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VERONA MEDICA

Bimestrale di informazione medica - OMCEO VR

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ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI <strong>VERONA</strong><strong>VERONA</strong><strong>MEDICA</strong>Bimestrale di informazione medicaBimestrale di informazione medica - anno XLVII n. 1 FEBBRAIO 2012 - Sped. in a.p. - 70% - Poste Italiane S.p.A. - op. postale 30032393-002In questo numero:Il Nuovo Consiglio dell’Ordine pag. 6La gestione della lesione cervicale CIN 1pag. 14Crescita mandibolare indotta pag. 18Come cambia la Previdenza dei Medici pag. 35Sciopero dei Medici di Famigliapag. 411FEBBRAIO2012


Stiamo consegnando agli iscrittiil libro celebrativo stampatoin occasione del centenario della leggeistitutiva degli Ordini(Medici-Farmacisti-Veterinari)Chi ne desidera una copia può rivolgersialla Segreteria dell’Ordine.INFO ENPAMLe pratiche inerenti il servizio ENPAM agli iscritti saranno evase,previa prenotazione telefonica, nei seguenti giorni:MARTEDÌ:dalle ore 09.00 alle ore 13.00GIOVEDÌ:dalle ore 09.00 alle ore 13.00


SOMMARIOEDITORIALE5 Ricetta elettronicaNOTIZIE DALL’ORDINE6 Le Nuove Cariche Ordinisticheper il triennio 2012-2014ALBO ODONTOIATRI10 Verbali della Commissione OdontoiatriLETTERE AL DIRETTORE12 Se tutti fossimo più corretti...13 Odore di pioggiaAGGIORNAMENTO14 La gestione della paziente con neoplasia cervicaleintrapeliteliale di basso grado (CIN 1)18 Crescita mandibolare indottaPROFESSIONE E LEGGE20 Abilitazione alla Funzione di R.S.P.P.20 È reato il ritardo dell’ambulatorio.21 Per certe categorie resta il cartaceo21 Ghiaccio istantaneo e Urea. Intervento NAS22 Pubblico impiego e privacy:certificato di malattia senza diagnosiATTUALITÀ23 La manovra “Salva Italia”24 Liberalizzazioni: cosa si propone per gli OrdiniSTORIA DELLA MEDICINA25 Carlo Gianella. Un medico legnaghese del ‘70026 La morte paradigmatica di Erode il GrandeFNOMCeO30 A proposito di minimi tariffari eprestazioni sottocosto31 PEC: Posta Elettronica Certificata.Serve un elenco per tutti gli iscritti32 Al cliente va comunicato il preventivo33 Discipline affini34 Antitrust: togliere agli ordini la vigilanzasulla pubblicità degli iscrittiENPAM35 Come cambia la previdenza dei medici39 Enpam, sentenza Tar conferma autonomia cassa40 Il furto del patrimonio ENPAM:chi sono i 40 ladroni?SINDACATI MEDICI41 Sciopero dei medici di famigliaLIBRI RICEVUTI43 La dietetica fra tradizione e rinnovamentoGIOVANI E PROFESSIONE44 S.O.S. - SostituzioniTEMPO LIBERO47 Chi cerca... trovaORDINE DEI MEDICI E ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VRNUOVO ORARIO DI APERTURADELLA SEGRETERIA DELL’ORDINELunedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00Martedì dalle ore 9,00 alle ore 17,30 (CONTINUATO)Mercoledì dalle ore 9,00 alle ore 13,00Giovedì dalle ore 9,00 alle ore 17,00 (CONTINUATO)Venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00Sabato chiuso<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>3


<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>Bimestrale di informazione medicaBollettino Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di VeronaAnno XLVII n. 1 Febbraio 2012Sped. in a.p. - 70% - Filiale di VeronaRegistrazione del Tribunale di Veronan.153 del 20/3/1962ORDINE DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRIDELLA PROVINCIA DI <strong>VERONA</strong><strong>VERONA</strong> - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, 1 - 37122 Veronatel. 045 8006112 / 045 596745 - fax 045 594904web: www.omceovr.itDirettore ResponsabileRoberto MoraComitato di RedazioneBattaglia Giuseppe, Bovolin Francesco, Carrara Giorgio, Marchi Carlo,Mora Roberto, Peroni Alberto, Peruzzini Carlo Matteo,Tosi Gelmino,Consiglio DirettivoPresidente: Roberto MoraVice-Presidente: Roberto FostiniSegretario: Lucio CordioliTesoriere: Fabio MarchiorettoConsiglieriGiorgio Accordini, Francesco Bovolin, Giorgio Carrara,Fabio Facincani, Alfredo Guglielmi, Giuseppe Lombardo, Annamaria Molino,Francesco Orcalli, Francesco Oreglia, Carlo Matteo Peruzzini, Carlo Rugiu,Claudio Salvatore, Francesco SpangaroRevisori dei ContiVania Teresa Braga, Mario Celebrano, Giuseppe CostaRevisore dei Conti SupplenteElena PiazzolaCommissione OdontoiatriFrancesco Oreglia, Elena Boscagin, Francesco Bovolin,Gino Cavallini, Gianpaolo PaolettiFotocomposizione Videoimpaginazionee stampaGirardi Print FactoryVia Maestri del Lavoro, 2 - 37045 Z.I. Legnago (Vr)tel. 0442 600401e-mail: info@girardiprintfactory.itFoto di CopertinaMora Roberto– Dobbiaco (BZ) –INSERZIONI PUBBLICITARIE SUL BOLLETTINOSPAZIO 1 USCITA 3 USCITE 5 USCITE1/2 pagina interna (bianco e nero) 400,00 300,00 (per uscita) 250,00 (per uscita)1 pagina interna (bianco e nero) 500,00 400,00 (per uscita) 350,00 (per uscita)2ª e 3ª pagina di copertina (a colori) 800,00 600,00 (per uscita) 500,00 (per uscita)4ª pagina di copertina (a colori) 1000,00 800,00 (per uscita) 600,00 (per uscita)4 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


EDITORIALERicettaelettronicaLa novità è arrivata con l’anno nuovo.Ora la ricetta la mando “on line”.Quando prescrivo un farmaco (o un accertamento)la ricetta arriva prima allaASL e alla Regione, che in farmacia.Quella di carta, continuo a stamparla efirmarla così mi restano le spese del toner,il consumo della carta e l’abitudine amettere tante firme.Le spese sono intanto aumentate.Perché il programma che invia la ricettal’ha pagato la mia ASL, ma siccome l’ulteriorepeso informatico metteva in crisila mia dotazione “hardware”, ho dovutopotenziarla.Ora, oltre alle solite cose che già facevo,devo allineare la mia anagrafica conquella dell’ASL.Perché le due non coincidono (la mia èpiù completa ed aggiornata).Il lavoro per la sola operazione hardware-software:tre mezze giornate.Per l’allineamento si vedrà.Insomma sono entrato nell’operazione“DOGE”.Si chiama così forse in ossequio alla nostrapeculiarità regionale.Perché il progetto è tutto veneto, anchese progetti analoghi si avvieranno, consoftware e modalità diverse, in altre regioni.Lavoro ben speso?Speriamo di si anche se qualche dubbiorimane.Sulla carta i vantaggi dovrebbero esserequelli di integrare i sistemi tra ospedalee territorio ed anche tra territorio e territorio.L’informazione potrà correre sul webconsentendo forse meno file al CUP epermettendomi di ricevere direttamentein ambulatorio i referti degli esami richiesti.Anche se questa fase è ancora tutta dadefinire.Quello che sto scoprendo intanto è chenonostante la dotazione informatica(d’avanguardia come l’ha definita il miofornitore) le operazioni in ambulatorio sisono rallentate.Perché, a non funzionare è la “rete”.I byte corrono su cavi di rame.E più ne corrono, più il sistema va in crisi.Ci vorrebbe, mi dicono, la fibra ottica e la“banda larga”.Insomma mi sono dotato della Ferrari madevo circolare sulle strade di campagna.E diventa difficile allora capire il vantaggioche dall’operazione ne ricaviamo (intanto)io ed i miei pazienti.Vantaggio che non abbiamo visto con latrasmissione del “data set” del “pazienteanziano” (dal momento che l’informazionenon è stata resa disponibile ai colleghidi pronto soccorso e reparti di cura).Con i famosi “flussi” mi dicono che abbiamofinalmente dimostrata la mole dilavoro che svolgiamo tutti i giorni nei nostriambulatori.Con la ricetta elettronica, ora, l’ASL potràsapere esattamente quando entro inambulatorio e quando esco, perché laricetta spedita ha data e ora.In più saprà in tempo reale quanto spendeper farmaci.Che serva a farle preparare i soldi per lefarmacie…?Su questo il mio farmacista è scettico.Quelli, dice, arriveranno con il solito ritardo.Sulla rete circoleranno tanti dati “sensibili”Pensare che fino a qualche mese fa inostri politici erano talmente impegnati aproteggere la “privacy” da non accorgersiche stavamo sprofondando nella “crisiglobale”! Forse che quella da proteggere,di privacy fosse solo la loro….?Un amico mi faceva notare che si sarebberopotute percorrere altre vie (che altreregioni stanno imboccando).Per esempio si sarebbe potuto sceglieredi inserire i dati sanitari (compresa la“prescrizione elettronica”) nella tesserasanitaria del paziente.Bastava farla differente prevedendovi undiverso supporto magnetico.In modo che quando il paziente si fosserecato in farmacia per ottenere il farmacoprescritto potesse anche deciderese acquistarlo lui o addebitarlo al SSN,consentendo in questo caso anche l’inviotelematico del dato.Si sarebbe ottenuto un controllo sull’acquistoanziché sulla prescrizione.Il che, per chi paga, era forse era un datopiù utile.Ma soprattutto, attraverso quella via,si sarebbe risparmiato il lavoro (che cichiederanno) per l’acquisizione del consensoquando ci chiederanno di inviare ilfascicolo sanitario.Consenso che non è da escludersi chequalcuno abbia a negarlo.Una tessera sanitaria che avesse contenutoi dati indispensabili a chi deveprestare le cure avrebbe risolto tanti problemidi privacy e allontanato i conflittideontologici.Sarebbe stata rispettosa delle scelte individuali,e magari avrebbe consentitola visibilità dei dati dovunque il pazienteavesse potuto aver bisogno di cure.All’estero, in altre regioni d’Italia, ed anchedal dentista.Perché sarebbe stato il proprietario deidati a decidere a chi mostrarli.Con tanto risparmio di tempo, di risorsee di pubblico denaro.Sull’ultimo numero di “Dialogo sui Farmaci”ho letto che la cartella informaticache utilizzo è proprietà di una multinazionalea cui fanno capo importanti aziendefarmaceutiche.E che queste utilizzerebbero i “softwaregestionali” per acquisire (a nostra insaputa)informazioni sulle abitudini prescrittiveed influenzarle.A questo punto quello che mi viene dapensare è che oramai viviamo come nellatelevisione.Siamo tutti al “grande fratello”.ROBERTO MORA<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>5


NOTIZIE DALL’ORDINELe Nuove Cariche Ordinisticheper il triennio 2012-2014Nei giorni 26, 27 e 28 novembre u.s. si sono svolte, in seconda convocazione, le elezioni per il rinnovo delle cariche ordinistiche.L’affluenza è stata di circa 1100 colleghi.Il “quorum” è stato raggiunto solo in seconda convocazione, dal momento che la prima fissata un mese prima aveva vistol’invalidazione dell’Assemblea Elettorale per lo scarsa partecipazione.Ricordiamo che il regolamento prevede che in prima convocazione il numero di votanti sia pari ad almeno un terzo degliiscritti.Per il nostro Ordine si tratta ormai del ragguardevole numero di circa 1800 partecipanti.Numero che diventa raggiungibile solo con grossi sforzi organizzativi e possibile solo con una maggior sensibilità di tutti.Un grazie a quanti hanno collaborato decidendo di esercitare il diritto di voto.Il nuovo Consiglio si è già riunito nei primi giorni di Dicembre 2008 ed ha provveduto all’assegnazione delle cariche direttive.Franco Alberton, il nostro Presidente, ha rinunciato a ricandidarsi (troppi impegni profesisonali e familari).Lo ringraziamo del lavoro fin qui egregiamente svolto.Nella speranza che quello nascente possa essere all’altezza di quelli precedenti vi presentiamo dunque il nuovo Consigliodell’Ordine e della nuova Commissione Odontoiatri.IL NUOVOCONSIGLIO DIRETTIVOCariche IstituzionaliROBERTOMORAÈ il nostro nuovoPresidente.Nato ad Angiarinel 1949, si èlaureato a Padovanel l1975. Lavora come medicodi Famiglia a Legnago dal 1978.Presente in Consiglio fin dal 1991vi ha ricoperto le cariche di Revisoredei Conti, di Consigliere,di Segretario e di Vicepresidente(quest’ultima carica nel precedenteConsiglio).Dal 1991 è Direttore Responsabiledel bollettino d’informazionedell’Ordine, “Verona Medica”.Guiderà il Consiglio nei prossimitre anniROBERTOFOSTININato a Verona nel1956, si è laureatoa Padova nel1981.Lavora a Veronacome DirigenteMedico presso la Direzione Sanitariadell’Azienda Ospedaliera Integrata.È Vice Presidente del Comitato Eticoper la Pratica Clinica dell’AziendaOspedaliera di Verona.Presente nei precedenti Consigli fin daltriennio 2003-2006 come Consigliere èora il nuovo Vice-Presidente.FABIOMARCHIORETTONato a Verona nel1967, si è laureatoa Verona nel 1993.Lavora presso ilreparto di Neurologiadell’OspedaleSacro Cuore di Negrar. In precedenzaha lavorato all’ospedale diBussolengo e Castelgoffredo. Revisoredei Conti nel Consiglio del triennio2006-2009 e Consigliere e Tesorierenel precedente Consiglio, quest’ultimaprestigiosa carica gli è stata riconfermata.A lui è affidato il compito di gestire il“portafogli” dell’Ordine.LUCIOCORDIOLINato a Veronanel 1949, si è laureatoa Padovanel 1974.Lavora a VillafrancacomeMedico di Famiglia dal 1976, a Poveglianocome Medico Odontoiatrae sempre a Villafranca come LiberoProfessionista nella branca di Medicinadello Sport.È già stato in Consiglio durante laPresidenza del Prof. Giorgio De Sandre,durante quella di Bepi Sandri einfine in quella di Francesco Orcalli.In quei trienni ha ricoperto la caricadi Segretario. Ora (come dice Lui) èstato “richiamato in servizio” ed è ilnostro nuovo Segretario.6 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


NOTIZIE DALL’ORDINEConsiglieriGIORGIOACCORDININato a Bussolengonel 1955, si èlaureato a Padovanel 1980, specializzatoin Pediatrianel 1984. Lavorapresso la ASL 22 dal 1984.FRANCESCOBOVOLINNato a ColognaVeneta nel 1952,si è laureato aPadova nel 1977.Lavora co me MedicoDentista LiberoProfessionista i a Castelnuovo delGarda. In passato ha lavorato comeanestesista presso la Clinica Pederzolidi Peschiera del Garda. Presentein più mandati in consiglio e Presidentedella Commissione Odontoiatri nelprecedente Consiglio ora è uno deidue Consiglieri Odontoiatri presenti nelConsiglio dell’Ordine.GIORGIOCARRARANato a Veronanel 1950, si è laureatoa Padovanel 1977. Lavoraa Verona comeMe dico DentistaLibero Professionista. i Vicepresidentenei trienni dal 2001 al 2008 ha guidatoIl Consiglio dell’Ordine come Presidente,dopo la scomparsa di PierMarcello Fazzini, aiutandoci, in quellaoccasione a superare momenti difficili.Nel precedente triennio ha ricoperto lacarica di Segretario. È già stato Presidentedella Commissione Odontoiatridal 1985 al 1996. Da oltre 15 anni ècomponente della Commissione CentraleEsercenti Professioni Sanitariedel Ministero della Salute. È membrodel Comitato di Bioetica Provinciale. Èpresente in Consiglio fin dal 1990.FABIOFACINCANINato a Verona nel1957, si è laureatoa Verona nel 1988.È il Responsabilea Peschiera delGarda del Serviziodi Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenzadel CDC Pederzoli. Era presenteanche nei precedenti tre Consigli neiquali ha ricoperto la carica di Revisoredei Conti prima e di Consigliere poi.ALFREDOGUGLIELMINato a Legnagonel 1953, si è laureatoa Padova nel1979. È ProfessoreOrdinario diChirurgia Generalee Direttore della Chirurgia GeneraleA dell’ Azienda Ospedaliera UniversitariaIntegrata di Verona, OspedaleBorgo Roma. Era presente anche nelprecedente Consiglio. È l’attuale Presidentedella Commissione per l’Esamedi Stato.GIUSEPPELOMBARDONato a Verona nel1956, si è laureatoa Verona nel 1979.Lavora come Medicodi Famiglia aVerona. È consulentedel Centro Regionale Veneto delFarmaco e consulente del UIF (unitàdi informazione sul farmaco). È presentein Consiglio dal 1993.ANNAMARIAMOLINONata a Vicenzanel 1950, si è laureataa Padovanel 1975.È Direttore dell’UOdi Oncologia dOdell’Azienda d Ospedaliera UniversitariaIntegrata di Verona e Direttore nell’Oncologiadell’Ospedale Fracastoro dell’Ulss20. Collabora come docentecon l’Università di Verona. Era presenteanche nel precedente Consiglio.La sua è una presenza importante egradita, visto anche l’ampio consensoelettorale raccolto. Insieme a VaniaBraga ed Elena Piazzola rappresenterànel Consiglio la parte femminile dellaprofessione.FRANCESCOORCALLINato a Venezia nel1946, si è laureatoa Padova nel1971.È Primario Chirurgonella Chi rurgiaGenera le dell’Ospedale di San Bonifacio(in passato era il Primario dellaChirurgia dell’Ospedale di Villafranca).Vicepresidente nel triennio a guida diBepi Sandri, ha guidato l’Ordine comePresidente dopo la sua scomparsaper tre trienni.È stato anche Lui “richiamato in servizio”.FRANCESCOOREGLIANato a Verona nel1966, si è laureatoin Odontoiatriaa Verona nel1990.Svolge attività dilibero professionista i odontoiatra inVerona Presidente della CommissioneAlbo Odontoiatri è, insieme a FrancescoBovolin, uno dei due ConsiglieriOdontoiatri presenti in Consiglio.CARLO MATTEOPERUZZININato a Trento nel1972, si è laureatoa Veronanel 2001. Lavoracome Me di co diContinuità Assistenzialea Marzana (ASL 20).È consigliere provinciale e regionaledella Federazione Italiana Medici di<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>7


NOTIZIE DALL’ORDINEMedicina Generale per il settore ContinuitàAssistenziale. È presente inConsiglio per la prima volta.CARLORUGIUNato a Torino nel1955, si è laureatoa Padovanel 1980. Lavoracome DirigenteMedico nel repartodi Nefrologia e Dialisi dell’AziendaOspedaliera Universitaria Integrata diVerona dal 1989. Collabora come docentealla scuola di Specializzazionein Nefrologia dell’Università di Verona.È presente in Consiglio per la primavolta.CLAUDIOSALVATORENato a Carife (AV)nel 1956, si è laureatoa Padovanel 1982 Specializzatoin Cardiologia,lavoracome Medico di Famiglia a Lavagnodal 1987. Era fino all’anno scorso il FiduciarioFIMMG della ASL 20. È presentein Consiglio per la prima volta.FRANCESCOSPANGARONato a Venezianel 1955, si è laureatoa Padovanel 1982.Lavora come MedicoSpecialistaAm bulatoriale l Interno presso l’ASL 20e 22 come Medico Odontoiatra LiberoProfessionista a Verona e a Torridel Benaco.Ha incarichi di rappresentanza sindacaledei Medici Specialisti ed è Animatoredi Formazione della RegioneVeneto.È presente in Consiglio per la primavolta.Revisori dei ContiVANIA TERESABRAGANata a Castelbelforte(MN) nel1960, si è laureataa Verona nel 1985.È Responsabiledell’Ambulatorioper la diagnosi i e la terapia dell’Osteoporosipresso il Centro di RiferimentoRegionale dell’Osteoporosi dell’ASL20. Consigliere nel precedente Consiglioè ora chiamata alla carica di Revisoredei Conti.MARIOCELEBRANONato a Milano nel1950, si è laureatoa Padovanel 1975. Lavoracome medico diFamiglia a Verona.Specialista cardiologo, svolgeanche attività libero professionale. Èl’attuale Presidente della sezione veronesedella SIMG. Era presente anchenel precedente consiglio.GIUSEPPECOSTANato a Malerato(VV) nel 1935, siè laureato a Messinanel 1963.Specialista in Ortopediae Traumatologia,in Fisiokinesiterapia i e RieducazioneFunzionale ed in Medicinadello Sport, è stato Primario dell’Ortopediae Traumatologia degli IstitutiOspedalieri di Verona (B. Trento) neglianni tra il 1988 ed il 2003.Era già stato in Consiglio come Consiglierenegli anni della Presidenza delProf. De Sandre ed in quelli della presidenzadi Bepi Sandri.Revisore dei ContiSupplenteELENAPIAZZOLANata a Verona nel1962. Si è laureataa Veronanel 1987. Lavoracome DirigenteMedico pressol’Anatomia Patologica dell’Ospedaledi Borgo Trento dell’Azienda OspedalieraUniversitaria Integrata di Verona.È il Revisore dei Conti Supplente.È presente in Consiglio per la primavolta.La CommissioneAlbo OdontoiatriFRANCESCOOREGLIANato a Verona nel1966, si è laureatoin Odontoiatria aVerona nel 1990Svolge attività dilibero professionistaOdontoiatra in Verona. Membrodella Commissione Albo Odontoiatridal 2001. È il nuovo Presidente dellaCommissione Albo Odontoiatri.Insieme al dott. Francesco Bovolinè uno dei due Consiglieri Odontoiatripresenti in ConsiglioELENABOSCAGINNata a Verona nel1975, si è laureatain Odontoiatriae Protesi Dentariaall’Università diVe rona nel 1998.Svolge attività ità libero professionalecome Odontoiatra a Verona.È presente nella Commissione AlboOdontoiatri per la prima volta.8 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


NOTIZIE DALL’ORDINEFRANCESCOBOVOLINGINOCAVALLINIGIANPAOLOPAOLETTINato a ColognaVeneta nel1952, si è laureatoa Padovanel 1977.Lavora comeNato a Cerea nel1951, si è laureatoa Padova nel1979 e specializzatoin odon-Nato a Verona. nel1943, si è laureatoa Padova nel1973. Ha lavoratocome MedicoOdontoiatra Spe-tostomatologia aMe dico Dentista t Libero Professionistaa Castelnuovo delGarda.In passato ha lavorato comeanestesista presso la Clinica Pederzolidi Peschiera del Garda.Presente in più mandati in consiglioe Presidente della CommissioneOdontoiatri nel precedenteConsiglio ora è uno dei dueConsiglieri Odontoiatri presentiin Consiglio.Verona nel 1982.Lavora a Cerea come Odontoiatralibero professionista, Medico Odontoiatraspecialista ambulatoriale finoal 2010.Per vari anni Presidente ANDI è statoin passato Presidente della CommissioneOdontoiatri e Consiglieredell’Ordine dei Medici e Odontoiatri.MEMBRO della Commissione AlboOdontoiatri DALLA SUA ISTITUZIO-NE (ANNO 1986).cialista Ambulatoriale fino al 2011 (orain pensione). Continua a lavorare invececome Medico Odontoiatra LiberoProfessionista. In passato ha lavoratocome anestesista presso l’Ospedale diLegnago fino al 1976 e poi fino al 1984all’Ospedale Maggiore di Verona comespecialista in Odontostomatologia. Giàcomponente del Consiglio dell’OrdineMedici Chirurghi e Odontoiatri nel triennio2006-2008 e della CommissioneAlbo Odontoiatri dal 2004.Lachiver Servizi S.r.l. Ambiente, sicurezza, qualitàSiamo consulenti qualificati, con forte specializzazione,a servizio delle Strutture Sanitarie del Veneto chevogliono raggiungere l’Accreditamento RegionaleLa nostra organizzazione, composta da consulenti esperti nelle varie discipline richieste per lavalutazione in conformità alla L.R. 22/02, è a disposizione per: la verifica dei requisiti generali e specifici richiesti dalla Regione per l’Autorizzazioneall’esercizio e per l’Accreditamento istituzionale il rapporto di rispondenza con le indicazioni per l’adeguamento l’elaborazione dei documenti da presentare in Regione l’elaborazioni degli indicatori per il miglioramentoVia Leoncino, 10 — 37121 Verona; tel. 045/8009014 fax 045/8032918www.lachiver.com — servizi@lachiver.comAzienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2000<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>9


ALBO ODONTOIATRIVerbali della CommissioneOdontoiatriVERBALE DELLA COMMISSIONEODONTOIATRI DEL 12 OTTOBRE 2011Presenti: Dott. Arrichiello,Dott. Bovolin, Dott. Cavallini,Dott. OregliaAssenti giustificati: Dott. PaolettiLettura ed approvazione verbaleprecedente: il verbale della sedutaprecedente viene approvato all’unanimità.Comunicazioni del Presidente:1. Il Presidente ripercorre il casodell’iniziativa “Groupon” pertinentelo studio dentistico KK di………... Si è dibattuto sulla liceitàdelle tariffe a bassissimo prezzoofferte attraverso il sistema. LaCAO concorda nella necessità diinvitare a colloquio i sanitari cheutilizzano tale iniziativa.2. Il Presidente informa di aver ricevutoda parte della Dott.ssa XXuna richiesta di parere in campopubblicitario. La pubblicità proposta,pur essendo globalmenteaccettabile, difetta del nome delDirettore Sanitario che si chiededi aggiungere in calceRelazioni istruttorie:1. Dott. ËÈ: il Presidente illustra unabrochure del poliambulatorio SS,di cui il Dott. Ë è Direttore Sanitario.Nella brochure sono indicatele tariffe per varie prestazionimediche e il Presidente fa notareche la prestazione per prima visitaodontoiatrica, a differenza di tuttele altre specialità mediche presenti,comprensiva anche di radiografiapanoramica, è a costo zero. IlPresidente informa i presenti diaver invitato a colloquio il Sanitarioper motivare tale scelta.2. Dott. ¥Ø: Il Presidente aggiornail caso della Sig.ra AA, la qualeaveva inviato all’Ordine una segnalazioneper sospetto esercizioabusivo della professioneodontoiatrica da parte della Sig.raÕÕ. Il Presidente informa di averricevuto da parte del Dott. ¥ unalettera indirizzata alla Sig.ra Õ conrichiesta di conferma del titolo diigienista dentale.3. Dott. ÆË: il Presidente relaziona ipresenti sul colloquio avuto con ilSanitario e da lettura del verbaledi audizione. Informa di aver inviatouna segnalazione al nucleoNAS di Padova. Viene deciso diattendere l’esito delle indagini. Sidecide di integrare alla violazionedell’art. 67 del Codice deontologico,anche gli art. 61 e 69, cheverranno contestati al Sanitario.4. Il Presidente ripercorre il caso delCentro Medico YY. Viene decisodi soprassedere in attesa di unaeventuale prossima apertura delcentro.Il presidente ripercorre il caso di unapratica di conciliazione, risalente al2006,fra il Dott. X e la Sig.ra Ø. Il casoè stato di nuovo ora riesaminato, essendosila Sig.ra ……. presentata, adistanza di 6 anni dall’invito ricevutoa suo tempo, per chiedere un colloquio.In considerazione dell’ingiustificatolasso di tempo trascorso la CAOritiene la sua competenza conclusa.VERBALE DELLA COMMISSIONEODONTOIATRI DEL 09 NOVEMBRE 2011Presenti: Dott. Arrichiello,Dott. Bovolin, Dott. Cavallini,Dott. Oreglia Dott. Paoletti.Lettura ed approvazione verbaleprecedente: il verbale della sedutaprecedente viene approvato all’unanimità.Comunicazioni del Presidente:1. Il Presidente comunica di averricevuto dalla Procura della Repubblicaun documento relativoad esercizio di azione penale art.348 c.p. nei confronti del Dott.ØÄ. Considerato che il Dott. Ørisulta essere regolarmente iscrittosia all’albo medici che all’alboodontoiatri, viene deciso di inviarealla Procura una richiesta di chiarimenti.2. Il Presidente informa di aver ricevutouna lettera anonima, firmatacon firma illeggibile, con allegatolo scontrino di un supermercatoin cui si pubblicizza una strutturaodontoiatrica dal nome “CareService” ove vengono promessigrossi sconti per prestazioniodontoiatriche. Comunica che, aseguito della totale mancanza diinformazioni conseguita alle telefonatefatte al numero riportato eal conseguente possibile ipoteticoesercizio professionale da parte dinon abilitati, ha ritenuto opportunoinformare i NAS per i provvedimentidi competenza.Relazioni istruttorie:1. Dott. Æ Ñ: il Presidente ripercorreil caso e da lettura del verbale diaudizione. Da inoltre lettura di unamemoria, inviata successivamenteal colloquio, a firma del Dott.Æ e del legale rappresentantedel Poliambulatorio ove esercita.Dopo ampia discussione vienedeciso di approfondire il caso intermini di sentenza della CommissioneCentrale, sull’argomentoriguardante la gratuità delle prestazioni.2. Dott. ¥Ø: il Presidente aggiornai presenti sul caso riguardante ilDott. ¥ comunicando di aver invitatoa colloquio il Sanitario. Il Dott.¥ ha inviato all’Ordine lettera didimissioni dall’incarico di DirettoreSanitario della struttura “SDSS”.3. Dott. ÜÇ: il Presidente riferisce aipresenti gli esiti del colloquio avutocon il Sanitario in data odierna eda lettura del verbale di audizione.Viene deciso di effettuare ulterioriaccertamenti.Procedimenti disciplinari:1. Dott. WÏ: il Presidente comunicache il Sanitario ha presentato ri-10 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


ALBO ODONTOIATRIcorso in commissione centraleper gli esercenti le professionisanitarie avverso la sanzione irrogatagli.La commissione Albo Odontoiatridi Verona da mandato al Presidentedi resistere al gravame.2. Dott.HÅ: il Presidente comunicache il Sanitario ha presentatoricorso in commissione centraleper gli esercenti le professionisanitarie avverso la sanzione irrogatagli.La commissione AlboOdontoiatri di Verona da mandatoal Presidente di resistere al gravame.3. Dott.ssa KÎ: il Presidente ripercorreil caso relativo al Sanitarionel merito di un sospetto di prestanomismoper il quale questaCAO ha già aperto procedimentodisciplinare. Aggiorna poi i presentisu nuove evidenze riguardantiil collega. Il suo nominativo,infatti, compare anche sulla targadi uno studio dentistico, a …….,“Studio XX”, in qualità di DirettoreSanitario. Il Presidente comunicadi aver inviato la segnalazione alnucleo NAS per gli accertamentidi competenza. Viene deciso diattendere l’esito del sopralluogo;a seguire sarà compito di questaCommissione valutare la legittimitàdei fatti emergenti, comprensividell’autorizzazione all’esercizio citatasulla targa esposta.Varie ed eventuali: il Dott. Cavalliniaggiorna i presenti sui risultati dellariunione ENPAM del 4 e 5 novembrescorso.VERBALE DELLA COMMISSIONEODONTOIATRI DEL 14 DICEMBRE 2011Presenti: Dott. Arrichiello,Dott. Bovolin, Dott. Cavallini,Dott. Oreglia, Dott. PaolettiPresente su invito:Dott.ssa BoscaginLettura ed approvazione verbaleprecedente: il verbale della sedutaprecedente viene approvato all’unanimità.Comunicazioni del Presidente: ilPresidente da lettura di una segnalazioneinviata dalla Sig.ra HJ, la qualechiede l’intervento della CommissioneOdontoiatri a seguito di insoddisfazionedelle cure avute dal Centro MedicoPolispecialistico “X”. Viene de ciso dirispondere alla Signora, fa cendo presenteche l’eventuale ristoro economicoper i danni lamentati non rientranei compiti di questa CAO ma esclusivamentenel campo della giustiziaordinaria.Relazioni istruttorie:1. Il Presidente riferisce di aver invitatoa colloquio il Dott. Ö a causa diun’inserzione pubblicitaria apparsasul quotidiano “L’Arena”. Da letturadel verbale di audizione. Successivamenteil Dott. Ö comunica che, asua insaputa, il messaggio pubblicitarioè stato di nuovo pubblicatoe informa di aver diffidato la SocietàPubliadige a pubblicare nuovamentel’inserzione. Viene deciso dicontattare nuovamente il Dott. Ö.2. Il Presidente ripercorre il caso delDott. HhH informando i presentiche il paziente che aveva inviatol’esposto nei confronti del Sanitario,nonostante i ripetuti solleciti,non ha più presentato ulteriore documentazionerichiesta a corredodell’esposto presentato. Viene decisodi archiviare il caso e di darnecomunicazione al Sanitario.3. Dott.ssa WÚ: il Presidente ripercorreil caso relativo alla Dott.ssaW. Dopo ampio dibattito viene decisodi archiviare il caso e di darnecomunicazione al Sanitario.4. Dott. Yþ: la CAO, avendo inoltratotutta la documentazione relativaall’Ordine di competenza (Bolzano),decide di archiviare il caso.5. Dott. ßË: Avendo inoltrato tutta ladocumentazione all’Ordine competente(Trieste), ma essendo atutt’oggi il Dott. ß ancora DirettoreSanitario del poliambulatorio X, laCAO decide di contattare l’Ordinedi Trieste per informazioni.6. Dott. WW: il Presidente espone ilcaso relativo al Sanitario. Il Dott. Wè stato denunciato per aggressionedal Dott. La ÃÁ. Il Presidente dalettura del verbale di audizione nelcorso del quale il Dott. W riferisceche il à premette che all’internodello studio possano avvenire accadimenticausanti gravi rischi dalpunto di vista igienico sanitario.Viene deciso di inviare segnalazioneall’ULSS 22 e altre autoritàcompetenti e inviare inoltre unalettera di richiesta in Procura perconoscere lo stato d’avanzamentodel processo penale intestato daldott. Ã7. Dott. ¥Ø: il Presidente informadi aver invitato a colloquio il Sanitarioe da lettura del verbale diaudizione. La commissione AlboOdontoiatri decide di: interpellareil Comune di ……. per essere notificatidelle autorizzazioni rilasciateal Centro Medico “S”; chiedere ilnominativo del nuovo direttore Sanitarioe concordare con il PresidenteAlbo Medici un colloquio perchiarimenti sulla targa esposta; invitarea colloquio il Dott. Ð; iniziarela procedura per la costituzione diparte civile nei confronti dell’esercenteabusivamente l’odontoiatria.8. Dott. KK: il Presidente da letturadel verbale di audizione. La CAOdecide di convocare i sanitari chefanno pubblicità ritenuta lesiva delCodice Deontologico su fonti di informazionitipo “GROUPON” al finedi avvisarli, in forma collaborativa,della violazione del Codice Deontologicoa seguito di tale pubblicità.La CAO si riserva l’ipotesi diaprire procedimento disciplinarequalora i Sanitari già segnalati econvocati ripetessero la loro medesimaforma pubblicitaria.Questa decisione verrà comunicataanche al Consiglio dei Medici.Viene deciso di redigere una letteraai medici già convocati per taleiniziativa.9. Dott. Ð/ Sigg.ri W e Y: il Presidenteespone il caso della segnalazionepervenuta dal Dott. Ð, iscrittoall’Ordine di Trento. La CAO, valutatigli aspetti deontologici, ritieneche i caratteri del contraddittoriosiano di tipo giudiziario e pertantonon di pertinenza di questa Commissione.10. Dott. Æ. Il Presidente informa i presentidi aver avuto comunicazioneda parte della Procura ove vienecomunicato che il sanitario citato ingiudizio verrà processato nel mesedi marzo 2012.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>11


LETTERE AL DIRETTORESe tutti fossimopiù corretti...Pregiatissino Sig. Direttore,desidero che tu pubblichi questa nostra.Ogni triennio siamo chiamati, in quantoiscritti all’Albo Professionale, a svolgereil nostro dovere di votanti pereleggere il nuovo Presidente dell’OrdineProvinciale e il relativo Consiglio.Abbiamo sempre pensato che chi arrivaa conseguire una laurea posseggadelle doti intellettuali non indifferenticui è auspicabile si associ una dosedi buon senso.Ciò nonostante, con diabolica perseveranza,rileviamo che ad ogni scadenzaelettorale, dopo una prima faseandata a vuoto in quanto non si è riuscitia raggiungere il quorum, è necessarioaddivenire ad una seconda tornataelettorale laddove i vari organismisindacali mettono in campo le loro forzeper appoggiare i propri candidati.La ripetizione delle operazioni comporta,d’obbligo, il reinvio di migliaiadi lettere agli iscritti, la riconvocazionedegli scrutatori, del personale di segreteria,ecc., ecc.Quanto sopra, lungi dall’essere a costozero, comporta un aggravio economicodell’ordine di alcune decinedi migliaia di euro (35.000-40.000 senon erro, secondo le Vostre fonti informative).Poiché questi soldi vengono dallenostre tasche ci domandiamo come,rifacendoci alla parte iniziale della lettera,i nostri Colleghi siano talmentemasochisti, con periodica costanza,da martellarsi determinate parti delcorpo (per i soggetti di sesso maschile,studiando altre forme di autolesionismoper le gentili Colleghe) evitandoaccuratamente di partecipare alla primatornata realizzando così, immotivamente,un esborso economico dicui certamente ci saranno grate lePoste Spa e nessun’altro.Riteniamo che queste cifre possanoessere con un minimo di quella virtùrara che è il buon senso, assente nelcorredo cromosomico dei non votantialla prima tornata possano essereimpiegate per fini e scopi diversi inquanto, al pari delle sanzioni amministrative,delle multe, ecc, fanno partedei denari che scuciamo con malcelataritrosia.Ci auguriamo che, per il futuro, nonostantela pervicacia degli scritti, ilnumero dei soggetti intellettivamentecoerenti possa aumentare evitandocifiguracce cui francamente non sappiamodare spiegazioni soprattuttoallorquando, nel corso di conversazionicon persone appartenenti ad altriOrdini (di città limitrofe) veniamo adapprendere che questa peculiarità èpressoché esclusivamente veronese.Forse i martelli per la gestualità sopraindicate, a Verona vengono distribuitigratuitamente...Grati per l’accoglienza, porgiamo cordialisaluti e rinnoviamo l’auspicio contenutonel testo.EMANUELA MASCALZONIGIANCARLO MENINIdei Dott. A. e V. Corato S.n.c.ARTICOLI SANITARI PER FARMACIE ED OSPEDALIREAGENTI - APPARECCHI E VETRERIA CHIMICA<strong>MEDICA</strong>ZIONE ASETTICA ED ANTISETTICA37122 <strong>VERONA</strong> - Corso Porta Nuova, 131/a - Tel. 045/8007384 - 8002836Fax 045/800673712 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


LETTERE AL DIRETTOREOdoredi pioggiaCaro Direttore,ho trovato, su una rivista (rivista passionista)un racconto che mi piacemolto.Te lo mando perché tu possa, se lovorrai, farlo conoscere ai lettori di VeronaMedica.Nevio Marcon.Marzo, un freddo vento soffiava controuna finestra di un ospedale di Dallas,in quel momento entrava un dottorenella camera di Diana Blessing,la quale era stata sottoposta ad unintervento chirurgico.Suo marito David le teneva stretta lamano mentre attendevano notizie. Ilpomeriggio prima delle complicazioni,il lO Marzo, l’avevano costretta adun parto cesareo alla 240 settimanache avrebbe dovuto far nascere la figliadella coppia, Dane Lu Blessing.I neo genitori erano a conoscenzache la neonata pesava 708 gr.. e cheraggiungeva i 30 centimetri e mezzodi lunghezza ma, nonostante tutto leparole del dottore li colpirono. «Noncredo che la bambina abbia molteprobabilità di sopravvivere», disseloro più delicatamente che potè.«C’è solo il 10 per cento di possibilitàche sopravviva alla notte, ed anchese ciò accadesse per qualche miracolole probabilità che abbia complicazionifuture è molto alta».Non essere mai in grado di camminare,parlare, vedere, ritardata mentalmentee molto altro ancora.Diana con il marito David ed il lorofiglioletto di 5 anni, speravano tantoche un giorno Dana avrebbe allietatola loro famiglia.Ed ora, nel giro di poche ore, vedevanotutti i loro sogni e desideri allontanarsiper sempre.Ma i loro guai non erano finiti, il sistemanervoso della piccola non era ancorasviluppato.Quindi qualunque carezza, bacio oabbraccio era per Dana pericoloso,i familiari sconsolati non potevanoneanche trasmetterle il loro amore,dovevano evitare di avvicinarsi a lei.Tutto quello che potevano fare era dipregare il Signore che si prendessecura della loro piccola, che la cullassee la facesse sentire amata.Non credettero alla loro fortuna quandoDana cominciò a migliorare.Passavano le settimane e la piccolacontinuava a prendere peso e diventarepiù forte.Finalmente, quando Dana compì 2mesi i suoi genitori poterono abbracciarlaper la prima volta.Due mesi dopo, mentre i dottori liavvertivano che avrebbe potuto peggiorarein qualunque momento, Danauscì dall’ospedale e finalmente andòa casa con la sua famiglia.Cinque anni dopo Dana, era diventatauna bambina serena che guardavaverso il futuro con fiducia e con tantavoglia di vivere. Non c’erano segni dideficienza fisica o mentale, era unabambina normale che viveva la suavita. Ma questa non è la fine della nostrastoria.U n caldo pomeriggio del 1996 Danaera seduta in braccio della mamma,erano m un parco non lontano dacasa (lrving, Texas) dove suo fratelloDustin giocava a calcio con i suoiamici.Come sempre chiacchierava felicecon la sua mamma, quando all’improvvisosi zittì.Si abbracciò e chiese alla mamma«Lo senti?»Diana sentendo nell’aria che si avvicinavala pioggia rispose «Sì; profumacome quando stà per piovere». Danachiuse gli occhi e ridomandò: «Losenti?»Ancora una volta la mamma gli rispose:«Mi sa che tra un po’ saremotutte bagnate, sta per piovere». Dopoun po’, Dana, alzò la testa e accarezzandosile braccia esclamò, «No,profuma come LUI».. «Profuma comequando Dio ti abbraccia forte.»Diana cominciò a piangere calde lacrimementre la bambina raggiungevale sue amiche per giocare con loro.Le parole della figlia avevano confermatociò che sapeva in cuor suo, datanto tempo ormai.Durante tutto il periodo in ospedale,mentre lottava per la sua vita, Dio siera preso cura della piccola abbracciandolacosì spesso che il suo profumoera rimasto impresso nella memoriadi Dana.(AUTORE IGNOTO)CERTIFICATO PER LA PATENTE:ESENTE IVAFacendo seguito alle Comunicazioni n. 60 del 13 settembre 2010 e n. 82 del 2 dicembre 2010, si ritiene opportuno segnalare che l’Agenziadelle Entrate con parere del 9 dicembre 2010 (All. n. 1), in risposta ad un quesito dello SNAMI, ha confermato la posizione consolidata diquesta Federazione in merito alla esenzione da IVA della fattispecie indicata in oggetto.L’Agenzia delle Entrate nel proprio parere rileva, quindi, che la prestazione sanitaria del medico curante finalizzata al rilascio del certificatopreliminare per il rinnovo o il conseguimento della patente di guida per i veicoli a motore è esente da IVA perché “lo scopo principale dellaprestazione è nella tutela preventiva della salute di soggetti che, trovandosi in particolari condizioni fisiche, potrebbero compromettere la propriasalute e l’incolumità della collettività attraverso la guida di veicoli”.Di fatto l’Agenzia delle Entrate conferma quanto già affermato nella Circolare n. 4 del 28 gennaio 2005 ove chiariva che sono esenti da IVAquelle prestazioni mediche di diagnosi, cura e riabilitazione finalizzate alla “tutela della salute” intesa anche come prevenzione.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>13


AGGIORNAMENTOLa gestione della paziente con neoplasiacervicale intraepiteliale di basso grado (CIN 1)P. CATTANI, R. COLOMBARI*Centro di Ginecologia OncologicaPre ventiva ULSS 20 - Verona*UOC Anatomia Patologica ULSS 20VeronaLe neoplasie cervicali intraepitelialidi basso grado (CIN 1) rivelate dallabiopsia cervicale (Fig. 1) sono indicativedella presenza di un’infezione daPapilloma Virus a livello della portiouterina e rappresentano il corrispettivoistologico delle lesioni squamoseintraepiteliali di basso grado (L SIL)evidenziate dal Pap test (Fig. 2). Questelesioni, indipendentemente daltipo di virus HPV cui sono correlate(che in oltre il 70% dei casi risulta esseread alto rischio), sono destinatenell’arco di vari mesi quasi semprea regredire spontaneamente (in percentualiche secondo la letteraturasuperano il 60%). Per questo motivola maggior parte degli autori è concordenel non ritenere la CIN 1 unavera precancerosi ma solo l’espressioneistologica della infezione daHPV a livello della mucosa cervicaleFig: 1: L SILcon scarse probabilità di evoluzionein una lesione ad alto rischio di degenerazionecarcinomatosa (1-11).Dato che, coerentemente con questepremesse, le Società Scientifichee la letteratura in genere consiglianoper questa classe di lesioni un comportamentoattendistico, con periodicicontrolli citologici e colposcopicinell’attesa di una risoluzione spontaneadell’infezione (12-24), è evidentecome nel management della pazientecon CIN1 sia fondamentale lacertezza che la diagnosi sia corretta(25-27). Tale certezza deve derivareinnanzitutto dalla concordanza delquadro citologico con quello emersodall’esame istologico della biopsia.In caso di non concordanza citoistologicail comportamento clinicosarà inevitabilmente più interventistariducendo gli intervalli di controllo duranteil follow up oppure passandodirettamente al trattamento chirurgico.Il rischio maggiore infatti nellagestione di una CIN1 consiste proprionella possibilità di misconoscere unalesione di grado più elevato in cui sisiano già attivati i meccanismi di integrazionedel genoma virale con quellodella cellula ospite con un netto aumentodel rischio di progressione. Lasottostima della lesione cervicale puòessere certamente dovuta ad una imprecisainterpretazione del preparatoistologico da parte del patologo, maanche alla possibilità che la biopsiasotto guida colposcopica non evidenzila lesione più grave presentesulla cervice (28-31). La probabilitàche si verifichi questo secondo eventopuò essere legata alla complessitàdel quadro colposcopico (giunzionesquamocolonnare non visibile, estensionedelle lesioni, multifocalità….) masoprattutto all’esperienza del ginecologocolposcopista che deve esserein grado di riconoscere l’epicentrodella lesione per mirare con precisioneil prelievo bioptico (Fig. 3 e 4).Fig. 2: CIN 1Una volta acquisita la certezza di unacorretta interpretazione diagnosticail clinico aspirerebbe a poter distinguerele lesioni a rischio di progressioneda quelle molto più numerosedestinate alla risoluzione spontanea.Indicazioni su questo rischio potrebberoessere fornite dallo studio dellecaratteristiche dell’infezione virale: lagenotipizzazione, la carica virale, gliindicatori dell’ integrazione del virusHPV nel genoma dell’ospite e dellareplicazione virale (32-45). È noto ormaida tempo che esistono diversi tipidi virus HPV suddivisi in due grandicategorie ad alto rischio ed a bassorischio oncogeno: anche all’internodel gruppo ad alto rischio, che è indubbiamenteil gruppo riscontrato piùdi frequente nelle CIN 1, la presenzadell’HPV 16 rappresenta un ulteriorefattore prognostico sfavorevole.La valutazione della carica virale potrebbeessere predittiva della persistenzadell’infezione da HPV come ècertamente predittiva della persistenzao della ricorrenza della displasia14 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


AGGIORNAMENTOFig. 3: Quadro colposcopico di trasformazioneatipica G1 (mosaico) dopo applicazione diacido acetico.dopo il trattamento chirurgico: altecariche virali (> 1000 RLU/PC) primadi un trattamento a radiofrequenza,soprattutto se i margini del cono risulterannointeressati, vanno consideratifattori di rischio di persistenza o di ricorrenzapost chirurgiche.La determinazione dell’mRNA viraleconsente di valutare l’attività replicativadel virus studiandone le regionioncogeniche E6 e E7 responsabili delblocco delle proteine cellulari p53 epRb, entrambe con funzione repressivae di controllo sul ciclo cellulare epertanto definite “anti-oncogeni”.Infine la proteina pP16 è un oncosoppressorein grado di inibire la fosforilazionedella pRb bloccando così lareplicazione cellulare in fase G1. Essaè carente o inattivata in molteplici neoplasie,mentre risulta sovraespressanelle lesioni preneoplastiche e neoplastichedella cervice uterina.È da sottolineare comunque che tuttiquesti test, a prescindere dai costi edal carico di lavoro che comportano,non sono ancora validati per un utilizzoclinico, in quanto ancora oggettodi studio: pertanto il loro impiego nonè raccomandato nella normale praticaclinica ma solo all’interno di studicontrollati.Da quanto finora esposto risulta evidenteche il ginecologo, per la sceltadell’atteggiamento da seguire, debbabasarsi esclusivamente su valutazionicliniche (46-55).L’età della paziente superiore ai cinquantaanni si associa ad un aumentatorischio di progressione della malattiaforse per una minor efficienzaimmunologia, certamente per unamaggior difficoltà nella diagnosi colposcopica.La situazione immunitaria della donnaha un ruolo importante: nelle pazientiHIV positive vi è prevalenza almenodoppia di infezione da parte di ceppiHPV ad alto rischio, rari o nuovi,e di infezioni virali multiple. Inoltre laprevalenza della displasia cervicale èdel 20-60% (invece del 3-10%), si hauna maggior persistenza dell’infezioneda HPV (46%), con una maggioreprogressione (8-38%) e una minorpercentuale di regressione spontanea(27-31%). Tutto questo implica unaumentato rischio di carcinoma nelledonne HIV infette.Gli idrocarburi policiclici aromaticispecifici del fumo di sigaretta agisconosulla regolazione del ciclo vitaledel virus HPV aumentandone la sintesidi DNA di sette-otto volte: questofattore, associato al calo delle difeseimmunitarie vaginali sempre presentinelle fumatrici, spiegherebbe l’aumentatapersistenza virale nelle donnefumatrici.Un valore particolare ed imprescindibiledeve essere attribuito alla valutazionedelle lesioni colposcopicheche più sono estese e complesse piùsono indicative di aggressività virale edi rischio di progressione della malattiaA tutte queste considerazioni deveessere aggiunta anche l’affidabilitàdella paziente ad aderire al follow upvisto che è dimostrato che le donne amaggior rischio di sviluppare un carcinomacervicale sono, oltre a quelleche non eseguono screening, quelleche, con un Pap test positivo, nonaderiscono ai programmi di controllonel tempo consigliatiA conclusione di queste nostre riflessioni,in accordo con i dati forniti dallaletteratura e sopra riportati, possiamodire che, una volta raggiunta laFig. 4: Quadro colposcopico di trasformazioneatipica G1 (mosaico) dopo applicazione di lugolragionevole certezza che la CIN siaeffettivamente di basso grado, l’atteggiamentoattendistico sia comunquesempre di prima scelta. Questonon solo perché le probabilità di regressionespontanea sono moltoalte e perché il trattamento delle lesionicolposcopiche non garantiscela scomparsa del virus (diffuso disolito a tutto il basso tratto genitale)ma soprattutto perché queste lesioniinteressano sempre più spesso donnegiovani e senza figli per il cui futuroostetrico è importante mantenerel’integrità anatomica e funzionale dellacervice uterina. L’attenta valutazionedei fattori di rischio ci servirà quindinon tanto per optare in prima battutaper il trattamento chirurgico quantoper modulare la frequenza e la duratadel follow up da offrire alla donnache deve comunque essere sempreadeguatamente informata sulla situazioneclinica e coinvolta nelle scelteda effettuare.BIBLIOGRAFIA1) Saw HS, Lee JK, Lee HL, Jee HJ, Hyun JJ.Natural history of low-grade squamous intraepitheliallesion. 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Epub 2004 Oct 9KruseAJ, Baak JP, Janssen EA,35) Kjellevold KH, Fiane B, Lovslett K, BerghJ, Robboy S. Ki67 predicts progressionin early CIN: validation of a multivariateprogression-risk model. Cell Oncol.2004;26(1-2):13-2036) Syrjänen K. Mechanisms and predictors ofhigh-risk human papillomavirus (HPV) clearancein the uterine cervix. Eur J GynaecolOncol. 2007;28(5):337-51. Review37) Negri G, Bellisano G, Zannoni GF, Rivasi F,Kasal A, Vittadello F, Antoniazzi S, Faa G,Ambu R, Egarter-Vigl. E p16 ink4a and HPVL1 immunohistochemistry is helpful for estimatingthe behavior of low-grade dysplasticlesions of the cervix uteri. Am J SurgPathol. 2008 Nov;32(11):1715-2038) Van Hamont D, Bulten J, Shirango H,Melchers WJ, Massuger LF, de Wilde PC.Biological behavior of CIN lesions is predictableby multiple parameter logistic regressionmodels. Carcinogenesis. 2008Apr;29(4):840-5.39) Hilfrich R, Hariri J. Prognostic relevance ofhuman papillomavirus L1 capsid proteindetection within mild and moderate dysplasticlesions of the cervix uteri in combinationwith p16 biomarke Anal Quant CytolHistol. 2008 Apr;30(2):78-82.40) Rauber D, Mehlhorn G, Fasching PA,Beckmann MW, Ackermann S. Prognostic16 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


AGGIORNAMENTOsignificance of the detection of human papillomavirus L1 protein in smears of mildto moderate cervical intraepithelial lesions.Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol. 2008Oct;140(2):258-62.41) Matsumoto K, Oki A, Furuta R, Maeda H,Yasugi T, Takatsuka N, Mitsuhashi A, FujiiT, Hirai Y, Iwasaka T, Yaegashi N, WatanabeY, Nagai Y, Kitagawa T, YoshikawaH; for Japan HPV And Cervical Cancer(JHACC) Study Group. Predicting the progressionof cervical precursor lesions byhuman papillomavirus genotyping: A prospectivecohort study. Int J Cancer. 2010Aug 2342) Galgano MT, Castle PE, Atkins KA, BrixWK, Nassau SR, Stoler MH. Using biomarkersas objective standards in the diagnosisof cervical biopsies. Am J Surg Pathol.2010 Aug;34(8):1077-8743) Woo YL, van den Hende M, Sterling JC,Coleman N, Crawford RA, KwappenbergKM, Stanley MA, van der Burg SH. 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Arethere predictors for failed expectant managementof cervical intraepithelial neoplasia1? J Reprod Med. 2008 Mar;53(3):213-648) Dunn TS, Charnsangavej C, Wolf D. Arethere predictors for failed expectant managementof cervical intraepithelial neoplasia1? J Reprod Med. 2008 Mar;53(3):213-649) Syrjänen K. New concepts on risk factorsof HPV and novel screening strategies forcervical cancer precursors. Eur J GynaecolOncol. 2008;29(3):205-21.50) Syrjänen K, Kulmala SM, Shabalova I, PetrovichevN, Kozachenko V, Zakharova T,Pajanidi J, Podistov J, Chemeris G, SozaevaL, Lipova E, Tsidaeva I, IvanchenkoO, Pshepurko A, Zakharenko S, NerovjnaR, Kljukina L, Erokhina O, Branovskaja M,Nikitina M, Grunjberga V, Grunjberg A,Juschenko A, Santopietro R, Cintorino M,Tosi P, Syrjänen S. Epidemiological, clinicaland viral determinants of the increasedprevalence of high-risk human papillomavirus(HPV) infections in elderly women.Eur J Gynaecol Oncol. 2008;29(2):114-2251) Collins S, Rollason TP, Young LS, WoodmanCB. Cigarette smoking is anindependent risk factor for cervical intraepithelialneoplasia in young women:a longitudinal study. Eur J Cancer. 2010Jan;46(2):405-11.52) Guarisi R, Sarian LO, Hammes LS, Longatto-FilhoA, Derchain SF, Roteli-MartinsC, Naud P, Erzen M, Branca M, TattiS, Costa S, Syrjänen S, Bragança JF,Syrjänen K. Smoking worsens the prognosisof mild abnormalities in cervicalcytology. Acta Obstet Gynecol Scand.2009;88(5):514-20.53) Sarian LO, Hammes LS, Longatto-FilhoA, Guarisi R, Derchain SF, Roteli-MartinsC, Naud P, Erzen M, Branca M, Tatti S, deMatos JC, Gontijo R, Maeda MY, Lima T,Costa S, Syrjänen S, Syrjänen K. Increasedrisk of oncogenic human papillomavirusinfections and incident high-gradecervical intraepithelial neoplasia amongsmokers: experience from the Latin Americanscreening study. Sex Transm Dis.2009 Apr;36(4):241-8.54) Matsumoto K, Oki A, Furuta R, MaedaH, Yasugi T, Takatsuka N, Hirai Y, MitsuhashiA, Fujii T, Iwasaka T, YaegashiN, Watanabe Y, Nagai Y, Kitagawa T,Yoshikawa H; Japan HPV And CervicalCancer (JHACC) Study Group. Tobaccosmoking and regression of low-gradecervical abnormalities Cancer Sci. 2010Sep;101(9):2065-73. doi: 10.1111/j.1349-7006.2010.55) Strasak AM, Goebel G, Concin H, PfeifferRM, Brant LJ, Nagel G, Oberaigner W,Concin N, Diem G, Ruttmann E, Gruber-Moesenbacher U, Offner F, Pompella A,Pfeiffer KP, Ulmer H; VHM&PP StudyGroup. Prospective study of the associationof serum gamma-glutamyltransferasewith cervical intraepithelial neoplasia IIIand invasive cervical cancer. Cancer Res.2010 May 1;70(9):3586-93.MEDICINA DI FAMIGLIACOME CALCOLARE IL COMPENSO DOVUTOAL SOSTITUTOIl nuovo accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti economici con i medici di medicina generale derivante dall’intesa della ConferenzaStato-Regioni n. 2272 del 23.03.2005 prevede che:“L’onorario spettante al medico sostituto è calcolato, …omissis.., nella misura del 70% del compenso di cui alla lettera A, comma 1 dell’art. 59..”Il compenso in questione è il “COMPENSO FORFETTARIO ANNUO”.Questo va corrisposto per intero se la sostituzione si effettua nei mesi di aprile, maggio, ottobre e novembre; va aumentato del 20% se la sostituzioneavviene nei mesi di Dicembre, gennaio, febbraio, marzo; va diminuito del 20% se la sostituzione avviene nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre.In pratica quindi la formula per il calcolo è la seguente. Dal cedolino mensile:Compenso forfetario X 70%: 30 = X(somma dovuta per ogni giorno di sostituzione)X va aumentato del 20% nei mesi di dicembre, gennaio, febbraio, marzoX va diminuito del 20% nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>17


AGGIORNAMENTOCrescita mandibolareindottaDott. MICHELE GIARETTADell’Ortodonzia ci affascina la chiavedinamica. È infatti, una disciplinain grado di produrre nella bocca delpaziente un vero cambiamento, finalizzatoad ottenere una buona masticazioneed un buon sorriso tramitel’utilizzo di apparecchi ortodontici.Si vuole offrire una testimonianza dicome la terapia ortodontica funzionalepossa essere efficace nel trattamentodi casi complessi apparentementedestinati ad una sola soluzionechirurgica. Alcuni difetti di masticazionepossono essere curati tramitedegli interventi chirurgici sulle ossamascellari, interventi che ovviamentespaventano chiunque, tanto più i genitoridi bambini che presentano alcuniproblemi. Parliamo della sporgenzadei denti superiori. Ad un esameattento si rileva che in molti casi nonsiamo di fronte ad una sporgenza deidenti superiori, bensì ad una rientranzadei denti inferiori con relativo mentosfuggente (Fig.1).Ecco, quindi, la necessità in questicasi di agire prontamente, sfruttandola crescita del bambino in via di sviluppo,allo scopo di fare avanzare laFig. 1 – Difetto morfologico e dentale prima del trattamentoFig. 2 - Il Twin Block utilizzatoparte di sotto. Si evita quindi di arretrarei denti superiori perché ciò provocherebbeun cedimento esteticodel labbro superiore, con conseguenteeffetto di precoce invecchiamentoestetico del viso di questi pazienti.È possibile quindi fare avanzare i dentiinferiori insieme al mento. Questaterapia si può fare in un paziente increscita per esempio tramite l’apparecchiomostrato in fig.2, il Twin Block(1)(6), un apparecchio rimovibile, inacrilico e munito di ganci ritentivi, cherimane posizionato all’interno dellabocca. Una buona età per iniziare iltrattamento è fra i 7 ed 8 anni (5).Se la risposta è buona si ottiene oltrealla correzione del morso, anche unabuona proiezione in avanti del mento(2)(fig.3).La terapia ha una durata media di dueanni e prevede la piena collaborazionedei piccoli pazienti.Il Ttwin Block appartiene alla categoriadegli apparecchi funzionali (4) edè stato progettato dal ben noto ortodontistascozzese Dr. W.J.Clark(1)(6).Tale apparecchio (Fig.2) sfrutta unpiano di scivolamento che permettealla mandibola di avanzare.Il vantaggio del Twin Block è che lascialibertà di movimento alla lingua,alla mandibola e alle labbra ed è quindimolto tollerato dai pazienti, che inetà infantile presentano comunqueun alto grado di tolleranza per i corpiestranei all’interno del cavo orale.Spesso dopo le prime modifiche allamasticazione, si registra una certa dipendenzada parte dei piccoli pazientiper questi dispositivi, nel senso chei muscoli masticatori sono più a loroagio con l’apparecchio che senza.A fine crescita, per ottenere lo stessorisultato morfologico si è costrettiinvece ad intervenire chirurgicamenteavanzando la mandibola.Questo significa che il paziente dovràessere curato in sinergia dall’ortodontistaper i movimenti dentali e dal chirurgomaxillo facciale per i movimentiossei.Quindi è assolutamente consigliabilesottoporre i propri figli ad una visitaortodontica in età precoce.L’età dell’accrescimento, come mostrato,consente delle correzioni importantie spesso non solo limitate aidenti, con risvolti positivi per l’interavita del paziente.L’Ortodontista, che ha fatto la diagnosisul paziente, prende le improntedelle arcate dentali ed una cera dimasticazione e le consegna al laboratorio.Dall’impronta si ricava un modello ingesso sul quale viene costruito l’apparecchio(1)(6).Si utilizzano delle resine anche coloratese il bambino lo desidera.Il lavoro viene poi rifinito, lucidato econsegnato all’ortodontista in appositicontenitori.L’Ortodontista, infine, assicurerà laperfetta integrazione dell’apparecchioortodontico nella bocca del piccolopaziente.Solo una stretta collaborazione frastudio ortodontico e tecnico di labo-18 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


AGGIORNAMENTOFig.3 Risultato morfologico e dentale a fine trattamentoratorio può garantire il successo dellaterapia ortodontica eseguita sul bambino.Il laboratorio utilizza esclusivamentemateriali a norma CE e rilasciaper ogni manufatto una dichiarazionedi conformità. Ma qualità significaanche precisione e quindi “comodità”per la bocca dei piccoli pazienti equesta qualità è attestata direttamenteda loro.REFERENCES1) Clark w.j. The twin-block techniqueAJO 1988 93 1-182) Trenouth M.J. Cephalometric evaluationof the twin-block appliance in thetreatment of Class II/1 malocclusionwith matched normative growth dataAJO 2000 117 54-593) Chintakanon k. A prospective study oftwin-block appliance the raphy assessedby magnetic resonance imagingAJO 2000 118 494-5044) Parkin N. A. Comparison of the twinblock appliance in matched Cl II sampleAJO 2001 119 572-5775) O’Brien K, Wright JL, et al. Effectivenessof early orthodontic treatmentwith the twin-block appliance: a multicenter,randomized, con trolled trial.Part 1: dental and skeletal effects.Am J Orthod Dentofacial Orthop 2003;124:234-243.6) Clark WJ. Twin block functional therapy.Turin: Mosby-Wolfe; 1995TRIBUNALE DI TORINOGRATUITA LA DIFFUSIONE DI MUSICA NEGLI STUDI MEDICILa riproduzione musicale in uno studio medico – medico-dentistico nel caso specificato – non può ritenersi effettuata a scopo di lucro, neppureindirettamente. Il medico dentista, ha osservato il Tribunale di Torino, ascolta la musica mentre lavora soltanto per diletto mentre il paziente è indifferenteal fatto che nello studio venga trasmessa della musica, né è indotto a scegliere un dentista piuttosto che un altro in base al fatto che nellostudio si ascolti della musica. Consegue che il medico non è tenuto al versamento di compensi in favore del produttore di fonogrammi, nonché gliartisti interpreti e gli artisti esecutori che abbiano compiuto l’interpretazione o l’esecuzione fissata o riprodotta nei fonogrammi. (Avv. Ennio Grassini)✂SONO INTERESSATO A DARE LA MIA DISPONIBILITÀ PER SOSTITUIRE I COLLEGHI DI(BARRARE)MEDICINA GENERALEPEDIATRIACOGNOME ...............................................................................................................................................................................................................................................................NOME..............................................................................................................................................................................................................................................................................VIA ............................................................................................................................................................................................................................................ N. .................................CAP............................................. CITTÀ ...................................................................................................................................................................................................................TELEFONO ....................................... / ................................................................... ...................................... / ........................................................................Possesso del Diploma di Formazione Specifica in Medicina Generale SI NO<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>19


PROFESSIONE E LEGGEAbilitazionealla Funzione di R.S.P.P.Comunicazione FNOMCeO n.32012Accordo tra Ministero Lavoro e PoliticheSociali, Ministero Salute, Regionie Provincie autonome relativo ai corsidi formazione per lo svolgimento direttoda parte del datore di lavoro deicompiti di prevenzione e protezionedei rischi sul lavoro.In data 21 dicembre 2011 la conferenzaStato-Regioni ha stabilito unaccordo di notevole importanza pertutti gli studi medici e odontoiatricicon dipendenti, interessando tutti coloro,datori di lavoro, che si sono assuntiil compito di svolgere i compitiassegnati dal D.Lgs 81/2008 (ex 626)in tema di prevenzione e protezionedagli infortuni sul lavoro.Quanti abbiano frequentato i precedenticorsi di 16 ore per essere abilitatialla funzione di RSPP (Responsabiledel Servizio di Protezione ePrevenzione) come datori di lavoro egli esonerati ai sensi del D.Lgs 626/9art.95.Il nuovo accordo stabilisce la validitàquinquennale dell’abilitazione acquisitae la necessità alla scadenza delquinquennio di procedere al suo rinnovoattraverso la frequenza a nuovicorsi formativi. Per quanti, medici e/oodontoiatri debbano frequentare talecorso per la prima volta la durata previstadel corso dovrà essere di 48 ore,mentre per il rinnovo dell’abbilitazionela durata potrà essere di 14 ore. Lanorma prevede che l’aggiornamentosia da svolgersi entro 24 mesi dalladata di pubblicazione dell’accordo.Sono esonerati dalla frequenza aicorsi i datori di lavoro che abbianofrequentato corsi documentati di aggiornamentoalla legge 81/08 entrosei mesi dalla data di entrata in vigoredel presente accordo. In caso di iniziodi nuova attività il corso andrà svoltoentro 90 gg. dall’apertura dello studio.La FNOMCeO informa chegli Ordini Professionali potranno fungereda Provider Formativi e saràdunque in loro potere organizzarecorsi formativi ad hoc.FRANCESCO BOVOLINÈ reato il ritardodell’ambulatorioSecondo l’articolo 340 c.p. l’interruzionedi un ufficio o servizio pubblicoo di pubblica necessità è reato dievento, la cui consumazione richiedeun pregiudizio effettivo (e non necessariamentedi particolare rilievo) nellacontinuità di un servizio pubblico o dipubblica necessità.La corte di Cassazione, sezione VIpenale, con la sentenza 36253/ILpuntualizza che il ritardo di un medicopresso un ambulatorio che offra unservizio erogato dal SSN può essereconsiderato reato di interruzione dipubblico servizio.Si è trovata coinvolta nei fatti un medicoortopedico che ha costretto ipropri pazienti ad aspettare per ben2 ore prima di iniziare le regolari visite.Condannata in primo grado, pocoè valsa la sentenza in appello che haconcluso che, infondo, il reato nonsussisteva. Secondo il collegio infattiil ritardo portato dal medico non eraidoneo a rilevare un danno rilevanteall’andamento del servizio. In vero ipazienti, anche se non tempestivamente,sono stati poi visitati. Ma il PMche ha portato il caso in Cassazione,nonostante l’atto fosse ormai prescritto,ha sostenuto che è ben possibileche da un ritardo possa derivare undisservizio rilevante. Tra il pubblico inattesa, come testimoniato dalla guardiagiurata in servizio e dall’agente dipolizia allertato dagli utenti dell’ambulatorio,era stata infatti registrata una“situazione di disagio e di allarme”.Nonostante il giudice in secondo gradodi giudizio avesse giustificato il ritardodella donna in ambulatorio “perprassi”, in relazione ad altri impegnidi reparto, la corte di Cassazione hadecretato che anche la condotta chedetermini una temporanea alterazione,purché oggettivamente rilevabile,nella regolarità del servizio è idoneaa realizzare l’azione esecutiva del delittoin questione. A nulla sono quindivalsi gli impedimenti e le scuse delmedico, nonostante fosse impegnatoin reparto a pochi metri di distanza,poiché il fatto sussiste anche se il turbamentodella regolarità dell’ufficio odel servizio siano temporalmente limitatie coinvolgano solamente un settoree non la totalità dell’attività.SELENE PASCASI, IL SOLE 24 ORE.ARTICOLO RIVISTO DAGIUSEPPE BATTAGLIA.20 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


PROFESSIONE E LEGGEPer certe categorieresta il cartaceoMedici - personale in regime di dirittopubblico che è escluso dall’obbligo diinvio telematico del certificato medicoall’INPS.In ordine alla nota di codesto Ordine provincialedel 17 dicembre 2011 si rileva chedal campo di applicazione della disposizionedi cui all’art. 55-septies del D.Lgs.165/01, introdotto dall’art. 69 del D.Lgs.150/09 recante “Controlli sulle assenze”,che prevede che in tutti i casi di assenzaper malattia la certificazione medica è inviataper via telematica direttamente dalmedico o dalla struttura sanitaria che la rilasciaall’Istituto nazionale della previdenzasociale, è escluso il personale in regimedi diritto pubblico di cui all’art. 3 delD.Lgs. 165/01 che si elenca di seguito:- Magistrati ordinari, amministrativie contabili;- Avvocati e procuratori dello Stato;- Personale militare e delle forze dipolizia di Stato- Personale della carriera diplomaticae della carrriera prefettizia;- Personale della Banca d’Italia;- Personale del Comitato interministeriale per il credito e il risparmio(CI C R );- Personale della Commissione nazionaleper le società e la borsa(CONSOB);- Personale dell’Autorità garantedella concorrenza e del mercato;- Personale anche di livello dirigenzialedel Corpo nazionale dei vigilidel fuoco, esclusi il personale volontarioe il personale di leva;- Personale della carriera dirigenzialepenitenziaria;- Professori e ricercatori universitari.In conclusione si rileva, quindi, che perle categorie sopraccitate rimane vigentela tradizionale modalità cartacea; i medici,quaindi, compilano i certificati e gliattestati di malattia in forma cartacea,con timbro e firma, e le amministrazioniaccettano i relativi documenti nella stessaforma, con le consuete modalità di produzioneo trasmissione da parte del dipendenteinteressato.AMEDEO BIANCOGhiaccio istantaneo e UreaIntervento NASesercizio abusivo dell’odontoiatria, main quest’occasione meritevoli per aversgombrato il campo da altre preoccupazioni,permette a questo Ordine diinoltrare a molti Colleghi interessati unanotizia indubbiamente utile.Qualche mese fa apparve, su fogli elettronicidi area medica, una notizia cheparve rivestire un certo interresse per ipossibili interessamenti professionali trai colleghi di molte specialità.In essa si citava una circolare del Ministerodella Salute (punto 58, n.2 allegato1 del Regolamento 552/2009) chesanciva limitazioni alle percentuali contenutedi nitrato d’ammonio nei prodottiin commercio. Come saprete il nitratod’ammonio è una delle componenti delcosiddetto “ghiaccio istantaneo”, usatoin traumatologia ma anche in molticasi di chirurgia ambulatoriale o di daysurgery. Poiché la circolare fissava deiparametri percentuali precisi oltre i qualil’azoto contenuto era considerato illegale(per motivi legati al suo possibileuso in terrorismo quale componentedi miscele esplosive), la CommissioneOdontoiatri si faceva carico di interrogarenel merito i NAS, onde poter rassicurarei numerosi, pressoché tutti,Colleghi che detengono ghiaccio istantaneonei loro studi.Il Capitano Mercurio, comandante deiNAS del Veneto, da noi coinvolto, dopoaver svolto le competenti indagini, cirispondeva cortesemente il 22 ottobreu.s. dicendoci che “………………abbiamo ispezionato tutti i produttoridi ghiaccio istantaneo, coinvolgendoanche altri NAS, verificando, anchea seguito di campionamento e analisi,che tutti i prodotti in commerciosono conformi (in sostanza l’urea cheviene utilizzata è esente da nitrati e lapercentuale di nitrati d’ammonio è neilimiti consentiti)”.Una collaborazione ancora una voltautile con i Carabinieri-NAS. Spessoo quasi sempre coinvolti da parte nostrain operazioni riguardanti il cronicoPEROSSIDO DI IDROGENOCon l’allegata direttiva 2011/84/UE delConsiglio dell’Unione europea è stata modificatala direttiva 76/768 CEE relativa aiprodotti cosmetici.È importante chiarire che l’uso di perossidod’idrogeno in prodotti sbiancanti continueràad essere legalmente autorizzato nell’UE masarà soggetto a rigorose condizioni stabilitedalla legislazione europea.Il testo è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficialeil 29 Ottobre, (direttiva 2011/84/UEdel Consiglio) e da un anno di tempo agliStati membri di attuare queste nuove disposizioni.Nel frattempo, un effetto diretto è probabilmenteda attribuire alle disposizioni in materiadi divieto di circolazione dei prodottinell’UE dei prodotti con una concentrazionemaggiore del 6% e all’autorizzazione di liberacircolazione ai prodotti con una concentrazioneinferiore allo 0,1%.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>21


PROFESSIONE E LEGGEPubblico impiego e privacy:certificato di malattia senza diagnosiAnche il datore di lavoro pubblico, al paridi quello privato, non è legittimato a raccoglierecertificati di malattia dei dipendenticon l’indicazione della diagnosi.In assenza di specifiche disposizioni, illavoratore assente per malattia deve fornireun certificato contenente esclusivamentela prognosi con la sola indicazionedell’inizio e della durata dell’infermità.Il Garante della privacy ribadisce quantogià espresso in precedenti interventi (v.Comunicato del Garante del 10 luglio2007) in base ai quali ai fini del riconoscimentodei congedi di malattia, nonrisulta indispensabile trattare il dato personalerelativo alla diagnosi. Inoltre nelleLinee guida in materia di trattamento didati personali di lavoratori per finalità digestione del rapporto di lavoro in ambitopubblico (Delibera 14 giugno 2007,n. 23), il Garante ha già sottolineato cheanche nei casi in cui la raccolta dei datirelativi alla diagnosi sia effettuata lecitamentesulla base di disposizioni di leggeche lo ammettono (es. art. 61, Dpr28.10.1985 n. 782 per il personale dellaPolizia di Stato), in conformità ai principidi proporzionalità e indispensabilità,non è consentito all’amministrazione diappartenenza trascrivere nei documenticaratteristici o matricolari del personalele indicazioni sulla prognosi e la diagnosicontenute nei certificati prodotti dall’interessatoper giustificare le assenze dalservizio.Garante per la protezionedei dati personaliNewsletter 25 novembre 2008,n. 315Oggetto: Niente diagnosi nei certificatiper malattiaIl datore di lavoro pubblico non è legittimatoa raccogliere certificati di malattiadei dipendenti con l’indicazionedella diagnosi. In assenza di specifichedisposizioni, il lavoratore assenteper malattia deve fornire un certificatocontenente esclusivamente la prognosicon la sola indicazione dell’inizio e delladurata dell’infermità. Lo ha ribaditoil Garante vietando al Ministero dellagiustizia-Dipartimento dell’amministrazionepenitenziaria (Dap) il trattamentodei dati personali idonei a rilevare lostato di salute del personale del Corpodella polizia penitenziaria relativi all’indicazionedella diagnosi dei certificati dimalattia. Il provvedimento (di cui è statorelatore Mauro Paissan) è stato adottatoa seguito della segnalazione di unsindacato il quale lamentava il fattoche il Dipartimento dell’amministrazionepenitenziaria richiedesse certificatimedici del personale di polizia penitenziariaindicanti, oltre alla prognosi,anche la diagnosi. La normativa prevedeche la raccolta da parte del datoredi lavoro di certificazioni mediche deidipendenti comprensive di diagnosiè consentita solo se espressamenteprevista da specifiche disposizioni.Dalla documentazione trasmessa dalsindacato all’Autorità non è invece risultatoche le disposizioni normativecitate dal Dap fossero idonee per acquisireinformazioni personali relativealla diagnosi. Il Dipartimento fondavaerroneamente tale richiesta su alcunedirettive contenute in una circolare, laquale faceva riferimento a determinatiarticoli del Codice privacy (attinenti nonall’acquisizione della diagnosi sulle certificazionimediche, bensì al consensodell’interessato al trattamento dei datipersonali) e a due leggi (che riguardavanogenericamente la facoltà di disporreaccertamenti sulle assenze deidipendenti e il trattamento dei dati sensibilie giudiziari da parte del ministero).Nel provvedimento, l’Autorità ha sottolineatoanche che, ai fini del riconoscimentodei congedi di malattia, nonrisulta indispensabile trattare il datopersonale relativo alla diagnosi. Contestualmenteal divieto di trattamento deidati, il Garante ha prescritto al Ministerodella giustizia di impartire le disposizioniopportune al fine di conformare iltrattamento dei dati alle vigenti disposizioniin materia di protezione dei datipersonali, dando comunicazione delledeterminazioni adottate.EXTRACOMUNITARI E QUOTE MMG, UNA SENTENZA FA CHIAREZZAL’Asl non può chiedere al medico di famiglia il rimborso delle quote erogate per pazienti extracomunitari il cui permesso di soggiorno risulta scaduto. A dirlo èil Tribunale del lavoro di Milano, con una sentenza che dovrebbe mettere la parola fine a una querelle lunga circa quattro anni. Tutto inizia nel 2007, quando laRegione Lombardia dà mandato alle Asl di cancellare dalle liste degli assistiti i cittadini extracomunitari la cui posizione non è più aggiornata da almeno 12 mesi. Ein più le autorizza a recuperare le quote erogate ai medici di famiglia che li hanno in cura. Poiché il provvedimento regionale vanta effetto retroattivo, i Mmg colpitidal provvedimento si vedono chiedere la restituzione di somme in alcuni casi ingenti, anche superiori ai 10mila euro. Di qui il ricorso al Tribunale del lavoro, chenella sentenza risalente alla settimana scorsa ha dato ragione ai generalisti. Secondo i giudici, infatti, le disposizioni della Regione contrastano con la Convenzionenazionale della Mg e con l’Accordo integrativo lombardo: la prima, all’articolo 40, impone al medico di famiglia di assistere il paziente extracomunitario «anchenelle more del rinnovo del permesso di soggiorno», il secondo stabilisce all’articolo 7 che non si procede «alla cancellazione automatica della scelta del cittadinoextracomunitario» se non in caso di «mancato rinnovo del permesso di soggiorno, così come comunicato all’Asl dagli organi competenti». In base al provvedimentodella Regione, invece, le Asl erano autorizzate a rimuovere il nominativo anche solo in assenza di informazioni aggiornate da parte degli uffici per l’immigrazione.22 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


ATTUALITÀLa manovra“Salva Italia”Il decreto legge 201/2011 detto “SalvaItalia” convertito in legge e pubblicatosulla G.U. il 27/12/2011 prevededisposizioni urgenti per la crescita,l’equità e il consolidamento dei contipubblici. Tra le misure più significativeriguardanti le persone fisiche, la liberaprofessione e il lavoro autonomo, segnaliamo:MISURE DI SVILUPPO ED EQUITÀ:- totale deducibilità Irap sul costo dellavoro, ai fini Irpef e Ires. La misurasi applicherà dall’esercizio 2012.Confermati sconti Irap per lavoratricidonne e giovani under 35;- bonus 36% entra a regime dal1.1.2012. Tetto di spesa è sempre48.000 euro per unità immobiliaree la detrazione va divisa in diecianni indipendentemente dall’età delcontribuente (sparisce cioè la rateazioneabbreviata per gli over 75);- proroga della detrazione del 55%per la riqualificazione energeticasolo fino al 31.12.2012 senza modifichesostanziali rispetto al precedentedettato normativo. Il bonus èstato esteso agli interventi di sostituzionedi scaldacqua tradizionalicon scaldacqua a pompa di calorededicati alla produzione di acquacalda sanitaria. Dal 1.1.2013 le speseper il risparmio energetico potrannobeneficiare del 36%;MISURE PER L’EMERSIONE DEL-LA BASE IMPONIBILE E LA TRA-SPARENZA FISCALE:- dal 1.1.2013 sono previste particolariagevolazioni per gli imprenditoriindividuali e per i professionisti nelcaso in cui decidano di inviare telematicamenteall’Amministrazionefinanziaria i propri corrispettivi, lefatture emesse e ricevute. Questisoggetti dovranno inoltre istituire unconto corrente dedicato all’attività.Questi obblighi potranno essereassolti oltre dal contribuente o daun intermediario abilitato. Le agevolazionisaranno individuate in unospecifico provvedimento dell’Agenziadelle Entrate;- introduzione sanzione penale perla falsità nelle autocertificazioni aicasi in cui il contribuente esibiscao trasmetta atti e documenti falsi arichiesta degli uffici e della Guardiadi Finanza;- modifica del regime delle informazionibancarie che gli intermediaridevono comunicare all’anagrafetributaria. Dall’1 gennaio 2012 glioperatori finanziari devono comunicareperiodicamente all’anagrafe lemovimentazioni che hanno interessatoi rapporti e ogni informazionerelativa, necessaria per i controllifiscali nonché l’importo delle operazionimedesime;- proroga dei controlli al 31.12.2013per quei soggetti che hanno condonatoe non versato;- adeguamento alla soglia dei 1.000euro per i trasferimenti di contanti(già in vigore dal 6.12.2011).L’adeguamento dei libretti al portatoresarà da effettuarsi entro il31.03.2012, mentre non sono sanzionabilile violazioni a queste regolecommesse fino al 31.01.2012.Dopo questa data previste sanzionipesanti per chi viola la norma.DISPOSIZIONI IN TEMA DI MAG-GIORI ENTRATE:- debutto dall’ 1.1.2012 dell’Imul’imposta municipale (ex ici) conaliquota 0,4% per la prima casae pertinenze. Previste detrazioniaumentate in presenza di figli conviventinella stessa abitazione. IlComune potrà aumentare o ridurredello 0,2 % l’aliquota. Per gli immobilidiversi dalla prima casa l’aliquotasarà dello 0,76% e i comuni potrannoalzarla o ridurla dello 0,3%.Tra le altre correzioni in materia diImu l’aumento dei coefficienti dimoltiplicazione per le rendite di tuttigli immobili;- dal 2013 entrerà in vigore la Res,l’imposta che raggruppa la vecchiatassa rifiuti (Tarsu) e il nuovo tributosui servizi comunali;- aumento delle accise sulla benzinagià entrato in vigore;- istituzione della tassa sul lusso: superbollosulle auto potenti (potenzasup. a 185 KW) si applica tenendoconto anche dell’età dell’auto; tassaannuale di stazionamento sullebarche da diporto di lunghezzasuperiore a 10 metri; tassa erarialeannuale anche per gli aeromobiliprivati proporzionale al peso al decollo;- aumento delle aliquote iva: di duepunti percentuali quelle al 10% e al21% a partire dal 1 Ottobre 2012 eun ulteriore aumento dello 0,5% dalgennaio 2014;- prevista imposta annua di bollo sudepositi, conti bancari, depositi titolie comunicazioni inerenti investimentifinanziari; prevista ancheimposta sulle attività finanziarie oggettodi emersione fiscale;- prevista imposta sul valore degliimmobili e delle attività detenuteall’estero;DISPOSIZIONI IN MATERIA DITRATTAMENTI PENSIONISTICI:- revisione del sistema previdenzialeatto a garantire il rispetto degli impegniinternazionali e con l’UnioneEuropea; la complessità della materiaesige un capitolo a parte;CONCORSO ALLA MANOVRA DE-GLI ENTI TERRITORIALI:- aumento già a partire dall’anno2011 dell’aliquota base dell’addizionaleregionale Irpef dallo 0,9all’1.23%;LIBERALIZZAZIONI:- prevista la liberalizzazione degliorari degli esercizi commerciali atutto il territorio nazionale e introdottoil principio generale della libertàdi apertura di nuovi esercizicommerciali sul territorio;- riforma delle professioni: entro lafine del 2012 il governo si impegnaa elaborare un testo unico delleprofessioni che riordini la disciplinain materia.Il governo è al lavoro in questi giorniper predisporre la bozza del decretosulle liberalizzazioni che riguarderannoprofessioni, farmacie, commercio,taxi, carburanti, lavoro e altro.STUDIO COMMERCIALISTA ZANARDIP.ZZA MUNICIPIO 937050 ANGIARITEL. 0442.660245E.MAIL: INFO@STUDIOZANARDI.COM<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>23


ATTUALITÀLiberalizzazioni:cosa si propone per gli OrdiniÈ per noi tutti argomento caldo, importante,da seguire passo a passo.Non ripercorriamo la storia per cosìdire politica che ci ha portato a quelloche si sta verificando. Sappiamoche da anni l’Antitrust ha gli Ordinitra i suoi obiettivi di controllo e chenel contempo ha voluto e potuto, piùvolte, magari indirettamente tramiteappoggi politici, influenzarne poteri econtestualizzazioni.In questi giorni il cosiddetto “decretosulle liberalizzazioni” è in fase di definizione,e porta con sé molti interventidi cui alcuni rivolti alla categoria“professioni”. L’unico che sembrerebberiguardarci, come professionisanitarie, è quello dell’abolizionedelle tariffe minime, ma pare ci sidimentichi che già nell’agosto 2006il cosiddetto “decreto Bersani” avessegià abolito i peraltro obsoleti (del1992) minimi tariffari e quindi si trattaper noi di inutile reiterazione. Più rilevante,nel medesimo tema, l’obbligodi stilare un preventivo della prestazioneprofessionale prima della suaesecuzione. Sembrerebbe un’ovvietà,ma così evidentemente non è seil legislatore sente la necessità di imporloper legge (art 8 della bozza deldecreto sulle liberalizzazioni).Per medici e odontoiatri altri 4 sonogli argomenti che, comunque, Governoe Antitrust hanno in progetto esui quali, oltre che restare aggiornati,è opportuno cercare di intervenirenei limiti del possibile attraverso laFederazione Nazionale.1) Abolizione delle tariffe. Tanto temutadagli Ordini degli avvocati,a quanto è dato leggere sullastampa, probabilmente in seguitoa pressione dal comparto notarile,che vedrebbe aumentare ilnumero di professionisti sul mercatocon un abbassamento dellatariffa e del reddito, non avràpraticamente nessuna influenzaper medici e dentisti. Per noi loci sarà da temere semmai la concorrenzadei low cost, dove unsocio di capitale potrà entrarein quota maggioritaria nelle SocietàSanitarie portando i prezzial ribasso, ma soprattutto ad unribasso anche della qualità dellaprestazione.2) ECM: diventate ora obbligatorieper legge, dopo anni di empassee modifiche, nonostante unozoppicante COGEAPS che nonriesce ad archiviare la globalitàdei dati dei sanitari, con gli Ordinifinalmente attori di questocontrollo che non può avere altracasa se non la nostra casa, ora finalmenteviene sancita per leggel’obbligatorietà di un atto, la formazionecontinua, deontologicamentes an cito e inoppugnabile.3) Commissioni disciplinari: importantile modifiche apportate dallalegge (art. 3 (abrogazioni dellerestrizioni all’accesso ecc.) puntof) Decreto Legge n. 138 del13/08/2011 e seguenti modificheapportate dall’art. 33 pt.I letteraa) del D.L. n. 201 del 6 dicembre2011 (proroga al 13 agosto 2012).Non è ancora chiaro se tali normeriguarderanno o meno le professionisanitarie. Si tratta di untema da monitorare strettamentenello sviluppo. Meglio esserepropositivi piuttosto che subiregli eventi.4) Pubblicità. Dopo l’abolizione parzialedella Legge 175/92 con il famosodecreto Bersani del 2006.L’abolizione delle norme sullapubblicità sanitaria l’argomentosarà oggetto di ulteriori modifiche(non sempre nell’interesse diqualità e sicurezza degli utenti).Difficile parlarne senza esprimere,direttamente o indirettamente,un’opinione. Se era condivisibileun certo scetticismo sull’estremorigore ante 2006, la liberalizzazionepoi avviata ha creato moltievitabili contenziosi. L’abolizionedella Legge 175/92 (anche separziale) ha lasciato un “vuotonormativo” nel quale trovanoampi varchi le iniziative commercialisenza scrupoli deontologici.COOP e Società, con DirettoriSanitari fantasma o ad elevatoricambio, investono in pubblicitàquanto nessun altro può permettersi.La pubblicità si rivelaspesso ingannevole, non correttae scarsamente controllabile. Difficilein molti casi il controllo daparte dell’Ordine. Controllo chedovrebbe salvaguardare non tantogli aspetti corporativi quanto lasicurezza degli utenti e la qualitàdella prestazione (non ultimol’idoneità delle persone che eroganole prestazioni). L’Antitrustmira ad ulteriori liberalizzazioniin nome della libera concorrenzama sostanzialmente nell’intentodi ridurre le tariffe senza norme disalvaguardia per il consumatore.Spero di essere stato sinteticoma anche capace di informare esensibilizzare i lettori. Siamo disponibilia sentire sull’argomentole opinioni di tutti.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong> non è unapubblicazione a senso unico, alcontrario è il luogo dove si possonoproporre idee, articoli, protestee proposte. Ogni tuo scrittosarà benvenuto.Non dimentichiamo che i tempi stringonoe che la riforma di cui qui siparla dovrà essere portata a buonfine entro il 12 agosto 2012.Ci saremo in un attimo.FRANCESCO BOVOLINFRANCESCOBOVOLIN@GMAIL.COM24 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


STORIA DELLA MEDICINACarlo Gianella.Un medico legnaghese del ‘700Lo ricordo ancora bene. Giunsi a Legnago,in treno, la sera del 22 febbraio1975 per prendere contatto,all’indomani, col professor Barbaresi,per un incarico di assistente nella localecardiologia. All’indomani mi recaia piedi all’ospedale. Ricordo ancoral’indicazione della via “Gianella” scrittain nero su fondo bianco. Pensai chefosse un benemerito, forse il fondatoredell’ospedale. In quasi quarant’anninon mi sono ma interessato del Gianellae sono profondamente grato all’amicadottoressa Anna Rosa Marchetti diavermene recentemente parlato e fornitoi documenti per capire chi fosse.Carlo Gianella fu un medico del ‘700.Nella sua vicenda storica sono presentiluci importanti (numerosi libri medici,l’insegnamento universitario a Padova)e altre fievoli che proverò a dire conpacatezza e senza acredine, perchési tratta sostanzialmente di impressionipersonali derivate dai testi. Ma certamentele prime sono acclarate, seppureesposte con quel tono elogiativo unpo’ fastidioso e d’antàn che caratterizzale biografie degli anni ’50 del secoloscorso.Bartolomeo Bertolaso (1) sostiene chesia nato nel 1696 a Legnago. La mancanzadell’attestazione documentariadella nascita è attribuita al danneggiamentodell’archivio parrocchiale diLegnago durante la rotta d’Adige del1882, e la semidistruzione dell’archiviocomunale durante i bombardamentidell’aprile del 1945. (2) Bertolaso riferiscedegli studi Universitari di Gianellaa Padova e che fu allievo di Morgagni,Vallinari, Macoppe e Pontedera (3) Nel1720 comincia ad esercitare la professionea Legnago e Porto divenendo,dal 1732, medico foraneo e dal 1735 al1752 medico primario.Per oltre trent’anni si dedicò alla praticamedica, operando con passionee competenza durante le numeroseepidemie di malaria, di forme di broncopolmonitee pleurite, di scorbuto efebbri (forse tifoidi) favorite dalla configurazionedel terreno e dal grandeflusso di militari che lo percorrevano inquegli anni. (4)Queste esperienze costituiscono l’argomentodel suo primo libro, “Saggiodi medicina teorico-pratica”, edito aVenezia nel 1732. È così che il Gianelladiviene famoso. (5) Nel 1734 pubblica“De legendorum librorum Medicorumratione” e nel 1751 il “Trattato di medicinapreservativa”Fu allora che l’università di Padova decisedi coinvolgere nell’insegnamento ilmedico che esercitava a Legnago (6).Gli fu assegnata la cattedra di MedicinaTeorica Straordinaria. “Che riguardole materie debba il detto Prof. Gianellatrattar le seguenti, cioè tutta la Teoricadisciplina medica in tre anni con l’ordinecon cui viene trattata nel primo annodella Fisiologia, che versa in ispiegaretutte l’operazioni del corpo umano;nel secondo della Patologia che versanella ricerca della natura, delle differenzee cagioni dÈ mali, e nell’anno terzodell’Igenia che versa sulle cose che devonoconservare la sanità”.Gianella ripeté il corso per due volte.Fino al 1757. Allora si dimise a causadella morte dell’unico fratello che era ilsuo vero genius loci, che si occupavadi tutto, dalla casa, ai possedimenti,finanche dei numerosi figli. Ma, soprattuttoper “gravissimi incomodi di capominaccianti apoplessia ultimamenteriportati” che richiedevano frequentisalassi.Concordo col Bertolaso quando dice:“Dall’unica immagine che possediamodel nostro Maestro deduciamo chedata la sua costituzione pletorica èprobabile in lui un’ipertensione”. Proseguoio: è dunque prono ad accessi difibrillazione atriale non sostenuta connumerosi fatti microembolici periferici.Gianella morì il 17 giugno 1759 e ildocumento parrocchiale parla di una“lunga infermità” che ci starebbe conla mia ipotesi.NOTE1) B. Bertolaso, Un antesignano dell’igiene nelsettecento: Carolus Gianella, in Acta Medicaehistoriae patavina, vol. VI, Anno Accademico1959-60, pp. 39-612) Viceversa Sandro Casellato e Luciana SitranRea, nel loro articolo “Professori e scienziati aPadova nel settecento, Treviso, 2002, pp. 545-46, citano un documento in apparenza inoppugnabile,redatto a Padova nel 1747, in occasionedella laurea in medicina del figlio Giovanni: “l’illustrissimosignor dottor Carlo Gianella medicoprimario di questa fortezza [Legnago] oriondomilanese, essendo nato in Carlazzo, pieve diPorlezza, Ducato di Milano”.3) Osserva Casellato, op. cit., “L’assenza di qualunquetraccia del suo passaggio nei registridell’università di Padova, per altro ben pocolacunosi per gli anni in cui avrebbe dovuto effettuareil suo curriculum studiorum, suggerisce diallargare il campo delle ricerche alla Lombardia”.4) C. Gianella, Saggio di Medicina teorico-pratica,Venezia, 1732, p. 101: “Giace Legnago in amplissimapianura assai lontano da monti, ed èuna delle principali Fortezze del SerenissimoVeneto Dominio, formando frontiere alla partedi Mantova, e di Ferrara. Riguardo a molte Cittàè come il punto centrale, riguardo alla circonferenza,non giammai però matematica, ma fisica,essendo quasi egualmente distante da Padovae da Vicenza e da Verona, e da Mantova, daFerrara, e da Rovigo. Viene da forti mura circondata,come pure anco da larga fossa contro dicui ristagna in certi siti l’acqua, oppure, se nonristagna ha un moto almeno insensibile. Vienedivisa e bagnata dal real fiume Adige, formandod’esse due parti, l’una delle quali propriamenteLegnago, e l’altra Porto s’appella. In pocadistanza vi sono fertilissime Risaie, vastissimiPaludi, per altro il territorio è abbondantissimodi vini e di frumenti”.5) “ricchi Mercadanti sono venuti da Venezia a bellaposta in Legnago per essere medicati da Voi”.Lettera di un anonimo circa del vino antimoniato.Verona, 1750.6) Su questa chiamata, al di là dei meriti certamenteacquisiti dal Gianella in ambito medico, è legittimoqualche sospetto, anche perché è per lomeno insolito che un’università prestigiosa coinvolgaa quel modo un medico del territorio, pergiunta non il suo. Intanto la cattedra “Ad teoricaextraordinariam Medicina” non fa parte del corsodi laurea. Lo dice bene il decreto di nominadel 1° dicembre del 1751: “Leggente nei giorniEstraordinari o sian Festivi e nomi delle ordinarielezioni, affinché in ogni giorno avesse il modo lagioventù studiosa di apprendere la difficile professione”.Come dire? Una sorta di corso complementare,forse concesso per benemerenzenon solo scientifiche. Ad avvalorare la tesi c’èquanto afferma il Bertolaso: “Appartiene ad unadelle più nobili e facoltose famiglie del paese.Molti Gianella furono anche sindaci attorno al1700. Un Giovanni Gianella, discendente di Carlo,era detto il Conte di Legnago. Non aggiungoaltro. Come diceva l’onorevole Andreotti: “Apensar male si commette peccato ma qualchevolta ci si azzecca”.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>25


FNOMCeOA proposito di minimi tariffarie prestazioni sottocostoPresidente Bianco, crede che nel decretosulle liberalizzazioni ci saranno novitàanche per la professione medica?Per le professioni sanitarie, oltre quantoscritto nel decreto legge 138 poi convertitoin legge (la manovra d’agosto 2011,ndr) non si può ragionevolmente andare.Certo tutti sappiamo cosa c’era nella relazionedell’Antitrust di fine anno. In particolareriguardo alla liberalizzazione delleprofessioni c’erano tre elementi: tariffe,procedimenti disciplinari “laici” e la sottrazionedella pubblicità sanitaria alla verificae al controllo degli Ordini.Andiamo per ordine. Parliamo delletariffe professionali.La questione delle tariffe per noi è giàstata superata con il decreto Bersani. Einfatti noi non abbiamo più un tariffariocome tale.Restano però dei tariffari di riferimentoe proprio questi potrebbero esserecancellati con il nuovo decreto.Le tariffe di riferimento vengono usatesoprattutto nei contenziosi. Se sarà ilgiudice a dover stabilire la “congruità” diuna richiesta economica, non potendoessere competente in ogni materia, dovràaffidarsi ad un consulente. Mi sembrauna procedura più lunga e costosa. Nelmerito poi credo che avere un costo diriferimento sia comunque utile ai cittadiniper capire cosa stanno scegliendo.Anche perché conoscere almeno il costodei fattori di produzione contribuisce agarantire standard di qualità e sicurezzaMa non può bastare il prezzo elevatodi una prestazione a garantire la sicurezza.Certamente no, ma è vero che quandoil costo di una prestazione copre si è noi costi vivi qualche preoccupazione dovrebbesorgere.E sulla pubblicità sanitaria?Oggi gli Ordini intervengono su sollecitazionedegli Enti locali, che hanno lacompetenza giuridica ma che non hannola competenza specifica per valutarenel merito le situazioni. Addirittura laRegione Toscana ha stanziato dei fondiper affidare agli Ordini anche una formadi controllo sulle informazioni che circolanoin internet. Voglio anche ricordare,che non c’è una sola sentenza dell’Antitrustche sanzioni gli Ordini per un interventoin materia di pubblicità sanitaria, ilche vuol dire che non siamo stati “turbativi”della libera concorrenza. Se nonsaremo noi ad occuparci della veridicitàe della trasparenza dell’informazione suitemi sanitari, mi domando chi lo farà.Sulle commissioni disciplinari, l’antitrustchiede la presenza di componentilaici. È una richiesta accettabile?Già oggi, se il sanzionato fa ricorso,sull’atto disciplinare possono intervenireil Ministero della Salute, il giudice e laCommissione Centrale delle professionisanitarie, che è laica, mista. Ma credoche sia importante che il primo giudizioavvenga tra pari.Non crede che la scelta delle liberalizzazionicoincida con un sentimentodiffuso nell’opinione pubblicacontro i “privilegi” dei professionisti?Non si può affrontare questo tema conl’idea di “saldare i conti con la storia”.Piuttosto occorre fare un grande sforzoper far decantare quast’alea di resa deiconti, stando attenti agli equilibri socialiche si vanno a toccare. Capisco checerti settori vadano innovati e capiscoanche che qualcuno pensi che si possain questo modo creare molti nuovi postidi lavoro, a costo zero. Ma, a parte ilrischio di creare posti di lavoro “poveri”,non si può perdere di vista il ruolo civiledelle professioni che non può rinunciarea standard di qualità.Modernamente, che ruolo possonoavere gli Ordini professionali?Per quanto riguarda i medici e gli odontoiatricredo ci si possa riferire alle cosecontenute nel testo di riforma che avevamomesso a punto con il ministro Fazio.Primo: tutela e promozione della qualitàprofessionale, ovvero formazione e formazionecontinua, ovviamente in retecon le Università, con le Società scientifiche,con le istituzioni sanitarie. Secondo:preservare, garantire e sviluppare i contenutietici e civili di ogni prestazione professionale,attraverso la deontologia, cheè proprio la qualità caratterizzante delleprofessioni. Perché una prestazione professionaleva al di là del semplice contrattocommerciale, e le regole di mercato,da sole, non garantiscono tutto questo.E forse è proprio verso questo aspettoche una certa cultura liberista mostra piùinsofferenza.Ma davvero gli Ordini hanno sempreprotetto tutto questo? O piuttostonon hanno solo difeso gli interessi deiloro iscritti?Negli anni queste istituzioni hanno anchesvolto un ruolo di rappresentanza “sindacale”dei professionisti, che non ne avevanoaltrimenti. Ma oggi l’80% dei medicilavora in un sistema di regole molto preciso,che è il SSN, e dunque l’Ordine nonha più questa funzione di protezione.Nell’incontro che gli Ordini hannoavuto la scorsa settimana con la ministraSeverino voi non c’eravate. Perché?Perché gli Ordini sanitari fanno riferimentoal ministero della Salute e non al ministerodi Grazia e Giustizia.Avete comunque avuto scambi conrappresentanti del Governo su questitemi?Il ministro Balduzzi conosce le nostrepreoccupazioni, ma non abbiamo ancoraavuto occasione di parlare con altrimembri del Governo.30 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


FNOMCeOPEC: Posta Elettronica Certificata.Serve un elenco per tutti gli iscritti Facendo seguito alla precedenteComunicazione prot. 9231 del 28novembre 2011 inerente alla fattispecieindicata in oggetto si precisaquanto segue. Come anticipato, lanorma di cui all’art. 25, comma 4,della L. 183/11 ha integrato l’art. 16del DL 185/08 con il comma 7-bis,il quale prevede lo scioglimento e ilcommissariamento degli ordini chenon provvedano alla pubblicazionedell’ La Federazione, con nota del 14 dicembre2011, ha inviato al Ministerodella Salute una richiesta di chiarimentirelativa tra l’altro alla definizionedelle Pubbliche Amministrazioni legittimatead accedere all’elenco e allefinalità per le quali è consentito l’accesso.Data l’imminente scadenza deltermine previsto per la pubblicazione(31 gennaio 2012), il Comitato Centrale,riunitosi a Torino il 20 gennaiou.s., ha individuato un possibile percorsodi supporto agli Ordini: quelliche volessero aderire potranno (ovenon l’abbiamo già fatto) e inogni caso prima della scadenza deltermine del 31 di gennaio p.v. , alimentandoil flusso anagrafico secondo lemodalità indicate nel progetto FNOM-CeO - ENPAM. In ogni caso gli Ordiniche intendessero avvalersi delsupporto della federazione dovrannoespressamente autorizzare la stessaalla eventuale pubblicazione riservatadei dati in questione secondo lemodalità tecniche individuate dal Dipartimentodella Funzione Pubblicain seno al Ministero per la PubblicaAmministrazione e la Semplificazione.Sarà cura della Federazione adottarele necessarie misure di protezione peril trattamento di tali dati, i quali nonsaranno resi disponibili a soggetti terzi(esclusivamente Pubbliche Amministrazioni)se non dopo che i delicatiaspetti sui quali è stato chiesto appositoparere al Ministero della Salutenon trovino soddisfacente risposta.in conclusione si allega la richiesta diparere inoltrata al Ministero della Salutein data 14 dicembre 2011 non chéla dichiarazione tipo da trasmetterealla Federazione.AMEDEO BIANCONORME COMPORTAMENTALIPER I MEDICI CHE EFFETTUANO SOSTITUZIONISi ricorda che all’atto dell’affidamento/accettazione dell’incarico di sostituzione devono essere sottoscritti i seguenti punti:conto dei disagi dell’utenza.8-10 con risposta diretta del titolare o di altra persona).bilitàtelefonica e/o l’ambulatorio qualora fosse prevista attività ambulatoriale e deve effettuare le visite richieste anche se dovesse comportareun prolungamento dell’orario oltre le ore 10 del mattino.tireagli utenti una presenza effettiva nella sede d’attività del tutto simile a quella del titolare.principale è anche evitare disagi e servizi di scarsa qualità agli assistibili.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>31


FNOMCeOAl cliente va comunicatoil preventivo Nella Gazzetta Ufficiale n. 19 del 24gennaio 2012 - Suppl. Ordinario n.18/L - è stato pubblicato il Decretolegge24 gennaio 2012, n. 1 recante.Si evidenziano di seguito le normedi interesse specifico per la professionemedica e odontoiatrica conspecifico riferimento ai nuovi adempimentiprevisti per i professionisti.si rileva in particolare che l’art. 9recante prevedein particolare al comma 3 che“Il compenso per le prestazioniprofessionali è pattuito al momentodel conferimento dell’incarico professionale. In ogni caso la misura del compenso,previamente , deve essereadeguata all’importanza dell’operae va pattuita indicando per lesingole prestazioni tutte le voci dicosto, comprensive di spese, onerie contributi. L’inottemperanza diquanto disposto nel presente commacostitui sce illecito disciplinaredel professionista”.Pertanto appare importante evidenziareche l’obbligo del professionistadi comunicare per iscritto attraversoil c.d. preventivo al cliente il valoredella prestazione vi è solo se è ilcliente a chiederlo.AMEDEO BIANCO32 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


FNOMCeODiscipline affiniDecreto 20 settembre 2011 recante“Modifica ed integrazionedelle tabelle dei servizi e delle disciplineequipollenti ed affini”.Si segnala che nella Gazzetta Ufficialen. 267 del 16 novembre 2011è stato pubblicato il decreto 20settembre 2011 recante “Modificaed integrazione delle tabelle deiservizi e delle discipline equipollentied affini”.Il decreto all’art. 1 riconosce allaspecializzazione in “Chirurgia Plasticae Ricostruttiva” l’affinintà allaspecializzazione in “Ortopedia”, limitatamenteall’accesso alle unitàoperative di “Chirurgia della Mano”.L’art. 2 modifica le tabelle relativealle specializzazioni equipollenti dicui al decreto del Ministro della Sanaità30 gennaio 1998 nel senso diriconoscere alla Chirurgia plasticae ricostruttiva l’equipollenza allachirurgia della mano, mentre riconoscealla neurofisiopatologia l’equipollenzaalla neurologia.Infine sempre l’art. 2 riconosce allachirurgia generale l’affinità alla chirurgiapediatrica.RICORDATE...!È fatto obbligo a tutti gli Iscritti:a) denunciare all’Ordine ogni esercizio abusivodella Professione Medica ed ogni fatto che ledail prestigio professionale;b) informare la Segreteria di ogni eventuale cambiamentodi qualifica, di residenza e del conseguimentodi specialità o docenze, esi ben do ilrelativo attestato in competente boll o.PrestanomismoSi riporta per ulteriori reminescenza, l’Art. 8 dellalegge n. 1792, che così recita:1) Gli esercenti le professioni sanitarie che prestanocomunque il proprio nome, ovvero la propriaattività, allo scopo di permettere o di agevolarel’esercizio abusivo delle professioni medesimesono puniti con l’interdizione della professioneper un periodo non inferiore ad un anno;2) Gli Ordini e i Collegi Professionali, ove costituiti,hanno facoltà di promuovere ispezioni, pressogli studi professionali, al fine di vigilare sul rispettodei doveri inerenti alle rispettive professioni.COMUNICATO AGLI ISCRITTIAbbiamo attivato il nuovo servizio di segreteria telefonica.Quando telefonerete all’Ordine sentirete la voce del RISPONDITORE AUTOMATICO,che provvederà a smistare la chiamata secondo le esigenze di chi chiama.LE OPZIONI SARANNO: 1 PER PRATICHE ENPAM 2 PER PUBBLICITÀ SANITARIA E RUOLI 3 PER AMMINISTRAZIONE, ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI 4 PER COMMISSIONE ODONTOIATRISenza nessun imput digitato e rimanendo in lineala chiamata sarà dirottata al primo operatore disponibile.Confidiamo di poterVi dare un servizio miglioreLa segreteria dell’Ordine<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>33


FNOMCeOAntitrust: togliere agli ordini la vigilanzasulla pubblicità degli iscrittiGli Ordini professionali vanno privati diogni potere di controllo sulla pubblicitàeffettuata dagli iscritti, perché intema di comunicazione provvede giàl’Antitrust a vigilare sulla correttezzae trasparenza dei messaggi promozionali.È quanto propone l’Autoritàgarante del mercato e della concorrenzanel parere inviato giovedì scorsoa Governo e Parlamento in vistadel via alla cosiddetta “fase 2”, gliinterventi sulle liberalizzazioni annunciatida Monti per rimettere in moto ilpaese. Quella effettuata dal Garante,Giovanni Pitruzzella (foto), è una ricognizionea tutto campo che spaziadai trasporti all’energia, dal commercioai servizi locali, dalla distribuzionedel farmaco alle libere professioni. Eper quanto concerne gli ordini, l’Authoritynon solo ripropone l’abolizionedi qualsiasi tariffario (compresi i casiper i quali la Manovra Berlusconi bisancora ne autorizzava l’impiego) maipotizza anche un consistente ridimensionamentodelle competenzeordinistiche in materia disciplinare(mediante la separazione tra funzioniamministrative e giudicanti), in temadi formazione continua e soprattuttoGiovanni Pitruzzelladi vigilanza sulla pubblicità. «Il controlloda parte degli ordini sulla correttezzadei messaggi pubblicitari diffusi daiprofessionisti» scrive Pitruzzella nelParere «non trova alcuna giustificazionerazionale nell’ambito del nostroordinamento giuridico», anche perchégià l’Antitrust «è competente a esercitareil controllo sulla correttezza,veridicità e non ingannevolezza deimessaggi pubblicitari». Non concordacon l’Authority il presidente dellaFnomceo, Amedeo Bianco. «Se cosìsarà» spiega a Doctornews «avremobisogno di un secondo Antitrust chevigilasse sull’attività di cartello dell’attualeAntitrust. Scherzi a parte, il decretoBersani del 2006 - che rimuovevaogni limite alla comunicazione deiprofessionisti delegando agli ordini laverifica sulla trasparenza dei contenuti- aveva già modernizzato segnandoun punto di equilibrio tra le esigenzedel consumatore e le preoccupazionidel cittadino». L’Authority, è in sostanzail ragionamento del presidentedella Fnomceo, continui a fare ciò percui è stata creata: «Dubito che i suoifunzionari siano in grado di valutare lacorrettezza di un messaggio pubblicitariodai contenuti medico-sanitari»aggiunge «e poi vorremmo che primal’Autorità si concentrasse sul suo verolavoro. Sono passati più di due mesidall’invio della nostra segnalazione suGroupon, e ancora non ci hanno degnatodi una risposta. Spiegassero anoi e ai consumatori la trasparenza diofferte tanto distanti dai normali prezzidi mercato».✂<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong> - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, 1 - 37122 <strong>VERONA</strong>TEMPO LIBEROCERCO, OFFRO E SCAMBIO: ......................................................................................................................................................................................................DEPENNARE LE VOCI CHE NON INTERESSANO.....................................................................................................................................................................................................................................................................................................COGNOME ..............................................................................................................................................................................................................................................................NOME ..............................................................................................................................................................................................................................................................................INDIRIZZO ................................................................................................................................................................................................................................................................TELEFONO ..............................................................................................................................................................................................................................................................Nº TESSERA ORDINE ...............................................................................................................................................................................................................................34 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


ENPAMCome cambiala previdenza dei medicia cura dell’avv. Giovanni Vezza,funzionario EnpamLa previdenza dei medici, come quelladi tutti gli italiani, sta cambiando inmodo radicale. Gli scenari sono peròdiversi a seconda delle categorie interessate:per i dirigenti medici e iprofessionisti dipendenti delle case dicura (iscritti all’ex Inpdap e all’Inps),il 1° gennaio 2012 ha fatto il suo ingressoil nuovo calcolo con il sistemacontributivo pro rata e si sono pesantementeinaspriti i requisiti per l’accessoal pensionamento. In questocaso, tutti i tasselli sono al loro postoe la riforma è già legge (precisamentela legge 214/2011, che ha convertito ildecreto-legge 201/2011).Convenzionati e liberi professionistiPer i convenzionati ed i liberi professionistiiscritti all’Enpam, che da sempreadottano un sistema di tipo reddituale(calcolato cioè sui compensiricostruiti dalla contribuzione versata),il cantiere è ancora aperto, perché lalegge 214 ha modificato in peggio legià pesanti condizioni imposte alleCasse, con il rischio di vanificare le riformeche si erano già faticosamentecostruite e che dovevano entrare invigore il 1° gennaio 2013.MMG e dipendentiNon è certo possibile in questa sededare conto dettagliatamente di comecambieranno le carte di tutte le cinquegestioni dell’Ente. Per ora, rinviandoad approfondimenti successivi le altre,ci soffermiamo su due categorieparticolarmente numerose: quella deimedici di medicina generale iscrittiall’Enpam (quasi 69.000 professionisti)e quella dei medici dipendenti (circa150.000 unità).1) IL RIORDINO DEL FONDOENPAM DEI MEDICI DI MEDICINAGENERALECome è ormai noto, l’art. 1, comma763, della legge 27 dicembre 2006(leg ge finanziaria 2007) ha modificatoil disposto dell’art. 3, comma 12,della legge 335/1995, obbligando gliEnti di previdenza privati a ricondurrela stabilità delle gestioni entro un arcotemporale più ampio, pari a 30 anni, inluogo dei previgenti 15. In merito ai parametrida utilizzare per la determinazionedella citata stabilità trentennale,il Ministero del Lavoro e delle PoliticheSociali ha a suo tempo rappresentatoall’Enpam che, in sede di conferenzadei servizi tenutasi il 22 aprile 2009con il Ministero dell’Economia, “si èconvenuto di adottare, come indicatore,l’anno in cui il saldo corrente, datodalla differenza fra le entrate totali e leuscite totali, assume strutturalmentevalore negativo”. Quindi, in buona sostanza,se da un lato i Ministeri vigilantinon avevano ritenuto prudenziale ilconsiderare come indicatore l’anno diazzeramento del patrimonio, dall’altrolato il riferimento ad un passivo strutturaleconsentiva di ritenere che fossepossibile per alcuni anni attingere alpatrimonio per far fronte all’erogazionedelle prestazioni pensionistiche, purchéin tali anni la consistenza di talepatrimonio fosse in grado di garantirela riserva legale di cinque annualitàdelle pensioni in essere nel medesimoperiodo. Al fine di rispettare questaprescrizione legislativa, è stato predispostoil riordino della disciplina regolamentaredella gestione, secondo leseguenti linee di intervento:a) innalzamento graduale dell’etàdi vecchiaia, come di seguito indicato:Fino al 31.12.2012: 65 anni2013: 65 anni e 6 mesi2014: 66 anni2015: 66 anni e 6 mesi2016: 67 anni2017: 67 anni e 6 mesiDal 2018 in poi: 68 anniSi tratta dell’età prevista all’art. 7,comma 1 del Regolamento delFondo.L’innalzamento dell’età richiesta peril pensionamento di vecchiaia è unadelle leve generalmente più utilizzateper la stabilizzazione delle gestioniprevidenziali, come dimostra anchela recente manovra statale che porta– a regime – tale età a 67 anni.L’ulteriore lieve incremento propostodall’Enpam è da un lato giustificatodal diverso momento di ingresso deimedici nel mondo del lavoro (generalmenteposticipato rispetto alle altrecategorie), che tra l’altro determinauna maggior propensione a proseguireil rapporto fino a tarda età, edall’altro controbilanciato dall’ampiaflessibilità mantenuta per il pensionamentodi anzianità (ancora possibilea 58 anni con 35 anni di contributi ea 40 anni di contribuzione con qualunqueetà). L’elevazione gradualeadottata, di sei mesi per ogni annosolare, è stata concepita per evitare,nei confronti degli interessati, unospiacevole effetto rincorsa: in questomodo, infatti, la maggior parte degliiscritti che attualmente si trovano inquesta specifica fascia d’età potrà,anche nel periodo transitorio, conseguirei requisiti per il pensionamentosenza dover necessariamente raggiungerei 68 anni.Alla nuova età di vecchiaia sarannoarmonizzate anche le prestazioniprevidenziali accessorie (pensionidifferite, indennità di restituzione deicontributi, prestazioni per invaliditàtemporanea); un beneficio ulteriore siotterrà con l’allungamento del periodoper l’ammortamento dei riscatti afini previdenziali, che oggi (fatta eccezioneper l’allineamento contributivo)è possibile solo fino a 65 anni.b) incremento dell’aliquota contributivacon la seguente gradualità:Medici di Medicina Generale:16,5% fino al 31.12.2014, nel 2015aumento dello 0,5% e dall’1.1.2016aumento di un punto percentuale perciascun anno fino al 26% (2024);Pediatri: 15% fino al 31.12.2014,dall’1.1.2015 aumento di un puntopercentuale per ciascun anno fino al26% (2025);L’aumento della contribuzione, necessarioper limitare la riduzione del-<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>35


ENPAMle future prestazioni e mantenere unadeguato tasso di sostituzione, è statocalendarizzato a partire dal 2015,al fine di tenere conto del blocco delleconvenzioni, previsto dalla normativavigente fino a tutto il 2014, nonché deltempo necessario per la contrattazionee la stipula del nuovo Accordo,che potrebbe di fatto determinare uncongelamento dei compensi ancheper buona parte del 2015. In buonasostanza, si è in ogni caso voluta evitareuna riduzione della busta pagacollegabile all’aumento del prelievocontributivo.c) utilizzo di un coefficiente di rendimentoda applicare al compensomedio annuo per:Medici di Medicina Generale pari allo1,4% dal 2013 in poi, in luogo dell’at -tuale 1,5%;Pediatri, a partire dal 2013, calcolatoin proporzione all’aliquota di contribuzionesino a raggiungere l’1,4% dal2025 in poi;Transitati alla dipendenza: a partiredal 1° gennaio 2015, in proporzioneall’aliquota di contribuzione pro temporevigente per gli Specialisti ambulatorialiconvenzionati, sino a raggiungereil 2,30% nel 2023, in luogodell’attuale 2,90%.Si tratta dei coefficienti di rendimentodi cui all’art. 7, comma 5 del Regolamentoin vigore, laddove è previstoche, ai fini del calcolo della pensionefinale, per la determinazione dellapercentuale da applicare al compensomedio annuo che costituiscela base pensionabile, si sommanole aliquote relative a ciascun anno dicontribuzione effettiva, ricongiunta eriscattata.La riduzione del coefficiente di rendimento,imprescindibile per raggiungerei risultati attesi in terminidi equilibrio della gestione, è statacomunque limitata allo 0,1% annuo,pari a regime (cioè nel 2053) ad unariduzione del 4% del tasso di sostituzionenell’ipotesi di 40 anni di contribuzione.Per quanto attiene ai transitati alla dipendenza,il rendimento (disciplinatoall’art. 3, comma 4, della specificaAppendice regolamentare), per evitarepossibili sperequazioni, è allineatoa regime (2,30%) a quello (proporzionalmentepiù vantaggioso) dei più numerosiappartenenti alla medesimacategoria iscritti al Fondo Specialistiambulatoriali. Inoltre, a vantaggio dellacategoria, deve registrarsi l’impegnodella Fondazione ad uniformare,all’atto della riforma regolamentare, irequisiti per il pensionamento di anzianitàe di vecchiaia, attualmentemutuati dalla normativa vigente per ilavoratori dipendenti, a quelli dei loroomologhi convenzionati, certamentepiù vantaggiosi.I coefficienti di adeguamento in parolasono previsti all’art. 7, comma9, primo periodo, del Regolamento,laddove è riportato che ove l’iscrittomaturi i requisiti necessari per l’ottenimentodel trattamento ordinarioad una età inferiore rispetto a quellaprevista per la pensione di vecchiaia,la pensione viene ridotta in base alcoefficiente di cui alla specifica tabella,previsto per il mese di decorrenzadella pensione.La rideterminazione dei coefficienti diadeguamento in base ad un’aspettativadi vita più aggiornata rappresentail necessario contrappeso delmantenimento di un’ampia flessibilitàin uscita per i pensionamenti di anzianità.Solo con coefficienti aggiornati,infatti, il costo attuariale dell’anticipodella prestazione viene correttamentecompensato in modo da garantirel’equilibrio della gestione. Va altresìprecisato che i valori dovranno essereperiodicamente aggiornati in funzionedelle variazioni dell’aspettativadi vita, e che i coefficienti oggi proposti(scientificamente determinatidall’attuario di fiducia della Fondazione)sono solo lievemente peggiorativirispetto a quelli attualmente in vigore.d) dall’1.1.2013, per coloro che adetta data hanno almeno 50 annidi età, calcolo della retribuzionemedia annua base, utile ai fini delcalcolo della pensione, sui compensipercepiti dall’iscritto, rivalutatidall’1.1.2013 in base al 75%(in luogo dell’attuale 100%) dell’incrementopercentuale dell’indiceISTAT (nel rispetto del principiodel PRO-RATA);L’intervento riguarda l’art. 7, comma4, lettera b) del Regolamento delFondo, laddove viene previsto che,ai fini del calcolo della prestazionedovuta, dopo aver ricostruito il compensodi ciascun anno dai contributiversati e dalle aliquote contributivetempo per tempo vigenti, ai fini delladeterminazione della base pensionabilesi procede a fare una media di talicompensi annui, opportunamente rivalutati.Proprio a proposito di tale rivalutazione,testualmente si disponeche si rivaluta il compenso di ciascunanno come sopra ottenuto in baseall’incremento percentuale – calcolatosino alla seconda cifra decimale– registrato dall’indice dei “prezzial consumo per le famiglie di operaied impiegati” elaborato dall’IstitutoCentrale di Statistica tra l’anno cui siriferiscono i contributi stessi e quelloche precede l’anno di decorrenzadella pensione.La modifica, in sostanza, lascia invariatol’attuale sistema (rivalutazioneal 100% dell’indice Istat) esclusivamenteper coloro che al 1° gennaio2013 abbiano meno di 50 anni di età,cioè per gli iscritti nati dal 2 gennaio1963 in poi; per gli iscritti più anziani,invece, a partire dal 2013, i redditi sarannorivalutati al 75% di detto indice.La diversificazione della rivalutazioneconsente di introdurre un meccanismopremiante in favore degli iscrittipiù giovani, che rappresentano lacategoria maggiormente penalizzatadalla riforma, con rendimenti menoelevati a fronte di un prelievo contributivovia via più consistente; d’altraparte, la riduzione del 25% dell’indicizzazionedei redditi, applicandosisolo sulle annualità future, concretizzauna spiccata gradualità, chedi fatto consentirà una progressivaarmonizzazione fra le prestazioni degliinfracinquantenni e degli ultracinquantenni.A titolo informativo, va inoltre ricordatoche la rivalutazione dei compensial 75% dell’indice Istat non costituisceuna novità assoluta per i FondiEnpam, essendo già da tempo applicatapresso la “Quota A” del Fondodi previdenza generale e presso ilFondo della libera professione, oltreche presso il Fondo Specialisti esterni,per la quota eccedente una certasoglia di reddito.e) dall’1.1.2013 applicazione di unamaggiorazione del 20% dell’aliquotadi rendimento pro-temporevigente, per ogni anno di perma-36 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


ENPAMnenza in attività oltre l’età di vecchiaia,in luogo del’attuale 100%.La nuova disposizione viene a modificarel’art. 7, comma 9, secondoperiodo del Regolamento del Fondo,laddove è attualmente previsto cheove l’iscritto maturi i requisiti per iltrattamento ordinario ad una età superiorea 65 anni, le aliquote di rendimentoannuorelative agli anni di contribuzionesuccessivi al 65° anno dietà e fino e non oltre il 70° anno di etàcorrispondenti ad attività effettuatao allineata dopo il 1° agosto 2006, siapplicano in misura doppia.In buona sostanza, le attuali maggiorazionipreviste per gli attuali ultrasessantacinquennisi riducono dal 100%al 20%; tale riduzione è motivata dalfatto che già da tempo tali maggiorazioni,pur aumentando notevolmenteil costo delle prestazioni e costituendoquindi un elemento di squilibriodel sistema, non rappresentano unreale incentivo alla permanenza inservizio, dato il costante aumentodei pensionamenti di anzianità. Ilprogressivo incremento dell’età dipensionamento di vecchiaia, chepasserà a regime da 65 a 68 anni, lerenderà inoltre sempre meno influentisull’importo finale della prestazione.Per converso, al fine di contenere unulteriore contrazione dell’età media dipensionamento, si è ritenuto di mantenereun sia pur limitato meccanismopremiale, nella misura massimasostenibile dal sistema.Occorre a questo punto però focalizzarel’attenzione sul significativoelemento di novità, rappresentato dalDecreto-Legge 6 dicembre 2011, n.201, convertito nella legge 22 dicembre2011, n. 214, come pubblicatonel Supplemento Ordinario n. 276/Lalla Gazzetta Ufficiale n. 300 del27.12.2011, recante Disposizioni urgentiper la crescita, l’equità e il consolidamentodei conti pubblici, che alcomma 24 dell’art. 24 testualmenteprevede:“In considerazione dell’esigenza diassicurare l’equilibrio finanziario dellerispettive gestioni in conformità alledisposizioni di cui al decreto legislativo30 giugno 1994, n. 509, e al decretolegislativo 10 febbraio 1996, n.103, gli enti e le forme gestorie di cuiai predetti decreti adottano, nell’eserciziodella loro autonomia gestionale,entro e non oltre il 30 giugno 2012,misure volte ad assicurare l’equilibriotra entrate contributive e spesa perprestazioni pensionistiche secondobilanci tecnici riferiti ad un arco temporaledi cinquanta anni. Le deliberein materia sono sottoposte all’approvazionedei Ministeri vigilanti secondole disposizioni di cui ai predetti decreti;essi si esprimono in modo definitivoentro trenta giorni dalla ricezionedi tali delibere. Decorso il termine del30 giugno 2012 senza l’adozione deiprevisti provvedimenti, ovvero nelcaso di parere negativo dei Ministerivigilanti, si applicano, con decorrenzadal 1° gennaio 2012: a) le disposizionidi cui al comma 1 del presentearticolo sull’applicazione del pro-rataagli iscritti alle relative gestioni; b) uncontributo di solidarietà, per gli anni2012 e 2013, a carico dei pensionatinella misura dell’1 per cento”L’elemento più pesante della nuovadisciplina è rappresentato dal fattoche dalla dizione letterale della norma,peraltro confermata dai contattiinformali intercorsi con i tecnici delMinistero del Lavoro, la stabilità dellegestioni sembrerebbe valutabileesclusivamente sulla base del saldoprevidenziale (differenza fra entratecontributive ed uscite per prestazioni),senza tenere conto in alcun mododei rendimenti e del valore delle riservepatrimoniali.Va peraltro rilevato che il testo delcomma in questione, come innovato(su iniziativa dell’Adepp) dal maxiemendamentogovernativo in sede diconversione del citato decreto legge,è stato modificato nel senso diconcedere alle casse di previdenzaprivate ulteriori 90 giorni per la deliberazionedegli interventi prescritti: inbuona sostanza, quindi, le misure diriequilibrio dovranno essere adottateentro e non oltre il 30 giugno 2012.Alla Camera dei Deputati è stato inoltreaccolto dal governo l’ordine delgiorno alla manovra, che consentiràdi tenere conto dell’andamento tendenzialenell’assicurare saldi positivia 50 anni; in questo ambito, l’Esecutivoha però manifestato la propriacontrarietà a prendere in considerazioneil valore del patrimonio mobiliareed immobiliare all’interno del calcolovolto a dimostrare la presenzadell’equilibrio prescritto, espungendodall’ordine del giorno il passaggioche espressamente prevedeva talepossibilità.L’Enpam, di concerto con l’Adepp,rimane impegnato ad assumere ogniulteriore iniziativa, sia a livello parlamentareche ministeriale, per emendareovvero autenticamente interpretarele disposizioni sopra riportate, insenso ovviamente più favorevole pergli Enti di previdenza privati. Qualoracomunque il quadro normativo di riferimentonon dovesse registrare cambiamentisignificativi in tempo utile,sarà verosimilmente necessario, perrispettare i nuovi parametri legislativi,effettuare interventi ancora più incisivisu alcuni degli ambiti più sopraillustrati.Come comportarsiMa come debbono comportarsi nelconcreto i medici di famiglia che sonoin mezzo al guado? Chi non raggiungerànel corso del 2012 i 58 anni dietà ovvero i 40 anni di anzianità contributivanon può fare nulla se non attendereserenamente gli eventi continuandola propria attività.Per tutti gli altri, il consiglio è semprequello di privilegiare le prospettiveprofessionali rispetto a quelle previdenziali.E questo per due motivi: lapensione già maturata comunquenon si riduce (se non per il lieve aumentodelle penalizzazioni per il ritiroanticipato) ed il sistema contributivo(se davvero si fosse poi costretti adintrodurlo) non è poi così penalizzantecome lo si dipinge, specie se poilo si applica per un numero limitatodi anni. Insomma, se si ha in mentedi lavorare almeno fino a 68 anni, lapensione di domani sarà comunquesensibilmente maggiore di quella maturataoggi, anche se non così riccacome quella risultante dalle regoleattuali.Gli unici che forse potrebbero anticipareil loro pensionamento per evitarequalche lieve riduzione dell’assegnosono coloro i quali, avendo meno di65 anni nel 2013, avevano calendarizzatouna loro uscita dal lavoro nelbiennio 2013/2014. Per costoro (esolo per loro) potrebbe essere utileuna cessazione dal rapporto il 31 dicembre2012 (lettera di dimissioni allaAsl di riferimento entro il 31 ottobre2012).<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>37


ENPAMPer avere elementi più precisi, saràcomunque necessario attendere isuccessivi sviluppi della normativa inmateria.2) LA NUOVA PENSIONE DEGLIOSPEDALIERIMolto più pesante, invece la situazionedei medici dipendenti, ed in speciedegli ospedalieri, che nel brevevolgere di una notte hanno visto inalcuni casi ritardare la propria dataminima di pensionamento anche dicinque/sei anni. Come è stato giustamenterilevato, il sistema oggi in vigoreè senza dubbio molto più organicoe coerente, e non avrebbe (fatte salvenovità normative che non possonomai essere completamente escluse)più bisogno di alcuna manutenzionenormativa. Cerchiamo di esaminarele principali innovazioni, confrontandolecon il precedente regime.Passaggio al sistema contributivo.Prima della riforma, chi aveva maturatopiù di 18 anni di contributi alladata del 31 dicembre 1995, qualunquefosse stata la sua data di pensionamento,maturava il diritto al calcolocon il sistema retributivo integrale (ultimi10 anni di stipendio come basedi calcolo). Ora invece tutti gli iscrittiattivi vedranno comunque calcolatala quota di pensione riferita ai periodisuccessivi al 1° gennaio 2012 con ilmeno favorevole sistema contributivo.Pensione di vecchiaia. Prima dellariforma, a partire dal 2012, l’età peraccedere alla pensione di vecchiaiaera di 65 anni sia per gli uomini siaper le donne (con almeno 20 annidi contributi nel sistema retributivo),con l’aggiunta di un ulteriore annodella cosiddetta finestra mobile. Inrealtà, in questo ambito, per ora,non è cambiato nulla, perché, grazieall’inglobamento della finestra mobileall’interno dei requisiti, nel 2012 l’etàdi pensionamento è fissata a 66 anni.Tuttavia, in conseguenza dell’agganciodei requisiti all’aspettativa di vita,questo requisito non resterà stabile alungo: già dal 2013 passerà a 66 annie 3 mesi, e verrà poi adeguato concadenza biennale sulla base dei datiIstat. Nel 2021 l’età per il pensionamentodi vecchiaia non potrà esserecomunque inferiore a 67 anni. Per ilprincipio generale dei diritti acquisiti,si salvano tutti coloro che avevanogià conseguito il requisito previstodalla previgente normativa entro il31 dicembre 2011, e cioè gli uominiche avevano già compiuto i 65 anni esoprattutto le donne che ne avevanogià compiuti 61, ferma restando l’applicazionedella finestra di 12 mesi.Pensione di anzianità. In realtàadesso si chiama pensione anticipatae sono proprio da qui che provengonole note più dolenti. Secondo ladisciplina vigente prima della riformaFornero (e cioè sostanzialmente perla legge 247/2007) la pensione di anzianitàpoteva essere raggiunta condue canali:- con la cosiddetta “quota”, cioè lasomma di età anagrafica ed anzianitàcontributiva. Questo valore nel2011 e 2012 era stato fissato a 96,con un’età anagrafica minima di 60anni. In buona sostanza, a 60 annidi età con 36 anni di contributi (maanche a 61 anni con 35 di contributi)si raggiungevano i requisiti esi attendeva l’apertura della finestramobile di 12 mesi, pensionandosiquindi magari a 61 anni di età;- con il requisito unico dei 40 annidi anzianità contributiva. In questomodo, ad esempio, i mediciche avevano riscattato la laurea ela specializzazione ed avevano iniziatopresto a versare i contributipotevano aspirare a raggiungereil requisito a 59 anni, con una decorrenzadella pensione a circa 60anni per effetto della finestra.La riforma ha modificato in profonditàquesto sistema, cancellando lapossibilità di andare in pensione conil sistema delle quote e introducendoappunto la cosiddetta pensione anticipata,che consente di andare a riposoprima dell’età di vecchiaia soltantose si superano i 42 anni e 1 mese dicontributi per gli uomini (quindi, neicasi ipotizzati, non prima dei 61 annie 1 mese) e di 41 anni e un mese perle donne. Anche in questi casi, però,i requisiti sono agganciati all’aumentodell’aspettativa di vita e sono quindidestinati ad incrementarsi ulteriormentenel tempo.Ma non finisce qui: infatti per chi sceglieil pensionamento anticipato in etàantecedente ai 62 anni sono previstedelle penalizzazioni. In sostanza, seuna parte della pensione è calcolatacon il sistema retributivo, su tale quotaè applicata una riduzione pari ad 1punto percentuale per ogni anno dianticipo della decorrenza della pensionerispetto ai 62 anni per i primidue anni di anticipo; se gli anni dianticipo sono più di due, la riduzionepassa a 2 punti percentuali per ognianno. Quindi, ad esempio, se si riescead andare in pensione a 58 anni,la penalizzazione sulla quota al retributivosarà pari al 6% (1+1+2+2). Vainfine detto che per chi è interamentenel sistema contributivo (lavoratoriattivi dal 1° gennaio 1996) la pensioneanticipata può essere conseguitaanche all’età di 63 anni: devono peròessere stati versati almeno 20 anni dicontribuzione effettiva e l’ammontaremensile della pensione deve esserealmeno pari a 2,8 volte l’assegno sociale(oggi circa 1.200 al mese).Lavori usuranti. Per coloro che lisvolgono, la legge riconosce la possibilitàdi accedere alla pensione conrequisiti meno rigorosi rispetto a quelliordinari. La disciplina, anche in questocaso, è cambiata in pochi mesi inmodo assai significativo; il riconoscimentoprevidenziale era infatti contenutonel Decreto Legislativo 67/2011,ma poi è arrivata la Riforma Fornero.Con riferimento ai medici, rientranonella categoria i professionisti chehanno svolto (per almeno 7 degli ultimi10 anni e, a partire dal 2018, peralmeno metà della vita lavorativa) lavoronotturno per almeno 6 ore e peralmeno 64 notti all’anno (che diventano78 dal 1° gennaio 2008). Con lenorme in vigore, chi ha svolto attivitàusuranti può andare in pensione anticipatacon le vecchie quote dellapensione di anzianità (abrogate pertutti gli altri lavoratori). Quindi, per il2012 occorrerà quota 96 (almeno 60anni di età e 36 di contributi), mentreper il 2013 e gli anni seguenti ci vorràquota 97 (almeno 61 anni di età e 36di contributi). Ancora più alte le quotepreviste per coloro che hanno lavoratodi notte meno di 78 volte all’anno epiù di 64, mentre per tutti i lavoratoriusuranti restano in vigore le finestremobili di 12 mesi, che elevano di unanno l’età effettiva di pensionamento.Regime transitorio. Come si è dettosi salvano dalla stretta coloro cheavevano maturato i vecchi requisitialla data del 31 dicembre 2011. Inol-38 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


ENPAMtre, ci sono alcune eccezioni significative,che cercano di rimediare adalcune distorsioni evidenti:- gli uomini e le donne nati nel 1952possono pensionarsi a 64 anni dietà se nel 2012 arrivano ai 35 annidi contributi;- le sole donne che nel 2012 hannoalmeno 60 anni di età e 20 annidi contributi possono accedere alpensionamento sempre a 64 annidi età.Inoltre, ma soltanto fino al 2015, potrannoandare in pensione a 57 annile professioniste donne che hannooptato per il sistema contributivo, acondizione che abbiano maturato almeno35 anni di contributi.I rischi del sistema. Con la manovra,di fatto, ci saranno per tutti 6 anni dilavoro in più e quindi (allungamentodella vita permettendo) 6 anni di pensionein meno.Il giovane medico che non procedeal riscatto dovrà certamente lavorarefino a 70 anni, ed il pensionamento dianzianità tenderà a scomparire. Inoltrel’aumento dell’età pensionabileper i medici determinerà fatalmentedisoccupazione giovanile, perché iposti sono strettamente legati alladisponibilità delle strutture. Senzacontare che il lavoro del medicoospedaliero è molto delicato e dopouna certa età certamente vengonomeno riflessi e lucidità, tanto da renderequasi pericolosa un’operazionecondotta da un chirurgo quasi settantenne.Si tratta dell’età previstaall’art. 7, comma 1 del Regolamentodel Fondo.L’innalzamento dell’età richiesta peril pensionamento di vecchiaia è unadelle leve generalmente più utilizzateper la stabilizzazione delle gestioniprevidenziali, come dimostra anchela recente manovra statale che porta– a regime – tale età a 67 anni.L’ulteriore lieve incremento propostodall’Enpam è da un lato giustificatodal diverso momento di ingresso deimedici nel mondo del lavoro (generalmenteposticipato rispetto alle altrecategorie), che tra l’altro determinauna maggior propensione a proseguireil rapporto fino a tarda età, edall’altro controbilanciato dall’ampiaflessibilità mantenuta per il pensionamentodi anzianità (ancora possibilea 58 anni con 35 anni di contributi ea 40 anni di contribuzione con qualunqueetà). L’elevazione gradualeadottata, di sei mesi per ogni annosolare, è stata concepita per evitare,nei confronti degli interessati, unospiacevole effetto rincorsa: in questomodo, infatti, la maggior parte degliiscritti che attualmente si trovano inquesta specifica fascia d’età potrà,anche nel periodo transitorio, conseguirei requisiti per il pensionamentosenza dover necessariamente raggiungerei 68 anni.Alla nuova età di vecchiaia sarannoarmonizzate anche le prestazioniprevidenziali accessorie (pensionidifferite, indennità di restituzione deicontributi, prestazioni per invaliditàtemporanea); un beneficio ulteriore siotterrà con l’allungamento del periodoper l’ammortamento dei riscatti afini previdenziali, che oggi (fatta eccezioneper l’allineamento contributivo)è possibile solo fino a 65 anni.Enpam, sentenza Tarconferma autonomia cassaLe casse di previdenza dei professionistigodono di piena autonomiae quindi non possono esserericomprese nell’elenco Istat delleamministrazioni pubbliche. Dal TarLazio buone notizie per l’Enpam nellestesse ore in cui la querelle con ilGoverno sull’articolo 24 portava allamobilitazione delle sigle mediche. Lasentenza dei giudici amministrativi,infatti, ha tra i suoi effetti quello disottrarre gli enti privatizzati dalle normedelle Manovre 2010 e 2011 cheparalizzavano gli stipendi dei dipendentie le spese di gestione.L’intervento del Tar nasce dal ricorsopresentato dall’Adepp (l’associazionedelle casse professionali) perottenere l’esclusione dell’Enpam edegli altri enti di categoria dall’elencodelle amministrazioni pubbliche exlegge 196/09. In tale elenco, hannoosservato i magistrati, sono statericomprese «le “unità istituzionali” inpossesso dei requisiti richiesti dalRegolamento Ue 2223/96-SEC95».Il provvedimento dell’Unione, tuttavia,indicava tra tali condizioni lacapacità di «influenzare la gestione»dell’amministrazione pubblica, cosache non si può dire delle casse privatein quanto il d.lgs 509/94 riconosceloro «la completa autonomiacontabile, organizzativa, gestionale efinanziaria».Come detto, tra le ricadute della sentenzac’è l’esclusione dell’Enpam (edegli altri enti) dalle Manovre Tremontidel 2010 e 2011, che oltre a bloccareil trattamento economico delpersonale dipendente e ridurre del5/10% gli stipendi per valori superioria 90/150 mila euro (fino al 2014), autorizzavanoil ministero delle Finanzea decretare tagli alle spese di funzionamentoin caso di scostamenti dagliobiettivi di pianificazione economica.Secondo indiscrezioni, è consistentela probabilità che il Governo presentiappello al Consiglio di stato.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>39


ENPAMIl furto del patrimonio ENPAM:chi sono i 40 ladroni?Averli avuti in casa a guardare arredie forzieri, e poi trovarseli al governo alegiferare sulle casse private. A chiunqueverrebbe un legittimo dubbio. Ilprof. Mario Monti, advisor di GoldmanSachs, è rimasto a lungo sul nostro libropaga (dico nostro perché l’ENPAMè di noi medici), e nell’articolo dell’uscitaprecedente di Verona Medica l’abbiamovisto dispensare consigli e indicazionisu come gestire il patrimonio,che stimava in 11 miliardi di euro complessivi,tra investimenti mobiliari e immobiliari.A chi non farebbero voglia?Tutti abbiamo capito in cosa consistela nuova “riforma”: si impone alle casseprivate di garantire l’equilibrio tra contributie uscite in termini di prestazioniprevidenziali a 50 anni, senza comprendervil’utilizzo del patrimonio, cioè11 miliardi. Qualcuno mi sa spiegareche abbiamo messo insieme a fare unpatrimonio siffatto se non lo possiamoutilizzare? Facciamo un passo indietro.Diversi anni fa lo Stato ha decisoche non sarebbe più riuscito a pagarele pensioni ai medici, eccetto i dipendentipubblici e privati sotto gestioneINPDAP e INPS. Ha quindi dovuto esigerela costituzione di enti privatizzaticome l’ENPAM. In seguito, invece diincentivare queste forme di risparmioe investimento oculato che non vanoa gravare sulla disastrosa e malgestitaspesa pubblica, lo Stato, unico frai Paesi europei, le sottopone a doppiatassazione, ossia sui versamentie anche sui rendimenti: è tassato ilpatrimonio di un ente ed è tassata lapensione erogata. Pertanto per paradossoi medici pagano le pensioniagli altri mediante il prelievo fiscale suicompensi professionali e sui contributiversati all’ente (l’INPS pesa fino al 40%delle prestazioni sulla fiscalità generale),e per ringraziarli il Paese impedisceloro di utilizzare il patrimonio (tassato)per pagarsi le pensioni.Sono state formulate diverse ipotesisu questo tipo di manovra, che sottopongoall’attenzione dei Colleghilettori:- l’operazione è una sorta di stresstest allo scopo di individuare lecasse “sane” sotto il profilo dellasolvibilità, e inglobare eventualmentenell’INPS quegli enti chenon dovessero garantire sostenibilitàa lungo termine;- all’opposto, uno stress test che individuile casse “sane” allo scopodi inglobarne il patrimonio;- il prof. Monti ha messo gli occhi abillo tempore sui nostri 11 miliardi,e adesso fa di tutto per esporli atassazione e speculazione;- esiste un concreto timore del governoe della politica a causa dellagobba previdenziale, nei terminidi doversi presto o tardi accollarele prestazioni previdenziali di entiche in ogni caso non potranno piùgarantire pensioni così generose(avvertite come diritti acquisiti):sarebbe dunque un’operazionetesa ad obbligare le casse ad abbassarele pensioni e aumentare lequote contributive.Comunque sia, la domanda che tuttigli attuali e futuri contribuenti si fannoè più o meno questa: quanto dovròguadagnare per garantire contributisufficienti a pagare le pensioni a tuttii colleghi in trattamento di quiescenzasenza poter usare il patrimonio, eriuscire anche a sopravvivere? È infattiparadossale, proprio di fronte all’imminenzadella gobba previdenziale,impedire all’ente di usare i risparmiaccumulati, perché ciò significherà fargravare tutto il peso del carico pensionisticosulle giovani generazioni, tantopiù che si prevede carenza di professionisti,secondo quanto certe forzepolitiche sbandierano come emergenzanazionale.Pochi, tassati, affardellati da un caricocontributivo esagerato, chi terrà in piedila sanità di questo Paese? In realtàla domanda getta ombra su tutta la futuraclasse dirigente, e sulla sostenibilitàin toto del welfare e della produttivitàdi un Paese sempre più in ginocchio.E pensare che proprio i giovani medicisono stati usati come grimaldelloideologico per giustificare la manovra,mettendo loro sotto il naso la pesantedifferenza di trattamento tra l’attualeretributivo o contributivo misto,e l’emergente contributivo puro: peril misero piatto di lenticchie della parificazionedi trattamenti saremmo dispostia pagarli tutti noi? Presi in girodue volte, tassati due volte, derubatidue volte.CARLO MATTEO PERUZZININuova pagina WEB dell’Ordine dei Medici Chirurghie degli Odontoiatri di Veronawww.omceovr.itInformazioni e servizi “on line”40 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


SINDACATI MEDICISciopero dei medicidi famigliaE fatta da un Prof. Monti che seimesi fa era stato consultato comeconsulente dell’ENPAM, proprio pergarantirne la certificazione dell’ottemperanzaalla norma precedente suitrent’anni !!!Comunicato FIMMG-Veneto sullosciopero del 9 e 10 febbraio deimedici di famiglia e dell’11 e 12febbraio dei medici di ContinuitàAssistenziale.L’EMPAM è un Ente previdenzialea gestione privata: ciò significa chesi sostiene autonomamente con lecontribuzioni degli iscritti, garantendoloro una redditività migliore sullequote versate, avendo rinunciato allacopertura della fiscalità generale ovvero,a differenza degli altri Enti pubblici,avendo concordato l’esclusionedell’eventuale ripianamento di disavanzida parte dello Stato.Per garantire la solidità economica hacostituito un patrimonio sia in liquiditàche immobiliare, soprattutto per fronteggiareil previsto incremento di spesache si verificherà entro i prossimidieci anni, per l’aumento numerico deimedici in quiescenza.Attualmente subisce una doppia tassazionesulle liquidità e una ulterioreimposizione fiscale, come ogni contribuente,sul patrimonio immobiliare.Circa tre anni fa lo Stato ha impostoche gli ENTI privati dovessero dimostrarela capacità di garantire l’erogazionedei sussidi previdenziali per itrent’anni successivi, dimostrando laconsistenza del patrimonio monetarioe immobiliare, pena il “riassorbimento”dell’Ente (e quindi del suo patrimonio)da parte dello Stato stesso (e quindicon redditività per gli iscritti ridotta inquanto riallineata a quella prevista pergli enti di Stato): l’EMPAM ha dimostratola propria capacità economica.Con la legge 214 del 22 Dicembre u.s.lo Stato ci riprova: la norma prevede:“... entro e non oltre il 30 giugno 2012,l’Ente deve dimostrare misure voltead assicurare l’equilibrio tra entratecontributive e spesa per prestazionipensionistiche secondo bilancitecnici riferiti ad un arco temporale dicinquanta anni.”Ovvero l’Ente deve garantire (in seimesi!) che le entrate contributive (versamentidei medici in attività) riuscirannoa coprire le uscite (pagamentodelle pensioni) nei prossimi 50 anni,senza tener conto dell’eventuale utilizzodel patrimonio immobiliare.È chiaramente un’ipotesi impossibileper una situazione come la nostra,che prevede il pensionamento quasicontemporaneo, in circa 5 anni, del35% degli iscritti, situazione ben notae per la quale era stato appositamenteed oculatamente previsto l’accumulodi un patrimonio immobiliare adeffetto “tampone” proprio per fronteggiarelo sbilanciamento tra entrateed uscite.Il rifiuto del Governo, in sede di approvazionedella manovra, di consentirel’utilizzo temporaneo del Patrimonioper superare il carico derivantedall’andamento della curva demograficadei Medici, garantire un equo pattofra generazioni e offrire prestazionia funzione solidaristica e di equità sociale,costituisce chiaramente unamanovra finalizzata allo “scippo”del patrimonio accumulato daiMedici, per ricondurlo nella voraginestatale, con la conseguenteriduzione della valorizzazione dellepensioni dei medici.Attualmente la gestione dell’Enpamfatta da medici per i medici ha consentitoe consentirà di avere un riconoscimentopensionistico dei contributimigliore a quello del sistemapubblico (oggi per ogni 1000 euro dicontributi versati dal MMG, ne vengonoriconosciuti di pensione, controi euro che l’INPS riesce a riconoscereai propri iscritti per gli stessi1000 euro versati).L’eventuale passaggio al regime contributivodell’INPS comporterebbe irisultati indicati nella tabella sotto (calcolatimediamente sulle contribuzionidi un massimalista):ovvero una diminuzione di almeno il30% della valorizzazione della pensionedel MMG.Senza benefici per la collettività e peril bilancio dello Stato, ai medici, chenon hanno mai usufruito dell’ombrelloprotettivo della fiscalità dello Stato,viene sottratta la disponibilità dirisparmi previdenziali accumulati neltempo.Ciò costituisce il tradimento di un dirittofondamentale di cittadinanza.Senza considerare che i medici contribuisconoda sempre alle pensionierogate dall’INPS attraverso la tassazionedei loro redditi e la doppiatassazione del loro Patrimonio previdenziale.Ma soprattutto senza assolutamenteETÀ PENSIONAMENTO 58 65 70CONTRIBUTI VERSATI 318.000 437.000 528.000CON REGOLAMENTO ATTUALEMENSILE LORDO3.174 4.826 6.090CON REGOLAMENTO PREVISTO 4.233 5.553CON CONTRIBUTIVO PURO 2.089 3.144 4.944<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>41


SINDACATI MEDICIconsiderare che i Medici di MedicinaGenerale attualmente concorrono aisacrifici richiesti al Paese con il bloccodei loro contratti, ed in particolareanche con l’aumento delle spesegestionali (affitti degli studi, utenze,costo dei servizi e dei materiali), continuandoinvece a garantire, di tascapropria, una pari assistenza di primolivello alla popolazione. LUCIO PASQUALETTOMEDICI SPECIALISTI PER LA FRANCIA2MBC Santé (www.2mbc-sante.fr) società francese di reclutamento specializzata nel reclutamento dei medici europei, ricerca medici specialistiper gli ospedali publici, le cliniche private e degli stabilimenti di salute della Francia.Le specialità ricercate sono le succesive: anestesia e rianimazione, radiologia, gastroenterologia (obbligatoria endocsopia digestiva), cardiologia,medicina fisica e riabilitazione, medicina del lavoro, chirurgia oculistica (obbligatoria FACO), chirurgia urologica (obbilgatoria laparoscopiae endoscopia), psichiatria, pneumologia (obbligatoria broncoscopia e polisonnografia), reumatologia.I contratti sono a durata determinata, indeterminata e contratti di esercizio liberale.Stippendi attrativi; mesile netto è superiore a 5000 nel sistema pubblico) e superiore a 6000 (nel sistema privato). L’allogio per i primi 3mesi è gratuiti.Condizioni: buona livello di francese parlato e scrive, nazionalità europea, suscettible di inscritto all’ordini dei medici in Francia.Le persone interessate possono mandare il loro CV all’indirizzio: recrutement@2mbc-sante.frMarina BernhardResponsable 2MBC42 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


LIBRI RICEVUTILa dietetica fra tradizionee rinnovamentoÈ un piacere particolare presentarel’ottimo testo a cura di LucianoBonuzzi. E ringrazio RobertoMora di avermene affidato l’incarico.Recensioni ne ho fatte sempre pocheed ho sempre trattato il testocome un saggio breve. Luciano Bonuzziè un amico. Punto. Luciano èuno storico ca pace. E me ne sonoreso conto leggendolo puntualmentesu Verona Medica e qualche voltainvidiandogli alcune intuizioni. Poi,Luciano, ama parlare del cibo e neglianni ha tro vato una sua coerenzanel dire. Il suo par lare con affetto (inprimis!), con esperienza ed originalitàdel cibo sarebbe povero e forseopaca, per se ma è l’enfatizzazioneed insistenza sulla sua valenza nellasocialità\so cializzazione che lo rendepregevole ed originale. La prendelarga. Per arrivare ad affermareil suo concetto deve fare un rapidoexcur sus sull’alimentazione umanaattraverso le lente modifiche delgesto. Quest’affetto per lui ed il suolavoro incessante deriva anche dalriconoscermi maestro nel dire di storiadi Piero Camporesi che del ciboe delle relazioni conviviali ad essocon nesse, si è più volte occupatonei suoi numerosi testi a stampa eda cui ho abbondantemente attintoquando mi sono lentamente calatonelle vicende bas somedievali del mioorefice.Quan do Bonuzzi af fer ma: “Trop pospes so il cibo viene inteso come unasorta di carburante, un insieme dinutrienti che possono essere ingeritiin ogni momento della giornata senzatener conto degli aspetti esteticie di aggregazione umana che connotanola convivialità, sia in formadomestica che in quella festosa delbanchetto occasionato da qualchericorrenza”. E “Oggi, assai spesso,non esiste più il pasto consumato infamiglia: si mangia, per necessità esenza per plessità alcuna, nella mensascolastica, in quella della fabbricao in quegli impersonali refettori chefanno parte di catene distribuite intutto il mondo.”Mi sento in totale sintonia con lui.E a conferma cito quello che scrissi,alcuni anni fa, su Verona Medicaa proposito della morte di un pegolotto:“Il fast food era un cibo sveltoe quasi insapore, che certamentenon induceva in ulteriori tentazioni.In questo mondo non erano presentipernici e beccacce, capponi e pasticci”.E “Seppure non eterna, era egualmentedura la pena coi vini adulterati,i pomodori al temik, le carnegonfie di ormoni can ce rogeni, le primizieprive di vermi ma traboccantidi pesticidi, le sogliole al mercurio,l’ac qua all’atrazina, l’aria pesante ditetraetile di piombo”. Il dire della attualede ge nerazione dei cibi, del lorogusto sca dente e della scomparsadella con vivialità che da sem pre neaccompagnava il consumo (non soloaffettuosità di genitori, figli e amanti,ma anche severi contrasti di opinione,a volte degenerati fino alla rissa)non è un sterile nostalgia di untempo passato che per stereotipodev’essere sempre felice (ma nondimentichiamo mai che la nostra èl’unica generazione che sta invecchiandosenza avere mai conosciutola guerra), ma un’aspira zione al buonvivere per i sapori, gusti, profumi inbocca, addirittura i colori che caratterizzanole vettovaglie. Bonuzzi, aquel che mi si dice, è un assiduo ricercatoredelle vestigia di questi cibid’antàn. Anch’io spesso mi emozionoper certi gusti antichi che ormaitrovo solo in Lessinia, nelle nostresplendide valli e montagne. Operecome questa, al di là del significativocontributo culturale, hanno anche,preminentemente, a mio avviso, unavalenza sociale di recupero e valorizzazionedel nostro invidiabile patrimonioalimentare e vinicolo.CARLO MARCHINO ALL’USO INGANNEVOLEDELL’IMMAGINEDEL MEDICOIn merito ai messaggi radiofonici e sulla cartastampata, relativi a contratti di telefoniadi una nota azienda del campo, la FederazioneNazionale degli Organidei Medici Chirurghi e Odontoiatridichiara:1) Di essere totalmente estranea all’usodell’immagine del medico che in questapubblicità viene fatto.2) Di avere elaborato un esposto al Garantedel Mercato sulla liceità di tale comunicazione,che usa l’autorevolezza di unacategoria professionale per validare lapropria offerta commerciale.3) Di avere intrapreso una valutazione legalesu eventuali profili di responsabilità civilenell’uso illegittimo dell’immagine delmedico, che incide sul decoro e sull’indipendenzadella stessa, alla cui tutela èpreposto. con obbligo di legge (DLCPSn. 233/46), l’Ordine professionale.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>43


GIOVANI E PROFESSIONIS.O.S. – SostituzioniChi è interessato alle sostituzioni è pregato di compilare e spedire l’apposito tagliando (vedi pag. 19).Si prega inoltre di indicare i propri dati in maniera chiara (stampatello).MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN MEDICINA GENERALECognome - Nome Via Località Dipl. formaz. M.G. Telefono 1 Telefono 2AGRESTI LUIGI Via G. Trezza Verona NO 340 4069008AMANTEA CAMILLA Verona NO 340 8493077ANNECA ROSANNA Via Oslavia 11 Legnago NO 335 1928285ARMANI SERENA Buttapietra NO 347 1371202ARZENTON MARIANNA Via Pozzotto 3 Bevilacqua NO 348 7075297BALDUCCI TIZIANA Via Redentore 9 NO 339 6954129 3421287849BAMBACE CLARA NO 348 7625192BAR MARIANA Via Don Sturzo 5/B Negrar NO 338 7925720 045 7500193BARAC ALA Via Gen. Dall’ora 54 Monzambano NO 340 0699282BASCHIROTTO CINZIA Via Torrente Vecchio 5/A Verona NO 349 1258067 045 916357BAZZUCCO GIGLIOLA Via Ariosto 13 Castel D’azzano NO 349 7837584BENEDETTI BEATRICE Via Pieve Di Cadore Verona NO 045 915767BERGAMINI CORINNA Via Rosmini 7 Verona NO 347 2111574BIONDANI TATIANA Via Paglia 7 Verona NO 347 0875231BISCARDO CARLO ALBERTO Via Del Bersagliere 14 Verona NO 347 2314109BISSOLI PAOLA Via Del Bracciante 1/a NO 340 6128277BONANI ANNA Str. De Pont Arif 1 Moena NO 328 823037BONGIOVANNI GIULIO Via Bengasi 7 Verona NO 340 3624720BRISTOT CATERINA Via Ognissanti 4 Verona NO 349 5344121BUSCEMI LAURA Via Chioda 115 Verona NO 340 3492111BUZZI ELEONORA Povegliano V.se NO 380 1759564CAPONE FILOMENA NO 340 5389117CARPEGGIANI GUILHERME Lug, Riva Battello 10 NO 3282410290CASAROTTO SERENA NO 3476807374CASTELLLINI MAURIZIO Piazza Marconi 6 Sommacampagna NO 347 2229569CATTAZZO ELENA Cazzano di Tramigna NO 346 7666549CAVALIERI VALENTINA Via Boschi Povegliano (VR) NO 045 7970790 328 6957047CERAVOLO ROSSANA Via Polesine 65 Verona NO 338 3641543CHEMELLO FRANCESCA Via Toscanini 19 Schio NO 328 1750499COATI IRENE Volargne di Dolcè NO 340 1733199 045 7731244COGHI ALESSANDRA Via Oberdan 14 Castel D’Azzano NO 347 4029759COLOMBAROLI ELENA Via Camalavicina 31 Valeggio s/m NO 340 2391194 045 7902445CORTESI MARIA GRAZIA Corso Porta Nuova 42 NO 347 4884646COSTANZI SILVIA Verona NO 346 5736917CUBRANIC KORACA ZELJKICA Pastrengo NO 347 3487487DALLE VEDOVE FRANCESCO Villafranca di Verona NO 349 4589495DANCHIELLI CARLOTTA PAOLA Vicenza NO 0444 922789 349 0084078DELLANTONIO ALESSANDRA Trento NO 3403482360DI GAETA GIUSEPPE Via Adria 3 Verona NO 338 1007117DI LEO ERNESTO Via Lanaroli 35 Verona NO 349 1058696EPURE MIHAELA CRISTINA Via B. Montanari Verona NO 392 7509915FERRARA GIADA Verona NO 3472136164FILIPPINI GIULIA Via Roma Gazzo Veronese NO 339 2505919FORIERI ELISA Via ruffo 11 Verona NO 340 8742930 045 520191GABALDO MONIA Via Della Speranza 38 Villafranca SI 347 1649233 045 6302944GARIBBA ALESSANDRA TINA Via Spina 16 NO 347 7065231GAVRILITA ELENA Via Adamello 29 NO 348 0316484GEREMIA GIULIA Lungadige Cangrande 6 Verona NO 348 5253592GIANNELLI FRANCESCA Via Centro 22 Verona NO 338 3625647GIORDANO MARIA VITTORIA Via Anzani 11 Verona NO 349 8645500GIUSTOZZI GLORIA Via Santi 2 Caldiero NO 333 3147739GOJINETCHI VASILE Via Mantova 59 Peschiera D/G NO 328 8020358GUARDALBEN EMANUELE Bussolengo NO 347 9420737GUARDINI NADIA Via Gela 31 Verona SI 045 566969 349 232533644 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


GIOVANI E PROFESSIONICognome - Nome Via Località Dipl. formaz. M.G. Telefono 1 Telefono 2HABASH ELIAS Via Praissola 18 San Bonifacio NO 339 4573366HAYEK ABDALLAH NO 348 5763324HAZIZOLLI DRITJON Verona NO 349 4361506HIJAZI QUITAIBA Via Giordano Bruno 26/4 Verona NO 328 7735031IHNATAVA TATSIANA Vicolo Santa Cecilia Verona NO 327 7448096INDOLINO MARIA Via Adria 11 Verona NO 333 7045943INZALACO GIULIA Via Cesiolo 20 Verona NO 320 0208129 045 8344245KALOUT KAMEL Corso Milano 136 Verona NO 347 6724694LA FRANCA ELUISA NO 329 2142882 091 8782596LAVORGNA BARBARA Via Favretto 16 Verona NO 329 4239871LEHMAN STEFANO Via P. Sgulmero 34 verona NO 3475583282LULLI CHIARA Via Maroncelli 12 Verona NO 328 0240410MALFERMONI GIULIO Via S. Da Polenta 4 Verona NO 340 5394964MANCUSO MICHELA Via Adria 3 Verona NO 392 1668363MANTOVANI ELENA Via Cherso 65 Verona NO 347 6972730MARANGONI ERICA Via Marsala 81/a Verona NO 045 8348055 333 6013613MARCOLINI LISA Via Brigata Savoia 1 Verona NO 347 7336779MARCONI VALERIA Via San Matteo Soave NO 349 1857154MASSAGRANDE NICA Via 24 Maggio 73 S. Giovanni Lupatoto NO 045 549869 347 9644976MASSARUTTO ALESSIA Via Aldo Moro 1/a Sommacampagna SI 328 2660746MENEGHINI VALENTINA Via XIII Maggio 1 Arcole NO 348 7647901MESSINA OLIMPIA Via Sant’Angela Merici 4 Verona NO 320 8816205MICHELETTI NICOLA Via Saval 19 Verona NO 3480625422MINERVA GIORGIO Via Zattoni 56 Verona NO 347 0487352MINGOLLA LUCIA Via Giorgione 2 Verona NO 045 2224406 346 3131450MOLIBARI ALBERTO Via Orazi 1 verona NO 347 1526814 045 7810780MORETTI FRANCESCA Quartiere Palladio Zevio NO 393 9607106MUSETTI PAOLA Via Sicilia 12/b Verona NO 338 1339033NIENSTED RICHARD NO 3297422678NUZZO TERESITA Domegliara NO 340 8020582OBINU LUCA NO 346 0237386OTTOBONI MANUELA Peschiera D/G NO 340 4811841PARISI GRAZIELLA Via J. Kennedy 60 Zevio NO 347 5856766PASETTO TRYSA Via Roveggia 27/a Verona NO 339 7286242PASINI ALBERTO Via Mattaranetta 10 Verona NO 328 8832413PASQUALETTO CRISTIANA Via Ravenna 13 Verona NO 328 0393800PASSARIN OLGA Strada Peschiera 15 Verona NO 349 2367156PAVANELLO LAURA Via B. Giuliari Verona NO 348 7708480PELLEGRINI NADIA Via Vilmezzano 62 Caprino V.se NO 349 5202798PELLONE ANTONIETTA Via Franchetti 4 Verona NO 347 1749664PERON SILVIA Via L. Einaudi 1/a Monteforte D’Alpone NO 340 0631022PIAZZI UMBERTO FILIPPO GIULIO Villafranca di Verona NO 349 3504274PIGHI ANDREA Strada per Montecchio 6 Verona NO 340 0671750 045 918550POUR ESMAELIAN MONIREH Via Mazzini 35 Caprino V.se NO 334 2007690 045 6230887PRANDO SILVIA Viale Europa 5 Vigasio NO 349 1880958PROSPERO ELISA Via Milano 40 Peschiera D/G NO 328 3097609RAMA ROMANA Lega Veronese 8 Verona NO 320 1896140RAPAGNANI PAOLA NO 349 1202236RIGATELLI ALBERTO Via F. Cilea 7 Legnago NO 347 9764278 0442 23924RIGOTTI ERIKA Via Caovilla NO 3401956361RIGOTTI FRANCESCA V.lo S. Maria in Organo 1 SI 335 5941022ROSSATO RICCARDO FRANCESCO Via A. Vespucci 35 Sanguinetto NO 0442 365273 349 2961114ROSSI ANDREA Via Teatro Vecchio 12 Mantova NO 393 3305881 037 6224114ROSSI MARIANNA Via G. Vincenti 10 Verona NO 340 6763709ROSSI MASSIMILIANO Via Algeri 19 Verona NO 349 2653070RUTA ELENA Via Del Doatore 12 Albaredo D’adige NO 347 2597635SABBAGH LARA Verona NO 335 6575282 393 4167295SABBAGH DANIA Visa Imola 12 Verona NO 340 7774501SANNINO ANNA Via Muro Padri 24 Verona NO 338 8304440SANSOTTA NAIRE Via S. Angela Merici 4 Verona NO 329 7158223SARTORI VALENTINA Via L. Da Quinto 111 Verona SI 340 6235787SCARPERI ANNA Via Quattro Novembre 11 Verona SI 328 4840238 045 835227SCHINELLA STEFANO Verona NO 045 918428 340 3434528SCRINZI GIULIA Via Nicola Mazza 75 Verona NO 340 6024850SHOKA ZAHI Via Imola 2 Verona NO 347 2313146 333 2384260<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>45


GIOVANI E PROFESSIONICognome - Nome Via Località Dipl. formaz. M.G. Telefono 1 Telefono 2SONKOUE HOMERE Via Campetti 20 Caldiero NO 347 8207893SORLETO MICHELE Via Bellette 16 San Giovanni Lup. NO 347 8937362SPATOLA LEONARDO Via A. Mocenigo 2 Verona NO 340 4143371SPOLADORE CRISTINA Via G. Verdi 168/b Minerbe (Vr) NO 0442 640823 347 9008048SPOLADORE ILARIA Via G. Verdi 168/b Minerbe (Vr) NO 0442 640823 347 9007880STAGNOLI CLAUDIA Verona NO 340 3061639STANCARI LORENZO Via Campagnazza 11/b Marmirolo (mn) NO 349 8328416STEFANI AMBRA S. Pietro di Morubio NO 380 4154933STUMPO MARIO FRANCESCO Via C. Angiolieri 18 Castel D’Azzano SI 333 4890436SURANO MARIA GRAZIA Via Martini 2 Verona NO 349 1949826TABACCO CARMINE NO 333 8652314TABIICA ANGELA Salita Santa Lucia Verona NO 3285919598TEZZA GIOVANNA Stallavena NO 340 6687216TEZZA GIOVANNA Verona NO 340 6687216TOFFANELLO GIULIA Via M. Ortigara 9/a Verona NO 347 7161347TOMELLERI SILVIA Via Nogare 10 Dossobuono NO 045 516494 329 4048413TORNIERO CLAUDIA Via Dei Grolli 14 Verona NO 333 8010289TRESPIDI CARLOTTA Verona NO 340 2627979TURATI MARIA GRAZIA Via Matteotti 8/9 S. Maria di Zevio NO 335 6302775TURCO CAMILLA Via Cesiolo 18 Verona NO 045 918321 347 5156098ULERI STEFANO Via Olmo 8 Vigasio NO 335 7440613VERNA ANNAMARIA Via Castello 12/a Castel D’azzano SI 347 7861608 328 9067502VOLPE GIUSEPPE Via Murano 43 Roana (VI) NO 335 6763374WEYNE MAGNUS FERNANDA Verona NO 045 8166039 346 9489862ZAMBONI CRISTINA Verona NO 3286664374ZAMPIERI ELISA Via Tombeio 12/a Grezzana NO 045 980198 340 3739880ZANETTE EMANUELA NO 349 2340599ZANGHI SALVATORE NO 340 4173550ZARDINI DANIELA Via S Sofia 5 San Pietro Incariano SI 045 6801986 340 2865879ZATTERA MASSIMILIANO Via Valpantena 92/c Verona SI 348 0617360 045 8701245ZECCHINI MONICA Caprino V.se NO 349 4308917ZENORINI ANDREA Via Siedlce 21 Pescantina NO 340 6031137 340 9768134ZIVELONGHI CAMILLA Bussolengo NO 349 8784442 045 6701248ZOCCARATO ANTONELLA Via S. Giovanni 1 Legnago NO 339 8714514 0442 629280ZONZIN CRISTINA Via Mantova 3 Bonavigo NO 349 2984405MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN PEDIATRIACognome - Nome Via Località Telefono 1 Telefono 2AGESTI LUIGI Via G. Trezza 36/a Verona 340 4069008AKASHEH GEORGE Via del Capitel 13/B Verona 045 526846 340 0910058ANDREOTTI GIANCARLO Via Calcirelli 3 Verona 348 2932506Barac Ala Via Gen. Dall’Ora 54 Monzambano 340 0699282DEPLANO EMANUELA Via Colombine 5 Verona 340 9331099FABBRICI ROMINAVeronaHabash Elias Via Praissola 18 San Bonifacio 339 4573366KALOUT KAMEL Corso Milano 136 Verona 347 6724694PASQUINI ANNA Via C. Cadrega Verona 349 7288070PJESHKA MYRVETE Viale Spolverini 112 Verona 338 4174551POUR ESMAELIAN MONIREH Via Mazzini 35 Caprino V.se 045 6230887 334 2007690RIGOTTI ERICA Via V. De Gama 1 Negrar 340 1956361SHOKA ZAHI Via Imola 2 Verona 347 2313146 333 2384260STUMPO MARIO FRANCESCO Via C. Angiolieri 18 Castel d’Azzano 333 4890436ULMI DANIELA Via A. Vivaldi 7 Tregnago 340 2335107VERNA ANNAMARIA Via Castello 12/A Castel d’Azzano 347 7861608 328 9067502VOLPE GIUSEPPE Via Murano 43 Roana (VI) 335 6763374EPURE MIHAELA CRISTINA 392 750991546 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


TEMPO LIBEROChi cerca… trovaPreghiamo chi è interessato a compilare il modulo che si trova a pag. 34 ed a volercelo inviare.Si prega inoltre di scrivere l’annuncio in maniera chiara (stampatello).Si raccomanda di segnalare alla Redazionele inserzioni andate “a buon fine” per permetternela “Clearance”. La Redazione provvederàcomunque alla sospensione degliannunci dopo un certo numero di pubblicazioni.Si accettano solo annunci “brevi”.VENDO Ecocardiografo 2D Color dopplerEsaote, modello MY LAB 30 CV consoftware XVIEW in ottime condizionianno 2008, completo di carrello, sondacardiologica adulti, stampante Sonyb/n, software di analisi completo, softwaredi refertazione. Prezzo trattabile.Tel. 335 6865240Tessera Ordine n. 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