VERONA MEDICA

storia della medicina - OMCEO VR storia della medicina - OMCEO VR

24.08.2015 Views

ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VERONAVERONAMEDICABimestrale di informazione medicaBimestrale di informazione medica - anno XLVI n. 2 APRILE 2011 - Sped. in a.p. - 70% - Filiale di VeronaIn questo numero:Approcci chirurgici mini-invasivinella sindrome lombosciatalgica............................. pag. 16Sorveglianza delle febbri estivein Regione Veneto ........................................................ pag. 19Malattia “on line”... ancora! .................................... pag. 24-25Facoltà di medicina: il genere femminiledall’eccezione alla regola (2 a Parte) ..................... pag. 32L’infermiere sbaglia, paga il medico .................. pag. 27Progresso in medicina. Ha senso parlarne?Medice, cura te ipsum............................................... pag. 292APRILE2011

ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI <strong>VERONA</strong><strong>VERONA</strong><strong>MEDICA</strong>Bimestrale di informazione medicaBimestrale di informazione medica - anno XLVI n. 2 APRILE 2011 - Sped. in a.p. - 70% - Filiale di VeronaIn questo numero:Approcci chirurgici mini-invasivinella sindrome lombosciatalgica............................. pag. 16Sorveglianza delle febbri estivein Regione Veneto ........................................................ pag. 19Malattia “on line”... ancora! .................................... pag. 24-25Facoltà di medicina: il genere femminiledall’eccezione alla regola (2 a Parte) ..................... pag. 32L’infermiere sbaglia, paga il medico .................. pag. 27Progresso in medicina. Ha senso parlarne?Medice, cura te ipsum............................................... pag. 292APRILE2011


SOMMARIOEDITORIALE5 D.A.T.NOTIZIE DALL'ORDINE6 Verbali del Consiglio e delle Commissioni9 Nuove tessere identificative10 ASSIMPSponsorizza Co.Me. Vero. Volo.ALBO ODONTOIATRI11 Verbali della Commissione OdontoiatriCONVEGNI E CONGRESSI13 Convegni e CongressiLETTERE AL DIRETTORE15 Malattia “on line”.La copia cartacea va consegnataAGGIORNAMENTO16 Gli approcci chirurgici mini-invasivivertebro-discali nel trattamento della sindromelombosciatalgica19 Sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto:dengue, chikungunya, West NilePROFESSIONE E LEGGE24 Certificati: per alcune categorie è d’obbligo il cartaceo.Nessun rischio di blocco25 Certificati di malattia “on line”.Ulteriori indicazioni27 Prenotazioni in farmacia: via libera al D.Lgsin Stato-Regioni27 L’infermiere sbaglia, paga il medico28 Cassazione: cure su valutazioni cliniche, non di spesaATTUALITÀ29 Progresso in medicina. Ha senso parlarne?Medice, cura te ipsumSTORIA DELLA MEDICINA32 Facoltá di medicina: il genere femminiledall’eccezione alla regola (2 a Parte)37 Condom: un motivo di storia materiale fra profilassivenerea e birth-control41 La morte di GaribaldiFNOMCEO43 Idoneità alla patente di guida. Perplessità sulruolo del curante.44 Libera professione e certificato “on line”45 Medico assente condannata: Bianco, sentenza eccessivaENPAM46 Comunicato OnaosiGIOVANI E PROFESSIONE47 S.O.S. - SostituzioniTEMPO LIBERO49 Chi cerca... trovaORDINE DEI MEDICI E ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VRNUOVO ORARIO DI APERTURADELLA SEGRETERIA DELL’ORDINELunedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00Martedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00Mercoledì dalle ore 9,00 alle ore 17,00 (CONTINUATO)Giovedì dalle ore 9,00 alle ore 17,00 (CONTINUATO)Venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00Sabato chiuso<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong> 3


<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>Bimestrale di informazione medicaBollettino Ufficiale dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di VeronaAnno XLVI n. 2 Aprile 2011Sped. in a.p. - 70% - Filiale di VeronaRegistrazione del Tribunale di Veronan.153 del 20/3/1962ORDINE DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRIDELLA PROVINCIA DI <strong>VERONA</strong><strong>VERONA</strong> - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, 1 - 37122 Veronatel. 045 8006112 / 045 596745 - fax 045 594904web: www.omceovr.itDirettore ResponsabileRoberto MoraComitato di RedazioneBeltrame Mario, Mora Roberto,Insacco Rocco Elio, Bovolin FrancescoPeroni Alberto, Marchi Carlo, Tosi Gelmino, Marchioretto FabioDalla Riva Alessandro, Battaglia Giuseppe, Gadioli PaoloConsiglio DirettivoPresidente: Franco AlbertonVice-Presidente: Roberto MoraSegretario: Giorgio CarraraTesoriere: Fabio MarchiorettoConsiglieriFrancesco Bovolin, Vania Braga, Orazio Codella, Franco Colletta, Fabio Facincani,Roberto Fostini, Alfredo Guglielmi, Giuseppe Lombardo, Franca Mirandola,Annamaria Molino, Francesco Oreglia, Bianca Rosa, Carlo SoraciRevisori dei ContiClaudio Balestriero, Mario Beltrame, Mario CelebranoRevisore dei Conti SupplenteGiuseppe BattagliaCommissione OdontoiatriClaudio Arrichiello, Francesco Bovolin,Gino Cavallini, Francesco Oreglia, Giampaolo PaolettiFotocomposizione Videoimpaginazionee stampaGirardi Print FactoryVia Maestri del Lavoro, 2 - 37045 Z.I. Legnago (Vr)tel. 0442 600401e-mail: info@girardiprintfactory.itFoto di CopertinaMora Roberto– Istambul: al bazar –INSERZIONI PUBBLICITARIE SUL BOLLETTINOSPAZIO 1 USCITA 3 USCITE 5 USCITE1/2 pagina interna (bianco e nero) € 450,00 € 350,00 (per uscita) € 250,00 (per uscita)1 pagina interna (bianco e nero) € 600,00 € 500,00 (per uscita) € 450,00 (per uscita)2ª e 3ª pagina di copertina (a colori) € 1000,00 € 900,00 (per uscita) € 800,00 (per uscita)4ª pagina di copertina (a colori) € 1200,00 € 1000,00 (per uscita) € 900,00 (per uscita)4 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


EDITORIALED.A.T.Se ne discuterà a breve.La nuova legge sulle Direttive Anticipatedi Trattamento (DAT) sarà aldibattito parlamentare alla fine delmese di aprile.La FNOMCeO ne ha discussoquasi due anni fa, a Terni.In quella occasione ci si era interrogatise alimentazione e idratazioneartificiali potessero essere omeno considerati “trattamentosanitario”.Le conclusioni in quel convegnoerano state favorevoli a tale interpretazione.La proposta avanzata dalla nuovalegge sembrerebbe di tipo opposto.Perché, da quanto è dato dicapire, non sarà concesso, nelleDAT, di dare indicazioni in talsenso.Alimentazione e idratazione, diventerebberoatti di “sostegno vitale”e non potranno perciò rientrare trale scelte sulle quali il nostro malatopotrà dare indicazioni.Come sempre accade quando sitoccano problemi così delicati, idibattiti politici rischiano di radicalizzaregli scontri di opinione ecreare pericolosi polveroni anzichéconcorrere, con una serena discussione,alla soluzione delproblema.I fatti di cronaca poi, che a pareredi molti sarebbero stati inscenatipiù per lo scoop mediatico e laprovocazione che per la soluzionedei problemi degli attori, hannoradicalizzato ancor di più loscontro rendendolo ideologico epolitico.Chi volesse davvero affrontareseriamente temi così delicati dovrebbeavere, anzitutto, l’umiltà diascoltare e la capacità di volercomprendere le ragioni di chi puònon essere d’accordo.Per legge “nessuno può essereobbligato ad un trattamento sanitariose non per disposizione dilegge”, lo prevede l’art. 32 dellanostra Costituzione.Il che significa che al medico nonè consentito agire o applicare trattamentise questi non sono statiprima spiegati, discussi ed accettatidal paziente.Occorre il famoso “consenso informato”.Ogni persona, prima di esseresottoposta ad un trattamento medicodeve essere informata sulladiagnosi, sulle probabilità chequesta sia più o meno corretta,sulle cure possibili, sulle loro conseguenze,sulle possibilità disuccesso e sui rischi connessi allecure stesse o a quelli connessi allascelta di non curarsi affatto.Quando ha compreso (che è cosadiversa dal fatto di essere statoinformato) ha la possibilità di esprimereil proprio parere ed il medicoè tenuto a tenerne conto e a rispettarloanche se contrario ai suoiconvincimenti.In questi casi il medico che nonfosse d’accordo con le scelte delpaziente dovrebbe, ed il codicedeontologico glielo consente,rinunciare “all’incarico” lasciandoal paziente la scelta di altro“curante”.Il problema affrontato dalla nuovalegge è quello che nasce quandoil paziente, su quelle scelte, non èin grado di dare indicazioni,perché non è più in grado di comprenderleo semplicemente perchénon è più in grado di comunicare.Ecco allora che le indicazioni, almedico, potrebbero arrivare dadisposizioni scritte e predisposteantecedentemente.Lo prevede anche il nostro codicedeontologico che all’articolo 38 ciricorda che “se il paziente non è ingrado di esprimere la propriavolontà” il medico “ deve tenereconto nelle proprie scelte diquanto precedentemente manifestatodallo stesso in modo certo edocumentato”.Un problema non risolto sarebbecostituito dalla “validità temporale”di DAT date in modo generico inassenza di riferimento al particolareevento morboso che imponedi doverle prendere in considerazione.La medicina ha fatto in questi annigrandi progressi ed è ora in gradodi farci vivere di più , ma, in certicasi, vivere più a lungo nonsempre è la cosa più desiderabile.Perché se quel tempo in più non siassocia a una qualità di vita per lomeno “accettabile” quello cherischiamo di offrire ai nostri malatidiventa solo prolungamento dellasofferenza.In medicina il concetto si esprimecol termine di “accanimento terapeutico”.Di questo la gente ha paura e leDAT sono lo strumento che cichiede per poter dire di no.Per chi vuol discutere di DAT èinevitabile dover discutere prima,di “accanimento terapeutico” perpoterlo almeno definire.Chi fa il medico sa quanto questosia difficile se non talora oggettivamenteimpossibile.Perché il concetto di accanimentonon può prescindere dalla valutazionedella singolarità del caso diogni nostro malato.La ricerca di un accesso venosoper idratare chi, benché morente,desidera sopravvivere ancora unoo due giorni per poter riabbracciareil figlio che non vede da anni,è un atto doveroso e non è affattoaccanimento terapeutico.La stessa operazione eseguita(magari in maniera dolorosa) suchi mi ha chiesto fino a pochiistanti prima di ridurgli al minimole sofferenze rischia di essere“accanimento terapeutico”.Definire per legge situazioni similiche nella loro soggettività sonoperò diverse e richiedono quindicomportamenti diversi, temo saràun compito difficile.Ecco perchè fare una buona leggesulle DAT potrebbe essere altrettantodifficile quanto fare unabuona legge sul “buon senso”.E alla fine si potrebbe rischiare chela gente, domani, applichi la legge,e non si premuri più di dover usareanche “il buon senso”.ROBERTO MORA<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>5


NOTIZIE DALL’ORDINEVerbalidel Consiglioe delleCommissioniVERBALE SEDUTA DI CONSIGLIODEL 19 GENNAIO 2011Presenti: Alberton, Mora. Bovolin,Braga,Codella, Facincani, Fostini,Guglielmi, Lombardo, Molino,Oreglia, Rosa,Revisori dei Conti: Beltrame,Battaglia, CelebranoDirettore: Cerioni PaoloAssenti Giustificati: Carrara,Marchioretto, Colletta, Mirandola,Soraci, Balestriero1) LETTURA ED APPROVAZIONEVERBALE CONSIGLIO PRECEDENTEIl verbale della seduta del 14 dicembre2010, viene approvato all’unanimità.2) COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTEa) Il Presidente informa che nei gg.28 e 29 Febbraio c.a., avrà luogoil Consiglio Nazionale FNOMCeOal quale parteciperà il Vice PresidenteDr. Mora.b) Il Dr. Alberton rileva una scarsapartecipazione alle iniziative eproposte a livello della FederazioneRegionale.Su tali tematiche, ritiene che Veronadia il proprio sostegno alPresidente dell’Ordine di Veneziain merito ad un documento dainviare alla Regione sul nuovo PianoSanitario Regionale, attualmentein preparazione.c) Il Presidente comunica che ilservizio fornito dall’Azienda PressService relativa alla RassegnaStampa giornaliera on-line, noncomprende quasi mai le notizieveronesi. Fa presente che la Societàha chiesto per il rinnovo delservizio di comunicazione, unimporto pari a € 7.200,00 (Ivacompresa), da ripartire proporzionalmentesulla base del numerodegli iscritti nei singoli Ordinidella Regione.Pone quindi il problema di aderireo meno al rinnovo di tale servizio.Il Consiglio, dopo breve discussione,rinvia ogni decisione allaprossima seduta di Consiglio fissataper il 23 febbraio p.v.3) ABUSIVISMO ODONTOIATRICOSull’argomento interviene il Dr.Bovolin, il quale, dopo aver ricordatocome già nella riunione di Consigliodi novembre 2010, gli fosse stato datomandato di esperire le vie legali perla costituzione di parte civile neiconfronti di coloro che avessero esercitatoabusivamente la professioneodontoiatrica, informa che la Commissionestessa, da Lui presieduta, hastipulato un accordo con l’Avv. Zanonidello Studio Legale Donella, che si èreso disponibile a seguire sia le eventualicostituzioni di parte civile, sia iprocedimenti disciplinari e gli eventualiricorsi in Commissione Centrale.Terrà puntualmente informato il Consigliodegli avanzamenti dell’iniziativa.4) ISCRIZIONI E CANCELLAZIONILe iscrizioni e cancellazioni vengonoapprovate.MEDICI - CHIRURGHIIscrizioni per trasferimento da altroOrdine:Dott. BUTTICCI Roberta da PADOVADott. CAMPANELLA Francescoda LECCEDott. MASSARUTTO Alessiada UDINECancellazioni per decesso:Dott. CANTALUPPI GiovanniCancellazioni su richiesta:Dott. AGOSTINI LuigiDott. BOVO GianluigiDott. MAZZI Sante FrancescoDott. VAONA AdeodatoReiscrizioni:Dott. ANZINI PatriziaDott. PADOVANI AlessandroODONTOIATRIIscrizioni neo-abilitati:Dott. ANTONINO ValentinaDott. BERGAMINI ChiaraDott. FERRARESE NadiaDott. ISA IhabDott. LIBONI PietroDott. MIGLIORINI Nicola AntonioDott. MUSUMECI SilviaDott. ULYANAVA NataliaDott. ZANOLLA IlariaDott. ZORZELLA PaoloReiscrizioni: Dott. LUNARDI Simone5) VARIE ED EVENTUALIa) Il Dr. Lombardo chiede al Consigliodi intervenire sul problema deiflussi informativi relativi ai pazientida inviare alle ULSS.Tale problematica si riferisce prevalentementeai pazienti Over 75 perla raccolta del consenso relativo aidati personali.Informa che in tal senso è fissatoun’incontro per il 27 gennaio p.v.con i Direttori Sanitari delle AziendeULSS.b) Il Dr. Bovolin informa il Consiglioche il 2 febbraio 2011 alle ore17,00, presso l’Ordine, avrà luogola riunione della Commissione Enpam,ed invita i presenti che lodesiderano a parteciparvi.Il Presidente ritiene molto importanteil coinvolgimento e la partecipazionedei Consiglieri alla riunioneal fine di avere notizie sugliinvestimenti economici dell’Ente.Sarà inoltre auspicabile programmarea Verona, un’incontro con ifunzionari dell’Enpam esperti sull’argomento.PRIMA DI PROCEDERE ALLERELAZIONI ISTRUTTORIE, ESCONODALLA SALA I CONSIGLIERI O-DONTOIATRI, I REVISORI DEI CON-TI ED IL DIRETTORE.COMMISSIONE DISCIPLINA MEDICICHIRURGHIa) La Commissione fissa la data dellosvolgimento di tre procedimentidisciplinarib) La Commissione archivia non treprovvedimenti.c) La Commissione per il provvedimentodel Dr. XX, delibera di a-cquisire ulteriore documentazione.Null’altro da deliberare, alle ore 22,30la seduta viene toltaIL SEGRETARIOGIORGIO CARRARAIL PRESIDENTEFRANCO ALBERTON6 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


NOTIZIE DALL’ORDINEVERBALE SEDUTA DI CONSIGLIODEL 23 FEBBRAIO 2011Presenti: Alberton, Mora,Carrara,Marchioretto, Bovolin, ,Codella,Colletta,Facincani, Fostini, Guglielmi,Lombardo, Mirandola, Molino,Oreglia, RosaRevisori dei Conti: Balestriero,Battaglia,Celebrano.Direttore: Cerioni PaoloAssenti Giustificati: Braga, Soraci,Beltrame1) LETTURA ED APPROVAZIONEVERBALE CONSIGLIO PRECEDENTEIl verbale della seduta del 19 gennaio2011, viene approvato all’unanimità.2) DELIBERE AMMINISTRATIVEViene approvata la delibera amministrativadi € 27.860,00 per spesecorrenti superiori a € 2500,00.3) COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTEa) Il Presidente pone al Consiglio laproposta che le prossime elezioniper il rinnovo del Consiglio Direttivo,vengano tenute nella Salariunioni nelle giornate 29-30 e 31ottobre 2011. L’eventuale successivaconvocazione, in caso dimancato raggiungimento delquorum previsto dalla legge elettorale,avrà luogo nelle giornatedel 26-27 e 28 novembre.Propone inoltre che l’Assembleaannuale degli iscritti, venga convocatal’8 ottobre 2011.Il Consiglio approva.b) Il Presidente comunica di averinviato al Direttore del quotidianoL’Arena di Verona, una lettera nellaquale esprime, anche a nome ditutta la categoria medica veronese,il disagio per come è statopresentato un articolo, apparso sulquotidiano del 14.02.2011, nelquale viene dato ampio risalto aldecesso di un paziente dopo unanormale prestazione odontoiatricain assenza di qualsivoglia possibileipotesi di malpracticeIl Consiglio prende atto.c) Il Dr. Mora informa sugli argomentidiscussi nel Consiglio NazionaleFNOMCeO svoltosi a Roma neigiorni 28 e 29 gennaio 2011.In tale seduta è stata approvata laproposta di acquisto di una nuovasede per la FNOMCeO utilizzandol’avanzo di amministrazione risultantedai bilanci 2009/2010 per unimporto di circa € 5.000.000,00, eper la differenza verrà acceso unmutuo pari alla quota annuale versataper l’affitto dell’attuale sede.Altro argomento trattato riguardaun corso FAD al quale gli iscrittipossono accedere dal sitoFNOMCeO; tale corso prevede ilrilascio di 12 crediti ECM a curadegli Ordini Provinciali.Segnala che è stato inoltrediscussa la problematica relativaalla “conciliazione”, il cui itinere èancora allo stato embrionale.Quale ultima informazione, comunicaquanto avvenuto a Pontassieve(PI), ove una collega pediatra,assente per ferie, è statacomunque condannata per fattiimputabili alla collega che l’avevasostituita nell’espletamento delservizio di pediatra di base.d) Il Presidente comunica che i rappresentantidella Regione Venetostanno presentando il nuovo PianoSocio Sanitario (2011/2013).Rileva, ancora una volta, che lacategoria medica non viene considerata,infatti alle audizioni, èconvocata assieme ad almenocinquanta rappresentanti di variecategorie ed associazioni.Interviene il Dr. Mora il quale, nell’illustrarele linee guida del piano,segnala che questa è una bozzache prevede programmi vasti chetoccano tutte le tematiche dellasanità veneta, e fa presente che ilSegretario regionale per la Sanità,Dr. Mantoan, trasmetterà ai partecipantialle riunioni, tutte le osservazioniche di volta in volta verrannopresentate.Le riunioni si svolgeranno tutti ilunedì dal 21 febbraio al 4 aprilecon inizio alle ore 10 e termine alleore 17.e) Il Presidente relaziona sullariunione della Federazione Regionalesvoltasi la sera del 21 febbraiou.sc. a Mestre.Fa presente il suo disagio, consideratoche la riunione era fissataalle ore 20,30 e, solo alle ore 22,00si è iniziato a trattare gli argomentiall’O.d. G.Tra gli argomenti in discussione,particolare risalto è stato dato allacertificazione di malattia on-line esu tale problematica segnala chenon vi è stata coesione tra i varirappresentanti degli Ordini provincialidel Veneto.Considerato che, la normativa nonè ancora definita in merito al coinvolgimentodegli Ordini nel prestareil proprio impegno alla distribuzionedel PIN ai liberi professionisti,il Presidente chiede ai presentidi esprimere un parere sull’effettuazionedi tale servizio..Il Consiglio esprime nel meritoparere negativo e pertanto deliberadi non aderire alla richiestadella FNOMCeO in merito alladisponibilità parte degli Ordini difarsi carico del rilascio dei codiciPIN ai medici liberi professionistiche lo richiedessero.f) Il Consiglio approva la variazionedel cognome e del codice fiscaledella Dr.ssa JANKO Rozeta4) PUBBLICITÀ SANITARIAViene esaminata la richiesta presentatadall’Ambulatorio Odontoiatrico xxdi distribuire “porta a porta” volantinipubblicitari inerenti l’attività dellostudio il Consiglio, dopo ampiadiscussione, ritiene di non opporre unrigido rifiuto alla richiesta, ma suggerisceil rispetto degli articoli delCodice Deontologico sul decoroprofessionale.5) ISCRIZIONI E CANCELLAZIONILe iscrizioni e cancellazioni vengonoapprovate tranne due proposte dicancellazione per irreperibilità e morosità,che vengono rinviate.MEDICI - CHIRURGHIIscrizioni neo-abilitati:Dott. ADAMI AlessiaDott. ADAMI IreneDott. APRILI IreneDott. ARMANI SerenaDott. AVESANI AnnaDott. BENEDETTI SilviaDott. BENINI CamillaDott. BERTOLAZZI AndreaDott. BOZZINI PaoloDott. BRANCO ChiaraDott. BUZZI EleonoraDott. CAGALLI AnnaDott. CALDANA MargheritaDott. CALDANA MarinaDott. CARBOGNIN LuisaDott. CARDOBI NicolòDott. CARPEGGIANI GuilhermeDott. CASTAGNINI DamianoDott. CATTAZZO ElenaDott. CAVICCHIOLI Francesca Maria-<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>7


NOTIZIE DALL’ORDINEDott. CHERUBINI GretaDott. CIGOLINI DavideDott. CORDIOLI MaddalenaDott. COSTANZI SilviaDott. DALLE VEDOVE FrancescoDott. DE SANTI FrancescaDott. DORO FrancescoDott. DUGO ClementinaDott. FERRARA GiadaDott. FONTANA MartinaDott. FURLANI LaraDott. FUSINA FedericaDott. GOBBIN FrancescaDott. GRISON ElisaDott. GUARDALBEN EmanueleDott. HAZIZOLLI DritjonDott. INVENTO AlessandraDott. MANTELLI DamianoDott. MANTOVANI AlessandroDott. MARIOTTO SaraDott. MASCHIO MaddalenaDott. MAZZI MicheleDott. MELOTTI CamillaDott. MENEGHELLO MaraDott. MICHELONI GianmarioDott. MIGLIOZZI MariaDott. MISCHI AnnaDott. MODENA AlessandraDott. MONTOLLI FrancescoDott. MUNARI AndreaDott. NARDI ClaudiaDott. NUZZO TeresitaDott. OLIVIERI FrancescaDott. ORSOLINI GiovanniDott. OTTOBONI ManuelaDott. PEA AntonioDott. PERANDINI AlessioDott. PERETTI UmbertoDott. PERNIGO MatteoDott. PIAZZI Umberto Filippo GiulioDott. PORTAS MargheritaDott. RIGAMONTI AntonioDott. SABBAGH LaraDott. SAMBUGARO ElenaDott. SANGUINETI GiuseppeDott. SARTORI FilippoDott. SCATURRO GiulianaDott. SCHINELLA StefanoDott. SEGA ValentinaDott. SERBUSCA DorinDott. SIVERO ValentinaDott. SQUARZONI IsabellaDott. STEFANI AmbraDott. TEZZA ChiaraDott. TEZZA GiovannaDott. TOSADORI CarlottaDott. TRESPIDI CarlottaDott. TRUONG LI VAN StellaDott. VALENTI DianaDott. VENTRIGLIA AnnaDott. WEYNE MAGNUS FernandaDott. ZAMPINI ClaudiaDott. ZANARDO MarinaDott. ZANTEDESCHI LisaDott. ZATTONI FabioDott. ZECCHINI MonicaDott. ZORZI CarlottaCancellazioni per trasferimento adaltro Ordine:Prof. PINELLI Leonardo a MANTOVADott. TOSATI Cinzia a MANTOVADott. VINJAU Keidi a GENOVACancellazioni su richiesta:Dott. CANELLA LivianaDott. GIUSTI VincenzoDott. TAFURO BartolomeoCancellazioni per decesso:Dott. ADAMOLI PietroDott. SPIAZZI GiulianoIscrizioni per trasferimento da altroOrdine:Dott. SERAFINI Valentina da CHIETICancellazioni per Irreperibilità emorosità:Dott. EXADAKTYLOU IriniODONTOIATRIIscrizioni neo-abilitati:Dott. MALKI MaherCancellazioni su richiesta:Dott. ZAMPERETTI AngeloPRIMA DI PROCEDERE ALLE RE-LAZIONI ISTRUTTORIE, ESCONODALLA SALA I CONSIGLIERI O-DONTOIATRI, I REVISORI DEI CON-TI ED IL DIRETTORE.La Commissione delibera quanto segue:n. 7 archiviazioni provvedimentiMEDICINA DI FAMIGLIACOME CALCOLARE IL COMPENSO DOVUTOAL SOSTITUTOIl nuovo accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti economici con i medici di medicina generale derivante dall’intesa della ConferenzaStato-Regioni n. 2272 del 23.03.2005 prevede che:“L’onorario spettante al medico sostituto è calcolato, …omissis.., nella misura del 70% del compenso di cui alla lettera A, comma 1 dell’art. 59..”Il compenso in questione è il “COMPENSO FORFETTARIO ANNUO”.Questo va corrisposto per intero se la sostituzione si effettua nei mesi di aprile, maggio, ottobre e novembre; va aumentato del 20% se la sostituzioneavviene nei mesi di Dicembre, gennaio, febbraio, marzo; va diminuito del 20% se la sostituzione avviene nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre.In pratica quindi la formula per il calcolo è la seguente. Dal cedolino mensile:Compenso forfetario X 70%: 30 = X(somma dovuta per ogni giorno di sostituzione)X va aumentato del 20% nei mesi di dicembre, gennaio, febbraio, marzoX va diminuito del 20% nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre8 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


NOTIZIE DALL’ORDINENuove tessereidentificativeAbbiamo il piacere di comunicarviche sono disponibili le nuove cardidentificative dotate di banda magnetica.L’Ordine procede nel suo camminodi innovazione e dopo il nuovosito WEB e la posta elettronica certificata,propone a favore degli iscrittiqueste nuove tessere identificativeche rappresentano un deciso passoin avanti nel senso della grafica e deicontenuti ma anche, e soprattutto,della funzionalità.Sulla banda magnetica viene infatticodificato il codice fiscale dell’iscritto che strisciando la card in appositilettori disponibili presso il frontoffice dell’Ordine (ma presto anchein versione “portatile” per l’utilizzo inaltre sedi) verrà immediatamenteidentificato richiamando la sua schedapersonale con tutti i dati che loriguardano velocizzando in modoconsistente qualunque pratica edevitando di compilare moduli cartacei:in occasione di eventi ECMorganizzati dall’Ordine, di votazioniper il rinnovo del Consiglio, di richiestedi certificati etc.Per richiedere la propria card bastaaccedere all'area riservata del sitowww.omceovr.it: chi si è già registratone può fare richiesta immediatatutti gli altri dovranno primaregistrarsi, procedura rapida e sempliceche permetterà di richiederenon solo il tesserino identificativo maanche la casella PEC gratuita.Le istruzioni per richiedere la cardsono chiarissime e meritano una solaprecisazione.Se si possiede una propria foto digitalein formati diversi da quellorichiesto Bitmap 24bit basta procederein questo modo: si apre il filevisualizzando la foto, si cliccaCTRL+E quindi in alto a sinistra Filepoi Salva con nome e si seleziona ilformato bitmap 24 bit.IL TESORIEREFABIO MARCHIORETTOdei Dott. A. e V. Corato S.n.c.ARTICOLI SANITARI PER FARMACIE ED OSPEDALIREAGENTI - APPARECCHI E VETRERIA CHIMICA<strong>MEDICA</strong>ZIONE ASETTICA ED ANTISETTICA37122 <strong>VERONA</strong> - Corso Porta Nuova, 131/a - Tel. 045/8007384 - 8002836Fax 045/8006737<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>9


NOTIZIE DALL’ORDINEASSIMPsponsorizza Co.Me. Vero. Volo.Ci si lavorava da mesi.La sensazione, per tutti, era di unacosa da farsi, un accordo da stringere.Dubbi e difficoltà in continuodivenire, ma da parte di tutti l’impegnoa superarli.Finalmente lo scorso 27 ottobre ilConsiglio ha dato la sia approvazione.Ma con calma e ordine spieghiamodi cosa si tratta.Due i soggetti sul palcoscenico: l’Ordinedei Medici e Odontoiatri di Veronae ASSIMP. Tra di loro una realtà,quella del volontariato medico neipaesi sottosviluppati.Come già sapete l’iniziativa“Co.Me.Vero.Volo.”, acronimo perCoordinamento Medici Volontari Veronesi,è nata per favorire i colleghi chedesiderano impegnarsi nel campo delvolontariato. Scopo dell’iniziativa èquello di coordinare le varie associazionidi volontariato medico/sanitarioesistenti nel nostro territorio con imedici che, a loro volta, desideranooffrire la loro disponibilità e competenzanei paesi ove ve ne sia bisogno.Sembra strano, ma la realtà è quelladi due realtà che spesso non si trovano.Le associazioni di volontariato hannoesperienza, strutture logistiche, conoscenzadel territorio e delle necessità,ma spesso non sanno come edove trovare i medici che sarebberonecessari.Con Co.Me.Vero.Volo, l’Ordine si èposto l’obbiettivo di favorire l’incontrotra le due realtà.Una delle criticità emerse fin daiprimi incontri, quella che spesso icolleghi che partono per lavorare neipaesi dove si richiede la loro opera,devono sobbarcarsi anche le spesedel viaggio.ASSIMP, venuta a conoscenza dell’iniziativa,ha pensato di offrire i propriservizi per per favorire la soluzionedel gap economico, con le possibilitàofferte dai suoi Soci.In pratica ASSIMP chiederà ai suoiiscritti contributi economici da offrirea Co.Me.Vero.Volo.Le somme raccolte saranno destinateper rimborsare ai medici volontari lespese di viaggio.L’Associazione Imprenditori e Professionisti,in buona sostanza, si impegneràa trovare finanziamenti chesaranno depositati in una AgenziaViaggi e che potranno essere utilizzatiper pagare le spese di viaggiodei medici o dei dentisti che tramiteCome.Vero.Volo. si offriranno volontariper un periodo di lavoro nellezone del mondo dove saranno chiamatiad operare.Nella seduta del 27 ottobre il Consiglioha approvato il progetto di collaborazioneofferto da ASSIMP.Un onere in meno quindi per chivorrà offrire il suo lavoro dove ce nefosse più bisogno.Nello spirito del nostro codice deontologico.FRANCESCO BOVOLINChi è interessato all’iniziativa potràutilizzare il modulo riportato qui sottoed inviarlo all’Ordine (Via Locatelli 137122 Verona) o spedirlo per fax aln. 045 59 49 04.La segreteria è a disposizione perulteriori informazioni e delucidazioni:tel. 045 800 6112.Dott. ____________________________________________ n.iscrizione all’Ordine ___________________Via/P.zza _____________________________________________ N. _______ C.A.P. ___________________Città: _____________________________________ tel.: _________________ cell. ____________________Competenze:______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________inviare a Ordine dei Medici e degli Odontoiatri, Via Locatelli 1 - 37122 - Verona - o al fax 045 59 49 0410 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


ALBO ODONTOIATRIVerbali della CommissioneOdontoiatriLa CAO ha notato che i gli inviti acolloquio sono molto numerosidagli ultimi mesi e decide di approfondirela possibilità di affiancareal Presidente la figura di unverbalizzante nel corso delle audizioni.Sarà chiesto un parere agliuffici legali della CommissioneNazionale a Roma.VERBALE DELLA COMMISSIONEODONTOIATRI DEL 12 GENNAIO 2011Presenti: Dott. Arrichiello,Dott. Bovolin, Dott. Cavallini,Dott. Oreglia, Dott. PaolettiLettura ed approvazione verbaleprecedente: il verbale della riunioneprecedente viene approvato con duemodifiche al primo e secondo puntoComunicazioni del Presidente:1. il Presidente espone il caso delDott. JJ. Il Sanitario aveva avutouna vertenza con il Sig. H H acausa di lavori a lui eseguiti. IlDott. Bovolin, per ulteriori chiarimenti,aveva deciso di invitare acolloquio il Dott. J il quale non hamai ritirato le raccomandate (tre)inviate. Il Presidente ha scritto unanuova lettera facendo presentecome la situazione creatasi neisuoi riguardi sia divenuta censurabilea mente dell’art 64 del C.D..Dopo ampia discussione vienedeciso di contattare telefonicamenteil Dott. J per capire le motivazionidi questo comportamento.2. Il Presidente ripercorre il casorelativo al Dott. YY. Il Dott. Y erastato segnalato da un paziente inquanto rifiutava di consegnare lacartella clinica. Il Sanitario invitatoa colloquio dichiarava di non averprovveduto a quanto richiesto dalpaziente in quanto la sua prestazionenon era stata saldata. E-dotto della non sovrapponibilitàdei problemi economici con quelliclinici, in sede di colloquio il Dott.Y si impegna a provvedere allaconsegna della cartella clinica alpaziente. La CAO decide di nonaprire procedimento disciplinarea suo carico.3. Il Presidente comunica di averricevuto una ulteriore segnalazionedall’Ordine di Imperia riguardanteil Dott. ZZ per pubblicitàsanitaria, ricordando aipresenti le precedenti comunicazioniriguardanti il Sanitario. Quantopervenuto non aggiunge nulladi nuovo a quanto già in possessodi questa CAO. Viene deciso dinon aprire procedimento disciplinare.Relazioni istruttorie:1. Dott. KK: il Presidente ripercorreil caso della vicenda. Il Dott. K insede di colloquio aveva menzionatoil nominativo del Dott. Wquale collaboratore. Il Dott. Bovolinha invitato a colloquio il Sanitarioper delucidazioni. Il Presidenteda lettura del verbale diaudizione. Il Dott. W asserisce dinon aver mai effettuato prestazioniodontoiatriche prima del conseguimentodella laurea in odontoiatriama solo prestazioni chirurgicheessendo lui Medico Chirurgospecialista in Chirurgia MaxilloFacciale. Il Sanitario, successivamenteal colloquio, telefonaall’Ordine per comunicare i nominatividegli odontoiatri che avevanocollaborato nello studio. Faràseguire documento scritto autografo.Viene deciso di invitare acolloquio i sanitari menzionati dalDott. W. Per quanto attiene al casodel Dott. W la CAO si riserva dieffettuare un supplemento di indagini.2. Dott. QQ: il Presidente aggiorna ilcaso riguardante il Sanitario. Insede di colloquio avvenuto il Dott.Q spiega i fatti riguardanti lamenzione del suo nominativo nellanota della Procura della Repubblicacirca la vendita di attrezzaturesanitarie al Sig. X “odontotecnico”,dichiarando di aver vendutolo studio dentistico, precedentementeintestato al Dott. R,alla Società XXX ……. di “odontotecnico”.Dopo ampia discussioneviene deciso di aprire procedimentodisciplinare in capo alDott QQ.Procedimenti disciplinari:1. Dott. KK: il Presidente informa ipresenti di aver avuto un colloquiocon il direttivo Commissione AlboMedici per valutare l’opportunitàdi aprire un doppio procedimentoa carico del Sanitario. Anchecodesta Commissione ritiene chequanto commesso dal Collegarappresenti un comportamentoche comunque leda l’immaginedella categoria medica e quindi ilprocedimento disciplinare saràcontemporaneamente apertoanche dalla Commissione AlboMedici.2. Dott. ZX: il Presidente informa ipresenti che il Sanitario hapresentato ricorso alla CommissioneCentrale per gli Esercenti leProfessioni Sanitarie. La CAO damandato al Presidente di resistereal gravame.Varie ed eventuali: il Dott. Arrichiello,incaricato di effettuare ulteriori indaginicirca una segnalazione anonimapervenuta riguardante due studidentistici in provincia di Verona. Dopoaver preso visione delle foto pertinentii luoghi indicati nella lettera la CAOdecide di informare il nucleo NASchiedendo il loro intervento.VERBALE DELLA COMMISSIONEODONTOIATRI DEL 9 FEBBRAIO 2011Presenti: Dott. Arrichiello,Dott. Bovolin, Dott. Cavallini,Dott. Oreglia, Dott. PaolettiLettura ed approvazione verbaleprecedente: il verbale della sedutaprecedente viene approvato con unamodifica all’ultimo punto.Comunicazioni del Presidente:1. Il Presidente espone il caso relativoal Dott. ZZ vs il Dott. XX. Si<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>11


ALBO ODONTOIATRIinvierà a tutti i membri CAO copiadella segnalazione per una opportunavalutazione del caso.2. Il Presidente ripercorre il caso delDott. JJ. Il Sanitario ha comunicatoa questa CAO di aver provveduto,come promesso, a consegnare alSig. H la cartella clinica. Dopoqualche giorno perviene all’Ordineuna richiesta da parte del Sig. Hil quale chiede una delucidazionesu una nota posta dal Medicosulla cartella clinica stessa. Essendoil quesito di non facile risoluzioneviene deciso di chiedereun parere al Dott. Franco Alberton,Presidente dell’Ordine.3. Il Presidente ripercorre il casoriguardante il Dott. KK. Da letturadel verbale di audizione si e-videnzia che nel corso del colloquioil Dott. K menziona la figuradel Sig. W quale assistente allapoltrona, ma riferisce anche chelo stesso era pagato “a prestazioni”,quindi “a fatturazione”, eche non era inquadrato comedipendente. Essendo invece lafigura dell’assistente dentale quelladi dipendente, e quindi in fortecontrasto con la emissione di fatturain regime di libera professione,viene deciso di inviaresegnalazione del fatto all’Ispettoratodel Lavoro, alla Guardia diFinanza e all’INPS per le valutazionidi competenza.4. Il Presidente informa i presenti diaver avuto un colloquio telefonicocon il Comandante del nucleoNAS di Padova. È stato concordatoun incontro, a data da destinarsi,presso la sede del NAS perottenere un aggiornamento dellesegnalazioni inviate da questaCAO.5. Il Presidente riferisce ai presentisul colloquio avuto con il Dott. YY,il quale era stato segnalato dall’Avvocatodi una paziente perdubbi sulle prestazioni odontoiatricheeffettuate e sulla fatturazionedei compensi e legge ilverbale di audizione. Dopo ampiadiscussione viene deciso di nondar luogo a procedere nei confrontidel Dott. Y e di comunicareal Collega la decisione adottata.6. Il Presidente da lettura di unalettera inviata dalla Dott.ssa TroianiMonica la quale pone un quesitoin merito in merito a prestazioni diMedicina Estetica effettuate dalaureati in Medicina ma iscritti soloall’Albo Odontoiatri. La CAOritiene che l’iscrizione all’AlboMedici sia condicio sine qua nonper esercitare la Medicina esteticanei distretti extra orali. Siriserva comunque di richiederespecifica scritta nel merito allaFNOMCeO. Il secondo quesitoche la Dott.ssa Troiani poneriguarda l’utilizzo del laser inambito sanitario e chiede se l’Odontoiatrapossa utilizzare lasercon specifica di utilizzo da “personalemedico qualificato”. Facendoriferimento a quanto scritto alprimo capoverso dell’art. 1 delCodice di Deontologia Medica laCAO ritiene senza dubbio sipossa dare l’interpretazione permissivaa laureati in medicina elaureati in odontoiatria per l’usodei laser citati.7. Normativa su rilascio PIN percertificazioni di malattia on line. IlPresidente espone la proceduracorrente per l’attribuzione deicodici PIN per le certificazioni online. La CAO, esaminati gli aspettidi questa procedura, ritiene taleprassi un passo avanti per consolidare,anche sotto l’aspetto burocratico,un già esistente rapportomedico-paziente.8. Il Presidente da lettura di un quesitoposto dall’Ordine di Palermoin merito alla vicenda dei “dentistia domicilio” e della relativarisposta ricevuta dalla FNOMCeOriguardante la vicenda.Procedimenti disciplinari:1. Dott. QQ. Il Presidente ripercorreil caso e informa di aver ottenutola visura societaria della SocietàXXX …… dalla quale si evinceche non vi è alcun Medico facenteparte della Società.NORME COMPORTAMENTALIPER I MEDICI CHE EFFETTUANO SOSTITUZIONISi ricorda che all’atto dell'affidamento/accettazione dell'incarico di sostituzione devono essere sottoscritti i seguenti punti:• Il Medico Sostituto deve garantire il pieno rispetto degli orari d'ambulatorio e può modificarli solo previo accordo col Medico Titolare, tenutoconto dei disagi dell'utenza.• Il Medico Sostituto deve garantire lo stesso periodo di reperibilità telefonica attiva che viene garantita dal Medico Titolare (in genere ore 8-10con risposta diretta del titolare o di altra persona).• Nelle giornate di sabato e nei giorni prefestivi il Medico Sostituto deve rispettare gli impegni del Medico Titolare, deve effettuare la reperibilitàtelefonica e/o l'ambulatorio qualora fosse prevista attività ambulatoriale e deve effettuare le visite richieste anche se dovesse comportare un prolungamentodell'orario oltre le ore 10 del mattino.• Il Medico Sostituto si impegna a sostituire un solo medico per volta, salvo casi particolari -dichiarati- nello stesso ambito di scelta, per garantireagli utenti una presenza effettiva nella sede d'attività del tutto simile a quella del titolare.• Eventuali accordi tra Medico Titolare e Medico Sostituto al di fuori di questo regolamento devono comunque tenere presente che interesse principaleè anche evitare disagi e servizi di scarsa qualità agli assistibili.12 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


CONVEGNI E CONGRESSIConvegni eCongressi30 APRILEDonne con EpilessiaAzienda OspedalieraUniversitaria Integrata - VeronaU.O.C. di Neurologia - VeronaCentro Medico Culturale G. MaraniInizio lavori ore 8.30Nella donna l’epilessia è una malattia diversarispetto all’uomo. Le differenze sonolegate alla diversità biologica, ma ancheal differente ruolo sociale.Le problematiche legate alla sfera ormonalee sessuale sono note, ma non sempreconsiderate come dovrebbero. Il vissutodella malattia è sicuramente diverso trauomini e donne, in tutte le fasi della vita.Per questo motivo si propone questa iniziativaorientata agli operatori di diversediscipline (specialisti, medici di base,infermieri e tecnici di NFP), per offrire unmomento di riflessione e accrescimentoculturale su una problematica spessomisconosciuta.6-7 MAGGIOTecniche riabilitativedopo LaringectomiaAzienda OspedalieraUniversitaria Integrata - VeronaU.O. di Otorinolaringoiatriain collaborazione con AssociazioneOncologica Italiana M.d.V Onlus eFIALPO Onlus Verona.Verona, Centro Mons. CarraroLungadige Attiraglio, 45Inizio lavori ore 8.3014 MAGGIOLa patologia Ipofisariaun Problema Complessodi Gestione IntegrataAzienda OspedalieraUniversitaria Integrata - VeronaU.O. di Medicina Generale/Endrocrinologia - VeronaCentro Medico Culturale G. MaraniInizio lavori ore 8.30Si ritiene che la patologia ipofisaria, perla sua rarità e per le sue peculiarità, siadi esclusiva pertinenza specialistica,tanto da essere considerata una patologiadi “nicchia”. Scopo del convegno èquello di sensibilizzare la classe medicaed infermieristica a questa patologia, cheè ancora poco conosciuta ma che ha unimpatto clinico rilevante.Il coinvolgimento attivo dei medici internisti,dei medici di base e del personaleparamedico, testimonia lo spirito innovativodel convegno, che si prefigge di promuoverela collaborazione, il confronto el’interattività tra le varie figure professionaliche operano nell’area medico-endocrinologica.In questo contesto il ruolo delpersonale paramedico emerge con assolutapreminenza, in quanto l’affidabilitàdiagnostica dei test ipofisari dipende inmaniera rilevante dalla correttezza e dallaprecisione della loro esecuzione.Secondo obiettivo è quello di definiredelle linee guida ipofisarie in grado diconiugare la massima efficacia diagnosticacon il minore dispendio di risorseeconomiche, condivise da tutte le UnitàOperative di indirizzo endocrinologicodell’Azienda Ospedaliera UniversitariaIntegrata di Verona, in un clima di costruttivospirito dialettico.18-21 MAGGIOCongresso Nazionaledella Società Italianadi Dermatologia Medica,Chirurgica, Estetica edelle Malattie SessualmenteTrasmesseAzienda OspedalieraUniversitaria IntegrataVeronaClinica DermatologicaUniversità di Verona21 MAGGIOPer una vita come prima5° edizioneOspedale “Sacro Cuore” di NegrarU.O. di Oncologia - NegrarSala convegni “F. Perez”Inizio lavori ore 8.30Il convegno intende proseguire il percorsoformativo iniziato nel 2007 con semprenuovi approfondimenti sulle tematiche dellaABOLIZIONE DELLA NOTA AIFA 78Nella Gazzetta Ufficiale n. 284 del 4.12.2010 è stata pubblicata la Determinazione AIFA citata in oggetto - entrata in vigore il giorno successivo alla suapubblicazione - che ha abolito la nota n. 78, di cui alla Determinazione AIFA n. 6 del 4 gennaio 2007 recante: “Note AIFA 2006-2007”, e pubblicatanella G.U. n. 7 del 10/01/2007, per la prescrizione dei farmaci antiglaucoma.Pertanto a far data dal giorno 5 dicembre i farmaci antiglaucoma possono essere prescritti a carico del SSN sulla base delle indicazioni riportate inscheda tecnica, senza le limitazioni previste dalla nota e senza l’obbligo da parte dei medici specialisti di effettuare diagnosi e pianto terapeutico.Conseguentemente le disposizioni emanate con le precedenti note (prot. n. 232513 del 24.04.2007 e n. 590142 del 10.11.2010) sono da ritenersidefinitivamente revocate.Inoltre non è più necessario l’invio dei dati di consumo relativi a questi farmaci inizialmente richiesti con la nota prot. n. 337086 del 22.06.2009.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>13


CONVEGNI E CONGRESSIqualità delle cure e la qualità della vita inoncologia.Quest’anno è in programma in aperturauna tavola rotonda su quanto si è conseguitoa livello legislativo a tutela dei dirittidei malati oncologici e di come tradurrenella concreta applicazione queste conquiste;nel contempo esponenti istituzionalie rappresentanti di associazioni discuterannoquali traguardi siano ancora daraggiungere. Seguirà una esposizione apiù voci sul modello delle Cure Integratedi Oncologia e Cure Palliative e la suapratica realizzazione presso il nostro Dipartimentodi Oncologia di Negrar (Centrocertificato ESMO di eccellenza in Europa),un percorso aperto che ha coinvoltomedici, infermieri, farmacisti e psicologiprofessionisti.Come nelle precedenti edizioni si daràspazio alle testimonianze di ex-malati, cheracconteranno loro esperienze di vita riprogettatadopo aver vissuto la malattia tumorale.A conclusione, si preannunciano importantile relazioni sulle grandi potenzialitàdella cosiddetta leniterapia nei malati avanzatidi tumore, attraverso le tecniche delcontatto fisico in fisioterapia riabilitativa esu come i professionisti della salute formatiall’assistenza spirituale, nella fase terminaledi malattia, possano aiutare i malatinella ricerca di un senso da dare alla lorostoria individuale di sofferenzaIl convegno è accreditato ECM.24 GIUGNOLa Medicina Iperbaricanella Patologia Ortopedica:Evidenze e Nuovi SviluppiIstituto Iperbarico - VillafrancaVeronaAula Magna del Policlinico G.B. RossiInizio lavori ore 9.00Lachiver Servizi S.r.l. Ambiente, sicurezza, qualitàSiamo consulenti qualificati, con forte specializzazione,a servizio delle Strutture Sanitarie del Veneto chevogliono raggiungere l’Accreditamento RegionaleLa nostra organizzazione, composta da consulenti esperti nelle varie discipline richieste per lavalutazione in conformità alla L.R. 22/02, è a disposizione per: la verifica dei requisiti generali e specifici richiesti dalla Regione per l’Autorizzazioneall’esercizio e per l’Accreditamento istituzionale il rapporto di rispondenza con le indicazioni per l’adeguamento l’elaborazione dei documenti da presentare in Regione l’elaborazioni degli indicatori per il miglioramentoVia Leoncino, 10 — 37121 Verona; tel. 045/8009014 fax 045/8032918www.lachiver.com — servizi@lachiver.comAzienda con sistema qualità certificato ISO 9001:200014 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


LETTERE AL DIRETTOREMalattia “on line”.La copia cartacea va consegnataDiverse nostre sedi ci segnalano chesempre più di frequente, medici dibase, operatori numero verde e o-peratori Inps sostengono il venir menodell’obbligo della presentazionedel certificato medico al datore dilavoro (settore privato) allorquandovi sia stato l’invio telematico da partedel medico certificatore.Tale procedura, a loro avviso, esimeil medico dal dare copia cartacea delcertificato e dell’attestato di malattiaal lavoratore.Nelle nostre precedenti circolari abbiamosempre ribadito il diritto dellavoratore ad avere copia cartaceadella certificazione inviata telematicamentedal medico.Abbiamo voluto confrontarci anchecon la Direzione centrale Prestazionia sostegno del reddito (DottorGolino) che al nostro quesito ha cosìrisposto:L’art. 3 del D.M. 26 febbraio 2010prevede che il medico che trasmetteil certificato di malattia telematico all’Inpsrilascia al lavoratore, al momentodella visita, copia cartaceadel certificato di malattia e dell’attestatodi malattia. Il successivo art.4 stabilisce che il lavoratore delsettore privato è tenuto, entro duegiorni, a trasmettere l’attestazionedi malattia al proprio datore di lavoro“salvo il caso in cui quest’ultimorichieda all’Inps la trasmissionein via telematica della suddettaattestazione”.L’Istituto con le circolari n. 60/2010,n. 164/2010 ha dato attuazione alsuddetto decreto fornendo specificheindicazioni agli utenti. Inoltre,con la circolare n. 21/2011, cui sirinvia, ha fornito chiarimenti circal’art. 25 della legge n. 183/2010.pertanto, fatti salvi i casi in cui il medicosia oggettivamente impossibilitatoa stampare copia del certificatoe dell’attestato di malattia (nel qualcaso comunicherà al lavoratore soloil numero di protocollo del documento),il medico è tenuto a fornire allavoratore la suddetta copia (art.3, n. 2 D.M. 26.02.2010). Si precisa,altresì, che tale adempimento haanche lo scopo di ricordare allavoratore la sua responsabilità inmerito alla corretta indicazione deidati anagrafici e soprattutto dell’indirizzodi reperibilità. Infatti, è oneredel lavoratore verificare l’esistenzadi eventuali errori od omissioni circail suddetto indirizzo dei quali poi potrebbescaturire l’impossibilità adeseguire la visita medica di controllodomiciliare e la conseguente applicazionedelle sanzioni.Si precisa, infine, che anche nel casoin cui il datore di lavoro venga obbligatoper legge a richiedere l’abilitazionealla visualizzazione o allaricezione tramite PEC degli attestatidi malattia dei propri dipendenti, liberandoin tal modo il lavoratore dall’oneredi trasmettere l’attestato stessoalla propria azienda, possono presentarsiparticolari situazioni (adesempio di tipo tecnico) in cui lostesso datore di lavoro, eventualmenteimpossibilitato temporaneamentea visualizzare l'attestato,chieda legittimamente al lavoratoredi trasmettergliene copia cartacea.Pertanto confermiamo che il medicooltre all’obbligo dell’invio telematicodel certificato e dell’attestato di malattiaha, anche, l’obbligo di rilasciarnerelativa copia al lavoratore.PATRONATO INCA CGIL ROMAINFO ENPAMLe pratiche inerenti il servizio ENPAM agli iscritti saranno evase,previa prenotazione telefonica, nei seguenti giorni:MARTEDÌ:dalle ore 09.00 alle ore 13.00GIOVEDÌ:dalle ore 09.00 alle ore 13.00<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>15


AGGIORNAMENTOGli approcci chirurgici mini-invasivivertebro-discali nel trattamentodella sindrome lombosciatalgicaDOTT. ANTEO TOMASSOAmbulatorio della lombalgia e sciatalgiaU.O. di OrtopediaO.C.M. di VeronaIl sistema articolare intervertebrale ècomparabile ad un tripode (T.A.R. otripode articolare rachideo) con unelemento anteriore formato dallasovrapposizione dei corpi e dei dischiintervertebrali e con due elementiposterolaterali simmetrici formati dallasovrapposizione delle faccette articolarizigoapofisarie.Il segmento motore intervertebralecosì derivante, è completato dallestrutture capsulo-mio-legamentoseche interagiscono con le struttureossee, nel determinare la forza delledodici possibilità di movimento dellacolonna.Oltre ad una differenza morfologica efunzionale tra gli elementi del T.A.R.esiste anche una loro specifica innervazioneche contribuisce ad ottimizzarnela complessa meccanica articolare.Infatti mentre le componenti anterioridel T.A.R. sono innervate dal nervoseno vertebrale di Luschka, la porzioneposteriore è innervata dal ramodorsale del nervo spinale che si distribuisceanche a livello cutaneo emuscolare paravertebrale.La complessa e ramificata innervazionedel segmento di moto intervertebralegiustifica l’alta frequenza diquadri clinici variegati e spesso cronicizzabilidella sindrome lombalgica osciatalgica.Infatti la funzione nocicettiva di questefibre nervose può facilmente esserestimolata da alterazioni funzionali odegenerative ma anche solo infiammatoriedelle componenti osteo-miolegamentosedella colonna.Queste alterazioni possono insorgereinizialmente sia nel disco che nellefaccette articolari, oppure nei muscoliparavertebrali, influenzandosi poi reciprocamente.Purtroppo in molti casi clinici non èpossibile l’eliminazione diretta ecompleta delle alterazioni anatomicheo funzionali determinanti queste stimolazionialgogene; diventa alloranecessario il controllo degli impulsinocicettivi che originano dal disco odalle faccette articolari.Questo può avvenire sia con una curafarmacologica sistemica appropiata,sia con un trattamento diretto allestrutture nervose sollecitate dalleanomalie anatomo-funzionali delT.A.R.Fig. 1 - Controllo scopico dell’ infiltrazione faccettariaL4/L5.Riconoscendo questi principi etiopatogeneticidella sindrome lombosciatalgicaneurologicamente non deficitaria,sin dal 1985 nella Divisione Ortopedicadi Borgo Trento sono stateassociate ai trattamenti chirurgicivertebrali a cielo aperto, ormai codificati,diverse metodiche percutaneespecifiche per i quadri clinici sopradescritti.Sono metodiche che vengono eseguiteambulatorialmente od in regimedi Day Surgery, sotto controllo ampliscopico,con il paziente in anestesialoco-regionale, in posizione prona suun apposito letto radiotrasparente.L’aspetto terapeutico di maggior interessedi queste metodiche è di offrire,in quadri clinici non necessitanti trattamentichirurgici, una attenuazionedella sintomatologia lombalgica esciatalgica, di durata sufficiente perpoter attuare un graduale e progressivoprogramma di attività fisica eriabilitativa adeguata alla quotidianitàdel paziente.RIZOTOMIA PERCUTANEA DELLEFACCETTE ARTICOLARI POSTE-RIORILa denervazione faccettaria è indicatain pazienti con dolori persistentia livello lombare, alle natiche ed allaregione posterolaterale della coscia,che tendono ad attenuarsi conl’attività (al contrario della lombalgiadiscogena), senza segni di doloreirradiato al dermatomero specificodelle radici nervose spinali e conR.N.M. negativa per lesioni discali.Questi quadri clinici aspecifici sonospesso legati ad alterazioni funzionalio strutturali delle faccette articolariposteriori e della loro capsula articolare.Quest’ultima è infatti riccamente innervatadalle branche mediali del troncoprimario posteriore del ramo dorsaledel nervo spinale, e gli stimoli nocicettiviche qui originano, produconoun dolore muscolo-cutaneo riferito,attraverso la distribuzione dei nervicorrispondenti coinvolti.Già nel 1920 Vittorio Putti (fondatoredell’Istituto Ortopedico Rizzoli) descrivevaquesta particolare sindromelombalgica e la sua eziopatogenesizigoapofisaria, che poi gli autorianglosassoni hanno denominata FacetSyndrome.La denervazione si ottiene utilizzandouna sonda con radiofrequenza adonde corte localizzata percutaneamentesulla biforcazione tra il ramoascendente e discendente della brancamediale.La tecnica prevede l’appoggio sullacapsula articolare della punta dell’elettrodocon l’ampliscopio in posizione16 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


AGGIORNAMENTOFig. 2 - Discografia L4/L5 a “batuffolo di cotone”in disco sano.Discografia L5/S1 con slaminamento da erniacontenuta sottolegamentosaobliqua per meglio evidenziare lospazio interfaccettario dove, in corrispondenzadel bordo superiore, sisfiocca la branca mediale.La migliore risposta terapeutica siottiene trattando due livelli sovrapposti,per coprire la distribuzionetopografica dei rami ascendenti ediscendenti dell’innervazione faccettaria.Alle volte la sola infiltrazione cortisonicadella capsula e dello spaziointerfaccettario sotto scopia è sufficienteper ottenere risultati positivi(Fig. n. 1).INFILTRAZIONE PERIANULAREDISCALEL’infiltrazione perianulare del disco èindicata in caso di lombalgia discogenapura, in pazienti giovani conR.N.M. positiva per bulging o protrusionediscale.Sono malati sofferenti di episodi ricorrentidi lombalgia, senza blocchi articolariantalgici ma con scarsa rispostaai farmaci antiflogistici e conproblemi di attività lavorativa condizionatada questa patologia.Per diminuire la soglia di stimolazionenocicettiva dell’innervazione discalepuò essere eseguita una infiltrazioneperianulare sotto controllo ampliscopico:l’ago viene infisso sul marginediscale per via postero laterale conuna angolazione di 45° rispetto al discocolpito e medialmente alla radicecorrispondente.I risultati clinici sono migliori sel’infiltrazione viene eseguita bilateralmentee non soltanto dal lato dellaprotrusione erniaria, per attenuare anchela stimolazione nervosa nata dalladistensione anulare contro-lateralealla lesione strutturale discale.INFILTRAZIONE PERIRADICOLAREINTRAFORAMINALEL’infiltrazione periradicolare intraforaminaleè una metodica utilizzata, ascopo diagnostico, negli anni 70 dagliautori anglosassoni per la esattadeterminazione della radice maggiormentecoinvolta in caso di sciatalgiarecidivata in pazienti plurioperati o incaso di claudicatio spinalis neurogenada stenosi foraminale a piùlivelli. Avendo migliorato in vari pazientiil quadro clinico, tanto da evitarela soluzione chirurgica, essa da alloraviene spesso utilizzata come trattamentoiniziale della sciatalgia irritativanon deficitaria o della sindrome diVerbiest, soprattutto in pazienti anziani,dove il sito di conflitto osteodisco-radicolareè a più livelli e dovele condizioni generali del pazientepossono controindicare l’interventochirurgico di laminectomia decompressiva.In questa metodica l’ago viene infissoper via postero laterale con una angolazionedi 45° rispetto l’orlo inferioredel peduncolo sovrastante la radice;quando quest’ultima viene toccatadalla punta dell’ago, il paziente avverteuna scossa elettrica irradiataall’arto sul dermatomero specificodella radice.Se ciò riproduce la sintomatologiaalgica che lo affligge, si può infiltrarela zona periradicolare sicuri della giustalocalizzazione dell’ago sulla radicemalata da trattare.ERNIECTOMIA PERCUTANEAL’erniectomia percutanea è indicatanella sindrome sciatalgica monoradicolareirritativa non deficitaria o nellalombalgia discogena in pazientigiovani-adulti con R.N.M. positiva perernia discale contenuta nella cornicedell’anulus e del legamento longitudinaleposteriore, e negativa per stenosiossea.La sciatalgia deve irradiarsi sul dermatomerospecifico della radice compromessaed esacerbarsi nelle manovrespecifiche semeiologiche distiramento radicolare o di aumentodella pressione liquorale.La lombalgia si caratterizza invececon rigidità o blocchi articolari ripetuti,senza irradiazioni metameriche,e tende a diminuire con il riposo.Questo trattamento è utilizzabile solose l’ernia è contenuta perché in talcaso esso permette di ottenere unadiminuzione della pressione endodiscale,svuotando parzialmente il discocon metodiche meccaniche, fisichee chimiche.Ne deriva quindi la spontanea regressionedella protrusione erniaria (sfruttandol’elasticità residua del tessutoanulo-legamentoso) e la normalizzazionedei diametri discali: si diminuisceallora l’entità del conflittodisco-radicolare, basilare per la guarigionedella sciatica e si ridistribuisconoi carichi sull’anulus e sulle zigoapofisi,attenuando cosi la lombalgia.L’accesso si esegue per via posterolaterale,direttamente sul lato dell’erniadiscale e prevede dapprima l’esecuzionedella discografia con mezzodi contrasto, per meglio evidenziareFig. 3 - Controllo scopico della pinza che“scava” all’ interno del disco L4/L5.se l’ernia è contenuta (Fig. n.2).Viene poi infissa una cannula nel discopatologico che permette l’introduzionedi pinze miniaturizzate nel tessutonucleare che, sotto controllo scopico,tagliano, scavano ed asportano iltessuto nucleare degenerato, svuotandoil centro del disco ed ottenendocosi la decompressione discale: èquesta l’erniectomia meccanica piùindicata nelle ernie fibrose (Fig. n. 3).In caso invece di ernie molli neigiovani, si inserisce nel disco una microsondache impiegando onde elettromagnetichead alta radiofrequenza,provoca una disintegrazione molecolaredel tessuto nucleare, che vienevacuolizzato con conseguente riduzionedel volume e quindi della pressioneintradiscale: è questa la nucleoplastica da coblazione discale.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>17


AGGIORNAMENTOFig. 4 – Controllo radiografico di uno spaziatoreinterpinoso tra L4/L5.NUCLEOLISI DISCALESe la sciatalgia, di tipo irritativo nondeficitario, è invece causata daun’ernia discale non contenutaall’esame discografico, si può alloraeseguire la nucleolisi intradiscale conl’Ozono medicale sotto scopia associataall’infiltrazione periradicolareintraforaminale sempre con O3.L’Ozono è la forma allotropica dell’ossigenocon molecola triatomica (O3)e viene utilizzato nella disinfezionedelle acque per il suo elevato potereossidante.Nella lombo sciatalgia da ernia discalel’Ozono medicale sembra provocareuna disidratazione chimicaspecifica del tessuto nucleare direttamentetrattato, riducendo cosi ilconflitto anatomo-spaziale tra ernia eradice, inoltre esso determina unaiperossigenazione locale che favoriscela naturale risposta antiflogisticadel tessuto radicolare colpito.DISTRAZIONE INTERSPINOSAPERCUTANEALa distrazione interspinosa percutaneaè indicata nella “claudicatiospinalis intermittens” da stenosi osseaforaminale, soprattutto nelle personeanziane.Si tratta di pazienti con dolori irradiatiai glutei ed agli arti inferiori, scatenatidalla posizione eretta o dalla deambulazioneprolungata e, a differenzadella sindrome sciatalgica, non evocabilicon le manovre semeiologichedi stiramento radicolare o di aumentodella pressione liquorale.I sintomi si attenuano se il malato siferma, si siede o si flette in avanti conil tronco: è classico, in queste persone,il benessere nello spostarsi inbicicletta per la posizione che laschiena assume con questo mezzodi trasporto.I disturbi derivano dalla sofferenzaischemica relativa nelle componentimotorie delle radici spinali, provocatadalla stenosi ossea del forame radicolareche è ulteriormente aggravatadalla statica vertebrale.La flessione del tronco invece, aumentandolo spazio interfaccettarioed interpeduncolare, consente unallargamento relativo funzionale delforame, con conseguente miglioramentosintomatico.Basandosi su questi presuppostibiomeccanici, per trattare la patologiasopra descritta, recentemente vieneusato un apposito spaziatore interspinoso,soprattutto in pazienti consintomatologia non ingravescente taleda necessitare il classico interventodi laminectomia decompressiva.Si tratta di un dispositivo che vieneapplicato per via percutanea in anestesialoco-regionale e sotto controlloscopico, nello spazio tra le apofisispinose vertebrali che vengono allontanatetra loro: si crea cosi un effettoflessorio tra le vertebre omologhe conun conseguente allargamento funzionaledel diametro foraminale intervertebrale,nonostante quest’ultimosia stenotico, con conseguentemiglioramento clinico (Fig. n. 4).BIBLIOGRAFIA– Gandolfi M.: Clinica e terapia delleprotrusioni posteriori dei dischiintervertebrali lombari.Gaggi ed. Bologna, 1966.– Gandolfi M., Jucopilla N.,Tomasso A.: La sciatica vertebrale.Atti 18° Congresso NazionaleO.T.O.D.I.Grafiche Fiorini ed. Verona, 1987– Postacchini F.: Le ernie discalilombari. Delfino ed. Roma, 1998.– Tomasso A.: Le sindromi lombalgichee lombosciatalgiche: ilcosiddetto “ mal di schiena “.Grafiche Fiorini ed. Verona, 2001– Atti Congresso Internazionale:Update sulla chirurgia mini-invasivadel rachide.PAGINE ROSACI SERVE IL VOSTRO PARERELa necessità di apportare modifiche in ambito contrattuale e legislativo in materia di organizzazione lavorativa e problematiche connesse conl'assistenza familiare, la gravidanza e il puerperio,ha indotto l'Osservatorio della FNOMCeO sulla femminilizzazione della professione medica adorganizzare numerosi incontri con le rappresentanze sindacali. La femminilizzazione della medicina avrà in futuro un peso diverso in generazionidiverse. L'osservatorio ha recepito la necessità di verificare se le problematiche delle giovani colleghe coincidono con i criteri che muovono i membridell'osservatorio stesso. Da qui la proposta di una indagine conoscitiva quantitativa e soprattutto qualitativa sulla vita delle donne medico.Ogni ordine provinciale sta istituendo un link specifico con lo spazio DIMENSIONE DONNA che arricchirà l'Osservatorio di spunti di informazione.Un primo passo è stato presentare un documento all'Agenzia delle Entrate -Uffici Studi di Settore per tener conto che assenze lavorative per gravidanzae puerperio possano essere indicative di mancata CONGRUITÀ DI RICAVI E COMPENSIL'Osservatorio collabora inoltre con analoghe realtà europee.La commissione delle Pari Opportunità della provincia veronese sollecità le colleghe a visitareil link ordinistico www.omceovr.it – PAGINA DELLA DONNA MEDICOe con suggerimenti, osservazioni e testimonianze promuovere in sede nazionale modifiche legislative per una qualità di vita più consona e gratificantesia in ambito professionale che familiare.18 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


AGGIORNAMENTOSorveglianza delle febbri estive in RegioneVeneto: dengue, chikungunya, West NileZENO BISOFFI,FEDERICO GOBBICentro per le Malattie Tropicali,Ospedale Sacro Cuore - Don G. Calabria, NegrarINTRODUZIONEPer la prima volta in Italia, la nostraRegione, così come regioni limitrofe(Emilia Romagna, Lombardia), avevavisto manifestarsi, nel periodo estivoautunnaledel 2008 e del 2009, casiumani di malattia neuroinvasiva daFigura 1aFigura 1bvirus di West Nile (West Nile NeuroinvasiveDisease o WNND), alcuni deiquali mortali (Rossini 2008, Barzon2009, Rizzo 2009). Precedentemente,in Emilia Romagna, l’epidemia autoctonadi chikungunya del 2007 (Rezza2007), identificata quasi due mesi dopol’insorgenza del caso indice, avevaevidenziato il ruolo della “zanzara tigre”(Aedes albopictus), ormai stabilmentepresente nella maggior parte dellenostre regioni, nella trasmissione diquesto virus e potenzialmente anchedi quello della dengue. Nella nostraregione, quindi, vi sono potenzialmentele condizioni per la trasmissione autoctonadi queste tre malattie virali, cheper convenienza vengono classificatesotto la voce “arbovirosi” dove “arbo”sta per “arthropod borne”, ovvero trasmesseda artropodi, in questo caso dazanzare.Cenni sulle tre malattieDENGUEÈ una malattia febbrile acuta trasmessada zanzara del genere Aedes,cui appartengono Aedes aegypti (cheè un importante vettore anche dellafebbre gialla, e che per dengue è inassoluto il più efficace, non presentein Italia) e Aedes albopictus, appuntola “zanzara tigre”, introdotta in Italiada molti anni (fra l’altro proprio apartire dal Veneto). Il virus appartieneal genere Flavivirus e se ne conosconoquattro sierotipi, den-1, 2, 3 e 4.L’unico serbatoio significativo del virusè l’uomo. La diffusione geografica èabbastanza ubiquitaria nei climi caldi(Fig.1a), con incidenza apparentementemaggiore, negli ultimi anni, inAsia e in America Latina rispettoall’Africa. Molti non esitano a parlaredi pandemia per definire l’ambito didiffusione attuale di questa virosi.Febbre dengue. Dopo una breveincubazione (3-5 gg. in media, moltoraramente oltre la settimana) si manifestanosintomi molto simili a quelli diuna sindrome influenzale: febbre elevata,dolori articolari, spesso mialgie,dolori ossei (in molte lingue viene definitacome “febbre spacca ossa”), cefalea,dolore orbitale, fotofobia. Spessoè accompagnata da un’eruzionecutanea a prevalente carattere eritematoso,non sempre pruriginoso. Lafebbre può avere un andamento bifasico(da tre a cinque giorni di febbre,un paio di giorni di apiressia e successivaripresa della febbre).Dengue complicata. Mentre il primo<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>19


AGGIORNAMENTOAlgoritmo del management dei possibili casi di WNF (pz con età > 15 anni).minuzioso (Pialoux 2006), e di conoscereaspetti prima totalmente ignorati,tra cui alcune complicazioni cliniche(per fortuna molto rare) come meningoencefalite,miocardiopatia e forseanche casi di insufficienza epatica. Lecomplicazioni gravi riguardano soprattuttopersone in età più avanzata e conco-morbidità, però in 15% dei casihanno colpito persone senza fattori dirischio noti. Inoltre vi sarebbe stato uneccesso di mortalità anche in età pediatrica.Infine, i francesi hanno caratterizzatouna frequente complicanza,prima non descritta, non grave matalora invalidante: una artropatia caratterizzatada dolore e ipofunzionalitàdelle articolazioni colpite, di durataanche superiore all’anno, di cui alcunisono stati osservati anche a Verona(Volpe 2006, 2008).Figura 2episodio clinico è benigno nellagrande maggioranza dei casi, e lasciaun’immunità duratura verso lo stessosierotipo virale, nel caso di una nuovainfezione, contratta anche anni dopo,da diverso sierotipo è possibile che,in seguito a meccanismi patogeneticiancora piuttosto controversi, la malattiasi presenti nella forma complicata:quest’ultima è caratterizzata essenzialmenteda diatesi emorragica e/oda “plasma leakage” (fuoriuscita diplasma per aumentata permeabilitàvascolare) e conseguente edema polmonareacuto e shock. La “dengueshock syndrome” ha un’elevata mortalitàse non è trattata in ambiente a-deguato di cure intensive.CHIKUNGUNYAQuesto nome era conosciuto solo aglispecialisti fino a pochi anni fa. Eraconsiderato un virus tipicamente africano,di raro riscontro e ad andamentobenigno. Nel 2006 una vasta epidemiacolpì dapprima le isole dell’OceanoIndiano, alcune delle quali, come LaRéunion e Mayotte, sono territori francesid’oltre mare e quindi dotati distandard sanitari europei. In alcune diqueste isole l’epidemia ha colpito laquasi totalità della popolazione, primadi diffondersi anche ad altre areedell’Oceano Indiano, compresa lastessa India continentale (Fig.1b).Come per dengue, il vettore più efficaceera rappresentato da Aedesaegypti, ma nel corso dell’epidemia ilvirus ha subito una mutazione geneticapuntiforme (Tsetsarkin 2007) chel’ha reso più specifico per Aedes albopictus,che è diventato quindi il vettorepiù efficace del virus mutato. Alla finedi giugno 2007 un cittadino indiano,appena giunto in provincia di Ravenna,colpito da sindrome febbrile benignaguarita in pochi giorni, diventavail caso indice di una vasta epidemiache veniva individuata eziologicamentesolo oltre due mesi dopo, ovveroalla fine di agosto. L’epidemia ebbeil suo epicentro nei due comuni limitrofidi Castiglione di Cervia e Castiglionedi Ravenna, tra loro separati daun piccolo corso d’acqua, e causòoltre duecento casi e un decesso inuna persona anziana con co-morbilità(Rezza 2007). Il virus appartiene algenere Alphavirus (lo stesso di alcuneencefaliti).Il quadro clinico è molto simile a quellodella dengue, con breve incubazionee prominenza dei dolori articolari.L’epidemia dell’Oceano Indiano hapermesso ai medici francesi di descriverele caratteristiche cliniche in modoMALATTIA DI WEST NILEVeniva descritta per la prima volta neldistretto di West Nile in Uganda, nel1937. A differenza di dengue e chikungunya,che non hanno un serbatoioanimale significativo, questo virus(genere Flavivirus come quello delladengue) ha svariate specie di uccellimigratori come ospiti definitivi, e la suadiffusione nel mondo è legata quindialle loro migrazioni e non a quelle u-mane. Poiché però può essere trasmessoda molte diverse specie dizanzare, e soprattutto da Culexpipiens (la zanzara più comune inassoluto), quando raggiunge una nuovazona tende a stabilirvisi, attraversouna trasmissione a specie avicoledomestiche, quindi a mammiferi (piùfrequentemente i cavalli) e all’uomo.Epidemie si sono verificate in svariatearee geografiche dell’Africa e dell’EuropaOrientale, quindi nel 1999 il virusha raggiunto gli Stati Uniti d’Americadove si è progressivamente diffuso daEst verso Ovest per interessare inpochi anni praticamente tutti gli staticon poche eccezioni, causando migliaiadi casi e centinaia di morti,soprattutto per complicanze neurologiche(West Nile Neuroinvasive Diseaseo WNND). Come per molte malattievirali, i casi complicati sono la puntadell’iceberg: su 150 casi di infezione,si stimano circa 20 casi di West NileFever (WNF) e uno o due casi diWNND. Questi ultimi, che riguardanoin grande maggioranza soggettianziani, hanno elevata mortalità e lascianospesso sequele neurologichenei sopravvissuti.20 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


AGGIORNAMENTOTabella 1. Casi delle 3 patologie notificati alla Regione veneto durante l’estateAnno(15 giugno-31 ottobre)Casi importatidenguePer nessuna delle tre malattie esisteun trattamento specifico, e il controllosi dovrebbe basare sulla sorveglianzadei casi e sulla lotta ai vettori.La sorveglianza delle febbri estive:la fase pilota (2010)Per la dengue, la chikungunya e laWNND esistevano già protocolli disorveglianza specificamente predispostidal Ministero della Salute edalla Regione Veneto.Non esisteva invece un protocollo disorveglianza della WNF, non sorprendepertanto che nel 2008 e nel 2009,a fronte dei casi di WNND sopra ricordati,non fossero stati segnalati casidi “semplice” WNF (tranne uno identificatoretrospettivamente mesi dopo)che in base all’esperienza di altri paesi,e in particolare degli USA, dovrebberoessere in un rapporto di circa20/1 rispetto ai casi di WNND (Gobbi2009, Watson 2004).Un protocollo di sorveglianza dovrebbeconsentire di individuare precocementegli eventuali casi di WNFanche non complicati, consentendodi prendere in carico i pazienti e diavere un’idea più precisa della distribuzionegeografica della zoonosi, conun approccio complementare a quellodella sorveglianza veterinaria (in particolaresugli equini) e entomologica. Ipazienti individuati con “semplice”WNF dovrebbero essere monitoraticlinicamente per l’eventuale insorgenzadi complicazioni, senza dimenticareche anche i casi che non evolvonoin WNND non sono necessariamente“benigni” come riportato inrecenti casistiche (Watson 2004). Lostesso protocollo di sorveglianzadovrebbe consentire di diagnosticarecasi di febbre dengue o chikungunyain viaggiatori (attualmente sotto notificati)e anche di individuare precocementeeventuali casi a trasmissioneautoctona.Casi importatichikungunya2008 2 1Casi autoctoniWNF1(retrospettivo)Casi autoctoniWNND5(4 retrospettivi)2009 4 0 0 6 (1 fatale)2010* 14 1 4 3Obiettivi1. Identificare precocemente i casi dichikungunya e dengue “importati”nel territorio veneto da viaggiatoriad aree endemiche, compresi icittadini stranieri di prima immigrazioneo “VFR” (viaggiatoritemporanei nel paese d’origine).2. Identificare precocemente i casidi febbre di West Nile a trasmissioneda vettori autoctoni nel territorioveneto.Linee operativeIn sintesi, i casi febbrili che rispondevanoalla definizione di caso sospetto,di importazione o autoctono (vedisotto), dovevano essere prontamenteinviati alla più vicina U.O. di malattieinfettive o tropicali, dove il pazienteveniva visitato e, se rispondente aicriteri, sottoposto a prelievo di sangue.Per dengue e chikungunya dovevanoessere a disposizione delle U.O. deitest rapidi da eseguire sul posto(ricerca di antigene NS1 per dengue,ricerca di anticorpi IgM per chikungunya),e i campioni positivi a uno deitest inviati al Laboratorio regionale diriferimento (U.O.C. di Microbiologia eVirologia, Azienda Ospedaliera Universitariadi Padova) per conferma mediantetecniche sierologiche comeneutralizzazione e immunofluorescenza,di biologia molecolare (ricerca delRNA virale mediante RT- PCR) e eventualeisolamento del virus. Per lafebbre di West Nile, per la quale nonsono disponibili test rapidi, l’invio, tranneeccezioni, doveva essere fatto direttamenteal Laboratorio regionale. Idettagli del protocollo operativo 2010sono descritti di seguito.1) Unità Pronto Soccorso, medici dimedicina generale 1 :Casi febbrili di importazioneSoggetti febbrili (con T° ascellare ≥38 °C), di qualsiasi età, con storia diviaggio in paese tropicale, che rispondanoalla definizione di caso sospettoimportato di dengue o chikungunya (v.sotto): i pazienti dovranno essere invitatia contattare l’unità operativa dimalattie tropicali / infettive di riferimentodella propria zona per concordare unavisita entro le 24 ore.Definizioni di caso febbrile “importato”(dengue, chikungunya)a) Caso sospetto di dengue e/o chikungunya:paziente con:• Febbre (≥38 °C) di recente insorgenza(≤ 7 giorni);• Recente (≤ 15 gg.) rientro da areapotenzialmente endemica didengue e/o chikungunya (Fig.1) 2 ;• Assenza di diagnosi “ovvia” (es.infezione vie urinarie, infezione vierespiratorie, faringotonsillite);• Assenza di leucocitosi (GB totali


AGGIORNAMENTOTabella 2. Descrizione dei casi di dengue diagnosticati nel 2010Sintomi e risultatidi laboratorioNumeriPercentulefebbre 14/14 100%cefalea 10/14 71%artralgie 9/14 64%milagie 6/14 43%Rash cutaneo 6/14 43%Vomito 2/14 14%Linfoadenopatia 1/14 7%Rapid test (NS1) 10/13 77%IgG + 7/14 50%IgM + 12/14 86%PCR + 9/14 64%b) Caso confermato autoctono difebbre di West Nile, paziente con:• Sintomi come sopra• Test di conferma positivo2) Centri di riferimento (unità operativedi malattie infettive / tropicali)Casi febbrili di importazione (Dengue,Chikungunya)L’unità operativa dovrà procedere alnormale workup diagnostico per lefebbri di importazione (compresa laricerca tempestiva della malariaqualora vi siano i presupposti epidemiologici)e, nei casi che rispondanoalla definizione di caso sospetto (v.sopra), alle procedure diagnostiche diprimo livello, alla compilazione delleschede pazienti, alla gestione clinicae all’invio al laboratorio di riferimento,per test di conferma, dei campionirisultati positivi alle procedure diagnostichedi primo livello.Segnalazione di caso. Il caso probabileva segnalato entro le 12 ore (pertelefono, fax o e-mail) al SISP dell’ULSScompetente territorialmente. Ilcaso confermato viene notificato dalLaboratorio di riferimento (PD) entro le12 ore dal completamento del test (pertelefono, fax o e-mail) al SISP dell’ULSScompetente territorialmente suscheda ministeriale.Casi febbrili autoctoniIl centro di riferimento procederà all’iterindicato nell’algoritmo riportato nellafigura 2. Nel caso di un elevato sospettoclinico per dengue o chikungunyasi potrà procedere all’iter diagnosticoanche per queste ultime, purin assenza di storia di viaggio.Segnalazione di caso autoctono. Ilcaso sospetto non va segnalato. Ilcaso confermato viene notificato dalLaboratorio di riferimento (PD) entro le12 ore dal completamento del test (pertelefono, fax o e-mail) al SISP dell’ULSScompetente territorialmente.Risultati della fase pilotaI risultati della fase pilota sono riportatinelle tabella 1 (dati forniti dal Dipartimentodi Prevenzione della Regione).Il numero di casi che risultano al Dipartimentoper il 2010 è nettamente superiorea quello degli anni precedenti.Dengue e chikungunyaSono stati diagnosticati 15 (14 denguee 1 chikungunya) su 79 possibili casidi dengue e chikungunya, con unadetection rate pari al 19%. Nove eranomaschi, l’età media 38 anni con unrange 17-58. Non sono stati riportaticasi gravi.Il paziente con chikungunya, provenienteda Bali, riportava un quadroclinico caratterizzato da febbre, rashcutaneo, artralgie e mialgie.Le caratteristiche cliniche dei pazienticon dengue sono riportate nella tabella2. I paesi in cui i 14 pazienti avevanosoggiornato erano Bali, Vietnam, Cambogia,Laos, Thailandia (2 casi), Bangladesh,India (3 casi), Costa d’Avorio,Caraibi, Martinica e Guyana Francese.Il sierotipo è stato individuato in 6 casi(il sierotipo 1 in un caso provenientedai Carabi; il sierotipo 2 in tre casiprovenienti da Thailandia, Cambogiae Laos; il sierotipo 3 in due casi provenientida Bali e dai Carabi).West NileSono stati diagnosticati 4 su 38 possibilicasi di WNF, con un detection ratepari al 10,5%. Tre erano maschi, l’etàmedia 53 anni con un range 40-67.Uno di questi casi ha sviluppato inseguito i sintomi della forma neuroinvasiva.Nel 2010 sono stati diagnosticatianche 4 casi di WNND (3 autoctoni e1 importato dalla Romania), con unadetection rate pari a 5,2%.La Regione del Veneto nel 2010 è statal’unica regione italiana in cui sonostati individuati casi di West Nile, nonostanteci sia evidenza che il virus siacircolato in varie regioni della nostrapenisola, fino all’estremo sud.LINEE OPERATIVE 2011 – 2012Rispetto al Piano precedente del 2010,le linee operative per il 2011-2012 (giàapprovate e inserite nel Piano RegionaleSocio Sanitario) prevedono alcunemodifiche. Innanzi tutto si prevedeun raccordo più stretto con lasorveglianza entomologica effettuatadall’Istituto Zooprofilattico di Legnaro(PD), anche per rendere più mirate leeventuali disinfestazioni nell’area in cuisia stato identificato un nuovo caso.La definizione di caso per WNF nonprevederà più la presenza obbligatoriadi rash cutaneo al fine di aumentare lasensibilità della sorveglianza. Con questastessa finalità si intende proporreun coinvolgimento anche dei medicidi medicina generale, con i quali è previstocon un primo convegno, a scopoconoscitivo ma soprattutto operativo,organizzato dall’USL 20 di Verona incollaborazione con il Centro per le Malattietropicali dell’Ospedale SacroCuore di Negrar presso la Sala Convegnidell’Ospedale di San Bonifacioil giorno 13 maggio 2011.Il programma è scaricabile dalsito www.tropicalmed.eu oppurehttp://www.regione.veneto.it/Servizi+alla+Persona/Sanita/Prevenzione/Eventi_prevenzione.htm ohttp://prevenzione.ulss20.verona.it/viag_int.htmlCONCLUSIONIIn una società globalizzata, anchemalattie che si credevano tipicamenteo esclusivamente “esotiche” possonointeressare i paesi a clima temperato.Fino ad ora in Italia non si sono registraticasi autoctoni di dengue, ma lapresenza del vettore Aedes albopictuspotrebbe essere la causa di trasmissionedella patologia anche nel nostroPaese, così come riportato nel 2010 inFrancia e in Croazia (La Ruche 2010,Gjenero-Margan 2011). Questo rischionon deve essere enfatizzato, ma nem-22 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


AGGIORNAMENTOmeno ci deve cogliere impreparati. Lasorveglianza delle sindromi febbrili,nella stagione estiva in cui non sonoin corso le tipiche epidemie di virus influenzalio parainfluenzali, può permettereuna più precoce conoscenza dellasituazione epidemiologica e in alcunicasi favorire opportune azioni di controllo.Il contributo della medicina diprimo livello (medici di famiglia e pediatridi libera scelta) e dei medici dipronto soccorso è insostituibile sedesideriamo che il sistema sia sufficientementesensibile. Al tempo stesso,la classe medica ha la responsabilitàdi fornire una corretta informazionedella comunità su queste problematiche“nuove” per evitare che venganotrattate giornalisticamente intermini enfatici e sensazionalistici comeputroppo spesso accade.RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICIBarzon L, Squarzon L, Cattai M, Franchin E,Pagni S, Cusinato R, Palu G.West Nile virusinfection in Veneto region, Italy, 2008-2009. EuroSurveill. 2009 6;14.Beltrame A, Angheben A, Bisoffi Z, Monteiro G,Marocco S, Calleri G, Lipani F, Gobbi F, CantaF, Castelli F, Gulletta M, Bigoni S, Del Punta V,Iacovazzi T, Romi R, Nicoletti L, Ciufolini MG,Rorato G, Negri C, Viale P.Imported ChikungunyaInfection, Italy. Emerg Infect Dis. 2007Aug; 13(8):1264-66Dussart P, Petit L, Labeau B, Bremand L, LeducA, Moua D, Matheus S, Baril L.Evaluation of twonew commercial tests for the diagnosis of acutedengue virus infection using NS1 antigendetection in human serum.PLoS Negl Trop Dis.2008 Aug 20;2(8):e280.Gjenero-Margan I, Aleraj B, Krajcar D, LesnikarV, Klobučar A, Pem-Novosel I, Kurečić-FilipovićS, Komparak S, Martić R, Duričić S, Betica-Radić L, Okmadžić J, Vilibić-Čavlek T, Babić-Erceg A, Turković B, Avsić-Županc T, Radić I,Ljubić M, Sarac K, Benić N, Mlinarić-GalinovićG. Autochthonous dengue fever in Croatia,August-September 2010. Euro Surveill. 2011Mar 3;16.Gobbi F, Napoletano G, Piovesan C, Russo F,Angheben A, Rossanese A, Cattelan AM, GalloL, Valsecchi M, Piazza A, Venturi G, Bisoffi Z.Where is West Nile fever? Lessons learnt fromrecent human cases in northern Italy. EuroSurveill. 2009 Mar 12;14La Ruche G, Souarès Y, Armengaud A,Peloux-Petiot F, Delaunay P, Desprès P,Lenglet A, Jourdain F, Leparc-Goffart I, CharletF, Ollier L, Mantey K, Mollet T, Fournier JP,Torrents R, Leitmeyer K, Hilairet P, Zeller H,Van Bortel W, Dejour-Salamanca D, GrandadamM, Gastellu-Etchegorry M. First twoautochthonous dengue virus infections inmetropolitan France, September 2010. EuroSurveill. 2010 Sep 30;15.Mistretta M, Bonafini S, Angheben A, GobboM, Tais S, Bisoffi Z. Assessment of a RapidDiagnostic Test for Chikungunya. Trop Med IntHealth 2009; 14 (Suppl 2), 227.Moro ML, Gagliotti C, Silvi G, Angelini R, SambriV, Rezza G, Massimiliani E, Mattivi A, Grilli E,Finarelli AC, Spataro N, Pierro AM, Seyler T,Macini P. Chikungunya Virus in North-EasternItaly: A Seroprevalence Survey. Am J Trop MedHyg. 2010;82:508-511.Pialoux G, Gaüzère BA, Strobel M.Med MalInfect. 2006 May;36(5):253-63. Epub 2006 May24. Review. Chikungunya virus infection: reviewthrough an epidemic.Rezza G. Chikungunya and West Nile virusoutbreaks: what is happening in north-easternItaly?Eur J Public Health. 2009;19:236-7.Rezza G, Nicoletti L, Angelini R, Romi R, FinarelliAC, Panning M, Cordioli P, Fortuna C, BorosS, Magurano F, Silvi G, Angelini P, Dottori M,Ciufolini MG, Majori GC, Cassone A; CHIKVstudy group. Infection with chikungunya virusin Italy: an outbreak in a temperate region.Lancet. 2007;370:1840-6.Rizzo C, Vescio F, Declich S, Finarelli AC,Macini P, Mattivi A, Rossini G, Piovesan C,Barzon L, Palù G, Gobbi F, Macchi L, Pavan A,Magurano F, Ciufolini MG, Nicoletti L, SalmasoS, Rezza G.West Nile virus transmission with human casesin Italy, August - September 2009.Euro Surveill. 2009 Oct 8;14.Rossini G, Cavrini F, Pierro A, Macini P, FinarelliA, Po C, Peroni G, Di Caro A, Capobianchi M,Nicoletti L, Landini M, Sambri V. First humancase of West Nile virus neuroinvasive infectionin Italy, September 2008 - case report. EuroSurveill. 2008 Oct 9;13(41).Tsetsarkin KA, Vanlandingham DL, McGee CE,Higgs S (2007) A Single Mutation in ChikungunyaVirus Affects Vector Specificity andEpidemic Potential. PLoS Pathog 3(12): e201.doi:10.1371/journal.ppat.0030201Volpe A, Caramaschi P, Angheben A,Marchetta A, Monteiro G, Bambara LM, BisoffiZ. Chikungunya outbreak--remember the arthropathy.Rheumatology(Oxford). 2006Nov;45(11):1449-50.Volpe A, Angheben A, Marchetta A, CaramaschiP, Biasi D, Carletto A, Marocco S, MonteiroG, Bambara LM, Arcaro G, Bisoffi Z. Chikungunyaarthritis: report of 6 cases. Reumatismo.2008 Apr-Jun;60(2):136-40.Watson JT, Pertel PE, Jones RC, Siston AM,Paul WS, Austin CC, Gerber SI. Clinical characteristicsand functional outcomes of West NileFever. Ann Intern Med. 2004;141:360-5.1) NB nella fase pilota (2010) si sono coinvolteoperativamente le sole unità di PS,non essendovi ancora un’idea precisadel numero di casi febbrili attesi2) Nota bene: molte delle aree indicatesono anche a rischio malarico, lafebbre può essere l’unico sintomo diuna malaria!3) Si propone in una prima fase di limitareil protocollo agli adulti per la maggiorfrequenza di febbri aspecifiche – esantematichenei bambini, oltre alla minorfrequenza e gravità di WNV negli stessiMEDICO OTORINOLARINGOIATRASelezioniamo personale per rinomato centro termale in zona lago di Garda (BS).Il/la candidato/a ideale è in possesso di esperienza pregressa maturata in analoga struttura ed ha una buona conoscenzadelle tecniche di insufflazione.Requisiti:• Laurea in Medicina e Chirurgia;• abilitazione alla professione medica;• iscrizione all'Ordine dei Medici;• formazione specifica in Otorinolaringoiatria.Disponibilità al lavoro su turni (dalle ore 07.00 alle ore 13.00 o dalle ore 13.00 alle ore 19.00) dalunedì a domenica.Contattare Adecco Medical&Science Brescia al numero 030 8982192.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>23


PROFESSIONE E LEGGECertificati: per alcune categorieè d’obbligo il cartaceoSi ritiene opportuno trasmettere la notainviataci dal Ministero dell’internoinerente alla trasmissione per via telematicadei certificati di malattia e alleparticolari disposizioni previste dallanormativa vigente per la Polizia diStato (All. n. 1).Con la sopraccitata nota il Ministerodell’interno ha segnalato a questaFederazione “comportamenti difformi”da parte dei medici convenzionati inordine alla certificazione rilasciata alpersonale appartenente alla Polizia diStato.È bene subito ribadire che ai sensidella normativa vigente al personaleappartenente alla Polizia di Stato deveessere rilasciato esclusivamente ilcertificato medico in forma cartacea,con prognosi e diagnosi. Imedici convenzionati con il Serviziosanitario nazionale nel caso di specie,quindi, non debbono inviare ilcertificato per via telematica.Come è noto, infatti l’art. 55-septiesdel D.Lgs. 165/01, introdotto dall’art.69 del D.Lgs. 150/09 recante “Controllisulle assenze”, dispone che in tutti icasi di assenza per malattia la certificazionemedica è inviata per via telematicadirettamente dal medico odalla struttura sanitaria che la rilasciaall’Istituto nazionale della previdenzasociale, secondo le modalità stabiliteper la trasmissione telematica deicertificati medici nel settore privatodalla normativa vigente.L’inosservanza degli obblighi di trasmissioneper via telematica della certificazionemedica concernente assenzedi lavoratori per malattia costituisceillecito disciplinare e, in caso direiterazione, comporta l’applicazionedella sanzione del licenziamentoovvero, per i medici in rapporto convenzionalecon le aziende sanitarielocali, della decadenza dalla convenzionein modo inderogabile dai contratticollettivi.La normativa inerente ai certificati dimalattia sopraccitata è stata estesa aisensi dell’art. 25 della legge 183/10anche ai dipendenti dei datori dilavoro privati al fine di uniformare ilregime legale del rilascio e dellatrasmissione dei certificati in caso diassenza per malattia.Restano escluse dal campo di applicazionedi tali disposizione il personalein regime di diritto pubblico dicui all’art. 3 del D.Lgs. 165/01 (magistrati,avvocati dello Stato, professoriuniversitari, personale appartenentealle forze armate e alle forzedi polizia, corpo nazionale dei vigilidel fuoco, personale delle carrierediplomatiche e prefettizie e le altrecategorie che ai sensi del citato art.3 sono disciplinate dai propri ordinamenti).Per queste categorie imedici compilano i certificati ancoranella forma cartacea e le amministrazioniaccettano i relativi documentinella stessa forma con leconsuete modalità di produzione otrasmissione da parte del dipendenteinteressato.Inoltre il Ministero dell’Interno nellanota allegata pone in evidenza laprevisione di cui all’art. 61 del DPR n.782 del 1985 che dispone che “ilpersonale della Polizia di Stato cheper ragioni di salute non ritenga diessere in condizione di prestareservizio deve darne tempestiva notiziatelefonica al capo dell’ufficio, repartoo istituto da cui dipende, trasmettendo,nel più breve tempo possibile,il certificato medico da cui risulti ladiagnosi e la prognosi”.Ciò detto, nell’invitare tutti gli Ordiniprovinciali a dare nell’ambito dellapropria competenza territoriale lamassima diffusione alla nota del Ministerodell’Interno, è parere di questaFederazione che problemi di difformitàsul territorio nazionale in ordine allafattispecie indicata in oggetto nonderivino da una errata interpretazionedella legge da parte dei mediciconvenzionati con il Servizio sanitarionazionale, ma nella gran parte deicasi dalla mancata richiesta del certificatomedico cartaceo da parte deidipendenti sopraccitati esclusi dalcampo di applicazione della nuovanormativa.IL PRESIDENTEAMEDEO BIANCOCOMUNICARE IL QUESITO OD IL SOSPETTO DIAGNOSTICOÈ INDICE DI CORRETTEZZA DEONTOLOGICA E DI BUONA PRATICA CLINICAAlcuni Direttori Sanitari e Responsabili di Distretto ci hanno in varie occasioni comunicato che è ancora abbastanza diffusa la pessima abitudinedi richiedere visite specialistiche ed accertamenti diagnostici senza comunicare il quesito, o, meglio il sospetto diagnostico.Tale comportamento può essere ammissibile in alcune situazioni particolari ma nella generalità dei casi è contrario alla buona pratica clinica edal Codice Deontologico (artt. 59, 62) e può in alcune situazioni critiche configurare un reato ai sensi dell’art. 328 del Codice Penale.È altrettanto indice di correttezza deontologica e soprattutto di buona pratica clinica per TUTTI riportare sulle richieste di accertamenti• data di emissione del documento in cui viene indicata la richiesta• timbro personale del medico proponente• firma (se possibile LEGGIBILE) del medico proponente• infine ma non per ultimo : indicazione del motivo e/o del sospetto clinico alla base della richiesta di accertamenti24 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


PROFESSIONE E LEGGECertificati di malattia “on line”.Ulteriori indicazioniPREMESSA...omissis...La responsabilità specifica per violazionedella normativa in materia ditrasmissione telematica dei certificati.Come accennato, con le menzionatecircolari n. 1 e 2 sono state fornite informazionianche relativamente allesanzioni previste per l'inosservanzadegli obblighi di trasmissione per viatelematica dei certificati (rispettivamenteai paragrafi 6 e 4). In questasede giova ribadire che affinché siconfiguri un'ipotesi di illecito disciplinaredevono ricorrere sia l'elementooggettivo dell'inosservanza dell'obbligodi trasmissione per via telematicasia l'elemento soggettivo del doloo della colpa. Quest'ultimo, in particolare,è escluso nei casi di malfunzionamentodel sistema generale, guastio malfunzionamenti del sistema utilizzatodal medico, situazioni chedebbono essere considerate dalleaziende sanitarie e dalle altre struttureinteressate ai fini dell'esercizio dell'azionedisciplinare. Pertanto, la contestazionedell'addebito nei confronti delmedico dovrà essere effettuatasoltanto se dagli elementi acquisiti infase istruttoria, anche medianteconsultazione del cruscotto di monitoraggioreso disponibile dal SAC(sistema di accoglienza centrale),descritto al successivo paragrafo 3,risulti che non si sono verificateanomalie di funzionamento.Inoltre, l'applicazione delle sanzionideve avvenire in base ai criteri digradualità e proporzionalità secondole previsioni degli accordi e contratticollettivi di riferimento. Ciò vale anchenei casi di reiterazione della condottaillecita, per i quali l'art. 55 septies,comma 4, del d.lgs. n. 165 del 2001prevede la sanzione del licenziamentoper il dipendente pubblico e delladecadenza dalla convenzione per ilmedico convenzionato. In proposito,si rammenta che la reiterazione è daintendersi come recidiva ovvero irrogazionedi successive sanzioni acarico di un soggetto già sanzionatoper la violazione dell'obbligo ditrasmissione telematica dei certificati.La valutazione circa l'irrogazione dellesanzioni più gravi del licenziamento edella decadenza dalla convenzione vaeffettuata tenendo conto dei menzionaticriteri di gradualità e proporzionalità,in base alle previsioni degliaccordi e contratti collettivi di riferimento,che consentono di modulare lagravità della sanzione anche nelleipotesi di reiterazione. A tal riguardo èinoltre opportuno segnalare che icontratti collettivi di riferimento prevedonodelle clausole di salvaguardianei confronti dell'incolpato, secondole quali, decorso un certo periodo ditempo, non può tenersi conto, ai fini dialtro procedimento disciplinare, dellesanzioni disciplinari già irrogate (art. 7CCNL del 6 maggio 2010 per la dirigenzamedica e veterinaria, area IV,che prevede il termine del biennio; art.30 dell'Accordo collettivo nazionaleper la disciplina dei rapporti con imedici di medicina generale del 20gennaio 2005, come modificato dall'Accordodel 27 gennaio 2009, e art.27 dell'Accordo collettivo nazionaleper la disciplina dei rapporti con imedici specialisti ambulatoriali internidel 9 febbraio 2005, come modificatodall'Accordo del 27 maggio 2009, cheprevedono termini anche ancorati allagravità dell'infrazione).Sarà, comunque, cura delle Regioni,eventualmente tramite la Conferenzadelle Regioni e delle Province Autonome,e della Conferenza Stato -Regioni, anche sentendo le rappresentanzedei medici, adottare gliopportuni provvedimenti per la regolamentazionedegli aspetti proceduralie di dettaglio legati ai procedimentidisciplinari, al fine di assicurare l'omogeneitàdi comportamento sul territorionazionale. In tale ambito, particolareattenzione dovrà essere dedicataalle verifiche tecniche in ordine alfunzionamento della rete e di tutti isupporti hardware e software, cherappresentano il presupposto per lavalutazione della sussistenza dellecondizioni per l'avvio di procedimentidisciplinari e per il superamento dellecriticità e problemi già segnalati daitavoli tecnici. Più a monte, lo stessofunzionamento del sistema è naturalmentecondizionato dalla messa adisposizione degli strumenti tecnici edelle apparecchiature necessari inogni struttura e presidio pubblico interessatodal processo, che per la suaattuazione richiede l'attiva collaborazioneed iniziativa di tutti gli enti istituzionalmentecoinvolti.Per quanto riguarda i professionisticonvenzionati, si potrà valutare anchein sede di Conferenza delle Regioni edelle Province Autonome e di ConferenzaStato - Regioni l'opportunità diintegrare gli Accordi collettivi nazionalivigenti per la definizione di quantochiarito al presente paragrafo.Al fine di agevolare l'applicazione dellanuova procedura, le Regioni possonoindividuare specifiche strutture oservizi per i quali ritengono non sussistere,per periodi limitati di tempo, lecondizioni tecniche necessarieall'avvio di procedimenti disciplinari.Ciò anche per evitare che le proceduredi certificazione possano interferirenegativamente con l'attività clinicao determinare un utilizzo inappropriatodei servizi.Inoltre, allo scopo di perseguire unosviluppo graduale, armonico e condiviso,si raccomanda la continuazionedelle attività del tavolo tecnicocongiunto Amministrazioni centrali -Regioni, con il coinvolgimento dellerappresentanze dei medici, ai fini dellaverifica, del monitoraggio e dell'implementazionedelle procedure per latrasmissione telematica delle certificazionidi malattia, raccomandandoalle Regioni il massimo coinvolgimentodelle medesime rappresentanze lìdove, in sede locale, siano costituitecommissioni tecniche per le stessefinalità.Si segnala che non sussiste respon-<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>25


PROFESSIONE E LEGGEsabilità del medico che redige un certificatoin forma cartacea nelle "aree diesenzione", che sono state indicatenella circolare n. 2 al paragrafo 2 (perle sezioni: 2.1 "I dipendenti dellapubblica amministrazione interessati"e 2.2 "I medici obbligati all'utilizzo delsistema di trasmissione telematica")sino a quando non sarà comunicatoun mutamento della situazione perinterventi di natura tecnica ed organizzativache potranno essere effettuatirispetto al sistema vigente.Per quanto riguarda la trasmissionetelematica della certificazione dimalattia dalle strutture di prontosoccorso, le strutture ospedaliere individuanole soluzioni tecniche e organizzativepiù idonee a garantirnel'applicabilità, sulla base delle indicazioniregionali, utilizzando i servizi residisponibili dal SAC, tra i quali il sistemaWEB, ovvero tramite integrazione deipropri applicativi con il sistema SAC,in modo che il certificato di malattiapossa essere predisposto e inviato daparte del medico contestualmente allacompilazione del verbale di prontosoccorso.Per quanto riguarda i documentielaborati dagli ospedali al momentodel ricovero e della dimissione, eventualmentecon prognosi post ricovero,le problematiche sono state discussenell'ambito del menzionato tavolocongiunto Amministrazioni centrali -Regioni, con la valutazione di iniziativetecniche ed organizzative necessarieper la loro gestione nell'ambito delsistema di trasmissione telematica chesaranno implementate nei prossimimesi con la collaborazione dei soggettiistituzionali interessati. Pertanto, sinoall'attuazione delle idonee soluzioni,tali documenti continuano ad essererilasciati al lavoratore in formacartacea, ai fini della fruizione delleagevolazioni previste dalla normativa.Si chiarisce che in questi casi, comepure nelle aree di esenzione sopraindicate, le amministrazioni nondevono comunicare la ricezione delladocumentazione cartacea, in luogo delcertificato telematico, all'azienda sanitariacompetente.Cruscotto di monitoraggio resodisponibile dal S.A.C.Il sistema di accoglienza centrale(SAC) rende disponibile per le regioni,le aziende sanitarie e le altre struttureinteressate, un apposito cruscotto dimonitoraggio del sistema, checonsente di acquisire informazionicirca il tasso di utilizzo del sistema(certificati inviati e servizi utilizzati),nonché informazioni puntuali circaeventuali disservizi (rallentamenti e/oblocchi) registrati dal sistema SACstesso.Il cruscotto di monitoraggio rendeanche disponibili servizi per i medici,per segnalare eventuali malfunzionamentinon riguardanti direttamente ilsistema SAC, quali ad esempio,mancanza di connettività, malfunzionamentidel proprio PC, malfunzionamentidel call center telefonico perl'invio dei certificati, e per acquisireinformazioni circa eventuali disservizi(rallentamenti e/o blocchi) registrati dalsistema SAC stesso.Il cruscotto di monitoraggio rendeinfine disponibili anche servizi per leaziende sanitarie per inviare al SAC leinformazioni relative ai certificaticartacei rilasciati dai propri medici ecomunicati dai datori di lavoropubblici, così come previsto dallaCircolare 1/2010/DFP/DDI dell'11marzo 2010, paragrafo 6 "Le amministrazioniche, in qualità di datori dilavoro, abbiano conoscenza dellaviolazione delle norme relative allatrasmissione telematica dei certificatidi malattia e, senza corrispondentetrasmissione telematica da partedell'Inps, ricevano dal dipendente unattestato di malattia in forma cartacea,sono tenute a segnalare tale anomaliaalla ASL di riferimento entro 48 ore dalricevimento dello stesso, inviandoapposita comunicazione alla caselladi posta elettronica certificata dell'Aziendadi riferimento del medico".Combinando queste informazioni conle informazioni circa i certificati cartaceiricevuti dall'INPS, che saranno comunicateautomaticamente dall'Istituto alSAC, il cruscotto di monitoraggiofornirà quindi anche indicazioni circail numero di certificati cartacei rilasciatida un medico in un dato periodo. Taliinformazioni sono comunque da assumersiquale indicazione indiretta dicomportamento, in quanto noncomprensiva dei dati relativi ai certificaticartacei rilasciati dai medici alavoratori del settore privato non indennizzatidall'INPS.Ulteriori servizi resi disponibili aimedici prescrittori.Come segnalato con le precedenticircolari, oltre ai servizi informatici, ilmedico ha la possibilità di utilizzare ilservizio telefonico basato su un risponditoreautomatico reso disponibile dalSAC al numero 800 013 577. Taleservizio è considerato di secondolivello, per ovviare a problemi di inviotramite il sistema web o problemi diaccesso alla rete internet. Si chiarisceche il medico ha la possibilità di redigereil certificato in forma cartacea nelcaso in cui i tempi richiesti dal risponditoreautomatico, in situazioni contingenti,confliggano con il dovereprimario di assolvere gli obblighi assistenziali.Raccomandazioni finali.Si invitano le Amministrazioni destinatariedella presente circolare a volerportare a conoscenza il contenutodella stessa ai propri dipendenti.Si chiede inoltre al Ministero dellasalute, alle Regioni e Province autonome,alle Aziende sanitarie e agliOrdini professionali di riferimento divolerne dare diffusione presso gli esercentila professione medica.Sarà cura dei Dipartimenti dellafunzione pubblica, per la digitalizzazionedella pubblica amministrazionee l'innovazione tecnologica e delle altreAmministrazioni competenti comunicarenel prosieguo ulteriori informazioni.IL MINISTRO PER LA PUBBLICAAMMINISTRAZIONE E L'INNOVAZIONERENATO BRUNETTARICORDATE...!È fatto obbligo a tutti gli Iscritti:a) denunciare all’Ordine ogni esercizio abusivodella Professione Medica ed ogni fatto che ledail prestigio professionale;b) informare la Segreteria di ogni eventuale cambiamentodi qualifica, di residenza e del conseguimentodi specialità o docenze, esibendo ilrelativo attestato in competente bollo.PrestanomismoSi riporta per ulteriori reminescenza, l’Art. 8 dellalegge n. 1792, che così recita:1) Gli esercenti le professioni sanitarie che prestanocomunque il proprio nome, ovvero la propriaattività, allo scopo di permettere o di agevolarel’esercizio abusivo delle professioni medesimesono puniti con l’interdizione della professioneper un periodo non inferiore ad un anno;2) Gli Ordini e i Collegi Professionali, ove costituiti,hanno facoltà di promuovere ispezioni, presso glistudi professionali, al fine di vigilare sul rispettodei doveri inerenti alle rispettive professioni.26 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


PROFESSIONE E LEGGEPrenotazioni in farmacia:via libera al D.Lgs in Stato-RegioniApprovato oggi in Stato-Regioni il testodel Dlgs che prevede la possibilità peri cittadini di prenotare visite specialistiche,pagare il ticket e ritirare refertimedici direttamente presso il propriofarmacista, dopo aver incassato il vialibera del garante della privacy, macon alcune modifiche (nel testo pubblicatosu questo sito pubblicate inneretto).Il testo era stato già approvato (intesaStato-Regioni) dalle Regioni il 18novembre scorso, ma le correzionipreviste dal Garante hanno rischiestol'analisi e il visto finale degli assessorie il visto finale della Conferenza inun'ulteriore intesa, come risulta dalnuovo testo.I testi degli altri due decreti approvaticon l'intesa del 18 novembre sonoinvece immutati secondo quanto giàpubblicato su questo sito (v. l'articoloe i testi pubblicati su questo sito il 18novembre 2010) e attendono la pubblicazionein «Gazzetta».Il Garante di fatto nel suo parere hasottolineato l'esigenza di rigorosemisure a protezione dei dati personali.Il parere dell'Autorità, reso su unaversione di decreto che tiene conto diapprofondimenti e indicazioni fornitidall'Ufficio del Garante, prevede ulterioricondizioni volte a innalzare il livellodi protezione dei dati. Oltre alle indicazionigià recepite nello schema didecreto dovranno essere quindi introdottialtri accorgimenti per garantirel'accesso al referto da parte deglioperatori solo per effettuare laconsegna all'utente e ad impedire chevengano create banche dati di refertidigitali presso le farmacie. Il ministero,inoltre, dovrà individuare adeguatitempi di conservazione dei referti digitali.Particolare riservatezza saràchiesta agli operatori della farmaciache dovranno essere sottoposti aregole di condotta analoghe al segretoprofessionale.Nello schema di decreto presentato alGarante erano comunque già presentiprecise forme di tutela, in particolare,quella che prevede l'obbligo di informarechiaramente l'utente ed acquisirneil consenso al trattamento dei datipersonali prima di erogare il servizio.In caso di invio di sms o email da partedel Cup, per ricordare, confermare odisdire la prenotazione, lo schemaprevede che i messaggi non debbanocontenere alcuna informazione sullatipologia o l'esito della prestazione.Così come non devono essere conservatecopie dei documenti esibiti per ilriconoscimento dai cittadini. La postazionecollegata al Cup inoltre dovràessere protetta da adeguate distanzedi cortesia ed i referti consegnati inbusta chiusa. Per assicurare che lemisure di sicurezza rispettino unelevato standard e siano applicate inmaniera omogenea su tutto il territorionazionale, il decreto del ministeroprevede infine che esse siano definitein accordi regionali, correlati a unaccordo nazionale, per i quali éprevisto venga acquisito il parere delGaranteL’infermiere sbaglia,paga il medicoLa Corte di Cassazione – III SezioneCivile, con sentenza n. 19227 del 10settembre 2009 ha sancito che lanegligenza dell’infermiere deve essereattribuita al medico curante sul qualesolo graverebbe la responsabilità delmalato. La vicenda risale ad unasentenza del 2004 del Tribunale diPalermo che condannava un’aziendaospedaliera ed il primario del repartodi terapia intensiva di cardiologia arisarcire, in solido tra loro, i danni adun paziente a seguito della fuoriuscitadal sistema della vena basilica didestra di liquidi di infusione venosasomministratigli dal personale infermieristicoper fronteggiare unasindrome cardiocircolatoria.La Corte ha rigettato il ricorso propostodal medico condividendo lemotivazioni della sentenza di appelloche aveva affermato come le negligenzedel personale infermieristicodevono essere attribuite ai soli medici.L’errore dell’infermiere costa caroall’azienda.La Cassazione sottolinea come debbanoessere messe in discussionenon tanto la validità e l’efficacia dellaterapia prescelta, quanto piuttosto lemodalità con cui la terapia vienesomministrata e che, in relazione adette modalità, deve essere valutatala condotta del personale sanitariosotto i profili della diligenza e dellaprudenza.È quanto emerge dalla lettura dellasentenza n. 19227 della III sezionecivile della Suprema Corte del 10settembre 2009. La vicenda prendele mosse da una decisione pronunciatadal tribunale di Palermo nel 2004che condannava un’azienda ospedalierae il primario del reparto di terapiaintensiva di Cardiologia, in solido traloro, a risarcire i danni a un paziente,nella misura di 159.350 euro oltre inte-<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>27


PROFESSIONE E LEGGEressi, per i danni prodotti a seguitodelle gravi lesioni riportate in occasionedella sua degenza presso ilpresidio ospedaliero. Danni verificatisia seguito della fuoriuscita dalsistema della vena basilica di destradi liquidi di infusione venosa, somministratiglidal personale infermieristicoper fronteggiare una sindrome cardiocircolatoria.La somministrazione, appunto, venivaeffettuata da un infermiere (nella sentenzaancora ingiustificatamente definito«parasanitario») ma, nonostanteciò, la responsabilità veniva attribuitaal personale medico e, in particolare,al dirigente dell’Unità operativa (exprimario). I Supremi Giudici, nel rigettareil ricorso proposto dal medico,condividono le motivazioni e le conclusionidella sentenza di appello, cheavevano evidenziato come le negligenzedel personale infermieristico,causa dello spandimento dei liquidinocivi nei tessuti, debbano essereattribuite ai medici curanti, sui qualisoli graverebbe la responsabilità delmalato.Ovviamente tali conclusioni non possonoassolutamente condividersi,conseguenza, ancora e purtroppo, diuna non precisa conoscenza, daparte di alcuni interpreti del diritto,dell’evoluzione professionale e normativadelle professioni sanitarie diversedalla professione medica.Ciò porta a considerare, erroneamente,le professioni sanitarie nonmediche come fossero ancora ausiliariesecondo l’antica ma soprattuttoabrogata (ex lege n. 42/1999) denominazionee classificazione fornita dalTu 1265/1934 e a far sì che, qualchevolta, ciò forse dispiacendo ai medicie piacendo a qualche infermiere, ilpersonale medico venga ritenuto atorto responsabile dell’attività delpersonale infermieristico.E il riemergere di una oggi inesistente,in quanto superata, culpa in vigilandopreoccupa non poco il medico e l’infermiere,certamente svilito e svalutatonella sua professionalità.Occorre, allora, ricordare come èl’infermiere, e non il medico, responsabiledell’assistenza infermieristica,secondo quanto affermato dal Dm 14aprile 1994, n. 739 (regolamentoconcernente l’individuazione dellafigura e del relativo profilo professionaledell’infermiere). E va ricordato comeè l’infermiere, e non il medico, che«garantisce la corretta applicazionedelle somministrazioni diagnosticoterapeutiche»,secondo le indicazionicontenute nel decreto.Di conseguenza, vanno rigettati conforza quei princìpi secondo i qualigrava esclusivamente sul medico laresponsabilità del malato.Tale principio svuota di contenuti e disignificati la norma che rendel’infermiere responsabile dell’assistenzainfermieristica erogata neiconfronti del paziente.Se è vero che ogni professionista ètitolare, e quindi dominus, di unproprio campo di attività, occorrericonoscere che il professionista neè anche responsabile. E la legge42/1999 stabilisce proprio tale principio,ossia come il campo di attivitàe di responsabilità dei professionistisanitari sia determinato daicontenuti del proprio profilo professionale,oltre che dai contenuti dellaformazione di base, della formazionepost-base e dal codice deontologico.L’auspicio è che, prima opoi, agli infermieri vengano riconosciute,nel bene e nel male, le responsabilitàproprie del loro profondo livellodi autonomia professionale, dovendosiconsiderare la responsabilitàprofessionale un valore E non solo laconseguenza negativa della propriacondotta.GIANNANTONIO BARBIERIAVVOCATOCassazione:cure su valutazioni cliniche, non di spesaI criteri di economicità, nel contenimentodella spesa sanitaria, non possonoprevalere sul diritto alla salute deicittadini ricoverati negli ospedali e ledimissioni del paziente devono esseredecise solo in base a valutazioni di"ordine medico", e non ancorate ai criterifissati dalle "linee guida" in usonelle strutture sanitarie. Lo sottolineala Cassazione annullando l'assoluzionedi un medico dall'accusa di omicidiocolposo di un paziente dimesso,seguendo i criteri delle linee guida,dopo nove giorni, da un interventocardiaco. Con questa decisione laQuarta sezione penale della Cassazione- sentenza 8254 - ha accolto ilricorso della procura della Corte d'Appellodi Milano, e dei familiari delpaziente deceduto per essere statodimesso troppo frettolosamente, control'assoluzione di Roberto G., medicodell'ospedale civile di Busto Arsizio nelquale Romildo B. era stato ricoveratoil 9 giugno 2004 per infarto al miocardio.Sottoposto ad angioplasticacon applicazione di uno stent "medicato",veniva dimesso dopo 9 giorni,il 18 giugno, dal momento che risultava"asintomatico e stabilizzato". Maquella stessa notti, Romildo B. avevaun nuovo scompenso e nonostante lamoglie e il figlio lo avessero trasportatosubito in ospedale, vi giunse giàin arresto cardiocircolatorio.Se l'uomo non fosse stato dimesso, haaccertato la perizia legale, sarebbetranquillamente sopravvissuto per lerapide cure che avrebbe ricevuto inreparto.Dopo l'assoluzione in appello "perchéil fatto non costituisce reato" la tesi nonè stata condivisa dalla Cassazioneche ha accolto il reclamo della procurae dei familiari.28 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


ATTUALITÀProgresso in medicina. Ha senso parlarne?Medice, cura te ipsumdi ALBERTO PERONIAlcune notizie di stampa di quest’ultimoperiodo hanno agito in me dacatalizzatore e mi ha sospinto a tracciarequeste righe di riflessione.Svelati errori mago del bisturi di 100anni fa, simili a quelli di oggiRoma, 22 feb. (Adnkronos Salute) - Ilproblema degli errori medici non ècosì nuovo come sembra. Una ricercacondotta spulciando le note del celeberrimoneurochirurgo americano HarveyWilliams Cushing, redatte tra lafine dell'Ottocento e gli inizi del secoloscorso, ha messo in luce una copiosadocumentazione delle sue disavventurechirurgiche.Ma anche la profondità dei suoisuggerimenti per prevenire in futuroerrori che, secondo i ricercatorimoderni, in alcuni casi sono sorprendentementesimili a quelli che ancoraoggi si verificano negli ospedali di tuttoil mondo.Si trattava di un'era di grandi progressimedici: la mortalità dei Pazienti operatiper tumori cerebrali è scesa dal 50%al 13% nel corso della carriera delcelebre neurochirurgo. Progressi fruttonon solo delle tecnologie più avanzate,ma anche del fatto che per la primavolta è stata tenuta una attenta documentazionedegli errori, che hannoaiutato lo stesso Cushing e altri chirurghia sviluppare metodi per evitarli…Riconoscerlie segnalarli ci puòaiutare a migliorare notevolmente lamedicina".E oggi?Roma, 15 mar. (Adnkronos Salute) - Lasanità italiana ha compiuto passi dagigante dal 1861, anno dell'Unità delPaese. "Allora si moriva a 33 anni, oggil'aspettativa di vita è di 80 anni per gliuomini e di 85 per le donne".Se la sanità ha prodotto dei beneficievidenti…Osservasalute, Italia a corto di medicie operatori entro 4 anni Roma,8 mar. (Adnkronos Salute) - Il nostroPaese è vicinissimo ad un'emergenzaper il calo di medici, infermieri e operatorisanitari. "…perché si tentano operazioni di”sostituzione del medico” da partedelle Farmacie?A fronte di una carenza di medicialcuni compiti, come l'applicazione diuna certa terapia, potrebbero esseredelegati ad altre figure, con formazionepiù breve, per lasciare al camicebianco gli impegni più complessi".Anche per quanto riguarda però gliinfermieri, …oggi gli ospedali e iservizi territoriali sono in crisi.Ed ancora…… perché i medici vengonotrattati (puniti) come delinquentiabituali?Roma,15 mar. (Adnkronos Salute) - "Ildecreto legislativo sui lavori usuranti,domani in Commissione Lavoro delSenato, pur riconoscendo il lavoronotturno di tutti i dipendenti del pubblicoimpiego, medici compresi, nonprevede alcun specifico riconoscimentoper i camici bianchi come categoria.Restano esclusi dai beneficianche i medici e chirurghi d'urgenza,anestesisti e rianimatori, a suo tempoinseriti tra le categorie esposte a lavorousurante dal Dlgs 273 del '93 e successivamentenon tradotta in provvedimentiattuativi".Questo e molto altro ancora sui Mediatestimonia dell’assoluta incoerenza diSistema.Un altro esempio?Legnago, screening nefrologico a militariFolgoreVerona, 15 mar. (Adnkronos Salute) -Screening nefrologico gratuito rivoltoai militari.Ma che senso ha attuare certe lodevoliiniziative quando abbiamo ABO-LITO la Visita di Leva.Sono d’accordo che un esercito volontarioè più efficiente e, forse, menocostoso ma fare una visita di levaancorchè non finalizzata a selezionarealcuno in funzione di un servizio militarecoatto sarebbe servito come ungrandissimo elemento di sincronizzazionee lettura dello stato di salutedella popolazione generale (tanto piùche anche le donne possono oraaccedere).Anche se ai miei tempi girava un simpaticocalembour che definiva la Naja“ozio senza riposo dove il facile diventadifficile per diventare inutile attraversol’impossibile” ed effettivamente sipoteva ritenere eccessivo ed improduttivoun anno intero di servizio militare, perché tirare lo sciacquone eprivare tutti i giovani della possibilitàdi apprendere?Sì apprendere, magari nel corso diqualche settimana, anziché di unanno, alcuni elementi che regolano lavita di collettività,le logiche e le necessitàdella medicina di massa, gli e-lementi che consentono a tutti di agirein squadra, cosa di per sè fondamentalenelle emergenze di cui sioccupa la protezione civile (Giapponedocet).Va bene la legittima obiezione dicoscienza nei confronti dell’uso dellearmi ma qui si è trattato di un’obiezionedi coscienza civile che ha sospintoi più verso in cosiddetto Serviziocivile che non è stato altro che unaderiva individualistica fortemente ideologica,tutt’affatto priva di senso civico.Dove sono stati questi civilissimi obiettoriin occasione delle ultime emergenzenazionali?Mi piacerebbe che qualcuno mi dicessequanti sono stati quelli che sisono rimboccati le maniche…Ma oggi in preda ai fumi del 150°sembriamo esserci dimenticati diqueste incongruenze: abbiamo buttatovia anche il bambino assiemeall’acqua sporca.Nella mia attività professionale (anovembre gli anni dalla laurea saranno37) sempre più mi trovo a riscontrareuna serie di anomalie che mi induconoa riflettere sul significato vero delnostro agire medico.Nel servizio pubblico non è quasi piùpossibile essere Medico.Si tratta di un’affermazione grave di cuimi assumo tutta la responsabilità.Da 5 anni sono in pensione; ho lasciatoper una crisi di identità, non rico-<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>29


ATTUALITÀnoscendomi più negli obiettivi né nellemodalità operative della Azienda.Nonostante la competenza dei Colleghie la buona volontà dello staffinfatti era la logica di sistema che rendevaimpossibile per me restare; hotentato di oppormi ma senza successo…delresto quando mai il singolopuò opporsi al sistema?Non si dovevano più curare dei Pazientima produrre dei DRG(divenutiimpropriamente indici di efficienza edefficacia ed alla fine di appropriatezza);l’obiettivoera produrre un certofatturato e non aiutare le Persone ammalate,nella loro interezza.Sui Media si proclama a chiare lettere:Ogni malato è un mondo a sé e ilmedico non può ignorarloChe la comunicazione medico Pazientesia un aspetto critico ed in continuaevoluzione è cosa nota e sottogli occhi di tutti. …La differenza tra malessere e malattia,mai come in questo caso, diventaprotagonista. Il malessere è come o-gni singolo soggetto vive il proprio starmale, una percezione personale chelo mette in contatto con il suo io piùprofondo fatto di pensieri e sentimenti.La malattia è la malattia vera e propria,ovvero l'insieme dei sintomi su cui ilmedico basa la propria diagnosi. Ilmalessere riflette il mondo intimo dellapersona con le sue ansie e le suepaure, mentre la malattia è più obiettivae misurabile. Se il medico si limitaa curare la malattia, ignorando ilmalessere di chi ne soffre, la comunicazionemedico Paziente continueràad essere carente con tutte le difficoltàche da questa carenza derivano.Il medico è disponibile ed ha gli strumentiper occuparsi del malessere delPaziente oltre che della sua malattia?Da "Centralità della persona nei processisocio sanitari: realtà o obiettivoda raggiungere?"Gianfranco ContiDirettore Fondazione CesareSeronoPer chi non se ne fosse ancora resoconto proprio da questo derivano lefortune delle Medicine Alternative: chile pratica dà soprattutto tempo aiPazienti!Ma nel SSN che, senza rimpianto, holasciato accertamenti o cure finalizzatial Paziente (come la Buona MedicinaOrtodossa insegnava a fare) eranocrimini, cose delle quali prima o poisaresti stato chiamato a rendere contoa degli anonimi contabili, che nullasanno del dolore, della solitudine, dellostigma sociale .L’obiettivo primario era divenuto averedegenze sempre più brevi fino adannullarle (e di fatto molti reparti di degenzasono stati aboliti o cannibalizzati,smistando competenze professionalied umane senza tener conto diquanto tempo c’era voluto per metterleinsieme e del fatto che non sarebberomai più state rimpiazzate)Specializzarsi, sempre di più era ilmust ignorando a bella posta il fattoche la super specializzazione peròporta a “sapere sempre di più su sempredi meno fino a giungere a saperetutto su nulla” (non è mia, ma mi piacerebbe).Ed in questo molta della modernaMedicina, abbagliata dalla tecnologiae dal prestigio della Ricerca, dall’ambizionedei più di produrre carta hafatto il suo sporco lavoro, perdendo divista il fine ultimo del ricercare: l’Uomosofferente.Ma oggi il Medico inserito in una struttura,pubblica o privata non conta, nonpuò più permettersi una visione olisticané tanto meno di rimontare i pezzi incui la tecno medicina ha disassemblatoun Paziente.Oggi questa è, forse, possibile soloper il Medico di Medicina Generale eper il Libero Professionista.Quanto al Medico di Famiglia, denominazioneche preferisco, forse si staprospettando unanuova frontieraMi riferisco alla”Medicina d’iniziativa:due parole per indicare una rivoluzionenell’assistenza medica che, conquesto sistema, va verso i Pazienti inmodo attivo prima dell’evento acuto,proponendo il lavoro integrato di variprofessionisti a partire dal Medico difamiglia”.“Nella Regione Toscana, il modello diriferimento per l’attuazione della sanitàd’iniziativa è costituito da una versioneevoluta del Chronic Care Model (CCM- “modello di presa in carico delPaziente cronico”) che cala il singolocittadino nella più ampia dimensionedella comunità”.Ma cosa dire della grandinata di oneriimpropri che il Medico di Famiglia hadovuto subire per poter recuperarequalcosa da un punto di vista salariale?Roma, 14 mar. (Adnkronos Salute) -"La rivoluzione informatica l'hanno fattae la stanno facendo i Medici, sia pergli oneri burocratici sia per i costieconomici, non coperti sufficientementedagli ultimi già poveri accordidi lavoro.Così un MMG…Tutti parlano, parlano....ma la responsabilitàricade sempre e solosul MMG!In questi ultimi giorni diversi "soloni"(da tale Foresti dell'Assogenerici aGarattini) sono intervenuti sul tema deifarmaci generici. Nella mia piccolaesperienza di MMG con 1500 assistitiritengo di poter dire che, fatta eccezioneper pochissime aziende che tuttinoi conosciamo, i farmaci genericisono poco affidabili se non addiritturadannosi. Eppure le ASL ci minaccianoperchè non raggiungiamo i loro "obiettivi".Personalmente preferisco averedelle contestazioni dalla mia ASL chenon finire in tribunale davanti ad ungiudice al quale il discorso "risparmio"non interessa affatto...Ha senso che egli “verifichi il diritto delPaziente all'esenzione per il redditoper decreto ministeriale”.Ha senso che egli abbia sempre menotempo per raccogliere Anamnesi evisitare?Ma l’appropriatezza di diagnosi eprescrizioni (e quindi efficienza ed efficaciadel sistema) non si basano appuntosul lavoro di base?Un Collega mi ha recentementeconfessato di continuare a lavorarenonostante abbia raggiunto i limiti dicontribuzione perché la pensione di1500 € la vede molto stretta e (condue figli a carico) non gli consentirebbeuna sopravvivenza dignitosa.No comment.Per il Libero professionista che abbiauna visione più generale dell’UomoPaziente e la volontà di farsenecarico, è ancora possibile anche se sipossono porre altri problemi.Intanto deve aver la consapevolezzadi essere “diversamente pensante edoperante” e questo lo porterà inevitabilmentein contrasto con altri Medici,molti.Lo farà amare da alcuni Pazienti edalle loro famiglie ed odiare da altriperché cercando di cogliere la globalitàdei problemi e rappresentandolaagli interessati deve accettare il fattoche non sempre la sua verità è gradita,o le persone sono disposte acambiamenti.Dovrà esser in grado di dire dei no edi rifiutare l’assunzione in carico di situazioniche sono contrarie alla propriacoscienza e/o alla deontologia.30 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


ATTUALITÀCiò gli farà acquisire il rispetto di sestesso e di molti Pazienti ma non ditutti.Il rischio principale di questo atteggiamentoè di perdere l’umiltà (il piùbravo è quello che sbaglia meno) e lavolontà di ascoltare fino in fondo lemotivazioni di chi gli sta di fronte.La Medicina difensiva è un'altra delleiatture che caratterizza la modernaazione medica.A livello ospedaliero tale modo dioperare ha prodotto diversi danni nelsenso che sempre più si deve documentarecon elementi ”oggettivi” ilproprio agire corretto e si accantonasempre di più quanto c’è di nobilmentesoggettivo nell’anamnesi ben condotta,nella visita accurata nella disponibilitàalla comunicazione ripetuta.In sostanza i Medici tendono semprepiù a produrre esami che a “visitare”,a credere sempre più nei tabulati degliesami prescritti a tappeto che aquando riescono a percepire coi lorosensi (5 per favore!).Nella raccolta dell’anamnesi vi sonocerto molte insidie.La prima è l’omissione volontaria dinotizie importanti (c’è anche quella,non pensate che non ci sia; ogni visitaè un esame per il Medico, un duellocol Paziente)La seconda è che spesso i Pazientioltre ad avere ricordi frammentari edimprecisi della loro vita sanitaria ancherispetto ad eventi importanti quali interventi,ricoveri etc frequentemente(troppo frequentemente perché siacasuale) affermano di non avere ricevuto-al termine delle visite specialistiche-alcun referto, o carta che dir sivoglia.E questo ci porta alla terza trappola.Alcuni Pazienti, dopo un certo pressing,alla fine recuperano fogli che liriguardano ma in cui mancano nomi,date, diagnosi oppure sono compilaticon grafie assolutamente illeggibili;altre volte quando sono a stampa dettireferti sono infarciti di acronimi o sigleche un collega, Medico di Famigliaquasi della mia età, mi rappresentavaessere spesso e volentieri di difficileinterpretazione.Ma,Medico di Famiglia, Ospedalieroo Libero Professionista ci sono anchealtre facce di questa difficoltà di comunicazione.Sempre piu' litigi tra Medici e Pazienti,+15% cause dal 2005Roma, 28 mar. (Adnkronos Salute) -Aumentano i litigi tra Medici e Pazienti.Il rapporto tra i camici bianchi e i cittadiniche si affidano alle loro cure stadiventando sempre più conflittuale.Dal 2005 al 2010, a Roma, (città dovesi concentra peraltro circa il 10% deiMedici di tutta Italia), le cause chehanno per oggetto la responsabilitàmedica sono aumentate del 15%, conuna variazione annuale media di circail 6%.Per favore cerchiamo di COMUNI-CARE VERAMENTE!Che senso ha, mi chiedo, questascarsa volontà od incapacità a comunicaresia col Paziente sia coi Colleghi?Cominciamo col dire che si tratta diuna grave mancanza di educazionecon entrambe le categorie.Secondariamente tale modo di agirerappresenta un grave rischio sul pianomedico legaleAlcuni possono infatti sembranopensare di tutelarsi sul piano professionalelimitando l’assunzione diresponsabilità in ordine alle diagnosie/o alle cure sia sul piano civile che suquello penale.Questo è un grave fraintendimento:ilmagistrato che alla fine si occupassedi diagnosi errate o ritardate o diterapie sbagliate o, dioneliberi, fatali(magari per scarsa chiarezza delleprescrizioni) non avrà alcuna incertezza,e giustamente diciamo, nelporre il conto in capo al Medico.Non sembra facile porre rimedio aquesto clima velenoso.La nostra esperienza di qualche annocon la Commissione Ospedale TerritorioUniversità, durata qualche anno,con la produzione di documenti fattipropri dall’Ordine ha dovuto registrarel’assoluta impossibilità di coinvolgereattivamente le Associazioni di tuteladel Malato in un’azione comune.Questa infatti doveva ricondurre da unlato alla ricostruzione del patto storicoMedico-Paziente (fatto imprescindibiledi ogni azione medica) e dall’altrorinforzare la visibilità e l’efficacia dellapressione dei Pazienti e dei Medici suAmministratori e Politici che usano laSanità per loro meschini interessicome è noto a tutti.Non sono forse amministratori e politicia gestire la Sanità? E allora chesenso ha parlare di Malasanità e nonpiuttosto di Mala-amministrazione?Perchè suona meglio? O perchédepista…?Corte conti, in sanità episodi malaffarecon sorprendente facilità.Roma, 22 feb. (Adnkronos Salute) -Nel settore della sanità si verificano"con sorprendente facilità veri e propriepisodi di malaffare con aspetti dicattiva gestione, talvolta favoriti dallecarenza del sistema dei controlli".L'allarme viene lanciato dal procuratoregenerale della Corte dei conti,Mario Ristuccia, nel corso della cerimoniadi inaugurazione dell'annogiudiziario. La magistratura contabilemette quindi in evidenza gli effetti dallamalasanità: l'importo complessivo didanno erariale contestato ammonta acirca 254 milioni di euro, in gran parteconcentrato nella regione Lazio (oltre130 mln), in Sicilia (oltre 69 mln), inCalabria (oltre 38 mln) e in Lombardia(oltre 17 mln). Altri consistenti importiattendono verifiche in Campania eAbruzzo. Tra questi, di "significativarilevanza" è l'ipotesi di danno erarialecontestato nel Lazio per frodi nellagestione di case di cura convenzionate,"per irregolari erogazioni diprestazioni riabilitativa (quasi 130milioni) e quelli contestati in Sicilia perl'ingiusta erogazione di somme asocietà (circa 31 mln) e per la costituzionedi una società per azioni perl'affidamento dei servizi del 118 (oltre37 mln)".Basta vi ho tediato abbastanza ognunotragga le sue conclusioni!RACCOGLIAMOI CAMPIONI MEDICINALIRaccogliamo i campioni di medicinali e li inviamoin Libano in una missione cristiana che lidistribuirà ai bisognosi.Se interessati chiamateci, passeremo a ritirarliGrazieAMAL KARAMcell. 3482312572Tel. 044228794<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>31


STORIA DELLA MEDICINAFacoltá di medicina:il genere femminile dall’eccezione alla regola(2 a Parte)Elda BaggioDipartimento di ChirurgiaFacoltà di Medicina - Università di VeronaEmanuela BoscariolLaureata in Medicina e ChirurgiaSessione autunnale AA 2009/2010Giulia Armatura, Francesca PanzeriScuola di SpecializzazioneChirurgia Generale - Facoltà di MedicinaUniversità di VeronaNegli anni che vanno dal 1968 al 1948inizia il tentativo di creare un serviziosanitario nazionale cresce in Italia ladomanda di innovazione basata sullarazionalizzazione dei sevizi e sull’universalismo-egualitarismodella coperturaassistenziale. Nel febbraio 1968vi è una prima concretizzazione con lariforma che decreta l’istituzione delsistema sanitario nazionale. [9]Negli anni Sessanta e Settanta, puriniziando la diminuzione del divarionumerico, restano abbastanza inalteratele scelte di specializzazione delledonne medico.A metà degli anni ’60 gli iscritti al primoanno di medicina aumentano, e siarriva alla prima metà degli anni ’70 incui le donne rappresentano un terzodegli iscritti al primo anno e un quintodei laureati.Ancora in quegli anni, analizzando lespecializzazioni maggiormente sceltedelle studentesse si riscontra sempreun’alta percentuale di frequenza inPediatria (13,8%)con un aumento dellascelta della specialità di Anestesia chearriva al 16,6%.Per ampi capitoli, le scelte professionalidelle laureate in medicina di queglianni sono: l’attività ospedaliera nel55,6%, la medicina di base dal 19,4%,la libera professione nel dal 5,1%,l’attività accademica dall’1,3%. Un altrodato che colpisce è che il 49% delledonne medico coniugate dichiara diessere sposata con un collega. [9]Dalla accettazione passiva delle differenzesi passa, infatti, alla loro esaltazionecosì la loro presenza trova valorizzazioneil lavoro nel settore pubblicodella medicina di base vicino ai cittadini-utenti.[10]Negli anni successivi, con l’istituzionee trasformazione del sistema sanitarionazionale (1978-2005) avvengonomolte trasformazioni: nel 1986con l’introduzione del numero programmatonelle Facoltà, aumenta lapresenza femminile che alla fine deglianni ’80 le donne costituiscono il 40%del totale. Contestualmente si assistead una drastica modificazione dellescelte di specialità: diminuiscono leiscritte in Pediatria (11,4%), si riduconoanche le laureate che scelgonoAnestesia (5,1%), compaiono le sceltedi Ostetricia-Ginecologia (7,5%)mentre vi è un nuovo interesse versola specialistica in Igiene (7,2%).Scende al 41 % la percentuale didonne medico sposate con un collega.Va però segnalato che negli annitra il 1980 e il 1989, arrivando fino ametà degli anni ’90, ben il 21% delledonne è ancora nubile e il 34% è senzafigli. [9]Nel 1978 le Donne medico sono circa17.000 su 143.000 medici pari all’11,8%,la maggior parte di esse vivenell’Italia settentrionale.Negli anni Ottanta e Novanta, infine, losquilibrio numerico tra uomini e donneTABELLA 3AnnoAccademicoTotaleDomandeDonnePresentiAl Test1998/1999 25.892 15.802 21.7981999/2000 25.939 15.995 21.8102000/2001 26.298 16.426 21.000medico tende a scomparire fin quasiad invertirsi, mentre si attenuano ledifferenze nelle scelte di specializzazione:cominciano finalmente a comparirele prime donne nelle specialitàchirurgiche che fino ad allora eranopraticamente riservate ai soli uomini.Le donne medico, consapevoli dellaloro nuova posizione, paiono sviluppareuna strategia di “ricomposizione”e coerenza culturale centrata sullaforte integrazione delle due sfere familiarie professionali.Pur restando in posizioni non dominanti,accettano più degli uomini lalogica di rete e di integrazione deisaperi, enfatizzando quelle operazionidi rimodellamento delle strutture sanitarieche le riforme degli anni Novantapropongono alla sanità italiana e chemirano alla qualità e all’efficienza deiservizi prodotti.Le donne di questa terza fase possonoessere definite professioniste. Per essela qualità organizzativa del servizio èdominante, la qualità professionaledeve essere continuamente ribadita ela qualità percepita dal pazienteclientedeve essere considerata comecentrale. [10]Nel 1994 le donne iscritte all’Ordine deiMedici sono circa 100.000 su un totaledi 330.000 pari al 30%, continua lamaggiore presenza delle donne laureatein medicina nelle regioni del nord.L’Anno Accademico 1995/96 segnaDonne12.671(58%)13.098(60%)12.520(59.6%)TotaleIscrittiDonne %6.724 4.097 60.96.533 4.060 626.575 4.077 6132 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


STORIA DELLA MEDICINATABELLA 4AnnoAccademicoTotaleDomandeDonnePresentiAl Testil sorpasso del genere femminilenelle Lauree nella Facoltà di Medicina:3329 Donne e 3221 uomini.Negli stessi anni, L’ analisi delle sceltedelle Scuole di Specialità prescelte,evidenzia la netta diminuzione delnumero di Donne che si iscrivono apediatria che scende nelle preferenze,dal 46% di 10 anni prima, al solo 8.5%.Il 5,1% accede alla specialità di chirurgia,che prima contava solo rare eccezioniNegli anni ’80 e ’90 il panorama dellescelte di ambito lavorativo cambiacompletamente:• il 60% delle donne lavora nelServizio Sanitario Nazionale,• il 26% in più ambiti lavorativi,• l’11% è libera professionista,• il 3% è impegnata in attività accademiche,sempre poche ma circa ildoppio della percentuale degli anni’60 [9] .Tutte le indagini statistiche svolte neglianni successivi all’introduzione dell’esamedi ammissione, evidenziano unDonneTotaleIscrittiDonne %2006/2007 53.455 33.053 45.407 28.524 7.651 4.224 552007/2008 59.155 36.524 45.815 28.576 7.671 4.315 562008/2009 60.995 37.973 48.391 30.100 8.493 4.711 562009/2010 72.166 43.925 59.243 36.481 8.677 4.497 52TABELLA 5: Laureati per generenumero di Donne ammesse crescenterispetto al numero degli uomini.Negli Anni Accademici a cavallodella fine del XX secolo l’analisi deidati forniti dal MIUR visibili nella tabella3, evidenzia un ulteriore cambiamento,le iscrizioni alla facoltà Medica del generefemminile superano ampiamenteil 50%, e spingendo l’analisi alla valutazionecomparativa dei dati relativi alledomande rispetto ai dati relativi alleammissioni, si evidenzia come il numerodelle donne ammesso sia superioreal numero delle donne che hannopartecipato al Test.Negli ultimi cinque anni a partire dall’AA2006/2007 si evidenzia una leggeraflessione sul totale delle immatricolazionial femminile, il cui numero assolutorimane comunque superiore al50% (Fonte: MIUR).Per una valutazione più approfonditadel trend di genere, abbiamo preso inesame dieci città campione parte delNord (Bologna Genova, Milano, Padova,Torinoe Verona) del Centro (FirenzeFacoltà Laureati 2006 Laureati 2007 Laureati 2008 Laureati 2009TotaleIscritti%DonneTotaleIscritti%DonneTotaleIscritti%DonneTotaleIscritti%DonneBari 110 70,9 163 73,6 197 74,1 227 63,9Bologna 320 62,5 339 65,8 348 62,4 277 63,9Firenze 141 62,4 198 66,2 208 70.2 230 69,6Genova 124 69,4 156 57,7 158 62,7 208 64,9Milano 302 63,5 296 67,5 260 64,2 250 64,8Messina 106 58,5 164 57,3 146 62,3 158 50Napoli / / 150 55,3 279 59,1 250 56Padova 256 68,8 258 70,9 236 66,5 238 68,5Roma 422 67,3 411 65,2 595 62,2 608 65,1Torino 176 64,2 229 67,2 285 65,6 92 64,1Verona 96 67,7 108 67,6 111 66,7 110 69,1e Roma) e del Sud (Bari, Messina,Napoli) ed analizzato i laureati deglianni solari 2006/2007/2008/2009 suddivisiper genere.In tutti gli anni considerati ed intutte le sedi esaminate, il numerodi laureate è superiore al numero dilaureati.Su 43 dati presi in esame (11 sediper 4 anni solari, mancano, perchénon disponibili, i dati del 2006 dellaFacoltà di Medicina di Napoli)• 7 volte il numero delle laureate eracompreso tra il 50 ed il 60%• 31 volte il numero delle laureate eracompreso tra il 60 ed il 70%• 5 volte il numero delle laureate eracompreso tra il 70 e l’ 80%LA FACOLTÁ DI MEDICINAE CHIRURGIA A <strong>VERONA</strong>Si hanno notizie dell’esistenza dell’AteneoVeronese sin dall’Alto Medioevo,le scuole di diritto sembrano addiritturarisalire al IX secolo. Fu Papa BenedettoXII il 22.09.1339 a concedere alla CittàScaligera , con una bolla emanata adAvignone, di istituire uno Studiumgenerale, articolato nelle facoltà diDiritto, Medicina ed Arte.Dopo la scomunica di Cangrandedella Scala nel 1317 da parte di papaGiovanni XXII per non aver rinunciatoalle sue funzioni di vicario imperiale irapporti con il papato furono difficili perla città di Verona.Fu poi il Suo successore Mastino II, ail riconciliarsi con il papa, al quale mandòun’ambasceria guidata da Guglielmoda Pastrengo, giudice e uomo dilettere, cui va il merito di aver ottenutoda Benedetto XII la bolla contenente ilprivilegio dello studium generale comesegno tangibile della riconciliazionepapale con Verona ghibellina.L’indipendenza universitaria e non solodella città di Verona durò poco, altramonto del dominio scaligero, Veronasubì un tracollo. Dopo il 1387 i veronesifurono obbligati a frequentare prima loStudium di Pavia e successivamentepassati nel 1405 sotto il dominio deiveneziani lo Studium di Padova. LaRepubblica Serenissima infatti ritenevache come unica Università per i Venetifosse sufficiente lo Studium di Padova,mettendo a tacere per molti secoli ogniaspirazione ad avere a Verona deglistudi universitari.La storia della moderna Università diVerona inizia nel 1950, quando ungruppo di intellettuali cattolici fondò laLibera Scuola di Scienze StoricheLudovico Antonio Muratori, accompa-<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>33


STORIA DELLA MEDICINADati al 15.01.2010FACOLTÀcon tutti i Corsi di Laurea afferentignandola con la rivista "Nova Historia”.L'idea prese corpo il 3 febbraio 1959quando l’allora sindaco di Verona Prof.Giorgio Zanotto pose all’ ordine delgiorno della seduta del ConsiglioComunale “l’istituzione in Verona di unaFacoltà universitaria di Economia eCommercio”.L’Università di Verona divenne autonomadall’Ateneo Padovano di cui erasede staccata per la Facoltà di Medicina,nel 1982 ed attualmente comprende9 Facoltà e numerosi Corsi dilaurea afferenti alle singole Facoltà.Nel grafico sottostante è evidentecome anche a Verona siano in continuoaumento le iscrizioni femminili, ed attualmentein sette Facoltà su nove ilnumero delle immatricolazioni femminilinell’Anno Accademico 2009/2010è superiore a quello delle immatricolazionimaschili.Infatti nell’Anno Accademico 2009/2010, il numero complessivo degli i-Nuovi iscrittiUomini DonneNumero TotaleUomini DonneEconomia 568 624 2185 2363Giurisprudenza 177 332 713 1225Lettere e Filosofia 222 434 1163 2185Lingue e Letteratura 152 714 448 2603Medicina e Chirurgia 314 627 1193 2493Scienze Formazione 67 578 367 2947Matematica e fisica 248 115 1080 394Scienze Motorie 132 87 519 352Scuole di Specializzazione 177 308Totale 1880 3511 7.880 14.870scritti all’Ateneo Veronese risultaessere di 22.750 iscritti, 14.870 deiquali, pari al 65,4% di genere femminile.Se si analizzano i dati, riportati nellatabella sottostante, sulla presenza digenere femminile nei singoli Corsi diLaurea della Facoltà di Medicina (datial 15.01.2009) si evince come in settesu nove di questi Corsi di Laurea, lapercentuale femminile sia di moltosuperiore al 50% .Nel Corso di Laurea in Medicina eChirurgia ( Laurea a Ciclo unico) siarriva al 63%. Rimane elevata, anchese si tratta di un dato storico, lapresenza femminile nel corso di Infermieristica, ove arriva al 76%.Il numero massimo di presenze femminilisi raggiunge nel Corso di Laurea inriabilitazione psichiatrica dove lapresenza femminile raggiunge il 90%.Solo nei Corsi di Laurea per Tecnico diradiologia medica e per Tecnico diCorsi di Laurea Donne Uomini TotaleMedicina (laurea ciclo unico) 630 (63%) 379 1009Infermieristica 1285 (76%) 413 1698Fisioterapia 114 (57%) 83 197Riabilitazione psichiatrica 47 (90%) 5 52Tecniche laboratorio Biomedico 82 (74%) 30 111Audioprotesica 15 (65%) 8 23Sc. Infermieristiche Ostetriche 66 (69%) 29 95Radiologia Medica 44 (35%) 79 123Tecniche fisiopatologia circolatoria 9 (29%) 22 31circolazione extracorporea, il numerodi iscrizioni di genere femminile è al disotto del 50%, rispettivamente del 35e 29%Come abbiamo già visto è a partiredall’AA 1995/96, con le modifichenazionali dell’accesso alla Facoltà diMedicina e Chirurgia che inizia adaumentare in Italia ed anche a Veronail numero delle Iscritte alla Facoltà dimedicina Mediche.Un dato ulteriore emerge dall’analisidel voto di Laurea, a partire dall’Annosolare 1999, evidenzia un aumento linearedella presenza di donne che silaureano nella fascia alta dei voti diLaurea.I dati qui riportati si riferiscono allaFacoltà di Medicina a Chirurgia di Verona.La presenza di laureate rispettoai laureati,è particolarmente alta inparticolare se si valutano coloro chehanno preso 110/110 e Lode. Infatticon la sola eccezione dell’anno 2006,la % di donne laureate con 110/110 eLode è sempre superiore rispetto aquella dei laureati di genere maschileE DOPO LA LAUREA?Nonostante questi incontestabili risultati,l’impegno e la preparazione, ancoraoggi tra i risultati ottenuti duranteil Corso degli Studi, ed i risultati dell’inserimentonel mondo del lavoro dellelaureate in medicina la distanza ènotevole.A fronte di un medico donna ogni trecamici bianchi, soltanto una donna sudieci occupa un posto di dirigente medicodi struttura complessa. Infatti solol’11,7% delle donne medico sono acapo di strutture complesse con rapportoesclusivo, mentre il 26% sono acapo di strutture semplici.I dati sembrano confermare come inun contesto sociale in cui si danno peracquisiti elementi fondamentali quali lepari opportunità, sia ancora in atto unforte processo di differenziazione egerarchizzazione in grado di attribuirealle differenze biologiche una capacitàdi strutturazione sociale, soprattutto incampo medico.L’analisi della tabella sottostante cheriporta i dati del settimo rapporto sulsistema universitario relativi alla presenzadi Docenti e ricercatrici Donnenelle varie Facoltà nell’anno 2006,evidenzia come per la Facoltà di medicina,solo il 10.3 % delle Donne siaProfessore Ordinario, la maggior partedelle quali nelle materie pre cliniche,cioè non nelle materie con responsa-34 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


STORIA DELLA MEDICINAImmatricolazioni divise per Genere nella Facoltà di Medicina di VeronaAnno Accademico Donne Uomini1995/1996 75 68% 35 32%1996/1997 79 53% 52 47%1997/1998 75 56% 48 44%1998/1999 65 67% 36 33%1999/2000 61 64% 35 36%2001/2001 63 61% 41 39%bilità apicali assistenziali. Le donneProfessore Associato sono il 23.9%mentre le ricercatrici sono il 36.6%Pertanto anche in questo caso si ha laconferma che la presenza femminilediminuisce rapidamente man manoche si sale al vertice.La penalizzazione ai vertici è quindievidente, qualsiasi siano i dati analizzati.A fronte di un processo che ormaisembra irreversibile di "femminilizzazionedel SSN", diviene quindi fondamentaleintraprendere una serie dimisure organizzative e culturali volte afacilitare e valorizzare il ruolo delladonna medico nel Servizio SanitarioNazionale.È attualmente in corso un’indagineconoscitiva del Ministero della Salutesulle donne in sanità avente comeobiettivo la valutazione di diversi parametri:l’analisi dei dati esistenti, lacomprensione dei trend, lo studio delleprincipali cause che determinano ledifferenze di accesso delle donne airuoli apicali del SSN nonché ad alcunediscipline mediche, lo studio delle dinamicheche possono incidere positivamentesul rapporto medico donna/paziente,lo studio dei modelli organizzatividelle strutture del SSN in riferimentoalle esigenze delle donne che vi lavorano.Il fenomeno della femminilizzazionedella medicina non può e non deverimanere soffocato in una situazionesociale e organizzativa ostile. Infatti ledonne devono essere messe in gradodi dimostrare le loro capacità, ancheperché il fare medicina delle donne èmolto vicino al modello di presa incarico globale della persona.Esse infatti hanno, per cultura, maggioreattenzione al contesto globale,non solo clinico, di un paziente, dunquenon solo medici, ma professionistecon la capacità di una visione globale.Tale tendenza riguarda non solo l’Italiaanno20012001ma anche l’Europa e gli Stati Uniti: inGran Bretagna i medici donna sono il60% e in Svizzera, dove negli anni ’60solo l’1% dei medici erano donne, nel2006 la percentuale era salita al 57%.Recentemente il Sottosegretario allaSanità on. Martini ha affermato: "proprioperché la Sanità rappresenta una grandeopportunità per le donne ritengostrategico continuare a lavorare sullamedicina di genere e sui modelli di riferimento.Un esempio fra tutti: i tempi el’organizzazione del lavoro dovrannocambiare quando ci sarà una prevalenzadi donne in medicina. E questopuò essere trainante anche per i contratticollettivi di lavoro. Ed è palese chesi debba lavorare sui modelli culturalidove un medico, in quanto donna,potrebbe non essere accettata da unVoto laurea Voto laurea Voto laurea Voto laurea Voto laurea66 – 90 91 – 100 101 – 105 106 – 110 110 e lodetotalelaureatilaureandi 3 25 20 11 5 (21 %) 64laureande 2 14 27 30 17 (69 %) 902002laureandi 1 16 17 11 7 (23 %) 52laureande 3 11 19 22 23 (77 %) 782003laureandi 1 15 12 8 7 (35 %) 43laureande 0 21 17 20 13 (65 %) 712004laureandi 2 7 14 3 5 (28 %) 31laureande 1 15 12 17 13 (72 %) 582005laureandi 3 18 8 6 5 (26 %) 40laureande 3 14 15 13 14 (74 %) 592006laureandi 0 12 8 11 16 (53 %) 47laureande 1 25 15 16 14 (47 %) 712007laureandi 3 9 13 10 12 (30 %) 47laureande 0 17 24 14 28 (70 %) 832008laureandi 2 13 15 16 53 (39 %) 99laureande 1 11 18 30 82 (61 %) 142<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>35


STORIA DELLA MEDICINApaziente di sesso maschile e questonon perché non sia adatta a determinaticompiti.Mi auguro che in questo modo nelprossimo futuro assisteremo ad un’entratamassiccia delle donne anche neiruoli apicali del Servizio Sanitario Nazionalee sono convinta che alla lungavincerà la qualità e l’etica".Da qui la necessità di avviare un'ampiariflessione sulla maggior presenza digenere nella sanità, sulle problematichead essa correlate, sulle proiezionifuture del Servizio Sanitario Nazionale".Quelle sopra riportate sono considerazioniche contrastano completamentecon affermazioni fatte da Altri. Adesempio lo stesso Professor AmedeoBianco, Presidente Federazione Ordinidei Medici e Odontoiatri nel settembre2007 affermava …..La prospettiva diuna continua tendenza alla femminilizzazionedella Facoltà di Medicina,metterà in crisi le specialitàchirurgiche e le alte specialità……Mentre, sempre nel settembre2007 il Professor Vincenzo Mirone,Presidente della Società di Urologia,affermava ammettiamolo, noi maschinon ci faremo mai controllare la prostatada una lei, né gradiremmo, négradiremmo che una mano femminileci prescrivesse un farmaco perl’impotenza…..dimenticando che ledonne hanno partorito con medici digenere maschile da sempre!I dati dimostrano che l’evoluzione digenere è ormai inarrestabile in Sanità,e questo richiede oltre ad un importantecambiamento culturale, l’identificazionee la messa in atto di azioni positiveper eliminare le diseguaglianze.E, analogamente a quanto avviene inmolti paesi europei, non va dimenticatala possibilità di formulare percorsi formativi*su misura* per favorire la frequenzaal femminile anche delle specialitàdi area chirurgica tradizionaleappannaggio maschile, ma in cui sonooggi in atto cambiamenti importanticon presenza di genere femminile inaumento.Terminiamo quindi con l’auspicio diuna piena applicazione della tabelladi marcia 2006/2010 per la piena parità,approvata dalla Comunità Europeaa Lisbona che invita gli Stati membria promuovere l’uguale partecipazionedi uomini e donne nei luoghidecisionali, nelle funzioni dirigenzialisoprattutto negli apparatipubblici e nella ricerca.Settimo Rapporto sul sistema Universitario 2006 (Dati MIUR)Facoltà Ordinarie Associate RicercatriciArchitettura 17.8 26.3 39.4Economia 14.8 31.7 44.0Farmacia 25.1 47.5 64.7Giurisprudenza 12 32.3 40.7Ingegneria 6 15.6 25.5Lettere filosofia 30.3 47.6 59.0Medicina 10.3 23.9 36.6Veterinaria 14.6 33.4 53.8Psicologia 39% 52.8 65.4Statistica 24.8 40.9 39.9BIBLIOGRAFIA[1] Greco Dalila Patrizia - Presidente Sezionedi Milano dell’Associazione ItalianaDonne Medico A.I.D.M. “La storia delledonne in chirurgia” www.aidmgenova.org/files/DonneChirurgia.pdf[2] Sassi Lorenza, Storia della medicina -Donne medico: donne e medicina nellastoria Fonte: http://portale.fnomceo.it[3] Recensione di Laura Corradi su “Donnein Medicina” Vicarelli G. Edizioni il Mulino2008[4] Caradonna Laura, “Possint et vir et foeminamedici esse” www:// Leadershipmedica.com[5] Baggio Elda “Percorsi formativi per lapromozione delle pari opportunità neicentri decisionali della politica: Donne eScienza” Atti I edizione 2005/06[6] Sara Sesti e Liliana Moro "Scienziate neltempo: 60 biografie" edizioni LUD, Milano,2006[7] Vicarelli G., “ Donne di medicina”Edizioni il Mulino 2008[8] Veneziani Sabrina, “Le donne nel panoramasanitario del tardo Medioevo in Italia,in “Revista Internacional de Culturasy Literaturas” del Grupo de InvestigacionEscritoras y Escrituras”, 3; numero monograficoin italiano a cura di SabrinaVeneziani 2006. ISSN: 1885- 3625[9] Bailo V., Sanna M:”Donne e università:ilcaso della facoltà di medicina e chirurgiadi Bologna. Studi di storia contemporanea”Messo on line il 30 aosto 2008www:// studistorici.com[10] Vicarelli G., Donne e professioni nell’Italiadel Novecento, Il Mulino 2007, p.109[11] Paola Mocchi, “ Anna Kuliscioff: la “dottora”dei poveri e la rivoluzionaria”www://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/annakuli.htm[12] Albert E., Die Frauen und das Studiumder Medizin, Hoelder 1895www.springerlink.com/index/U84591M371026745.pdf[13] Ruth J. Abram- “Send us a Lady Physician”Women Doctors in America 1835-1920 W.W. Norton & Company. New-York, London 1985 ISBN 0-393-02274-9[14] Gianni Bonadonna “Donne in medicina”1991 Rizzoli Milano[15] Ellen s. More- restoring the bilance.Women Physician and the profession ofMedicina, 1850-1995 Harvard UniveristyPress 1999 second printing 2000 ISBN0-674-7661-XSITI CONSULTATIPer Ildebranda di Bingen:www.annomille.itPer Trotula de Ruggero:www.academiajr.itwww.scuolamedicasaleritana.itwww.goi.grosseto.itPer Anna Kuliscioff:www.consapevolezza.itwww.romacivica.netwww.cronologia.itPer le Associazioni Mediche Femminile:www.amwa-doc.orgwww.drdonnaica.comwww.donnemedico.org36 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


STORIA DELLA MEDICINACondom: un motivo di storia materialefra profilassi venerea e birth-controldi LUCIANO BONUZZIL'allusione al condom, sinonimo dipreservativo e di profilattico, è quantomai evasiva nei repertori di alcunidecenni or sono. Nel Nuovo dizionariodi sessuologia, così come neivolumi titolati Arcana e dedicati allevicende della galanteria, nessunavoce è riservata all'oggetto in parola.Non senza qualche reticenza nelDizionario Garzanti si ricorda chepreservativo o pro filattico può esseredefinito un rimedio quando mira aproteggere dalle malattie infettive. Dianalogo, tacitiano tenore sono lespiegazioni del classico Dizionario diTommaso e Bellini, mentre nel Dizionariodi medicina e chirurgia di Littrèe Robin si legge che profilattico èsinonimo di preservativo, così comepreservativo è sinonimo di profilattico.Una definizione precisa, per quantobisognosa di qualche commento e diqualche rettificazione, è inveceproposta da Rinaldo Pellegrini chescrive: "Condom (dal nome delmedico francese Condom). Involucromentulare, talvolta solo glandare,generalmente in gomma o di intestinoanimale ... o di vescica di pesce. Sene attribuisce l'invenzione a GabrieleFalloppio (1550). Separando la mentuladal canale del coito esso impediscela effusione del seme in vaginaed i contagi sessuali; è causa talvoltadi dispareunia femminile; può alterarelo sperma; può provocare transitorieirritazioni glandari". Pellegrini,in sintesi, descrivendo il condom neelenca la complessa funzione, dibirth-control e di prevenzione venereaad un tempo, ricordando qualchepossibile disagio di vaga pertinenzamedica.L'attribuzione dell'invenzione al medico'francese' Condom suscita peròqualche perplessità. Nella storia delpreservativo bisogna, infatti, distinguereuna fase mitologica ed un'etàverosimilmente empirica, del tuttooscura, prima di poter parlare di unmomento storico aurorale dove l'allusionead un presunto dr. Condompuò trovare qualche giustificazione.In tema di mitologia, si narra che losperma di Minosse fosse infestato dascorpioni e serpenti e che per poterscongiurare questo malanno sia statocostretto ad introdurre una vescica dicapra nella vagina della propriacompagna. Anche in merito alla presenzadi eventuali guaine nel mondogreco e romano non vi è molto dadire: mancano solide fonti documentalie se qualche espediente fu tentatonon ebbe di certo larga diffusione.Per venire al Medioevo, Himesipotizza che qualche macellaio possaaver avuto l'idea di coprirsi il penecon sottili membrane intestinali comeprotezione contro le malattie veneree:ma si tratta di mere ipotesi. Un riferimentopreciso si ha solo con GabrieleFalloppio che nel De praeservationea carie gallica suggerisce dicoprire il glande con un cappucciodi lino assicurando che l'espediente,controllato da numerose osservazioni,ha dato buoni risultati. Negli anni incui Falloppio scriveva la sifilide, cheaveva andamento acuto, costituiva ilFig. 1 - 1924: Un nuovo modello di lunga durata.problema sanitario per eccellenza. Efinalmente al dr. Condom, vissuto altempo di Carlo II d'Inghilterra, si attribuiscel'idea di utilizzare il budellod'agnello: sembra, comunque, trattarsidi una figura leggendaria estraneaad ogni puntualizzazione biografica.Il condom, tuttavia, è ormai entratonella storia e nella seconda EtàModerna lo si trova nelle case dipiacere ed è un utensile al servIzIodella galanteria: ne parla GiacomoCasanova. Su queste guaine M.mede Sévigné aveva, peraltro, espressolarghe perplessità notando che sono"una corazza contro il godimento eduna ragnatela contro il pericolo". Inbreve, fino a tutto il '700 la storia delcondom sembra essere ancorata allastoria della prevenzione delle malattieveneree con inevitabili sconfinamentinella storia della galanteria e dellibertinaggio.Il contesto del condom, tuttavia, cambiaprogressivamente lungo l'Ottocentoquando si diffondono ledottrine di Malthus che, sia pure conuna interpretazione frettolosa dellestatistiche, aveva teorizzato che la<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>37


STORIA DELLA MEDICINAFig. 2 - Dispositivo per la manutenzione.popolazione si sarebbe moltiplicatapiù rapidamente delle risorse disponibili,creando una pericolosa situazionedi squilibrio: bisognavapertanto ridurre le gravidanze. Inpassato i figli erano invece consideratila ricchezza del povero e lastessa verginità in età elisabettiana,in un clima severamente attento aivalori della produzione e della redditività,era assimilata al peccatod'orgoglio (Solé). Ma con l'avventodell'era industriale si avverte, qua elà, l'opportunità che le nascite sianocontrollate ed in questo momentovanno diffondendosi gli insegnamentineo-malthusiani volti a modulare legravidanze, pur senza rinunciare albisogno naturale della sessualità. Èil momento in cui l'uso del preservativova diffondendosi, così come lapratica del coito interrotto. Si trattaperò di una diffusione sotterraneache non raccoglie un consensogeneralizzato. Mayer, in un saggio suirapporti coniugali, parla di stratagemmiinventati dalla dissolutezza efinalizzati ad impedire le conseguenzenaturali del coito e preferiscenon farne cenno per non insozzarela propria penna. Anche percontrastare la propagazione della sifilideLancereaux, nella seconda metàdell' Ottocento, altro non sa proporreche visite sanitarie e punizioni.In ogni modo, a cavallo fra '800 e'900, in seguito alla scoperta dellavulcanizzazione della gomma da partedi Goodyear, il mercato del preservativosi trasforma profondamente.Fino agli anni '80 del secolo XIXquando il preservativo era ricavatodalle budella degli animali era infattiun prodotto relativamente costosousato per lo più dai soli benestanti(Thébaud), ma dopo che i preservativiottenuti dall'intestino cieco digiovani agnelli furono sostituiti conquelli di gomma, per quanto in un primotempo rappresentassero un regressotecnico in quanto eranospessi e si rompevano facilmente(Lewinsohn), iniziò una nuova eratecnologica che si concluse allavigilia della Seconda Guerra quandovennero commercializzati i preservativiin lattice ancor oggi correnti.Ai primi preservativi in gomma siguardava con vigile cautela. AugustoForel, professore di psichiatria aZurigo all'inizio del '900, testimoniale perplessità di quel tempo, ancorainstabile, in cui non mancavano i partigianidel vecchio preservativo diorigine animale. Trattando dei mezzifinalizzati ad ostacolare il concepimento,per evitare pratiche ritenutetanto diffuse quanto disdicevoli, Forelsuggerisce di rivestire la verga conuna membrana impermeabile e difissarla alla base con un anello dicaucciù. Forel sa bene che esistonopreservativi in gomma ma avverteche si tratta di un materiale duro eliscio 'con effetti sgradevoli, tanto piùche può lacerarsi improvvisamente,ed è per ovviare a questi inconvenientiche non manca chi preferiscericorrere all'appendice dell'intestinodi alcuni animali. Il cappuccio, in ognimodo, è per Forel un utensile eccellentepurchè si prendono alcuneprecauzioni fra cui ricorda l'opportunitàdi ungere il glande con unpo' di vaselina bagnando nel contempoil cappuccio nell' acqua; né vatrascurata l'opportunità di lavare ilcappuccio stesso dopo l'uso soffiandovidentro un po' d'aria, anche percontrollarne l'impermeabilità. Se,d'altra parte, il cappuccio è debolenulla vieta di calzarne "un secondosopra il primo"; se poi si aspira aduna maggiore sicurezza il suo usopuò essere integrato con quello delpessario occlusivo, senza scordarequalche iniezione di acqua acidulataal 5%. Ma se la donna, per suoconto, teme qualche negligenza daparte del proprio compagno puòpremunirsi con la spugnetta. Forel,un entusiasta del preservativo, notache si tratta di un efficace strumentonella lotta contro la prostituzione inquanto permette a tutti rapportisessuali sereni, privi del rischio di unagravidanza indesiderata. Ed ancora,nota che questi mezzi anticoncezionalipermettono ai malati di mente disoddisfare i propri bisogni sessualievitando di "popolare il mondo" dipoveri degenerati. Forel, un accesosostenitore del birth-control e dell'eugenetica, fa insomma del preservativoun elemento altamente civilizzante,nonostante quell' ombra dipessimismo che lo invita a rinforzaree moltiplicare le procedure anticoncezionali.Nel primo '900 il condom, ormaientrato democraticamente nell'uso,non adempie, naturalmente, all'esclusiva funzione di controllo dellenascite ma mantiene un importante,fondamentale ruolo nella prevenzionedelle malattie veneree. Nodale aquesto proposito è l'opera di informazionee di profilassi che vienesvolta nell' ambito delle forze armate;da tempo, del resto, è ben noto chevi è un rapporto diretto fra spedizionimilitari e diffusione della sifilide. DeNapoli, professore di Clinica dermosifilopaticapresso l'Università diBologna e consulente d'Armatadurante la Grande Guerra, nell' operadi profilassi che svolge nelle case ditolleranza di cui era responsabilevalorizza i preservativi che chiamaguanti - in quanto ricoprono l'organogenitale maschile come un guanto -e li distingue in base al materiale dicui sono costituiti: intestino di ovini,gomma, caucciù, guttaperca. DeNapoli dopo una preliminare raccomandazioneche invita la donna avisitare attentamente i clienti, rifiutandoche le pare infetto, caldeggial'uso del condom suggerendo che siaimpiegato una sola volta; propone poicoiti rapidi per ridurre il tempo diesposizione al contagio; facendopropria una vecchia avvertenza diMantegazza raccomanda, infine, diurinare dopo il rapporto e di nondimenticare l'acqua e il sapone ma,se il guanto si è rotto, è bene ricor-38 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


STORIA DELLA MEDICINAFig. 3 - Un test per garantire l'elasticità.rere all'unzione con pomata antisettica.Anche al di fuori dell' ambiente militareil condom gode di rassicurantiapprezzamenti. Lowenfeld garantisceche non vi sono conseguenze per lasalute in chi ne fa uso a differenza diquanto si verifica in chi pratica il coitointerrotto.Si può dire che ormai il condom siincammina verso qualche decenniodi silenzioso consenso. Le sue fortune,tuttavia, sembrano oscurarsi,almeno ad un livello terorico, quandoil calcolo dei giorni fecondi - unmetodo approvato dalla Chiesa perla naturalità che lo connota - offreun'alternativa per quanto concerne ilbirth-control mentre con l'avventodella pillola inizia una nuova, sconvolgenteera che investe non solo icostumi sessuali ma l'organizzazionesociale nel suo insiema (Donizetti). Ilmercato del preservativo resta comunqueassai vivace e in paesi comela Svezia fin dagli anni '60 delpassato secolo se ne incoraggia laproduzione, la vendita e la distribuzione.Tuttavia, una volta comparsala pillola, si fa notare che si tratta diuno strumento sgradevole che toglieogni spontaneità all'incontro d'amoreanche perché può evocare lascivie'parigine'; il condom era stato, appunto,chiamato "guanto di Parigi" (deSaint-Agnès). Ed ancora, si avverteche vi è qualche rischio di gravidanzae che con la propria compagnaè preferibile la pillola, riservandoil condom ad eventuali rapportioccasionali quando la prevenzionedalle malattie infettive è indispensabile(Ongari).La comparsa dell'AIDS, ancora unavolta, movimenta le acque. Il preservativotorna rapidamente alla ribaltaquale strumento idoneo a prevenirel'infezione. Nel 1981 vengono segnalatii primi casi di immunodeficienzaacquisita e da questa data l'epidemiava diffondendosi a macchia d'olio eil l dicembre 1998, per la GiornataMondiale contro l'Aids, viene diramatoun messaggio perentorio: "Usasempre il preservativo durante ilrapporto sessuale". La stampa tutta- quotidiani e periodici, giornali localie giornali nazionali - si appassionaalla questione svelando un panoramad'opinioni quanto mai variegato econtraddittorio. Le notizie care allastampa quotidiana incalzano semprepiù. Nel '98 fa notizia l'avventura occorsaa Gabriele Paolini che, presidentedel 'Movimento per il preservativo',viene aggredito e bastonato.Ma Sirchia apre al condom e quantoprima l'uso viene raccomandato aigiovani da parte del Ministero dellaSanità. Favorevole è anche UmbertoVeronesi, noto opinionista. Particolarmentevivaci le polemiche inmerito alla presenza del condomnella scuola ed al proposito sembraessere essenziale l'accompagnamentodi un adeguato programmaeducativo.Con il problema dell' Aids e del preservativodevono ormai misurarsi tuttii governi e tutte le culture. La questionenon interessa il solo Occidente.In Iran, non lontano da Teheran,vi è uno stabilimento finanziatodallo Stato i cui dipendenti, per lo piùdonne, producono parecchi milionidi preservativi l'anno di una trentinadi modelli (Sahahi). Il vero problemaè però ciò che accade nel continenteafricano dove il dibattito in meritoall'uso del preservativo per combatterel'Aids coinvolge teologi ed igienisti.Il preservativo - il solo preservativo- non può, di certo, scioglierela complessità delle questioni -sociali, igieniche, demografiche - chepone l'Africa e pur tuttavia non si puòpensare di escluderlo da ogni progettodi bonifica.Un tempo difficile per tutti, tanto piùche la civiltà europea sembra inaridirsi,non ultimo per la crisi demograficaquanto mai funzionale all'avanzataislamica.CENNI BIBLIOGRAFICI1) Arcana, Milano, Sugar, 1969, voI.I; 1970, voI. II.2) R. Ariano, Gomma elastica, in EnciclopediaItaliana, Milano, Treccani,1933, voI. XI, p. 503.3) G. Carletti, Scuola e libertà dipreservativo, «L'Altro Giornale», 17febbraio (1997), p.3.4) E. Chevallier, il Preservativo, conPresentazione di G. Rezza, Padova,Muzzio, 1993.5) F. De Napoli, Sesso e amore nellavita dell'uomo e degli altri animali,con Prefazione di A. Murri, Torino,Bocca, 1927, voI. I, pp. 594-595;voI. II, pp. 818-819.6) Y. de Saint-Agnès, La rivoluzionesessuale in Svezia, trad. M. Molinari,Milano, Sugar, 1966, pp. 92-93.7) Dizionario Garzanti della linguaitaliana, Milano, Garzanti, 1965.8) P. Donizetti, La rivoluzione dellapillola, Milano, Longanesi, 1967, p.74.9) A. Forel, La questione sessualeesposta alle persone colte, a curadi O. L. Forel, Santa Sofia di Romagna,Bocca, 1945, pp. 370-372.10) N. E. Himes, Il controllo dellenascite dalle origini ad oggi, trad.O. Avenati, Milano, Sugar, 1963,pp. 204-224.11) E. Lancereaux, Traité historique etpratique de la syphilis, Paris, Baillière,1873.12) R. Lewinsohn, Storia dei costumisessuali, Milano, Sugar, 1963, pp.309, 380.13) E. Littré, Ch. Robin, Dizonario dimedicina e chirurgia, ed. it., Napoli,Detken, 1882, pp. 1227, 1232.14) L. Lowenfeld, Vita sessuale emalattie nervose, con Prefazione diG. Mingazzini, Torino, UTET, 1911,pp, 152-153.15) P. Mantegazza, Dizionario di sesso,amore e voluttà, a cura di A. Zavaroni,Milano, Mazzotta, 1975,p. 188.16) C. Marroni, La svolta del Papa: sìal preservativo. È legittimo in alcunicasi e se è il "primo passo versouna moralizzazione", «Il Sole 24Ore», 21 novembre (2010), p. 16.17) A. Mayer, Des rapports conjugauxconsidérés sous le triple point de<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>39


STORIA DELLA MEDICINAvue de la population, de la santé etde la morale publique, Paris, Bailliere,1857, p. 140. 18.18) Nuovo dizionario di sessuologia,con Prefazione di E. Servadio, trad.P. Brambilla, Milano, Longanesi,1970.19) F. Ongari, La contraccezione,Latina, Ospedale Civile di LaSpezia - Wyeth, 1978, p. 56.20) R. Pellegrini, Sessuologia, Padova,CEDAM, 1956, p. 905.21) Preservativo e Aids, disputa tracardinali, «Corriere della Sera», 16ottobre (2003), p. 20.22) Profilattici: distributore in scuola aPrato, «Corriere della Sera», 16aprile (1995), p. 13.23) Rubrica di salvataggio, Ministerodella Sanità, s. L né d.24) F. Sahahi, Iran 6 sorprese e 6paure, «io donna», 26 novembre(2005).25) J. Solé, Storia dell'amore e delsesso nell'età moderna, trad. S.Brilli Cattarini, Bari, Laterza, 1979,pp. 60-61.26) M. R. Spadaccino, Condom, distributoria scuola. Il via libera tra lepolemiche, «Corriere della Sera»,19 giugno (2009), p. 25.27) G. Tedoldi, Distributore di preservativiin classe. Ultima trovata dellasinistra moralista, «Libero», 19giugno (2009), p. 18.28) F. Thébaud, La paura della gravidanza,in L'amore e la sessualità,a cura di G. Duby, Bari, Dedalo,1986, p. 223.29) N. Tommaseo, B. Bellini, Dizionariodella lingua italiana, Milano, Rizzoli,1977, voI. XIV, p. 701.30) G. G. Vecchi, Medici, non impiegati:eliminerò la riforma Bindi,«Corriere della Sera», 11 giugno(2001), p. 9.31) U. Veronesi, Anche il Papa sa chela guerra contro l'AIDS non si puòvincere senza preservativi, «Grazia»,6 aprile (2006), p. 102.32) VF VIRUS FIGHTERS, OperazionePrevention, Giornata Mondialecontro l'Aids - l dicembre '1998, acura di M. Boldrini, S. Smerrieri eR. Tomassetti, Brescia, Glaxo,1998.INFORMIAMO I NOSTRI LETTORICHE TRA LA RIVISTA <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>,ORGANO UFFICIALE DI STAMPADELL’ORDINE DEI MEDICI E ODONTOIATRIDI <strong>VERONA</strong>,EL’OMONIMO SITO INTERNETWWW.<strong>VERONA</strong><strong>MEDICA</strong>.ITNON VI È ALCUNA RELAZIONE,NE REDAZIONALE NE TANTOMENOECONOMICA.LE INFORMAZIONI, GLI ANNUNCI,LE PUBBLICITA’ RIPORTATESONO DEL TUTTO INDIPENDENTI.LA RIVISTA <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>NON HA UN SUO SITO INTERNET,ESSENDO INVECE OSPITATANEL SITO DELL’ORDINE ALL’INDIRIZZOWWW.OMCEOVR.ITCOMUNICATO AGLI ISCRITTIAbbiamo attivato il nuovo servizio di segreteria telefonica.Quando telefonerete all’Ordine sentirete la voce del RISPONDITORE AUTOMATICO,che provvederà a smistare la chiamata secondo le esigenze di chi chiama.LE OPZIONI SARANNO:• DIGITARE 1 PER PRATICHE ENPAM• DIGITARE 2 PER PUBBLICITÀ SANITARIA E RUOLI• DIGITARE 3 PER AMMINISTRAZIONE, ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI• DIGITARE 4 PER COMMISSIONE ODONTOIATRISenza nessun imput digitato e rimanendo in lineala chiamata sarà dirottata al primo operatore disponibile.Confidiamo di poterVi dare un servizio miglioreLa segreteria dell’Ordine40 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


STORIA DELLA MEDICINALa mortedi GaribaldiLa storia sanitaria di Giuseppe Garibaldipuò essere vista da due sostanzialipunti di vista entrambi veri: splendoree miseria. Fu certamente fortunatopoiché nel XIX° secolo non eracomune che un uomo arrivasse a 63anni fisicamente integro e fortissimo.Non mi sono note sue malattie, masolo ferite sostanzialmente lievi soffertein azioni, non sempre di guerra.Infatti si è ipotizzato che, durante ilperiodo sudamericano, a Garibaldivenne mozzato l’orecchio sinistro peravere commesso abigeato. (1) A 25anni la sua nave venne assaltata daipirati turchi e nel combattimento soffrìdi una ferita ad una mano. (2) A 55anni, durante il tentativo, ennesimo, diconquistare Roma (era la sua ossessionela liberazione della città dalpotere di quel “metro cubo di letame”che per lui era il papa Pio IX), mentrestava attraversando le montagnedell’Aspromonte, venne intercettatoda una compagnia di bersaglieri eferito all’anca e al piede sinistro. (3)Garibaldi attraversò quindi indenne letre guerre di Indipendenza e la guerrafranco-prussiana del 1870 (sua ultimaimpresa guerresca). Ciò denota lagrande fortuna che fino ad alloral’aveva assistito.Finite le guerre, Garibaldi intrapresela sua ultima battaglia contro la morteche non poteva non perdere. Ma dal1871 al 1882 la sua parabola vitale fustraziante. Si era infatti ammalato diuna assai grave forma di artrite(reumatoide?) che progressivamentene ridusse la mobilità fino a ridurlo,negli ultimi anni, su una sedia a rotelle.Probabilmente nel ’70, a Caprera,Garibaldi fu raggiunto da una servapiemontese, montanara ed analfabetache diverrà il suo custode (forse nonproprio un angelo): Francesca Armorino.(4) Lentamente Francesca si reseindispensabile a Garibaldi che chiedevapoche cose ma irrinunciabili: lacura dei suoi figli, della sua igienepersonale e dei suoi terribili dolorireumatici. Per anni ed anni lo lavò, lovestì, lo massaggiò, lo trasportò incarrozzina, lo sollevò di peso tra lebraccia. Tra il ’75 e l’’82 il generale siridusse a un povero corpo inertemartoriato dall’artrite e da dolori lancinanti.Francesca lo componeva nellasedia a rotelle, lindo e ordinato perpoterlo mostrare al mondo con leiimmancabilmente al suo fianco: maitante fotografie vennero scattate aGaribaldi come negli ultimi suoi anni.Il delirio di popolarità di Francescacrebbe sempre di più. Caldeggiavasempre più frequenti viaggi in continente,proponendo stabilimenti termaliin successione. Così accadde fino apochi giorni prima della morte quandoGaribaldi venne portato in apoteosiprima a Napoli poi a Palermo. Ma qui,sentendo prossima la morte, ordinò diritornare a Caprera perché nella suaisola “un sacro dovere” lo aspettava.Le forze scemavano ma, fortunatamente,con esse diminuivano anche idolori. Francesca chiese l’interventodi un medico a bordo di una nave daguerra ancorata alla Maddalena maGaribaldi non lo volle ricevere e chieseinsistentemente di vedere il suogrande amico dottor Albanese.Il finale è degno di un romanzo diappendice dell’800. Il 2 giugno, allesei del pomeriggio, due capinere siposarono sul davanzale della finestrae Francesca si alzò per mandarle via.Garibaldi la fermò dicendo: “Non lescacciare. Forse sono le anime dellenostre bambine che vengono a prendermi”.Poi chiuse gli occhi.Il generale desiderava essere cremato,dopo la morte. (5) Ma ad essasi dichiararono contrari i figli Ricciottie Menotti, seguendo il pare del Presidentedel Consiglio Francesco Crispi.(6) Il suo corpo venne così mummificatoe sepolto a Caprera. (7), Comesempre aveva fatto nella sua vita, lavendetta di Garibaldi fu puntuale etremenda: l’8 giugno alle 14 un colpodi cannone della nave da guerra“Cariddi” dette inizio alla cerimoniafunebre. In quel momento il mare, chegià dal mattino era “grosso”, si scatenòin una immane tempesta. Pocodopo sopraggiunse un nubifragio. Levoci degli oratori ufficiali ed il suonodelle bande militari vennero soffocatedal rumore del mare. Il corteo funebrefatto solo di esteriorità e di lusso, siridusse ad una processione di penitentifradici d’acqua, muti e spaventati.NOTE1) Lo affermano due controstoricimeridionalisti (e dunque antigaribaldini)come Erminio De Biasi eBruno Lima: “Non è ufficialmenteprovata la mancanza dell’orecchiosinistro … ma se si osserva conattenzione il ritratto più famoso dilui, quello della collezione Alinari,ciò appare possibile. Si nota infatticome i capelli scendano piatti sullato sinistro mentre, nella partedestra, rigonfiandosi, essi seguonoil naturale rilievo dell’orecchio”.L’ipotesi è però stata smentitada Paolo Rumiz nel suo articolo“L’orecchio ritrovato”.2) Il fatto lo ricorda lui stesso nellesue memorie come il suo “primocombattimento”.3) In quell’occasione venne arrestatoed incarcerato a La Spezia. Vennepoi trasportato presso il carceredi Livorno dove fu visitato daldottor Tassinari, quindi il dottorFerdinando Zanetti lo operò perestrarre la pallottola dal piede.4) Era una ragazza madre, massimodisonore per una donna nellacampagna dell’800. Si sentìperciò riabilitata dal fatto diandare a servizio presso un uomocosì importante.5) “Caprera, 17 settembre 1881.Avendo, per testamento, lacremazione del mio cadavere,incarico mia moglie dell’eseguimentodi tale volontà – con legnodi Caprera – e prima di dareavviso a chicchessia della miamorte”.6) La vicenda di Francesco Crispi èemblematica del comportamentodei politici italiani. Ebbe un ruolo<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>41


STORIA DELLA MEDICINAimportante nei moti siciliani del1848. Andò in esilio a Londra equi conobbe Mazzini. Nel 1858 fului a portare a Felice Orsini, daLondra a Parigi, le tre bombe cheservirono all’attentato a NapoleoneIII. A questo proposito, anche secon la storia della medicina nonha nulla a che fare, merita diessere citata la vicenda di Carlodi Rudio. Era con Felice Orsini edil Pieri e lanciò la terza bomba.Non venne ghigliottinato per motivipolitici, essendo sposato con unanobile inglese molto vicina allacorte della regina Vittoria. Vennecondannato a 40 anni di galeraalla Cayenna. Come Papillon,riuscì ad evadere e a fuggire nellaconfinante Guyana britannica.Emigrò negli Stati Uniti. Combattécon valore nella Guerra di Secessione.Nel 1876 facendo parte del7° cavalleggeri, fu col generaleCuster alla battaglia del Little BigHorn e sopravvisse. Una verasalamandra! Morì nel 1913 inTexas dove aveva comandato unastazione di polizia, col nome diCharles di Rudio.7) L’ultima ricognizione del sepolcrovenne eseguita nel 1930 ed ilcorpo del generale si dimostròperfettamente conservato.CARLO MARCHINO ALL’USO INGANNEVOLE DELL’IMMAGINE DEL MEDICOIn merito ai messaggi radiofonici e sulla carta stampata, relativi a contratti di telefonia di una nota azienda del campo, la Federazione Nazionaledegli Organi dei Medici Chirurghi e Odontoiatri dichiara:1) Di essere totalmente estranea all’uso dell’immagine del medico che in questa pubblicità viene fatto.2) Di avere elaborato un esposto al Garante del Mercato sulla liceità di tale comunicazione, che usa l’autorevolezza di una categoria professionaleper validare la propria offerta commerciale.3) Di avere intrapreso una valutazione legale su eventuali profili di responsabilità civile nell’uso illegittimo dell’immagine del medico, che incide sul decoroe sull’indipendenza della stessa, alla cui tutela è preposto. con obbligo di legge (DLCPS n. 233/46), l’Ordine professionale.✂SONO INTERESSATO A DARE LA MIA DISPONIBILITÀ PER SOSTITUIRE I COLLEGHI DI(BARRARE)MEDICINA GENERALEPEDIATRIACOGNOME ...............................................................................................................................................................................................................................................................NOME..............................................................................................................................................................................................................................................................................VIA ............................................................................................................................................................................................................................................ N. .................................CAP............................................. CITTÀ ...................................................................................................................................................................................................................TELEFONO ....................................... / ................................................................... ...................................... / ........................................................................Possesso del Diploma di Formazione Specifica in Medicina Generale SI NO42 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


FNOMCEOIdoneità alla patente di guida.Perplessità sul ruolo del curante.Il Consiglio dei Ministri nella riunionedell’11 gennaio 2011 ha approvato invia preliminare lo schema di decretolegislativo recante “Attuazione delledirettive 2006/126/CE e 2009/113/CEconcernenti la patente di guida”. Ilprovvedimento è ora all’esame delleCommissioni parlamentari di competenzaper l’acquisizione del relativoparere.La FNOMCeO in quanto ente esponenzialedell’intera categoria professionalemedica è interessata al provvedimentocon riferimento particolarealle disposizioni introdotte dall’art. 14recante “Modifiche agli articoli 128 e129 del Codice della strada in materiadi revisione e di sospensionedella patente di guida”.il comma 1 prevede che, a similitudinedi quanto disposto dal comma1-bis dell’art. 128 con riferimento airesponsabili delle unità di terapiaintensiva o di neurochirurgia, i medicidi cui all’art. 119 del D.Lgs. 285/92,ancorché in sede di accertamentomedico legale diverso da quello diverifica di idoneità fisica e psichicadella patente di guida, siano tenutia comunicare al Dipartimento per itrasporti, la navigazione ed i sistemiinformativi e statistici eventuali patologieaccertate che compromettanola suddetta idoneità.La disposizione legislativa sopraccitatasembra avere carattere di generalitàperché riferita all’art. 119 delD.Lgs. 285/92 dove è espressamenterichiamata tra l’altro, oltre alla figuradel medico monocratico ed anchedella commissione medico locale dicui al comma 2, anche la figura delmedico di fiducia che rilascia il certificatomedico relativo ai precedentimorbosi sulla base di conoscenzeclinico-anamnestiche direttamenteacquisite a seguito dell’attività dimedico curante (comma 3).La norma di cui all’art. 14 delloschema di decreto-legislativo - AGn. 323, tuttavia, così come formulata,prefigura situazioni che, anostro giudizio, intervengono nellarelazione medico curante-assistitopotendone compromettere il rapportodi fiducia, qualora l’obbligodi segnalazione vada oltre lacompilazione del certificato anamnesticorichiesto dall’interessato.La fattispecie non ci pare infatticompiutamente assimilabile a quellarelativa ad altre denuncie obbligatorie,laddove vengono bilanciati latutela dei diritti costituzionali in capoal singolo e quelli di interesse dellacollettività, ad esempio le denunciedi malattie infettive e i trattamentisanitari obbligatori.in tali situazioni, infatti, tendono acoincidere gli interessi di tutela dellasalute pubblica con quelli di tuteladei soggetti coinvolti e non è prevalente,almeno sul piano generale, daparte di questi ultimi la percezione diun possibile danno personale aseguito della denuncia stessa tale dasottrarsi all’osservazione clinica edalla cura.Non vi è dubbio, al contrario, che latutela dell’individuo e della collettivitàderivante dalla denuncia delle condizionipatologiche, tali da determinarediminuzione o pregiudizio all’idoneitàalla guida, verrebbe in numerosesituazioni percepita dall’interessatoin subordine al correlato rilevantedanno (possibili riduzioni dello statussociale ed economico).Da ciò discende la manifestapreoccupazione che tale procedurapossa indurre gli interessati a nonsottoporsi a visite e controllimedici o ad assumere comportamentiomissivi su sintomi e segni,con ulteriore e grave pericolo perla salute pubblica, oltre che individualeo, ancora, possa crearecircuiti di cura elusivi e collusivi.Si ritiene pertanto che la figura delmedico di fiducia vada esplicitamenteesclusa dalla previsione dicui all’art. 14 dello schema didecreto legislativo - AG n. 323.Ci sembra quindi più opportuno definireuna procedura, automatica eneutra, di individuazione dei soggettia rischio, tale da non interferire conil rapporto fiduciario, sia in ambito dicure primarie che ospedaliere.Nella fattispecie una possibile modalitàdi intervento potrebbe fare riferimentoa modelli di classificazionedelle condizioni patologiche giàesistenti, sebbene diversamente finalizzati,quali le esenzioni dalla partecipazionealla spesa sanitaria perpatologia, per le quali sono in attoprecise codifiche con riferimento allediverse condizioni di malattia, codiciDRG specifici, riconoscimenti di invaliditàcivile, INPS e INAIL, prevedendoaltresì modalità di coinvolgimentodegli Enti prevido-assistenzialiprivatizzati e delle imprese assicurativeoperanti nel ramo.Nel caso del singolo cittadino, unaprima valutazione della correlazionetra tale classificazione e situazioneindividuale di possibile riduzionedelle condizioni di idoneità alla guidapotrebbe essere effettuata sistematicamentedai Servizi di MedicinaLegale delle ASL sulla base di questeinformazioni, segnalando le situazionimeritevoli di riconsiderazione dell’idoneitàalla guida al Ministero dellaInfrastrutture e dei Trasporti ai finidella successiva revisione dellapatente di guida.In conclusione la FNOMCeO chiedeuna modifica dell’art. 14 delloschema di decreto legislativoapprovato in esame preliminare dalConsiglio dei Ministri che prevedal’esclusione del medico di fiduciadal campo di applicazione dellarelativa disposizione legislativa eal tempo stesso l’introduzione diuna procedura automatica di individuazionedei soggetti a rischio,tale da non interferire con ilrapporto fiduciario sia in ambito dicure primarie che ospedaliere.IL PRESIDENTEAMEDO BIANCO<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>43


FNOMCEOLibera professionee certificato “on line”Non vi è dubbio che il ruolo dell’odontoiatra,così come opportunamentericordato in conclusione della sua notadal Presidente della CAO Nazionalerenzo, necessita di ulteriori approfondimentipresso le competenti Amministrazioniverso le quali la FNOMCeOsi è già attivata.In riferimento anche ad alcune interpretazionidate su questa materia, sullascorta della nota inviata dal Presidentedella CAO Nazionale Giuseppe Renzoin data 1° marzo u.s., ritengo opportunochiarire alcuni aspetti delleproblematiche relative ai certificati rilasciatidai medici liberi professionisti aifini dell’assenza per malattia.In merito alla potestà certificativa siricorda che, a specifica richiesta, ognimedico è deontologicamente tenuto arilasciare certificazione attestante unacondizione patologica e, sempre arichiesta, ad attestare l’inabilità lavorativasecondo normativa vigente (ilcertificato da consegnare al datore dilavoro, cartaceo o telematico, nondeve prevedere la diagnosi, mentredeve prevederla la copia rilasciata alpaziente e da inviare all’INPS).Per quanto riguarda, in particolare, iltema della trasmissione telematica deicertificati di malattia occorre rilevareche la circolare n. 2 del 28 settembre2010 del Ministro per la PubblicaAmministrazione e l’Innovazione renatoBrunetta ha chiarito che il nuovoregime di trasmissione telematicariguarda anche i medici liberi professionisti.Nessuna esclusioni è, quindi, formalmenteprevista, non esistendo, però,per i medici liberi professionisti alcunaspecifica sanzione per il mancatoutilizzo della modalità telematica, comeespressamente previsto dalla già citatacircolare n. 2 del Ministro per la PubblicaAmministrazione e l’Innovazione.Occorre, quindi, chiarire che le numeroserichieste delle credenziali diaccesso per l’invio telematico cheprovengono dai sostituti dei medici diMedicina Generale che non svolgonoanche attività convenzionata e daglialtri liberi professionisti possono essereaccolte dagli Ordini cui lo stesso Ministrosi è rivolto per la distribuzionedelle credenziali stesse, costituendoquindi un servizio agli iscritti e non unobbligo.È ovvio che le certificazioni di malattiarilasciate dai liberi professionistidevono tener conto, in ragione diquanto previsto dall’art. 25 della legge183/2010 (cd. collegato lavoro) che haesteso anche ai dipendenti privati lenorme per i pubblici dipendenti,dell’art. 55-septies del D.Lgs. 165/2001introdotto dall’art. 69 del D.Lgs.150/2009 recante “Controlli sulleassenze” che stabilisce che “nell’ipotesidi assenza per malattia protrattaper un periodo superiore a dieci giorni,e, in ogni caso, dopo il secondo eventodi malattia nell’anno solare l’assenzaviene giustificata eslcusivamentemediante certificazione medica rilasciatada una struttura sanitaria pubblicao da un medico convenzionatocon il Servizio Sanitario Nazionale”.Per completezza, è opportuno rilevareche la certificazione di malattia dicompetenza del libero professionistarientra nel complesso della prestazioneprofessionale resa, non potendo quindicostituire un onere ulteriore a caricodel paziente.APPENDICEIL PRESIDENTEAMEDO BIANCOL’Ordine dei Medici e Odontoiatri diVerona ha preso in esame il documentosopra riportato.La valutazione è stata oggetto anchedi attenta valutazione in seno allaFederazione Regionale degli Ordinidel Veneto.In tale sede si è rilevato che la Leggesulla certificazione telematica dimalattia non identifica l’organismodeputato all’assegnazione dei PIN aimedici che non intrattengono con ilSSN un rapporto di dipendenza o diconvenzione.Visti gli oneri burocratici che si vorrebberoscaricare sugli Ordini per le implicazioniconnesse alla consegna deiPIN per la certificazione di malattia daparte dei liberi professionisti, si èdeciso di non aderire alla richiestadella Federazione Nazionale e di nondoversi accollare tale onere ritenendoche lo stesso dovrebbe gravare su chine ha disposto per legge l’esecutivitàsenza una preventiva consultazionecon gli Ordini stessi.Il nostro Ordine continuerà comunquea raccogliere le domande di chivorrà acquisire il codice di accessoper la certificazione telematica dimalattia e si attiverà, appena sarannoidentificate le modalità di acquisizionee gli organismi deputati allaconsegna, per comunicarle a chi neavrà fatto richiesta.Nuova pagina WEB dell’Ordine dei Medici Chirurghie degli Odontoiatri di Veronawww.omceovr.itInformazioni e servizi “on line”44 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


FNOMCEOMedico assente condannato:Bianco, sentenza eccessivaUna sentenza caratterizzata daun'interpretazione «eccessiva» e che,rappresentando un «precedente»,rischia di «mettere in crisi un interosistema». Così il presidente dellaFederazione degli ordini dei medici eodontoiatri (Fnomceo),Amedeo Bianco (nella foto), commentala decisione del tribunale diFirenze che ha condannato una pediatraa risarcire il danno per la mortedi una bambina di 10 anni, sua paziente,causata da un errore di diagnosidella sua sostituta, anche seera assente per le ferie e aveva iltelefono staccato. «Questo tipo diinterpretazione del principio civilisticodi "risarcimento" e "responsabilità"»ha sottolineato Bianco «segnaqualche eccesso».La magistratura, spiega il presidenteFnomceo, «ha cioè in questo casocreato un profilo di responsabilità nuovo».Ma, avverte Bianco, «dilatare ilprofilo di responsabilità e il concettodi danno, attribuendo come nel casodrammatico di Firenze la responsabilitàdell'accaduto anche al medicoassente, determina una certa creativitàsul piano civilistico che rischia direndere difficile il rapporto tra medici,pazienti e istituzioni». Inoltre, affermaBianco, una situazione similepotrebbe profilarsi anche per i medicidi famiglia, i quali se in ferie vengonosostituiti da medici che hanno un parigrado. Questa sentenza dunque,conclude il rappresentante deimedici, «rappresenta un precedentee un elemento che rischia di metterein crisi un intero sistema di relazioni».TRIBUNALE DI TORINOGRATUITA LA DIFFUSIONE DI MUSICA NEGLI STUDI MEDICILa riproduzione musicale in uno studio medico – medico-dentistico nel caso specificato – non può ritenersi effettuata a scopo di lucro, neppureindirettamente. Il medico dentista, ha osservato il Tribunale di Torino, ascolta la musica mentre lavora soltanto per diletto mentre il paziente èindifferente al fatto che nello studio venga trasmessa della musica, né è indotto a scegliere un dentista piuttosto che un altro in base al fatto che nellostudio si ascolti della musica. Consegue che il medico non è tenuto al versamento di compensi in favore del produttore di fonogrammi, nonché gliartisti interpreti e gli artisti esecutori che abbiano compiuto l’interpretazione o l’esecuzione fissata o riprodotta nei fonogrammi. (Avv. Ennio Grassini)CERTIFICATO PER LA PATENTE:ESENTE IVAFacendo seguito alle Comunicazioni n. 60 del 13 settembre 2010 e n. 82 del 2 dicembre 2010, si ritiene opportuno segnalare che l’Agenziadelle Entrate con parere del 9 dicembre 2010 (All. n. 1), in risposta ad un quesito dello SNAMI, ha confermato la posizione consolidata di questaFederazione in merito alla esenzione da IVA della fattispecie indicata in oggetto.L’Agenzia delle Entrate nel proprio parere rileva, quindi, che la prestazione sanitaria del medico curante finalizzata al rilascio del certificatopreliminare per il rinnovo o il conseguimento della patente di guida per i veicoli a motore è esente da IVA perché “lo scopo principale dellaprestazione è nella tutela preventiva della salute di soggetti che, trovandosi in particolari condizioni fisiche, potrebbero compromettere la propriasalute e l’incolumità della collettività attraverso la guida di veicoli”.Di fatto l’Agenzia delle Entrate conferma quanto già affermato nella Circolare n. 4 del 28 gennaio 2005 ove chiariva che sono esenti da IVA quelleprestazioni mediche di diagnosi, cura e riabilitazione finalizzate alla “tutela della salute” intesa anche come prevenzione<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>45


ENPAMComunicatoONAOSIIl Consiglio di Amministrazione uscentedell’ONAOSI in occasione dell’ultimaseduta del 12/02 u.s. ha tracciato unbilancio, seppur sintetico, di undecennio di vita della fondazione. Unbilancio di dieci anni di impegno assaiintenso, che ha portato al decisosviluppo e visibilità dell’ONAOSI.È stato dato un fortissimo impulso alrapporto ed al contatto con i contribuenti,ed è stato realizzato un progressivoammodernamento dell’apparatoamministrativo.Nel quadro di una gestione ispirata allaprudenza, l’incremento del patrimonio,sia mobiliare (aumentato di oltre il30%) che immobiliare (aumentato dicirca il 125%), ha contribuito a rafforzaresostenibilità ed autosufficienza.Sono sempre stati esclusi investimentia rischio privilegiando titoli obbligazionaria basso rischio e, in particolare,titoli di stato (che oggi rappresentanooltre l’80% del patrimonio immobiliare).Pur nella congiuntura sfavorevole peri mercati finanziari, a seguito della crisieconomica mondiale, nel 2010 il rendimentolordo del patrimonio mobiliareè stato del 4,81% (4,21% netto) cherisulta essere tra i più alti degli Entiprevidenziali privati.Tutto ciò smentisce chi diffonde insinuazionidestituite di fondamento, strumentalie tendenziose, che appaionochiaramente finalizzate ad influenzarel’attuale fase di rinnovo degli organi.Anche di fronte agli imprevedibilieventi del 2008, l’Ente ha agito conprontezza, informando i Ministeri vigilantied attivando il recupero giudizialedella quota Lehmann e compensandocon le rendite del restante patrimoniola minusvalenza, comunque percentualmenteminima. Peraltro, la vicendagiudiziaria, subito instaurata, sta giàdando risposte positive all’ONAOSI,poiché l’istituto di credito chiamato incausa ha offerto alla Fondazione unasomma consistente a titolo di risarcimento.Il Consiglio di Amministrazione, pertanto,diffida chiunque a diffonderenotizie false sugli investimenti mobiliaridell’Ente.Anche nel medio e lungo periodo leprospettive di sostenibilità sono buone.La Fondazione, caso unico tra 20Casse privatizzate, si è dotata di un bilancioattuariale riferito ai prossimi 50anni, che garantisce agli assistiti leprestazioni per un amplissimo arcotemporale.L’oculatezza delle scelte politiche e lasolidità delle basi economico-finanziarieche sono state gettate, hannopermesso al Consiglio di lasciareimmutate le quote di iscrizione e, utilizzandoi proventi del patrimonio, dicorrispondere in assistenza, prestazionie servizi più di quanto vieneincassato dalla contribuzione.Le strutture di Perugia sono stateampliate, con interventi di recupero econ acquisizioni di prestigio, come lanuova Sede dell’Amministrazione Centralee sono stati portati a termine pianidi recupero e conservazione di immobilidi pregio artistico e cuturale dellafondazione.In questi anni l’attenzione si è rivoltaanche al territorio nazionale, con nuovestrutture, tra cui spiccano i nuovi emoderni centri Formativi di Bologna edi Torino, che hanno incontrato unparticolare gradimento.Non sono state mai perse di vista lefinalità solidaristiche originarie chedevono continuare ad essere prioritarie.È cresciuto anche il numero degliassistiti, che oggi sono 4200 rispettoai 3000 del 2000 e che, grazie alconcreto sostegno della Fondazione,possono seguire percorsi di studio eformazione che consentono di affacciarsial mondo del lavoro.Il presente ed il futuro dell’ONAOSIpoggiano su basi certe e solide, acondizione che non intervengano variazionilegislative o iniziative ispirateda improvvisazione o scarsa informazione.I pilastri delle moderne forme di previdenzamoderna sono la sostenibilità,la convenienza di partecipazione e lagaranzia delle prestazioni. Sono principiche il Consiglio di Amministrazioneha implementato, dando una impostazionesolida all’Ente che, per rimaneretale, presuppone certezza delleentrate contributive, che non puòessere solo per l’oggi, ma, soprattutto,per il domani.Il consiglio di Amministrazione, anchenei momenti difficili, si è battuto strenuamenteper evitare il drastico ridimensionamentodi sussidi e servizi eha ringraziato il Presidente e quanti,con sincerità, hanno espresso critichecostruttive, non certo coloro che hannorivolto critiche infondate, strumentalied intrise di personalismi.L’auspicio di tutti è che l’ONAOSIrimanga libera e autonoma.LA FONDAZIONE ONAOSI✂<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong> - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, 1 - 37122 <strong>VERONA</strong>TEMPO LIBEROCERCO, OFFRO E SCAMBIO: ......................................................................................................................................................................................................DEPENNARE LE VOCI CHE NON INTERESSANO.....................................................................................................................................................................................................................................................................................................COGNOME ..............................................................................................................................................................................................................................................................NOME ..............................................................................................................................................................................................................................................................................INDIRIZZO ................................................................................................................................................................................................................................................................TELEFONO ..............................................................................................................................................................................................................................................................Nº TESSERA ORDINE ...............................................................................................................................................................................................................................46 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


GIOVANI E PROFESSIONIS.O.S. – SostituzioniChi è interessato alle sostituzioni è pregato di compilare e spedire l’apposito tagliando (vedi pag. 42).Si prega inoltre di indicare i propri dati in maniera chiara (stampatello).MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN MEDICINA GENERALECognome - Nome Via Località Dipl. formaz. M.G. Telefono 1 Telefono 2AGRESTI LUIGI Via G. Trezza Verona NO 340 4069008AMANTEA CAMILLA Verona NO 340 8493077ANNECA ROSANNA Via Oslavia 11 Legnago NO 335 1928285ARMANI SERENA Buttapietra NO 347 1371202ARZENTON MARIANNA Via Pozzotto 3 Bevilacqua NO 348 7075297AVESANI MARIA Via Rizzoni, 17 Verona NO 349 7566774BAMBACE CLARA NO 348 7625192BAR MARIANA Via Don Sturzo 5/B Negrar NO 338 7925720 045 7500193BARAC ALA Via Gen. Dall'ora 54 Monzambano NO 340 0699282BASCHIROTTO CINZIA Via Torrente Vecchio 5/A Verona NO 349 1258067 045 916357BAZZUCCO GIGLIOLA Via Ariosto 13 Castel D'Azzano NO 349 7837584BENEDETTI BEATRICE Via Pieve Di Cadore Verona NO 045 915767BERGAMINI CORINNA Via Rosmini 7 Verona NO 347 2111574BERLESE BENEDETTA Treviso NO 346 0159467BIONDANI TATIANA Via Paglia 7 Verona NO 347 0875231BISCARDO CARLO ALBERTO Via Del Bersagliere 14 Verona NO 347 2314109BONANI ANNA Str. De Pont Arif 1 Moena NO 328 823037BONGIOVANNI GIULIO Via Bengasi 7 Verona NO 340 3624720BRISTOT CATERINA Via Ognissanti 4 Verona NO 349 5344121BUSCEMI LAURA Via Chioda 115 Verona NO 340 3492111CAPONE FILOMENA NO 340 5389117CASTELLLINI MAURIZIO Piazza Marconi 6 Sommacampagna NO 347 2229569CAVALIERI VALENTINA Via Boschi Povegliano (VR) NO 045 7970790 328 6957047CERAVOLO ROSSANA Via Polesine 65 Verona NO 338 3641543CHEMELLO FRANCESCA Via Toscanini 19 Schio NO 328 1750499COGHI ALESSANDRA Via Oberdan 14 Castel D'Azzano NO 347 4029759COLOMBAROLI ELENA Via Camalavicina 31 Valeggio s/m NO 340 2391194 045 7902445CORTESI MARIA GRAZIA C.so Porta Nuova, 42 Verona NO 347 4884646CUSUMANO CATERINA Via Spina 16 Verona NO 045 2020845 239 7145001DALLE VEDOVE FRANCESCO Villafranca di Verona NO 349 4589495DANCHIELLI CARLOTTA PAOLA Vicenza NO 0444 922789 349 0084078DELLANTONIO ALESSANDRA Trento NO 3403482360DI GAETA GIUSEPPE Via Adria 3 Verona NO 338 1007117DI LEO ERNESTO Via Lanaroli 35 Verona NO 349 1058696EPURE MIHAELA CRISTINA Via B. Montanari Verona NO 392 7509915 392 8270825FERRARA GIADA Verona NO 3472136164FILIPPINI GIULIA Via Roma Gazzo Veronese NO 339 2505919FORIERI ELISA Via ruffo 11 Verona NO 340 8742930 045 520191GABALDO MONIA Via Della Speranza 38 Villafranca SI 347 1649233 045 6302944GEREMIA GIULIA Lungadige Cangrande 6 Verona NO 348 5253592GIANNELLI FRANCESCA Via Centro 22 Verona NO 338 3625647GIORDANO MARIA VITTORIA Via Anzani 11 Verona NO 349 8645500GIUSTOZZI GLORIA Via Santi 2 Caldiero NO 333 3147739GOJINETCHI VASILE Via Mantova 59 Peschiera d/G NO 328 8020358GUARDALBEN Emanuele Bussolengo NO 347 9420737GUARDINI NADIA Via Gela 31 Verona SI 045 566969 349 2325336HABASH ELIAS Via Praissola 18 San Bonifacio NO 339 4573366HAYEK ABDALLAH NO 348 5763324HAZIZOLLI Dritjon Verona NO 349 4361506HIJAZI QUITAIBA Via Giordano Bruno 26/4 Verona NO 328 7735031IHNATAVA TATSIANA Vicolo Santa Cecilia Verona NO 327 7448096INDOLINO MARIA Via Adria 11 Verona NO 333 7045943INZALACO GIULIA Via Cesiolo 20 Verona NO 320 0208129 045 8344245KALOUT KAMEL Corso Milano 136 Verona NO 347 6724694LAVORGNA BARBARA Via Favretto 16 Verona NO 329 4239871LULLI CHIARA Via Maroncelli 12 Verona NO 328 0240410MALFERMONI GIULIO Via S. Da Polenta 4 Verona NO 340 5394964MANCUSO MICHELA Via Adria 3 Verona NO 392 1668363MANTOVANI ELENA Via Cherso 65 Verona NO 347 6972730MARANGONI ERICA Via Marsala 81/a Verona NO 045 8348055 333 6013613MARCOLINI LISA Via Brigata Savoia 1 Verona NO 347 7336779MARCONI VALERIA Via San Matteo Soave NO 349 1857154MASSAGRANDE NICA Via 24 Maggio 73 S. Giovanni Lupatoto NO 045 549869 347 9644976MASSARUTTO ALESSIA Via Aldo Moro 1/a Sommacampagna SI 328 2660746MENEGHINI VALENTINA Via XIII Maggio 1 Arcole NO 348 7647901MESSINA OLIMPIA Via Sant'Angela Merici 4 Verona NO 320 8816205MICHELETTI NICOLA Via Saval 19 Verona NO 3480625422MIGLIORINI MARIASOLE Via S. Eurosia, 15 Trevenzuolo NO 349 1263771<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>47


GIOVANI E PROFESSIONICognome - Nome Via Località Dipl. formaz. M.G. Telefono 1 Telefono 2MILLARDI DEBORAH Via Regina Adelaide Verona NO 347 8319485MINERVA GIORGIO Via Zattoni 56 Verona NO 347 0487352MINGOLLA LUCIA Via Giorgione 2 Verona NO 045 2224406 346 3131450MOLIBARI ALBERTO Via Orazi 1 Verona NO 347 1526814 045 7810780MUSETTI PAOLA Via Sicilia 12/b Verona NO 338 1339033OBINU LUCA NO 346 0237386OTTOBONI MANUELA Peschiera d/G NO 340 4811841PARISI GRAZIELLA Via J. Kennedy 60 Zevio NO 347 5856766PASETTO TRYSA Via Roveggia 27/a Verona NO 339 7286242PASINI ALBERTO Via Mattaranetta 10 Verona NO 328 8832413PASQUALETTO CRISTIANA Via Ravenna 13 Verona NO 328 0393800PASSARIN OLGA Strada Peschiera 15 Verona NO 349 2367156PAVANELLO LAURA Via B. Giuliari Verona NO 348 7708480PELACCHI NICOLA Via Poli 15 Villabartolomea NO 348 3923763PELLEGRINI NADIA Via Vilmezzano 62 Caprino V.se NO 349 5202798PELLONE ANTONIETTA Via Franchetti 4 Verona NO 347 1749664PERON SILVIA Via L. Einaudi 1/a Monteforte D'Alpone NO 340 0631022PIGHI ANDREA Strada per Montecchio 6 Verona NO 340 0671750 045 918550POUR ESMAELIAN MONIREH Via Mazzini 35 Caprino V.se NO 334 2007690 045 6230887PRANDO SILVIA Viale Europa 5 Vigasio NO 349 1880958PROSPERO ELISA Via Milano 40 Peschiera D/G NO 328 3097609RAMA ROMANA Lega Veronese 8 Verona NO 320 1896140RAPAGNANI PAOLA NO 349 1202236RIGATELLI ALBERTO Via F. Cilea 7 Legnago NO 347 9764278 0442 23924ROSSATO RICCARDO FRANCESCO Via A. Vespucci 35 Sanguinetto NO 0442 365273 349 2961114ROSSI ANDREA Via Teatro Vecchio 12 Mantova NO 393 3305881 037 6224114ROSSI MARIANNA Via G. Vincenti 10 Verona NO 340 6763709RUTA ELENA Via Del Doatore 12 Albaredo D'adige NO 347 2597635SABBAGH DANIA Visa Imola 12 Verona NO 340 7774501SANNINO ANNA Via Muro Padri 24 Verona NO 338 8304440SANSOTTA NAIRE Via S. Angela Merici 4 Verona NO 329 7158223SARTORI VALENTINA Via L. Da Quinto 111 Verona SI 340 6235787SCARPERI ANNA Via Quattro Novembre 11 Verona SI 328 4840238 045 835227SCRINZI GIULIA Via Nicola Mazza 75 Verona NO 340 6024850SHOKA ZAHI Via Imola 2 Verona NO 347 2313146 333 2384260SONKOUE HOMERE Via Campetti 20 Caldiero NO 347 8207893SORLETO MICHELE Via Bellette 16 San Giovanni Lup. NO 347 8937362SPATOLA LEONARDO Via A. Mocenigo 2 Verona NO 340 4143371SPOLADORE CRISTINA Via G. Verdi 168/b Minerbe (VR) NO 0442 640823 347 9008048SPOLADORE ILARIA Via G. Verdi 168/b Minerbe (VR) NO 0442 640823 347 9007880STAGNOLI CLAUDIA Verona NO 340 3061639STANCARI LORENZO Via Campagnazza 11/b Marmirolo (MN) NO 349 8328416STUMPO MARIO FRANCESCO Via C. Angiolieri 18 Castel D'Azzano SI 333 4890436SURANO MARIA GRAZIA Via Martini 2 Verona NO 349 1949826TOFFANELLO GIULIA Via M. Ortigara 9/a Verona NO 347 7161347TOMELLERI SILVIA Via Nogare 10 Dossobuono NO 045 516494 329 4048413TORNIERO CLAUDIA Via Dei Grolli 14 Verona NO 333 8010289TRESPIDI CARLOTTA Verona NO 340 2627979TURATI MARIA GRAZIA Via Matteotti 8/9 S. Maria di Zevio NO 335 6302775TURCO CAMILLA Via Cesiolo 18 Verona NO 045 918321 347 5156098ULERI STEFANO Via Olmo 8 Vigasio NO 335 7440613VERNA ANNAMARIA Via Castello 12/a Castel D'azzano SI 347 7861608 328 9067502VOLPE GIUSEPPE Via Murano 43 Roana (VI) NO 335 6763374ZAMPIERI ELISA Via Tombeio 12/a Grezzana NO 045 980198 340 3739880ZANGHI SALVATORE NO 340 4173550ZARDINI DANIELA Via S. Sofia 5 San Pietro Incariano SI 045 6801986 340 2865879ZATTERA MASSIMILIANO Via Valpantena 92/c Verona SI 348 0617360 045 8701245ZENORINI ANDREA Via Siedlce 21 Pescantina NO 340 6031137 340 9768134ZOCCARATO ANTONELLA Via S. Giovanni 1 Legnago NO 339 8714514 0442 629280ZONZIN CRISTINA Via Mantova 3 Bonavigo NO 349 2984405MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN PEDIATRIACognome - Nome Via Località Telefono 1 Telefono 2AGESTI LUIGI Via G. Trezza 36/A Verona 340 4069008AKASHEH GEORGE Via Del Capitel 13/B Verona 045 526846 - 340 0910058ANDREOTTI GIANCARLO Via Calcirelli 3 Verona 348 2932506BARAC ALA Via Gen. Dall'Ora 54 Monzambano 340 0699282DEPLANO EMANUELA Verona 338 9979145FABBRICI ROMINA Verona 338 5959949HABASH ELIAS Via Praissola 18 San Bonifacio 339 4573366KALOUT KAMEL Corso Milano 136 Verona 347 6724694PASQUINI ANNA Via C. Cadrega Verona 349 7288070PJESHKA MYRVETE Viale Spolverini 112 Verona 338 4174551POUR ESMAELIAN MONIREH Via Mazzini 35 Caprino V.se 045 6230887 - 334 2007690RIGOTTI ERICA Via V. De Gama 1 Negrar 347 9097447SHOKA ZAHI Via Imola 2 Verona 347 2313146 - 333 2384260STUMPO MARIO FRANCESCO Via C. Angiolieri 18 Castel D'Azzano 333 4890436ULMI DANIELA Via A. Vivaldi 7 Tregnago 340 2335107VERNA ANNAMARIA Via Castello 12/A Castel D'Azzano 347 7861608 - 328 906750248 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


TEMPO LIBEROChi cerca… trovaPreghiamo chi è interessato a compilare il modulo che si trova a pag. 46 ed a volercelo inviare.Si prega inoltre di scrivere l’annuncio in maniera chiara (stampatello).Si raccomanda di segnalare alla Redazionele inserzioni andate “a buon fine” per permetternela “Clearance”. La Redazione provvederàcomunque alla sospensione degliannunci dopo un certo numero di pubblicazioni.Si accettano solo annunci “brevi”.In villa con parco secolare zona BoscochiesanuovaAFFITTANSI appartamentiper i mesi estivi, 3 e 4 posti letto.Tel. 340 4615758Tessera Ordine n. 4058VENDO studio dentistico, zona lago diGarda sud, 80 mq., a norma di legge,composto di reception, sala d’attesa, 2studi con 2 unità KAVO, RX panoramicadigitale, sterilizzazione e bagno, completamenteattrezzato e arredato, con cantinae garage grande.Tel. 340 0888399 - Fax 045 7238500Tessera Ordine n. 872In villa con parco secolare zona BoscochiesanuovaAFFITTANSI appartamentiper i mesi estivi, 3 e 4 posti letto.Tel. 340 4615758Tessera Ordine n. 4058Odontoiatra con esperienza OFFROcollaborazione in conservativa, endodonzia,protesi, chirurgia.Tel. 349 3694209Tessera Ordine n. 6662VENDESI in zona S. Lucia appartamentoristrutturato, al terzo piano conascensore. Costituito da: zona giornoopen space, due camere matrimoniali,bagno, due balconi, completo di cantinae garageTel. 347 3021273 - 349 1943701Tessera Ordine n. 6344OFFRO collaborazione in pedodonziaper contatti mandare una e-mail a:pedodonzista@gmail.comOdontoiatra con decennale esperienzaOFFRE la propria collaborazione astudi dentistici in Verona e provincia.Tel. 349 3694209Tessera Ordine n. 6662OFFRO multiproprietà inserita incircuito RCI. Prezzo molto interessante.Tel. 333 2115075Tessera Ordine n. 7741AFFITTASI locale uso studio medico,piano terra con sala d’attesa, bagno,parcheggio. No spese condominiali.Tel. 340 4103315Tessera Ordine n. 7578AFFITTO appartamento in palazzoantico in centro storico di Barcelona,brevi periodi.Tel. 045 524092Tessera Ordine n. 6624AFFITTASI a Lipari (Isole Eolie), anchesettimanalmente, grande casa singola (2-5 posti letto): grande cucina, 2 grandicamere da letto, soggiorno, servizi,veranda, grandi terrazze panoramiche,giardino, porticato, con acqua, luce e gas.La casa è situata nella frazione panoconte,a 250 metri sul livello del mare inzona fresca e tranquilla, ben servita dastrade e mezzi pubblici.Prezzo molto interessante (max 35 euroal giorno pro capite).Tel. 045 533908 - 338 2474397Tessera Ordine n. 2740AFFITTASI/VENDESI nuovo studiodentistico in Verona città. Composto datre unità odontoiatriche ed una salachirurgica, attrezzature e finiture di altolivello.Posti auto riservati ai pazienti, contestosignorile di nuova costruzione.Tel. 333 2574206Tessera Ordine n. 01223VENDO molti pezzi arredamento originale'800 in noce per trasferimento TRACUI tavoli, scrittoio, armadio, sedie, oggettirame ecc.) prezzo da concordare dopovisita.Tel. 0442 21307 - 339 8032600 (Legnago)Tessera ordine n. 2456.AFFITTO Villa, 4 stanze, 2 bagni, ampiogiardino, in Lignano pineta.Tel. 045 8001936 - 349 8052644 (ore serali)Tessera Ordine n. 643CEDESI lettino per uso medico, colorebianco, provvisto di supporto per rotolodella carta, pieghevole (di grande praticità,una volta piegato si trasporta agevolmentecome una valigia). È in ottime condizioni.Tel. 340 2643650Tessera Ordine n. 4082AFFITASI a medico specialista o paramedico,ambulatorio arredato, in studiomedico appena ristrutturato con salad’aspetto comune, vicinissimo ospedaleB.go Trento, facilità di parcheggio.Ben servito da mezzi pubblici.Tel. 347 1855492Tessera Ordine n. 7472Elegante studio dentistico, ottima posizionealle porte di Verona, METTE ADISPOSIZIONE ad odontoiatri: poltrone,macchinari e personale!Massima disponibilità organizzativa,interessanti soluzioni di collaborazione.Tel. e Info 345 5836055Medicina di Gruppo di Lavagno CERCAmedici specialistici medicina non invasivada inserire nel proprio ambulatorio.Tel. 338 7048997Tessera Ordine n. 4843Poliambulatorio (Domegliara fronte stradaStatale con ampio parcheggio e vicinouscita tangenziale) OFFRE a collegaodontoiatra Studio Dentistico dotato ditutto (riunito, attrezzatura radiologica,centrale di sterilizzazione, personale dipoltrona, smaltimento rifiuti speciali,segreteria, pulizie, spese di riscaldamento,uso telefono etc. escluso SOLO materialedi consumo) per canone di affitto mensileadeguatoCell. 3349065966Tessera Ordine n. 6212Medico di Medicina Generale MassimalistaAFFITTA stanza in poliambulatoriosito in Borgo Roma, via Monfalcone 7.Possibilità di sostituzioni e subentro.Tel. 3393851357Tessera Ordine n. 3014OFFRO seria collaborazione implantoprotesicae chirurgica a Mantova,Vicenza e provincia di Verona. Eventualedisponibilità di propria attrezzatura eassistenza.Tel. 045 594447 - Tel./Fax 045 8032155(dalle ore 11.00 alle ore 17.00)Tessera Ordine n. 615OFFRO autoclave Newmed Krnos B.Tel. 339 5246330Tessera Ordine n. 00290AFFITTO posto auto, vicinissimoentrata Ospedale Borgo Trento.Tel. 333 4221326Tessera Ordine n. 3467<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>49


TEMPO LIBEROVENDESI studio dentistico in Rovereto(TN), di mq. 75, a norma di legge.Ampia unità operativa, ufficio, sala diattesa, sala di sterilizzazione, bagno,cantina, sala macchine esterna protetta,avviato con attrezzature recenti.Canone affitto mensile €500+iva.Possibilità di affiancamento per competenzedi chirurgia avanzata e riabilitazionedi casi complessi.Lo stabile ha 7 anni ed è collocato in zonaresidenziale con ampie possibilità diparcheggio.Tel. 333 2574206VENDESI o AFFITTASI annualmentea Serrada di Folgaria, caratteristicoappartamento di mq. 65 circa.Tel. 333 2153742Tessera Ordine n. 1001AFFITTASI in Poiano, zona tranquilla,appartamento di circa 55 mq., con 2camere, soggiorno, servizi e ripostiglio.Tel. 349 7549725Tessera Ordine n. 5960AFFITTO locale per ambulatorio consala d’aspetto a specialista (no medicodi famiglia), zona Borgo Roma-Palazzina.Tel. 338 4793570Tessera Ordine n. 3187AFFITTASI monolocale signorile, arredato,zona Arche Scaligere.Tel. 030 9990545 - 9145367Tessera Ordine n. 4548OFFRO ECOGRAFO PORTATILE SSD-PROSOUND 2 Aloka, nuovo modello, 1anno, con sonda Convex, sonda transvaginalee stampante.Tel. 347 8577013e-mail: eediet@tin.itTessera Ordine n. 6464AFFITTO a Borgo Trento, locale instudio medico per attività medica oparamedica.Tel. 340 3893625Tessera Ordine n. 726Giovane collega odontoiatra preparato,autonomo, con clientela propria OFFRO(con possibilità ora da concordare), lapossibilità di esercitare in studio odontoiatricocon 2 poltrone (utilizzato soloil martedì, mercoledì, giovedì dalle ore16) sono libere tutte le mattine ed ipomeriggi di lunedì, venerdì e sabato.Se veramente interessati contattare ilnumero: 347 2641168, lo studio è inVerona-San Michele Extra.Tessera Ordine n. 4736AFFITTO appartamento 50 mq in zonastadio, con garage. 450 €mensili.Tel. 045 8100654Tessera Ordine n. 03583A Legnago (Porto) per trasferimentoVENDO villa indipendente con ampioparco posizione semicentrale, vicinaservizi, silenziosa panoramica, eccellentestato esterni e interni [350 mq totali],2 garage, mansarda, vari servizi attrezzati,impianti antifurto, condizionamento,irrigazione, tv satellitare, eventualmentedivisibile, subito abitabile. Novincoli, no intermediari.Tel. 3398032600 - 044221307Tessera Ordine n. 2456VENDESI a Noto (SR), la capitale delBarocco, quadrilocale in zona centrale.Prezzo interessante.CIRINNÀ SANTITel. 340 1594511Tessera Ordine n. 7145AFFITTO appartamento 50 mq in zonastadio, con garage. 450 €mensili.Tel. 045 8100654AFFITTASI monolocale arredato conampio bagno, lavatrice, frigo, videocitofono,in signorile condominio in zonaalberata e silenziosa a Borgo Roma.Tel. 328 6671741 - 329 7435524(solo referenziati)Studio dentistico in Bovolone (Verona)VENDESI causa pensionamento.Tel. 349 2312611Tessera Ordine n. 830VENDO studio dentistico bellissimo,ben curato nei particolari, ottimo avviamento,con attrezzature, in zona Bovolone.Per informazioni: 340 4686496OFFRESI ambulatorio medico con segreteria,sala attesa, 2 bagni, angolobambini, in zona logisticamente interessantea Verona città. Possibilità diaffittare anche posto macchina.Tel. 340 1527729 (ore pasti)Tessera Ordine n. 2415VENDESI ecografo Sonoline AdaraSiemens, comprato nuovo dine 2002,listino 39.000,00 euro + iva. Sonda Convex3,5MHz + sonda Endo MicroconvexMultifrequenza 6,5/5 MHz ideale perostetricia e ginecologia. Usato poco. Aprezzo da concordare.Tel. 339 5355770Tessera Ordine n. 3805VENDO bici corsa da donna rossa. marca“Basso”, gruppo cambio Shimano,forc. carbonio, anno 2007.Tel. 339 5355770Tessera Ordine n. 3805VENDESI appartamento in Verona, Viacarso, a 5 minuti a piedi dall’ospedale diBorgo Trento, secondo ed ultimo piano,costituito da: sala, soggiorno, cucinaabitabile, tre camere, tre bagni, lavanderia-soffitta,due terrazzi, grande garagedoppio, cantina, giardino condominiale,3.000 mq circa.Tel. 347 3892091Tessera Ordine n. 5102AFFITTASI anche parzialmente a collegaOdontoiatra, studio odontoiatricocon autorizzazione all’esercizio, 3 riuniti,OPT-TELE ed endorali, sterilizzazione,smaltimento rifiuti, segreteria, 2 bagni,sala d’attesa con TV LCD e zona bambini,eventuale assistente alla poltrona,uso telefono, esclusi materiali di consumo.Possibilità di posto macchina.Veronacittà.Tel. 340 1527729 (ore pasti)Tessera Ordine n. 2415Prescrizione e dispensazione di medicinali stupefacenti nellaTERAPIA DEL DOLORECon riferimento alle disposizioni concernenti la prescrizione e dispensazione nella terapia del dolore dei medicinali assoggettati alla disciplina del D.P.R.n. 309/1990 in materia di stupefacenti, si conferma quanto già disposto relativamente alla necessità di indicazione della posologia sulle prescrizioni inregime di SSN di medicinali prescrivibili sul ricettario regionale di cui all’art. 50 ex L. 326/2003, per una cura di durata fino a 30 giorni di terapia.Ad integrazione, si precisa che le prescrizioni su ricettario SSN prive dell’indicazione della posologia da parte del medico, saranno spedite dal farmacistacon la dispensazione di 1 sola confezione, indipendentemente dal numero di confezioni indicate dal medico.50 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


TEMPO LIBEROVENDESI garage vicinissimo OspedaleCivile Maggiore di Borgo Trento.Tel. 333 5344604Tessera Ordine n. 6722A 15 minuti da AFFI OFFRO in splendidocontesto paesaggistico, nuova signorileautonoma casa singola, semi arredata.Su due piani, cucina abitabile, soggiorno,2 camere da letto, 2 bagni, lavanderia eripostiglio. Rifiniture elevate. Termoautonomo.Tel. 328 0114460Tessera Ordine n. 4767VENDESI 4 gomme BMWX3 termicheinvernali marca Michelin, usate 2 stagioni,misura 235/55R17 99H, a prezzoda concordare.Tel. 333 6636465Tessera Ordine n. 4019Medico di base in Verona CERCA collegapossibilmente convenzionato, per collaborazionecontinuativa.Tel. 338 3897788OFFRESI Scuola di volo elicottero FAA& JAA a Verona Boscomantico.Tel. 045 4858337Fax 045 4858331CEDESI/AFFITTASI studio odontoiatrico3/4 poltrone, zona Borgo Trento.Pluridecennale attività.Tel. 339 7949405Tessera Ordine n. 671AFFITTASI stanza uso studio, a specialistiin Quinzano (zona piscine Sammini).Al primo piano, sala d’attesa e bagno.Comodità di parcheggio e mezzi pubblici.Sono presenti altri professionisti. Prezzomolto interessante.Tel. 347 2614566Tessera Ordine n. 4636VENDO in zona Borgo Venezia, casaindipendente, composta di due piani piùmansarda, cantina, garage e giardino.Piano terreno: studio dentistico, ingressoindipendente, due ambulatori, salad’attesa con spazio segretaria, laboratorioe bagno. Primo piano: dormitorio trestanze, bagno, una stanza ufficio e duebalconi. Mansarda: soggiorno, cucina,bagno e due terrazze.Tel. 045 8487049 (alla sera dopo le ore 19.00)Tessera Ordine n. 3300AFFITTASI studio medico dentistico aS. Martino Buon Albergo, Centro DirezionaleF33.Tel. 045 8781033 - 335 6302775Tessera Ordine n. 5057Studio dentistico sito in Verona provincia,CERCA collaboratore con esperienza.Disponibile interno alla struttura,piccolo laboratorio, panoramico e teleradio.Richiesta serietà e continuità.Per informazioni: 045 7121069In elegante studio dentistico sito aBussolengo centro, prossima aperturaa gennaio 2011, OFFRESI ambulatorioa medico specialista. Spazi ben separati.Ottima posizione.Tel. 340 4173427Cell. 347 2218153AFFITTASI Studio Medico a San MartinoBuon Albergo, 130 mq, con garage,dotato di materiale e macchinari sanitari(macchina ossigeno-ozono e lettinoNatchev).Per maggiori informazioni contattare:Tel. 045 8302061 - 3405964236Borgo Trento ultimo piano AFFITTASIappartamento vuoto 110 m 2 in piccolocondominio.Tel. 045 8341420Iscr. Albo n. 773Tessera Ordine n. 6442OFFRIAMO stanza in studio medicopsicologicoa psichiatri, psicoterapeuti epsicologi. Zona Corso Porta Nuova.Tel. 3470136181Tessera Ordine n. 4996Poliambulatorio in fase di trasferimentoin nuova prestigiosa struttura (Domegliarafronte strada Statale con ampioparcheggio e vicino uscita tangenziale)OFFRE a collega odontoiatra ambulatoriodentistico dotato di tutto (riunito,attrezzatura radiologica, centrale di sterilizzazione,personale di poltrona, smaltimentorifiuti speciali, segreteria, pulizie,spese di riscaldamento, uso telefonoetc. escluso SOLO materiale diconsumo) per euro 300 mezza giornataed euro 500 per giornata intera.Cell. 3355245816Tessera Ordine n. 6212Poliambulatorio in fase di trasferimentoin nuova prestigiosa struttura (Domegliarafronte strada Statale con ampioparcheggio e vicino uscita tangenziale)OFFRE a collega odontoiatra ambulatoriodentistico dotato di tutto (riunito,attrezzatura radiologica, centrale di sterilizzazione,personale di poltrona, smaltimentorifiuti speciali, segreteria, pulizie,spese di riscaldamento, uso telefonoetc. escluso SOLO materiale diconsumo) per euro 300 mezza giornataed euro 500 per giornata intera.Cell. 3355245816Tessera Ordine n. 6212Poliambulatorio in fase di trasferimentoin nuova prestigiosa struttura (Domegliarafronte strada Statale con ampioparcheggio e vicino uscita tangenziale)CERCA Medico dello Sport per attivareServizio di Medicina sportiva (già disponibilicardiologo, cicloergometro, ECGHolter, ecocardiogramma, neurologo).Cell. 3355245816Tessera Ordine n. 6212Stiamo consegnando agli iscrittiil libro celebrativo stampato in occasionedel centenario della legge istitutiva degli Ordini(Medici-Farmacisti-Veterinari)Chi ne desidera una copia può rivolgersialla Segreteria dell’Ordine.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>51


PAGLIARDINIASSOCIATIAdesso mi sento più tranquillain ambulatorio perchèil mio medico ha installato ilclimatizzatore Aermec dotatodi purificatore d’aria che eliminagermi e batteri nell’aria...Messaggio agli operatori sanitariVolete rendere tutto il vostro studio un ambiente più sicuro per voi e per ivostri pazienti? Con il ventilconvettore FHX brevettato con lampada germicidadi Aermec, potrete raggiungere questo importante obiettivo. InfattiAermec, che si è impegnata da tempo nella riduzione delle occasioni di contagioin ambienti particolarmente sensibili, come le sale d’attesa ambulatoriali,dotando i suoi prodotti di filtri precaricati elettrostaticamente e del sistemaPlasmacluster, con la lampada germicida garantisce ambienti purificatie quindi più salubri. Aermec, la prima per il clima (e per la salute).www.aermec.com

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!