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La sponda luminosa

n. 1 - gennaio/marzo 2010 - Suore Francescane Elisabettine

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Foto ricordo nel giorno del saluto: al centro il celebrante, monsignor Mancinelli; dasinistra: suor Enrica Martello, consigliera provinciale, suor Lucia Meschi, vicaria generale,suor Rosaemilia Bedore, suor Caterina Baratella, suor Emmarosa Doimo, superiora.qualcuno che riesca a far sentire viva lapresenza della Chiesa attraverso i segnidi una carità pastorale capace di prossimitàe capace di promuovere, per quantopossibile, la visibilità della comunitàcristiana come esperienza concreta dicomunione e di missione.<strong>La</strong> presenza e l’opera delle elisabettinea Solonghello (1971-1982 ndr),a Grazzano (1972-1988 ndr), a Cocconato(1983-2000 ndr), a San Candidodi Murisengo (dal 1976) e, comeassistenti pastorali, nella parrocchia diSan Quirico sul territorio del comune diOdalengo Grande e nella parrocchia diPontestura, hanno significativamentecontribuito a costruire senso di appartenenzaecclesiale, testimoniando conconvinta tenacia il volto del “Dio umanato”e sforzandosi di tener presente cheogni persona umana è “dolce pensierodell’augusta Trinità”.A conclusione della messa la parolaè passata al direttore della ConvivenzaAnziani, il signor Ignazio Zonca, cheha raccolto l’eredità di don Iviglia e oraanche delle suore.<strong>La</strong> notizia del ritiro delle suoreè giunta agli ospiti della ConvivenzaAnziani inaspettata e dolorosa: le suoreci lasciano!Coinvolto da questo impatto dolorosomi son chiesto: che fare? che dire? Ledomande hanno avuto la risposta piùliberatoria al momento: preghiamo!Questa attitudine di fede, pur conanimo triste, indicava uno spiraglio diluce e tutto assumeva un colore diversotanto che mi son detto: adesso è più utilefissarsi sul fatto che “le suore ci lasciano”o concentrarsi in “quello che le suorelasciano in noi?”.Sul primo fatto rischiavo di rimanerebloccato, senza via d’uscita e senzasoluzioni.Sul secondo fatto - concentrarsi inquello che le suore lasciano a noi – trovavoun percorso, quasi un salvavita: lenostre carissime sorelle in tutti questi anni- molti di voi lo possono testimoniare,io stesso in vent’anni di stretta collaborazionecon le suore l’ho personalmentevissuto - hanno preparato un’ereditàstraordinaria lasciandoci un patrimonioimmenso di bene.Don Giovanni Iviglia, ideatore efondatore della Convivenza Anzianiche ora porta il suo nome, fin dall’iniziodella presenza delle suore, ha ritenutosuor Eugenia Monaci (la prima superiora)co-fondatrice della Casa di riposodefinendola «donna con vero cuore dimamma».L’elenco delle suore terziarie francescaneelisabettine è all’insegna di questoamore materno che sono state capaci diinfondere in tutto il tempo di permanenzaqui a San Candido e non solo.Riconosco che la bontà di questopaese la si deve certo a Dio ma in modospeciale alle cure delle nostre carissimesuore elisabettine.Allora, cosa lasciano a noi le suore?Un lascito spirituale, morale, cristianodi immenso valore. È questo il tesoro,l’eredità che riceviamo dalle loro mani.Il signor Ferrando, stretto collaboratorea suo tempo di don Iviglia emembro del consiglio che gestisce laConvivenza Anziani, si è fatto portavocedell’intera comunità di San Candidonelle espressioni di gratitudine:Le suore elisabettine hanno camminatocon noi per trentatré anni; ci sonostate sempre vicine, felici e delicate neinostri momenti di gioia, nell’educazionedei figli, sensibili e forti nel condividerel’altro volgere della vita, quello dellasofferenza, del lutto.Non sono in grado di rendere erappresentare nella misura giusta il riconoscimentodella nostra comunità: èun grazie lungo trent’anni.Abbiamo maturato un grande debito!Non riusciamo a pagare tutto il beneche abbiamo ricevuto da queste piccole,grandi donne. Qualcuno più importantedi noi ha scritto in rosso tutti gli atti dicarità, dedizione, vicinanza al prossimo,sacrifici…Grazie a tutte le suore che sono passatea San Candido, grazie per il lorosorriso, la loro testimonianza di Cristo,la loro trasmissione di fede.Due targhe uguali (nella foto inmano suor Enrica), la prima consegnataalla vicaria generale e la secondascoperta all’ingresso della ConvivenzaAnziani, portano inciso il grazie:A perenne riconoscenzaalla Congregazione suore terziariefrancescane elisabettineper i 33 anni di molteplici attivitàsvolte con vero cuore di Madre.Dio vi colmi del suo amore.<strong>La</strong> Convivenza Anziani San Candidocon le parrocchiedi San Candido e Murisengo.memoria e gratitudinegennaio/marzo 2010 31

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