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La sponda luminosa

n. 1 - gennaio/marzo 2010 - Suore Francescane Elisabettine

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Questo si è percepitovivamente durante il rito diconsacrazione, nell’invocazionedi tutti i Santi e durantela professione dei votiper sempre, emessi nellemani della madre generale.Molto toccante è stata lapreghiera di consacrazione,pronunciata da padre Francis,cugino di suor Anissa,mentre le poneva le manisul capo.Si è sentita particolarmentepresente la nostrabeata Madre Elisabetta,che accoglieva suor Anissacon amore di predilezionenella nostra famiglia, attraversola presenza della Superioragenerale e di suorPaola Furegon, consiglieragenerale. E poi con l’abbracciodell’accoglienza ditutte noi.Una gioia condivisa poicon i suoi familiari, parentie amici nel momento diconvivialità seguito allamessa.Ti lodiamo e ti ringraziamo,Padre, che continui achiamare i tuoi eletti e donisempre nuove figlie allanostra famiglia elisabettina,perché fedeli al tuo FiglioGesù, siamo testimoni credibilidel tuo amore, dellatua misericordia. Maria, modellodi ogni consacrata, emadre Elisabetta ci aiutinosempre nel nostro camminodi fedeltà a Gesù e aifratelli.Auguri e… Alf Mabrouk,suor Anissa!suor Ileana Benetelloegitto - sudanDomenica 17 gennaio2010: grande festa inTachina – Esmeraldasper la prima professione diValeria Bone nella nostrafamiglia religiosa. È la ragioneche ha portato noitutte sorelle dell’Ecuador inquel di Tachina per condivideree far festa con Valeriacon la sua famiglia e contutte le persone a lei care. Èstato motivo di grande gioiaessere presenti a questomomento e, insieme, occasioneper far memoria dellanostra chiamata.Come ci ha ricordato padreMarcello Tronchin, -prete fidei donum che hapresieduto all’eucaristia – ilSignore chiama ciascunopersonalmente e altrettantopersonalmente siamo invitatia rispondere.<strong>La</strong> nostra pochezza troacura delle sorelle dell'EcuadorecuadorPrima professione in EcuadorChe bel paradiso,figlie mie...va forza nel Signore stesso:è lui la nostra certezza, laroccia su cui appoggiare.È il suo amore straordinarioe fedele che ci fa capacidi fare cose meravigliose eancor di più di affinare lanostra attenzione e sensibilitàverso i più poveri. SuorValeria (nella foto) si consegnaalla famiglia religiosanelle mani di suor Lucia Meschi,vicaria generale dellacongregazione. Al terminedella celebrazione offriamoun piccolo buffet alla genteche ha partecipato alla celebrazioneper passare poinella nostra casa di Tachinae lì continuare la festacon suor Valeria e la suafamiglia. Ascoltiamo la suatestimonianza.«Che bel paradiso, figliemie, gode questa religiosache Dio solo vuole e cerca»(Elisabetta Vendramini). Riconoscoche quanto dicemadre Elisabetta è quelloche sempre ho cercatonel mio percorso, ossia Diostesso. L’ho cercato in tuttociò che la famiglia religiosami ha proposto, nella preghierae nelle esperienzevissute che poco a poco mihanno condotto verso lui.In questo giorno moltosignificativo per me e pertanti altri, esprimo la miagratitudine al Signore e allepersone che mi hanno accompagnatoda vicino e dalontano, con la preghiera econ altri modi. Oggi per medire sì al Signore in questafamiglia che mi accoglie significaimpegnarmi ad “essereuna” con Cristo poverocasto e obbediente, nellafedeltà e con amore versoquello che è il suo desiderioper me. Con forza dico: valela pena seguirti, Signore! Valela pena giocarsi per te chesei il Tutto!suor Valeria BoneMomento della celebrazione eucaristica nella chiesa parrocchile di Tachina.vita elisabettinagennaio/marzo 2010 29

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