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La sponda luminosa

n. 1 - gennaio/marzo 2010 - Suore Francescane Elisabettine

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accanto a...giovani<strong>La</strong> testimonianza suscita vocazioniIl cantastorie vocazionaleUna sfida dal convegno nazionale 2010di Barbara DanesistfeEssere testimoni credibili di Dioè il primo passo per arrivare alcuore dei giovani, per suscitaredomande e accompagnarli da Gesù.Questo il messaggio del convegnovocazionale nazionale 2010.Il messaggio che papa BenedettoXVI ha già fatto pervenire a tuttele chiese in vista della celebrazionedella prossima Giornata mondiale dipreghiera per le vocazioni, il prossimo25 aprile 2010, ruota attorno al temadella testimonianza, un tema che provocala pastorale delle comunità cristianein generale e soprattutto la pastoralegiovanile e vocazionale, perchécome afferma il messaggio è certo che“la testimonianza suscita vocazioni”.I contenuti principali del messaggiodel papa sono stati assunti dal Centronazionale vocazioni nella proposta delloslogan per la giornata del 25 aprile:«Ho una bella notizia! Io l’ho incontrato…»,uno slogan che è provocazione ariflettere sul tema della testimonianza ea guardare ai nostri stili di vita, ai nostriatteggiamenti di cristiani.Narrare per testimoniareNella “tenda della testimonianza”:narratori della Vocazione è stato, di conseguenza,il tema del convegno deglianimatori e animatrici vocazionali, svoltosia Roma dal 3 al 5 gennaio 2010.Punto centrale di tutto il convegnoè stato riconoscere che oggi, soprattuttotra i giovani, c’è bisogno di “raccontare”più esplicitamente la “bella notizia” dellapropria vocazione.Come ogni anno, a questo appuntamentohanno partecipato direttori ecollaboratori di centri diocesani vocazionali,sacerdoti, religiosi e religiose, novizie,postulanti e seminaristi diocesaniin formazione, laici consacrati, coppiedi sposi e giovani in ricerca vocazionale.Circa 700 persone hanno ascoltato,riflettuto sul senso della testimonianzadella fede in Dio, una testimonianza chedeve essere impregnata di vita vissuta edi narrazione, nella convinzione che è illavoro comune, il servizio ai giovani fattoinsieme, dentro un profondo spirito dicomunione ecclesiale, la testimonianzapiù convincente di ogni proposta cristianae vocazionale.Molti sono stati gli spunti di riflessioneche i relatori, e tutti coloro che sonointervenuti, hanno lasciato come impegnodi ulteriore ricerca ai partecipantie che don Nico Dal Molin, direttore delCentro nazionale vocazioni, ha ben sintetizzatoa conclusione dei lavori.<strong>La</strong> sindrome del tramontoDurante i lavori si è insistito moltosulla necessità di avere un cuore pieno disperanza per guardare oltre la “sindromedel tramonto”. Quest’ultima è stata unaprovocatoria affermazione del presidentedella CEI, cardinal Angelo Bagnasco, cheha aperto il convegno e che ha indicatoalcune piste efficaci di riflessione e di impegnoper tutta la pastorale vocazionale.Il cardinale ha affermato che Dio èfedele alla Chiesa e non le farà mancarei pastori, di fronte alla cui carenza è necessarioavere molta fede e impegnarsiper una pastorale vocazionale di comu-... c'è bisogno di “raccontare” la bellanotizia della prorpia vocazione.nione, cioè attuata con il contributo ditutte le vocazioni, in nome della comunevocazione battesimale.«Il mondo vuole sentire l’eco dellagioia che le opere di Dio provocano innoi e vedere compiere un’opera convincenteche sa di miracolo, più che risuscitarei morti: l’unità che nasce dallacomunione affettiva ed effettiva, in uncontesto segnato da dissidi e divisioni. Ichiamati - ha detto il cardinal Bagnasco- devono offrire a tutti la grazia dellavocazione, che nasce dalle ginocchia edal sacrificio. I giovani vogliono vedereuomini felici di appartenere a Cristo ealla chiesa in mezzo alle difficoltà e alleprove, senza fughe: è la cartina di tornasoledella maturità umana e cristiana».E, riguardo alla crisi delle vocazioniche sembra segnare molti istituti religiosi,ha indicato una via di testimonianzafiduciosa, per avere il coraggio dinon trovare solo il “buio oltre la siepe”,cadendo vittima della “sindrome deltramonto” perché non si vedono nuovepresenze vocazionali all’orizzonte.«Lo spettacolo di una vita lamentosae trascinata senza entusiasmo lega lemani di Dio… Anche le attività apostolichedevono nascere dalla contemplazionedi Cristo, altrimenti si rischiache la nostra divenga solo una forma diautotestimonianza, una certificazionenarcisistica di noi stessi!».accanto a... giovanigennaio/marzo 2010 19

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