19.08.2015 Views

La sponda luminosa

n. 1 - gennaio/marzo 2010 - Suore Francescane Elisabettine

n. 1 - gennaio/marzo 2010 - Suore Francescane Elisabettine

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

editoriale<strong>La</strong> <strong>sponda</strong> <strong>luminosa</strong>Alla sera di quel giorno Gesù disse:«Passiamoall’altra <strong>sponda</strong>». Questo invito dolce e forteinsieme Elisabetta Vendramini ha accolto congioia all’alba del 2 aprile del 1860. Un invito che l’haportata a raggiungere la <strong>sponda</strong> <strong>luminosa</strong> alla quale ilsuo cuore e tutta la sua esistenza tendeva.Ha concluso la corsa. Ora può passare il testimonealle figlie. Bassano - i Cappuccini -, Padova - gli Esposti- e poi contrada degli Sbirri. Madre di una famigliadedita a curare gli interessi di Gesù, a farsi poveraaccanto al povero come Gesù ha fatto con lei.Alle figlie lascia una benedizione speciale: «Lo Spiritodel Signore scenda sopra di voi, mie carissime figlie, evi faccia agnelle sue per la mansuetudine [...] leoni perincontrarlo dove la gloria del Signore ed il bene dei prossimilo richiede, aquile sempre fisse al sole divino».Una benedizione che è promessa di vita piena, digiorni splendidi vissuti nella vigorosa ricerca del benedei fratelli e nell’adesione amorosa a ciò che al Signorepiace.Fare memoria dei centocinquant’anni dalla suamorte può essere per tutti noi• contemplare la sua figura di appassionata del Crocifissoe in lui di tutti i crocifissi della terra;• approfondire la sua conoscenza ed ascoltare gliappelli che la sua spiritualità pone oggi ai suoi devoti ealle sue figlie;• camminare sui suoi passi, animati da un cuore chesi lascia abitare dalla misericordia e ne fa dono ad ognifratello e sorella.A venti anni dal riconoscimento da parte dellaChiesa di lei quale esempio da onorare e da imitare,fare memoria del passaggio di Elisabetta Vendramininella luce dei santi è, a maggior ragione, rinnovare lacertezza che abbiamo una protettrice in cielo che camminaaccanto a noi, che si fa voce che intercede pressoil Padre perché il suo regno si realizzi anche attraversodi noi.E con lei la schiera di tante sorelle che hanno contribuitoa far germogliare il seme della carità fattivaelisabettina nella chiesa; pensiamo a madre AntoniaCanella, a madre Placida, a madre Augusta... a suorNoemi Favero, fedele custode degli Scritti della madre,a madre Agnese Noro... una schiera che abita la <strong>sponda</strong><strong>luminosa</strong>: chiediamo che intercedano per la chiesa,per il mondo travagliato da ferite e angosce, soprattuttoper i poveri che chiedono dignità e cura.Celebrando il 2 aprile, quest’anno proprio di venerdìsanto, viviamo concretamente il mistero pasquale compiutoin madre Elisabetta e con lei, e con le sue figlieche vivono in Dio, andiamo verso la luce della Pasqua,dove tutto ha pieno senso e compimento.Buon cammino!<strong>La</strong> Redazionegennaio/marzo 2010 3

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!