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La sponda luminosa

n. 1 - gennaio/marzo 2010 - Suore Francescane Elisabettine

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vita elisabettinaesperienza In EcuadorNon solo vacanzeTra le suore elisabettinedi Autori variUna vacanza all'insegnadella condivisione.Quest’anno la vacanzaper noi è statamolto diversa dalsolito viaggio organizzato.Nell’agosto 2009 ci siamorecati in Ecuador per visitaresuor Maria Grandi, sorelladi una di noi, residentea Tachina (Esmeraldas). Ilviaggio ci ha fornito l’occasioneper conoscere anchele comunità elisabettine diQuito.Abbiamo cominciato lanostra avventura al mercatoortofrutticolo di Cotocoiao(nella foto) e subito siamostati investiti dal confusocicaleccio della folla intentaa contrattare ed abbagliatidai colori vivacissimi dellafrutta esotica e della verdurarigogliosa ed invitante.Inoltre i tessuti variopinti,gli oggetti artigianali vari edoriginali di Otavalo, la disinvolturae l’abilità dei piccolivenditori, già grandi inquesto mestiere, ci hannoinvogliato all’acquisto.<strong>La</strong> natura ci ha regalatogli spazi immensi e incontaminatidegli altipiani andinidesertici e freddi, forestelussureggianti e selvagge,cime vulcaniche elevate eventose, coperte di neve,spiagge deserte e angoli diparadiso che hanno elevatolo spirito e surriscaldato lemacchine fotografiche.I parchi nazionali del Cotopaxie del Cajas ci hannofatto capire che la naturaè gelosamente protetta nelsuo delicato equilibrio ambientale.Le città di Quito e diEsmeraldas ci hanno provocatoa riflettere, non tantosui problemi logistici cheaffliggono le popolazioni deigrandi agglomerati urbani,ma sulle evidenti differenzesociali: centri commercialie storici lussuosi, villaggiresidenziali protetti da solidemura, affiancati da unaperiferia popolata da abitazionipiccole, disadorne eaddossate una all’altra, cheospitano famiglie povere econ tanti figli.Ci ha colpito la pacificaconvivenza di tante razzeed etnie: le persone dellasierra, molto laboriosee tenaci, arrivano dai loropaesetti lontani e isolati eaffluiscono in città per venderei prodotti indossandocon fierezza i costumi tradizionali.Diversamente, quelledella costa, più estroverse egioiose, godono quel pocoecuadorche possiedono trascorrendole loro giornate all’aperto,favorite anche dal caldoclima equatoriale.Raggiungere le variemete del nostro viaggio ciha dato l’opportunità di osservarel’estensione dellemonoculture (banane, ananas,palma da olio, papajae tek) e, di conseguenza,constatare lo strapotere deilatifondisti e delle multinazionaliche impediscono ailavoratori di migliorare leloro condizioni di vita.Nonostante tutto questogli Ecuadoriani si dimostranosocievoli, allegri, laboriosie orgogliosi della lorostoria e delle loro tradizioni.Ad arricchire il nostroanimo ci hanno pensatole suore con l'accoglienzagioiosa, con la disponibilitàe l'amicizia, con le testimonianzedella vita di missionarie.Ci hanno reso partecipidel loro apostolato comecatechiste nei “ recintos”della foresta a Tachina, frala gente dei quartieri di Carapungoe con i giovani allafesta della Cruz ad Esmeraldas.Anche noi speriamo diaver lasciato un segno delnostro passaggio nei lorocuori, ma anche nell’ortodi Tachina dove gli uominihanno vangato e piantatoortaggi.Ci siamo convinti chela presenza delle suore interra di missione è importantenon solo per la disponibilitàad andare incontroai bisogni della gente,ma anche per le varie evalide iniziative di sviluppoumano e sociale chestanno realizzando, quali:il dispensario farmaceutico,gli ambulatori medici,la scuola dell’infanzia, primariae secondaria “SanFrancisco” e il progetto discuola Superiore per il Turismoper i giovani di Tachina,il progetto Pachamamaper l’occupazione e la promozionedella donna nelsettore dell’orticultura, laguarderia (scuola materna)a Carapungo e gli ambientiche accolgono personeche desiderano vivere incontridi spiritualità.Siamo tornati a casacarichi di conoscenze, diesperienze, di emozioni, diamicizia e di profonda riconoscenza.Grazie a tutte, proprio atutte, di cuore.Veronica Grandi,Giannino e AliceZarantonello, MaddalenaCisotto e Silvio SoldàTra i banchi del mercato e tra le cotivazioni del Pachamama a Carapungo.vita elisabettinagennaio/marzo 2010 27

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