19.08.2015 Views

La sponda luminosa

n. 1 - gennaio/marzo 2010 - Suore Francescane Elisabettine

n. 1 - gennaio/marzo 2010 - Suore Francescane Elisabettine

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

spiritualitàNell’anno sacerdotaleSan Francesco e i sacerdotiSpunti di spiritualità francescanadi Alessandro Rattifrancescano conventuale, RomaFede, fiducia,riverenza verso i sacerdoti:atteggiamenti che affondanole radici nel profondo sensoecclesiale di Francesco d’Assisi.San Francesco spesso ci sorprendenei suoi scritti. A volte peri suoi slanci mistici, altre volteper la sua inflessibilità riguardo povertàe obbedienza. Di certo il tenoredelle sue parole pone sempre in questionei suoi figli e le sue figlie, chevedono in lui il capostipite di unainnumerevole discendenza spirituale.Nel mezzo dell’anno dedicato da papaBenedetto XVI alla preghiera per isacerdoti e alla riflessione sul loro ministero,desideriamo fermarci su unadelle caratteristiche del serafico Padre:il suo atteggiamento di venerazionenei confronti dei sacerdoti, che, a tratti,assumeva forme quasi esageratee a prima vista eccessive. Francescostesso parla esplicitamente di questosuo sentire nei confronti dei sacerdotiin quel testo così importante che è ilTestamento, riproposizione dell’idealefrancescano originario:<strong>La</strong> fiducia nei sacerdoti«Il Signore mi dette e mi dàuna così grande fede nei sacerdotiche vivono secondo la forma dellaSanta Chiesa Romana, a motivodel loro ordine, che se mi facesseropersecuzione, voglio ricorrere proprioa loro. E se io avessi tanta sapienza,quanta ne ebbe Salomone,e trovassi dei sacerdoti poverelli in8 gennaio/marzo 2010questo mondo, nelle parrocchie incui dimorano, non voglio predicarecontro la loro volontà. E questi etutti gli altri voglio temere, amaree onorare come miei signori. Enon voglio considerare in loro ilpeccato poiché in essi io discerno ilfiglio di Dio e sono miei Signori. Efaccio questo perché, dello stessoaltissimo Figlio di Dio nient’altrovedo corporalmente, in questomondo, se non il santissimo Corpoe il santissimo Sangue suo, che essiricevono ed essi solo amministranoagli altri» (FF 112-113).Francesco afferma che è un donodel Signore la sua personale «fede» neisacerdoti: fiducia e fedeltà rimarchevolinel tempo delle eresie (il catarismo)e dei movimenti antigerarchici, i qualiandavano creando ogni giorno nuovesette. Questi movimenti ereticali delXIII secolo approfittavano delle gravicarenze e peccaminosità del cleroper screditare la Chiesa e dichiarareinutile il sacerdozio (valdesi). In ogniepoca, si può dire, il livello di santitàdei sacerdoti è un buon termometrodel benessere o malessere dell’interacomunità ecclesiale. Nel Duecento illivello morale del clero era di sicuromolto più basso di oggi, come ha ricordatoanche Raniero Cantalamessain una delle sue prediche alla Curiaromana per l’anno sacerdotale.Francesco non è uno sprovvedutosentimentale, che fa finta di non vedereciò che è sotto gli occhi di tutti. Diceinvece con franchezza: «non voglio inloro considerare il peccato», perchécon l’occhio interiore sa scorgere inogni sacerdote la persona di Cristoche il suo ministro, sacramentalmente,ripresenta. Nelle Fonti Francescanetroviamo questa accorata esortazioneai frati nei confronti dei sacerdotinon proprio irreprensibili:«Coprite i loro falli, supplite i vari difetti,e quando avrete fatto questo, siatepiù umili ancora» (2Cel 107,146).Immagine sacramentaledel SignoreIl senso ecclesiale di Francesco coglieprofondamente la funzione essenzialedel sacerdote per la Chiesa. Soloi sacerdoti – cioè preti e vescovi – possonoconsacrare il Corpo del Signore eoffrirlo ai fedeli. Non importa se sianopiù o meno sapienti, intelligenti, persinosanti: tutti i sacerdoti, per Francesco,sono ugualmente l’immaginesacramentale del suo Signore. L’umilefraticello richiama a tutti la fede dellaChiesa: i sacerdoti nel loro ministerodi santificare, agiscono nella personadi Cristo, lo rendono presente.Questo motivo eucaristico a Francescobasta. <strong>La</strong> contemplazione el’adorazione dell’eucaristia sono dunquealla base dell’atteggiamento diFrancesco verso coloro che amministranotale grande mistero.Da questa angolatura dobbiamocomprendere il suo desiderio, dagliesiti esagerati e quasi balzani, checomunicava anche ai confratelli,come testimonia la Leggenda deiTre compagni: Francesco voleva che«fossero onorati in maniera partico-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!