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L’indice MAPO e la sua relazione con il danno lombare acuto

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Seminario: “<strong>la</strong> movimentazione manuale dei pazienti in Ospedale- Mi<strong>la</strong>no 6 giugno 2003<strong>L’indice</strong> <strong>MAPO</strong> e <strong>la</strong> <strong>sua</strong> re<strong>la</strong>zione <strong>con</strong> <strong>il</strong> <strong>danno</strong> <strong>lombare</strong> <strong>acuto</strong>Dario Consonni, Natale Battevi AO ICPIntroduzioneNel 1999, <strong>il</strong> gruppo di ricerca EPM ha presentato i risultati di uno studio multicentrico in un volume monograficodel<strong>la</strong> “La Medicina del Lavoro” dal titolo “La movimentazione manuale dei pazienti nei reparti di degenza dellestrutture sanitarie: valutazione del rischio, sorveglianza sanitaria e strategie preventive” (3). In questo ambito è statoproposto un metodo per valutare l’esposizione degli operatori sanitari, l’indice <strong>MAPO</strong>, ed è stato presentato unprimo studio per valutare <strong>il</strong> grado di associazione fra questo indice e le lombalgie acute, <strong>con</strong> risultati incoraggianti.Lo studio infatti <strong>con</strong>cludeva che per un valore di indice <strong>MAPO</strong> compreso fra 0 e 1,5 <strong>il</strong> rischio era da <strong>con</strong>sideraretrascurab<strong>il</strong>e, per valori di <strong>MAPO</strong> fra 1,51 e 5 gli episodi di lombalgie si potevano presentare <strong>con</strong> una incidenza di 2,4volte maggiore, rispetto al rischio trascurab<strong>il</strong>e, ed infine una terza fascia corrispondente a valori di indice <strong>MAPO</strong>superiori a 5 dove gli episodi di lombalgie acuta potevano presentarsi <strong>con</strong> una incidenza fino a 5,6 maggiore diquel<strong>la</strong> attesa (1).Nel<strong>la</strong> presentazione dei risultati, che riguardavano 216 reparti e un numero di esposti pari a circa 3700, sono stateevidenziate una serie di problematiche fra cui le più importanti appaiono essere: difficoltà nel<strong>la</strong> definizione di“livello di esposizione trascurab<strong>il</strong>e o assente”, mancanza di <strong>con</strong>trolli sul comportamento dei singoli operatori che aparità di esposizione potevano effettuare un numero di movimentazioni manuali dei pazienti diverso, limiti intrinseciallo studio di tipo trasversale.Nonostante questi limiti <strong>il</strong> metodo <strong>MAPO</strong> è stato accolto molto favorevolmente nelle strutture sanitarie italiane, siaper <strong>la</strong> mancanza di metodi alternativi sia per <strong>la</strong> possib<strong>il</strong>ità di individuare comunque le carenze più r<strong>il</strong>evanti eapprontare di <strong>con</strong>seguenza un piano di bonifica mirato.Ad oggi, in letteratura, manca un possib<strong>il</strong>e <strong>con</strong>fronto <strong>con</strong> metodi quantitativi analoghi rimanendo ancora come unicoriferimento <strong>il</strong> <strong>la</strong>voro di Stobbe (6) che definisce altamente esposto un operatore che effettua, in un turno di <strong>la</strong>voro, 5o più sollevamenti/trasferimenti manuali di pazienti e sostanzialmente non esposto chi invece effettua fino a duesollevamenti/trasferimenti.Vi era dunque <strong>la</strong> necessità di proseguire <strong>la</strong> ricerca, iniziata ormai da più di 10 anni, sia estendendo <strong>il</strong> progetto del<strong>la</strong>ricerca di indici di esposizione in altre aree sanitarie (Blocchi Operatori, Pronto Soccorso, Fisiokinesiterapia,Ambu<strong>la</strong>tori), presentati in altri articoli di questo seminario, che di <strong>con</strong>fermare <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione esistente fra diversi livellidell’indice <strong>MAPO</strong> e <strong>il</strong> <strong>danno</strong> <strong>lombare</strong> <strong>acuto</strong>.La scelta di ut<strong>il</strong>izzare come variab<strong>il</strong>e <strong>danno</strong> le lombalgie acute (vere o fruste) è nata da diverse <strong>con</strong>siderazioni: <strong>la</strong>recente pubblicazione di R. Radwin et al “ Biomechanical aspects of work-re<strong>la</strong>ted musculoskeletal disorders.Theoretical Isuues in Ergonomics sciences” (5), ha evidenziato come sia possib<strong>il</strong>e una stimo<strong>la</strong>zione dolorosa alivello del rachide <strong>lombare</strong> in rapporto ad un sovraccarico biomeccanico e come questa possa estrinsecarsi dopo unperiodo di <strong>la</strong>tenza molto breve se non addirittura <strong>con</strong>testualmente. Questa osservazione inoltre è avvalorata sia da unnostro studio (2) che da quello di Yassi (7): <strong>la</strong> maggior parte degli infortuni osservati al rachide <strong>lombare</strong>, in operatoriaddetti all’assistenza, sono apparsi collegati ad attività di movimentazione pazienti <strong>con</strong> un rapporto temporale moltostretto se non immediato. Le basi teoriche di queste affermazioni vengono trattate in modo più esauriente in unospecifico articolo in corso di pubblicazione su “La Medicina del Lavoro”, a cui si rimanda.34


Seminario: “<strong>la</strong> movimentazione manuale dei pazienti in Ospedale- Mi<strong>la</strong>no 6 giugno 2003Un se<strong>con</strong>do motivo, più di tipo pratico, è da ricercare nel<strong>la</strong> disponib<strong>il</strong>ità, dei medici competenti, di aderire allostudio in presenza di protocolli semplificati, per <strong>la</strong> valutazione del <strong>danno</strong> <strong>lombare</strong>, come appunto quello dellelombalgie acute.Questo nuovo studio multicentrico ha permesso, grazie al<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione fattiva di diversi operatori in numeroserealtà ospedaliere, di raccogliere informazioni ut<strong>il</strong>i a verificare, sempre in uno studio di tipo trasversale, se <strong>il</strong> gradodi associazione fra indice <strong>MAPO</strong> e lombalgie acute poteva essere <strong>con</strong>fermato.MetodiIl gruppo di ricerca ha organizzato questo studio multicentrico assicurando a tutte le sedi una fase preliminareformativa, nel<strong>la</strong> quale sono stati <strong>il</strong>lustrati sia i metodi per <strong>la</strong> raccolta dell’indice di esposizione che perl’identificazione del <strong>danno</strong> <strong>lombare</strong> <strong>acuto</strong>. A questa fase preliminare sono seguiti diversi in<strong>con</strong>tri nel corso dei qualiogni tutor del gruppo di ricerca ha potuto verificare, ed eventualmente modificare se del caso, <strong>il</strong> grado di adesione aiprotocolli proposti.Per <strong>la</strong> r<strong>il</strong>evazione del rischio è stato adottato <strong>il</strong> protocollo di r<strong>il</strong>evazione proposto nel 1999 per l’identificazionedell’indice <strong>MAPO</strong> nei diversi reparti di degenza. Tale protocollo, pur aggiornato in alcune sue sezioni, ècompletamente sovrapponib<strong>il</strong>e a quello già adottato nel precedente studio multicentrico. Al<strong>la</strong> fine di questo studioerano stati individuati ben 258 reparti, di cui tuttavia 55 non sono stati ut<strong>il</strong>izzati ai fini di questo studio, per motivi dicarattere organizzativo. Dei 203 rimanenti sono state operate delle esclusioni se<strong>con</strong>do i seguenti criteri:a) Non è stato visitato almeno <strong>il</strong> 70% degli esposti a movimentazione manuale dei pazienti;b) Si tratta di reparti (come ad esempio <strong>la</strong> psichiatria-psicogeriatria e anestesia/rianimazione) in cui l’indice <strong>MAPO</strong>non garantisce una corretta identificazione dei livelli di esposizione al rischio specifico.Adottando questi criteri <strong>il</strong> numero dei reparti oggetti dello studio sono risultati 191.Per quanto riguarda <strong>il</strong> protocollo di r<strong>il</strong>evazione del <strong>danno</strong> <strong>lombare</strong> <strong>acuto</strong> questo è risultato somministrato inpercentuale media di esposti pari al 93%. Le informazioni richieste sono in parte sovrapponib<strong>il</strong>i a quello propostonel 1999 in quanto è stata aggiunta una sezione che intendeva verificare <strong>la</strong> presenza degli episodi di lombalgia negliultimi due anni: in questo caso <strong>la</strong> variab<strong>il</strong>e <strong>danno</strong> è stata applicata solo a quegli operatori che presentavano unaanzianità di mansione (nel reparto) di almeno due anni. Per <strong>la</strong> definizione degli episodi di lombalgia si rimanda al<strong>la</strong>pubblicazione del 1999 apparsa sul<strong>la</strong> “La medicina del Lavoro” (4).Nell’identificazione degli esposti, oltre ai criteri di esclusione già indicati, si è provveduto ad eliminare quei soggettiche risultavano spostati di reparto per problemi <strong>con</strong>nessi a patologie del rachide dorso-<strong>lombare</strong>: si sarebbe potutocreare infatti una situazione in cui, a fronte di un reparto <strong>con</strong> esposizione nul<strong>la</strong> o irr<strong>il</strong>evante, <strong>il</strong> numero degli episodidi lombalgia acuta sarebbe risultato sovrastimato.Complessivamente in questo studio multicentrico sono stati ammessi 2927 soggetti afferenti a 191 reparti didegenza: di questi 324 non sono stati ammessi allo studi in quanto <strong>con</strong> anzianità di reparto inferiore ad un anno. Perl’analisi delle lombalgie degli ultimi due anni sono stati invece eliminati 808 soggetti che avevano una anzianità direparto inferiore a due anni.Lo studio dell’associazione fra esposizione e <strong>danno</strong> è stato <strong>con</strong>dotto <strong>con</strong> <strong>la</strong> tecnica dell’analisi logistica ed è statopreceduto da una analisi di tipo descrittivo. Come nell’analisi dello studio multicentrico del 1999, sono stati calco<strong>la</strong>tigli Odds Ratio per tre livelli di esposizione crescente (<strong>MAPO</strong> compreso fra 1,51 e 5, fra 5,01 e 10 e oltre 10)ut<strong>il</strong>izzando come riferimento <strong>il</strong> livello di <strong>MAPO</strong> corrispondente ad un valore compreso fra 0 e 1,5 e pertanto <strong>con</strong>livello di esposizione a movimentazione manuale pazienti,assente o irr<strong>il</strong>evante.35


Seminario: “<strong>la</strong> movimentazione manuale dei pazienti in Ospedale- Mi<strong>la</strong>no 6 giugno 2003RisultatiNon si ritiene opportuno, ripresentare in questa sede le caratteristiche di esposizione e del gruppo di esposti, chesono già state fornite nel precedente intervento, data <strong>la</strong> sostanziale sovrapponib<strong>il</strong>ità dei reparti <strong>con</strong>siderati, dal puntodi vista descrittivo, e delle caratteristiche del campione di esposti allo studio.Nel<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> 1 è riportato lo studio, compiuto su tutti i reparti, di associazione fra lombalgie acute dell’ultimo anno eindice <strong>MAPO</strong>.Tabel<strong>la</strong> 1: Risultati dello studio di associazione fra indici di esposizione <strong>MAPO</strong> e lombalgieacute dell’ultimo annoIndice<strong>MAPO</strong>0 –1,51,51 – 55,01 – 10> 10SessoMaschiFemmineLombalgia Acutaultimo annoNegativi33810245154074701814Positivi19140936767252Oddsratio12,433,212,9210,97IC(95%)-1,43 – 3,991,91 – 5,391,71 – 5,00-0,73 – 1,22Oddsratiocorretto12,363,132,83-1,02IC (95%)corretto-1,43 – 3,871,87 – 5,241,66 – 4,82-0,76 – 1,37C<strong>la</strong>ssi dietà15 – 2526 – 3536 – 4546-55> 55C<strong>la</strong>ssi dianzian(anni)0 – 45 – 910 – 14> 14(anni)112110569631358Lav.Tot.4227375006241512611415865498759210,851,321,380,7710,921,051,00-0,48 – 1,500,68 – 2,170,75 – 2,540,28 – 2,10-0,60 – 1,430.67 – 1,640,65 – 1,540,821,251,470,86-0,971,010,820,45 – 1,490,67 – 2,330,75 – 2,900,30 – 2,46-0,67 – 1,400,68 – 1,510,53 – 1,26Praticamente sovrapponib<strong>il</strong>e per risultati allo studio del 1999, gli Odds ratio grezzi ottenuti per livelli di esposizione(indice <strong>MAPO</strong>) superiori a 1,5 , sono risultati tutti positivi e significativi rispetto al<strong>la</strong> categoria <strong>MAPO</strong> < 1,5. Si puòinoltre notare che per <strong>la</strong> se<strong>con</strong>da e terza fascia di esposizione l’andamento è crescente e tende a diminuire ostab<strong>il</strong>izzarsi nel livello di esposizione più alto. Gli Odds ratio corretti, per le variab<strong>il</strong>i di <strong>con</strong>fondimento <strong>con</strong>siderate(sesso, età, e anzianità totale di mansione), non mostrano significativi scostamenti.Il sesso non sembra essere una variab<strong>il</strong>e imporatante, come pure <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse di età e l’anzianità di mansione totale.L’analisi delle lombalgie fruste e di quelle totali (acute + fruste) dell’ultimo anno non modifica sostanzialmente <strong>il</strong>dato osservato nel<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> 1.Nel<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> 2 è invece riportato <strong>il</strong> risultato ottenuto valutando l’associazione fra indice <strong>MAPO</strong> e <strong>la</strong> variab<strong>il</strong>e <strong>danno</strong>“Lombalgie acute degli ultimi due anni”. Questo dato è stato ottenuto, come già descritto in precedenza, eliminandodallo studio i soggetti <strong>con</strong> meno di due anni di anzianità di reparto.36


Seminario: “<strong>la</strong> movimentazione manuale dei pazienti in Ospedale- Mi<strong>la</strong>no 6 giugno 2003Tabel<strong>la</strong> 2: Risultati dello studio di associazione fra indici di esposizione <strong>MAPO</strong> e lombalgieacute degli ultimi due anniIndice <strong>MAPO</strong>0 –1,51,51 – 55,01 – 10> 10Negativi266812384305Lombalgia AcutaUltimi due anniPositivi2015011666Odds ratio IC (95%) Odds ratiocorretto12,454,012,87-1,50 – 4,002,41 – 6,691,68 – 4,9012,393,982,76IC (95%)Corretto-1,46 – 3,902,40 – 6,571,62 – 4,69SessoMaschiFemmine34814197327910,93-0,70 – 1,24-1,02-0,76 – 1,36C<strong>la</strong>ssi di età15 – 2526 – 3536 – 4546-55> 55(anni)607975972625113119133761110,681,021,330,99-0,36 – 1,290,54 – 1,920,69 – 2,570,40 – 2,420,701,101,471,200,36 – 1,360,56 – 2,160,71 – 3,030,46 – 3,10C<strong>la</strong>ssi di anzian Lav. Tot.(anni)0 – 45 – 910 – 14> 1421956942155744949012410,821,061,10-0,55 – 1,210.71 – 1,580,59 – 1,61-0,760,930,75-0,51 – 1,150,61 – 1,420,48 – 1,16Si può notare anche in questo caso una associazione positiva per tutte le c<strong>la</strong>ssi <strong>MAPO</strong> ma <strong>con</strong> andamento positivoper <strong>la</strong> se<strong>con</strong>da e terza c<strong>la</strong>sse e una flessione nell’ultima. La scelta di ut<strong>il</strong>izzare come variab<strong>il</strong>e <strong>danno</strong> le lombalgieacute degli ultimi anni, nasceva da questa <strong>con</strong>siderazione: <strong>la</strong> migliore associazione fra <strong>MAPO</strong> e lombalgie, nelprecedente studio, è stata ottenuta valutando l’incidenza delle lombalgie acute in un periodo di osservazione cherisultava essere quello dell’anzianità specifica di quel reparto. Per tale motivo si è deciso in questo se<strong>con</strong>do studiomulticentrico di valutare anche questa variab<strong>il</strong>e <strong>danno</strong>. Stante i risultati ottenuti non pare che questa scelta si siar<strong>il</strong>evata adeguata. Ma allora perché, pur esistendo una associazione fra lombalgie acute e livelli crescenti dell’indici<strong>MAPO</strong>, nel<strong>la</strong> quarta c<strong>la</strong>sse (indice di esposizione > 10) si nota una flessione? A questa domanda avevamo giàfornito una risposta parziale che <strong>con</strong>siderava <strong>la</strong> possib<strong>il</strong>ità, in situazioni di esposizione a movimentazione manualepazienti elevata, un comportamento degli operatori non corrispondente al livello di esposizione (misc<strong>la</strong>ssificazionedell’esposizione): in pratica quando <strong>la</strong> richiesta di movimentazione risulta partico<strong>la</strong>rmente elevata l’operatore nonriesce ad eseguir<strong>la</strong> completamente e quindi l’entità del<strong>la</strong> stessa potrebbe non corrispondere al livello dell’indice<strong>MAPO</strong>. Se questa ipotesi fosse realistica potremmo allora notare una diversità di comportamento fra reparti <strong>con</strong>“vocazione medica” e quelli <strong>con</strong> “vocazione chirurgica”: <strong>la</strong> diversità nel<strong>la</strong> tipologia di disab<strong>il</strong>ità dei pazienti e <strong>la</strong>necessità di effettuare una movimentazione pazienti imposta dal<strong>la</strong> situazione critica di un paziente chirurgicodovrebbe infatti, in questa situazione, portare ad una migliore corrispondenza fra indice <strong>MAPO</strong> (che stima a prior<strong>il</strong>’entità del<strong>la</strong> movimentazione) e <strong>la</strong> movimentazione effettivamente fatta in quello specifico reparto.Per verificare questa ipotesi si è pertanto proceduto all’analisi dell’associazione fra <strong>MAPO</strong> e <strong>danno</strong> <strong>lombare</strong> <strong>acuto</strong>,selezionando due sottoinsiemi di reparti, appunto quelli <strong>con</strong>siderati assimi<strong>la</strong>b<strong>il</strong>i al<strong>la</strong> medicina e quelli invece piùstrettamente chirurgici. Nel primo caso sono stati selezionati n° 108 reparti e un totale di esposti pari 1500, nelse<strong>con</strong>do invece n° 76 reparti e 840 esposti. La tabelle 3 e 4 mostrano questa analisi.37


Seminario: “<strong>la</strong> movimentazione manuale dei pazienti in Ospedale- Mi<strong>la</strong>no 6 giugno 2003Tabel<strong>la</strong> 3: Risultati dello studio di associazione fra indici di esposizione <strong>MAPO</strong> e lombalgieacute dell’ultimo anno nei reparti definiti di “medicina”.Indice <strong>MAPO</strong>0 –1,51,51 – 55,01 – 10> 10SessoLombalgia Acutaultimo annoNegativi120680266247Positivi5985529Odds ratio IC (95%) Odds ratiocorretto13,454,962,81-1,37 – 8,711,90 – 12,901,05 – 7,5113,454,922,87IC (95%)corretto-1,37 – 8,691,91 -- 12,671,07 – 7,65MaschiFemmine24210713115611,13-0,75 – 1,71-1,14-0,75 – 1,73C<strong>la</strong>ssi di età15 – 2526 – 3536 – 4546-55> 55(anni)726464001613411736436310.731,041,460,57-0,37 – 1,450,52 – 2,080,70 – 3,040,14 – 2,220,751,061,480,610,37 – 1,530,50 – 2,250,66 – 3,320,15 – 2,47C<strong>la</strong>ssi di anzian(anni)0 – 45 – 910 – 14> 14Lav. Tot.2824342923043360454911,211,271,31-0,68 – 2,150,70 – 2,300,73 – 2,34-1,121,171,08-0,70 – 1,790,70 – 1,960,62 – 1,87Tabel<strong>la</strong> 4: Risultati dello studio di associazione fra indici di esposizione <strong>MAPO</strong> e lombalgieacute dell’ultimo anno nei reparti definiti “chirurgici”.Indice <strong>MAPO</strong>0 –1,51,51 – 55,01 – 10> 10Lombalgia Acutaultimo annoNegativi162212208152Positivi13233337Odds ratio IC (95%) Odds ratiocorretto11,432,823,27-0,70 – 2,901,44 – 5,511,63 – 6,5611,331,942,87IC (95%)corretto-0,65 – 2,730,98 – 3,851,46 – 5,65SessoMaschiFemmine185549307610,85-0,54 – 1,34-0,92-0,57 – 1,47C<strong>la</strong>ssi di età15 – 2526 – 3536 – 4546-55> 55(anni)30342226118181443919313.855,174,835,00-0,50 – 29,210,67 – 39,390,60 – 38,410,44 – 55,700,821,251,470,860,47 – 28,130,72 – 45,420,72 – 52,270,69 – 89,46C<strong>la</strong>ssi di anzian(anni)0 – 45 – 910 – 14> 14Lav. Tot.942511472421532263310,550,950,66-0,24 – 1,240,42 – 2,140,30 – 1,44-0,690,820,51-0,35 – 1,350,39 – 1,690,23 – 1,1338


Seminario: “<strong>la</strong> movimentazione manuale dei pazienti in Ospedale- Mi<strong>la</strong>no 6 giugno 2003Ciò che emerge dal <strong>con</strong>fronto di queste due tabelle è sicuramente l’andamento del grado di associazione fra <strong>MAPO</strong> elombalgie acute dell’ultimo anno: mentre per i reparti assimi<strong>la</strong>b<strong>il</strong>i alle medicine (tabel<strong>la</strong> 3) l’associazione èsignificativa per tutte le c<strong>la</strong>ssi di indice, <strong>con</strong> un marcato aumento nel<strong>la</strong> se<strong>con</strong>da e terza c<strong>la</strong>sse e flessione nell’ultima,quando si <strong>con</strong>siderano i reparti “chirurgici” (tabel<strong>la</strong> 4) si nota un incremento degli Odds ratio all’aumentaredell’indice di esposizione.Come per gli altri dati, i fattori di <strong>con</strong>fondimento presi in esame non alterano in modo sostanziale <strong>il</strong> quadro generale.DiscussioneLo studio presentato in questo seminario <strong>la</strong>scia ancora aperte alcune questioni, che sono già state trattate nel 1999,proprio perché <strong>il</strong> disegno dello studio è lo stesso ( studio trasversale).Fra queste vale <strong>la</strong> pena di ricordare:a) un valore di indice <strong>MAPO</strong> compreso fra 0 e 1,5 indica una esposizione assente o trascurab<strong>il</strong>e. Questaaffermazione deve essere verificata costantemente perché vi può essere una situazione in cui almeno unpaziente completamente non col<strong>la</strong>borante, in assenza di sollevatori, deve essere movimentato. Come nellostudio precedente tuttavia questa situazione è stata verificata e non risulta presente in questo nuovo campionedi dati.b) L’attribuzione dell’indice <strong>MAPO</strong> è effettuata basandosi sul presupposto che gli operatori di un determinatoreparto siano <strong>con</strong>siderab<strong>il</strong>i come un gruppo omogeneo rispetto all’esposizione. Tale aspetto tuttavia non èstato verificato per mancanza di dati dettagliati a livello individuale.c) Un livello di esposizione molto alto (indice <strong>MAPO</strong> > 10) potrebbe sovrastimare l’effettiva movimentazionemanuale pazienti; ciò spiegherebbe <strong>il</strong> diverso comportamento dello studio di associazione fra <strong>danno</strong> <strong>lombare</strong> e<strong>MAPO</strong>, quando si <strong>con</strong>siderano separatamente i reparti “chirurgici” da quelli assimi<strong>la</strong>b<strong>il</strong>i alle “medicine”. Siripropone infatti <strong>la</strong> questione che <strong>il</strong> metodo di valutazione dell’esposizione “presume” un livello quantitativodi movimentazione dei pazienti, verificata come necessaria ad assicurare una adeguata assistenza, almeno perquesto aspetto specifico. La possib<strong>il</strong>ità di definire in modo più graduale <strong>il</strong> livello di esposizione <strong>MAPO</strong>,introducendo una ulteriore c<strong>la</strong>sse (<strong>MAPO</strong> > 10), non appare pertanto allo stato attuale delle <strong>con</strong>oscenzeancora praticab<strong>il</strong>e.d) Le variab<strong>il</strong>i <strong>danno</strong> usate per valutare <strong>il</strong> grado di associazione fra indice <strong>MAPO</strong> e <strong>danno</strong> <strong>lombare</strong>, hannoevidenziato che le lombalgie acute occorse nell’ultimo anno, paiono essere quelle più attendib<strong>il</strong>i, sia per ipresupposti fisiopatologici, analizzati in premessa, che per <strong>il</strong> grado di attendib<strong>il</strong>ità anamnestica che possiedequesta variab<strong>il</strong>e. A tale proposito sarebbe interessante valutare <strong>la</strong> ripetib<strong>il</strong>ità delle risposte sia intra-soggettoche fra osservatori. L’ipotesi quindi di ut<strong>il</strong>izzare le lombalgie acute degli ultimi due anni non pare reggere al<strong>la</strong>prova dei dati.e) Questo nuovo studio multicentrico <strong>con</strong>ferma <strong>la</strong> validità nel definire tre livelli di esposizione checorrispondono ai seguenti valori dell’indice <strong>MAPO</strong>:• 0 – 1,5 Livello di esposizione assente/trascurab<strong>il</strong>e• 1,51 – 5 Livello di esposizione medio• > a 5 Livello di esposizione elevato39


Seminario: “<strong>la</strong> movimentazione manuale dei pazienti in Ospedale- Mi<strong>la</strong>no 6 giugno 2003f) A questi livelli di esposizione corrispondono, ancora <strong>con</strong> alcune cautele che emergono dalle riflessioni citate,probab<strong>il</strong>ità crescenti di <strong>danno</strong> <strong>lombare</strong> <strong>acuto</strong>.Bibliografia1. Battevi N, Consonni D, Ricci Mg, Menoni O, Occhipinti E, Colombini D: L’applicazione dell’indicesintetico di esposizione nel<strong>la</strong> movimentazione manuale pazienti: prime esperienze di validazione . Med.Lav. 1999; 90 (2): 256-275.2. Colombini D, Riva D., Lue’ F., Nava C., Petri A., Bas<strong>il</strong>ico S., Linza<strong>la</strong>ta M., Morselli G., Cotroneo L,Ricci Mg, Menoni O Battevi N: Primi dati epidemiologici di esperienze nazionali sugli effetti clinicinegli operatori sanitari addetti al<strong>la</strong> movimentazione manuale di pazienti nei reparti di degenza . Med.Lav. 1999; 90 (2): 201 – 228.3. Olga Menoni, Maria Grazia ricci, Danie<strong>la</strong> Panciera, N.Battevi, Danie<strong>la</strong> Colombini, E.Occhipinti, A.Greco : “La movimentazione manuale dei pazienti nei reparti di degenza delle strutture sanitarie:valutazione del rischio, sorveglianza sanitaria e strategie preventive. Volume 90, n°2 – Marzo – Apr<strong>il</strong>e19994. Ricci MG, Menoni O, Colombini D, Occhipinti E: Studi clinici negli operatori sanitari addetti al<strong>la</strong>movimentazione manuale di pazienti: metodi per <strong>la</strong> r<strong>il</strong>evazione delle affezioni del rachide. Med. Lav.1999; 90 (2):173 – 190.5. Radwin Robert et al : Biomechanical aspects of work-re<strong>la</strong>ted musculoskeletal disorders. TheoreticalIsuues in Ergonomics sciences, Apr<strong>il</strong>e – giugno 2001, 2 (2): 153-217.6. Stobbe TJ, et al: Incidence of Low Back Injuries Among Nursing Personnel as a Function of PatientLifting Frequency. Journal of Safety Research, 1988, vol 19: 21-28.7. Yassi A, Khokhar J, Tate R, Cooper J,Snow C, Vallentyne S: The epidemiology of back injuries innurses at a <strong>la</strong>rge Canadian tertiary care hospital: implication for prevention.Occup Med 1995; 45(4);215-22040

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