messa a punto e validazione di un questionario per lo studio ... - epm

L a n ì ~ d e i ~Clinica del Lavoro -L. Devoto" Via San Barnaba 8, Milano, ltaly Med. Lav., 1988, 79: 5; 390-402MESSA A PUNTO E VALIDAZIONE DIUN QUESTIONARIO PER LO STUDIODELLE ALTERAZIONI DEL RACHIDE INCOLLETTIVITÀ LAVORATIVEE. OCCHIPINTI, D. COLOMBINI, G. MOLTENI, O. MENONI, S. BOCCARDI, A. GRIECO«Development and validation of a questionnaire for the study of spinal alterations inworking populations». The paper illustrates and discusses the content and applicationcriteria of a questionnaire specially developed for the study of spinal alterations inworking populatíons. Particular attention is given to the description of the classificationprocedure for exposure to factors of ntechanical overload of the spine and for previous historyof cervical, thoracic and lumbo-sacral disease. The similarities and differences comparedwith other recent proposals in the literature are identified and discussed. The results arereported of the reproducibility and validation studies performed, which were overwhelminglypositive.Key words: spine; low-back pain; questionnaire.INTRODUZIONELa disponibilità di «agili» e standardizzatiprotocolli clinico -diagnostici è digrande importanza per l'esecuzione di indaginiepidemiologiche su vaste collettivitàlavorative.Nello studio, presso tali collettività, delleaffezioni della colonna vertebrale i tradizionaliesami radiografici sono statirecentemente, e ancora solo parzialmente,sostituiti da protocolli clinico-diagnostici maggiormentetesi a valorizzare dati anamnesticie funzionali (4, 5). Tanto i primi che isecondi, tuttavia, per motivi diversi,risultano inadatti e tendenzialmenteonerosi quando si tratta di indagarel'occorrenzaE.P.M. (Unità di ricerca «Ergonornia della Dostura edel movimento») c/o Clinica del Lavorovia S. Barnaba, 8 - Milano.Presidente: Prof A. Grieco.delle affezioni del rachide in grandi gruppidi popolazione e non sia al contemporichiesta una circostanziata diagnosiindividuale.Una tale esigenza è già emersa in sedeinternazionale ove diversi gruppi diricercatori hanno messo a punto e proposto deiquestionari appositamente predisposti perla raccolta di dati e notizie relativi alladiffusione delle alterazioni dellacolonna e del cingolo scapolo-omerale (7,14).Partendo da tali esigenze e proposte etenendo conto di una autonomaimpostazione culturale, il nostro gruppoha dapprima messo a punto e poiverificato la validità di un questionarioanamnestico per lo studio dellealterazioni del rachide in collettivitàlavorative, definendo al contempo i criteridi lettura ed interpretazione delleinformazioni con esso raccolte.La presente nota è destinata ad illustrarelo strumento proposto, ad esaminare gliaspetti di riproducibilità e di validità dello41

STUDIO DELLE ALTERAZIONI DEL RACHIDE 391stesso, nonché a discutere i criteri di applicazionein sede operativa.Saranno inoltre esaminate le principalianalogie e differenze con gli strumentisimili proposti dalla letteratura.Presentazione del questionarioLa formulazione di un nuovo modello diquestionario presupponeva alcuni vincoli,ritenuti indispensabili per ottenere risultatiapprezzabili nello studio epidemiologicodi «work related discases» quali sono leaffezioni cronico-degenerative del rachide.Tali vincoli possono essere così schematicamenteriassunti:a) la presenza di una anamnesi lavorativafinalizzata a ricostruire la pregressaesposizione ai principali fattori di rischioposturale lavorativo.b) La presenza di risposte circostanziatee non equivoche: nella predisposizione delmodello, ,,vi era allo scopo la necessità diinserire tanto rappresentazioni graficheche formulazioni di testo facilmentecomprensibili; in secondo luogo larichiesta di notizie doveva riguardare «fatti» enon già «giudizi»; in terzo luogo i dati salientidel questionario, quelli che, come si vedrà, determinanogiudizi di «positivitàanamnestica» per l'affezione in esame,dovevano, in sintonia con quantoconsigliato in letteratura (1), riguardare ilpassato più recente, quello cioè che sipresta a minori distorsioni di memoria.e) La disponibilità di una griglia di lettura,univocamente definita, checonsentisse all'esaminatore di classificare lenotizie riguardanti tanto l'esposizionelavorativa quanto i disturbi pregressisecondo una logica del tipopositivo/negativo. Non è sufficiente unasemplice descrizione di disturbi che nonentri nel merito di una loro valutazione.d) L'utilizzazione di criteri di classificazionedelle alterazioni del rachide simili aquelli, ove esistenti, proposti dalla piùautorevole letteratura internazionale. Taleè il caso ad esempio della classificazionedei casi di «low-back pain» proposta daNachemson e Andersson (12).In appendice 1 viene riportato l'interoquestionario proposto.Ad esplicazione dello strumento valgonole seguenti note:a) nel frontespizio il questionario vienepresentato al soggetto esaminato al qualevengono forniti alcuni semplicisuggerì-menti per la compilazione.b) Vengono raccolte dapprima notiziedi carattere generale: nome e cognome,impresa, sesso, lavoro attuale, anzianità dilavoro. In particolare si focalizzal'attenzione sull'esistenza o meno, nellavoro attuale, di uno o più fattori dirischio posturale definiti secondoquattro varianti fondamentali: sedutofisso, guida di automezzi, in piedi fisso,trasferimento manuale di pesi. Sonoquesti infatti i fattori di rischioposturale più frequentemente edunanimemente invocati in letteratura comecausa o concausa di alterazioni delrachide. La stessa letteratura (8, 11, 16)fornisce i criteri per distinguere, perciascuna variante, situazioni diesposizione significativa: tali criteri sonostati inseriti a specificare ciascuna varianteconsiderata.e) Viene raccolta e valutata l'esposizionepregressa ai fattori di rischio posturaledianzi specificati. Si raccolgono le infor -mazioni solo per lavori durati più di unanno. L'esposizione pregressa ad un fattoredi rischio posturale viene giudicata significativasolo qualora si registrino cinque annio più di permanenza in una data variante,indipendentemente dal numero di lavorifatti.d) Si prosegue raccogliendo notizie circal'esecuzione di attività sportiva (positiva solose praticata in continuità), l'esistenza attualeo pregressa di diagnosi di erma del disco intervertebrale,gli episodi di «vera» lombalgiaacuta nel passato e negli ultimi 12 mesi.

392 OCCHIPINTI E COLLABORATORIe) La raccolta dei disturbi mio-articolaririferibili ai diversi segmenti del rachideprende le mosse da una indagine generalesu ciò che è avvenuto nel periodo antecendentel'ultimo anno. Tale operazione di separazionelogica fra ciò che è avvenutoprima e negli ultimi 12 mesi si è resa ne -cessaria sia per ribadire, presso il soggettoesaminato, che dovrà porre in seguito particolareattenzione unicamente ai suoi di -sturbi più recenti che per confrontare i datiraccolti con quelli di altri autori che spessosi esprimono (18) in termini di prevalenza«life-time».0 Una domanda di processo stabilisce seil soggetto deve continuare la compilazionedel questionario sulla base dell'esistenzao meno, negli ultimi 12 mesi, di disturbiriferibili al rachide; la sede degli eventualidisturbi indirizza il soggetto verso una opiù delle schede successive.g) Seguono tre schede, relative rispettivamenteal rachide cervicale, dorsale elombosacrale, che sono accomunate dauna unica struttura logica. Esse vannocompilate unicamente in presenza di di -sturbi alla corrispondente zona (ogni voltaschematizzata in figura) nel corso degli ultimi12 mesi.Il soggetto è invitato a riportare (con loausilio della figura) la sede dei suoi disturbi;a riferire delle caratteristiche secondodomande prestabilite; a fornire indicazionicirca la difficoltà ad eseguire determinatigesti o attività quotidiane a causa deglistessi disturbi ed infine ad indicare l'esistenzaed il numero di eventuali giorni diassenza per malattie, nonché l'eventualericorso a cicli di terapia per il disturbo inesame. La sede e le caratteristiche del disturbovengono utilizzati dall'esaminatorea fini classificatori. In particolare, il disturboviene considerato «positivo », cioèespressione potenziale di una affezionecronica, quando ricorrono le circostanzeriportate in tabella I. Indipendentementeda ciò, il disturbo viene anche descrittiva-Tabella 1 - Criteri per la definizione della «positivitàanamnestica» dei disturbi dei diversisegmenti del rachide (soglia minima).«Fastidio» pressoché tutti i giorni(cioè per più della metà dei giorni dell'anno)oppureDolore a episodi:Episodin.10Giornin.6 24 33 102 30i90mente classificato secondo quanto riportatoin tabella 2; tale classificazione segue leindicazioni fornite al proposito dalla letteratura(12) per il tratto lombare; per glialtri tratti è stata mutuata ed adattata lastessa classificazione.Gli aspetti concernenti la cosiddetta «disabilità»sono stati inseriti al fine di valutare,descrittivamente e mediante punteggi,quanto il complesso dei disturbi influiscasu comuni gesti ed attività quotidiane. 1quesiti posti per il tratto lombosacrale sonoquelli proposti da Waddel e Main (17) iquali, dopo accurate ricerche, hanno di -mostrato che gli stessi sono quelli che piùcompiutamente esprimono eventuali disabilità. del tratto in questione. Gli stessi Autoriaffermano che, a fini operativi, si puòomettere di applicare un fattore di ponde -razione per ciascun quesito «positivo »considerando tale fattore sempre uguale ad1 e si può costruire un punteggio (in questocaso da 0 a 9) di disabilità.1 quesiti sulla «disabilità» indotta neglialtri tratti dal rachide sono stati formulatiin analogia con quelli del tratto lombosa -crale e sulla base di personali esperienze.h) Lo spazio di destra di ciascuna paginadel questionario è riservato alla codificacosì da favorirne l'archiviazione facendouso di personal computer.i

396 OCCHIPINTI E COLLABORATORIto esaminato, rilevanti fenomeni di distorsionedovuti alla variabilità, nel breve periodo,delle risposte fomibili da uno stessosoggetto.In sintesi, i risultati sperimentali ottenutinello studio della riproducibilità e validitàdel questionario sono del tutto confortantie consentono di proporre tale strumentoper più ampie applicazioni operative.Al di là di questo si impongono delleconsiderazioni di carattere più generale.Il questionario è destinato unicamente araccogliere informazioni circa la prevalenzadi generiche alterazioni del rachide inampie collettività lavorative ed in nessuncaso può essere usato a fini di diagnosi individuale,laddove servono al contrario,più circostanziate procedure cliniche.La standardizzazione dello strumento haimplicato di riflesso delle ovvie rigiditàtanto nella formulazione delle domandeche nell'interpretazione delle risposte. Ciòsi è reso tuttavia necessario almeno perdue motivi sostanziali:1) era doveroso garantire una buona riproducibilitàdello strumento proposto perdiversi contesti applicativi: questo renderagione del fatto che le domande sono perlo più «chiuse», della mancata possibilitàper il soggetto esaminato di esprimere giudizi,dell'omissione di alcune questioni chemal si adattavano ad essere trattate secondola stessa logica (ad es. l'intensità del dolore);2) andavano operate delle scelte di «soglia»sia per quanto riguarda l'esposizionea rischio posturale lavorativo pregresso sia,più che altro, per quanto concerne la rile -vanza dei disturbi ripetuti al rachide. Suquesto versante è sembrato troppo semplicisticoclassificare come positivi soggettiportatori solo di disturbi temporanei. Equesto un problema irrisolto nella letteraturainternazionale laddove molti Autori silimitano a distinguere i positivi dal negativisulla base della presenza/assenza di disturbo,indipendentemente dalle caratteristiche dello stesso (11, 12). La scelta di criterisoglia è, come sempre, in parte arbitrariae tale da dividere nettamente situazioniche, al contrario, si differenziano forse soloper lievi sfumature: tuttavia essa si imponevain particolare a fronte di affezionimolto diffuse come la lombalgia e la cervicalgia.Le differenziazioni con altri modelli recentementeproposti in letteratura (7, 14)sono assai limitate e così riassumibili.1) Alcuni modelli, al contrario di quelloqui presentato, prendono in considerazio -ne i problemi di ricorso ai servizi sanitariper le affezioni in esame, nonché la pre -senza di disturbi riferibili al rachide negliultimi sette giorni per il calcolo della prevalenzapuntuale. Tali aspetti sembravanoesorbitare dagli scopi per cui il presentequestionario è stato progettato;2) il presente modello prende in considerazione,al contrario di altri, gli aspettirelativi alla «disabilità» nonché quellicon-cementi l'esposizione attuale epregressa a fattori di rischio posturale. tquest'ultimo un aspetto assai rilevante, speciein studi epidemiologici, laddove divieneimportante operare una selezione ostratificazione, secondo i criteri a suo tempogià illustrati e discussi dagli Autori (13), deicasi allo studio anche in funzione dellecaratteristiche dell'esposizione ed inparticolare quando vengono posti aconfronto gruppi di esposti e gruppi dinon esposti per generare ipotesi causali.La maggior parte dei contenuti e dellelogiche classificatorie accomuna il presentemodello con quelli tra i più autorevolirecentemente proposti ed utilizzati in sedeinternazionale (7, 12).Allo stato attuale, al di là delle verifichemetodologiche qui riferite, una già ampiaapplicazione del modello proposto è avvenutain diversi contesti operativi (servizisanitari di USL e di imprese): la stessa haconsentito di «affinare» in «itinere» lo

STUDIO DELLE ALTERAZIONI DEL RACHIDE 397strumento e di verificare sul campo, siapure in modo empirico, la sua sostanzialeutilità p er l'attuazio ne d i indagini discreening delle alterazioni del rachidepresso collettività lavorative.RIASSUNTOVengono illustrati e discussi i contenutied i criteri di applicazione di un questionariomirato allo studio delle alterazioni delrachide in collettività lavorative. Particolareattenzione viene posta alla descrizionedelle modalità di classificazione relative allaesposizione a fattori di sovraccaricomeccanico per il rachide ed alla positivitàdel dato anamnestico per i tratti cervicale,dorsale e lombosacrale. Vengono esaminatee discusse analogie e difformità con altrerecenti proposte di letteratura. Sono inoltrepresentati i risultati, ampiamente positivi,relativi alla riproducibilità e validitàdello stì-umento proposto.BIBLIOGRAFIAI. ALDERSON M.: Introduzione all'epidemiologia.Cap. IV. Epidemiologia e prevenzione1978; 5-6.2. ANDERSSON G. B. J.: Epidemiologie aspectsof low-back pain in industry. Spine 1981;6: 53-60.3. ARMITAGE P.: Statistica medica. Milano:Feltrinelli Editore, 1975.4. COLOM BINi D., OCCHIPINTi E., GRIECo A.,BOCCARDI S., MENONI 0.: Posture di lavoroed artropatie: metodi di indagine e principidi prevenzione. 2 Ed. Milano: AssessoratoSanità, Comune di Milano, 1986.5. COLOMBINi D., OCCHIPINTi E., MOLTENi G.,MENONI 0., BOCCARDI S., GRIEco A.: Esameclinico funzionale del rachide in collettivitàlavorative: metodo e criteri diagnostici.Medicina clinica e termale 1987; 1: 6-17.7. FLEISS J. L.: Statistical methods for ratesand proportions. Ch. 13. 2nd Edition. NewYork: Wiley Intersciences, 1981.8. JONSSON B., KuORINKA K., KILBOm A., VIN-TBERG H., ANDERSSON B., BIERING-SORENSENF., HERMASEN L., JORGENSEN K.: Standardizedquestionnaires for analysis of muscoloskeletaltroubles in an ergonomic context. Ap -plied Ergonomics (in press).9. KELSEY J., WHITE A.: Epidemiology and impa c t o f l ow - b a c k p a i n . Spine 1 9 80 ; 5 :133-142.10. LANDIS J. R., KOCH G. G.: The measurementof observer agreement for categoricaldata. Biometrics 1977; 33: 159-174.11. MACLURE M., WILLET W.: Misinterpretationand misuse of Kappa statistics. Am J Epidemiol1987; 126: 161-169.12. M AGORA A.: Investigation of the relationbetween low-back pain and occupation. 3.Physical requirements: sitting, standing andweight lifting. Industr Med Surgery 1972;41: 5-9.13. NACHEMSON A., ANDERSSON G. B.: Classificationof low-back pain. Scand J Work EnvironHealth 1982; 8: 134-136.14. OCCHIPINTi E., COLOM BINi D., MENONI 0.,GRIEco A.: Alterazioni del rachide in popolazionilavorative. 1: dati su un gruppo maschiled i controllo. M ed Lav 1985; 76:387-398.15. STUBBs D. A., BUCKLE P. W., HUDSON M. P.,RIVERS P. M., WORRINGHAM C. J.: Back painin the nursing profession. 1: Epidemiologyand pilot methodology. Ergonomics 1983;26: 755-765.16. TICCHIARELLi L., COMBA P., BELLI S., GRAN-DOLFo F., VERDECCHIA A., BERTAllI P. A.,DUCA P. G., MARCHI M.: Introduzione allabiometria in igiene e medicina del lavoro.Roma: Ist. Sup. Sanità, 1984 (rapportoISTISAN 84/20).17. VALLFORs B.: Acute, subacute and chroniclow-back pain: clinical symptoms, absen -tecism and working environment. Scand JRehab Med Luppe 1985; 1.18. WADDELL G., MAIN C. J.: Assessment of severityin low-back disorders. Spine 1984; 9:204-208.19. WHITE A. A.: Synopsis: Workshop on idiopa t h i e l o w - b a c k p a i n . S p i n e 1 9 8 2 ; 7 :141-149.Accettato il 25.7.1988

398 OCCHIPINTI E COLLABORATORID I T T A1 1 1 LAPPENDICEl. COGNOME NOME (3)2. SESSO M F 3. DATA DI NASCITA4. LAVORO ATTUALE (se hai svolto altri lavori nella tua attuale ditta, segnalalo al punto 6)5. DA QUANTI ANNI SVOLGI IL TUO ATTUALE LAVORO? n.DATA _______________2 [ i ( l 1GIORNO MESE ANNO[ i )PARTERISERVATAAL MEDI COU — i — l i 4Codiceq _______) 4-1-1Sesso Età71 1 l 1Mansionex qu i d i seg u ito sono spe cifica te 4 po sizion i d i la vo ro : se gna la ci se la vo ri a ttua lmen te in una d itali posizioni:SEDUTO FISSO PER LUNGHIPERIODI E COMPLESSIVAMENTEPER PIU' DI 4 ORE AL DInß GUIDA DI AUTOMEZZI PER(2) PIU- DI 4 ORE AL DIAnzianità9MAttualiMIN PIEDI FISSO PER PIU' DI 4 a SOLLEVAMENTO 0 SPOSTAMENTOO R E A l D IDI PESI (più di 5 Kg peralmeno 10 volte/ora o piùdi 20 Kg per almeno 1 volta/ora6. HAI FATTO ALTRI LAVORI PRIMA DELL'ATTUALE a MI 10 I ise SI, e le n ca i tu o i la vo ri p re ced en ti du ra ti a l m e n o u n a n n o , sp e cifica nd o e sa ttame n te : x tPrecedentitApoAi lavoro svolto (evitando parole come l 'impiegato, operaio«)x la durata in anni di ciascun lavorox se ciascun lavoro comportava una delle 4 posizioni già ind icate al punto precedente (li ffi Ilsegna ALTROSe il lavoro non comportava nessuna di queste posizioniPER QUANTI QUALE 121 [1 13 [] ALTROANNIPOSIZIONE_______________________________ PER QUANTI _____ QUALEANNIPOSIZIONEALTROPER QUANTI ____ QUALEANNIPOSIZIONE91il[ JC 10 ALTRO_______________________________ PER QUANTI _____ QUALE LA] [B] JJC D ALTROANNIPOSIZIONE_______________________________ PER QUANTI _____ QUALE B s D ALTROANNIPOSIZIONE7. FAI SPORT ns, INO)+ Se SI quale/i+ Se SI n , !ante ore alla settimana?5P-A

STUDIO DELLE ALTERAZIONI DEL RACHIDE399B. TI E' STATA DIAGNOSTICATA UN'ERNIA DEL DISCO? ED Eoj+ Se E sei stato operato di ernia al disco o NEOg. HAI SOFFERTO DI LOMBALGIE ACUTE? o nw(dolore acutissimo alla bassa schiena che costringe a starea casa immobile per almeno 1 giorno)+ Se o in che anno è comparsa la prima volta? ______________+ Dopo di a llo ra hai avuto attacchi d e llo stesso tipo? L S I I [NR+ Se o in totale quanti? ____________ n.+ Quanti attacchi negli ultimi 12 mesi? n.1 2 0Ernia disco13 lómbalJgie14 L b a n n o- 110 - P R I M A D E G L I U L T I M I 12 M E S I, HAI MAI SOFFERTO DI D I S T U R B IíAlA QUALCUNA DELLE ZONE INDICATE DALLA FIGURA? I IS I ] [NOIíB 21SE SIINDICA DOVE, BARRANDO LACASELLA CORRISPONDENTE IN FIGURA[q 4110 qF3215 I iDist precNEGLI U L T I M I 1 2 M E S I H A I S O F F E R T O D I D I S T U RBI A L L E Z O N E INDICATEDALLA FIGURA?SE [SII COMPILA LE PARTISUCCESSIVE DEL QUESTIONA -RIOSE [NIOCONSEGNA PUREIL QUESTIONARIO16 l i i Ultimi12ATTENZIONE:OGNUNA DELLE SUCCESSIVE PAGINE E' DEDICATA AD UNA 0 PIU' ZONEPARTICOLARI DEL TUO CORPO. COMPILA SOLO QUELLE DEDICATE ALLEZONE NELLE QUALI HAI AVUTO DISTURBI NEGLI ULTIMI 12 MESI

400 OCCHIPINTI E COLLABORATORISE N E G L I U L T I M I 1 2 M E S I H A I A V U T ODISTURBI IN QUESTE ZONE (VEDI FIGURA) COMPLETAQUESTA SCHEDA (RIFERENDOTI UNICAMENTE AGLIULTIMI 12 MESI)+ indica in figura la sede dei tuoi disturbi12. indica le caratteristiche dei tuoi disturbiFASTIDIO, SENSO DI PESO, SENSO DISTANCHEZZA, SENSO DI RIGIDITA'L]CIpressochè tutti i giorni---~ja episodi (cioè solo in alcuniperiodi dell'anno)__ >QUANTI EPISODI NEGLI ULTIMI12 MESk: n.DOLORE n---if:jpressochè tutti i giorni---Ca episodi (cioè solo in alcuniperiodi dell'anno)__ QUANTI EPISODI NEGLI ULTIMI12 MESI: n.17 t _ iCervicale18 LJJClass cerv___ >QUANTI GIORNI E' DURATO OGNI>QUANTI GIORNI E' DURATO OGNIEPISODIO: n. EPISODIO: n.>TRADA QUANTI ANNI LI HAI COSI'stai beneUN EPISODIO EL'ALTRO:hai comunque dei disturbi13. DISABILITY: CONSIDERANDO I TUOI DISTURBI IN QUESTE ZONE16RIESCI A FARE UN LAVORO (SCRIVERE, DISEGNARE, LAVORARE A MAGLIA ETC.) MANTENENDOLAPER PIU' DI MEZZORA?RIESCI A GUIDARE L'AUTOMOBILE PER PIU' DI MEZZORA ININTERROTTAMENTE?TESTA FLESSA2:19L-LiDa quando c20L -1 iDis quali cSE DEVI GUARDARE ALL'INDIETRO, RIESCI A FARLO GIRANDO PREVALENTEMENTE LA TESTA(E POCO LE SPALLE)?Il TUO SONNO E' DISTURBATO REGOLARMENTE (Es. 2-3 VOLTE LA SETTIMANA) PER 1DOLORI CERVICALI?HAI DOVUTO LIMITARE 0 EVITARE ALCUNE ATTIVITA' LAVORATIVE 0 DEL TEMPO LIBEROPER I DISTURBI Al COLLO?se SI qualiGE,alED21[1Dis pun c14. NEGLI U L T I M I 12 M E S I TI SEI DOVUTO ASSENTARE DAL LAVORO PER QUESTI DISTURBI? oLO; Se ED per quanti giorni complessivamente: n.15. NEGLI ULTIMI 12 MESI HAI FATTO CICLI DI CURA PER QUESTI DISTURBI?Mi M; Se ED indica quali22[7] TiAssenze c'123tCurec

STUDIO DELLE ALTERAZIONI DEL RACHIDE 401SE NEGLI U L T I M I 12 M E S I HAI AVUTODISTURBI IN QUESTE ZONE (VEDI FIGURA) COMPLETAQUESTA SCHEDA (RIFERENDOTI UNICAMENTE AGLIULTIMI 12 MESI)+ indica in figura la sede dei tuoi disturbie in particolare se èDIN UN PUNTO PRECISODI.00ALIZZATO A TUTTA LA ZONA A16. indica le caratteristiche deituoi disturbiFASTIDIO, SENSO DI PESO, SENSO DISTANCHEZZA, SENSO DI RIGIDITA'[]DOLORE CI24 í __ iDorsaletuttii giornituttii giorniepisodi (cioè solo inepressochèepisodi (cioè solo in alcunialcuni-- periodi dell'anno) Cla periodi dell'anno)G p r e s s o c h èQUANTI EPISODI NEGLI ULTIMI—>QUANTI EPISODI NEGLI ULTIMI)(1) .n.12 MESI: n.25Class dorDAQUANTIQUANTI GIORNI E' DURATO OGNI---->QUANTI GIORNI E' DURATO OGNIEPISODIO: n. EPISODIO: n.1 -->TRA UN EPISODIO E L'ALTRO:ANNI LI HAI COSI'17.DISABILITY:RIESCI A CAMMINARE TRASPORTANDO PESI(Es.VALIGIE, ETC)?RIESCI A STARE IN PIEDI FERMO PER PIU' DI MEZZORA?listai bene[]hai comunque dei disturbiCONSIDERANDO 1 TUOI DISTURBI IN QUESTE ZONEBAMBINO IN BRACCIO, BORSE DELLA SPESA,So26 [ I iDa quando dNO 27 I I— quali dIi. TUO SONNO E' DISTURBATO REGOLARMENTE (Es. 2-3 VOLTE LA SETTIMANA) PER 1 28[ 1 úìs dpunDOLORI DORSALI?MIHAI DOVUTO LIMITARE 0 EVITARE ALCUNE ATTIVITA' LAVORATIVE 0 DEL TEMPO LIBEROPER 1 DISTURBI ALLA SCHIENA?se 51 qualial18. NEGLI U L T I M I 12 M E S I TI SEI DOVUTO ASSENTARE DAL LAVORO PER QUESTI DISTURBI? 29[-H; Se HI per quanti giorni complessivamente: n.Assenze d19. NEGLI U L T I M I 12 MESI HAI FATTO CICLI DI CURA PER QUESTI DISTURBI?(SJI[t2 Se o indica quali30Le~ iore d

402 OCCHIPINTI E COLLABORATORISE NEGLI U L T IMI 12 ME SI HAI AVUTODISTURBI IN QUESTE ZONE (VEDI FIGURA) COMPLETAQUESTA SCHEDA (RIFERENDOTI UNICAMENTE AGLIULTIMI 12 MESI)+ indica in figura la sede dei tuoi d istu rb i20. Indica le ca ra t te ri st ich e dei tuoi d i stu r b iFASTIDIO, SENSO DI PESO, SENSO DIDOLORE31STANCHEZZA, SENSO DI RIGIDITA' (esclusi g l i episodi a cu tissimi, 'Ilombalgie Lombareacute" già prima d e scri tte )>E)pressochè t u t t i i g iorn i---C pressochè t u t t i i g io rn i>2a episodi (cioè solo in alcuni periodidel 'anno)3 2 =>[]adel 'anno) episodi (cioè solo in alcuni periodiClass lo-->QUANTI EPISODI NEGLI ULTIMI12 MESI: n.*QUANTI EPISODI NEGLI ULTIMI12 MESI: n.. ~ N T I GIORNI E' DURATO OGNI___ >QUANTI GIORNI E' DURATO OGNIEPISODIO: n.EPISODIO.- n.>TRA UN EPISODIO E l'ALTRO:DA QUANTI ANNI LI HAI COSI'stai bene 33[ 11hai comunque dei d istu rb iDa quando21. DISABILITY: CONSIDERANDO I TUOI DISTURBI IN QUESTEZONEaaaHAI BISOGNO DI AIUTO, OPPURE EVITI DI SOLLEVARE UNA VALIGIA DI 13-18 Kg 0 UN BAMBINO DI3-4 ANNI?RIESCI A STARE SEDUTO ININTERROTTAMENTE PER MEZZORA?RIESCI A VIAGGIARE SEDUTO IN MACCHINA 0 IN AUTOBUS PER PIU' DI MEZZORA?9 RIESCI A STARE IN PIEDI FERMO PER PIU' DI MEZZORA? [NAEatiHAI BISOGNO DI AIUTO PER INDOSSARE CALZE E SCARPE?IL TUO SONNO E' DISTURBATO REGOLARMENTE (Es. 2-3 VOLTE LA SETTIMANA) PER I DOLORIRIESCI A CAMMINARE ININTERROTTAMENTE PER PIU' DI MEZZORA?ALLA SCHIENA?HAI DOVUTO LIMITARE 0 EVITARE ALCUNE ATTIVITA' LAVORATIVE 0 DEL TEMPO LIBERO PER IDISTURBI ALLA SCHIENA?se SI q u a l i8 HAI DOVUTO DIMINUIRE 0 LIMITARE LA FREQUENZA DELLA TUA ATTIVITA' SESSUALE PER IDISTURBI ALLA SCHIENA?MEb(3CE,alUI99E3534L , L ]lì36 __Dis pun LDis q u a l imiDis qual i22. N E G L I U L T I M I 1 2 M E S I T I S E I D O V U T O A S S E N T A R E D A L L A V O R O P E R Q U E S T I D I S T U R B I ?Pli E0 se 39 1 q u a n ti g i o r n i complessivamente: n.23. N E G L I U L T I M I 11S]I2 M E S I Mindica A I F AqualiT T O C I C L I D I C U R A P E R Q U E S T I D I S T U R B I ? Se371-T-1-Assenze8171 Cure L3L