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n. 4 - ottobre/dicembre 2009 - Suore Francescane Elisabettine

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sti come sanno esserlo i bambini, dopoil conto alla rovescia dal cinquanta allozero, abbiamo lasciato andare i palloncinibianchi che nel buio della notte,liberi, sono letteralmente spariti nelcielo portati dalla bora, eccetto quelliche alcuni piccoli non hanno volutocedere al vento.Che dire al termine di tutto?Semplicemente grazie per la retedi solidarietà, di aiuto, di gioioso impegnoche ha permesso di esprimereciò che mai avremmo pensato possibile.1Facebook è una piattaforma sociale checonsente di connettersi via internet con amicie collaboratori.2La mostra è stata realizzata grazie all’assiduoe paziente impegno di alcune mamme,che l’hanno allestita presso la luminosa e ariosasala del Giubileo, concessa per l’occasione dallaFondazione Cassa di Risparmio di Trieste. Alladata di chiusura della mostra si sono contati piùdi mille visitatori.3L’incontro-dibattito si è tenuto pressol’aula magna del seminario vescovile di Trieste;sono intervenuti Giovanni Grube, psicologo- Trieste, Michele Visentin, pedagogista - Rovigo,Antonella Di Marco, psicologa scolasticae formatrice in corsi di organizzati dall’OperaNazionale Montessori - Roma. L’incontro èstato moderato da suor Luciana Sattin, unadelle prime maestre alla scuola Montessori- Aviano (PN).4Le informazioni storiche sono tratte da:MICHELE SCOZZAI, La storia in Perché in luisi costruisce l’uomo. Cinquant’anni di storia estorie della Casa dei Bambini Montessori “SanGiusto” di Trieste, Pordenone <strong>2009</strong>.5Vescovo di Trieste dal 16 maggio 1938 al28 giugno 1975.FESTA AL LIDO DI VENEZIAMemoria e benedizioneUna comunità accantoe fra la gentea cura di Giannoemi FaverostfeCelebrati ottant'anni dell'aperturadella comunità al Lido di Venezia,una comunità che nel tempo harisposto in modo creativo alledomande del terrorio.La comunità elisabettina, unitaalla comunità parrocchiale, hafesteggiato gli ottant’anni di presenzanella parrocchia S. Antonio alLido di Venezia.La memoria ha avuto due significativimomenti di celebrazione.Il 28 <strong>ottobre</strong> <strong>2009</strong> suor FrancapiaCeccotto ci ha fatto dono di una riccarelazione per far conoscere la spiritualitàe il carisma della beata MadreElisabetta e gli inizi dell’opera. I parrocchianiconvenuti hanno partecipatocon vivo interesse, dimostrato duranteil dibattito vivace e caloroso.Nel contempo abbiamo allestitouna mostra fotografica attraverso laquale abbiamo fatto memoria dei nonfacili momenti di avvio dell’opera; ènoto infatti come la situazione sociosanitariadell’epoca fosse ben diversadalla attuale. Le prime suore, consapevolidella loro missione, si sono messesubito all’opera: spronate dall’esempiodella madre Fondatrice si sono, primadi tutto, dedicate a lenire le sofferenzedei poveri.Con la collaborazione attiva delparroco, don Giovanni Moro, hannoaperto la casa per accogliere i bambinidella scuola materna, elementare,scuola di lavoro; si sono adoperateper la catechesi e per l’animazioneliturgica.Il secondo momento celebrativo èstata l’eucaristia, il 30 <strong>ottobre</strong> <strong>2009</strong>,presieduta dal vicario episcopale per lavita consacrata, monsignor GiacomoMarchesan, e concelebrata dal parroco,don Luigi Vitturi, e da numerosisacerdoti e religiosi della comunitàpastorale.Alla celebrazione, animata dal coroparrocchiale, oltre a molti parrocchianie alle suore della comunità residentesi sono aggiunte alcune suore che sonostate presenti al Lido nel corso deglianni, suor Lucia Meschi, vicaria generale,e suor Enrica Martello, consiglieraprovinciale, a rappresentare l’interafamiglia elisabettina.Un momento conviviale di festa edi cordiale, affettuoso incontro con lesuore, i sacerdoti e la gente del luogoha concluso il rendimento di grazie alSignore per le sue meraviglie.Il saluto del Parroco in aperturadella celebrazione eucaristica e l’omeliadi monsignor Marchesan inquadranoin modo efficace questa ricorrenzache di proposito, nella scelta delle date,è stata fatta coincidere con la festa delladedicazione dell’altare della chiesaparrocchiale: pietra e persone, altare esuore, sono alcuni dei mezzi attraversoi quali il vangelo si è diffuso e la curadel Signore per l’uomo si è mostrata inquesta striscia di terra che è il Lido.Alcuni stralci dagli interventiDal saluto del parroco don LuigiVitturi«Quello che stiamo vivendo questasera è certamente un momento di grazia,un dono che la bontà del Signoreoffre alla vita della nostra comunità.Festeggiare un anniversario significamemoria e gratitudine<strong>ottobre</strong>/<strong>dicembre</strong> <strong>2009</strong> 25

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