19.08.2015 Views

Veglia per la Professione perpetua di suor Ilaria

stampa la veglia - Suore Francescane Elisabettine

stampa la veglia - Suore Francescane Elisabettine

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Suore Terziarie Francescane Elisabettine<strong>Veglia</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>Professione</strong> <strong>per</strong>petua<strong>di</strong> <strong>suor</strong> I<strong>la</strong>riaChiesa <strong>di</strong> San Giuseppe - Casa Madre02 settembre 2011


Guida: Nel<strong>la</strong> preghiera <strong>di</strong> questa sera saremo guidati dal brano delvangelo <strong>di</strong> Luca che narra l’incontro <strong>di</strong> Gesù con Zaccheo(Lc 19,1-10). Zaccheo è un uomo in movimento, ha cercato <strong>di</strong>vedere Gesù, si è <strong>la</strong>sciato incontrare dal suo sguardo e,afferrato dal suo amore, ha restituito quanto aveva ottenutocon l’inganno, accogliendo così <strong>la</strong> salvezza del Signore.Anche in I<strong>la</strong>ria è nato il desiderio <strong>di</strong> dare senso al<strong>la</strong> propriavita, <strong>di</strong> mettersi al<strong>la</strong> ricerca del Signore; ha vissuto <strong>la</strong> gioiadell’incontro con Lui e l’es<strong>per</strong>ienza <strong>di</strong> essere amata. Tutto ciòe altro ancora l’ha portata al<strong>la</strong> consapevolezza che “tutto èdono” e che <strong>la</strong> vita può <strong>di</strong>ventare una lode a Colui che donaogni bene e una continua restituzione a Lui, <strong>di</strong> quanto Eglistesso dona. Come non portare questo messaggio a tutti? Èquello che spinge <strong>suor</strong> I<strong>la</strong>ria a <strong>di</strong>re il suo sì <strong>per</strong> sempre alSignore. Per questo l’accompagniamo con <strong>la</strong> preghiera e <strong>la</strong>simpatia.All’inizio del<strong>la</strong> veglia ascolteremo il brano del vangelo <strong>per</strong>intero, successivamente, nei quattro momenti che scan<strong>di</strong>scono<strong>la</strong> preghiera, saremo aiutati ad approfon<strong>di</strong>rne alcuni passaggifondamentali.2


Canto: Spirito <strong>di</strong> DioSpirito <strong>di</strong> Dio riempimiSpirito <strong>di</strong> Dio battezzamiSpirito <strong>di</strong> Dio consacramivieni ad abitare dentro meSpirito <strong>di</strong> Dio guariscimiSpirito <strong>di</strong> Dio rinnovamiSpirito <strong>di</strong> Dio consacramiVieni ad abitare dentro meSpirito <strong>di</strong> Dio riempiciSpirito <strong>di</strong> Dio battezzaciSpirito <strong>di</strong> Dio consacraciVieni ad abitare dentro noi (2 v.)Segno: intronizzazione del<strong>la</strong> Paro<strong>la</strong>I° ZACCHEO CERCAVA DI VEDERE GESÙ1Gesù entrò nel<strong>la</strong> città <strong>di</strong> Gerico e <strong>la</strong> stava attraversando,2quand’ecco un uomo, <strong>di</strong> nome Zaccheo, capo deipubblicani e ricco, 3 cercava <strong>di</strong> vedere chi era Gesù, ma nongli riusciva a causa del<strong>la</strong> fol<strong>la</strong>, <strong>per</strong>ché era piccolo <strong>di</strong> statura.4Allora corse avanti e, <strong>per</strong> riuscire a vederlo, salì su unsicomòro, <strong>per</strong>ché doveva passare <strong>di</strong> là.Zaccheo è un peccatore, anzi il peccatore <strong>per</strong> eccellenza. È pubblicano,o meglio, è il capo dei pubblicani, dunque, secondo <strong>la</strong> Legge, è esclusodal<strong>la</strong> salvezza. È ricco, <strong>per</strong>ciò escluso anche dalle beatitu<strong>di</strong>ni che ilVangelo riserva ai poveri.Però Zaccheo sa <strong>di</strong> essere piccolo, sa <strong>di</strong> essere cieco ed è uno che si3


muove. È uno che vuole qualcosa, è una <strong>per</strong>sona mossa da desideri.Non si accontenta <strong>di</strong> ciò che è e <strong>di</strong> ciò che ha.Zaccheo ha un grande desiderio: vedere Gesù. La sua piccolezza, <strong>la</strong>sua con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> peccatore e <strong>la</strong> fol<strong>la</strong> non lo bloccano. Egli vuole atutti i costi riuscire nel suo intento.Preghiamo con il Salmo 62, ci uniamo al salmista nel desiderio <strong>di</strong>cercare Dio con tutte le nostre forze.A cori alterni.O Dio, tu sei il mio Dio,dall’aurora io ti cerco,ha sete <strong>di</strong> te l'anima mia,desidera te <strong>la</strong> mia carnein terra arida, assetata, senz’acqua.Così nel santuario ti ho contemp<strong>la</strong>to,guardando <strong>la</strong> tua potenza e <strong>la</strong> tua gloria.Poiché il tuo amore vale più del<strong>la</strong> vita,le mie <strong>la</strong>bbra canteranno <strong>la</strong> tua lode.Così ti bene<strong>di</strong>rò <strong>per</strong> tutta <strong>la</strong> vita:nel tuo nome alzerò le mie mani.Come saziato dai cibi migliori,con <strong>la</strong>bbra gioiose ti loderà <strong>la</strong> mia bocca.Quando nel mio letto <strong>di</strong> te mi ricordoe penso a te nelle veglie notturne,a te che sei stato il mio aiuto,esulto <strong>di</strong> gioia all’ombra delle tue ali.A te si stringe l’anima mia:<strong>la</strong> tua destra mi sostiene.4


II° GESÙ ALZÒ LO SGUARDO5Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli <strong>di</strong>sse:«Zaccheo, scen<strong>di</strong> subito, <strong>per</strong>ché oggi devo fermarmi a casatua». 6 Scese in fretta e lo accolse pieno <strong>di</strong> gioia.Gesù non guarda dall'alto al basso, ma dal basso all’alto, il suo è unosguardo d'amore. Egli chiama Zaccheo <strong>per</strong> nome, il suo nome <strong>di</strong>ventacosì vero, consistente e lui si sente interpel<strong>la</strong>to in prima <strong>per</strong>sona.Il Signore è uno che vuole fermarsi a casa nostra, che vuole venire danoi. E quando avremo l'impressione <strong>di</strong> avere trovato Dio, in realtà èLui ha trovato noi!Dio non vuole altro che accogliere e, nello stesso tempo, non ha altrodesiderio che essere accolto da noi. L’accoglienza è il gestofondamentale dell'amore.Segno: intronizzazione dell’icona del volto <strong>di</strong> GesùCanto: Mostraci il tuo voltoMostraci il tuo volto, Signore,vieni a visitarci nel<strong>la</strong> pace.Come il volto del padre e del<strong>la</strong> madreil tuo volto risplenda su <strong>di</strong> noi,<strong>di</strong> pietà e <strong>di</strong> amore risplenda.E guardando te saremo <strong>per</strong>donati.Come il volto dell'amico del cuoreil tuo volto risplenda su <strong>di</strong> noi,<strong>di</strong> bontà e <strong>di</strong> fiducia risplenda.E guardando te saremo conso<strong>la</strong>ti.Rit.Rit.5


Come il volto del maestro che amail tuo volto risplenda su <strong>di</strong> noi,<strong>di</strong> verità e <strong>di</strong> sapienza risplenda.E guardando te saremo illuminati.Come il volto dello sposo fedeleil tuo volto risplenda su <strong>di</strong> noi,<strong>di</strong> tenerezza e <strong>di</strong> gioia risplenda.E guardando te saremo raggianti.Rit.Rit.Contemp<strong>la</strong>zione dell’icona e preghiera <strong>per</strong>sonale.III° ZACCHEO RESTITUISCE QUATTRO VOLTE TANTO7Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa <strong>di</strong> unpeccatore!». 8 Ma Zaccheo, alzatosi, <strong>di</strong>sse al Signore: «Ecco,Signore, io do <strong>la</strong> metà <strong>di</strong> ciò che possiedo ai poveri e, se horubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».Il brano sottolinea da una parte <strong>la</strong> mormorazione <strong>di</strong> chi non riconosce<strong>la</strong> propria povertà e il proprio bisogno <strong>di</strong> Dio, <strong>di</strong> chi si ritiene <strong>per</strong>fetto<strong>di</strong> fronte a Lui.Dall’altra parte c’è Zaccheo che si alza in pie<strong>di</strong> come colui che faes<strong>per</strong>ienza <strong>di</strong> risurrezione. Al<strong>la</strong> mormorazione egli oppone il gridogioioso <strong>di</strong> chi nel<strong>la</strong> restituzione decide un cambiamento totale <strong>di</strong> vita. Ilsuo non è un "buon proposito" passeggero, ma <strong>la</strong> scelta gioiosa <strong>di</strong> unpeccatore-<strong>per</strong>donato.Preghiamo con il Salmo 48, è una me<strong>di</strong>tazione sapienziale sui verivalori del<strong>la</strong> vita, strutturata in due gran<strong>di</strong> quadri.Nel<strong>la</strong> prima sezione viene descritta l’illusione del ricco che crede <strong>di</strong>evitare <strong>la</strong> morte, tentando <strong>di</strong> “corrom<strong>per</strong><strong>la</strong>” con le sue immensericchezze.Nel<strong>la</strong> seconda scena <strong>la</strong> morte sve<strong>la</strong> il nul<strong>la</strong> che si nasconde sotto gliidoli economici, ma contemporaneamente apre un orizzonte inatteso<strong>per</strong> il giusto. I ricchi, così fortunati quaggiù, sono rappresentati come6


un gregge che ha <strong>per</strong> pastore <strong>la</strong> morte; il giusto, invece, povero eumiliato dal<strong>la</strong> storia, non ha nul<strong>la</strong> da versare come “riscatto” <strong>per</strong> <strong>la</strong>sua morte. Ma ecco <strong>la</strong> grande sorpresa: Dio stesso versa il riscatto estrappa il giusto dal<strong>la</strong> mano del<strong>la</strong> morte.SolistaPrimo coroAscoltate questo, popoli tutti,porgete l’orecchio, voi tutti abitanti del mondo,voi, gente del popolo e nobili,ricchi e poveri insieme.La mia bocca <strong>di</strong>ce cose sapienti,il mio cuore me<strong>di</strong>ta con <strong>di</strong>scernimento.Porgerò l’orecchio a un proverbio,esporrò sul<strong>la</strong> cetra il mio enigma.Perché dovrò temere nei giorni del male,quando mi circonda <strong>la</strong> malizia<strong>di</strong> quelli che mi fanno inciampare?Essi confidano nel<strong>la</strong> loro forza,si vantano del<strong>la</strong> loro grande ricchezza.Certo, l’uomo non può riscattare se stessoné pagare a Dio il proprio prezzo.Troppo caro sarebbe il riscatto <strong>di</strong> una vita:non sarà mai sufficiente<strong>per</strong> vivere senza finee non vedere <strong>la</strong> fossa.Vedrai infatti morire i sapienti;<strong>per</strong>iranno insieme lo stolto e l’insensatoe <strong>la</strong>sceranno ad altri le loro ricchezze.Il sepolcro sarà loro eterna <strong>di</strong>mora,loro tenda <strong>di</strong> generazione in generazione:eppure a terre hanno dato il proprio nome.7


InsiemeMa nel<strong>la</strong> pros<strong>per</strong>ità l’uomo non dura:è simile alle bestie che muoiono.Secondo coro Questa è <strong>la</strong> via <strong>di</strong> chi confida in se stesso,<strong>la</strong> fine <strong>di</strong> chi si compiace dei propri <strong>di</strong>scorsi.Come pecore sono destinati agli inferi,sarà loro pastore <strong>la</strong> morte;scenderanno a precipizio nel sepolcro,svanirà <strong>di</strong> loro ogni traccia,gli inferi saranno <strong>la</strong> loro <strong>di</strong>mora.Certo, Dio riscatterà <strong>la</strong> mia vita,mi strap<strong>per</strong>à dal<strong>la</strong> mano degli inferi.Non temere se un uomo arricchisce,se aumenta <strong>la</strong> gloria del<strong>la</strong> sua casa.Quando muore, infatti, con sé non porta nul<strong>la</strong>né scende con lui <strong>la</strong> sua gloria.Anche se da vivo bene<strong>di</strong>ceva se stesso:«Si congratuleranno, <strong>per</strong>ché ti è andata bene»,andrà con <strong>la</strong> generazione dei suoi padri,che non vedranno mai più <strong>la</strong> luce.InsiemeNel<strong>la</strong> pros<strong>per</strong>ità l’uomo non comprende,è simile alle bestie che muoiono.Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo…Incontrare Dio fa entrare nel<strong>la</strong> sua mentalità, porta ad assumere i suoicriteri <strong>di</strong> vita, a <strong>la</strong>sciarsi istruire dal<strong>la</strong> sua sapienza, a non attaccarsiai beni, ma a restituirGli ogni bene.Anche san Francesco d’Assisi s<strong>per</strong>imenta che i beni materiali hanno unvalore passeggero e riconosce in Dio il sommo bene, l’autore del<strong>la</strong> vita8


e il datore <strong>di</strong> ogni bene. Per san Francesco l’esistenza <strong>di</strong>ventarestituzione a Dio <strong>di</strong> ciò che Egli gli ha donato.Dalle Fonti FrancescaneE restituiamo al Signore Dio altissimo e sommo tutti i benie riconosciamo che tutti i beni sono suoi e <strong>di</strong> tuttiren<strong>di</strong>amogli grazie, <strong>per</strong>ché procedono tutti da Lui. E lostesso altissimo e sommo, solo vero Dio abbia, e gli sianoresi ed Egli stesso riceva tutti gli onori e <strong>la</strong> reverenza, tuttele lo<strong>di</strong> e tutte le bene<strong>di</strong>zioni, ogni ren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> grazia eogni gloria, poiché suo è ogni bene ed Egli solo è buono.(FF 49).Canto: Lo<strong>di</strong> all’AltissimoTu sei Santo, Signore Dio,Tu sei forte, Tu sei grande,Tu sei l'Altissimo, l'Onnipotente,Tu Padre Santo, Re del cielo.Tu sei trino, uno Signore,Tu sei il bene, tutto il bene,Tu sei l'Amore, Tu sei il vero,Tu sei umiltà, Tu sei sapienza.Tu sei bellezza, Tu sei <strong>la</strong> pace,<strong>la</strong> sicurezza, il gau<strong>di</strong>o, <strong>la</strong> letizia,Tu sei s<strong>per</strong>anza, Tu sei giustizia,Tu tem<strong>per</strong>anza e ogni ricchezza.Tu sei il Custode, Tu sei mitezza,Tu sei rifugio, Tu sei fortezza,Tu carità, fede e s<strong>per</strong>anza,Tu sei tutta <strong>la</strong> nostra dolcezza.9


Tu sei <strong>la</strong> vita, eterno gau<strong>di</strong>o,Signore grande, Dio ammirabile,Onnipotente, o Creatore,o Salvatore <strong>di</strong> misericor<strong>di</strong>a.IV° OGGI È VENUTA LA SALVEZZA9 Gesù gli rispose: «Oggi <strong>per</strong> questa casa è venuta <strong>la</strong>salvezza, <strong>per</strong>ché anch’egli è figlio <strong>di</strong> Abramo. 10 Il Figliodell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era<strong>per</strong>duto».Al<strong>la</strong> fine si rive<strong>la</strong> il desiderio <strong>di</strong> Dio, appassionato cercatore dell'uomo.Egli cerca "oggi" situazioni favorevoli <strong>per</strong> entrare nel<strong>la</strong> nostra vita eportarvi <strong>la</strong> salvezza. Il desiderio <strong>di</strong> Dio è salvare ciò che, senza <strong>di</strong> Lui,andrebbe inesorabilmente <strong>per</strong>duto.Madre Elisabetta Vendramini accoglie pienamente il desiderio <strong>di</strong> Dio ene fa <strong>la</strong> sua missione.Dal Diario del<strong>la</strong> Beata Elisabetta VendraminiLi 3. Nel<strong>la</strong> comunione oggi ebbi tal lume, che istruzione <strong>la</strong> <strong>di</strong>rò. Mi si<strong>di</strong>ede a vedere una borsa <strong>di</strong> cuoio in una immon<strong>di</strong>zia <strong>per</strong> istrada caduta,al solo veder<strong>la</strong> fatta <strong>per</strong> custo<strong>di</strong>re l'oro al viandante, a quel<strong>la</strong> sivolgerebbe chi <strong>la</strong> vedesse e ad onta d'essere così lordata non si<strong>la</strong>scerebbe dal prender<strong>la</strong>, pulir<strong>la</strong> e custo<strong>di</strong>re quelle preziose monete;anzi, se quel<strong>la</strong> fosse sì adattata alle monete, che non si potesse cavarlesi ado<strong>per</strong>erebbe <strong>la</strong> forbice, o coltello <strong>per</strong> cavarle, così tu, mi si <strong>di</strong>sse,procura <strong>di</strong> levare dal fango l'anime dei prossimi dal lezzo delle colpecon sante industrie (D 2530).10


Mi si mostrò Dio principio d’ogni cosa; Dio mezzo <strong>per</strong> condurci alprincipio dopo <strong>la</strong> colpa; Dio beatitu<strong>di</strong>ne delle sue creature fatte <strong>per</strong>amore.Che mai le <strong>di</strong>rò dei <strong>di</strong>stinti lumi avuti in queste tre contemp<strong>la</strong>zioni <strong>di</strong>Dio! Il Signore gliele manifesti. Dirò solo che vedo un Dio impazzito<strong>per</strong> le sue creature e che mi dà ali <strong>per</strong> condurre a lui anime; sì, animeanime io voglio e sod<strong>di</strong>sfare così sì grande Amante...Mi sentii con vivezza marcata a <strong>di</strong>spormi al<strong>la</strong> continua me<strong>di</strong>tazionedelle pene <strong>di</strong> Gesù... (D 1157).Mi nacque da tal vista gran brama <strong>di</strong> tirare anime a Dio. Che bel vedere<strong>la</strong> terra tutta o almeno in gran parte co<strong>per</strong>ta d’anime che quali aquile aDio volino come vi<strong>di</strong> il detto avventurato stato! Che bel vedere ancorasopra <strong>la</strong> terra anime che il loro pensiero, affetto e fine é Dio! (D 1160)Affi<strong>di</strong>amo a Dio nostro Padre il “<strong>per</strong> sempre” <strong>di</strong> <strong>suor</strong> I<strong>la</strong>ria, ma anche<strong>la</strong> fedeltà delle sorelle che celebrano il 50° <strong>di</strong> professione religiosa.Ringraziamo il Signore che, mentre ci coinvolge nel<strong>la</strong> sua missione,non ci fa mai mancare i segni del suo amore e del<strong>la</strong> sua fedeltà.Padre nostroBene<strong>di</strong>zione finaleP. Siate sempre amanti <strong>di</strong> Dio, delle vostre anime e <strong>di</strong> tutte levostre sorelle, e siate sempre sollecite <strong>di</strong> osservare quantoavete promesso al Signore (FF 2857)T. Amen11


P. Il Signore sia con voi sempre, e ora voi siate sempre conlui (FF 2858).T. AmenCanto: Nelle tue maniNelle tue mani affido <strong>la</strong> vita,Dio, mia salvezza sei Tu.volgi lo sguardo al mio cuore,con Te al sicuro sarò.Padre del cielo, <strong>per</strong> il Tuo nome vivrò;un sacrificio con <strong>la</strong> mia lode io ti offrirò<strong>per</strong> tutto ciò che sempre mi daiPadre del cielo <strong>per</strong> il Tuo nome vivròscruta il mio cuore e <strong>la</strong> mia lode io ti offrirò,<strong>per</strong> tutto ciò che sempre mi doneraio Dio <strong>di</strong> ogni bontà.Nelle tue mani è <strong>la</strong> mia vita,Dio, mia s<strong>per</strong>anza sei tu,donami pace, o Signore,con te al sicuro vivrò.Padre del cielo, <strong>per</strong> il Tuo nome vivrò …12

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!