l’esperienza di Anni Azzurri
Formazione dei formatori: l'esperienza di Anni Azzurri - epm
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FORMAZIONE DEI FORMATORI:<strong>l’esperienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Anni</strong> <strong>Azzurri</strong>Aula Magna Mangiagalli - 13.03.2013Relatore: Enrico Rinal<strong>di</strong>, Responsabile Sicurezza Gruppo KOS
premessa• Residenze <strong>Anni</strong> <strong>Azzurri</strong> è una società che gestisce<strong>di</strong>rettamente 30 residenze per anziani (<strong>di</strong>slocatenel nord Italia) la cui tipologia comprendeautosufficienti, parzialmente auto e totalmentenon autosufficienti; oltre ai posti letto per RSA inalcune residenze sono presenti nuclei Alzheimer,nuclei per stati vegetativi e riabilitazioni generalee geriatrica;• il totale <strong>di</strong>pendenti è circa 2013 unità alla quale siaggiungono 329 liberi professionisti; l’offerta è <strong>di</strong>3500 posti letto;
• Dall’analisi comparata dei risultati biostatisticidella sorveglianza sanitaria presso le 30 residenzedel gruppo emerge una prevalenza dei <strong>di</strong>sturbi acarico dell’apparato osteo articolare nel gruppoomogeneo degli operatori socio sanitari;• Il personale sanitario è più soggetto rispetto adaltri colleghi delle RSA a rischi che possonocomportare <strong>di</strong>sturbi muscolo scheletrici;
• La movimentazione manuale dei pazientidovrebbe essere evitata dove possibile o essereeseguita con una modalità <strong>di</strong> minor rischio: perottenere il risultato dell’incremento dellemovimentazioni ausiliate è però in<strong>di</strong>spensabileintervenire con la formazione per incrementare lasensibilità e la motivazione degli operatori;
• Abbiamo iscritto al corso <strong>di</strong> ergo formatori 23operatori, il percorso è durato circa 12 mesi, i<strong>di</strong>scenti hanno frequentato lezioni sia in aula chenelle residenze <strong>di</strong> provenienza, con tutoraggio«on line» dei docenti e verifica finale dei lavorisvolti;
Ruolo dei formatori• Migliorare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro degli operatoriincrementando le loro capacità nel gestire l’ospitenon collaborante, parzialmente o totalmente noncollaborante al fine <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire il sovraccaricobiomeccanico, così da limitare le patologie e gliinfortuni correlati;
• Ridurre <strong>di</strong> conseguenza le ore <strong>di</strong> assenze permalattia a causa del mal <strong>di</strong> schiena;• Assolvere, in modo efficace, all’obbligo <strong>di</strong>formazione del personale (art.37 del D.Lgs.81/08), fornendo una formazione personalizzatain relazione alla tipologia degli ospiti presenti ealle caratteristiche della struttura, garantendo lapresenza <strong>di</strong> una figura <strong>di</strong> «tutor» assicurando unprocesso <strong>di</strong> «formazione continua»;
• Fornire alla <strong>di</strong>rezione della residenza flessibilitànell’attività formativa in particolare nella sceltadegli orari, dei giorni e del numero <strong>di</strong> <strong>di</strong>scenti daformare contenendo i costi (ogni nuovo collegapuò ricevere la formazione senza allontanarsidalla sede lavorativa, la formazione vieneeseguita nel rispetto delle scadenze <strong>di</strong> legge);
• Monitorare i frequenti cambiamenti legati allatipologia degli ospiti nel rispetto dei minutaggiprevisti dall’accre<strong>di</strong>tamento (rapporto tra ilnumero degli ospiti auto sufficienti, parzialmenteo totalmente non autosufficienti ed operatori),in<strong>di</strong>viduando eventuali necessità delle <strong>di</strong>versetipologie <strong>di</strong> ausili, mo<strong>di</strong>fiche del layout, arre<strong>di</strong>ecc…;
Fornire risposte imme<strong>di</strong>ate ai quesiti dei colleghi adesempio:• «ho <strong>di</strong>fficoltà nell’eseguire questamovimentazione, quale movimento non ècorretto?»• «quando eseguo questa movimentazione il polsomi duole»,• «nell’uso del telo ad alto scorrimento mi sembra<strong>di</strong> imprimere troppa forza» ………………;
• fornire chiarimenti anche in caso <strong>di</strong> insufficientecomprensione delle istruzioni <strong>di</strong> lavoropre<strong>di</strong>sposte, a livello centrale, nell’ambito delmiglioramento del sistema <strong>di</strong> gestione dellasicurezza;• Disporre <strong>di</strong> una o più persone, che possanoverificare, in campo, l’efficacia della formazioneerogata;
Variabili analizzate con i <strong>di</strong>scentidurante il percorso• Il livello <strong>di</strong> conoscenza ed esperienza necessari allosvolgimento del compito;• Il numero, la tipologia e le con<strong>di</strong>zioni dei paziente chedevono essere movimentati;• L’ergonomia delle posture e l’uso della forza applicata;• L’adeguatezza delle attrezzature e le corrette modalità<strong>di</strong> utilizzo;• La gestione degli spazi nei quali eseguire lemovimentazioni;
Risultati raggiunti• Buon livello <strong>di</strong> formazione e addestramento aicompiti specifici;• Il personale si sente supportato, ascoltato esostenuto nell’attività svolta;• Si crea un ottimo rapporto tra i formatori ed i<strong>di</strong>scenti;• I <strong>di</strong>scenti cercano l’ergo formatore per sottoporgliquesiti;• Contenimento dei costi della formazione ed aumentodell’efficacia;
Garantire:• la formazione dei neo assunti primadell’a<strong>di</strong>bizione alla mansione a rischio, per quantoconcerne la movimentazione degli ospiti;• La crescita professionale dei formatori interniattraverso lo scambio <strong>di</strong> esperienze, tra le varieresidenze, con conseguente processo <strong>di</strong>miglioramento continuo della qualità dellaformazione erogata;
Comprendere perché gli ausili minorinon vengono utilizzati
La formazione ai colleghi
Utilizzare l’ironia«far parlare le attrezzature»
La nascita e la forza del «gruppo»GRAZIE