni per trasferimento adaltro Ordine:Dott. BONETTI Doris a LUCCACancellazioni per irreperibilità emorosità:Dott. SUTTORA FulvioCancellazioni su richiesta:Prof. DEBIASI Sergio6<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


NOTIZIE DALL’ORDINEODONTOIATRIIscrizioni neo-abilitati:Dott. BORASIO ClaudiaDott. GIACOMAZZI ElisaDott. MENINI MassimilianoDott. MONTAGNA LiviaDott. PIUBELLI ChiaraDott. SCHEMBRI Lucia EleonoraDott. SELMO LuciaDott. TRONCON ChiaraCancellazioni per Irreperibilità emorosità:Dott. MARCONI DinoCancellazioni su richiesta:Dott. BOTTOLI GiorgioDott. NGUYEN Vy ThaoPRIMA DI PROCEDERE ALLE RELA-ZIONI ISTRUTTORIE, ESCONODALLA SALA I CONSIGLIERI ODON-TOIATRI , I REVISORI DEI CONTI, ILDIRETTORE ED IL CONSULENTELEGALE.1) La Commissione approva lavariazione del Relatore per procedimentodisciplinareCOMMISSIONE DISCIPLINAMEDICI CHIRURGHI- La Commissione nomina il Relatoredi un procedimento disciplinare.COMUNICARE IL QUESITO OD IL SOSPETTO DIAGNOSTICOÈ INDICE DI CORRETTEZZA DEONTOLOGICA E DI BUONA PRATICA CLINICAAlcuni Direttori Sanitari e Responsabili di Distretto ci hanno in varie occasioni comunicato che è ancora abbastanza diffusa la pessima abitudinedi richiedere visite specialistiche ed accertamenti diagnostici senza comunicare il quesito, o, meglio il sospetto diagnostico.Tale comportamento può essere ammissibile in alcune situazioni particolari ma nella generalità dei casi è contrario alla buona pratica clinica edal Codice Deontologico (artt. 59,59,62) e può in alcune situazioni critiche configurare un reato ai sensi dell’art. 328 del Codice Penale.dei Dott. A. e V. Corato S.n.c.ARTICOLI SANITARI PER FARMACIE ED OSPEDALIREAGENTI - APPARECCHI E VETRERIA CHIMICA<strong>MEDICA</strong>ZIONE ASETTICA ED ANTISETTICA37122 <strong>VERONA</strong> - Corso Porta Nuova, 131/a - Tel. 045/8007384 - 8002836Fax 045/8006737<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong> 7


NOTIZIE DALL’ORDINELe Commissioni dell’OrdineHanno dato la loro disponibilità acollaborare Vincenzo Scola e LucianoMarchiori.Lavorare all’Ordine significa occuparsidi vari problemi.Da quelli legati all’aggiornamento eal sistema ECM a quelli molto piùbanali della pubbkllicità sanitaria o aii problemi interrelazionali tra colleghi.Da anni, si è pensato di organizzareil lavoro dei Consiglieri nominandoapposite commissioni che avesseroil compito di occuparsi dei vari argomentie che potessero poi relazionarein merito nelle riunioni di Consiglio.Ne sono nate le Commisioni.Quelle attualmente individuate sono:Bollettino dellʼOrdine (o VeronaMedica): vi partecipano, nel comitatodi Redazione, oltre al VicepresidenteRoberto Mora come DirettoreResponsabile, il Tesoriere Fabio Marchioretto,il Presidente della CommissioneOdontoiatri Francesco Bovoline i Reviosri dei Conti Mario Beltramee Giuseppe Battaglia.A loro, si sono affiancati nel lavoro,Elio Insacco, Alberto Peroni, CarloMarchi, Gelmino Tosi, Alessandro DallaRiva, Paolo Gadioli.Si tratta di colleghi che avevano manifestatola disponibilità a dare il propriocontributo per tutti gli iscritti.Rapporti con i Media: vi fanno parteil Presidente Franco Alberton affiancatodal Vicepresidente RobertoMora e, al bisogno, da tutto lo staffdel comitato di Redazione di VeronaMedica.Deontologia e Bioetica: vi fa parte ilPresidente Franco Alberton , il SegretarioGiorgio Carrara e Roberto Fostini.Pubblicità Sanitaria: vi lavoranoFabio Facincani con Mario Beltramee Caludio Arrichiello.Previdenza ed ENPAM: Vi lavoranoGiorgio Carrara, Carlo Soraci, GinoCavallini, Giuseppe Battaglia eFranca Mirandola.Aggiornamento, ECM e problematichedei giovani colleghi: vi lavorano:Alfredo Guglielmi, Orazio Codella,Annamaria Molino, FrancoColletta, Mario Celebrano, FrancescoOreglia e Giuseppe Battaglia.Privacy, Autorizzazioni e Accreditamento,Legge 81/80 (ex 626): vilavorano Roberto Mora, GiuseppeLombardo, Gianpaolo Paoletti.Rapporti con lʼINPS e altre Istituzioni:vi lavora Giorgio Carrara conGiuseppe Lombardo, Mario Celebrano,Bianca Rosa e GiuseppeBattaglia.Pari Opportunità: se ne occupanoBianca Rosa e Annamaria Molino.Rapporti Ospedale-Università-Territorio:è la commissione numericamentepiù gettonata.Vi lavorano: Giuseppe Lombardo,Mario Celebrano, Bianca Rosa, OrazioCodella, Franco Colletta, VaniaBraga, Fabio Facincani, Alfredo Guglielmi,Franca Mirandola, ClaudioBalestriero, Roberto Fostini, GianpaoloPaoletti.Nella seduta del 13/01/2009 il Consiglioha deciso di dare la possibilità aicolleghi che lo desiderassero dipartecipare al lavoro delle commissionistesse.Chi fosse interessato potrà dare lasua disponibilità inviando una appositacomunicazione alla Segreteriadell’Ordine per posta ordinaria oanche via fax (045- 594904).Si prega di segnalare oltre a nome ecognome, le specifiche competenze,l’indirizzo di posta, quello di postaelettronica e il numero di telefono.MEDICI SPECIALIZZANDI:OBBLIGATORIETÀ DI ISCRIZIONE ALL’ALBO PROFESSIONALEFacendo seguito alla nota del 1° Febbraio 2008 di questa federazione inerente alla obbligatorietà di iscrizione all’albo professionaledei medici specializzandi, si ritiene opportuno precisare che l’art. 2, comma 433, della Legge 244/07 (Legge finanziaria 2008)prevede che i medici specializzandi potranno essere ammessi alle scuole di specializzazione solo a condizioneche conseguano la laurea e la relativa abilitazione entro la data di inizio delle attività didattiche.Ad ogni modo si ribadisce l’orientamento della FNOMCeOche ritiene l’iscrizione all’Albo per i medici specializzandi requisito ineliminabile.Il PresidenteAMEDEO BIANCO8<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


ALBO ODONTOIATRIVerbali della CommissioneOdontoiatriIl Dott. Oreglia informa i membri dellaCAO dell’organizzazione di unconvegno sulla problematica relativaai bifosfonati in odontoiatria.Vista la rilevanza del tema per lasalute dei pazienti che si rivolgono aicolleghi odontoiatri e ai rischi correlati,si vuole interessare tutte le figuresanitarie coinvolte in questo importanteargomento. La CAO offre ilproprio appoggio e collaborazioneper la realizzazione dell’iniziativa.VERBALE DELLA COMMISSIONEODONTOIATRI DEL 10 DICEMBRE 2008Presenti: Dott. Bovolin, Dott. Paoletti,Dott. Arrichiello, Dott. Cavallini,Dott. OregliaLettura ed approvazione verbaleprecedente del 14/10/2008:approfondito e approvato il verbaleprecedente.Comunicazioni del Presidente:Il Presidente legge i numerosi documentipervenuti dal Presidente dellaCAO nazionale.Tra questi emergono per la loro importanza:- La cassazione del progetto dilaurea per la figura dell’odontoprotesistada parte della ConferenzaStato Regioni in data02/12/08, con riconferma dell’attualeprofilo dell’odontotecnico.- La comunicazione che la CAOnazionale prosegue nello sviluppodel progetto di prevenzione deltumore del cavo orale.- Il comunicato stampa con il qualeil Dr. Renzo ringrazia i NAS perl’attività svolta nel corso del 2008(vedi comunicato ANSA del28/11/2008 da parte del Comandodei NAS nel quale risulta la rilevanzadell’attività svolta).- La comunicazione in merito alleriunioni sugli studi di settore svoltosia Venezia nella quale è citatala fattiva collaborazione del dott.Claudio Arrichiello, facente partedel gruppo di lavoro dell’osservatorioregionale dell’Agenzia delleEntrate.L’ISCRIZIONEÈ D’OBBLIGOLa legge n. 43, pubblicata sulla GazzettaUfficiale n.40 del 17 febbraio 2006,recante “Disposizioni in materia diprofessioni sanitarie infermieristiche,ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie edella prevenzione e delega al Governo perl’istituzione dei relativi ordini professionali”prevede all’art. 2 che l’esercizio di una delleprofessioni sanitarie (quindi anche quellamedica) sia subordinata al conseguimentodel titolo universitario rilasciato a seguito diesame finale con valore abilitanteall’esercizio della professione. Inoltre essospecifica che l’iscrizione all’alboprofessionale è obbligatoria anche per ipubblici dipendenti ed è subordinata all’esitodell’esame di Stato abilitante all’eserciziodella professione, salvaguardandocomunque il valore abilitante dei titoli giàriconosciuti come tali alla data di entrata invigore della presente legge.RICORDATE...!È fatto obbligo a tutti gli Iscritti:a) denunciare all’Ordine ogni esercizio abusivo della Professione Medica ed ogni fatto che leda il prestigio professionale;b) informare la Segreteria di ogni eventuale cambiamento di qualifica, di residenza e del conseguimento di specialità o docenze, esibendo il relativoattestato in competente bollo.PrestanomismoSi riporta per ulteriori reminescenza, l’Art. 8 della legge n. 1792, che così recita:1) Gli esercenti le professioni sanitarie che prestano comunque il proprio nome, ovvero la propria attività, allo scopo di permettere o di agevolarel’esercizio abusivo delle professioni medesime sono puniti con l’interdizione della professione per un periodo non inferiore ad un anno;2) Gli Ordini e i Collegi Professionali, ove costituiti, hanno facoltà di promuovere ispezioni, presso gli studi professionali, al fine di vigilare sul rispettodei doveri inerenti alle rispettive professioni.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>9


ALBO ODONTOIATRIVERBALE DELLA COMMISSIONEODONTOIATRI DEL 3 MARZO 2009Presenti: Dott. Arrichiello,Dott. Bovolin, Dott. Cavallini,Dott. Oreglia, Dott. PaolettiLettura ed approvazione precedente:il verbale della seduta precedenteviene approvato con alcune modifiche.Comunicazioni del Presidente:Il Presidente da lettura delle ultimecircolari pervenute dalla FNOMCeO,tra le quali evidenzia quella relativaalle prossime elezioni per il rinnovodelle cariche istituzionali che siterranno a Roma nei giorni 6-7-8marzo prossimo.Il Presidente relaziona sulla problematicarelativa ai bifosfonati in odontoiatria.Viene presentata la bozza diuna locandina del Convegno suquesto tema organizzato dallacattedra di chirurgia maxillo faccialedi Borgo Roma unitamente allacattedra di reumatologia.La CAO, assolutamente certa dell’importanzadell’argomento come giàs’era detto nella riunione di gennaio,desidera essere tra i promotori delconvegno e averne conseguente visibilità.Il Presidente informa di essere venutoa conoscenza, nel corso di unariunione, della prossima apertura diuna grande struttura odontoiatricaprivata in Verona che sarà dotata dioltre 80 poltrone operative, con prevedibiliripercussioni sull’esercizio professionaleterritoriale. La CAO apre unampio dibattito su questa notizia ed ènaturalmente attenta a seguirne glisviluppi. Anche i sindacati interessati(ANDI e SUMAI), oltre le struttureuniversitarie, hanno i medesimi interessi.Il Presidente informa di aver ricevutouna segnalazione da parte dellaSignora XY, la quale denuncia il Sig.WK, odontotecnico, che l’ha sottopostaa cure odontoiatriche senzapossedere alcun titolo abilitantel’esercizio dell’odontoiatria.Il Presidente ha provveduto ad inoltrarela pratica al nucleo NAS diPadova ed alla Procura della Repubblicadi Verona. La CAO delibera dicostituirsi parte civile nei confrontidell’odontotecnico denunciato.Il Dott. Paoletti informa che il prossimo16 maggio si terrà una riunione per lapresentazione delle linee guida sull’etàevolutiva.Relazioni istruttorie:- Dott. HH. Il Presidente informa diaver invitato a colloquio il Sanitarioper delucidazioni in merito al suoesercizio professionale espletatonello studio dentistico di proprietàdel Sig. JJ.Il Sanitario riferisce che provvederàa rinunciare alla direzionesanitaria dello studio dentistico intempi brevi. Nulla però è ancorapervenuto.- Dott. XX. Il Presidente informa diaver invitato a colloquio il sanitarioper dei chiarimenti in merito aduna certificazione.Ricevuti i debiti chiarimenti la CAOdelibera di archiviare il caso.- Dott. ZZ. Il Presidente relazionacirca l’invito a colloquio avuto conil Sanitario in merito a dei chiarimenticirca le delimitazioni internedello studio dentistico rispetto allaboratorio odontotecnico.Il sanitario ha provveduto, suconsiglio del Presidente, alla chiusuradelle porte comunicanti conil laboratorio dandone prove fotografiche.La CAO decide di archiviareil caso.Procedimenti disciplinari:- Dott.ssa KJH. Il Presidente informache la Commissione Centrale pergli esercenti le professioni sanitarieha accettato il ricorso proposto dalSanitario riducendone la sanzioneda “sospensione per mesi due” a“censura”. La CAO dispone che lasentenza venga comunicata alSanitario e alle autorità competenti.Le Terme di Levico e VetrioloRICERCANOun MEDICO per visitedi ammissione alle cure termalie per ore di guardia durantelo svolgimento delle stesse,disponibile dal 15\04\09al 10\11\09.È richiesta la capacitàdi utilizzare il computere una discreta conoscenzadella lingua inglese (e\o tedesco).Per informazioni:f_fornasini@libero.it;direzione.sanitaria@termedilevico.itinfo@termedilevico.itTel. 049611920 – 3336628495Nuova pagina WEB dell’Ordine dei Medici Chirurghie degli Odontoiatri di Veronawww.omco.vr.itInformazioni e servizi “on line”10 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


LETTERE AL DIRETTOREDue pesi...due misureCaro Direttore, mi permetto di segnalartiun articolo pubblicato su “LaRepubblica” di febbraio 2009.Vi si racconta la storia di un certoMiguel, equadoregno, che vive a Romadove esercita (abusivamente) l’attivitàdi dentista a prezzi stracciati.I clienti sono prevalentemente extracomunitari,ma ci sono anche italiani.Iniziata alcuni anni fa, l’attività di Miguelsi è nel tempo espansa e dalle inizialicure porta a porta, con appresso uno“sterilizzatore” (!?!!), ora ha aperto unastruttura (ambulatorio?!) dove ognigiorno, vista anche la paura di esseredenunciati dai medici, i clandestinifanno la fila per avere aiuto. Sembrerebbeproprio, se dobbiamo credereall’articolista, che tutti i proclami cheabbiamo fatto non abbiano sortitol’effetto voluto.La prescrizione di farmaci non è unproblema insuperabile, dice ancoral’articolista : “l’antibiotico me lo faccioprescrivere dal mio medico di base chesa quello che faccio e poi lo distribuiscoai clienti”.Insomma Miguel è un “benefattore”,anche se , non dimentichiamocene, èpur sempre uno di quegli abusivi cheogni tanto “Striscia la Notizia” fa saltarefuori in televisione.Leggendo l’articolo, mi è sorto undubbio.E se il vero scopo del giornalista fossequello di attaccare la normativa cheobbliga il medico a denunciare i clandestini?E tanto per non sbagliare attaccare,una volta tanto, anche quei ladroni dei“dentisti”?Resta il fatto, dimenticato dall’articolista,che è anche molto probabile cheMiguel lavori senza rispettare le piùelementari norme igieniche, senzaavere conoscenza alcuna di anatomia,farmacologia, patologia del cavo orale.Insomma un praticone forse peggioredi quelli che i suoi colleghi della televisioneogni tanto pizzicano in “fragranzadi reato”.Ma siccome Miguel cura a pochi soldici può star bene anche il rischio diun’infezione come l’epatite C o l’HIV.È un rischio che i clandestini sonoabituati a correre nei loro paesid’origine.Per loro va bene che ci sia anche inItalia.Tanto si parla di “denti” e “dentisti”….!E se Miguel anziché curare i dentifacesse il ginecologo?Se facesse piccoli interventi di chirurgiaambulatoriale?Il tono dell’articolo sarebbe lo stessooppure ci sarebbe qualcuno che simostrerebbe scandalizzato e inorridito?Francamente, mi pare che qualchevolta ci siano due pesi… e due misure.PAOLO MORANORME COMPORTAMENTALIPER I MEDICI CHE EFFETTUANO SOSTITUZIONISi ricorda che all’atto dell'affidamento/accettazione dell'incarico di sostituzione devono essere sottoscritti i seguenti punti:• Il Medico Sostituto deve garantire il pieno rispetto degli orari d'ambulatorio e può modificarli solo previo accordo col Medico Titolare, tenutoconto dei disagi dell'utenza.• Il Medico Sostituto deve garantire lo stesso periodo di reperibilità telefonica attiva che viene garantita dal Medico Titolare (in genere ore 8-10con risposta diretta del titolare o di altra persona).• Nelle giornate di sabato e nei giorni prefestivi il Medico Sostituto deve rispettare gli impegni del Medico Titolare, deve effettuare la reperibilitàtelefonica e/o l'ambulatorio qualora fosse prevista attività ambulatoriale e deve effettuare le visite richieste anche se dovesse comportare un prolungamentodell'orario oltre le ore 10 del mattino.• Il Medico Sostituto si impegna a sostituire un solo medico per volta, salvo casi particolari -dichiarati- nello stesso ambito di scelta, per garantireagli utenti una presenza effettiva nella sede d'attività del tutto simile a quella del titolare.• Eventuali accordi tra Medico Titolare e Medico Sostituto al di fuori di questo regolamento devono comunque tenere presente che interesse principaleè anche evitare disagi e servizi di scarsa qualità agli assistibili.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>11


LETTERE AL DIRETTOREHPV e vaccini:miti e leggendeProf. FRANCO BORRUTOUniversità degli Studi di VeronaDipartimento Materno Infantilee di Biologia-GeneticaUnità di Patologiaed Endocrinologia dell'Infanziae dell'AdolescenzaLe nostre conoscenze sul PapillomavirusUmano (HPV) ed il suo ruolo neldeterminismo del cancro cervicale edaltre malattie ano-genitali e infezionisono rapidamente aumentate nel corsodegli ultimi 30 anni.Una migliore conoscenza dei diversiceppi virali ad alto rischio ha di conseguenzaconsentito di sviluppare deivaccini preventivi e questo obiettivo èstato raggiunto in un lasso di tempoabbastanza breve.Fino ad oggi l’unica prevenzione possibileper il cancro cervicale era limitataalla possibilità di identificare lesioni precancerosetramite il pap test (prevenzionesecondaria). L’innovazione datadai vaccini (prevenzione primaria) èstata quella di poter prevenire addirittural’infezione da HPV, causa deltumore.La vera sfida consiste nel creare unamaggiore consapevolezza del rischio edegli strumenti ad oggi disponibili perl’efficace prevenzione sia primaria chesecondaria del cancro nelle potenzialiutenti ma, soprattutto, nell’impedire ladiffusione di notizie imprecise e conflittualifra di loro.Da quando i vaccini sono disponibili,molte informazioni ed articoli pseudoscientificihanno creato confusione,rallentando così l’implementazionesistematica di una vaccinazione cosìimportante per la salute della donna.Miti e leggende sono duri a morire!Uno dei rischi maggiori è che le giovanidonne si considerino “totalmenteprotette” dal vaccino e ritengano loscreening (pap test) non più necessario.In realtà le vaccinate devonoessere consapevoli che la protezioneattualmente fornita dai vaccini disponibiliè certamente molto importante maparziale, poiché indirizzata verso i ceppi16 e 18 che causano il 70% dei casi dicancro della cervice. Per il restante 30%dei casi di cancro è quindi necessariocontinuare la sorveglianza con il paptest.Sarebbe auspicabile che le autoritàsanitarie comprendessero e divulgasseroil messaggio che vaccinazionee screening rappresentano dueelementi complementari nella strategiacontro il cancro del collo dell’utero. Perquel che riguarda lo screening, si intravedeanche la possibilità di integrazionetra citologia classica e tecniche più sofisticate(HPV DNA-test) per la tipizzazionedei ceppi virali. Ci si augura chein futuro il triage delle donne HPV positivesia sostituito dalla possibilità didisporre di markers sempre più specifici.Un altro punto dibattuto riguarda ladurata d’azione della vaccinazione.All’inizio di una qualunque campagnavaccinale nessuno puo’ predire ladurata della protezione ma i dati innostro possesso ci rendono ottimisti.Infatti le evidenze ad oggi disponibiliconfermano, per il vaccino bivalente,livelli anticorpali persistentementeelevati e protezione nei confronti dellelesioni pre-cancerose causate dai tipidi HPV 16 e 18 per un periodo di followupsuperiore a 6 anni dalla vaccinazione.Inoltre modelli matematici, applicatia queste evidenze, fanno prevedereuna protezione per vari decenni.Bisogna essere consapevoli che i beneficitangibili del programma di vaccinazioneanti-HPV potranno essere visibili,fin da subito, nella riduzione drasticadelle lesioni pre-neoplastiche e, gradatamente,dato che il tumore insorgelentamente, nella riduzione dell’incidenzadel tumore. Altro dato emersodagli studi sui vaccini profilattici, spessomale interpretato, riguarda la possibilecross-protezione, cioè la protezioneaggiuntiva verso ceppi oncogeni diversida quelli verso i quali è indirizzato ilvaccino. Attualmente è stata documentatauna cross-protezione solo peri ceppi oncogeni filogeneticamentesimili ai tipi 16 e 18 per cui i due vaccinisono specifici, sebbene in mododiverso. Infatti mentre il vaccino bivalenteha dimostrato di offrire una protezionecrociata verso i ceppi 45 e 31,che costituiscono rispettivamente ilterzo e quarto tipo in ordine difrequenza tra quelli ad alto rischio oncogeno,il vaccino quadrivalente ha attualmentedocumentato una efficacia vaccinalesolo per il ceppo 31. La possibilitàdi protezione crociata verso altri tipi diHPV oncogeno è importante in quantoamplia l’efficacia protettiva dei vaccininei confronti del tumore.Altra informazione da verificare è checolpendo, con il vaccino, due soli tipidi HPV si apra la possibilità di selezionarealtri ceppi ad alto rischio oncogeno,inducendo quello che viene tecnicamentedefinito “replacement”. Inrealtà tale ipotesi sembra poco verosimileessendo il papilloma virus geneticamentemolto stabile: il suo DNA e ilsuo peculiare meccanismo di integrazionecon l’ospite sono il risultato diun’evoluzione che data in milioni di anni.Sebbene la comprensione dei meccanismivirali lasci ovviamente dei dubbi,è molta remota la possibilità di nuovevarianti. Inoltre è bene chiarire che nonvi è evidenza scientifica che lapresenza di una preesistente infezioneda HPV aumenti il rischio di altri genotipivirali di fatto rendendo improbabile12 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


LETTERE AL DIRETTOREla “competizione” fra i diversi ceppivirali. Questa vaccinazione inoltre offreuna protezione anche per altri tumorigenitali (vulva e vagina) che possonocolpire anche donne giovani e sessualmenteattive.Punto di ulteriore discussione è se ledonne giovani sessualmente attivepossano beneficiare della vaccinazionesebbene precedentemente esposte alvirus. C’è da considerare che lamaggior frequenza dei contagi infettivisi ha nell’età giovanile ma che, tuttavia,anche tra le donne sessualmente attive,solo una piccola percentuale risultainfetta contemporaneamente daentrambi i tipi di HPV oncogeno presentinei vaccini. Quindi si ritiene che lamaggior parte delle donne possa beneficiaredella protezione offerta dallavaccinazione.E’ da sottolineare che la vaccinazioneè preventiva e non terapeutica (noncura cioè le infezioni già presenti) e cheil target primario, nell’ambito degli obiettividi sanità pubblica, sono le adolescentiprima del contatto col virus(naives), mentre la protezione individualeè possibile anche in altre fascedi età. Per finire, sono state riportatenotizie di gravi o, addirittura, fatali “effettiavversi” della vaccinazione e questenotizie riprese dai media hanno creatodubbi sulla sicurezza dei vaccini. I datidisponibili dell’osservatorio OMS (OrganizzazioneMondiale della Sanità) ciconsentono, al momento, di escludereche esista un qualunque evento dimedia o “estrema” gravità legato casualmenteal vaccino, anche a fronte di36 milioni di dosi somministrate. Glieffetti segnalati come causati sicuramentedal vaccino si limitano a reazionilocali nella sede dell’inoculo che si risolvonospontaneamente in breve tempo.Gli eventi sistemici gravi, immunologicie neurologici (es Sd. Guillain Barrè)sono stati estremamente rari e la loroincidenza è risultata sovrapponibile aigruppi trattati con placebo. La gravidanzaè di per sé una controindicazionealla vaccinazione e comunque non èrisultata aumentata, negli studi effettuaticon il vaccino, l’incidenza di aborti oeffetti teratogeni in 5000 donne gravideche, inconsapevoli del loro stato , sonostate vaccinate. E se il lettore non fosseancora convinto dell’utilità della vaccinazione,basti pensare che basta vaccinare500 donne per evitare una mortee solo 200 donne per evitare 1 caso dicancro!• L'acronimo EUROGIN significa “EuropeanResearch Organization on GenitalINfection"- La dizione completa è "EUROGIN andNeoplasia"✂SONO INTERESSATO A DARE LA MIA DISPONIBILITÀ PER SOSTITUIRE I COLLEGHI DI(BARRARE)MEDICINA GENERALEPEDIATRIACOGNOME ...............................................................................................................................................................................................................................................................NOME ...............................................................................................................................................................................................................................................................................VIA.............................................................................................................................................................................................................................................. N. .................................CAP............................................. CITTÀ ...................................................................................................................................................................................................................TELEFONO ....................................... / ................................................................... ...................................... / ........................................................................Possesso del Diploma di Formazione Specifica in Medicina Generale SI NO<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>13


LETTERE AL DIRETTOREA Kiremba,in Burundi...Caro Direttore,ho letto con molto piacere sul numerodi febbraio di Verona Medica i duearticoli riguardanti i “Clandestini” e“Medici per la Pace”che rivelano unatua particolare sensibilità verso iproblemi delle popolazioni che vivononei Paesi meno fortunati del 3°mondo.Mi occupo anch’io da più di 30 annidi questi problemi, da quando ebbila fortuna di svolgere il servizio civilein Africa, e più precisamente inBurundi, al posto del servizio militare.Quell’esperienza mi ha segnatoprofondamente e ha sempre condizionatoin senso positivo la mia attivitàmedica.Ho potuto apprezzare il fatto di viverein un Paese, come l’Italia, dove nonesistono problemi alimentari, dove c’èla possibilità di trovare un lavoro, unacasa e un’istruzione quasi per tutti;dove è assicurata l’assistenza sanitariadi base e specialistica a tutti, eda qualche anno pure ai cittadini stranieri,anche clandestini, che sitrovano nel bisogno.Per un certo periodo, e cioè fino a 15anni fa, il Governo italiano stanziavafondi consistenti per incentivare losviluppo almeno di alcuni Paesi africani,venivano promossi grandiProgetti infrastrutturali, gestiti nonsempre in modo trasparente dagrandi gruppi economici (es. i Progettiin Etiopia nella valle del lagoTana), venivano pure finanziatiProgetti medio – piccoli, gestiti spessissimoin modo efficiente da numeroseO.N.G. (organizzazioni non governative) di ispirazione cristiana elaica, che rispondevano più direttamentealle esigenze delle popolazionilocali (pozzi di acqua potabile,progetti agricoli, progetti sanitari conla costruzione di piccoli ospedali o diCentri di Sanità sparsi nei punti piùremoti…).Poi improvvisamente l’attenzioneverso l’Africa si è notevolmente affievolitae si è passati a finanziareprogetti e presenze di militari inmoltissimi Paesi del Medio-Oriente,dei Balcani, dell’Africa. Governo emass-media ci hanno convinti che imilitari italiani sono presenti solo pergarantire la pace , la libertà e inqualche modo lo sviluppo delle zonedove sono presenti. Credo che, salvoqualche zona strategica dove è imperativala presenza militare per impedirelo scontro fisico fra popolazionie fazioni in lotta, la presenza militaresia un costoso e inutile sostituto dellepresenze civili, specie ONG con unatradizione di solidarietà e di capacitàdi promozione allo sviluppo.In questi 30 anni da quando mioccupo dei problemi del terzomondo, in particolare della GuineaBissau, Burundi e Ruanda, ho vistocambiare molte idee, programmi,iniziative e modalità di accompagnarei Paesi poveri verso uno sviluppo cheassicuri cibo, scolarizzazione, lavoroe assistenza sanitaria sufficienti. Hovisto anche moltissimi Progetti, più omeno costosi, essere vanificati per labrevità dei tempi di intervento, uno odue anni al massimo. Come si puòpretendere, per esempio, che unprogetto agricolo possa decollare edessere autonomo in due, massimo treanni? Per i tecnici stranieri, volontario cooperanti che siano, solo conoscerel’ambiente in cui si opera, letradizioni esistenti da modificare,l’inevitabile struttura commerciale daimpostare, si richiedono minimo dueanni. Lo sviluppo del Progetto con laformazione delle giovani generazioni,la sperimentazione di nuove tecnichecolturali e sementi, ne richiedonoalmeno altre dieci e per vedere i risultaticoncreti altro tempo, difficile daquantificare. Pertanto si eviti di sprecaredenaro in interventi floch chenaturalmente possono essere giustificatiin occasioni particolari, comeeventi calamitosi, scoppio improvvisodi conflitti militari o altri eventi . Siconsideri che un aiuto concreto o unProgetto serio si sviluppa nell’arco dianni, altrimenti sono risorse sprecate.Un grande organismo di svilupposanitario, come il CUAMM di Padova,è ancora operante in molte zone dellaTanzania, del Burkina , del Mozambico,nonostante l’inizio dei progetti,talora finanziati dal Governo italiano,dati da più di 25 anni.14 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


LETTERE AL DIRETTOREAltre grandi ONG italiane come ilVISPE di Milano, sono presenti in ungrande Progetto (Villaggio di Mutoi)in Burundi dal 1972. Durante questoperiodo sono state avviate numerosecooperative agricole locali, per allevamentidi piccoli animali, per laproduzione di laterizi, ceramiche,indumenti e un grande ospedale incui si visitano non meno di 800persone al giorno in Pronto Soccorso.Questi sono i tempi necessari per arrivarea dei risultati concreti e stabili.L’Ascom (Associazione per la CooperazioneMissionaria di Legnago) chepresiedo da circa un anno, opera nelnord-est del Burundi, e precisamentea Kiremba, dal 1980 con interventi ditipo sanitario (Gestione di un ospedaleda 160 posti letto) e Progettisociali (aiuto alla scolarizzazioneprimaria, finanziamento a due cooperativefemminili, aiuto a un grandeorfanotrofio gestito dalle Suore diMadre Teresa di Calcutta, ecc.)L’intervento è stato modulato inizialmenteper formare un gruppo localedi gestori dell’ospedale: amministratoredelegato, economo, addetti allacontabilità e al bilancio con progressivainformatizzazione delle funzioni.In contemporanea, si è formato ilgruppo tecnico per la manutenzionedelle apparecchiature e dei serviziessenziali, come acqua, luce, ossigeno,laboratorio, radiologia, ecc.Quindi si è passati alla formazione dimedici locali per la gestione sanitariadelle funzioni ospedaliere, del personaleinfermieristico e ausiliario.Assicuriamo la presenza di professionistivolontari (medici specialistici,ingeneri, manutentori qualificati) cheperiodicamente affiancano sul postoi quadri tecnici locali.Nella sede dell’Associazione a Legnago,via internet, controlliamo lefunzioni amministrative, la gestionedelle risorse e l’esecuzione mensiledel bilancio.Tutto questo lavoro comporta, dunque,molti anni di presenza, molterisorse economiche che vengonoassicurate da amici e benefattori chericonoscono la validità di questolungo lavoro di affiancamento e nondi sostituzione dei quadri locali.Posso dire che la costanza dell’interventoha dato buoni frutti e non preoccupapiù l’ipotesi di dover abbandonareun giorno questa terra africana.Certamente rimarrà il problema dellacarenza di risorse che potrà essererisolta solo da un grande interventodegli Stati occidentali che una voltatanto dovranno accantonare egoismie inutili e dannosi nazionalismi.Infine permettimi un appello: abbiamobisogno di specialisti volontari(anche per periodi brevi di 15 gg.)nelle seguenti specialità: ORL, pediatria,anestesia, radiologia, oculistica.Legnago,09/03/09GIOVANNI GOBBIPRESIDENTE AS.CO.M.Chi desidera ricevere gratuitamenteil notiziario trimestrale può scrivercia questo indirizzo:ASSOCIAZIONE PER LACOOPERAZIONE MISSIONARIAAS.CO.M. ONLUSGalleria Risorgimento, 337045 Legnago VRChi desidera contribuire ai nostriprogetti può versare su:CERCASIMEDICI per la stagione 2009(marzo-settembre) presso lo stabilimentoTermale di Recoaro Terme,via Fonti Centrali36076 Recoaro Terme (VI)Per informazioni:Tel. 0445 75006 / 0445 75016Fax 0445 75025C/C Bancario IBAN IT 13 R0200859540000004593265C/C Postale IBAN IT 85 L0760111700000011211372Intestati come sopra.Tel. e fax 044228333e-mail: acmlegnago@libero.itwww.kiremba.org<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>15


CONVEGNI E CONGRESSIConvegni eCongressi7 MaggioDalla Ristorazione Collettiva…alle scelte in SaluteASL 20, Dipartimento di Prevenzione,Servizio Igiene e Alimenti.Verona, Palazzo della Gran GuardiaInizio lavori ore 8.3025-26 MaggioAggiornamenti in Epatologiae GastroenterologiaAzienda Ospedaliera di VeronaOsp. Civile Maggiore di B.go Trento,U.O. di Gastroenterologiaed Endoscopia Digestiva.Verona, Palazzo della Gran Guardia(P.zza Brà)Inizio lavori ore 8.30Il Convegno, promosso dall’UnitàOperativa di Gastroenterologia edEndoscopia Digestiva con annessa laStruttura Organizzativa di Epatologiadell’Ospedale Civile Maggiore dell’AziendaOspedaliera di Verona (DirettoreDott. Luciano Biti) si articola in duegiornate.Nella prima giornata l’accento vieneposto sui nuovi schemi terapeuticidelle epatiti croniche virali (HBV eHCV) con particolare riferimento al trattamentodei “tolleranti” all’HBV e agliaspetti immunologici dell’epatite HCV.Seguirà una tavola rotonda che metteràa fuoco gli aspetti clinici e terapeuticidella malattia colestatica legataall’autoimmunità.Una lettura sulla terapia antiviraleprima e dopo il trapianto epatico chiuderàle sessioni del mattino.Nel pomeriggio vi sarà in prima battutal’inquadramento multidisciplinare dellelesioni epatiche maligne e successivamentesull’insufficienza epatica conparticolare riferimento alla sindromeepato-renale.Chiuderà la giornata epatologica unalettura sulla gestione del pazienteepatopatico formulata da un medicodi medicina generale con l’obiettivo diintegrare l’attività del territorio conquella specialistica dell’ospedale.Nella seconda giornata si parlerà diaggiornamenti in tema di malattie infiammatoriecroniche intestinali e dipatologia delle alte vie digestive, conparticolare riferimento agli aspettidiagnostico-terapeutici ma anche aquelli preventivi e nutrizionali.Si parlerà poi di intestino irritabile e,per seguire, vi sarà una articolata tavolarotonda plurispecialistica che riguardail cancro del retto con l’introduzionedi innovative strategie terapeutiche.Chiuderà il convegno una lettura sullenuove frontiere terapeutiche nella malattiaceliaca.27 MaggioLa Terapia con Levodopaintraduodenale nella malattiadi Parkinson avanzataAzienda Ospedaliera di VeronaUniversità agli Studi di VeronaDipartimento di Scienze NeurologicheVerona, Policlinico G.B. RossiInizio lavori ore 8.00La Malattia di Parkinson (MO) è caratterizzatada un decorso cronico conun progressivo impatto sulle attivitàlavorative e sulla qualità della vita.Dopo un numero variabile di anni ditale terapia, tuttavia, compaionoinesorabilmente complicanze motoriealtamente invalidanti, rappresentateda fluttuazioni motorie (wearing-OFF,delayed_ON, acinesia al risveglio,ON-OFF) e movimenti involontari (discinesie).La MP complicata è caratterizzatadalla concomitanza di complicanzemotorie e da un’ampia gammadi problematiche, che include iversanti cognitivo, comportamentale,psichiatrico, del sonno, autonomico.Le difficoltà di alimentazione, favoritedalla disfagia e le discinesie possonoinoltre portare ad un rilevante caloponderale. L’irregolarità delle concentrazioniplasmatiche di levodopa è lacausa principale dell’insorgenza dellecomplicanze motorie. La disautonomiatipica della MP complicatacausa alterato svuotamento gastricoed aumentato metabolismo della levodopanello stomaco e nel duodeno,che a loro volta determinano le severefluttuazioni plasmatiche del farmaco.Lo sforzo dei ricercatori si è pertantorivolto ad ottenere una stimolazionedopaminergica continua (SDC) eduna somministrazione continua delfarmaco nella MP complicata. La somministrazionecontinua di levodopaintraduodenale rappresenta una metodicaper ottenere la SDC. La Neurologiadel Policlinico G.B. Rossi è statauno dei primi centri in Italia ad introdurretale terapia e la casistica delnostro Centro è una delle più ampie.Lo scopo del convegno è di presentareun aggiornamento sulla somministrazionecontinua di levodopa intraduodenale,confrontandola con le altremetodiche di SDC.4 Giugno 2009Sorveglianza sanitariadei lavoratori ex-espostiall’amiantoDirezione per la Prevenzionedella Regione Veneto,Centro Regionale di Riferimentoper la Medicina Convenzionatadi Assistenza Primaria.Iniziativa di aggiornamento eformazione per i Medici di MedicinaGenerale con il contributo di Medicidi Medicina Generale e del serviziodi Prevenzione Igiene e Sicurezzanegli Ambienti di Lavoro.L’iniziativa coinvolgerà tutte le ULSSdella nostra Regione.Per i MMG della ULSS 20 di Veronal’evento è già stato programmatoper San Bonifacio, Sala Conferenzedel Polo Ospedaliero G. FracastoroInizio lavori ore 14.00Gli argomenti che verranno trattatiriguarderanno le caratteristiche dell’a-16 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


CONVEGNI E CONGRESSImianto, le più importanti realtà lavorativedel territorio di riferimento dovel’amianto veniva utilizzato, le conseguenzeper la salute dei lavoratoriesposti, gli strumenti di diagnosi, lepossibili soluzioni terapeutiche, leLinee guida della Regione Veneto perla sorveglianza sanitaria dei soggettiex esposti ad amianto.L’evento è accreditato ECM.Questa attività formativa rientranell’ambito delle attività pianificatecon la DGR n. 3687 del 29 novembre2005, con la quale la Giunta Regionaledel Veneto ha approvato la pianificazioneoperativa della Linea exesposti ed esposti ad Amianto e acloruro di vinile monomero (CVM),prevedendo il coinvolgimento di tuttii Servizi SPISAL del Veneto.PER ULTERIORI INFORMAZIONI:www.safetynet.itSCUOLA <strong>MEDICA</strong>DELL’OSPEDALEDELLA ASL 2030 MaggioAlcuni aspetti di PatologiaOsteoarticolare e Reumatica10 OttobreBioetica: riflessioniper una medicina piu’ umana7 NovembrePercorsi in urgenza traterritorio e ospedaleCHIUSURA DELL’ORDINE PER TRASLOCOSi comunica ai Sigg.ri Medici che in occasione del trasloco della Sedela SEGRETERIA rimarra’ chiusa nei giorni:30 APRILE e4-5-6-7-8 MAGGIOIn tali giornate la Segreteria potra’ rilasciare solo certificati di iscrizione urgenti.Il servizio sara’ effettuato nella nuova Sede di Via Locatelli n. 1(zona Piazza Renato Simoni)INFO ENPAMLe pratiche inerenti il servizio ENPAM agli iscritti saranno evase,previa prenotazione telefonica, nei seguenti giorni:MARTEDÌ:dalle ore 09.00 alle ore 13.00GIOVEDÌ:dalle ore 09.00 alle ore 13.00<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>17


AGGIORNAMENTOL’iperaldosteronismoprimarioPAOLO PANCERADirettore U.O.C. di Medicina Interna,Ambulatorio per la Diagnosi e la Terapiadell’Ipertensione Arteriosa, OspedaleMater Salutis di Legnago (VR)Destino curioso quello dell’iperaldosteronismoprimario (IAP). Una malattiache solo pochi lustri fa veniva indicatacome un’entità nosologica “molto rara”caratterizzata da ipertensione arteriosaed alcalosi ipopotassiemica. La suaprevalenza in seguito è stata riconsiderata,e le sono stati attribuiti livelli diprevalenza maggiori allorché si mutò laprospettiva andando a valorizzare inprimis l’eventuale rilievo di bassi valoridella potassiemia, inferiori anche dipoco rispetto ai limiti di norma. Questoelemento venne assunto talora sbrigativamentea “condicio sine qua non”soprattutto nelle linee guida operativeper il Medico in prima linea che sospettasseun’iperincrezione primitiva dialdosterone in un Paziente iperteso.Maturate ulteriori esperienze, e di fronteai dati di molti centri specialistici che sisono occupati a fondo dell’argomento,si è ora giunti alla consapevolezza chespesso si può essere di fronte ad uniperaldosteronismo quando ancora ilivelli di potassiemia non sono tali daapparire “chiaramente ridotti” ma sicollocano ancora nell’ambito dell’intervallodi normalità, seppure nel rangeinferiore (Tab. I).Che cosa intendiamo comunquequando facciamo riferimento ad iperaldosteronismoprimario? Intendiamo unamalattia legata alla produzione aumentataed autonoma di aldosterone, il principaleormone mineraloattivo, svincolatadai normali e fisiologici meccanismidi contro regolazione. Essa è dovutaper lo più a tre distinte entità nosologiche:un adenoma surrenalico, in alternativauna condizione di tipo iperplasticomono- o bilaterale, in terza posizionee molto meno frequente unacondizione legata ad una anomalaricombinazione genica che conducealla fusione (chimerica) di parte delgene codificante per la 11-β-idrossilasie di parte di quello codificante perl’aldosterone-sintetasi, una situazioneche fa sì che il controllo della sintesi dialdosterone sia sensibile in manieraincongrua al feedback da parte diACTH invece che di angiotensina II.Nel processo diagnostico di unPaziente iperteso, pertanto, deveessere preso in considerazione anchel’IAP. Non di fronte ad ogni iperteso chegiunge alla nostra osservazione ma diquel Paziente che presenti alcuni caratteriben definiti e chiaramente individuabili.Vediamo ora di dare alcuni18 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


AGGIORNAMENTOelementi per affrontare questo problemanella pratica ambulatoriale quotidiana.In primo luogo cerchiamo di definirequali sono i Pazienti verso i quali saràopportuno focalizzare la nostra attenzione.Sostanzialmente quelli che sipresentino con valori pressori di grado2 o grado 3 secondo la classificazionedell’ESH-ESC 2007 (ovvero pressione150-179/100-109 mmHg e, rispettivamente,≥180/≥110mmHg). In alternativapersone che presentino forme di ipertensioneresistente (non controllata dauna associazione farmacologica triplicedi cui almeno uno dei costituenti sia undiuretico). Ancora, gruppi particolari disoggetti tra i quali la prevalenza diiperaldosteronismo primario è elevatasono: quello degli ipertesi che tendonoa sviluppare con facilità ipopotassiemiauna volta posti in trattamento con untiazidico, o, ancora, il gruppo di queisoggetti che esordiscono come ipertesiin giovane età ed appartengono a famiglienelle quali l’ipertensione arteriosaè pure ad esordio precoce e nelle qualisi annoverano spesso eventi cerebrocardiovascolariintorno ai 40 anni.Infine, la sempre maggiore diffusione diindagini morfologiche svolte a livelloaddominale per le più svariate ragioni,abitualmente non connesse conproblemi surrenali, ha fatto sì che siidentifichino non raramente formazioniespansive in sede surrenalica: i cosiddetti“incidentalomi”. Anche in questocaso, oltre alle varie indagini messe inatto per l’occasione, se il soggetto èiperteso è bene prendere in considerazionetra le altre una possibile formadi iperaldosteronismo primitivo.Nella tabella sopra sono riportati valoriindicativi della prevalenza di IAP nellesituazioni prima citate.L’importanza di raggiungere unadiagnosi in questi soggetti è stata postanegli ultimi anni sotto un nuovo e piùrilevante angolo di prospettiva in quantosi è potuto documentare che il dannoderivante dalla protratta esposizione adelevati livelli di aldosterone non èsemplicemente da vedere nel contestodell’azione ipertensivante dell’ormone,ma anche per le dimostrate azionidirette di danno cardiovascolare connessoalla sua azione su funzione endoteliale,equilibrio fra meccanismi protromboticie fibrinolitici, fibrosi interstiziale,ecc.Indirettamente questo dato ci vieneconfermato dal rilievo che, a parità divalori pressori, i soggetti con IAPpresentano livelli di morbilità e mortalitàper eventi cardiovascolari nettamentesuperiori rispetto a soggetti conipertensione arteriosa essenzialeconfrontabili per età e sesso.LA DIAGNOSI DI IPERINCREZIONEDI ALDOSTERONEDovendo pertanto avviare l’iter diagnosticoper il sospetto di IAP, il primopasso da compiere consiste come èintuibile nell’eseguire, se mi si passa ilparagone, “un’istantanea” dell’interazionefra attività reninica plasmatica(PRA – Plasma Renin Activity) econcentrazione plasmatica di aldosterone(PAC – Plasma AldosteroneConcentration). Possiamo farlo effettuandoil rapporto tra i due valori(badando però ad avere a disposizionela prima in ng/ml∙h, ed il secondo inng/dl). Questo viene definito dall’acronimoARR (Aldosterone Renin Ratio) erappresenta il primo passo nella flowchart per la diagnostica dell’IAP. VariAutori hanno preso in considerazionein base alle casistiche da loro esaminatedifferenti livelli discriminanti. Lerecenti linee guida della EndocrineSociety (J Clin Endocrinol Metab2008;93:3266) hanno suggerito, dopoun’ampia verifica ed analisi anchemetodologica dei lavori presenti in letteratura,di considerare come livellodiscriminante un ARR di 30.Se dal punto di vista del calcolo matematicoottenere il valore di ARR èsemplice (data per scontata la correttezzametodologica del prelievo), rilevanteè l’attenzione che deve esserposta affinché le condizioni cliniche delpaziente soddisfino alcuni precisirequisiti:1. in primo luogo prevedere, nei giorniprecedenti l’esame, un regolareapporto di sodio, evitando pertantoin tale fase una dieta iposodica.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>19


AGGIORNAMENTO2. Altro fondamentale caveat è rappresentatodalla assoluta esigenza disospendere per almeno 4 settimanealcuni tipi di farmaci: in primo luogoi diuretici gravati da azione kaliuretica(specialmente i tiazidici ed inparticolare il clortalidone), così comei potassio risparmiatori (amiloride,triamterene), oppure gli antagonistidell’aldosterone (spironolattoneed eplerenone) e le sostanzeche contengono acido glicirrizinico(liquerizia e derivati). Meno prolungatoil periodo di sospensionerichiesto da altre classi terapeutiche:β-bloccanti, α-stimolanticentrali (clonidina, α-metil-dopa),FANS, ACE-inibitori, inibitori recettorialidell’angiotensina (sartani),inibitori della renina (kireni), calcioantagonisti diidropiridinici.Poiché però si è di solito di fronte ad unPaziente francamente iperteso puòesservi l’esigenza di garantire unadeguato controllo dei valori pressorinel periodo che conduce all’esecuzionedell’esame. Studi compiuti per verificarel’interferenza con il test per ilcalcolo dell’ARR, hanno permesso didocumentare la sostanziale non interferenzada parte di verapamil, α1-bloccanti(doxazosin e simili), idralazina (daimpiegare per lo più in associazione averapamil per frenare la tachicardiariflessa che essa può determinare).Attenzione particolare va anche postaall’eventualità che sia in uso terapiaestro-progestinica in quanto la componenteestrogenica determina come ènoto un aumento del substrato che vaad alterare pertanto i valori della attivitàreninica plasmatica.Parimenti non si devono dimenticarealtre condizioni che possono alterare ilvalore di ARR come l’età avanzata ol’insufficienza renale o infine i livelli dipotassiemia (importante a tale riguardoconsiderare il caso di pazienti che sianoabituati ad usare, per aumentare lasapidità dei cibi, il cosiddetto “sale abasso contenuto di sodio” che peròcome è noto contiene una percentualeelevata di cloruro di potassio).Nella figura seguente è rappresentatala flow-chart per la diagnosi di IAP.PROVE PER LA CONFERMA DELL’I-PERINCREZIONE DI ALDOSTERONENel caso sia positivo il test ARR èregola sottoporre il Paziente ad un “testdi conferma” che abitualmente prevedeFig. 1 - Flow-chart per la diagnostica differenziale dell’iperaldosteronismo primario.la messa in atto di una fra le quattrodiverse procedure che descriviamo piùavanti nelle loro linee generali. Questoal fine di escludere con certezza eventualifalsi positivi nei quali si può taloraincorrere limitandosi al solo test ARR.1. il test di carico orale di sodio:assunzione di 6g/die di NaCl dadistribuire nella dieta per tre giorniconsecutivi misurando poi l’escrezioneurinaria di aldosterone dallamattina del 3° giorno alla mattinadel 4° giorno. La procedura intendeverificare la sopprimibilità dellaproduzione di aldosterone: tendead escludere un IAP se l’aldosteronuriarisulta inferiore a 10µg/24h, mentre è molto suggestivoper IAP se quest’ultima si mantienesuperiore a 12 µg/24h. Richiedemolta attenzione e cautela neisoggetti francamente ipertesi, neicardiopatici e nei nefropatici.2. test di carico di NaCl per infusione:infusione di 2 l di soluzione fisiologicain 4 ore; si misurano PRA,aldosterone, cortisolo, Na, K subitoprima e al termine dell’infusione:tende ad escludere un IAP se altermine dell’infusione l’aldosteronemiaè inferiore a 5 ng/dl e,invece, a confermarlo se essa simantiene superiore a 10 ng/dl; ivalori fra 5 e 10 ng/dl configuranouna “zona d’ombra” che non consentedi porre una diagnosi precisa.Richiede molta attenzione e cautelanei soggetti francamente ipertesi;non è proprio da prendere in considerazionein cardiopatici o nefropatici.3. test di inibizione con fluoroidrocortisone:somministrazione di 0,1 mgdi fluoroidrocortisone ogni 6 ore per4 giorni; il quarto giorno alle ore 10del mattino misurazione di PRA ealdosteronemia e a ore 7 e ore 10di cortisolo: si conferma IAP sel’aldosteronemia risulta maggiore di6 ng/dl e contestualmente si dimostriinibita la PRA. Il livello di cortisolodelle ore 10 deve essere inferiorerispetto a quello delle ore 7 perescludere una autonoma azionesovrapposta da parte di ACTH.4. test al captopril: prevede la misurazionedi PRA, aldosterone e corti-20 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


AGGIORNAMENTOsolo, prima e dopo una o due oredall’assunzione di 50mg di captopril:l’aldosteronemia normalmenteviene inibita oltre il 30% dalfarmaco; nell’IAP di solito invecel’aldosteronemia permane elevatae la PRA si mantiene soppressa. Èun test “snello” ma talora lasciaambiti di incertezza nel caso disoggetti con forme legate ad iperplasiale quali possono almenoparzialmente rispondere come unapersona normale.LA DIAGNOSTICA MORFOLOGICASuperata la fase dell’indagine diconferma, si pone ora l’esigenza di definiremorfologicamente la tipologia dellalesione surrenale.L’indagine di scelta è rappresentatadalla TAC che consente di escludereformazioni voluminose e fornisceelementi radiologici suggestivi per ladiagnosi differenziale nel caso di unamassa. Gli abituali rilievi nel caso di IAPsono rappresentati da una lesionemonolaterale, microadenoma (< 1 cm)o macroadenoma (> 1 cm).Questo tipico adenoma, solitario esecernente, rende conto del quadroclinico del classico morbo di Conn. Inalternativa si possono individuare bilateralmentemodesti aumenti volumetricidella ghiandola associati a disomogeneitào veri e propri microadenomi,talora anche con la presenza di lesionidimensionalmente maggiori che sembranogiungere a configurare macroadenomi.Questa appena descritta è la rappresentazionemorfologica nel caso dell’IAP legato ad iperplasia surrenalica.È importante considerare che i rari casiin cui è in gioco un adenocarcinomasurrenale si accompagnano abitualmenteal rilievo di una massa con caratteriradiologici piuttosto ben delineati:dimensioni superiori a 4 cm con areedi disomogeneità nel suo contesto eprofili spesso non ben definibili.La maggior difficoltà che si incontra aquesto punto con l’imaging radiologico,risiede nel fatto che talora ci si puòtrovare di fronte ad aspetti di disomogeneitàdelle ghiandole surrenali e allapresenza di un microadenoma: questoquadro può essere interpretato comeuna forma di tipo iperplastico bilateraleescludendo pertanto la responsabilitàdi una piccola lesione adenomatosa,autonomamente secernente. Alcontrario, sempre in un ambito di disomogeneitàdiffusa può essere valorizzatain maniera esclusiva la responsabilitàdi una formazione nodulare un po’più definita facendo interpretare talequadro morfologico come un caso diadenoma unico secernente.L’importante ripercussione sulla prosecuzionedell’iter diagnostico risiedeinfatti nella conseguente proposta terapeutica,completamente differente, chetali quadri pongono davanti:un’iperplasia bilaterale ha l’indicazionead un trattamento medico con un antagonistarecettoriale dell’aldosterone,mentre al contrario una formazioneadenomatosa, identificata con chiarezzacome monolaterale, può venireindirizzata ad un trattamento radicaledi tipo chirurgico.INDAGINI PER DEFINIRE LA LATE-RALITA’ DELLA SECREZIONE DIALDOSTERONEÈ dunque necessario procedere ad unulteriore passo nell’iter diagnostico: lostudio per definire con precisione unaeventuale lateralità nella secrezione dialdosterone che permette di identificareuna produzione autonoma da adenoma.Per fare questo si ricorre ad unaprocedura assai delicata e per certiversi dipendente dall’esperienza dell’operatore:il cateterismo selettivo dellevene surrenali. Questa è una manovrainvasiva e pertanto da riservare esclusivamentea quei Pazienti nei quali siastato ben individuato un quadro di IAP.In effetti, invasività e costi economicisono i due elementi che impongono inogni caso nel percorso della flow-chartl’espletamento di un test di conferma(uno tra i quattro prima ricordati) dopoaver ottenuto una positività dell’ARR perescludere gli eventuali falsi positivi.Lo studio della lateralità si effettuaandando ad eseguire un prelievo dialdosterone direttamente dalle venesurrenali mediante cateterismo selettivo.Sensibilità e specificità del metodosono molto elevate (95% e 100% rispettivamente).Nelle mani di un radiologoesperto si riesce a superare anche ladifficoltà frequentemente insita nelladiversa anatomia della vena surrenaledestra, spesso più esile della controlateraleed affluente direttamente in venacava. La procedura in mani esperte ègravata da una percentuale minima dicomplicanze (≤ 2,5%, in massima parteemorragia intraghiandolare).Una volta incannulata la vena siprocede al prelievo ematico per aldosteronee cortisolo. Abitualmente sisegue uno di tre diversi protocolli:1. il semplice prelievo basale da unlato e poi dall’altro;2. il prelievo bilaterale basale seguitopoi da un secondo campionamentodopo stimolo con un bolo di ACTHsintetico;3. il prelievo bilaterale in corso di infusionecontinua di ACTH sintetico.Lo stimolo con ACTH sintetico è spessoimpiegato per rendere più marcato ildifferenziale di cortisolo fra vena surrenalee vena cava e fornire così unadimostrazione indiretta della precisionedell’incannulazione.L’esame infine richiede di procedererapportando la concentrazione di aldosteronenel campione di ciascun lato alcorrispondente valore di cortisolo. Unaasimmetria con valore significativo perproduzione autonoma monolaterale dialdosterone richiede che il valore delrapporto aldosterone/cortisolo di un latosuperi di almeno quattro volte quellodel lato controlaterale. Un rapporto di3:1 è suggestivo di ipersecrezione bilaterale.Alcuni autori considerano un processodi valutazione un po’ differente per definireuna lateralità. Se il valore delrapporto aldosterone/cortisolo rilevatonella vena surrenale ove risultamaggiore supera di almeno 2,5 voltequello calcolato in una vena periferica,e quest’ultimo appare sovrapponibile aquello prelevato nella vena surrenalecontrolaterale, depone anche in questocaso per una condizione di secrezioneautonoma suggerendo che il lato asecrezione minore risenta di una condizionedi feedback inibitorio.Nel caso problemi tecnici legati a situazionianatomiche particolarmente sfavorevolinon consentano un soddisfacente<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>21


AGGIORNAMENTOFig. 2 – Rappresentazione schematica delle alterazioni funzionali determinale dal crossoverasimmetrico. P1: promoter di 11-β-OHasi; P2: promoter di aldosterone-sintetasiforma morbosa la secrezione dell’aldosteroneè governata dall’ ACTHinvece che dalla angiotensina II e la suaproduzione non si limita alla zonaglomerulare ma ha luogo anche nellazona fascicolata ove si localizza dinorma esclusivamente la produzione dicortisolo. Questo spiega anche perchésia controllata dalla somministrazionedi glucocorticoidi: l’intervento checonsente di avere ragione degli elevativalori pressori e deprimere l’iperincrezionedi aldosterone.È interessante ricordare che è statadecritta anche una seconda forma familiare(Iperaldosteronismo Familiare ditipo II) più frequente tra l’altro del tipo Ie non dovuto ad analoghi fenomeni dialterata ricombinazione genica. Allabase di questa forma si rilevano abitualmenteforme di adenoma o iperplasiasostanzialmente indistinguibili ai finidell’iter diagnostico dalle forme primariesporadiche.campionamento dalle vene surrenali,possiamo ancora ricorrere ad unametodica ormai datata e che annoveraun’accuratezza limitata intorno all’85%:il test posturale. Esso si basa sul rilievoche diversamente dalla gran parte degliadenomi autonomi, nel caso dell’iperplasiabilaterale si mantiene una sia purlimitata risposta alle variazioni posturalidell’angiotensina II con aumento dell’aldosteronemiadopo stimolo ortostatico.Altre indagini di tipo scintigrafico (iodocolesterolo)rivestono in questocontesto un’importanza limitata.Parimenti oggi appare di limitato ausiliola misura dei livelli di 18-OH-corticosterone.Tale ormone deriva dallaazione della 18-β-OHasi sul corticosterone.È stato rilevato che i pazienticon un adenoma secernente presentanoal risveglio valori di 18-OH-corticosteronesuperiori a 100 ng/dl. Alcontrario soggetti con la forma di IAPda iperplasia tendono ad avere nellastessa condizione valori inferiori a 100ng/dl.L’IPERALDOSTERONISMO COREG-GIBILE CON I GLUCOCORTICOIDIUn cenno a parte merita una forma raradi iperaldosteronismo primitivo (rendeconto di meno dell’1% dei casi di IAP)che presenta una estrinsecazione tipicamentefamiliare: è il cosiddetto Iperaldosteronismocorreggibile con i glucocorticoidi(GRA – Glucocorticoid RemediableAldosteronism – secondol’acronimo anglosassone). Si tratta diuna forma in cui a seguito di unaanomalia nel crossing-over in fase meioticasi ottiene un “chimerismo” fra dueimportanti sistemi enzimatici: la 11-β-OHasi e la aldosterone sintetasi (Fig. 2).Questo errore genetico è alla base diquella che viene definita sindrome dell’iperaldosteronismofamiliare di primotipo. È una forma autosomica dominanteche si ritrova in ceppi familiari(Iperaldosteronismo Familiare di tipo I)ove si rileva frequentemente ipertensionead esordio giovanile, spesso didifficile controllo, ed in cui sonofrequenti gli episodi di ictus per lo piùemorragico. Attualmente è disponibileun test rapido per la diagnosi geneticabasato sulla tecnica della PolymeraseChain Reaction.Il crossover asimmetrico alla base deldifetto genetico fa sì che l’aldosteronesintetasi divenga sensibile all’azione distimolo da parte di ACTH, avendoassunto la sequenza del promoter relativoalla 11-β-OHasi. In pratica in questaOPZIONI TERAPEUTICHEUna volta definita la diagnosi di IAP cisi trova di fronte a due opzioni terapeutiche.Qualora vi sia l’indicazione, per ilrilievo di un adenoma monolaterale, edil Paziente sia orientato per una sceltaradicale, l’opzione chirurgica – oggilaparoscopica – offre la possibilità diuna soluzione definitiva dei problemiconnessi con tale forma di ipertensionesecondaria. Un simile caso sarebbeeffettivamente uno di quelli in cui si puòparlare di terapia radicale per l’ipertensione.In pratica, pur se non eliminatodel tutto, il problema degli elevativalori pressori viene reso se non altromeno severo in una percentuale disoggetti che varia dal 30% al 60%secondo le diverse casistiche. Questosuccesso solo parziale è legato in granparte alla latenza con cui viene posta ladiagnosi di IAP.L’alternativa, che appare la sola stradapercorribile nelle forme legate ad iperplasiabilaterale, o nei soggetti che nonaccettino l’approccio chirurgico, è lasomministrazione di inibitori recettorialidell’aldosterone. Lo spironolattone è ilcapostipite di tale gruppo di farmaci acui recentemente si è aggiunto l’eplerenone(non ancora in commercio in22 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


PROFESSIONE E LEGGEAssegnazione crediti ai docentiper attività di codocenzaDETERMINAZIONEDELLA COMMISSIONE N. 53/09DEL 02.02.09La Commissione Regionale ECM,riunitasi in data 13 gennaio 2009, aseguito di alcune richieste degliOrganizzatori di formazione, hamodificato le precedenti determinazioniin merito all’assegnazione deicrediti ECM ai docenti in caso di attivitàdi codocenza e di tavolarotonda.La Commissione per facilitare l’attribuzionedei crediti, ha stabilito che,per gli eventi che si svolgono successivamenteal 1 febbraio 2009, icrediti ECM, in caso di codocenza,dovranno essere assegnati ad ognisingolo docente in base all’effettivoimpegno orario profuso.Ai docenti dovranno essere quindiassegnati un credito per mezz'ora (ofrazione) di docenza/codocenza/-tavola rotonda.Per l’assegnazione dei crediti aidocenti sono valide “tutte” le frazionidi mezz’ora o di ora per l’ottenimentodei crediti previsti.In pratica:- da 5 a 30 min. → 1 credito- da 31 a 60 min. → 2 crediti- da 61 a 90 min. → 3 creditiSe una lezione è condotta da piùdocenti, o in caso di tavola rotonda,i crediti assegnati verranno attribuitiloro secondo le regole sopra indicate.Ad esempio nel caso in cui una relazionedi 30 minuti fosse svoltacontemporaneamente da 2 docenti,dovrà essere assegnato a ciascuno1 credito.Ad esempio nel caso in cui ad unatavola rotonda della durata di 60minuti, partecipassero contemporaneamente5 docenti dovranno essereassegnati a ciascuno 2 crediti.La Commissione ricorda inoltre chead un docente che svolge in unostesso evento formativo più relazionio partecipa ad una tavola rotonda,anche in orari e/o giornate diversee/o relative a tematiche diverse, perl’assegnazione dei crediti ECM, ènecessario comunque sommare tuttele ore di docenza/co docen za/tavolaro tonda effettuate in quel determinatoevento ed assegnare i creditisulla base delle regole sopra riportate.Ad esempio nel caso in cui undocente effettuasse 2 interventi di 45minuti ciascuno non consecutivi, sisommano gli interventi e si assegnanoi crediti per le ore totali:quindi, 3 crediti per 1 ora e 30 minuti.✂<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong> - Via S. Paolo, 16 - 37129 <strong>VERONA</strong>TEMPO LIBEROCERCO, OFFRO E SCAMBIO: .......................................................................................................................................................................................................DEPENNARE LE VOCI CHE NON INTERESSANO.....................................................................................................................................................................................................................................................................................................COGNOME ...............................................................................................................................................................................................................................................................NOME ...............................................................................................................................................................................................................................................................................INDIRIZZO .................................................................................................................................................................................................................................................................TELEFONO ...............................................................................................................................................................................................................................................................Nº TESSERA ORDINE ................................................................................................................................................................................................................................24 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


PROFESSIONE E LEGGEDecreto anti-crisi n. 185/08e Decreto incentivi n. 05/09Elenchiamo alcune tra le più importantinovità previste dal decreto anticrisi,convertito dalla Legge 2/09, edal recentissimo decreto incentivipubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 34del 11.02.2009:NOVITÀPER LE FAMIGLIE- BONUS FAMIGLIA: è prevista l’ero -gazione di un bonus per le famiglie abasso reddito, riservato ai residentiche siano titolari di pensione, direddito di lavoro dipendente o assimilato,di lavoro autonomo (nonabituale) e di redditi fondiari fino a2500 €. L’importo del bonus che variada 200 a 1000 euro sarà erogato unatantum nel 2009 sulla base dei redditie dei componenti del nucleo familiaredel 2008, oppure del 2007 se piùconveniente. La richiesta va presentataal datore di lavoro entro il31.03.2009 o entro il 28.02.2009 aseconda che si prenda come riferimentorispettivamente i dati dell’anno2008 o dell’anno 2007. In mancanzadel sostituto d’imposta il modello puòessere presentato in via telematicaall’Agenzia delle Entrate.- MUTUI PRIMA CASA: viene postoun tetto massimo alla rata: il tassod’interesse sui mutui variabili o mistoin corso non potrà superare nel 2009il 4% o, se più alto, il tasso applicatoalla stipula del mutuo. La differenza èassunta a carico dello Stato. Inoltre,per i nuovi mutui il saggio di base sucui si calcoleranno gli spread saràcostituito dal saggio della BancaCentrale Europea.- COMMISSIONE DI MASSIMOSCO PERTO: sono nulle le clausoledi mas simo scoperto se il saldo delcliente è a debito per meno di trentagiorni o per utilizzo senza fido. Nulleanche le clausole che prevedono unaqualsiasi remunerazione alla bancaper la messa a dispo sizione disomme sul c/c a prescindere dall’effettivoprelevamento.- TARIFFE SERVIZI BLOCCATE: èsospeso per tutto il 2009 l’ade gua -mento all’inflazione di diritti, contributie tariffe. Fanno eccezione i provvedimentivolti al recupero dei solimaggiori oneri effettivamente sostenutie le tariffe del servizio idrico,energia e gas. Aumenti delle tariffeautostradali sospese fino al30.04.2009.- PRESTITI BEBE’: prestiti agevolatiper le famiglie con un figlio nato oadottato nel triennio2009-2011.- RISCATTO SERVIZIO CIVILE: ai finiprevidenziali, i periodo del serviziocivile volontariosuccessivi al 1° gennaio 2009 sonoriscattabili con pagamento a caricodell’interessato.- LAVORO DOMESTICO: introdottemodalità semplificate per i datori dilavoro domestico di comunicare al l’Inpsassunzioni, cessazioni, pro roghe, ecc.- DETASSAZIONE PREMI DI PRO -DUTTIVITA’: prorogata anche per il2009 la detassazione al 10% deipremi di produttività (non più peròdegli straordinari) pagati ai dipendentidel settore privato. Ne hanno diritto idipendenti con reddito massimo 2008non superiore a 35.000 € e comunquefino ad un importo max di 6.000.- CREDITI DEL 55% PER RI SPAR -MIO ENERGETICO: è stato chiaritoche per gli interventi effettuati nel2008, chi volesse usufruire delladetrazione Irpef o Ires del 55% dovràrispettare gli stessi adempimentiprevisti nel 2007, senza inviaredomande o comunicazione preventiveall’Agenzia Entrate. Invece, perle spese sostenute a partire dal01.01.09 la detrazione dovrà essereripartita in 5 anni (non più a scelta intre o dieci anni), bisognerà inviareall’Agenzia delle Entrate una comunicazionepreventiva ad hoc ancorada stabilirsi.- PROROGA AGEVOLAZIONI IRPEFSU TRASPORTI, ASILI E RISTRUT-TURAZIONI: riconfermate anche peril 2009 le detrazioni d’imposta del19% per la frequenza ad asili nido eper abbonamenti al servizio ditrasporto pubblico e del 36% per gliinterventi per il recupero del patrimonioedilizio.- ROTTAMAZIONE AUTO, FUR GO -NI E MOTO: concesso contributo incaso di rottamazione di vecchie auto(o furgoni) ed acquisto di auto nuovecon determinati requisiti.- IMPIANTI VERDI: concessi contributiper installare impianti GPLo ametano.- DETRAZIONI PER ACQUISTO MO -BILI, ELETTRODOMESTICI, TV EPC: concessa detrazione del 20% perl’acquisto di mobili ed elettrodomesticiad alta efficienza energetica, tv ecomputer, pagati dal 7 febbraio al31.12.2009. Tale detrazione è riservatasolo a coloro che fruiscono della detrazione36% per interventi di recuperopatrimonio edilizio. La spesa massimaagevolabile è di 10.000 e lo sconto del20% si ripartisce in 5 anni.NOVITÀPER LE IMPRESE/LAVORATORI AUTONOMI- IRAP: introdotta per imprese e lavoratoriautonomi una parziale deducibilitàdell’Irap (10%) dal reddito imponibile2008, mentre prima era consideratacosto completamente indeducibile.Inoltre, ai contribuenti chehanno già presentato domanda dirimborso Irap spetta un rimborso dellaquote delle imposte sui redditi corri-<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>25


PROFESSIONE E LEGGEspondente alla quota dell’irap riferitaagli interessi passivi e al costo delpersonale.- IVA PER CASSA: per lavoratoriautonomi e professionisti e imprese(tranne di chi si avvale di regimispeciali) l’obbligo del versamentodell’iva all’Erario solo dopo averriscosso il corrispettivo. Per l’ope -ratività si deve attendere un ulterioreprovvedimento che stabilirà il limitemax di volume d’affari.- STUDI DI SETTORE: per determinatisettori e aree territoriali, gli studidi settore potranno essere corretti condecreto del ministro dell’Economia.- COMUNICAZIONE COMPENSA-ZIONI F24: abolito l’obbligo di pre -ventiva comunicazione per compensazionisuperiori a 10.000 €.-SANZIONI SU RAVVEDIMENTO:sanzioni ridotte a 1/12 del minimo incaso di ritardato pagamento di untributo, se eseguito entro i 30 gg.successivi, e a 1/10 se regolarizzateentro il termine per la presentazionedella dichiarazione dell’anno in cui èavvenuta la violazione.- POSTA ELETTRONICA CERTI-FICATA (PEC): diventa immediatamenteobbligatoria per le nuoveimprese costituite in forma societaria,mentre per le società giàesistenti lo diverrà entro 3 anni. Lostesso obbligo si estende ai professionistiiscritti in albi che dovrannocomunicare entro un anno all’Or -dine di appartenenza la loro PEC.- DEFINIZIONE DEGLI INVITI ALCONTRADDITTORIO: viene previstala possibilità di definizione anchedegli inviti al contraddittorio con lamedesima riduzione delle sanzioni adun ottavo e la possibilità di pagamentorateale senza garanzie.- RIVALUTAZIONE IMMOBILI: è con -sentito alle imprese di rivalutare nelbilancio 2008 gli immobili posseduti,diversi da aree fabbricabili e immobili-merce,pagando una im postasostitutiva del 3% (immobili ammortizzabili)o 1,5% (immobili non ammortizzabili).L’affrancamento avrà comun -que effetto differito al 2013, per il riconoscimentodei maggiori am mor -tamenti e al 2014 per le plusvalenze.Possibile affrancare anche la riservaversando il 10%.- IAS-IRES-RIALLINEAMENTO: pos -sibilità di ottenere il riconoscimentofiscale dei maggiori valori iscritti incontabilità per effetto dell’adozionedei principi IAS. Data inoltre la possibilitàa coloro che effettuano conferimenti,fusioni, scissioni di vedersi riconoscerefiscalmente i maggiori valoriiscritti nelle immobilizzazioni immaterialipagando una imposta sostitutivadel 16%.- ABOLIZIONE LIBRO SOCI: vienemeno l’obbligo di tenuta del libro sociper le srl; la sua funzione viene assorbitadal Registro Imprese.- AUMENTO SANZIONI PER INDE-BITE COMPENSAZIONI: aumentanole sanzioni per indebite compensazioniche andranno dal 100% al 200%dei crediti compensati. La sanzionemassima del 200% verrà applicata suindebite compensazioni superiori ai50.000 euro.ALTRE NOTIZIE UTILIIN BREVE- LIBRO UNICO DEL LAVORO: conla legge 133/2008 è stato introdotto ilLibro Unico del Lavoro (LUL), che vaa sostituire il libro matricola, libropresenze e libro paga. Sono obbligatialla tenuta i datori di lavoro (ad eccezionedei datori di lavoro domestico).Attenzione: rimane l’obbligo per ildatore di lavoro di tenuta del libroinfortuni. Nel libro unico transitano ilavoratori subordinati, i collaboratoricoordinati e continuativi e gli associatiin partecipazione con apporto dilavoro. Si supera, quindi, la vecchialogica di iscrivere nei libri obbligatori,ad esempio, i soci di società o familiaridel titolare dell’impresa. La tenutae la conservazione del libro possonoessere affidate al consulente dellavoro. Il Lul dovrà essere conservatoper la durata di cinque anni dall’ultimaregistrazione, il medesimo ter -mine di conservazione è esteso ai libriobbligatori in materia di lavoro di -messi in seguito all’entrata in vigoredella nuova disciplina.- SPESE DI VITTO E ALLOGGIO: ilDL 112/2008 ha reso detraibile per leimprese e i professionisti l’iva sullefatture per spese di vitto e alloggio,ma dal 01.01.2009 tali costi sarannodeducibili al 75% (tranne nel caso ditrasferte di dipendenti e collaboratoriin cui la deduzione del costo rimanepari al 100%). Sarà quindi consigliabilechiedere all’albergo o al ristorantela fattura intestata all’impresa (e nonricevuta fiscale), poiché questo èl’unico strumento che consente ladetrazione dell’iva.- SPESE DI RAPPRESENTANZA: adifferenza delle spese di vitto ealloggio, continua invece a rimanereesclusa la detraibilità dell’iva sullespese alberghiere e di ristorazionesostenute per motivi di rappresentanza.Definito con decreto cosa siintenda per spesa di rappresentanzae stabilito un tetto di deducibilitàparametrato all’ammontare dei ricavi:per le imprese, la deducibilità saràpari all’1,3% dei ricavi e altri proventifino a 10 milioni di euro; allo 0,5% deiricavi e altri proventi per la parteeccedente 10 milioni e fino a 50milioni; allo 0,1% dei ricavi e altriproventi per la parte eccedente 50milioni.- CONTRIBUTI INPS GESTIONESEPARATA: aumentata al 25,72%l’aliquota Inps per gli scritti allagestione separata. L’aliquota rimaneinvece al 17% per gli iscritti anche adaltre forme pensionistiche obbligatorie.SPESE DI VITTO,DI ALLOGGIO E DIRAPPRESENTANZAPER LE IM PRESE:Dall’ 01.01.2009 le spese di vitto ealloggio (alberghi e ristoranti) sonoconsiderate diversamente a26 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


PROFESSIONE E LEGGEseconda dello scopo per cui sonosostenute:1) per motivi di trasferta dipendenti,costo deducibile al 100%2) per motivi di ospitalità clienti invisita presso l’azienda, costo de -ducibile al 75%3) per motivi di pubbliche relazioni(spese rappresentanza) costo de -ducibile al 75% e con limite in %sui ricavi4) per motivi non inerenti l’attivitàd’impresa (per esempio, cena ilsa bato sera con la famiglia o gliamici) costo indeducibile.Diventa quindi fondamentale, ogniqualvolta l’impresa sia in possesso diuna fattura di albergo, ristorante, catering,ecc che alleghi a tale fattura ladocumentazione che giustifichi laspesa. Il commercialista, che si tro -verà a registrare tale fattura, saprà,sulla base di questa documentazione,se si tratta di spese di trasferta, dispese di ospitalità, di spese di rappresentanzao di spese non ine renti.Qui di seguito riportiamo alcuni deicasi più frequenti:1) spese di vitto ed alloggio dell’imprenditorein viaggio di lavoro: nonsono considerate spese di rappresentanzae sono deducibili al 75% .Essendo comunque diventata detraibilel’iva su queste spese di vitto ealloggio consigliamo tutti i clienti dirichiedere sempre la fattura (e non lasemplice ricevuta fiscale) ad alberghie ristoranti, poiché la fattura è l’unicodocumento che consente la possibilitàdi detrarre l’iva. Tale documentodovrà essere intestato all’impresa edindicare il nominativo della personache ha usufruito del servizio.COSA DOVETE FARE?: oltre a richiederela fattura intestata all’impresa,dovrete documentare in allegato acosa si riferiscono tali spese.2) spese di vitto ed alloggio deldipendente /collaboratore/ am mini -stra tore in trasferta in Italia eall’estero: è considerata spesa ditrasferta deducibile al 100% ed èdiventata detraibile anche l’iva su talispese. Per poter detrarre l’iva, ovviamenteservirà la fattura per cui ildipendente o l’amministratore intrasferta dovranno sempre chiederefattura intestata all’impresa e recanteil nominativo del dipendente che hausufruito del servizio. Stesso regimenel caso di trasferte all’estero, chedovranno essere documentate nelmedesimo modo.COSA DOVETE FARE?: dare istruzioniai Vs. dipendenti che in caso ditrasferta richiedano fattura intestataall’impresa e recante il nominativo deldipendente che ha usufruito delservizio.N.B. Le somme rimborsate al lavoratore,sostenute in nome e per conto deldatore di lavoro comprovate da documentiintestati direttamente all’aziendaNON vanno inseriti nel LUL.3) spese di vitto ed alloggio sostenuteper ospitare clienti in visitapresso di noi: è questo il caso in cuil’impresa offra il viaggio, il vitto el’alloggio a clienti o potenziali clientiin visita allo stabilimento. Questespese non sono considerate spese dirappresentanza a condizione chesiano documentate le generalità degliospiti e i motivi della visita. Le spesedi vitto e alloggio sono deducibili al75% e l’iva sulla fattura è detraibile.N.B. Facciamo presente che la normafa riferimento alla sola ospitalità diCLIENTI e non di fornitori o rappresentati,ecc., per cui se le spese diospitalità dovessero riguardare talisoggetti, ricordiamo che esse sonoconsiderate spese di rappresentanzae, come tali, soggette al plafondd’importo e con iva indetraibile, ameno che non intervenga una modificadi legge.COSA DOVETE FARE?: ricordiamodi allegare sempre alla fattura tutta ladocumentazione che sia in grado diprovare l’effettiva visita dei clienti (es.corrispondenza tra cliente e impresasul viaggio, biglietto aereo, ecc), allegareinoltre la lista contenente i nomidei clienti, la durata ed il luogo di svolgimentoe la natura dei costi sostenuti.4) spese di vitto e alloggio sostenuteper motivi di rappresentanza(pranzo per pubbliche relazioni):sono queste, per esempio, le spesedi un pranzo offerto a clienti senzascopo di ospitalità ma solo al fine disviluppare le pubbliche relazioni omigliorare l’immagine dell’impresa.Queste spese sono consideratespese di rappresentanza e quindihanno l’iva indetraibile e subiscono ladoppia scure della deducibilità del75% e del limite di congruità inproporzione ai ricavi.COSA DOVETE FARE?: in questocaso bisogna allegare alle fattureriguardanti tali spese la documentazioneche si tratti di spese inerentil’attività d’impresa, per esempioelencando il nome dei clienti opotenziali clienti a cui si è offerto ilpranzo senza scopo di ospitalità.5) pranzo/cena di natale: è questo ilcaso in cui la ditta offra il pranzo aidipendenti in occasione delle festivitànatalizie. Queste spese sono considerateerogazione liberale a favore deidipendenti e quindi deducibile al 75%(e comunque nel limite del 5 per milledel costo del lavoro). L’iva è detraibile.COSA DOVETE FARE?: specificarein allegato alla fattura che si tratta dicena o pranzo offerto ai dipendentie il motivo.Per concludere, ricordiamo che èstato definito con decreto che cosa siintenda per spesa di rappresentanzain genere ovverosia “si consideranoinerenti, sempreché effettivamentesostenute e documentate, le speseper erogazioni a titolo gratuito di benie servizi, effettuate con finalità promozionalio di pub bliche relazioni e il cuisostenimento risponda a criteri diragionevolezza in funzione dell’obiettivodi generare, anche potenzialmente,benefici economici perl’impresa ovvero sia coerente conpratiche commerciali del settore”.E’ stato anche fornito dal decreto unelenco, non esaustivo, di quelle chepossono essere considerate spese dirappresentanza. e stabilito un tetto dideducibilità parametrato all’am mon -tare dei ricavi:<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>27


PROFESSIONE E LEGGEPer le imprese, la deducibilità dellespese di rappresentanza sarà pari a:- all’1,3% dei ricavi e altri proventifino a 10 milioni di euro;- allo 0,5% dei ricavi e altri pro ventiper la parte eccedente 10 milionie fino a 50 milioni;- allo 0,1% dei ricavi e altri pro ventiper la parte eccedente 50 milioni.ALCUNE PARTICOLARITÀPERI PROFESSIONISTI:- Spese di vitto e alloggio delprofessionista ad un convegno:costo deducibile nel limiti del 50%del 75%,- Spese di vitto e alloggio generiche:costo deducibile al 75% del2% del fatturato,- Spese di vitto e alloggio sostenuteper motivi di rappresentanza:costo deducibile al 75% del 1%del fatturato.COSA DOVETE FARE?: ricordarsisempre di allegare alla fattura, tuttala documentazione comprovante laspesa. Per esempio, se si tratta dispesa di vitto e alloggio sostenuta perfrequenza ad un convegno, allegarela scheda di partecipazione alconvegno con le date prefissate.Oppure, se si tratta di pranzo offertoai clienti, allegare documentazionecontenente i nominativi dei clienti.STUDIO COMMERCIALISTA ZANARDIPIAZZA MUNICIPIO, 9 – 37050 ANGIARI (VR)TEL 0442 660245 FAX 0442 664490E-MAIL: INFO@STUDIOZANARDI.COMRESOURCING ltdCERCAODONTOIATRI, neolaureatio con esperienza di lunga data,interessati a trasferirsiper un impiego nel Regno Unito.È richiesta una buona conoscenzadella lingua inglese, sono garantiti30 gg. di ferie all’anno e un salariominimo di 70.000 € annui.Per informazioni:www.resourcing.uk.comTel: 0044 207 843 2410Fax: 0044 207 837 3566MEDICINA DI FAMIGLIACOME CALCOLARE IL COMPENSO DOVUTOAL SOSTITUTOIl nuovo accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti economici con i medici di medicina generale derivante dall’intesa della ConferenzaStato-Regioni n. 2272 del 23.03.2005 prevede che:“L’onorario spettante al medico sostituto è calcolato, …omissis.., nella misura del 70% del compenso di cui alla lettera A, comma 1 dell’art. 59..”Il compenso in questione è il “COMPENSO FORFETTARIO ANNUO”.Questo va corrisposto per intero se la sostituzione si effettua nei mesi di aprile, maggio, ottobre e novembre; va aumentato del 20% se la sostituzioneavviene nei mesi di Dicembre, gennaio, febbraio, marzo; va diminuito del 20% se la sostituzione avviene nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre.In pratica quindi la formula per il calcolo è la seguente. Dal cedolino mensile:Compenso forfetario X 70% : 30 = X(somma dovuta per ogni giorno di sostituzione)X va aumentato del 20% nei mesi di dicembre, gennaio, febbraio, marzoX va diminuito del 20% nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre28 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


PROFESSIONE E LEGGEAccertamenti sui lavoratori:sostanze stupefacenti e psicotrope,laboratori autorizzatiFacendo seguito alla precedente notadella scrivente direzione, prot. n.651062/50.03.42, del 5 dicembre 2008ad integrazione e rettifica della stessa,si provvede a fornire le indicazioni relativeai Laboratori autorizzati agli accertamentianalitici di primo livello, cosìcome scaturite a seguito di confrontooperato nell’ambito del Tavolo di lavorosui laboratori di sanità pubblica, attivatodall’Agenzia Regionale Socio Sanitaria(ARSS).Si evidenzia, pertanto, che:• le idonee strutture laboratoristicheche possono effettuare il test tossicologico-analiticodi primo livello - dicui al paragrafo 3 del capo relativoalle Procedure accertative di primolivello da parte del medico competente...omissis..., sono i laboratori dianalisi pubblici e privati, autorizzatiai sensi della L.R. 16 agosto 2002,n. 22 e specificatamente quelli rientrantinelle categorie B10 e B12dell’Allegato 1 alla DGR 6 agosto2004, n. 2501;• i laboratori come sopra individuatidovranno inviare alla Regione delVeneto, Direzione Prevenzione, unadichiarazione sostitutiva di atto dinotorietà ex art. 47 del DPR 28dicembre 2000, n. 445, in ordine alpossesso ed al rispetto delle procedureche garantiscono la privacy, ladignità e la libertà individuale dellapersona sottoposta ad accertamento,nonché al possesso ed alrispetto delle Procedure di laboratorioper l’effettuazione degli accertamentitossicologico-analitico diprimo livello di cui all’Allegato Aall’Accordo sancito in sede di ConferenzaPermanente per i rapporti fralo Stato, le Regioni e le ProvinceAutonome in data 18 settembre2008;• le citate procedure verranno accertatein fase di autorizzazione o divigilanza da parte delle strutturecompetenti (ARSS e Aziende ULSS).In relazione alla definizione dei requisitidi accreditamento dei laboratori di sanitàpubblica, si comunica che la Regionedel Veneto ha attivato presso l’ARSS unospecifico tavolo per la predisposizionedella check-list.DIREZIONE PREVENZIONELA DIRIGENTE REGIONALEDOTT.SSA GIOVANNA FRISONSTABILIMENTO TERMALEin Val Fassa (TN)RICERCAfigura di MEDICO TERMALE.Per informazioni:0462 762567info@termodolomia.itQUESTA LA DOCUMENTAZIONEVERIFICATA DAI NAS• Autorizzazione all’esercizio dell’attitivà - ove previsto.• Dichiarazione inizio attività (Dia) - notifica Asl.• Iscrizione agli Ordini/Albi professionali del personale (art. 100 e seguenti t.u.ll.ss.)• Nomina del direttore responsabile - ove previsto• Accreditamento Ssn - ove previsto• Certificazione abitabilità - agibilità (dpr 380/2001) - ove previsto• Certificazione prevenzione incendi (dpr 37/1998) e s.m.i. - Dm 18.09.2002)• Cartellonistica/impianti e documentazione sicurezza luoghi di lavoro (DI vu 626/94 - 81/08)• Certificazione conformità impianti/attrezzature• Conservazione prescrizioni mediche per specialità medicinali ove previste (DI.vo 219/06)• Registro entrata e uscita sostanze stupefacenti (art. 60 Tu) - ove previsto• Registrazione sostanze velenose (art. 146-147 t.u.ll.ss) - ove previsto• Cartelle cliniche/Sdo/Consenso informato• Documentazione in materia di protezione dati personali (DI.vo 30.06.2003 n. 196 e s.m.i.)<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>29


PUBBLICITÀ


ATTUALITÀLe visite fiscali non servono...quindi vanno fatteSpesso gli aforismi ci avvicinano allarealtà più di quanto tassative normecercano di dare risposte semplici aproblemi complessi.‘E questo il caso della definitiva,recente, approvazione del cosiddetto“Decreto Brunetta” che mostrerà neltempo importanti ricadute anchesull’attività sanitaria.Come è noto questo decreto, ormaitrasformato in legge, come altrisempre prodotti dal vulcanico Ministro,rivolge la sua attenzione all’a -ssenteismo, alla disaffezione delpubblico dipendente (ma anche delprivato), alla lotta ai fannulloni. Per lostesso fine sono stati messi in campouna serie di provvedimenti di variogenere, dall'installazione dei “tornelli”in alcuni uffici pubblici, compresoPalazzo Chigi, sede del Governo, anormative,sulla carta, molto più rigorosesul controllo dello stato di malattiaspecie nei confronti dei pubblici dipendenticonsiderati, a torto o a ragione,tra i principali responsabili del deficitpubblico.Ad esempio in una recente sentenzadel Consiglio di Stato (21.10.2008-Sez. VI) è stata comminata la sanzionedella destituzione nei confronti di unpubblico dipendente appartenentealle Forze dell’Ordine in quanto si“assentava dal servizio per motivi disalute, omettendo di presentareistanza per la relativa pratica sanitaria.Inoltre assente dal servizio, per motividi salute, non si rendeva reperibile, siapresso il proprio domicilio che pressol’abitazione dei genitori, durante lefasce di reperibilità antimeridiana, allanotifica di provvedimento dell’ufficiosanitario. Recidivo specifico”.E in realtà, in un periodo di incalzantecrisi economica mondiale, di cuivediamo già da alcuni mesi le conseguenze,ma che ci dicono gli espertidi turno, dovrebbe durare per untempo non breve, ogni provvedimentodi contenimento della spesa e di incrementodella produttività viene salutatoe approvato con grande favore.D’altra parte tali iniziative sembranoaver già conseguito concreti e apprezzabilirisultati, tanto che lo stesso Ministropuò rivendicare, con soddisfazione,una sensibile riduzione dellepercentuali di assenteismo, negli ultimimesi del decorso anno, soprattutto perl’ef ficacia delle decurtazioni economicheposte a carico dei lavoratori inconseguenza di prolungati periodi dimalattia.’E proprio il caso di dire che la “gridamanzoniana” ha già ottenuto i suoieffetti sperati.Ma la situazione non è cosi semplicespecie nel momento in cui si tratta ditutelare il bene salute, valore costituzionalmenteprotetto,e quindi l’inter -vento medico è del tutto legittimo.Precedentemente la Legge n. 133 del2008, entrata in vigore il 21 agosto2008, all’art. 71 regola le assenze permalattia e per permesso retribuito deidipendenti delle pubbliche amministrazionied ha introdotto le seguentinovità di interesse per il medico:- Obbligo delle Amministrazioni pub -bliche di disporre l’accertamentomedico anche nel caso di assenzadi un solo giorno.- Ampliamento delle fasce orarie direperibilità del lavoratore (antecedentementeh. 10-12 e h 17-19)dalle h.8.00 alle h. 20.00 di tutti igiorni compresi i non lavorativi e ifestivi con l’intervallo di una sola ora(dalle h.13.00 alle h.14.00), giàdenominata “ora d’aria”- Corresponsione del solo trattamentoeconomico fondamentale (senzaeventuali indennità) in caso dimalattia.- Decurtazione economica in caso diassenza prolungata dal servizio(oltre i primi dieci giorni) e in ognicaso dopo la seconda malattia nelcorso dello stesso anno- Necessità di convalida della certificazionedel medico curante daparte di una struttura sanitariapubblica.Questi provvedimenti, dovrebbero nelcomplesso, portare a una significativariduzione delle assenze per malattia esoprattutto nelle sue forme più clamorosequali quelle, riportate dai media,di un magistrato in malattia che partecipavaa delle regate veliche o professoridi scuola media malati trovati invacanza a Sharm el Scheich o adeffettuare improbabili cure termali inqualche nota località estera.Per quanto riguarda gli aspetti che piùspecificatamente riguardano l’attivitàsanitaria, comportano una puntuale erigorosa applicazione da parte di tuttii medici, della normativa sulle certificazionicon riferimento ai concettimedico legali di malattia, convalescenza,guarigione, prognosi clinica,inabilità lavorativa temporanea assolutae parziale.Rimane poi il grosso capitolo della“fiscalità” che il recente decretosembra promuovere e stimolare per lasoluzione del problema, ma gli addettiai lavori sanno quali sono le obbiettivedifficoltà che si frappongono ad unapiena applicazione della norma e loscarso risultato ottenibile dalle solevisite fiscali nel contenere l’entità delfenomeno “assenteismo” che hamolteplici aspetti e di cui l’attivitàmedica di controllo non ne rappresentache una parte, peraltro non definitiva.Ricordo, per inciso, che la normativadel pubblico impiego, ma anche nelprivato, prevede già numerose formedi assenza “legittima” dal servizio qualil’aspettativa per studio,l’applicazionedella Legge 104 per l’han dicap,per -messi brevi, permessi sindacali emolte altre di cui sarebbe lungol’elenco.L’assenza per malattia al contrario, acausa della sua imprevedibilità e<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>31


ATTUALITÀdurata, mette spesso a dura prova legià traballanti organizzazionipubbliche.L’attuale situazione vede i controllidomiciliari sullo stato di malattia deilavoratori affidati sostanzialmente alSettore Igiene Pubblica delle ASLattraverso medici convenzionati (perla generalità dei lavoratori), all’IstitutoNazionale della Previdenza Sociale(INPS) attraverso proprie liste di mediciconvenzionati (per i lavoratori cheusufruiscono del trattamento previdenzialeerogato dall’INPS), all’INAILper gli infortuni sul lavoro e le malattieprofessionali e infine alle stesse AmministrazioniPubbliche (Polizia di Stato-Arma dei Carabinieri-Guardia diFinanza-Militari) attraverso proprimedici dipendentiNaturalmente,specie nei primi duecasi, l’incarico è affidato a giovanicolleghi,in regime di convenzione,chesvolgono l’attività di controllo domiciliareutilizzando,in genere,la propriaautovettura (con copertura assicurativa?)e con un modesto rimborsospeseLa difficoltà di tale attività è evidente,specie nelle zone rurali, ma anchenelle grosse realtà metropolitane, percui il numero dei controlli non può cheessere, attualmente, limitato.Per quanto riguarda le difficoltà logistichesi segnala, ad esempio,l’originale caso della problematicareperibilità di un lavoratore, in malattia,che aveva eletto il proprio domicilio inuna baita isolata.La Corte di Cassazione, interessatadel caso, ha stabilito che il dipendenteè “libero di soggiornare liberamente inqualsiasi parte del territorio nazionale”;il lavoratore malato ”ha solo l’obbligodi inviare all’INPS e al datore di lavoroil certificato medico con l’indicazionedel suo domicilio nel periodo dimalattia e quello di essere in casa almomento della visita di controllo”. Inquella occasione la Suprema Corteaveva respinto un ricorso dell’INPS edi una industria metalmeccanicabresciana, che non volevano corrisponderel’indennità di malattia a unoperaio che aveva indicato comeluogo di reperibilità- per essere visitatodal medico fiscale- una baita dimontagna raggiungibile solo a bordodi una moto da cross e poi con un’orae mezzo di cammino su un irtosentiero. Naturalmente il medicofiscale si era rifiutato di sottoporsi a unsimile trekking e aveva rinunciato afare la visita domiciliare.Ma le difficoltà maggiori derivano dalleproblematiche medico legali. ’Eancora controversa la spinosaquestione del maggior valore e quindimaggiore attendibilità della certificazioneemessa dal curante rispetto algiudizio del medico di controllo. Autorevoli,ma non recenti sentenze dellaCorte di Cassazione, avrebbero indicatotale soluzione in caso di contrastotra i due pareri.Più recentemente, al contrario, è statosostenuto che i due giudizi, quello delcurante e quello del medico fiscale,non sono in contrapposizione tra loroin quanto il primo esprime unaprognosi clinica, di guarigione, mentreil secondo esprime un giudizio diidoneità lavorativa, non sempre coincidentecon il primo.A causa anche di queste difficoltàinterpretative, il risultato della visitafiscale, nella grande maggioranza deicasi, è di conferma della prognosi delmedico curante, vanificando di fattol’utilità del controllo e la riduzione deiperiodi di assenza per malattia.Qualora invece il lavoratore non fossetrovato a casa, dovrà presentarsi ilgiorno successivo presso la strutturasanitaria per essere sottoposto a visitadi controllo ambulatoriale. In caso dinon conferma della prognosi, a partela decurtazione del periodo di malattia,il lavoratore potrebbe essere sottopostoa sanzioni economiche e/odisciplinariIn conclusione sembra utile riportarel’esperienza maturata da due gruppidistinti di colleghi dell’Ente PrevidenzialeNazionale che in due lavori,ancorchè non recenti ma tuttora pienamentevalidi, pubblicati su rivistespecializzate giungono a conclusionisovrapponibiliNel primo studio effettuato dall’INPSin un’area ristretta ma significativa delPaese (Friuli Venezia Giulia-2001) sonoemerse le seguenti considerazioni,condivisibili in gran parte:- All’aumentare delle visite medichedi controllo si assiste a una perditadi efficacia nella riduzione dellaprognosi, mentre lievitano i costi.- Il controllo inviato alla fine delperiodo di malattia è il più utile perla riduzione della prognosi e il piùvalido per il riscontro di assenze daldomicilio.- Il bilancio costi delle visite dicontrollo/ricavi è negativo almenoper quanto riguarda il settorepreso in esame- In Italia l’86,4 % delle visite dicontrollo conferma la prognosi- Occorre riflettere sulla insufficienzadelle visite di controllo nel contenerela spesa previdenziale che puòavvalersi di strategie diverse oltrealla tradizionale lotta all’assenteismola quale, così come è attuata, risultaoltremodo dispendiosa e conflittuale.Nell’altro si concludeva che “la visitamedica di controllo è una prestazioneparticolarmente difficile perchéeseguita in un rapporto di diffidenza,senza la necessaria collaborazione daparte dell’ammalato, del quale sonoignoti al medico di controllo i precedenticlinici, limitata dai tempi ristrettidelle fasce di reperibilità (!), priva didocumentazione sanitaria e conclusasenza l’ausilio di accertamenti strumentali;perciò richiede notevoleprofessionalità ed esperienza,qualitàdifficilmente conciliabili con il reclutamentodi giovani medici disoccupati,in continuo elevato ricambio per laprecarietà del lavoro, la scarsa gratificazioneeconomica e professionale,l’elevatorischio di infortuni”.Pertanto il sistema delle visite dicontrollo se pure può avere un significatocome ammortizzatore dei costie deterrente su un uso improprio delperiodo di assenza per malattia, vaapplicato in modo mirato e non generalizzato,sensibilizzando inoltre lostesso medico curante sul controllodello stato di salute del lavoratore,nell’ottica di una prevenzione, ovepossibile, del manifestarsi di uno statodi malattia veramente invalidante.GIUSEPPE CUSUMANO32 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


ATTUALITÀObbligatia denunciarei clandestini?"Siamo medici e non spie". Questa lasintesi dell'intendimento delle maggiorisigle sindacali della dirigenza medicache ancora una volta protestano control'emendamento proposto dal Governo.I medici italiani scendono in trincea efanno sentire la loro voce. Rivendicanoil loro ruolo professionale, si appellano albuonsenso dei politici ma, in attesa disegnali, lanciano l'allarme: "Non siamospie, bisogna bloccare subito l'emen -damento della Lega Nord che elimina ilprincipio di non segnalazione degli immigraticlandestini da parte degli operatoridel Ssn. Se diventa legge, il camicebianco avrà l'obbligo, e non la possibilità,di segnalare un clandestino che sirivolge per le cure a una struttura sanitariapubblica, in quanto pubblico ufficialeincaricato di pubblico servizio". Alanciare l'appello sono i sindacati delladirigenza medica e veterinaria del Ssn,riuniti ieri a Roma proprio per spingere ilGoverno a tornare sui propri passi ebocciare la norma anti-clandestini, contenutanel Ddl sicurezza. All'incontro hannopreso parte tutte le maggiori sigle sindacalidella dirigenza medica: AnaaoAssomed, Cimo Asmd, Fp Cgil medici,Aaroi, Fvm, Federazione Cisl medici,Fassid, Fesmed, Federazione medici Uil-Fpl, pronte, se la legge dovesse passare,"ad andare fino alla Corte di giustiziaeuropea, passando per la Corte costituzionale"."Il medico dipendente da entipubblici o da enti convenzionati con ilSsn - spiega il segretario nazionale FpCgil medici, Massimo Cozza - rivestecontemporaneamente, secondo ilcostante orientamento della giurisprudenza,la qualifica di pubblico ufficiale odi pubblico servizio. I medici del serviziosanitario nazionale, in quanto pubbliciufficiali, saranno quindi obbligati adenunciare per iscritto quando avrannonotizia della clandestinità, diventato reatoperseguibile di ufficio. Chi omette oritarda di denunciare sarà punito con lamulta da 30 a 516 euro. E non va dimenticatoche l'obbligatorietà della denuncianon è solo a carico dei medici, ma anchedegli infermieri e di tutto il personale dellasanità pubblica quando è nell'eserciziodelle sue funzioni".Dello stesso avviso anche il presidentedell'Anaao Assomed, Carlo Lusenti, cheaggiunge: "se il provvedimento diventasselegge si creerebbe una situazionesenza via d'uscita. Il medico che decidessedi non applicare la norma,commetterebbe un reato perseguibiled'ufficio". Un vicolo cieco, dal momentoche non sarebbe nemmeno ipotizzabileun ricorso all'obiezione di coscienza. "Inlinea generale - spiega Lusenti - non èpossibile per i medici sollevare obiezionedi coscienza, in quanto si può ricorrerea questa prerogativa solo nei casi in cuiè espressamente prevista dalla legge,come ad esempio nel caso dell'interruzionevolontaria di gravidanza". Per isindacati, la norma in questione presentainoltre "un evidente profilo di incostituzionalità",per contrasto con l'articolo 32della Costituzione, in base al quale la"Repubblica tutela la salute come fondamentalediritto dell'individuo e interessedella collettività". Le sigle sindacalipassano quindi in rassegna i rischi chepotrebbero sorgere nel caso l'emen -damento dovesse avere il via liberaanche della Camera. "E' facile prevedere- spiegano - che a fronte del rischioconcreto di essere denunciati alle autoritàgiudiziarie, si determinerebbe lamarginalizzazione di gran parte dei cittadiniextracomunitari i quali sarebberocostretti, in caso di necessità, a ricorrerea un 'sistema sanitario parallelo' privo diregole e controlli, generando situazionidi pericolo per la salute collettiva, bastipensare al mancato monitoraggio dellemalattie infettive. Senza contare l'ulterioreaggravio che le rigorose modalità diadempimento dell'obbligo di denunciacomporterebbero per il carico di lavorodel medico".Critico nei confronti dell'emendamentoanche il presidente della Cimo Asmd,Stefano Biasioli, che ribadisce unconcetto chiaramente espresso anchesulla locandina della manifestazione: 'nonsiamo spie', vogliamo fare i medici senzaguardare al colore della pelle o alla residenzadi una persona". Il numero unodella Cimo si dice però ottimista circauna felice soluzione della questione,escludendo, al momento, la possibilitàdi proclamare uno sciopero dei camicibianchi. "Credo nella lungimiranza e nelbuonsenso dei parlamentari, ma se laproposta avanzata dalla Lega diventeràlegge - conclude Biasioli - siamo prontiad andare fino alla Corte di giustiziaeuropea passando per la Corte costituzionale,pronti ad attivare tutte le linee diricorso per contrastarne l'applicazione".ART. 14 DEL CODICE DI DEONTOLOGIA <strong>MEDICA</strong>Sicurezza del pazientee prevenzione del rischio clinicoIl medico opera al fine di garantire le più idonee condizioni di sicurezza del paziente e contribuireall'adegua mento dell'organizzazione sanitaria, alla prevenzione e gestione del rischioclinico anche attraverso la rilevazione, segnalazione e valutazione degli errori al fine delmiglioramento della qualità delle cure. Il medico a tal fine deve utilizzare tutti gli strumentidisponibili per comprendere le cause di un evento avverso e mettere in atto i comportamentine cessari per evitarne la ripetizione; tali strumenti costituiscono esclusiva riflessione tecnicoprofessionale,ri servata, volta alla identificazione dei rischi, alla correzione delle proceduree alla modifica dei comportamenti.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>33


ATTUALITÀIX° Torneo di TennisCAMICI BIANCHI20-27 giugno 2009L’Ordine dei Medici C. e O. di Verona e l’AMTI (Associazione Medici Tennisti Italiani) organizzanopresso il C.T. Scaligero,sito in Vr, V.le Colombo 6,un torneo amatoriale di tennis da disputarsidal 20 al 27 giugno 2009 riservato esclusivamente agli iscritti all’ Ordine dei Medici C.e O. di Verona.SINGOLARE MASCHILE LIBEROSINGOLARE MASCHILE OVER 50 (nati prima del 1959)SINGOLARE FEMMINILE (minimo 8 partecipanti)DOPPIO MASCHILE- Le iscrizioni dovranno pervenire entro le ore 12:00 di GIOVEDI’ 18 GIUGNO presso lasede del circolo (Tel. 045/568892 - Fax 045/568892)) - Sig.ra Cristina oppure per e-mail(ctscaligero@tiscali.it).- All’atto dell’iscrizione i partecipanti dovranno comunicare l’orario in cui preferiscono disputaregli incontri.- Gli incontri saranno ad eliminazione diretta, al meglio dei tre sets, con tie break sul sei pari.- La tassa di iscrizione è di Euro 30,00 comprensiva della tessera di socio sostenitoredell’AMTI.- Il programma del giorno successivo sarà esposto ogni sera entro le ore 20:00 presso gliimpianti sportivi. I Giocatori dovranno farsi carico di informarsi circa gli orari degli incontrida disputare. Si richiede a tutti la massima collaborazione e disponibilità.- L’adesione al torneo presuppone l’idoneita’fisica. L’organizzazione declina ogni responabilitàa tal riguardo.- Fimauto, Concessionaria BMW e MINI, offrirà un corso di guida sicura “BMW MotorsportAcademy” che verrà estratto a sorte tra tutti i partecipanti al Torneo.BUON TORNEO A TUTTI!!!!!!!!!VI ASPETTIAMO NUMEROSI ED AGGUERRITICASA DI CURAVILLA GARDA34 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


STORIA DELLA MEDICINAMalattie mortalinella prima metà del Settecentoin alcuni paesi della LessiniaGIANNA FERRARI DE SALVOIl punto di partenza di questa analisi èla certificazione di decesso e la causamortis, redatta dai parroci 1 di città eprovincia, inviata all’Ufficio di Sanità diVerona, dove un funzionario provvedevaa trascrivere tale denuncia su diun apposito registro con finalità esclusivamentesanitario-statistiche. Lapresente indagine, svolta attraverso laconsultazione dei registri dei Morti delterritorio conservati presso l’Archivio diStato di Verona 2 , ci ha portato a conoscereun aspetto della storia umana:quello della lotta dell’uomo contro leproprie malattie. Gli spettacolariprogressi della medicina, a partire dalsecolo appena trascorso, conl’introduzione degli antibiotici e il contributodei vaccini, hanno permesso disconfiggere malattie affrontate primacon assoluto fatalismo. La trasformazionepositiva della qualità della vita,insieme con le migliorate condizioniigieniche, farà il resto.L’esame riguarda Selva di Progno, Veloe Valdiporro per un periodo che va dal1732 al 1737. Per gli stessi anni è statafatta anche una comparazione in formagrafica sulla natalità; ne risulta unamicrostoria di grande interesse documentario.Come nel resto della provincia, le principalicause di morte nel periodo inesame possono essere ricercate nellescadenti condizioni igieniche.L’impropria conservazione dell’acquae degli alimenti, la scarsità di cibo conla conseguente carenza di vitamine,sono il risultato di un’esistenza legataalla povertà. I letamai, posti nelle prossimitàdelle case rurali, la mancanzadi servizi igienici, la stalla unico luogocaldo “a buon mercato”, spesso separatadal resto della casa da unsemplice tramezzo di legno, e quindila promiscuità abitativa (uomini eanimali), favorivano il contagio,sommato poi ad altri fattori concomitantiquale l’ambiente climatico 3 . Nellazona presa in esame non sono statiriscontrati decessi per “morbo gallico”,documentati invece in altri luoghi delVeronese.L’ASSISTENZA <strong>MEDICA</strong>La quasi totalità delle persone decedutenel periodo indagato non ebbe— se non in casi rarissimi —l’assistenza medica, che però in queltempo non doveva essere di grandeaiuto essendo noto quanto empirichefossero le cure.Qualora l’ammalato avesse usufruitodi prestazioni mediche o chirurgiche 4durante la sua malattia, ciò venivasegnalato nell’atto di morte. Questa eraun’evenienza assi rara anche a causadelle parcelle inaccessibili per lapovera gente. Sul registro è frequentela sigla s.m. (senza medico) 5 . I sanitaricitati sono: chirurgo Monti (diTegnago) 6 , medico d’Avi (Avio,provincia di Trento?), Nicoletti (di Illasi),Melotti (di Erbezzo) 7 , Costanzi (diVerona), Carli, Festari e Lughezzani,per un totale di 15 interventi. Come sivede i sanitari non erano locali: il primochirurgo di Chiesa Nuova fu AlviseMerci, abilitato all’Università di Padovail 21 febbraio 1750 8 .Quanto poteva costare una prestazionemedica? Non abbiamo rinvenuto<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>35


STORIA DELLA MEDICINAdocumenti che riguardino i paesi inoggetto, ma attraverso altre testimonianzepossiamo dimostrare che peruna visita domiciliare, verso la metà delSettecento, si dovevano sborsare duelire, corrispondenti a trenta soldi 9 , aiquali bisognava ovviamente aggiungereil costo dei medicamenti. Non eraaffatto raro, però, il ricorso a ciarlatani,dei quali esiste ampia documentazionea causa delle denunce effettuate dapazienti e medici 10 .MALATTIE MORTALIVere e proprie epidemie di febbri colpironoalcuni nuclei famigliari, portandoa morte i loro componenti nel giro diun mese o poco meno.Le famiglie di Giovanni e Antonio Saurodi Valdiporro persero nel 1737, traagosto e dicembre, tre dei lorocongiunti a causa di febbre maligna(13, 21 e 28 anni), un figlio morì di malcaduco (22 anni), mentre per un altro,di 20 anni, manca la causa mortis 11 .Nonostante il pesante tributo versatoa motivo di queste patologie mortali,un buon numero di persone d’ambo isessi superarono la soglia dei 50 anni,e non furono pochi coloro che raggiunseroi 75 e superarono gli 80. La mortalità,dunque, va da poche ore di vitaagli 87 anni di don Marc’AntonioGiazza di Selva di Progno (dopo unabreve malattia non meglio specificatadella durata di due mesi spirò nel1732). Il primato spetta, come vuole laprassi, a una donna. Lucia fu AntonioPralongo se ne andò a 90 anni doposei mesi di malesseri non diagnosticati.Oltre al sacerdote sopraccitato, ricordiamoanche gli altri preti che decedetteroin questo scorcio del Settecento:Don Antonio Torneri, di anni 33,morto «di maligna» (Velo 1734); donGiovanni Antonio Ferrari, parroco diVelo, di anni 38, morto di maligna(1735); don Cristan Corradi, di anni 86,morto di febbre (Velo, 1737).Apoplessia — Emorragia cerebrale.È documentato un solo caso nel 1735a Valdiporro; si tratta di un uomo dianni 71.Ariòma o riòma — L’elevatissimamortalità infantile, dovuta a infezionispecialmente gastroenteriche legatealla pessima situazione igienica, è sicuramenteil risultato di una misteriosainfermità che affliggeva i bambini esconfortava i medici. Costoro si sentivanoimpotenti poiché disponevano discarsi mezzi farmacologici atti acombatterla. Tradizionalmente nota conl’intraducibile termine di ariòma oriòma (c’è da notare che fino al registrodel 1736 viene sempre identificatacome «reuma») 12 , non trova riscontronella terminologia moderna. Colpiva,in genere, dai primissimi giorni dopola nascita fino ai tre anni. Non è certoimprobabile potesse trattarsi digastroenterite acuta tossica (colerainfantile tossico), una forma epidemicacausata da infezioni da salmonelle,stafilococchi, ecc., con dissenteriagrave (diarrea colliquativa).La diagnosi era quasi sempre infausta,con exitus entro le 24 ore o, generalmente,dopo quattro o cinque giorniFigura 1: Selva di Progno.dalla sua manifestazione. A Velo, coltermine arioma si soleva indicare ilvomito quasi bluastro, di origine biliare,emesso dal neonato poco dopo lanascita, dovuto a sofferenza fetale 13 .Inoltre, c’è da rilevare che ariòma eraanche voce generica con la qualevenivano identificate le feci del neonatoquando assumevano un particolarecolore giallognolo e, metaforicamente,la persona dall’aspetto malaticcio; e,ancora, la caratteristica convulsionedel lattante con rovesciamento degliocchi accompagnato da rigurgito. Maanche il rictus dei poppanti con lelabbra che atteggiavano il sorrisovenne detto così.Asma — Impossibile stabilire l’origineallergica (pollinosi), oppure se la crisifatale fosse causata da asma bronchialeo da edema polmonare acuto.Gli avvenimenti registrati furono solo 4:Paolo Luco, un tredicenne di Selvasempre malaizzo (malaticcio) e affettoanche da gastroenterite, morì per unacrisi d’asma. Per gli altri tre (20, 26 e50 anni) vi fu un decorso dai 28 giorniai 4 mesi.Catarro salso — Questa la causa dimorte di due donne di Valdiporro, l’unadi 26 l’altra di 63 anni (1732-1735). Lapiù giovane con un decorso di cinquemesi, mentre la più anziana ne soffrìappena dieci giorni. Si può ipotizzareuna malattia acuta respiratoria accompagnatada una forma di catarro definitosalso per il caratteristico odoreaspro, maleodorante, tipico dellapolmonite caseosa, dell’ascessopolmonare e delle forme bronchiticheputride 14 .Cause accidentali — Fortunatamente,gli incidenti mortali non furono che seiin tutto il comprensorio indagato.Abbiamo: una bimba di 13 mesicaduta nel fuoco (Selva 1732); unbimbo di 3 anni scivolato «nel parol dalissia» (Selva 1734); una piccola dimesi 2, soffocata nel letto (Selva 1735);un pastore di anni 30, mentre «attendevaalle capre in un bosco» colpitosul capo da un sasso staccatosi dallamontagna (Selva 1735); un contadinodi anni 70 morto dopo tre giorni acausa di una caduta ( Velo 1736); unventiduenne di Velo trovò morte istantaneaschiacciato da un albero (Velo1737).Febbre — La febbre è una rispostadell’organismo a un’infezione virale obatterica, a quel tempo difficilmentediagnosticabile, ma che portava aldecesso nel giro di pochi giorni o alpiù entro pochi mesi. Accompagnataspesso da tosse e catarro (sintomi trai più frequenti e comuni tra le malattiedell’albero respiratorio, dalle più banalialle più gravi), poteva essere cagionatadalle più svariate infezioni, tra lequali possiamo ipotizzare: tifo, brucellosi(da latte inquinato), tubercolosi,febbre terzana (malaria 15 ), influenzevirali. Le febbri non meglio specificatefurono quelle che più concorsero adiradare la popolazione di questi trecentri abitati.Febbre maligna — Non è ben chiaroa quale malattia corrisponda nella36 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


STORIA DELLA MEDICINAterminologia medica moderna. La“febbre maligna”, quasi sempre conesito letale nello spazio che va dapochi giorni a circa un mese, sembraessere una diagnosi generica.Dobbiamo quindi affidarci ad alcunidocumenti archivistici. L’affezione, cheper assurdo non viene quasi mai consideratacontagiosa, scatena delle veree proprie epidemie. Da un processointentato contro alcuni medici nel 1752apprendiamo uno dei metodi di cura:in primis il solito salasso, poi una certapolvere da sciogliere in acqua o nelbrodo 16 (talora anche dei bocconcinidi erbe, preparati dallo speziale e cottinel brodo di pollo, da assumere quattrovolte al dì come purgativi) e un onto(unguento) da massaggiare sullostomaco. In seguito, con l’aggravarsidel male, venivano applicate dellepaste vescicanti sulle cosce (distintein “ventose secche”, “ventose strapazzate”o “ventose tagliate”), con unaspesa di circa 50 soldi 17 . Nella relazionedel 2 aprile 1686, stesa daGiovanni Tedesco, medico di Cologna,su di un’epidemia di maligna scatenatasiad Albaredo Colognese (orad’Adige) viene così riferita: «infiammazionedi pleura et in alcuni ne’polmoni, accompagnata da febbremaligna; parte […] sono periti benchémedicati, ma la maggior parte rissanatie quelli che non sono stati soccorsicon abbondante prelievo di sanguesono periti et ho riconosciuto esserequesto l’unico rimedio à questi mali,oltre che […] la farmacia. Né lividi, némacchie particolari, né tremori si sonoosservati in questi infermi, solo doloriprecognitivi, difficoltà di respiro, tossie dolori gravativi […]. Molti morironosenza assistenza di medici medicandosià capriccio».Il decorso della malattia fu quantificatoin cinque giorni dal suo comparire aldecesso; in 15 giorni spirarono 24persone. Nel paese si svolsero delleprocessioni religiose per impetrarel’aiuto divino «essendo quelle genti interrore» 18 . Di questa «febbre maligna,epidemica e non contagiosa [sic!], delgenere della doppia terzana ò puresinoche putrida biliosa», accompagnatada piressia modesta, dolori allavita (fianchi), mente confusa, mal ditesta, letargia, grande stanchezza,ansietà e difficoltà di respiro, polso«basso, celere e frequente», curatacon applicazioni delle ben noteventose, dopo le quali comparivano«macchie (petecchie) ma in poconumero e rosette», ne fanno relazioneall’Ufficio di Sanità di Verona alcunicittadini e medici veronesi al loro rientrodal Mantovano.Nell’estate del 1692, solo nella città diMantova, decedettero circa 50-60persone la settimana. I medici locali,non sapendo trovare la radice di talecalamità, incolpavano «l’humidità etincostanza della stagione». Altri ipotizzavanoche la febbre potesse esserecausata «dall’influsso maligno […]della gran massa di terra fatta perridurre a perfezione le fortificazioniesteriori». Il medico Antonio MariaCozza osservava che nella «nobiltàFigura 2: Valdiporro.non vi è stata mortalità e meno ne’conventi de’ religiosi e monache […],l’influenza è stata la maggior partenella gente bassa» 19 . C’è da supporreche fossero le misere e stentate condizionidi vita a creare le circostanzefavorevoli a contrarre il morbo e quindia diffonderlo rapidamente 20 .Fersa — L’unico caso di morbillo conesito infausto, dopo 40 giorni di sofferenzaper probabili complicanze batteriche,accadde a Valdiporro nel 1733,colpì Baldassarre figlio di AntonioPezzi, di anni 9.Flemmone — Raccolta purulenta contendenza a estendersi e invadere diffusamenteil tessuto connettivo. E’ statoriscontrato un solo caso riferito ad unabambina di Velo (1733) di quattro anni,che se ne andò dopo 15 giorni di indisposizione.Flusso — Vere e proprie epidemie(flusso dissenterico 21 , secondario ainfezioni o a parassitosi intestinale?)interessarono i tre paesi e causaronomolte vittime tra bambini e adulti.Sempre accompagnato da febbre emolto spesso da tosse, aveva undecorso dai 15 ai 30 giorni. Nonpossiamo escludere che, in taluni casi,con il termine “flusso” si potesse alluderea emorragia (nella tubercolosi,tifo, ecc.) 22 .Idropisia — Era una disfunzione abbastanzaricorrente. Sebbene sia untermine in uso da secoli, oggi si fa riferimentoalla condizione di idropisiaaddominale con il termine di ascite. Glieventi mortali furono otto (5 femmine e3 maschi), tra i quali si contano duegiovanissime vittime di anni 12 (Selva,1734) e 17 (Velo, 1732); gli altri, conetà compresa tra i 40 e i 70 anni, eranodi Selva di Progno, uno di Valdiporro.Mal di gola — Referto attinente a unbimbo di appena un mese (Selva1737). Probabilmente colpito daangina difterica maligna.Mal mazucho (o caduco) — I casi diepilessia riscontrati sono in totale 5 ecomprendono tre bambini (3, 12 e 13anni) e due donne (22 e 50 anni).Malattia con sintomatologia com plessache nelle forme convulsive generalizzate,quando non s’inter vengaadeguatamente, può essere infausta.Il decesso può essere avvenutodurante la crisi (che si può protrarredai dieci ai venti minuti) con conseguentegrave trauma da caduta o persoffocamento da rovesciamento dellalingua 23 .Morte post partum — Perirono solocinque donne di età compresa dai 26a 38 anni (1 a Valdiporro, 2 a Selva diProgno e 2 a Velo). La limitata casisticaè veramente sorprendente e i datisembrano poco attendibili se si considerail numero dei nati in quelle comunitànel tempo esaminato, né si puòcapire se ciò sia dovuto a gravi lesionidurante il travaglio di parto o a sepsipuerperale, che ha decorso rapido emortale in pochi giorni. Per quattro diloro si può propendere per questaseconda ipotesi. Una morì dopo 24 oredal parto, due dopo 4-6 giorni, l’altradopo 20 giorni di febbre.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>37


STORIA DELLA MEDICINAMorte violenta — Si tratta di un casoisolato, un uomo di 30 anni colpito da«mortal percossa» (Velo 1736).Postema — Raccolta circoscritta dipus in una cavità neoformata. Sonodescritti sei casi (da 4 a 71 anni) 24 .Punta — Con mal di punta si solevaindicare un dolore costale significativo,probabilmente dovuto a pleurite, eventualmente,a pericardite 25 o, forse, in -far to. I morti furono 18 tra il 1732 e il1737 e ben 16 appartenevano a Velo(gli altri 2 a Selva), di età dai 10 ai 72anni, con evoluzione infausta da 5 a 15giorni.Tisi o febbre etica — La tubercolosifu un altro flagello ed ebbe a mieteremolte vittime delle età più disparate.Su 16 morti 11 erano di Velo, 2 di Selvadi Progno e 3 di Valdiporro.Vaiolo — La malattia, estremamentecontagiosa a decorso grave con altamortalità, era endemica in tutto ilmondo occidentale. I decessi, tra il1732 al 1735, furono solo sette (2 aSelva, 5 a Velo), l’età era compresa fra8 giorni e 16 anni.Vermi — Patologia grave legata per lopiù all’età infantile 26 . La verminosi,dovuta principalmente alla scarsapulizia dei lattanti e di chi li accudiva,spesso risultava devastante. Non certorari i decessi di neonati a pochi giornidalla nascita o non oltre i tre mesi. Ilcaso più impressionante accadde aSelva di Progno nel 1735 dove ladiciannovenne Angela, figlia del fuDomenico Ferazza, rimase letteralmente«soffocata dai vermi» (probabileinfestazione da ascaridi con occlusione,perforazione e lacerazioni intestinali),mentre per i lattanti si sarà trattatodi ossiuri (patologia interumanaauto infestante e contagiosa).MESI CON MAGGIOR MORTALITÀLa distribuzione mensile dei decessinon è di per sé interessante o indicativa.Abbiamo anni in cui la mortalità ènulla da marzo a novembre per Selva(1733); da gennaio a dicembre, conesclusione dei mesi di gennaio, marzoe dicembre per Valdiporro (1735); dagennaio a novembre, tranne che neimesi di marzo, aprile, luglio, dicembreper Velo (1732) e da febbraio adicembre, esclusi gennaio, maggio,giugno, luglio, novembre (1733). I datipotrebbero essere approssimativi perdifetto non avendo chi scrive potutofare, come già detto, il confronto coiregistri parrocchiali.BIBLIOGRAFIA• AA. VV., Il manuale del medico pra tico,Bologna 1961, ristampa 19 62.• MARCELLO BONDARDO, Dizionarioetimologico del dialetto veronese,Verona 1986, ristampa 1988.• FEDERICO BOZZINI, L’imperatore e lospeziale – le vicende sanitarie di uncomune veronese nella prima metàdell’Ottocento: Erbé (1817-1847), Roma1995.• ADRIANO GALASSI – ROMANO SARZI,Alla Syrena spezieria del ‘600 inMantova, Mantova 2000.• GIULIO GALETTO, Dizionario Veronese– Italiano, ed. “L’Arena”, Verona 2004.• CARLO MARCHI – LILIA TURCI, Vangadizza1734, ricognizione sui registriFigura 3: Velo.parrocchiali di morte, in “Verona Medica”n. 3, 1993, pp. 22-26.• GIORGIO RIGOBELLO, Lessico deidialetti del Territorio Veronese, Accademiadi Agricoltura Scienze e Letteredi Verona, Verona 1998• A. S. ROVERSI, Diagnostica e Terapia,Milano 1977.• Malattie mortali nella prima metà delSettecento in alcuni paesi della Lessinia,Gianna Ferrari De Salvo, "Cimbri/ Tzim -bar, n. 40 (a. XIX), luglio-dicembre 2008",pp. 117-130.NOTE1Sarebbe anche stato opportuno fare un confrontocon i registri parrocchiali. I sacerdoti erano obbligatia far pervenire all’Ufficio Sanità di Veronal’elenco dei nati e dei morti della loro parrocchia(come da Proclama 16 settembre 1712 e antecedenti)al «finir d’ogni mese, altrimenti, spiratigiorni dodici del susseguente, senza che si sianoricevute le dette note, si leverà senz’altro avviso,irremissibilmente, la pena di ducati 10 ad ognunoche si sarà fatto colpevole di tale mancanza». Vifurono, comunque, dei casi di trasgressione a taleobbligo. Fra i tanti, nel 1783 anche il parroco diVelo, «quantunque più volte eccitato», fu ammonitoper non aver spedito da molto tempo taledocumentazione. Per questo motivo, in moltecomunità religiose della provincia fu periodicamenteinviato un funzionario a ritirare copia deidocumenti e all’inadempiente elevata una multa(ASVr, Ufficio Sanità, d’ora in poi U. S., b. XXVIII).2ASVr, U. S., Questo fondo comprende i registri deibattezzati e morti di città e del territorio. Per laprovincia gli anni vanno al 1732 al 1802. I registridei Battezzati del Territorio consultati sono iseguenti: Selva di Progno, reg. 112 (cc. 491, 492-515), reg. 113 (cc. 505, 506), reg. 114(cc.505,506). Valdiporro, reg. 112 (cc. 549, 550),reg. 113 (cc. 565, 566), reg. 114 (cc.565, 566).Velo, reg. 112 (cc. 543, 544), reg. 113 (cc. 559,560), reg. 114 (cc. 559, 560). Registri dei Mortidel Territorio consultati: Selva di Progno, reg. 247(cc. 453, 454), reg. 248 (cc. 513, 514- 670), reg.249 (cc. 513-523).Valdiporro, reg. 247 (cc.513 -524), reg. 248 (cc. 581, 582), reg. 249 (cc. 581,582). Velo, reg. 247 (cc. 507, 508), reg. 248 (cc.575, 576- 592), reg. 249 (cc. 575, 576- 588).3Sull’argomento rimando a F. BOZZINI, L’imperatoree lo speziale, Roma 1995, p. 406 e segg.4Nel 1751 viene deliberato che « i chirurghidebbono essere o dottorati o licenziati dall’universitàdi Padova, o licenziati dal Collegio deiMedici o dal Consiglio dei XII di Verona e che nonpossano esercitare il loro mestiere nella stessabottega del barbiere come fino ad ora avviene».Non mancano, comunque, gli illeciti. La curiosacategoria detta dei “barbieri-chirurghi” nacqueverso l’anno 1000, suscitata dalla necessità diqualcuno (generalmente il barbiere) in grado didepilare le parti da operare e, al bisogno, dimettere un clistere o applicare sanguisughe, tuttepratiche profondamente disdegnate dai medici.Nel corso dei secoli sorsero in tutta Europa scuoledi specializzazione e i chirurghi, in base alla loropreparazione pratica e teorica, erano autorizzatia operare. In ogni caso era loro vietato prescriverefarmaci, anche i più semplici, perché questoera privilegio esclusivo dei medici. Nella secondametà del Settecento, nei piccoli paesi, spesso prividel dottore, si pensò di delegare al chirurgo chesi era dimostrato esperto e saggio nell’espletarela sua professione la possibilità di «ricettare e trattarele malattie interne». Molti erano i medicamenticomplessi che non potevano somministrare, traquesti i «purganti drastici» (ASVr, Casa deiMercanti, b. 80, Liber Stautorum artis barbierorumet chirurgorum, sotto la protezione di santa Appollonia).5«Saranno incaricati li parochi di cadauna Villa ditrasmetter di mese in mese alla Canzelaria nostradi Sanità le polizze dei morti, e descrivere il nomedi cadaun morto, se sono stati medicati il nomedel medico che gli medicò, e se non sarano statimedicati doveranno aggiungere: morto senzamedico» (ASVr, U. S., reg. 266 bis, 26 agosto1718).6Alessandro Monti (o da Monte) presentò il suoprivilegio in chirurgia conseguito all’Università diPadova il 14 maggio 1703 e il 29 ottobre 1718 fuapprovato e licenziato dal magistrato alla Sanitàdi Venezia. Per la sua «abilità e sufficenza» e perle molteplici giurate attestazioni, gli fu concessala facoltà di medicare, cioè di «poter sovenire conla dovuta esperienza qualunque ammalato […],quando però non vi fosse medico condotto» (4agosto 1738, con rinnovo l’8 agosto 1750, ASVr,U. S., reg. 266 bis).7Lorenzo Melotti (o Mellotto) di Erbezzo fu approvatoin chirurgia a Verona il primo giugno 1724(ASVr, U. S., reg. 269, c.n.n.).38 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


STORIA DELLA MEDICINA8ASVr, U. S., reg. 266 bis.9ASVr, U. S., b. XLVII, fasc., cc. 16v, 17v, anno1752, 16 giugno.10Abbiamo già riferito (v. anche nota 4) che spessoc’erano, allora come ora, individui senza scrupoli,veri e propri truffatori, che esercitavano la medicinae la chirurgia dispensando medicamentisenza essere muniti dei requisiti necessari. Traquesti era tal Giuseppe Fedri di Erbezzo denunciatoil 30 agosto 1785. Anche Ignazio Mazzini,chirurgo della Valpantena «barbaramentemedicò» alcune persone che con le sue curetrovarono repentina morte; la sua indebita attivitàfu denunciata il 29 aprile 1786 anche da unmedico fisico, che si firmò N.N., e con lui altrianonimi. Al Mazzini fu contestato l’esercizio dellamedicina in quanto, semplice chirurgo, nonpoteva visitare e prescrivere medicamenti (ASVr,U. S., b. XLVII, c. sciolta).11ASVr, U. S., Morti Territorio, reg. 249, c. 582. ISauro sono attestati a Valdiporro già nel Librod’Estimo del 1628 con Giacomo e DomenicoSauor; nel 1690 abbiamo un Simon Saur e nel1709 Domenico Xauro. Nell’Estimo del 1766,Lorenzo Xauro q. Giovanni, con casa di proprietàin contrà del Xauro coperta di paglia e pochelaste, dichiara di possedere 14 vacche, 1 cavalloda soma e una pezza di terra di 8 campi; risultaallibrato per 228 soldi (ASVr. Antichi Estimi Provvisori,reg. 392, c. 15). Nel Libro Battezzati del1732-1733 abbiamo Batta Xauri, agricoltore, eGiovanni Xaori (ASVr, Battezzati Territorio, reg.112, Valdiporro, c. 549). C’è da notare che, stranamente,nei registri dei Morti Territorio comparegraficamente come Sauro.12Per l’etimologia di tale voce rimando a M.BONDARDO, Dizionario etimologico del dialettoveronese, Verona 1986, ristampa 1988; G.GALETTO, Dizionario Veronese – Italiano, Verona,2004; G. RIGOBELLO, Lessico dei dialetti delTerritorio Veronese, Verona 1998.13Informazione personale del dottor Diego Morettidi Oppeano che fu medico condotto a Velo dal1951 al 1953.14Nella sua relazione autoptica eseguita in Veronanel 1796, Giambattista del Bene cita il medicoromano Lancisi (1706) che «vidde molti perireimprovvisamente pel catarro detto soffocativo»(ASVr, U. S., b. XLVIII, Autopsie, Giambattista delBene, 1793-1797, cc. nn.).15La causa andrebbe ricercata nelle numerosepozze d’acqua stagnante per l’abbeveraggio delbestiame, infestate da zanzare del tipo anophele,veicolo del plasmodium malariae.16Potrebbe trattarsi della Polvere di James dal nomedel suo inventore, il medico inglese Robert James(Kinverston, 1705 - Londra 1776). A lungo fu ritenutaestremamente efficace per febbri, reumatismi,tosse canina, ferse, vaiolo, mal di capo,ipocondria, raffreddori e consunzioni. Un fascicolettomanoscritto intitolato Direzioni per lepolveri di James, con la descrizione delle varieapplicazioni di questa polvere e il metodo dipreparazione del “brodo di pollo”, è conservatopresso l’Archivio di Stato di Verona (ASVr, U.S.,b. LXIV, Ricette).17L’interrogatorio dei condannati nelle prigioni diVerona ci illumina sulla terapia prescritta ai malatidi febbre maligna. Il chirurgo Giuseppe Santi,oltre all’applicazione di ventose, faceva scioglieredelle polverine in acqua e il liquido «piuttostotorbido» che ne risultava veniva propinato quattrovolte al giorno a tutti i prigionieri: dalla stessa«boza ognuno ne beveva». Questo intruglioveniva somministrato indistintamente a tutti gliinfermi «se bene erano oppressi da male differente,e come non trovavano alcun rimedio nellasuddetta bevanda, la gietavano nelle mastelle»(ASVr, U.S., b. XLVII, fasc. cc. 22,23; si tratta diuna denuncia contro il chirurgo delle carceri perabuso di professione medica, anni 1736, 1737.Nella stessa busta si veda anche Malattie emortalità nel genere umano nella villa di Marzana,1791, novembre, ms.).18ASVr, U. S., b. CXIV, fasc. Albaredo d’Adige.19ASVr, U.S., b. XXVI, Relazioni e informazioni variedei secc. XVI – XVIII, cc. sciolte.20E’ quanto risulta dalla relazione del protomedicoZenone Bongiovanni dell’ 8 marzo 1791 suun’epidemia di «febbre mortifera» propagatasi inVerona tra l’introl dei Calcirelli, l’introl dettoScavezzo e l’introl detto di Santa Caterina dovela malattia aveva colpito più famiglie che vivevanoin abitazioni malsane con cloache a cieloaperto. Egli raccomanda di disinfettare le casecon «un’ebullizion di calce spenta nell’acqua […],suffumigi continui in tutte le stanze, aceto obollente o sparso sul ferro rovente, o con del nitrosparso sul fuoco» sconsigliando le profumazionisopra la strada adiacente alle case per non «incutereun inopportuno bisbiglio o terrore in quellivicini o lontani» (ASVr, U.S., b. XLVI, Relazioni dimedici-chirurghi circa autopsie, epidemie ed altro,1754-1797).21ASVr, U. S., b. LXIV, c. sciolta, anno 1747, 19luglio. Il medico giudicò che l’uomo, di anni 72,soggetto a frequenti diarree, potesse esseredeceduto «dà una cholera».Figura 4: I dati sono riferiti alla somma complessivadei decessi nei tre paesi, suddivisa per annoe per causa più frequente di morte.22«Soffriva di flusso, che per quanto raccogliesi,era di sangue», così nel referto autoptico delsoldato padovano Felice Pelle, di anni 22, il 16marzo 1795 (ASVr, U.S., b. XLVI, Autopsie, protomedicoZuane Bongiovanni, fasc.).23Ci ragguaglia Bartolo Lughezzani, parroco diErbezzo (6 aprile 1725), sulla morte di VicenzoMorandini d’anni 19 figlio di Rocco: «doppo ilcontinuo spazio d’anni 7 travagliato con straordinariafrequenza di mal caduco e doppo l’ultimavolta, che sono quindici giorni gieri, in un prattodistante dall’abitazione in venti passi incirca,mandato dalla madre […] in guardia di quattropecore fu seriamente assalito dal prefatto maleche, fatta la caduta sul piano, stete circa mezzahora nell’accidente non sapendo se fosse vivo òmorto. Fu portato à casa e chiamato me religioso,[…] non scoprendo alcun segno di vita, non poteiche asserire esser veramente spirato […] egiudicai esser restato soffocato dalla veemenzadella caduta di tal morbo ». Altra relazione suquesto male fu scritta dal parroco di SanMassimo, suburbio di Verona, il 25 novembre1745. Un ragazzino di anni 12 «fu assalito dadolore di cappo, con vomito, qual continuò dallehore 18 alle hore 5 […] et in tal tempo rese l’animaal suo Creatore, havendo dato segno di malcaduco con squama (schiuma) alla bocca»(ASVr, U. S., b. LXIV, cc. sciolte). In questa bustasi trovano altre relazioni su decessi dovutiall’epilessia: una donna di Illasi fu trovata soffocatanel letto, altra, del Cerro, cadde durante unacrisi nella pozza dove stava lavando; un uomodel Tormine di Villafranca morì soffocato duranteun parossismo epilettico; un ebreo di anni 71,«sottoposto a cadute epilettiche», perì a causadi una «valida percossa» con rottura di qualchevaso sanguigno grande dentro la testa, al qualeseguì «copioso travaso di sangue dal naso ebocca»; un uomo d’Illasi andava soggetto adaccidenti epilettici fino a cadere più volte algiorno, ecc.24Tale malanno, che si manifestava con «doloreacutissimo nel petto e somma difficoltà respiratoria»,veniva trattato con olio di mandorle dolci(molto usato nelle malattie dell’esofago, della gola,dei polmoni e dei reni). Dopo il decesso, chesopraggiungeva per soffocamento a causa delsangue coagulato e impegnato nelle vie respiratorie,si manifestava un’abbondante «uscita dimateria fetente e putrida per bocca, da cui rilevasiesser morto per apostema rotta improvvisamentenel petto dalla quale dipendevano li atrocidolori nel respiro» (ASVr, U. S., b. LXIV).25Un uomo di Affi, ammalato da sei o sette giorni«con un dolore acuto nel petto […] e morto da taldolore quasi improvvisamente». Un altro diVerona, di anni 70, il 4 marzo 1745 spirò improvvisamentenel sonno, soffocato dal sangue perrottura di una postema nei polmoni. La sera primasi era lamentato di una «punta nel petto che glicorrispondeva alla spalla, segnali chiarissimidell’occulta e micidiale malattia» (ASVr, U. S., b.LXIV, 10 luglio 1735, c. sciolta). Una donna diPoiano sofferente da circa 5 giorni di «mal dipunta, ossia infiammazione», fu curata dal medicoBonuzzi di Verona con il solito salasso, cinqueonce di olio di mandorle e l’acqua di un decottoricavato dall’ebollizione di una non meglio specificataerba, “orzo tedesco” e del “violezzo” (comearomatizzante). Con l’aggravarsi del male, fueseguito un altro considerevole prelievo di sanguee un’unzione «da applicare alla parte del suodolore». Per la visita medica e medicine sborsòdue lire per ognuna di esse (ASVr, U. S., b. XLVII,fasc., cc. 16v, 17v, anno 1752, 16 giugno).26Possiamo documentare altri episodi eclatantiavvenuti nella nostra provincia. Un ragazzino diErbé di circa 10 anni morto «si crede soffocatoda vermi, per i contorcimenti ch’ aveva, e doloridi ventre, prima di morire». Due sorelline di 9 e13 anni di Mazzagatta (ora Mazzantica, incomune di Oppeano) morirono in poche ore soffocatedai vermi. Nel suo referto, il medico fisicoGio Batta Concieri di Isola della Scala imputa talidecessi al «mangiar erbaggi ritrovati incampagna, non lontani dal sospetto di nascostoveleno», ingeriti con grande avidità e in quantitàdalle ragazzine. Tali erbaggi erano responsabilidi «alterazione de sughi del basso ventre tuttoincurvato, un sfacelo in tutte le interiora […] e dellivermi, che per tal putredine si hanno poi manifestaticopiosi e tutti coperti di sangue». Anna, figliadi Giacomo Zanardi di Montorio morì in circa dueore «assaltata da una furia di vermi» (ASVr, U. S.,b. LXIX, c. sciolta, 14 dicembre 1735; 26 maggio1743, c. sciolta; 16 settembre 1748, c. sciolta ).I pazienti infestati da questi parassiti dovevanoassumere grande quantità di aglio condito conpepe e aceto e, al collo, una collana di spicchid’aglio e qualche dose di canfora «onde rianimarloro la macchina» (ASVr, U. S., b. XLVI, autopsie,carte n.nn.).<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>39


STORIA DELLA MEDICINAL’asma bronchialedel dottor Ernesto GuevaraAvere l’asma bronchiale fin daragazzo. Non fare nulla per curarselo.Aspirare continuamente amplissimeboccate di fumo da un enorme sigaroavana. Un paziente simile sarebbemeglio perderlo che trovarlo. Quandopoi il paziente è un medico tuttoandrebbe elevato all’ennesimapotenza.Il dottor Ernesto Guevara della Cerna,poi detto il Che, si era laureato pressol’Università di Buenos Aires con unatesi sulle allergie. E si era subito dedicatoalla professione sospinto dagliideali più nobili. Anzi per essere piùvicino ai malati più derelitti e ai poveri,si fece esperto in lebbra (in questomolto mutatis e molto mutandisricorda la vicenda dello scrittore nazifascistafrancese Celine). Si aggiravaamorevolmente per i villaggi più sperdutie miserabili dell’Argentina, dell’Amazzoniaperuviana, della Colombia,del Venezuela e del Guatemala,apportando poche cure e sufficientesollievo ai lebbrosi.I suoi spostamenti, spesso avventurosie fatti talora con mezzi primitivi edi fortuna, a volte erano resi assaipenosi dai frequenti accessi di asmabronchiale che spesso, fin dabambino, gli avevano impedito digiocare con i compagni e di frequentarela scuola. Tra gli anni cin quan tae sessanta, la terapia del l’asma bronchialeera ancora limitata ai presiditerapeutici del passaggio di secolo. Ildottor Guevara aveva sempre sottomanoun inalatore per spruzzarsi ingola, all’occorrenza, efedrina edadrenalina.La frequentazione dei miserabililebbrosi, e l’amara quotidiana presadi coscienza delle deprecabili condizioniigienico-sanitarie nelle quali venivanolasciati, suscitarono nel giovanemedico un desiderio sempre più fortedi attuare in quei luoghi, magarid’autorità, una medicina sociale edassolutamente ugualitaria. Questaidea prese forma pian piano e siconcretizzò col passare dei mesi macominciò a “politicizzarsi” quando sisposò con la splendida peruvianaHilda Gadea, attivista del PartidoGuatemalteco del trabajo. Qui il dottorGuevara entrò in contatto con gli intellettualicomunisti e con gli esulicubani, superstiti della disfatta controil dittatore Batista. Ma la vera svoltaavvenne poco dopo in Messicoquando Guevara incontrò FidelCastro. In quel momento capì che eraarrivato il momento di abbandonaredefinitivamente la medicina perimbracciare il mitra, e di portare avantiil suo disegno sociale e umanitarioormai irrimediabilmente tinto dei coloriCENTRO REGIONALE DI RIFERIMENTO PER LA MEDICINA CONVENZIONATADI ASSISTENZA PRIMARIADal 17 dicembre 2007 gli uffici del Centro Regionale di Riferimento per la Medicina Convenzionata presenti a Preganziol (TV) in viaTerraglio 58 si trasferiranno al seguente indirizzo:Via Pisa 14 - 31100 – TrevisoI nuovi numeri di telefono sono:Segreteria Centro Regionale: 0422 – 323071Segreteria Scuola di Formazione Specifica in Medicina Generale: 0422 – 323070Fax: 0422 – 323066Gli indirizzi e-mail restano invariati:segcrrmedicinaconvenzionata@ulss.tv.itdirezionescuolamg@ulss.tv.it40 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


STORIA DELLA MEDICINAdel socialismo. Nelle battaglie cheportarono alla presa del potere diFidel Castro a Cuba, Guevara erasempre costretto a spostarsi neiboschi o rifugiarsi in luoghi inaccessibili,dove i farmaci per calmare gliaccessi d’asma divennero sempre piùrari e sostanzialmente introvabili.Ora il bel guerrigliero era detto da tuttiil “Che” per la sua abitudine tuttaargentina, di intercalare spesso neisuo discorsi la parola “che”, chepotremmo liberamente tradurre con“amico” ma anche con “cioè” o qualcosadi simile. Come è noto, nonostantele alte cariche politiche chericoprì (divenne anche ministro dell’industriae “ambasciatore itinerante”della nuova repubblica cubana), ilChe si rese progressivamente contoche il sistema politico che avevaabbracciato non era per niente quelloche aveva sognato e per il quale siera così strenuamente battuto. Decisealla fine di tagliare definitivamente iponti col regime di Castro per inseguirel’antico sogno di stabilire unnuovo ordine sociale in Sudamerica.La sua personale lotta contro il capitalismoricominciò dunque nell’aprile1965.Il Che compì vari tentativi di esportarela rivoluzione dapprima in alcuni paesiafricani, quindi in Bolivia dove sognòdi istituire il centro propulsore dellanuova rivoluzione latino-americana.Fu proprio in Bolivia che, con unnutrito drappello di fedelissimi, si battécon esiti alterni, contro gli agguerritissimie spietati uomini della Escuelade las Americas, vere teste di cuoiospecificamente preparati per la lottaalla guerriglia. Nei continui spostamentinella boscaglia boliviana, il Chenon disponeva ormai più di nessunmezzo farmacologico che potesselenire i sempre più frequenti e squassantiattacchi di asma bronchiale. Maormai non se ne preoccupava più,spinto com’era da un, mai espressonei diari, desiderio di autodistruzione.Nella boscaglia vicino a La Higuera,dopo un violentissimo scontro con leteste di cuoio, venne ferito al bracciodestro e circondato dai soldati. Venneportato a La Higuera. Il mattino dopo,mentre giaceva muto sul pavimentodell’improvvisata prigione, l’aula diuna scuola, il tenente Mario Teran glicomparve davanti all’improvviso e glisparò a bruciapelo sei pallottole. Unadirettamente nel cuore. Gli ordinierano precisi: il Che non dovevasopravvivere. Sarebbe stato unsimbolo troppo scomodo. Nessunostato autoritario ha bisogno di testimonialdell’opposizione interna. E’ il9 ottobre 1967. Le foto del Che,disteso su un improvvisato tavoloanatomico, fanno immediatamente ilgiro del mondo.Da quel momento egli diverrà permolti un mito, talora strumentalizzatoper ideali in realtà da lui non sempreperseguiti.Ma fino all’ultimo fu un medico. Mentrecamminava verso La Higuera, insistetteperché venisse frenatal’emorragia di un soldato e, con i polsilegati, indicò ai miliziani i gesti giustiper applicare il laccio emostatico aldi sopra della ferita al braccio.CARLO MARCHIINPSIstituto Nazionale Previdenza Sociale Direzione Provinciale di VeronaAVVISOL’I.N.P.S. – Sede di Verona – deve procedere alla reintegrazione delle Liste Speciali dei Medici di Controllo delle sedi di:<strong>VERONA</strong> – VILLAFRANCA – CAPRINO VERONESEIn particolare gli incarichi da attribuire sono:1 per la sede di Verona, 1 per la sede di Villafranca, 1 per la sede di Caprino Veronese.I medici interessati sono invitati a presentare la domanda, in carta libera, entro il 30 aprile 2009alla sede INPS di Verona – Ufficio Direzione – Via Cesare Battisti n. 19Per la domanda, che potrà essere presentata direttamente o spedita tramite raccomandata con ricevuta di ritorno,è a disposizione un fac-simile presso la reception della sede di Verona o presso le agenzie di produzionedi Legnago, Caprino Veronese, San Bonifacio e Villafranca.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>41


FNOMCEOClandestiniIL DOCUMENTO DELLA FNOMCEOI 105 Presidenti degli Ordini provincialidei Medici, riuniti ieri e oggi in ConsiglioNazionale a Roma, presso l’HotelCicerone, hanno approvato all’unani -mità un Documento di forte dissensoaffinché alla Camera non venga approvatol’emendamento al DDL “Sicurez -za” che abrogherebbe il divieto per imedici di denunciare alle autorità gliimmigrati irregolari che si rivolgono, peressere curati, alle strutture sanitariepubbliche.L’emendamento - il 39.306 al DDL 733- è già “passato” in Senato il 5 febbraioscorso.Ecco in allegato, la versione integrale,del testo del Documento emesso oggi.Il Consiglio Nazionale della FNOMCeO,riunito in Roma in data 20 e 21.02.09,esprime viva preoccupazione e fortedissenso per i contenuti del disegno dilegge, approvato dal Senato il 5 feb -braio e in discussione alla Camera, cheabroga il divieto di denuncia, da partedel medico, degli immigrati irregolari inoccasione di prestazioni sanitarie.Evidenzia come tale procedura sia innetto contrasto con i principi delladeontologia medica, espressi in particolaredal giuramento professionale edall’art. 3 del codice deontologico, cheimpongono ai medici di curare ogni in -divi duo senza discriminazioni legateall’etnia, alla religione, al genere, al l’i -deo logia, di mantenere il segreto pro -fes sionale e di seguire le leggi quandonon siano in contrasto con gli scopidella professione.Il Consiglio Nazionale della FNOMCeO,ribadendo che le infrazioni del codicedeontologico sono sanzionabili dagliordini di appartenenza, segnala co -munque che la possibilità di de nun ciacreerà percorsi clandestini di cura,sottraendo al controllo della sanitàpubblica le patologie diffusive emergentiche rappresentano un grave pericoloper ogni individuo e per la societàtutta e che oggi sono monitorate econtrollate.Il Consiglio Nazionale si appella alParlamento con un fermo richiamo allesuperiori esigenze d tutela della saluteoltre che agli imprenscindibili principidi solidarietà, patrimonio storico dellanostra nazione.Il Consiglio Nazionale della FNOMCeOsarà vicino ai colleghi che dovesseroincorrere in procedimenti sanzionatoriper aver ottemperato agli obblighideontologici.Il Consiglio Nazionale della FNOMCeOsollecita pertanto la Camera dei Deputatia non approvare questo emendamento,contrastante con i principifondanti del rapporto persona malatae medico, ripristinando quanto previstodalla normativa precedente.Sollecita infine un’audizione urgentepresso le sedi istituzionali competenti,allo scopo di motivare compiutamentela posizione espressa dai medici edagli odontoiatri italiani.NON PUBBLICHIAMO LETTERE ANONIMEInformiamo tutti i Colleghi di un’evenienza purtroppo non rara, spiacevole e che pertanto vorremmo avesse fine.Capita frequentemente che, vuoi al Direttore di questo periodico, vuoi alla Commissione Pubblicità o ad altri, vengano inviatelettere anonimeper segnalare ingiustizie, episodi censurabili, atti che almeno all’autore sembrano meritevoli di più o meno gravi condanne.Riteniamo nostro dovere informare tutti che tali lettere quando non firmate vengono cestinate d’ufficio.Chi desidera segnalare una qualsiasi evenienza lo faccia tranquillamente dando le sue generalità.Può dire, se lo desidera, che non vuole essere personalmente coinvolto, e noi ci impegniamo a rispettare questa sua richiesta.L’anonimato è invece garanzia dell’inutilità di qualsiasi informativa.Spesso anche semplici cittadini, ancor più frequentemente dei Colleghi,adottano questa tecnica poco cavalleresca di denuncia.Anche le loro lettere, quando non firmate, hanno lo stesso destino.Il Comitato di Redazione di <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>42 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


FNOMCEOBianco, confermatoPresidente della Fnomceo"Un risultato nel segno della continuità".Così la Federazione nazionaledegli ordini dei medici chirurghie degli odontoiatri (Fnomceo), sulrinnovo del Comitato centrale per iltriennio 2009-2011, che ha visto laconferma del presidente AmedeoBianco."Sono risultati eletti tutti i componentidella lista presentata da Bianco (Torino)e Maurizio Benato (Padova), rispettivamentePresidente e vicepresidenteuscenti della Fnomceo. Primo dei noneletti Giovanni Maria Righetti, con ungap di 139 voti rispetto all'ultimo deglieletti. Righetti si presentava nella listaportata avanti da Salvatore Amato". Maecco i risultati. Eletti a far parte delcomitato Centrale per il triennio 2009-2011: Maurizio Benato, con 1.147 voti;Amedeo Bianco (1.140); Guido Marinoni(1.082); Giuseppe Augello (1.076);Raimondo Ibba (1.075); GabrielePeperoni (1.047); Nicolino D'Autilia(1.042); Roberto Stella (1.038);Pasquale Veneziano (1.036); LuigiConte (1.035); Sergio Bovenga (1.029);Fabrizio Cristofari (1.013); Gian LuigiSpata (1.008). Sono state scrutinate1.880 schede, di cui 34 bianche e unanulla. Ieri sera si è concluso anche loscrutinio per il rinnovo della CommissioneAlbo Odontoiatri (Cao). Sonorisultati eletti Raffaele Iandolo (voti 299);Giacinto Valerio Brucoli (285); ClaudioCortesini (273); Giuseppe Renzo (237);Alessandro Zovi (204). I primi quattroeletti entreranno a far parte, oltre chedella Cao nazionale, anche del ComitatoCentrale della Fnomceo. Domanisi terrà lo scrutinio per l'elezione deirevisori dei conti della Federazione. Neiprossimi giorni il Comitato Centrale siriunirà per attribuire, al suo interno, lecariche.Soddisfazione alla notizia della vittoriadella lista guidata dall'attuale presidente,arriva dall'Anaao Assomed."Questa vittoria - commenta il segretarionazionale Anaao Assomed, CarloLusenti - premia le indiscusse capacitàdi Bianco che in questi tre anni hasaputo rilanciare il ruolo della Federazionecon innumerevoli e prestigioseiniziative politiche, culturali e di caratterepiù strettamente ordinistiche. Lesua ormai nota volontà, ampiamentedimostrata e verificata, di essere ilPresidente di tutti i medici - sottolinea- ha avviato un nuovo corso nellagestione di una Federazione il cuicompito è quello di interpretare unruolo fondamentale a tutela dei medici,ma anche e soprattutto dei cittadini".La sfida che attende Bianco non èsemplice. "I temi all'ordine del giornodella sanità italiana nell'immediatofuturo e nell'arco del prossimo trienniosi preannunciano particolarmente delicatied impegnativi, ma non vi èdubbio che la conferma di Bianco è lagaranzia di interventi attivi e condivisiin nome della categoria rappresentata",conclude."Il lavoro paga, soprattutto se vienecompiuto con competenza". E' il primocommento di Giacomo Milillo, segretarionazionale della FIMMG allaconferma di Bianco alla guida dellaFnomceo. "Come Fimmg siamo certamentesoddisfatti per il risultato, chepremia il lavoro del presidente e delComitato centrale uscente - prosegueMilillo - Il mio personale apprezzamentova al confronto civile e democratico,che ha contraddistinto questevotazioni. E rivolgo il mio ringraziamentoa tutti i presidenti degli Ordinidei medici iscritti a Fimmg". Le elezionihanno registrato la partecipazione di103 ordini locali. "Nonostante lacompetizione elettorale abbia vistodivisi su più fronti i medici italiani -conclude il numero uno della Fimmgcon un auspicio - sono certo che ilComitato Centrale Fnomceo appenaeletto potrà contare sulla piena collaborazionedi tutti i presidenti degliOrdini della Penisola".TRIBUNALE DI TORINOGRATUITA LA DIFFUSIONE DI MUSICANEGLI STUDI MEDICILa riproduzione musicale in uno studio medico – medico-dentistico nel caso specificato – non può ritenersi effettuata a scopo di lucro, neppureindirettamente. Il medico dentista, ha osservato il Tribunale di Torino, ascolta la musica mentre lavora soltanto per diletto mentre il paziente èindifferente al fatto che nello studio venga trasmessa della musica, né è indotto a scegliere un dentista piuttosto che un altro in base al fatto che nellostudio si ascolti della musica. Consegue che il medico non è tenuto al versamento di compensi in favore del produttore di fonogrammi, nonché gliartisti interpreti e gli artisti esecutori che abbiano compiuto l’interpretazione o l’esecuzione fissata o riprodotta nei fonogrammi. (Avv. Ennio Grassini)<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>43


ENPAMIscrizionevolontariaONAOSIPER I SANITARI NON DIPENDENTIDA PUBBLICHE AMMINISTRAZIONISCADE IL 31.03.2009.LE PRESTAZIONI IN FAVOREDEI CONTRIBUENTI ONAOSIL’ONAOSI rappresenta una forma diassistenza complementare vantaggiosaed economica a tutela dei figli e dellefamiglie dei Sanitari.L’attività della Fondazione, finalizzata aobiettivi di solidarietà e assistenza, haper scopo primario il sostegno,l’educazione, l’istruzione e la formazione,entro i limiti di bilancio, degliorfani, figli legittimi, adottivi, medicichirurghied odontoiatri, contribuentiobbligatori o volontari, per consentireloro di conseguire un titolo di studio edi accedere all’esercizio di una professioneo di un’arte.LʼISCRIZIONE E LA REGOLARITÀDI CONTRIBUZIONECOSTITUISCONO CONDIZIONIINDISPENSABILIPer i sanitari che sono già contribuentivolontari ONAOSI scade il 31 marzo2009 il termine ultimo per il versamentodella quota relativa al corrente anno.Tale versamento tempestivo è indispensabileper non perdere i dirittiacquisiti e per continuare a fruire delleprestazioni e dei servizi eventualmentegià in godimento, ma anche per noninterrompere la regolarità e la continuitàdi contribuzione ai fini dei benefici evantaggi futuri.Per i Sanitari non dipendenti pubbliciche invece non sono ancora iscrittie contribuenti ONAOSI, è di primariaimportanza informarli e sensibilizzarli ilpiù possibile e nelle modalità più esaustivesulle opportunità e i vantaggi chemette loro a disposizione la Fondazione,anche per quanto riguarda ilrecentissimo ampliamento dell’offertadi prestazioni assistenziali in loro favore.Va fatto peraltro presente che, secondol’art. 5, comma 3, dell’attuale regolamentodi riscossione della Fondazione,“in caso di decesso, si consideraadempiente il contribuente in regolacon i versamenti dell’anno precedentee per il quale non sia ancora scaduto iltermine per il versamento dei contributidovuti nell’anno del decesso”.È quindi nell’interesse del sanitarioprovvedere quanto prima possibile,se non già fattom ad iscriversi volontariamenteallʼONAOSI ed eseguirecon puntualità e tempestività il versamentodella quota annuale dovuta.Nel rimandare al meteriale informativo,alla tabella delle quote ed allamodulistica reperibile presso leSegreterie degli Ordini oppure scaricabiledal sito www.onaosi.it al link:http://www.onaosi.it/contribuzione/volontari.htm, in cui sono riportate indettaglio tutte le indicazioni e le istruzioninecessarie per ogni corretto etempestivo adempimento da parte delsanitario è utile evidenziare che:– le quote sono rimaste invariaterispetto al 2008;– il sanitario contribuente volontario,secondo fasce prestabilite direddito e periodi di anzianità diiscrizione all’Ordine Provinciale, puòottenere una significativa riduzionedella quota annualemassima (Euro 155,00) medianteautocertificazione delle condizioniche danno titolo alla riduzionestessa (fino ad una quota annualeminima di Euro 25,00);– sarebbe preferibile che il sanitariooptasse per la modalità di assolvimentodella quota annualemediante RID, cioè dando disposizionepermanente alla propriaBanca di eseguire il pagamentodelle quote dovute all’ONAOSI allescadenze previste, garantendo cosìtempestività e continuità di versamento.Risulta infatti il modo piùsicuro per il sanitario di evitare rischidi dimenticanze o di sviste nellatempistica del pagamento che,come sopra evidenziato, potrebberofargli perdere i benefici acquisitio a cui avrebbero avuto titolo.UMBERTO ROSSACONSIGLIERE DI AMMINISTRAZIONE ONAOSIDELEGTO ALLA COMUNICAZIONEGi Group Divisione MedicalCERCAun MEDICO FISIATRAper operarenel settore assistenza anzianiin provincia di Varese,con possibilità di lavoropart-time e full time;un MEDICO OCULISTAcon esperienza chirurgicaper impiego in regione Lombardia.Per informazioni:medical@giresearch.it44 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


ENPAMCONTRIBUTO VOLONTARIO ONAOSI ANNO 2009SCADENZA 31 MARZO 2009TABELLA QUOTE ONAOSI 2009ANZIANITÀ ORDINISTICA COMPLESSIVA FINO A 5 ANNI COMPLESSIVI• € 155,00 annui per reddito complessivo individuale superiore a € 60.000,00;• € 140,00 annui per reddito complessivo individuale superiore a € 40.000,00 ed inferiore/uguale a 60.000,00;• € 75,00 annui per reddito complessivo individuale superiore a € 20.000,00 ed inferiore/uguale a € 40.000,00;• € 25,00 annui per reddito complessivo individuale inferiore/uguale a € 20.000,00ANZIANITÀ ORDINISTICA COMPLESSIVA SUPERIORE A 5 ANNI COMPLESSIVI• € 155,00 annui per reddito complessivo individuale superiore a € 60.000,00;• € 140,00 annui per reddito complessivo individuale superiore a € 40.000,00 ed inferiore/uguale a 60.000,00;• € 125,00 annui per reddito complessivo individuale superiore a € 20.000,00 ed inferiore/uguale a €40.000,00;• € 40,00 annui per reddito complessivo individuale inferiore/uguale a € 20.000,00• € 65,00 Contributo una tantum (vitalizio) a partire dal 1.1.2009, per età anagrafica superiore ai 67 annicompiuti al 31 dicembre dellʼanno precedente ed in possesso di una anzianità contributiva complessiva(obbligatoria e/o volontaria) di almeno quindici anni (atto n. 24 del C.d.A. del 21/06/2008)N.B. In caso di possesso alla data del 31.12.2008 dei requisiti di reddito ed anzianità ordinistica chedanno titolo alla riduzione della quota (inferiore a € 155,00) per il 2009, gli stessi devono essereautocertificati con lʼapposito modello di dichiarazione sostitutiva ai sensi dellʼart. 46 DPR 445/2000 chedeve essere restituito a questa Amministrazione.I CREDITI PER IL TRIENNIO 2008-2010DOVRANNO ESSERE 150In data 1° agosto 2007 è stato siglato l’accordo Stato-Regioni concernente il “Riordino del sistema di formazione continua in Medicina”. Nell’accordo èriportato, tra l’altro, che ogni operatore sanitario deve acquisire 150 crediti formativi nel triennio 2008-2010 secondo la seguente ripartizione:50 crediti/anno (minimo 30 e massimo 70 per anno) per un totale di 150 nel triennio 2008-2010.In particolare, dei 150 crediti formativi del triennio 2008-2010, almeno 90 dovranno essere “nuovi” crediti, mentre fino a 60 potranno derivare dal riconoscimentodi crediti formativi acquisiti negli anni della sperimentazione a partire dall’anno 2004 fino all’anno 2007.Al fine di consentire un avvio della nuova fase 2008-2010 in base ai richiamati criteri risulta, quindi, determinante il corretto invio dei report relativi al periodo2004-2007 da parte degli Organizzatori, i quali sono invitati, pertanto, a rivolgere la propria attenzione in maniera prioritaria al suddetto periodo.Roma, 2 agosto 2007Il Direttore dell’Ufficio Formazione Continua Dottoressa Maria Linetti<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>45


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GIOVANI E PROFESSIONES.O.S. – SostituzioniChi è interessato alle sostituzioni è pregato di compilare e spedire lʼapposito tagliando (vedi pag. 13).Si prega inoltre di indicare i propri dati in maniera chiara (stampatello).MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN MEDICINA GENERALECognome - Nome Via Località Dipl. formaz. M.G. Telefono 1 Telefono 2ARZENTON MARIANNA Via Pozzotto 3 Bevilacqua NO 3487075297BAR MARIANA Via Don Sturzo 5/b Negrar NO 3387925720 0457500193BARAC ALA Via Gen. Dall'Ora 54 Monzambano NO 3400699282BIONDANI TATIANA Via Paglia 7 Verona NO 3470875231BUSCEMI LAURA Via Chioda 115 Verona NO 3403492111CAPONE FILOMENA NO 3405389117COLOMBAROLI ELENA Via Camalavicina 31 Valeggio s/m NO 3402391194 0457902445CORTESI MARIA GRAZIA C.so P.ta Nuova, 42 Verona NO 3474884646 045509534DI LEO ERNESTO Via Lanaroli 35 Verona NO 3491058696DIMA CATIA Via Virgilio, 17 Bussolengo NO 3476613926EPURE MIHAELA CRISTINA Via B. Montanari Verona NO 3927509915 3928270825GIORDANO MARIA VITTORIA Via Anzani 11 Verona NO 3498645500HABASH ELIAS Via Praissola 18 San Bonifacio NO 3394573366INZALACO GIULIA Via Cesiolo 20 Verona NO 3200208129 0458344245MANTOVANI ELENA Via Cherso 65 Verona NO 3476972730MARANGONI ERICA Via Marsala 81/a Verona NO 0458348055 3336013613MASSAGRANDE NICA Via 24 Maggio 73 S. Giovanni Lupatoto NO 045549869 3479644976MENEGHINI VALENTINA Via XIII Maggio 1 Arcole NO 3487647901MILLARDI DEBORAH Via Regina Adelaide Verona NO 3478319485MOLIBARI ALBERTO Via Orazi 1 verona NO 3471526814 0457810780MUSETTI PAOLA Via Sicilia 12/b Verona NO 3381339033PARISI GRAZIELLA Via J. Kennedy 60 Zevio NO 3475856766PASINI ALBERTO Via Mattaranetta 10 Verona NO 3288832413PASSARIN OLGA Strada Peschiera 15 Verona NO 3492367156PAVANELLO LAURA Via B. Giuliari Verona NO 3487708480PERON SILVIA Via L. Einaudi 1/a Monteforte D'Alpone NO 3400631022PRANDO SILVIA Viale Europa 5 Vigasio NO 3491880958RAMA ROMANA Lega Veronese 8 Verona NO 3201896140RAPAGNANI PAOLA NO 3491202236ROSSI ANDREA Via Teatro Vecchio 12 Mantova NO 3933305881 376224114ROSSI MARIANNA Via G. Vincenti 10 Verona NO 3406763709RUTA ELENA Via Del Doatore 12 Albaredo D'adige NO 3472597635SANNINO ANNA Via Muro Padri 24 Verona NO 3388304440SCARPERI ANNA Via Quattro Novembre 11 Verona SI 3284840238 045835227SONKOUE HOMERE Via Campetti 20 Caldiero NO 3478207893SPILIMBERGO IRENE Via Monte Canino Verona SI 347/8834886STUMPO MARIO FRANCESCO Via C. Angiolieri 18 Castel D'Azzano SI 3334890436SURANO MARIA GRAZIA Via Martini 2 Verona NO 3491949826TOMELLERI SILVIA Via Nogare 10 Dossobuono NO 045516494 3294048413TORNIERO CLAUDIA Via Dei Grolli 14 Verona NO 3338010289TURCO CAMILLA Via Cesiolo 18 Verona NO 045918321 3475156098ULERI STEFANO Via Olmo 8 Vigasio NO 3357440613VERNA ANNAMARIA Via Castello 12/a Castel D'azzano SI 3477861608ZAMPIERI ELISA Via Tombeio 12/a Grezzana NO 045980198 3403739880ZANGHI SALVATORE NO 3404173550ZARDINI DANIELA Via S Sofia 5 San Pietro Incariano SI 0456801986 3402865879ZOCCARATO ANTONELLA Via S. Giovanni 1 Legnago NO 3398714514 0442629280ZONZIN CRISTINA Via Mantova 3 Bonavigo NO 3492984405TURATI MARIA GRAZIA Via Matteotti 8/9 S. Maria di Zevio NO 3356302775<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>47


GIOVANI E PROFESSIONEMEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN PEDIATRIACognome - Nome Via Località Telefono 1 Telefono 2BARAC ALA Via Gen. Dall’Ora 54 Mozambano 3400699282ANDREOTTI GIANCARLO Via Calcirelli, 3 Verona 0458035325 3482932506DEPLANO EMANUELA Verona 3389979145HABASH ELIAS Via Praissola 18 San Bonifacio 3394573366RIGOTTI ERICA Via V. De Gama 1 Negrar 3479097447STUMPO MARIO FRANCESCO Via C. Angiolieri 18 Castel D’Azzano 3334890436ULMI DANIELA Via A. Vivaldi 7 Tregnago 3402335107SPECIALISTI E SOSTITUZIONIIl medico in formazione specialistica fermo restando il principio del rispetto del tempo pieno può,ai sensi dell'art. 19, comma 11, della Legge 28 dicembre 2001, n. 448,sostituire a tempo determinato i medici di medicina generale convenzionati con il Servizio sanitario nazionaleed essere iscritto negli elenchi della guardia medica notturna, festiva e turistica,ma occupato solo in caso di carente disponibilità dei medici già iscritti nei predetti elenchi.Lachiver Servizi S.r.l. Ambiente, sicurezza, qualitàSiamo consulenti qualificati, con forte specializzazione,a servizio delle Strutture Sanitarie del Veneto chevogliono raggiungere l’Accreditamento RegionaleLa nostra organizzazione, composta da consulenti esperti nelle varie discipline richieste per lavalutazione in conformità alla L.R. 22/02, è a disposizione per: la verifica dei requisiti generali e specifici richiesti dalla Regione per l’Autorizzazioneall’esercizio e per l’Accreditamento istituzionale il rapporto di rispondenza con le indicazioni per l’adeguamento l’elaborazione dei documenti da presentare in Regione l’elaborazioni degli indicatori per il miglioramentoVia Leoncino, 10 — 37121 Verona; tel. 045/8009014 fax 045/8032918www.lachiver.com — servizi@lachiver.comAzienda con sistema qualità certificato ISO 9001:200048 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


TEMPO LIBEROChi cerca… trovaPreghiamo chi è interessato a compilare il modulo che si trova a pag. 24 ed a volercelo inviare.Si prega inoltre di scrivere lʼannuncio in maniera chiara (stampatello).Si raccomanda di segnalare alla Redazionele inserzioni andate “a buon fine” per permetternela “Clearance”. La Redazione provvederàcomunque alla sospensione degliannunci dopo un certo numero di pubblicazioni.Si accettano solo annunci “brevi”.OFFRO a collega specialista, preferibilmentedermatologa e nutrizionista,stanza arredata in studio ginecologicoprestigioso, autorizzato per medicinainvasiva, con ottimo servizio di segreteriae possibilità di parcheggio, sito in LungadigeRe Teodorico n. 20 a Verona.SOMMACAMPAGNA PAOLATel. 347 4223930Tessera Ordine n. 4513Signora di 58 anni con esperienza nelsettore sanitario CERCA impiego pressostudio polispecialistico.Tel. 3403651779AFFITTO in zona Ponte Catena, ambulatoria medici.RAULE SILVANAVia Vasco De GamaTel. 045 912867 - Cell. 347 4291098Tessera Ordine n. 6269VENDO in Piazza Renato Simoni, appartamentodi 150 mq., ultimo piano,cantina-posto auto divisibile due unità.CRIVELLARO CARLANTONIOVia Raimondo Franchetti, 4Tel. 347 3916280Tessera Ordine n. 2019VENDESI o AFFITTASI a Colognola aiColli, in bella zona panoramica, su ampiogiardino di 800 mq., porzione di bifamiliaresu 2 livelli, con entrata indipendente.DI PIAZZA FRANCESCOVia Marconi, 8 - Colognola ai ColliTel. 335 227618Tessera Ordine n. 3395A Boscochiesanuova per i mesi estiviAFFITTANSI appartamenti 3-4 posti lettoin villa con parco secolare.Tel. 340 4615758Tessera Ordine n. 4058VENDO studio dentistico zona semicentrale,100 mq., a norma di legge,composto di reception, sala dʼattesa, trestudi con quattro unità operative, sterilizzazionee bagno, climatizzato, completamenteattrezzato e arredato, concantina e garage. Possibilità di acquistocon o senza attrezzature.Tel. 340 6500206 (ore 13-14 e 19-20)Tessera Ordine n. 2853CERCO collega per subentrare in attivitàlibero professionale, nel settore dellaclinica delle affezioni posturali. Ottimoavviamento.ROMITTI ANGELOTel. 348 4162062 - 045 542146 (ore 19-21)Tessera Ordine n. 3185VENDO multiproprietà Montecampione1800, di fronte impianti sciistici, periodofine marzo, 6 posti, posto macchina.Affare!!ROMITTI ANGELOVia Selenia, 31Tel. 045 542146 (ore serali)Cell. 348 4162062Tessera Ordine n. 3185VENDESI ecografo ESAOTE con sondaendocavitaria, convex per cambioprospettiva aziendale.Tel. 338 1192246Tessera Ordine n. 6959OFFRO collaborazione in conservativa,endodonzia e pedodonzia in Verona eprovincia.POLICANTE MARICAVia Crear, 37 - FumaneTel. 347 8937577Tessera Ordine n. 7602CERCO socio per acquisto cabinato avela 44/47 piedi (quota proprietà 33%).MOTTA ANTONINOVia Corno D’AquilioTel. 347 4469221Tessera Ordine n. 4591AFFITTASI stanza a medico specialista,allʼinterno di rinomato studio dentisticoa Quaderni di Villafranca.Tel. 338 9671194 (ore pasti)AFFITTASI studio medico, mq. 100 +garage, in stabile dʼepoca a Verona -centro storico - esente ztl, facilità diparcheggio.Tel. 328 3821042Tessera Ordine n. 4746AFFITTO a San Martino Buon Albergo,stanza in prestigioso studio medico, finementearredato ed in complessomoderno con enorme parcheggio internoed esterno. Situato vicinissimo uscitaautostrada Verona est e tangenziali.Tel. 348 2340198AFFITTASI a San Bonifacio (centrocommerciale) uno o più giorni la settimana,studi medici completamenteristrutturati per attività invasive (es.ecografia) o normale attività ambulatoriale.Modico prezzo.Tel. 338 6986454Verona - Studio dentistico accreditato,con ingresso indipendente, ampia possibilitàdi parcheggio, OFFRE unità operativacon poltrona a collega con propriaclientela.Possibilità di installare una seconda unitàoperativa.FAVETTA FLAVIOVia Maldonado, 8ATel. 045 8345771Tessera Ordine n. 6165AFFITTO in via Rovereto a Verona,studio per attività non invasive, con 4locali, doppi servizi, cantina e possibilitàgarage.Tel. 049 8840435 (ore pasti)Medico sportivo AFFITTA stanza nelproprio poliambulatorio sito in PiazzaleOlimpia (fronte Stadio) a collega medicospecialista e/o fisioterapista. Comodoparcheggio per gli utenti dello studio.Tel. 347 2302171Tessera Ordine n. 5367Odontoiatra laureatosi nel 2007, iscrizioneallʼalbo 1178, CERCA collaborazioneper igieni, conservativa e chirurgiaestrattiva semplice.Tel. 045 7731617 - Cell. 331 6430002<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>49


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