19.08.2015 Views

La sponda luminosa

n. 1 - gennaio/marzo 2010 - Suore Francescane Elisabettine

n. 1 - gennaio/marzo 2010 - Suore Francescane Elisabettine

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

memoria e gratitudineItaliaL'ospedale “Regina Margherita” poi “Maggiore” a Trieste, per molti anni luogo della missionedelle suore elisabettine. Foto a destra: la comunità nei primi anni di vita (1928, foto Agep).vano ammettere religiose nelle loro istituzioni,il primo gruppo di tredici suoreentrò all’ospedale “Regina Elena” sottola guida di suor Costanzina Milani,futura superiora generale, il giorno 1giugno 1927. Furono dapprima assuntesoltanto per i servizi generali di cucina,lavanderia, guardaroba.Forte della fortezza di Dio, piena difede e coraggio, umile e schietta, suorCostanzina chiese ed ottenne di poteroccupare le sue religiose nell’assistenzadei malati nei reparti ospedalieri tenutida infermiere laiche. Ciò fu reso possibiledopo pochi mesi.Nel contratto di locazione e conduzioned’opera del 23 agosto 1927, silegge, tra l’altro:«<strong>La</strong> Congregazione avrà cura che lesuore assegnate posseggano le necessariecognizioni tecnico-professionalicorrispondenti alla natura dei servizicui vengono preposte […] Sono di lorospettanza:nei servizi generali: le mansioni affidatealle attuali soprastanti e assistentinei servizi di divisione: le attribuzionidelle attuali capoinfermiere ecaposala.Nelle divisioni loro affidate le suorepresteranno possibilmente ai malatianche la loro assistenza diretta […].Sarà però loro compito di vigilare che imalati siano assistiti nel miglior modoe sia curata la pulizia più scrupolosadegli stessi.<strong>La</strong> suora Superiora ha la sorveglianzagenerale dei servizi affidati alla Congregazioneed è responsabile per il buonandamento degli stessi. Essa esercita ilcontrollo sulla disciplina del personalelaico addetto a questi servizi…».34 gennaio/marzo 2010Il testo integrale del contratto risentee riflette la mentalità del tempo.Alcune norme del Codice di dirittocanonico del 1917, accolte nella alloranuova legislazione delle suore elisabettine,avevano portato qualche limitazionee riserva sulle modalità di esseredella religiosa accanto al malato.Difficoltà che, se sembravano causareun rallentamento al processo diinserimento nelle corsie dell’ospedale,furono presto superate abbondantementeper la generosità e lo spirito dicarità cristiana caratteristico dello stiledi presenza delle suore.Accanto al malatocon professionalitàEsigita dalla legislazione vigentein materia, che richiedeva l’esame diStato perché ogni infermiera potesseesercitare la sua missione caritativa,l’amministrazione dell’ospedale “ReginaElena” istituì una Scuola convitto,della durata di tre anni, per la qualificazionedel personale infermieristico.Già nel 1928, all’inizio della attivitàscolastica, alcune giovani suore elisabettinefurono ammesse a frequentarela scuola, dietro istanza della superiorasuor Costanzina Milani 5 .Ella intuì subito che accanto ai medicierano necessarie non solo religiosepiene di zelo, capaci di sacrificio senzariserva, ma anche professionalmentecompetenti, munite dei titoli richiesti.Chiese ed ottenne che un buon numerodi suore frequentassero come allievela Scuola convitto. Ad ogni primaprofessione, un gruppo di religioseveniva avviato ed addestrato nel campoinfermieristico.<strong>La</strong> Scuola convitto per infermieredi Trieste, come quella di Padova, sortanel medesimo tempo, costituì per lafamiglia elisabettina la palestra doveintere generazioni di suore infermiereprepararono il loro spirito alla missionespecifica e alla delicatissima arte diprendersi cura del fratello malato.<strong>La</strong> frequenza delle suore in questescuole durò circa trent’anni, fino al1960, quando cioè sorse la Scuola convittoper infermiere professionali “DonLuigi Maran”, a Pordenone, gestita inproprio dall’Istituto 6 .Tempo di fiorituraL’apertura della Scuola convittoall’ospedale “Regina Elena” fu senz’al-Suore, infermiere e allieve infermiere posano per una foto ricordo (foto anni Trenta, Agep).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!