19.08.2015 Views

La sponda luminosa

n. 1 - gennaio/marzo 2010 - Suore Francescane Elisabettine

n. 1 - gennaio/marzo 2010 - Suore Francescane Elisabettine

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

con la veste di lino puro, splendenteHo conosciuto suor Fedelenella casa di riposo“Elisabetta Vendramini” divia beato Pellegrino in Padova.Vi era giunta comesuora in riposo. Si è dimostratadonna energica, tenace,amante della comunità,godeva nello stare assieme,aveva una spiritualità e stiledi vita che andava all’essenziale;fu una presenzapositiva, frutto di una vitaequilibrata e coerente. Sapevaringraziare anche perle minime cose; era sempreattenta ad intuire anche ipiccoli bisogni di coloro chele stavano accanto. Nongodeva di buona salutetuttavia era sempre serena,pronta a servire le suoredella comunità e le signoreospiti della casa; si intrattenevacon loro per ascoltarle,pregare insieme, raccontarela sua lunga esperienzadi vita, e tutto con quellaserenità che rassicurava econsolava e che in lei eraconnaturale.Ringrazio il Signore peraverci donato suor Fedele,per quanto la sua testimonianzaci ha insegnato, peril servizio con cui ha onoratola famiglia elisabettinada lei tanto amata. Ora lapenso nel gaudio del suoSignore.suor Lenangela SanaviaComunità “Maria Immacolata”Taggi di Sotto (PD)Suor Fedele era unapersona discreta, di grandeumanità e disponibilità,pronta in ogni momentoall’obbedienza, serena, fedeledi nome e di fattoal Dio e ad ogni personache si trovava nel bisogno.<strong>La</strong> ricordo in modo particolaredurante il periododi assistenza al vescovodi Padova monsignor GirolamoBortignon. Fu unaassistente attenta, discreta;durante la lunga malattianon si allontanavamai, aveva scelto di esserepresente ad ogni suo bisogno.Suor Fedele donavacon gioia quanto aveva nelcuore anche in forza dellariconoscenza che nutrivaper il Vescovo che avevalasciato un segno così importantedella sua azioneapostolica nella creazionedell’Opera della ProvvidenzaS. Antonio.suor Serafina MorettoO.P.S.A. - Sarmeolasuor Placidiana Povolonata il 4 settembre 1917a Castelgomberto (VI)morta a Padovail 29 dicembre 2009Maria Povolo, suor Placidiana,nacque a Castelgomberto(VI) il 4 settembre1917 ed espresse la suascelta di vita in età matura,infatti entrò nel postulatodelle suore elisabettine aventisei anni. È questa unanotizia non solo cronologica,ma un dato che probabilmenteè all’origine dellasua personalità tenace chesempre la contraddistinse.Dopo i due anni di noviziato,durante i quali fuintrodotta nella vita elisabettina,il 3 maggio 1946fece la prima professionereligiosa.Fu subito destinata allacomunità in servizio pressol’ospedale civile di Padovadove rimase per trentadueanni in qualità di strumentariain sala operatoria. Nel1978 lasciò l’ospedale perla casa di riposo “Ca’ Arnaldi”di Noventa Vicentina;qui gli ospiti godettero perdodici anni della sua generosae attenta presenza.Nell’ottobre del 1990suor Placidiana fu trasferitanel ricordonella comunità “S. MariaAssunta” a Zovon di Vo’(PD) e giunse così per lei iltempo del “riposo”, caratterizzatosoprattutto dallapreghiera prolungata e daampi spazi dati alla vitafraterna, un dono attesoche finalmente equilibravai tanti anni di servizio dellasuora-sempre-reperibileper la sala operatoria o perstare accanto all’anziano.Nel tempo però anche ilsuo fisico robusto cominciòa dare segnali di decadimentoe fu necessario l’ambienteprotetto dell’infermeria di Casa Madre dove perdieci anni, gli ultimi dellasua vita, compì un camminodi completa consegna disé resa più esplicita anchedalla immobilità e dal silenzioche caratterizzarono gliultimi tempi.<strong>La</strong>sciamo parlare unatestimone.Ho conosciuto suorPlacidiana nel 1969. Eranella comunità dell’ospedalecivile di Padova doveoperava come strumentariain una sala operatoria.Era una suora buona, digrande umanità, semplice,disponibile, di carattere allegro,di facile rapporto conle persone che avvicinava,e aveva pronta una paroladi speranza per tutti. Negliincontri, non sempre pacifici,tra gli operatori sanitarisapeva mediare con autorevolezzae tutto tornavanella normalità perché conuna battuta allegra e unaparola saggia, frutto dellasua intelligenza che sapevacogliere le situazioni esdrammatizzarle, convincevatutti. Dopo molti annil’ho incontrata nuovamentenella casa di riposo “s.Giuseppe” di Zovon. Sonostata felice di constatareche l’età avanzata non leaveva tolto l’allegria che eraun “gene” del suo DNAper cui, era ben voluta ecercata nei momenti ricreativiper i quali si dimostravasempre disponibile. Partecipavaattivamente alla vitacomunitaria con particolareattenzione per la preghiera,e sapeva trovare il tempoper sostare in adorazioneeucaristica alla quale lacomunità si era impegnataquotidianamente. Quandonegli ultimi anni la visitavonell’infermeria di Casa Madrel’ascoltavo spesso ricordarecon piacere il tempovissuto a Zovon. Oggila penso felice nella casadel Padre, perché immersanella gioia che non ha fine,le sue battute facciano sorridereanche gli angeli… ea noi ricordino che l’allegriapiace al Signore ed è ungrande mezzo di apostolato.suor Serafina MorettoO.P.S.A. - SarmeolaIl nostro ricordo affettuosoe riconoscente va anchea suor Francesca Madruzzato,suor Berenice Ferrari, a suorAmedea Sabbadin e a suorTerenzia Sonego tornate allacasa del Padre nel mese difebbraio.Di loro daremo testimonianzanel prossimo numero.Ricordiamo nella preghierae con fraterna partecipazionela mamma disuor Assunta Rostirollail papà disuor Maria Rita Pavanellola sorella disuor Gioachina Martinsuor Alberina Martinazzosuor Lucia Meschisuor Giannagnese Terrazzinil fratello disuor Patrizia Cherubinsuor Speranzia Facchinsuor Graziella Gallosuor Matteina Guidolinsuor Emiliana Norbiatosuor Assunta Targasuor Edoarda Zanon.gennaio/marzo 2010 39

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!