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Spazio Tecnico - CDU Consorzio Distributori Utensili

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INDICEZOOMPROTEZIONE E ABBIGLIAMENTO: SICUREZZA INNANZITUTTO. MA NON SOLOLa fotografia di un settore che tiene nonostante la crisi e si innova coniugandoalte performance con un ritorno al “made in Italy”MEETINGFIERE & EVENTILa 27esima BI-MU/SFORTEC supera quota 60 mila - Automotive e logisticatra le novità di MECSPE - Fornitore offresi: la filiera meccanica scommettesul futuro - Tutto esaurito per BLECHexpo e SCHWEISStecREPORTMACCHINE UTESNILI: IL SETTORE REAGISCE A DUE VELOCITÀRipresa confermata sui mercati esteri, con ordini in crescita del 45%. I mercatiinterni vivono ancora una fase di forte difficoltà, con numeri che si presentanopiuttosto critici.L’INTERVISTAR.ETE. IMPRESE ITALIA: LA VOGLIA DI FARE SQUADRA PER CAMBIAREGiorgio Guerrini, presidente nazionale di Confartigianato Imprese, alla guidadel secondo semestre del sodalizio che raccoglie le 5 organizzazioni dei“piccoli”.NEWSLA VETRINA DELLE NOVITÀInformazioni in diretta sulle novità e le proposte dai marchi fornitori convenzionaticon il Consorzio Distributori Utensili CDU.TRENDINCENTIVI: LE PMI NELL’ AGENDA NAZIONALE ED EUROPEAL’attenzione alle PMI continua a restare alta, almeno nella programmazionedelle agende delle istituzioni nazionali ed europee. I principali provvedimentiprevisti nel 2011.FOCUSSTRESS E LAVORO: LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONEDefinito il vademecum per i datori di lavoro per la valutazione del rischio distress lavoro-correlato in azienda. Lo schema è concepito per essere utilizzatoin azienda senza l’intervento di consulenti.UTILITàMEDIAZIONE: L’ ALTERNATIVA EFFICACE ALLE CAUSE CIVILICresce l’attenzione verso uno strumento di giustizia alternativa semplice,veloce ed economico. Con l’entrata in vigore della conciliazione obbligatoriadiminuirà il contenzioso.PAG. 04PAG. 08PAG. 12PAG. 14PAG. 19PAG. 23PAG. 26PAG. 29<strong>SpazioTecnico</strong>anno 17 - numero 43 - marzo 2011spedizione in abb. postale 70% filiale di milanoeditore: Consorzio cdu - sede legale: via rugabella, 1 milanosede operativa: via delle gerole, 19 caponagocoordinamento: CORRELAZIONI SAS - LECCOdirettore responsabile: giorgio cortellastampa: CATTANEO PAOLO GRAFICHE - OGGIONOautorizz. tribunale di lecco n. 3136 del 21/09/95 (n. 9/95 reg.per.)| 3


Temi come l’ergonomia, il comfort, la vestibilità sonocosì andati ad arricchire di valore aggiunto l’aspettopiù propriamente funzionale. E la forza del “brand”si è andata ad imporre SPECIE sui prodotti di abbigliamento,PROPOSTI attraverso collezioni stagionali chericalcano le tendenze tipiche della moda.L’aggiornamento che la legislazione inmateria ha subito in questi vent’anni havia via fatto emergere nuovi rischi e, contemporaneamente,ha generato nei produttoridi dispositivi di protezione individualeun lavoro costante di ricerca edaggiornamento, con l’obiettivo di offrireprodotti non solo in linea con le normative,ma in grado di offrire ulteriori caratteristiche,che li facciano preferire aipropri competitor.Temi come l’ergonomia, il comfort, la vestibilitàsono così andati ad arricchire divalore aggiunto l’aspetto più propriamentefunzionale. E la forza del “brand” si èandata ad imporre soprattutto sui prodottidi abbigliamento, proposti semprepiù attraverso collezioni stagionali chericalcano le tendenze tipiche della moda.LA PAROLA AI PRODUTTORI.Un vero e proprio fenomeno, che la crisidell’industria e dell’edilizia ha soloin parte ridimensionato. Certo, anche inquesto caso, le difficoltà che il manifatturieroha incontrato hanno determinatoriduzioni negli ordini. Ma, diversamenteche per altri prodotti impiegati neglistessi settori, nella scelta dei capi d’abbigliamentotecnico per il lavoro il prezzo èvenuto a costituire una variabile non cosìdeterminante, a parità di rispondenza aiDPI.Sono altri, infatti, i parametri in base aiquali si effettuano le valutazioni: a cominciaredalle prestazioni tecniche legatealla scelta dei materiali impiegati ealle loro caratteristiche di comodità, traspirabilità,idrorepellenza, salubrità.IL SEGMENTO CALZATURE.“Il 2010, se pur con un inizio non brillante,ha dimostrato una lenta ripresadal secondo trimestre, consolidatasinettamente nell’ultimo trimestre. Le previsioniper il 2011 vedono un consolidamentodel lavoro svolto nel 2010. La stimaprevista sarebbe di una crescita del7% - 10% rispetto all’anno precedente. Ciauguriamo fortemente di poter concre-| 5


Rispetto al passato c’è un ritorno al made in Italy.Sembra che l’utilizzatore del DPI stia maturando unacultura diversa: la tendenza verso un prodotto chegarantisca non solo gli standard tecnici ma anche unottimo comfort e sicurezza dei materiali utilizzati.Vantaggio nº2 : ComfortComfort al femminilesulla scena del mondo antinfortunistico,premiando chi ha scelto di privilegiare laqualità ad una politica di prezzo”.“La “vera battaglia” fra i produttori diantinfortunistica, ovvero fra coloro cheinvestono in ricerca e sviluppo di nuovetecnologie e non si limitano ad apporreun’etichetta su un prodotto importato,oggi si svolge sul campo della qualità, acolpi di performance, comfort del prodotto,facilità d’uso. - continuano in SperianProtection - È in questa direzione che noici muoviamo da sempre. Il nostro obiettivonon è solamente quello di immetterenel mercato nuovi DPI tecnologicamenteavanzati o con performance e qualità particolari.Vogliamo proporre all’utilizzatorevere e proprie “soluzioni di sicurezza”,a partire da consulenze, formazione delpersonale, training ... In sostanza creareuna partnership con il distributore al finedi garantire alle industrie un partner che© Copyright 2010Perché offra un ?“servizio completo””.In questa direzione va, per esempio, unadelle Giubbotto ultime novità: : Picguard, un sottoguantoLeggero resistente e dotato alle di punture tessuto di siringhe,realizzatoelastico,inassicuramultistratoun confortdi fibra paraeccellente.aramidica e rivestimento ceramico, cheUna miscela di confort eoffre protezionesicurezza.senza compromettere lasensibilità tattile. In funzione delle condizioniCinturaambientale:in cui lavora, l’utilizzatorepuò indossare sopra il Picguard tutti iBuon supporto dorsale grazie alguanti materiale disponibili della per cintura ogni protezione. in schiumaad alta densità.IL SOLLEVAMENTO Assorbimento della traspirazione SICURO.grazie al tessuto di spugna dellaDa oltre parte 50 interna anni della il Gruppo cintura. Tractel ®opera nel settore “trazione e sollevamento”con una gamma di prodotti completa,che va da prodotti quali Tirfor ® eTirak (argani-paranchi a fune passantee paranchi a catena manuali ed elettrici)a strumenti di pesatura elettronica, qualii dinamometri Dynafor . A questa specializzazioneha, più di recente, aggiuntoaltre due linee di prodotto: una per la sicurezzaindividuale ed una per le piattaformesospese.“Il 2010 è stato sicuramente un annodifficile. Le attrezzature dedicate all’industriahanno subito il colpo maggiormente,mentre il settore dei dispositivianticaduta, legati più al mondo dell’edilizia,ha dimostrato segnali di stabilità etalvolta di crescita, sopratutto nel settoredelle linee di vita e punti di ancoraggio.Tractel è impegnata a fondo nella ricercae sviluppo per realizzare prodotti semprepiù performanti ed ergonomici, a partireda alcune imbracature che hanno già vin-Imbracatura ElastracLa nuova generazione di imbracatureche unisce comfort, durata e sicurezzawww.tractel.c| 7


MEETINGFIERE & EVENTILa 27esima BI-MU/SFORTECsupera quota 60 milaSi è chiusa lo scorso 9 ottobre la ventisettesima biennale della macchinautensile, robot e automazione, con 60.047 visite registrate.Sono invece state 1.223 le imprese espositrici.GRANDE AFFLUSSO DI PUBBLI-CO NONOSTANTE LA CRISI.La manifestazione promossa da UCI-MU-SISTEMI PER PRODURRE ha confermatoanche per l’edizione 2010 il suocarattere internazionale, con 2.996 visitatoristranieri, in rappresentanza di 75 paesi,e con il 44% delle imprese espositriciprovenienti dall’estero.Dati che, come commenta Alfredo Mariotti,direttore generale UCIMU-SISTEMIPER PRODURRE, testimoniano però unacerta sofferenza del settore: “I dati dichiusura di questa edizione di BI-MU - haaffermato - riflettono esattamente il momentoeconomico. Così come la scorsaedizione della mostra (2008) registrò numerida record in linea con l’andamentodell’economia e del settore, questa edizionerisente, seppur parzialmente, dellacrisi che ha provocato il blocco degliinvestimenti per l’intero 2009”. Una notapositiva è invece quella fatta registraredall’afflusso di pubblico nei cinque giornidi mostra: “Gli espositori - ha continuatoAlfredo Mariotti - hanno espressogenerale soddisfazione per l’esito dellamanifestazione, che speriamo possa essereun ulteriore passo verso il rilanciodell’attività dei costruttori di macchineutensili, robot e automazione”.“D’altra parte - ha sottolineato GiancarloLosma, presidente UCIMU-SISTEMI PERPRODURRE - sebbene i dati presentaticonfermino che la ripresa è in atto, grandetimore resta per possibili ricadute.Conosciamo la debolezza della domandainterna, rispetto a quella espressadai mercati stranieri; per questo motivochiediamo che massima attenzione vengadedicata allo studio di incentivi chepossano sostenere il sistema economicodalla base con l’obiettivo di ridare veroslancio a tutta la filiera”.“In particolare - ha continuato Losma- l’associazione ribadisce la necessitàdello strumento degli ammortamentiliberi che da anni i costruttori richiedonoa gran voce. Indispensabile, poi, è la8 | SPAZIO TECNICO


LOSMA: “SONO IndispensabilI la REintroduzionedellA detassazione degli utilireinvestiti nell’acquisto di macchinaria elevata tecnologia e GLi incentivi allarottamazione dei macchinari obsoleti”.reintroduzione dello strumento di detassazionedegli utili reinvestiti nell’acquistodi macchinari a elevata tecnologia, cuisi aggiunge il provvedimento di incentivialla rottamazione dei macchinari obsoleti.Strumenti utili a garantire anche ilmantenimento della competitività del nostrosistema economico”.L’ampia e variegata offerta di settorein mostra alla 27esima BI-MU, che si èconcretizzata nelle circa 3.000 macchineesposte, per un valore complessivo di 300milioni di euro, è stata arricchita dal fittoprogramma di eventi collaterali.Dalle rassegne specialistiche,quali IL MONDO DELLA SALDATU-RA, IL MONDO DELL’ASSEMBLAGGIO,IL MONDO DEGLI STAMPI e IL MON-DO DELLA FINITURA, ai convegnidi QUALITY BRIDGE, cui hannopartecipato oltre 900 persone,dedicati all’analisi delle tematichedi maggior interesse pergli operatori del settore, a PIA-NETA GIOVANI, uno spazio dedicatoai 5.005 studenti delle scuolesuperiori e dell’universitàche hanno visitato la mostra.Ad affiancare la biennale della macchinautensile è stata, come di consueto, SFOR-TEC, mostra della subfornitura tecnica, dicomponentistica e lavorazioni strutturali,promossa da CIS-COMITATO INTERAS-SOCIATIVOSUBFORNITURA.circa 3.000LE macchineesposte, perun valorecomplessivo di 300milioni di euro.| 9


MEETINGFIERE & EVENTIAutomotive e Logisticatra le novità di MECSPEEdizione numero dieci per la fiera internazionale delle tecnologie diproduzione, a Parma dal 24 al 26 marzo. Particolare attenzione, perl’edizione 2011, sarà dedicata all’industria dei trasporti.DUE nuovi saloni e incontricon gli espositori.Decimo compleanno per MECSPE, lafiera internazionale delle tecnologiedi produzione in programma presso Fieredi Parma dal 24 al 26 marzo 2011.Tra le novità di questa decima edizione cisaranno due nuovi saloni tematici, Automotivee Logistica, che andranno ad affiancarsiagli altri sette già presenti.Questi, quindi, i nomi dei saloni organizzatinell’ambito della fiera: MECSPE - lacittà della meccanica specializzata -; Eurostampie Plastix Expo - il mondo deglistampi e dello stampaggio -; Subfornitura- la più grande fiera italiana per le lavorazioniin conto terzi -; Motek Italy – l’automazione,la robotica e le trasmissioni dipotenza -; Control Italy – la metrologia ela qualità - ; Trattamenti & Finiture – iltrattamento e la finitura delle superfici -;Automotive – i materiali, le tecnologie e lasubfornitura per l’industria dei trasporti-; Logistica –i sistemi per la gestionedella logistica, le macchine e le attrezzature.Nel2010 MECSPE ha fatto registrare23.238 visitatori, mentre superavano ilmigliaio gli espositori presenti.Accanto all’esposizione, la manifestazioneprevede vari momentidi approfondimento tecnologicoe di confronto congli espositori. Per la prima voltanell’edizione 2011 i visitatoriavranno inoltre la possibilitàdi fissare in anticipo un incontrocon gli espositori attraversoil sito www.mecspe.com.Al mondo dei trasporti saranno dedicatiiniziative ed appuntamenti che, oltre apresentare le produzioni di eccellenza delMade in Italy e le soluzioni più innovativeper la mobilità del futuro, offriranno unafotografia del comparto grazie all’interventodi accademici ed esponenti del settoreindustriale.10 | SPAZIO TECNICO


IN TESTA AI PAESI DI DESTINAZIONE DELL’export è la Cina,dove va il 15,1% delle macchine utensili italiane. Segue,con il 9,8%, la Germania. Al terzo posto si colloca laFrancia (5,8%), seguita dagli Stati Uniti (5,7%). L’India è ilsecondo dei mercati di destinazione asiatici, con il 5,3%.il buon livello di crescita, con un valoreassoluto di 108,6, superiore di qualchepunto rispetto a quello dell’anno base (il2005, pari a 100).Il gap tra mercato internoe mercati esteri.destare preoccupazione per il futuroA è però la forte discrepanza che si rilevatra la raccolta di ordini sul mercatointerno e sui mercati esteri.Infatti, a fronte di ottime performanceoltreconfine, con un indice degli ordiniall’estero in crescita dell’80,7%, rispettoal quarto trimestre 2009, per un valoreassoluto pari a 120,9, l’indice degli ordiniraccolti dai costruttori di macchine utensilisul mercato domestico segna un calodell’8,3%, per un valore assoluto pari a75,5: un numero che si è raggiunto solonel 2008, nel pieno della crisi, e prima diallora solo nel lontano 1993.Più rassicuranti i dati su baseannuale: la raccolta ordini risultacresciuta del 36% (per unvalore assoluto pari a 82,5), rispettoal 2009, in virtù dell’incrementodi ordinativi esteri(+50,2%) e interni (+15,5%, maturatonei primi sei mesi).La necessità di un rafforzamentodel settore.Secondo Giancarlo Losma, presidentedi UCIMU-SISTEMI PER PRODUR-RE il ritorno alla stagnazione del mercatointerno è un segnale allarmante, che richiedeuna reazione immediata da partedelle imprese italiane costruttrici di macchineutensili e in particolare “rende piùurgente il loro rafforzamento, in terminifinanziari e organizzativi”, pena il rischiodi vedere “compromessa anche la capacitàdi intercettare la domanda espressadal mercato estero, al momento unicafonte di crescita”.L’industria nazionale, fa notare Losma,“ha un parco macchine con un’età mediadi vent’anni, e quindi non può avvalersidell’innovazione introdotta in questo periodo”.Il ruolo delle Istituzioni.Secondo il presidente di UCIMU, è perònecessario che anche le Istituzioniconcorrano al sostegno delle impresenazionali, rendendo disponibili risorse“attraverso strumenti come il Fondo Italianod’Investimento, che favorisce la patrimonializzazionedelle imprese di piccolee medie dimensioni, permette loropiù facile accesso al credito, ne sostienei progetti di sviluppo di medio-lungo terminee promuove una più strutturata presenzasul mercato estero”.“In parallelo – continua - è necessarioincentivare le reti di impresa e le formedi aggregazione tra imprese di piccole emedie dimensioni che permettano la creazionedi realtà aziendali maggiormentecompetitive a livello internazionale”.ALL’ESTERO, NELCORSO DEL QUARTOTRIMESTRE 2010,I COSTRUTTORI DIMACCHINE ITALIANEHANNO REGISTRATOUNA CRESCITADELL’80,7%RISPETTO ALLOSTESSO PERIODODEL 2009.| 13


L’INTERVISTAA COLLOQUIO CON...R.ETE. IMPRESEITALIA: LA VOGLIADI FARE SQUADRAPER CAMBIARE.Giorgio Guerrini, presidente nazionale diConfartigianato Imprese, alla guida del secondosemestre del sodalizio che raccogliele 5 organizzazioni dei “piccoli”.A poche settimane dall’avviodella Presidenza delsecondo semestre diR.ETE. Imprese Italia,qul’è il bilancio dalla suacostituzione ad oggi? Qualii temi su cui si è lavoratoe i traguardi raggiunti?Rete Imprese Italia nasceper dare voce comunee identità, visibilità, allepiccole e medie imprese,all’impresa diffusa, al ‘popolodel fare impresa’.Nell’interlocuzione con leistituzioni, con la politica,con le forze sociali, ReteImprese Italia sta facendopesare la forza unitariadelle organizzazioni chela compongono. Insiemeassociamo 2,6 milioni diimprese che producono il59,8% del valore aggiuntonazionale e danno lavoroal 58,5% di tutti gli occupatidel Paese.La strada intrapresa dallenostre 5 Confederazioni èquella giusta. Siamo presenticon attività di analisie di proposta a tutti i ‘tavoli’e in tutte le occasioni incui si decide il futuro dellepiccole imprese. Il caso piùrecente riguarda la firmadell’accordo post moratoriadei debiti delle Pmi.Ora, però, questo metododeve essere applicato sualtri fronti importanti peril rilancio dell’ economia.Come la semplificazionedella burocrazia che pesaper 16 miliardi sulle imprese,la riduzione degliadempimenti fiscali e dellapressione tributaria, laliberalizzazione dei servizipubblici locali per arrivarealla soluzione del graveproblema dei ritardi deipagamenti della PubblicaAmministrazione e delleimprese committenti. Unproblema, questo, che nel2010 è peggiorato: i tempimedi di pagamento si sonoallungati di 31 giorni, provocandoun maggiore onerefinanziario per le impreseartigiane di 1.760 milionidi euro.Quali sono i principali vantaggie le maggiori criticitàdel presentarsi comeun fronte comune nei confrontidelle istituzioni?Noi di Rete Imprese Italiaabbiamo avuto il coraggiodi cambiare: ci impegniamoogni giorno a fare sintesi, atrovare ciò che ci unisce nelnome dell’interesse degliimprenditori e del Paese.Certo, non è sempre facile.Ma vedo uno sforzo comune,condiviso dalle nostre5 Organizzazioni: facciamoleva sulle rispettive storie e14 | SPAZIO TECNICO


individualità per costruiree rendere visibile la nostraidentità collettiva.A qualcuno Rete ImpreseItalia è sembrata un fattostrano, forse perché in Italiatroppo spesso prevale ladivisione. Si ha troppa pauradi cambiare, di rinunciarea qualche privilegio. Ecosì si finisce per anteporreinteressi particolari, sacrificandoil bene comune.Noi, invece, abbiamo sceltoproprio il bene comune. Enon mi riferisco soltanto alpatrimonio di imprenditorialitàdei nostri associati,ma anche e soprattutto alfuturo del Paese, a quellasperanza di nuovo sviluppocui non possiamo rinunciare.Quali saranno secondo leile sfide per le piccole impresenei mesi di ripresalenta che pare ci aspettinonel futuro prossimo?Il 2010 non è certo stato unanno brillante, ma nemmenocatastrofico come l’annoche lo ha preceduto. Leprospettive di questo 2011non sono esaltanti perchénon sono stati rimossi gliostacoli alla crescita. Segnalipositivi stanno arrivando,dal secondo semestredello scorso anno,dalle aziende che esportano.Quindi c’è bisogno diun rilancio fortissimo. Altrimentidovremo abituarciall’idea di essere un Paeseche non cresce.Riduzione della pressionefiscale, lotta alla burocrazia,contenimento dei costidella pubblica amministrazionee della politica: gliostacoli da rimuovere perfare spazio allo sviluppodelle imprese sono sempregli stessi.Lo Stato deve imparare afare un passo indietro, lasciandospazi a chi è piùorganizzato ed efficiente.Soprattutto in settori, qualila sanità, la previdenza,l’occupazione, dove si devetornare a modelli di welfareefficiente, a un sistemamutualistico territoriale.Serve un nuovo rapportotra banche e imprese persostenere gli sforzi di quegliimprenditori impegnatiad agganciare la ripresa.Come giudica la politicadel Governo a favoredelle PMI? C’è stato effettivamenteun aumentodell’attenzione alle piccoleimprese da parte delleistituzioni, negli ultimianni? E quali prospettiveapre lo Statuto delle Imprese?L’attenzione alle Pmi va riempitadi fatti. C’è necessitàdi fare un salto dalla politicadel dire alla politica delfare. Come diceva Einstein,le idee migliori vengononei momenti di crisi. Ebbene,mai come ora abbiamol’occasione per rompere gliindugi e fare quelle tantecose che non costano nullaalle casse dello Stato.Proprio pochi giorni fa ilVice Presidente della CommissioneEuropea On. AntonioTajani ha scelto Romaper presentare la revisionedello Small business Actche costituisce una grandeopportunità per le piccole emedie imprese italiane. Noici aspettiamo che la lineaguidadello Small BusinessAct, ‘Pensare innanzituttoal piccolo’, si traduca prestoin realtà. Per questo| 15


ingessano il Paese e bloccanoil futuro delle nuovegenerazioni.La piccola impresa si èstoricamente riconosciutanel proprio territorio eha vissuto dei legami conesso, traendone ricchezza,ma anche alimentandoil tessuto economico esociale delle comunità vicine.È un’immagine cheha ancora senso e valoreo è qualcosa di superato afavore di altro?Il nostro è il Paese che,nell’Ocse, vanta il più altonumero di piccole e medieimprese, 4.231.900, parial 94,7% del totale delleaziende italiane, che impieganoil 58,5% della forzalavoro e contribuisconoal 60% della ricchezza prodottanel Paese. Credo chenon si possa rinunciare aquesto patrimonio.Non ci nascondiamo gli effettidrammatici che la crisiha prodotto e continuaa produrre sui piccoli imprenditorie sulle loro famiglie.Eppure, nel nostroPaese continuano a nascere520 imprese al giorno.È l’Italia produttiva, l’Italiadell’economia reale chenon ha perso la voglia direagire.Questa Italia aspetta soloun segnale. Ma deve essereun segnale ben chiaro.Di una cosa abbiamo paura:dell’esitazione a cambiare.La crisi non può essereun alibi per non agire.Per non fare quelle riformeche da tanto, troppo tempostiamo aspettando.R.ETE. Imprese Italiapuò essere vista come unesempio di aggregazione,un tema sempre più all’ordinedel giorno anche perle piccole imprese: credeche le nostre imprese sianomature per poter superarel’individualismo afavore di un progetto o unobiettivo comune?In questi cinque anni la crisiha sconvolto l’economia,ha messo in ginocchio moltenostre aziende, ha distruttocertezze che sembravanogranitiche. Ma anche inquesto vogliamo vedereun aspetto positivo: dallatempesta della crisi sonoemersi agli occhi di tutticapacità e valori tipici delnostro mondo, delle nostrepiccole imprese, troppo alungo nascosti e sottovalutati.Sono i valori dell’aggregazione,della mutualità,del radicamento territorialeespressi dai Confidi,dai Consorzi di costruzioni,dalle reti di collaborazione,dagli Enti bilaterali.Sonoquesti i valori che Rete ImpreseItalia vuole portareoltre la crisi.| 17


NEWSLA VETRINA DELLE NOVITàCOD. 43.03Litd all’avanguardia nellaproduzione di utensili diamantatiIl diamante entra nell’industria. Da punto dipartenza per una tecnologia d’avanguardia,diventa trampolino di lancio per sessant’annidi successi dell’utensileria diamantata,esportata in tutto il mondo. Alla Litd di Beinascoè proprio così, da tre generazioni. Sinda quando, nel 1947, venne aperto il primolaboratorio artigianale. Era da poco terminatala guerra e negli anni del boom economico,i fratelli Lanzavecchia iniziavano a sperimentarenuove tecnologie.Oggi, alla guida della Litd c’è Andrea Lanzavecchia.Rappresenta la terza generazionedella famiglia. È in azienda da quasi 25 annie sa perfettamente che alla base di una storiaaziendale di oltre mezzo secolo, ci sonola grande qualità, la competitività, la rapiditàdella consegna, l’assistenza.Vastissima la gamma di applicazioni offertedalla Litd, misurate e costruite sulle esigenzedel cliente. In prima fila, le mole diamantateper affilatura, taglio, rettifica di acciai,metalli duri, vetro, ceramica, resina e pietre;poi ci sono gli utensili elettrolitici e quelli indiamante naturale, le paste diamantate (laPlus-Litd), e le polveri di diamanti. Tutto realizzatonei quattro reparti aziendali: divisionemole diamantate, divisione galvanica, divisioneutensili per diamanti e divisione lavorazionimeccaniche. L’esperienza, il magazzinocostantemente aggiornato, lo staff qualificato,la collaborazione con le aziende produttricidi maggior prestigio del settore e l’importazionediretta sono le caratteristiche chefanno di Litd il partner ideale per le aziendeche ricercano un fattivo supporto nelle moltepliciesigenze delle lavorazioni meccanichee diamantate. “Siamo una sartoria – affermaAndrea Lanzavecchia – che crea prodotti sumisura per il cliente”.Settore che ha garantito ottimi risultatiall’azienda, quello delle lavorazioni metalliche,in tornitura, fresatura e rettifica. “Copronoil 40% del fatturato complessivo – aggiungeil presidente di Litd – che per il 2011stimiamo raggiunga i 4 milioni di euro”. Traguardopossibile anche grazie alle esportazionidi utensili in tutt’Europa, in Cina e oltreoceano,negli Usa e in Sud America. Unmercato vasto, coperto con eccezionale efficacia.Trenta gli operai, i tecnici e gli impiegati dellaLitd. Molti uomini, in mezzo secolo, hannoiniziato e concluso la carriera in azienda, vivendocosì i grandi investimenti messi in cantieredalla famiglia Lanzavecchia. L’ultimo,con l’acquisto di nuovi torni e di centri di lavoroa controllo numerico. “Oggi siamo prontia raccogliere nuove sfide del mercato, a cercarenuovi clienti, a proporre i nostri prodottiesclusivi”, spiega Andrea Lanzavecchia. Ilreparto produttivo della Litd è composto daartigiani che fanno tesoro della tradizionee raccolgono con entusiasmo le innovazionidella tecnologia. In questa determinazionesta il segreto delle nuove opportunità dicrescita, dei nuovi investimenti del 2011. “Cisono già degli ordini – fa notare Lanzavecchia–, le sensazioni sono buone. Siamo fiduciosi,perché ci sono risposte positive in unmomento non semplice per il mercato. Litdè pronta a costruire una crescita tecnologicae commerciale”.20 | SPAZIO TECNICO


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NEWSLA VETRINA DELLE NOVITàCOD. 43.05Dal sito www.tellurerota.com è da ora possibileeffettuare il download dei modelli 2D e3D della gamma di ruote e supporti TellureRôta.La procedura per il download èestremamente semplice. È infattisufficiente:1) navigare la gamma prodotti finoa trovare l’articolo di interesse2) ciccare su “Download 2D/3D”3) compilare il breve form checompare (la compilazione completadel modulo è necessaria solamentela prima volta che si accedeal servizio, successivamenteil sito tiene in memoria i dati principali,ed è necessario inseriresolamente e-mail e formato deldisegno)4) il modello Cad prescelto vienerecapitato in pochi minuti via e-mail.I modelli CAD sono disponibili in moltissimiformati 2D e 3D, neutri e nativi: Solidworks;Disponibili online i disegni 2D e 3Ddelle ruote Tellure RôtaInventor; AutoCAD; ProEngineer; Unigraphics;CATIA; SolidEdge, SAT, Step e molti altri.Il nuovo servizio consente ai progettisti meccanicidi avere disponibili in immediato i disegnidi ruote e supporti da inserire nei loro file,ed inoltre a tutti gli utenti di avere costantementea disposizione informazioni tecnichesui singoli prodotti (tramite il download diformati neutri come “PDF datasheet”).22 | SPAZIO TECNICO


TRENDINCENTIVI ALLE IMPRESELe PMI nell’ agendanazionale ed europea.L’attenzione alle PMI continua a restare alta, almeno nella programmazionedelle agende delle istituzioni nazionali ed europee. Iprincipali provvedimenti previsti nel 2011.Il Fondo di garanzia, sostegnoallo sviluppo.Il Fondo di garanzia ha per obiettivo ilsostegno allo sviluppo delle PMI, attraversola concessione di una garanziapubblica, a fronte di finanziamenti concessidalle banche, ed è valido anche perinvestimenti all’estero. Chi necessita diun finanziamento finalizzato all’attività diimpresa può chiedere alla banca di garantirel’operazione con la garanzia pubblica.L’attivazione di questa garanzia èa rischio zero per la banca che, in casodi insolvenza dell’impresa, viene risarcitadal Fondo Centrale di Garanzia o, incaso di eventuale esaurimento di fondi diquest’ultimo, direttamente dallo Stato.Per il 2011 sono al vaglio le proposteavanzate dalle imprese: rafforzare leprocedure automatiche di accesso allegaranzie, innalzare l’importo massimogarantito (che ad oggi è di 1,5 milioni dieuro) e introdurre il cofinanziamento delFondo da parte di regioni ed enti locali. Sicercherà così di far evolvere il fondo daparacadute per le imprese in crisi di liquiditàa volano di crescita per quelle cheescono dalla recessione.Riforma degli incentivi,verso la semplificazione.Nel 2011 è prevista anche l’attesa riformadegli incentivi. La bozza di decretolegislativo mira alla semplificazionedel sistema, attraverso l’abrogazione di31 vecchie norme sul tema e l’introduzionedi sole tre macro-categorie di incentivi:i meccanismi automatici quali bonusfiscali, crediti d’imposta e voucher per lepiccole imprese; bandi per i finanziamentidi programmi più organici, con obiettividi avanzamento tecnologico; procedurenegoziali per il finanziamento di progettid’investimento oltre i 20 milioni di Euro.Sono inoltre previste procedure di acces-| 23


TRENDINCENTIVI ALLE IMPRESEso meno complesse, attraverso l’utilizzodi modalità telematiche e ulteriori semplificazioniper le PMI.Piena operatività per ilFondo PMI.Il Fondo PMI si rivolge a circa 15 milaimprese italiane con fatturato tra 10 e100 milioni di euro e mira a facilitare l’aggregazionee la patrimonializzazione dellePMI. Avviato con una dotazione inizialedi 1,2 miliardi di euro, con il 2011 il fondoè entrato nella fase di piena operatività.È pur vero che il fondo, rivolgendosi soloalle aziende italiane con fatturato tra 10e 100 milioni di euro, esclude di fatto leimprese più piccole, che hanno la possibilitàdi accedere solo a condizione di aggregarsiper poter raggiungere insieme irequisiti di fatturato richiesti.Internazionalizzazione: èl’ora di distretti e reti.Nel corso del 2011 la Commissioneeuropea presenterà una strategia disostegno all’internazionalizzazione dellePMI, con misure concrete che prendonole mosse dagli orientamenti delineatinello Small Business Act. Gli strumentisu cui punterà maggiormente sono i distrettie le reti di imprese.Inoltre, Bruxelles mira, anche attraversol’azione della rete Enterprise EuropeNetwork, a rafforzare il sostegno alle iniziativedi protezione e difesa dei diritti diproprietà intellettuale, dedicando particolareattenzione ai mercati di altri paesiterzi di rilievo.SBA al banco di prova.La Commissione europea verificherànel 2011 l’attuazione da parte degliStati membri dello Small Business Act,determinando se le proposte e i principicontenuti nel documento abbiano trovatoapplicazione. Per vigilare sull’attuazioneè stato nominato un nuovo “Mister PMI”e vice direttore generale per le imprese el’industria presso l’esecutivo Ue.Bruxelles promette massima allerta anchesul fronte del recepimento della direttivasui ritardi di pagamento, approvataa fine ottobre che concede alla P.A. untempo massimo di trenta giorni per pagarei fornitori.Moratoria ABI: nuova scadenzaa fine luglio.Prorogata lo scorso febbraio di altri seimesi a febbraio 2011, la moratoriaABI che sospende i debiti delle PMI versoil sistema creditizio si concluderà il 31luglio. Si tratta di un successo per le piccoleimprese, anche se la proroga non risolvetutti i problemi: continua lo studiodi nuove soluzioni e strumenti sostitutivi24 | SPAZIO TECNICO


TRE i principali temi A FAVORE DELLE PMINELL’ AGENDA DEL GOVERNO, come AFFERMAil Ministro per lo Sviluppo Economico PaoloRomani: “la semplificazione, l’accessoal credito e l’INCENTIVAZIONE DELLE reti”.per non interrompere il sostegno alle impresein difficoltà.Si rafforza la lotta allacontraffazione.Il 2011 sarà anche l’anno del rafforzamentodella lotta alla contraffazione. Unfenomeno che determina in Italia la perditadi 130.000 posti di lavoro e costa alloStato quasi 5,3 miliardi di euro l’anno.Presso il Ministero dello Sviluppo Economicosi è insediato il nuovo ConsiglioNazionale Anticontraffazione (CNAC) cheavrà il compito di coordinare tutte le iniziativeistituzionali per la lotta ai falsi eche si concentrerà su quattro linee strategiche:la creazione di una rete di amministrazionipubbliche e di task-forcedi coordinamento territoriale presso leprefetture; la garanzia della legalità delleattività economiche e commerciali attraversoil rafforzamento delle funzioniispettive e di monitoraggio; l’informazionee la formazione sull’intero territorionazionale; la sensibilizzazione delle imprese,affinché adottino comportamentianti-contraffattivi.Brevetti più semplici perdare impulso alla ricerca.Il Ministero dello Sviluppo economico haallo studio interventi di semplificazioneper la registrazione dei brevetti di disegniindustriali e sta valutando di introdurreun sistema di contributi per la tracciabilitàvolontaria dei prodotti italiani, conla possibilità di indicare la provenienza“100% Made in Italy”.Statuto delle imprese,norme a misura di Piccoli.Avanza l’iter per l’approvazione delloStatuto delle imprese, una propostadi legge bipartisan con 150 firmatari.Il progetto di legge si propone di avviareuna drastica semplificazione per le microe piccole imprese e per l’avvio di nuoveimprese giovanili, femminili, tecnologichee collocate nelle aree svantaggiate;garantisce alle micro, piccole e medieimprese una riserva minima del 50 percento degli incentivi per l’internazionalizzazionee l’innovazione; prevede la creazionedi un’agenzia per le MPMI e l’istituzionedi una Commissione bicameralecon il compito di valutare preventivamentel’impatto delle norme su di esse.Dal punto di vista pratico il progetto dilegge introduce anche principi fiscali dirilievo: differenziazione della tassazionedegli utili, maggior vantaggio a personefisiche o giuridiche che investono capitalidi rischio nelle MPMI, imposizione fiscalemassima al 45% degli utili di impresa, divietodi introdurre tasse calcolate sui costio sulle tasse stesse. Infine è previstoche lo Stato non possa pretendere versamentida un’impresa se è debitore dellastessa.LA LOTTA ALLACONTRAFFAZIONEè TRA GLI OBIETTIVIPRIORITARI DELGOVERNO ITALIANO:OGNI ANNO PERQUESTO FENOMENOSI PERDONO 130MILA POSTI DILAVORO.| 25


FOCUSNUOVI RISCHIStress e lavoro: lineeguida per la valutazioneDefinito il vademecum per i datori di lavoro per la valutazione delrischio di stress lavoro-correlato in azienda. Lo schema è concepitoper essere utilizzato in azienda senza l’intervento di consulenti.le prestazioni professionali, ma anche lasalute psico-fisica dei lavoratori.La percezione che lo stresssul posto di lavoro sia diventatauna criticità sempre piùsignificativa è stata anche confermatada un recente studiosvolto a livello europeo, cheha evidenziato come un lavoratoresu quattro sia coinvolto, alivelli diversi, da qualche formadi stress.Non solo: il fenomeno risulta in espansione,con un aumento progressivo deilavoratori che ne soffrono.Cos’è lo stress SUL POSTODI lavoro.Lavorare in un ambiente dove non cisiano le condizioni per compiere beneil proprio compito, o ricoprire un ruoloinadatto alle proprie capacità o aspirazioni,fino al vero e proprio mobbing da partedi colleghi e superiori: sono molte lepossibili cause di stress sul posto di lavoro,che arrivano a condizionare non soloCRESCE L’ATTENZIONE DELLEISTITUZIONI SUL FENOMENO.Proprio per la crescente rilevanzache il tema ha acquistato negli ultimianni, lo stress lavoro-correlato è entratonell’agenda delle istituzioni europeeprima e nazionali poi, su indicazionedi sindacati e organizzazioni dei datori dilavoro. Il primo accordo istituzionale èdatato 8 ottobre 2004 ed è stato siglatotra le parti sociali europee Businesseurope,Ueapme, Etuc e Ceep, con l’obiettivodi aumentare la generale consapevolezzasul fenomeno e di definire una serie dilinee guida comuni e valide in tutta Europaper la prevenzione e la valutazione delrischio stress da lavoro correlato.L’accordo europeo è stato recepito nel nostroPaese nel 2008: il Decreto legislativo26 | SPAZIO TECNICO


GLI indicatori sono sintomi rilevati trail personale dell’ azienda riconducibilia fenomeni di stress; i fattori di rischiosono possibili fonti di stress presenti neitempi o contenuti dell’attività lavorativa.n.81/2008 è infatti la prima norma nazionalead indicare esplicitamente lo stresslavoro-correlato come un elemento di rischioda sottoporre a valutazione.Si applica anche allo stressil concetto di gestione del rischiogià utilizzato per altrifattori potenzialmente nocivipresenti sui luoghi di lavoro.La complessità del tema e la difficoltà dimisurazione dei livelli di stress connessial lavoro hanno però generato ripetutirinvii della decorrenza dell’obbligo divalutazione, dall’emanazione del decretoad oggi.CRESCE L’ATTENZIONE DELLEISTITUZIONI SUL FENOMENO.Con l’obiettivo di affinare la metodologiadi valutazione ed elaborareuna procedura condivisa e caratterizzatada semplicità, brevità e comprensibilità,è stata istituita – come previsto giànello stesso decreto – una Commissioneconsultiva permanente di cui fanno partedieci rappresentanti dei Ministeri, diecidelle Regioni e venti delle parti sociali.Il frutto dei lavori della Commissioneconsultiva è un documento appena pubblicato,che dovrebbe concludere l’iter diattuazione dell’accordo avviato nel 2004 –e che comunque prevede una possibilitàdi integrazione tra due anni, sulla basedell’esperienza fatta nel frattempo.Le indicazioni fornite dalla Commissioneconsultiva pongono così fine al problemadell’interpretazione delle norme previstedal decreto 81/2008, stabilendo innanzituttoche la valutazione prescritta vengaprogettata nella forma metodologica diuna procedura: in pratica, la valutazioneavviene per fasi successive, alternate daverifiche e monitoraggi e dall’adozionedelle eventuali misure necessarie, seguendouno specifico programma che vadefinito nel documento di valutazione deirischi.Semplicità e flessibilità.Lo schema di lavoro stabilito dallaCommissione è concepito per poteressere utilizzato direttamente dal datoredi lavoro, insieme ai responsabili della sicurezza,senza che sia necessario l’inter-| 27


FOCUSNUOVI RISCHIvento di consulenti esterni. Al principio disemplicità dovrà essere improntata anchela redazione del documento di valutazionedei rischi. Un’altra caratteristicachiave della procedura prevista è la suaflessibilità: le indicazioni inserite nel documentotengono infatti in considerazionele notevoli differenze tra le imprese, intermini di dimensione, tipologia di rischi,modelli organizzativi.I parametri per la valutazionedello stress.parametri per la valutazione della presenzadi stress lavoro-correlato ven-Igono suddivisi in indicatori e fattori dirischio: i primi, chiamati anche “eventisentinella”, sono sintomi rilevati trail personale dell’azienda riconducibili afenomeni di stress, che comunque nonsono necessariamente dovuti a condizionidell’ambiente di lavoro e potrebberoanche avere cause indipendenti, e vannoquindi ulteriormente analizzati; i fattori dirischio sono invece possibili fonti di stresspresenti nei tempi o contenuti dell’attivitàlavorativa, che vanno segnalate nel documentodi valutazione dei rischi.Un altro punto chiarito dal documentoè l’eventualità che il tema dello stresspotesse essere affrontato in chiave sanitaria:le indicazioni specificano chiaramentecome lo stress non sia in sé unamalattia, e che quindi vada trattato uniformementeagli altri fattori di rischiopresenti in azienda, e non con una sorveglianzasanitaria obbligatoria. Questonon significa che il medico competentenon rivesta un ruolo chiave nella valutazionedello stress lavoro-correlato: il suocontributo resta decisivo, in particolarenel segnalare tempestivamente eventualiindicatori di stress.La Commissione ha inoltre ribaditoun concetto già evidenziatodall’accordo europeo del2004: la valutazione deve tenerconto soltanto dello stresscorrelato al lavoro, e quindiai suoi aspetti di contenutoe contesto, escludendo altrifattori extra-lavorativi.Verso la fase attuativa.Con la pubblicazione delle indicazionidella Commissione consultiva permanente,si è avviata ufficialmente la faseattuativa prevista dal decreto legislativon.81/2008. In parallelo, la Commissioneha dato il via ai due anni di vigilanza previsti,al termine dei quali potrà integrarequanto stabilito con nuove indicazioni.È stato specificato anche il valore legaledel documento emanato dalla Commissione,che integra come previsto quantocontenuto nel decreto legislativo: nonsolo è quindi richiesta, da parte delleaziende, l’applicazione della procedura edella metodologia specificate, ma anchetutti i contenuti presenti nel documentosono da considerarsi norma di legge.28 | SPAZIO TECNICO


UTILITàCONCILIAZIONEMediazione: L’ alternativaefficace alle cause civiliCresce l’attenzione verso uno strumento di giustizia alternativasemplice, veloce ed economico. Con l’entrata in vigore della conciliazioneobbligatoria diminuirà il contenzioso.Non solo processi.Intraprendere un’azione giudiziaria nonè la sola via possibile in caso di controversiacommerciale, tra imprese, ma anchetra imprese e singoli cittadini: moltospesso la soluzione può essere trovatacon minori spese e in tempi più brevi,grazie agli ADR.ADR, acronimo di AlternativeDispute Resolution, identificatutti gli strumenti di risoluzionedelle controversie alternativialla giustizia ordinaria,i più utilizzati dei quali sonol’arbitrato e la mediazione civilee commerciale.L’arbitrato prevede la possibilità di affidarea terzi l’incarico di risolvere unacontroversia: questi soggetti, chiamatiarbitri, si pronunciano attraverso il cosiddetto“lodo”, che indica la soluzione delcaso ritenuta più appropriata. È però lamediazione, per le sue caratteristiche disemplicità di impiego, lo strumento chesta ricevendo la maggiore attenzione ancheda parte delle istituzioni.Un mediatore per trovareuna soluzione amichevole.La mediazione civile e commericiale èun istituto giuridico, introdotto in Italiacon il Decreto Legislativo n. 28 del 4marzo 2010, che ha per obiettivo la composizionedei conflitti tra soggetti privati:si distingue dall’arbitrato per essere condottoda un mediatore civile che, a differenzadell’arbitro, non attribuisce torti oragioni, ma aiuta invece le parti ad individuareuna possibile soluzione per risol-| 29


UTILITàCONCILIAZIONEvere la controversia amichevolmente. Ilcompito principale del mediatore è proprioquello di condurre le parti all’accordo;solo nel caso questo non sia possibile,il mediatore può proporre alle partiuna soluzione alla controversia. Il risultatodell’attività del mediatore viene chiamatoconciliazione.La disciplina della mediazione delle controversiecivili e commerciali avvenutanel marzo 2010 segna un momento significativoper il nostro ordinamento giuridico,che vede finalmente la definizione diuna normativa chiara in merito.Se infatti è possibile da tempoconciliare, questo strumentoè ancora poco conosciuto erelativamente poco utilizzato.Secondo il 4° Rapporto sullagiustizia alternativa in Italia,nel nostro Paese manca una“cultura conciliativa”, che permetterebbedi utilizzare maggiormentequesti strumenti.I numerosi VANTAGGI DELLACONCILIAZIONE.Eppure i vantaggi degli ADR, e dellamediazione in particolare, sono molti:del punto di vista delle parti in conflitto,la mediazione rappresenta una possibilitàdi soluzione a basso costo, semplice daapplicare e con tempi molto più rapidi rispettoad un processo.Anche le ricadute a livello economico-socialedi un maggiore impiego della conciliazionesarebbero positive, perché contribuirebbein modo significativo a farrecuperare efficienza al sistema dellagiustizia civile, migliorando oltretutto lapercezione del nostro Paese agli occhi dipotenziali investitori stranieri.La mediazione “istituzionalizzata”:come fare.Fino ad oggi, la modalità alternativa dicomposizione dei conflitti più utilizzataè stata la cosiddetta “conciliazione istituzionalizzata”amministrata dalle Cameredi Commercio. Il servizio è dedicatoa imprese, professionisti e consumatoricoinvolti in una controversia.Avviare una conciliazione è molto semplice:le parti, due imprese o un’impresae un consumatore, si rivolgono ad unasede camerale con l’obiettivo di comporreuna controversia. In pratica, si compilauna domanda di conciliazione che vieneinviata alla Camera di Commercio dellapropria provincia: è la stessa Cameradi Commercio a contattare l’altra parte,ad individuare un conciliatore e a curarel’organizzazione dell’incontro.Il conciliatore supporta quindi le partinella ricerca di un accordo o con la propostadi una soluzione: se la mediazioneva a buon fine, le parti sottoscrivono unaccordo che ha il valore di un contratto.Se ciò non avviene, possono in ogni momentoabbandonare il procedimento e rivolgersiad un giudice ordinario.30 | SPAZIO TECNICO


I centri di mediazione amministrata in Italia sono 160,di cui 105 presso le Camere di Commercio. Nel 2009 sonostate registrate 18.958 domande di mediazione amministrata,rispettivamente 18.642 (pari al 98,4%) gestitedalle Camere di Commercio e 316 dalle Camere di Mediazioneesterne al sistema camerale.I tempi medi necessari per risolvere unacontroversia sono di circa 60 giorni dalladata di invio della richiesta, e nella maggiorparte dei casi basta un solo incontrotra le parti. Le spese richieste variano aseconda del valore della lite, dai 40 Europer parte per controversie dal valore inferioreai 1.000 Euro, fino ai 10.000 Eurorichiesti per controversie il cui valore superai 5 milioni di Euro.La garanzia di riservatezza è un’altra caratteristicadella mediazione.Le novità legislative.La normativa sulla mediazione entratain vigore lo scorso anno stabilisceun’importante distinzione tra mediazionefacoltativa o delegata e mediazione obbligatoria.Si parla di mediazione facoltativa quandosono le parti a richiederla volontariamenteo di mediazione delegata quando questaviene suggerita da un giudice: questotipo di mediazione è entrata in vigore il 20marzo 2010, mentre la mediazione obbligatoriaha attraversato un iter più complesso.In quest’ultimo caso, il tentativo di conciliazioneè considerato una condizionenecessaria per poter avviare il processoe riguarda una serie di situazioni specifiche.La conciliazione obbligatoria, in vigoredal 20 marzo 2011, riguarda cause in cui ilrapporto tra le parti è destinato a prolungarsianche oltre la definizione della singolacontroversia (ad esmpio: locazione,affitto d’azienda, successioni ereditarie,condominio), o rapporti particolarmenteconflittuali che si prestano ad essere megliocomposti in via stragiudiziale (dannida circolazione dei veicoli, responsabilitàmedica, diffamazione). Oppure ancora, inpresenza di alcune tipologie contrattuali(contratti assicurativi, bancari, finanziari).Si stimano in circa 600.000 le causeche saranno interessate da mediazioneobbligatoria.Per tutte le altre materie, la mediazionecontinua a poter essere avviata su basevolontaria, anche prima o durante unprocesso: in questo caso il procedimentodi conciliazione non può superare i quattromesi di durata, conclusi i quali il processopotrà iniziare o proseguire.La percentuale diraggiungimentodell’accordo èmolto elevata:71,4% perle Camere diMediazione al difuori del circuitocamerale e 55,75%presso le Camere.| 31


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