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GEOMETRA

GEOMETRA - COLLEGIO GEOMETRI di GORIZIA

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Indice4 EDITORIALELe nostre capacità professionali devono confrontarsicon le necessità della societàdi Bruno Razza7 AMBIENTEL’amianto attacca l’apparato respiratorio dell’uomodi Livio Lacosegliaz12 EDILIZIAVerifica dell’impianto acustico in sede progettualedi Antonio Tieghi17 FISCOEffetti delle leggi finanziarie sugli accatastamentidi Marilisa Bombi20 TOPOGRAFIAIl mareografo fondamentale di Genovadi Pierdomenico Abrami25 CATASTOLa realtà dei fabbricati rurali ed ex ruralidi Bruno Razza28 URBANISTICADal 27 agosto scorso la legge in vigore a pieno regime.Cosa cambiadi Lucio Barbiero32 TERRITORIOConoscere persone e luoghi per riconfinaredi Bruno Razza37 ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI PORDENONEFormazione continua: Corso “progettare case di valorein laterizio”di Tiziano Fiordimensione <strong>GEOMETRA</strong>9/2007


EditorialeLe nostre capacità professionalidevono confrontarsi con le necessitàdella societàLa polivalenza e la capacità di adattamento del Geometra consentono semprenuove certezze per il futuro, ma a volte le contraddizioni della realtà, possonocomprometterledi Bruno Razza9/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Il direttore di DGBruno RazzaLa nostra categoria è composta da personecon una enorme e variegata dimensionedi professionalità, di capacità, di competenze,di operatività in ogni ambiente.Abbiamo al nostro interno dipendenti diogni livello, tecnici, professionisti, manager,dirigenti, donne e uomini impegnatiin tantissime attività, anche molto diversetra di loro, e tutto ciò comporta un valoreaggiunto ed una grande ricchezza diposizioni, che si riverberano positivamentesulla qualità e sullo spessore della categorianel suo assieme.Tale aspetto molto interessante, da una parterappresenta l’enorme duttilità dei nostriiscritti e la loro grande capacità di adattamentonella polivalenza, ma dall’altra presentaall’interno ed all’esterno un problemadi identità.Spesso tanta varietà ha messo in imbarazzoi vertici della categoria aumentando ledifficoltà in scelte decisive, nel programmareattività e soprattutto nell’indicare strategiee pianificare programmi per il futuro.A volte ci chiediamo se addirittura alnostro interno non riusciamo a conoscerecon certezza il “polso” della nostra base,come fanno altri dall’esterno a esprimeregiudizi, critiche e proporre soluzioni ainostri problemi.Molti, ritenendoci figure “minori”, pensanodi assegnarci dei ruoli ben definiti di subordinarietàrispetto ad altre professioni.Taluni ci ritengono utili soltanto per lavorarealle dipendenze di industrie, aziende4o enti pubblici con qualifiche molto limitatee qualcuno addirittura, vorrebbe ridurcia semplici comprimari dei processitecnici.Evidentemente queste idee non sono supportateda una corretta conoscenza dellanostra realtà e dell’importanza di questafigura professionale, in Italia sicuramenteinsopprimibile. L’attenzione dei giovani edelle loro famiglie nei confronti dell’Istitutotecnico per Geometri è sempre altoe lo dimostrano l’aumento delle iscrizioniin atto ovunque già da qualche tempo,segno che, nella realtà della società, esisteuna radicata convinzione di rispetto e distima verso il “Geometra”.Ma questo non deve bastarci. Dobbiamocomunque impegnarci, assieme a chi ci governa,per trovare alla figura del “Geometra”una giusta collocazione nell’ambitodella società e delle sue esigenze, per permettercidi lavorare decorosamente. Questoper programmare il nostro futuro conserenità e per mettere fine ai continui attacchidi chi non crede in noi. E’ necessarioche nei prossimi anni si lavori anche perportare la categoria verso nuove prospettivedi lavoro, mirate principalmente versoil riconoscimento dell’importanza e dellanecessità dell’opera del Geometra liberoprofessionista per la committenza pubblicae privata.Per questo sarà utilissimo sfruttare appienola potenzialità della nostra organizzazionesegue a pag. 6


9/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>6di categoria a tutti i livelli, nonché di organismiconsultivi e di studio esistenti o daformare, in modo da poter raccogliere la fotografiareale della categoria e della societàche si configura per i prossimi decenni.Sulla scorta di questi elementi obiettivi sipossono identificare e forse anche inventarele prospettive e le soluzioni da attivare.E sui risultati di queste osservazioni dobbiamomeditare, in quanto sono convintoche la diversità di interessi e convinzionial nostro interno, non sempre conosciuteappieno, sono quelle che più di ogni altracosa, possono metterci in difficoltà. Mentretroviamo aree geografiche dove i nostriiscritti ottengono grande successo professionalee conseguentemente anche redditisignificativi, ne troviamo anche tantissimealtre dove le attività sono molto limitateed i redditi molto modesti. Ma non solo,perchè anche all’interno di aree omogeneetroviamo distinzioni notevoli tra i colleghiaffermati e quelli in difficoltà.Allora il vero problema è quello di identificaresoluzioni che possano essere validee di aiuto per tutto il nostro universo diiscritti, dal nord al sud, da coloro che lavoranoin aree svantaggiate a coloro che lavoranoin zone opulente.Per esempio, nel solo campo catastale, leunità immobiliari che vengono accatastateal nord sono enormemente maggiori diquelle che vengono accatastate al sud; conesse anche le tariffe professionali sono moltodiverse tanto che la medesima prestazioneviene pagata (tra minimi e massimi) aprezzi diametralmente opposti in funzionedel luogo dove viene eseguita. Per cuila visione del nostro lavoro e delle legittimeaspettative che dobbiamo e possiamoavere, deve essere complessivamente mediatacon le esigenze della società in cui viviamo.E la stessa società deve essere informata:dobbiamo saper pubblicizzare il nostroimpegno, la nostra competenza e la doverosanecessità del nostro ruolo in modoche l’utenza possa rivolgersi al Geometracon la stessa convinzione con cui si rivolgeal medico, al notaio o all’avvocato.Ma gli ideali e le aspirazioni spesso si scontranocon una realtà difficile, non semprenota, che a volte ci lascia interdetti e con laquale ci si deve, volenti o nolenti, confrontare.In una recente assemblea di Geometrialla quale ho avuto il piacere di partecipare,un collega ha raccontato un aneddoto chemi ha fatto riflettere e preoccupare fin nelpiù profondo delle mie convinzioni.Una signora pensionata vorrebbe costruireuna piccola tettoia, in muratura, con pilastriin cemento armato, copertura in legnocoibentata adeguatamente, manto di coperturain coppi, con qualche piccola impiantisticae qualche finitura. Preliminarmenteha contattato il Geometra di famiglia(e chi se no?) per chiedere un preventivodelle spese tecniche necessarie.Il Geometra ha valutato un po’ la situazione,la realtà urbanistica e le difficoltà operativeed ha risposto: “Mah!.. ci vorrà il progettoarchitettonico da far approvare in Comune,con le firme dei vicini e con tutta ladocumentazione necessaria, legge 13, fognature,parcheggi, mappa, planimetrie, piante,prospetti, sezioni, rendering, perizia geologica,progetto delle impiantistiche, calcolo delleopere in cemento armato, deposito dello stessoe collaudo statico, certificazioni di conformità,agibilità, accatastamento e forse ancoraqualcosa…, potrebbe trattarsi complessivamentedi sei o settemila euro”. La possibilecommittente lo ha guardato e con convinzioneha chiesto: “Ma in questa cifra è compresoanche il lavoro del muratore?”


AmbienteL’amianto attacca l’apparatorespiratorio dell’uomoIl pericolo per la salute dell’uomo quale conseguenza di inalazione dell’amiantodi Livio LacosegliazL’amianto o asbestoè un mineralenaturale, a strutturafibrosa, che sitrova in natura ingiacimenti sfruttatiquasi sempre a cielo aperto. Appartienealla classe chimica dei silicati e alleserie mineralogiche del serpentino e deglianfiboli. La normativa italiana sottoil nome di amianto annovera e riconoscei seguenti sei composti: il crisotilo, qualeamianto di serpentino; l’amosite, la cricidolite,la tremolite, l’antofillite e l’actinolitequali amianti di anfibolo.Tutti questi minerali sono facilmente filabilie sono caratterizzati da una forte resistenzaal fuoco, all’azione degli agenti chimicie biologici, all’abrasione e all’usura.Per questo motivo sono stati in passato largamenteutilizzati in svariate applicazioniindustriali, in edilizia e nella fattura di oggettie prodotti di largo consumo.La base delle loro proprietà tecnologicheè stata individuata nella sua consistenzafibrosa quale caratteristica che ha consentitol’impiego dell’amianto:- in forma libera, come materiale filatoo in materassini, utilizzato nell’isolamentodi tubazioni degli impianti tecnologici.- in forma debolmente legata (si parla inquesti casi di amianto friabile) utilizzatoper lo più legato a cemento o gessoper ottenere maggior resistenza al fuocodelle strutture in c.a. o acciaio, sullequali veniva applicato a spruzzo.- in forma fortemente legata (si parla inquesto caso di amianto compatto) utilizzatoper la realizzazione di prodottidi cemento amianto o vinil-amiantoquali lastre, tubature e pavimenti.La consistenza fibrosa dell’amianto haperò palesato anche proprietà di rischioper l’apparato respiratorio dell’uomo. Infattiè stato accertato che l’amianto, soprattuttonella forma libera (filato) o debolmentelegata (amianto friabile), liberamicroscopiche particelle di fibre che,se inalate, si depositano nei bronchi enei polmoni danneggiando pesantemen-segue a pag. 8Antofillitedimensione <strong>GEOMETRA</strong>79/2007


CrisotiloAmositeCrocidoliteTremoliteActinolite9/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Miniera di amianto,Balangero (TO)Foto RSA Srl, Balangerote i tessuti, provocando così l’insorgeredi gravi malattie.Fra le malattie da amianto va citata inprimo luogo l’asbestosi, malattia nellaquale i tessuti del polmone, irritati dallefibre di amianto, formano sullo stessocicatrici estese e sempre più ampie; questecicatrici rendono di fatto difficoltosala respirazione e di conseguenza impedisconola necessaria regolare ossigenazionedel sangue.La seconda malattia provocata dall’amiantoè un gravissimo tumore checolpisce la pleura, il peritoneo o il pericardioe si chiama mesotelioma. Di questotumore si conoscono sia la forma benignache quella maligna. Quest’ultimaè particolarmente aggressiva ed è causataesclusivamente dall’esposizione all’amianto.Una terza malattia, che si manifesta conl’inalazione nei nostri polmoni di fibre diamianto, è il carcinoma polmonare; questamalattia, però, è causata anche da altrifattori fra i quali, il fumo di sigarette,i gas di scarico delle automobili, i materialiradioattivi, il cromo ed il nichel. Perciònon si può attribuirla esclusivamenteall’amianto.Le malattie da inalazione di amianto, simanifestano dopo molti anni dall’esposizionee più precisamente da 10 a 15 anniper l’asbestosi e da 20 a 40 anni per ilcarcinoma polmonare e il mesotelioma.Naturalmente lo Stato non poteva essereinsensibile di fronte alla gravità del fenomeno,così che, con la Legge 257/1992,sono stati presi provvedimenti importanti.Infatti con la citata legge è stataproibita l’estrazione, l’importazione, lacommercializzazione e la lavorazionedell’amianto, riducendo sensibilmente lacontaminazione dell’aria e, diminuendo irischi di esposizione all’amianto, soprattuttonei luoghi di lavoro.Dopo l’emanazione della citata leggedel 1992, sono stati presi tantissimi altriprovvedimenti legislativi, nazionalie regionali, finalizzati all’eliminazionedel rischio amianto. È necessario precisare,però, che il pericolo esiste ancora.L’amianto risulta essere ancora massicciamentepresente nelle nostre case, oveè stato largamente impiegato in tempinon molto lontani. Va in ogni modo intensificatala lotta all’amianto per mezzodell’informazione della gente e dellaformazione degli addetti ai lavori, soprattuttoquelli edili, in quanto proprio negliedifici esistenti, ove si lavora di continuo,sono ancora presenti numerosi manufattidi amianto.La nostra regione è molto sensibile alproblema amianto. Oltre ad infinite iniziativevolte alla prevenzione dei rischidell’amianto, ha realizzato recentementecon l’Arpa la foto aerea a raggi infrarossidi tutto il territorio regionale, evidenziandoin colore rosso i tetti e le pensilinecostruiti con materiale contenenteamianto (Eternit). Evidentemente questostrumento verrà utilizzato ai fini di unavasta programmazione di bonifica.segue a pag. 108


Recentemente il Consiglio dei Ministriin attuazione alla direttiva 2003/18/CErelativa alla protezione dei lavoratori dairischi derivanti dall’esposizione all’amiantodurante il lavoro, ha emanato il Decretolegislativo 25 luglio 2006 nel quale,si stabiliscono le modifiche da apportareal D.lgs 626/94, riguardanti specificatamentele misure di prevenzione eprotezione dei lavoratori dall’esposizionealla polvere proveniente dall’amiantoe dai materiali contenenti amianto.Riflessioni conclusiveLa bonifica dell’amianto è una battagliadifficile, lunga e costosa. La prova esistenei fatti quotidiani. Nonostante le molteLeggi, decreti, deliberazioni, direttivee circolari che si sono succedute in ambitonazionale e regionale, dal 1992 inpoi, l’amianto esiste ancora e resiste. Holetto a tal proposito l’articolo 4.2.1, delD.P.R.23.05.2003 di approvazione delpiano sanitario nazionale 2003-2005 e loriporto in parte, testualmente:- “ogni annocirca 1000 italiani muoiono per mesoteliomapleurico o peritoneale causatiprevalentemente dall’esposizione adamianto e altri 1000 per cancro polmonareattribuibile all’amianto. Nello stessoperiodo di tempo si verificano circa250 casi di asbestosi ecc. ecc.”Conclusioni: la strada per una completabonifica dell’amianto è ancora molto lungae ci vorranno ancora molti anni, pervincerla, e ci saranno ancora molti morti,ammenochè non si provveda a cambiarequalcosa. Credo che l’imposizione stabilitadall’art.59 nonies del D.lgs. 257 del25 luglio 2006, che obbliga di monitorarei luoghi di lavoro, sia un primo passosignificativo per garantire al lavoratoreun minimo grado di protezione.Prorogato al 30 novembre 2007 il termineper l’accatastamento dei fabbricati ex ruralidimensione <strong>GEOMETRA</strong>Il Governo ha concesso la proroga per la scadenza dell’accatastamentodei fabbricati che hanno perso i requisiti di ruralità (già prevista al30 giugno 2007) fissando il nuovo termine al 30 novembre 2007.Il provvedimento fa parte del decreto sull’extragettito (tesoretto) cheha compreso diverse misure di carattere fiscale, all’articolo 15 comma3/quater.Inoltre lo stesso articolo proroga sempre al 30 novembre il termine perla presentazione dei ricorsi previsti avverso le anomalie delle renditecatastali attribuite dall’ufficio in base alle rilevazioni Agea (Agenziaper le Erogazioni in Agricoltura).La proroga è stata concessa a seguito di apposita richiesta formulatadal Consiglio Nazionale dei Geometri, alla quale si erano prontamenteassociati i Consigli Nazionali dei Periti Agrari e dei PeritiIndustriali, unitamente a tutte le categorie professionali agricole.L’ulteriore tempo che viene concesso per il completamento delle pratichecatastali non è rilevante, comunque permette ai nostri colleghidi poter lavorare con maggior serenità, specialmente nelle procedurepiù complesse.9/200710


EdiliziaVerifica dell’impatto acusticoin sede progettualeVerifiche e deroghe ai limiti di accettabilità del rumoredi Antonio Tieghi9/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Antonio TieghiLe autorizzazioni in deroga ai limiti diaccettabilità del rumore non riguardanosolo i cantieri mobiliLa legge 26 ottobre 1995, n. 447 definisceche la documentazione di previsionedi impatto acustico deve essere presentatain Comune e all’ARPA, ai sensi dell’art.8,comma 4 della stessa, in allegatoalla domanda in materia edilizia per lacostruzione di impianti ed infrastruttureadibiti ad attività produttive, prestazionedi servizi, commerciali, polifunzionalied anche per i cantieri mobili.Se non sono previste opere edilizie ladocumentazione deve essere comunquepresentata almeno 60 giorni prima dimettere in esercizio l’impianto o infrastrutturao di avviare l’attività.La valutazione del progetto di impiantoo infrastruttura o dell’attività in generesotto il profilo dell’impatto acustico deveessere effettuata da un tecnico competentein acustica ambientale, in possessodei requisiti di legge, iscritto all’alboregionale di provenienza.La previsione di impatto acustico deveessere redatta e sottoscritta dallo stessotecnico unitamente al responsabile legaledell’impresa che l’ha commissionata.Nell’ambito dei procedimenti sottopostial regolamento sullo sportello unico12(DPR 447/98) le sorgenti sonore sonogli impianti tecnici dei fabbricati in cuisi svolgono attività di produzione benie servizi e le altre istallazioni unite agliimmobili, anche in via transitoria, il cuiuso produca rumore. Sono inoltre possibilifonti di rumore le infrastrutture ingenere, le aree adibite a movimentazionemerci, i parcheggi e i depositi di mezzidi trasporto, quando asserviti alle attivitàcitate. Anche il traffico indotto inEsempi di macchine rumorose


questi casi può rappresentare un contributoimportante.Le sorgenti sonore che più frequentementesi trovano installate negli insediamentidi produzione beni e servizi o nesono parte integrante, sono le seguenti(elenco non esaustivo):ELENCO DI TIPICHE EMISSIONI RUMOROSE DA ATTIVITA’PRODUTTIVESORGENTI SONORE ESTERNE (elenco non esaustivo)• Impianti di ventilazione (ricambio aria-ambiente )• Impianti di trattamento aria (condizionamento aria-ambiente)• Impianti di depurazione ed antiinquinamento (aria, acqua, ecc)• Impianti di trattamento rifiuti (recupero, smaltimento)• Impianti di servizio (autolavaggi ecc.)• Sistemi di raffreddamento per impianti tecnologici (raffreddamento presse,ecc)• Impianti pneumatici ausiliari (aria compressa, ecc.)• Emissioni condottate in atmosferasegue a pag. 14• Attività rumorose svolte all’esterno (lavorazioni in genere, operazioni di scavo,demolizione o movimentazione, deposito e movimentazione merci, attività direcupero, ecc)dimensione <strong>GEOMETRA</strong>


Nella pratica sono fonti di inquinamentoacustico anche sorgenti sonore chesi trovano all'interno del fabbricato, mache, per motivi diversi, per es. attraversovie di fuga come finestre, porte, portoni,oppure per via solida attraverso pareti opavimenti, possono provocare disturboanche all'esterno dei locali adibiti all'attivitàdi produzione beni e servizi.L’imprenditore o il professionista cheha ricevuto l’incarico deve verificare seil progetto di intervento che si ha intenzionedi realizzare possa o meno comportarel’installazione di una o più sorgentisonore. Si tenga conto anche delperiodo di funzionamento delle sorgenti,il funzionamento notturno è spessomotivo di esposti.E’ bene sempre esaminare l’impatto acusticoin sede di progetto in quanto si possonoadottare soluzioni tecniche di caratterestrutturale meno onerose (per es.una accurata disposizione di locali, macchinee impianti) rispetto alla necessitàdi una bonifica puntuale successiva ditutte le sorgenti.Qualora nel progetto di intervento inmateria edilizia o al momento dell'insediamentodi un'attività non sia previstal’installazione di nuove sorgenti sonoreo la modifica o spostamento di esistentiil progettista lo segnalerà nella relazionee nella scheda relativa alla denunciadel Nuovo Insediamento Produttivo(N.I.P.).Qualora siano invece previste nuove sorgentisonore ci si dovrà rivolgere ad untecnico competente in acustica ambientaleiscritto all'albo regionale il quale valuteràil contributo delle nuove sorgenti (ole modifiche sulle sorgenti esistenti) e glieffetti di sommatoria con le esistenti.Considerate le condizioni al contornodell'impianto o stabilimento e la classificazioneacustica del sito di insediamentoe delle aree circostanti, tenuto contodei potenziali ricettori e del periododiurno o notturno durante il quale ilrumore si manifesta, il tecnico competentepotrà concludere per il non superamentodei limiti assoluti di zona e deilimiti differenziali di immissione (art. 4- DPCM 14/11/1997) nei confronti deipotenziali ricettori.Classi di destinazioned’uso del territorioI aree particolarmenteprotetteII aree prevalentementeindustrialiPeriodo di riferimentoDiurno (6,00 – 22,00) Notturno (22,00 – 06,00)45 3550 40dimensione <strong>GEOMETRA</strong>III aree di tipo misto 55 45IV aree di intensa attivitàumanaV aree prevalentementeindustrialiVI aree prevalentementeindustriali60 5565 5565 65I provvedimenti di deroga possono essere di due tipologie: semplificati e nonsemplificati.9/200714


Semplificati: per le attività che rientrano nelle condizioni sotto elencate, il Comunepuò rilasciare deroghe al rumore previo accertamento della completezza delladocumentazione necessaria, allecondizioni indicate.• Attività: Cantieri edili, stradali o assimilabili in aree di Classe III, IV e V, non inprossimità di scuole, ospedali e case di cura.Condizioni: Orario dei lavori: feriali dalle ore 8,00 alle ore 12,00 e dalle ore 13,00alle ore 19,00festivi dalle ore 9,00 alle ore 12,30 e dalle ore 16,00 alle ore 19,00Limiti: 70 dB(A)Durata dei lavori: massimo 20/60 giorni lavorativi ad esclusione dei cantieri ediliDocumentazione: da presentare soltanto per durata superiore a 5 giorni lavorativiDomanda: deve essere redatta dal Legale Rappresentante e presentata almeno 20giorni prima dell’inizio dell’attività oggetto di derogaNon Semplificati: per le attività che non abbiano i requisiti per una deroga deltipo semplificato o che non prevedano di rispettarne le condizioni (ad esempioattività temporanee che superano i limiti sonori oppure i limiti temporali specificatinelle deroghe di tipo semplificato) il Comune, su istanza dell’interessato, puòrilasciare deroghe al rumore previa acquisizione del parere dell’Organo Tecnicocompetente.Tale istanza dovrà essere presentata almeno 45 giorni prima dell’inizio dell’attivitàrumorosa allegando una Relazione descrittiva dell’attività redatta da Tecnicocompetente; l’istanza verrà quindi inoltrata agli organi competenti per il relativoparere, il cui costo sarà a carico del richiedente.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>segue a pag. 16


Si fa presente che il criterio differenzialeva applicato se non è verificata anche unasola delle condizioni di cui alle lettere a)e b) del predetto decreto cioè:• se il rumore ambientale misurato a finestreaperte e' inferiore a 50 dB(A)nel periodo diurno e 40 dB(A) nel periodonotturno;• se il rumore ambientale misurato a finestrechiuse e' inferiore a 35 dB(A)nel periodo diurno e 25 dB(A) nel periodonotturno• ovviamente se si ricade in zona classificataindustriale non sono validi i precedentiparametri.In questo caso si dovrà redigere un moduloper la comunicazione e produrre ladocumentazione ivi prevista.Se invece si ritiene presumibile un superamentodei limiti assoluti e/o differenzialisi dovrà redigere un modulo perla richiesta di deroga e produrre la documentazioneivi prevista, comprensivadelle soluzioni tecnico-progettuali che siritiene di predisporre per ridurre o eliminarele emissioni sonore. Se la documentazioneè completa e i calcoli correttisotto il profilo metodologico sarà rilasciatodal Comune il nullaosta acustico,dopo aver acquisito il parere tecnicodall’ARPA.9/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Esempi di macchine rumorose16


FiscoEffetti delle leggi finanziariesugli accatastamentiLe entrate previste diventano poi le entrate riscosse?di Marilisa BombiLa dottoressa MarilisaBombi (funzionariadel Comunedi Gorizia)ci ha mandato unsuo scritto contenentealcune interessanti rifl essioni inmerito all’obbligatorietà degli accatastamentied alla fiscalità che ne consegue.La dottoressa Bombi, che è anche diplomataGeometra, ha la passione del dirittoe rivendica la sua appartenenza allacategoria degli innovatori nella pubblicaamministrazione, ovvero di coloroche all’interno dell’apparato burocraticoitaliano, anticipano il cambiamento innovandoservizi e procedure. Appartienealla categoria di coloro che hanno pienamenterecepito l’esigenza di rinnovamento,che ne hanno la cultura di fondoe che non attendono il sedimentarsi di regolee procedure a cui conformarsi. Unacategoria che ritiene non solo sufficienteche la legge sia pubblicata sulla gazzettaufficiale perché entri in vigore, ma cheanche coloro i quali la devono applicarene condividano i contenuti.La legge finanziaria costituisce uno deitre strumenti della manovra di bilancioannuale del Governo. Approvata dal Par-segue a pag. 18lamento con un sistema più volte contestatodai puristi in quanto viola l’articolo72 della Costituzione, comprende le nuovedisposizioni che hanno un’ influenzasui conti pubblici, sia relativamente alleentrate dello Stato, sia sul fronte delleuscite; la spesa pubblica, per intenderci.Questo provvedimento viaggia, sostanzialmente,su due binari che corrispondonoa due distinti obiettivi. Da un lato ridurreil deficit pubblico, aumentando le entrate,riducendo le spese ma anche prevedendointerventi strutturali in gradodi ridurre gli oneri a carico delle imprese;dall’altro intervenendo sulle entrate,aumentando il prelievo fiscale di un certotipo ed abbassandone un altro. Nellalegge finanziaria sono stati, nel tempo,introdotti o innovati importanti istituti.Solo per citarne uno è stato, ad esempio,con la legge finanziaria del 2004 (legge537/2003) innovato in termini liberisticil’istituto della denuncia di inizio attività,nato con l’articolo 19 della legge 241del 1990 che ha subito, poi, una rilevantemodificazione con il d.l. sulla competitivitàn. 35/2005 e che sta, nuovamente,per essere rielaborato essendo inclusonel ddl Capezzone sullo sportello unicoper le imprese. E’ stata, ad esempio, modimensione<strong>GEOMETRA</strong>179/2007


fabbricati destinati all’esercizio del culto,alle costruzioni mortuarie, dai chioschiai ripetitori. Un’indagine della Commissionefinanze della Camera circa l’attuazionedella disposizione contenuta nellalegge finanziaria di due anni fa sarebbe,al riguardo, più che opportuna, soprattuttonel momento in cui si vanno a gettarele basi per il trasferimento del catastoai comuni. Il mancato introito, infatti,non dovrebbe essere poca cosa e sarebbeinteressante conoscere, a tale proposito,quante stazioni radio base degli operatoritelefonici sono state censite e classificate,quante centraline del gas ed elettriche,quante stazioni di rifornimento, rispettoalle migliaia che sono distribuite sul territorionazionale, hanno provveduto adadempiere all’obbligo di legge.Se è stato plaudito, comunque, il trasferimentodelle funzioni collegate al catastoai comuni, sulla base del principio disussidiarietà, non va ignorato il fatto chegli uffici tecnici degli enti locali, soprattuttoquelli minori, sono gravati da onerimolto spesso incompatibili con il lavorodi indagine richiesto. In tal senso, unruolo attivo potrebbe essere svolto dallaGuardia di finanza anche in relazioneal fatto che i mancati classamenti comportano,palesemente, un danno erariale.Non solo, ma al fine di contenere l’impegnodegli accertatori potrebbe essereprevisto il rimborso delle spese tecnichesostenute mediante detrazione d’impostaper chi provvede autonomamente ola rinuncia, da parte dello Stato, agli interessidi mora. Non si dovrebbe trattare,nel caso specifico di un’autodenuncia,bensì di una collaborazione attivatra pubblico e privato sempre più necessariaa costruire (attraverso la sussidiarietàorizzontale) un nuovo senso diappartenenza.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>


dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Fig. 1 – Rete di livellazione di alta precisione dell’I.G.M.I.219/2007


Fig. 2 – Il modello mostra il trend crescente secondo relazione lineareil trend lineare a lungo periodo (fig. 2).I moderni metodi numerici scelti dalgruppo di lavoro per una seconda elaborazionedei dati consentono di ottenereinformazioni sulle variazioni della crescitadel livello medio annuale dal 1928 al2006 (fig. 3) e, in particolare, degli ultimidue decenni (fig. 4). L’algoritmo adottatoconsente, tra l’altro, di estrapolare glieffetti ciclici della posizione della lunache provoca un’onda di 18,6 anni pari alperiodo di rivoluzione dei nodi dell’orbitalunare e un batimento di 9,3 anni,un’onda di 8,8 anni pari al tempo di rivoluzionedei perigei e un’onda di circa4,5 anni probabilmente quale secondaarmonica del periodo di 9,3 anni.Oscillazioni che sommate tra loro si avvicinanomoltissimo a quelle riscontratedal mareografo di Genova! Il ché vuoldire che queste oscillazioni a lungo periodonon sono casuali.Esistono anche altre cause che influiseguea pag. 249/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Fig. 3 – Il modello mostra il trend del livello medio annuale nel periodo 1928 – 200622


9/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Fig. 4 – Trend dei dati di livello medio annuale nei due decenni 1986 – 1996 (a sinistra) e 1996 – 2006 (a destra)scono sul livello del mare con periodi di scente di circa 1 millimetro annuo conoscillazione che potrebbero essere assai andamento stazionario nell’ultimo decennio.Non possiamo dire che il livello delpiù lunghi come ad esempio le variazionidei volumi d’acqua negli oceani o le mare continuerà a salire o che scenderàvariazioni delle capacità di contenimentodei bacini oceanici.punto di vista astronomico la presenzama solo spiegare nel dettaglio anche dalIn definitiva si evidenzia un trend cre-di oscillazioni.24


CatastoLa realtà dei fabbricati ruralied ex ruraliEsistono migliaia di fabbricati agricoli dismessi, come accatastarli?di Bruno RazzaLa circolare n° 7 del 15 giugno 2007 dell’Agenziadel Territorio, relativa a: “Accertamentodei fabbricati che hanno perso i requisitiper il riconoscimento della ruralitàe di quelli mai dichiarati in catasto” proponemolti spunti di riflessione ai tecnicipiù attenti alle vicende catastali.Comprende inoltre molti chiarimenti eriferimenti normativi sulla tanto dibattutarealtà dei fabbricati rurali ed ex rurali.Qui però, mi permetto di fare soltantoalcune considerazioni di principioe qualche commento che credo possonorisultare interessanti.I fabbricati rurali (cioè quelli che hanno tuttele caratteristiche per esserlo e che conservanotutti i requisiti di ruralità) dovrebberoessere già presenti ed iscritti al Catasto deiTerreni e lì dovrebbero restarci.Qualora questi fabbricati dovessero essereoggetto di ampliamenti o di ristrutturazioneo comunque, essere soggetti alcaso d’uso (divisione, vendita, successione,ecc.) si devono accatastare completandole pratiche fino alla presentazionedel DOCFA.Quindi a quel punto, la sola iscrizione alCatasto Terreni non è più sufficiente e sitratta di fabbricati da accatastare ancheal Catasto dei Fabbricati (art. 7 ultimocomma della circolare).segue a pag. 26dimensione <strong>GEOMETRA</strong>259/2007


9/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Per altro, ancora una volta è stata sottolineatala doverosa necessità di accatastaretutto l’edificato, al di là della fiscalitàche può esservi correlata.Infatti la circolare all’articolo 6, sottolineache ”…..il legislatore ha voluto prevederela piena autonomia tra il profilo catastale(costituzione dell’inventario completo) equello fiscale (imposizione o esenzione sullabase delle redditività oggettive, comunqueriportate in catasto)”.Infatti per i fabbricati rurali, dall’entratain vigore del Decreto del Ministero delleFinanze n° 28 del 21.1.1998, con estremacorrettezza, si trovano censite abitazioni(nelle categorie A) ed annessi agricoli(nelle categorie C oppure nelle D/10),con attribuzione di rendita, così cometutte le altre unità immobiliari accatastate,anche se di fatto si tratta di immobilistrumentali ai fini dell’attività agricola equindi esenti da imposte sui redditi deifabbricati, da ICI e da quant’altro.Molti dei nostri clienti si spaventano alsolo sentir nominare il Catasto intendendoloesclusivamente come uno strumentodi persecuzione fiscale.Un mio cliente, al quale per anni suggerivola doverosità di accatastare la suavecchia casa, mi rispondeva sempre conconvinzione: “La mia casa è rurale, non26va accatastata!” Ed erano trascorsi perlomenosessant’anni dalla fine dell’attivitàagricola che svolgevano nell’antichitài suoi predecessori. Assieme aisuoi eredi abbiamo dovuto attendere lasua morte per poter presentare l’accatastamento.Convinzioni e ragionamenti come quellidi questo mio antico cliente ce ne sono,ahimè, ancora adesso tantissimi. Con lorotantissime persone, agricoltori e non,magari con ingenua resistenza, cercanodi non cadere nelle “grinfie” del maleficoCatasto, ritenuto a torto, tentacolo pericolosissimodel fisco in agguato.Di questa concezione abbastanza radicatasiamo un po’ tutti colpevoli, ma soprattuttoritengo che lo siano i mass media, iquali non danno il giusto risalto alle cosecatastali. A seguire, dopo di loro ed almenocon pari responsabilità, ci sono anchele organizzazione di categoria, le quali perben facilmente comprensibili motivazionidi mera opportunità, non hanno maigradito la necessità di accatastare tutti ifabbricati (e specialmente quelli dei loroassistiti). I media, la politica, le grandiorganizzazioni ed associazioni, sono semprestati lontani dall’accatastamento. Peranni nessuno ha mai parlato di Catasto,lasciando che l’amministrazione catastaleprecipitasse in una sorta di oblio che nell’immaginariocollettivo è apparso comela massima rappresentazione dell’arretratoe del vecchio.Negli ultimi anni, invece, c’è stato un risveglioed una nuova attenzione per lecose catastali.Tutti parlano di ICI, di Catasto nuovo,di Catasto ai Comuni, di revisione degliestimi, di equità della tassazione sugli immobilie quindi si è riaperto un interesseche pareva sopito.Oggi si sente la necessità di recuperare


una grande evasione fiscale, ma anchequella di poter disporre di una banca daticoerente con la realtà, equa ed aggiornata,anche per scopi diversi dalla fiscalità,restituendo così all’amministrazione catastalel’importanza istituzionale che deveavere e merita di possedere in una societàche vuole definirsi moderna.Sempre l’articolo 6 della circolare di cuisi parla, cita testualmente:“ L’applicazione delle agevolazioni fiscaliper le costruzioni che soddisfano i requisitidella ruralità, in quanto strumentali ai finidell’attività agricola, sono di competenzadegli uffici preposti all’accertamento deivari tributi, a richiesta dei quali, gli Ufficiprovinciali dell’Agenzia del Territorio fornisconola consulenza tecnica prevista daicompiti istituzionali per la verifica della sussistenzao meno dei caratteri oggettivi dellecostruzioni e dei terreni asserviti. Per gliUffici fiscali, l’accertamento concerne invecesempre la verifica dei requisiti soggettivied oggettivi per il riconoscimento della ruralitàal fine di assoggettare o meno a tassazioneil relativo reddito di fabbricati, comunque,iscritto in catasto.”Per quanto riguarda la perdita o l’acquistodei requisiti di ruralità, merita segnalareall’attenzione dei nostri lettori come lastessa circolare, prevedendo per i fabbricati“strumentali” il classamento nella categoriaD/10, impegna gli Uffici catastali averificarne la corretta destinazione d’uso,ossia si autoimpone lo scrupolo di controllarese le attività che si svolgono inquel fabbricato rurale siano compatibilicon le caratteristiche tipologiche-funzionalipreviste dalla norma.In caso contrario la circolare prevede soltantol’esistenza di attività diverse che miglioranola redditività e non quelle chepossono peggiorarla.Si parla infatti di attività con funzioni ditrasformazione e/o commercializzazionedei prodotti agricoli in quantità non ottenutaprevalentemente dalla coltivazionedel fondo (50% della produzione), per lequali il classamento deve essere effettuatonelle categorie D/7 e D/8.Non c’è per contro alcun riferimento allapossibile dismissione dell’attività agricola,ossia quando il fabbricato strumentalealla attività agricola diventa non piùstrumentale per cessata attività. In questicasi, che sono tantissimi in tutt’Italia,nessuno sa quale sia il più corretto classamentoda fare. Si tratta delle vecchie stalle,dei vecchi fienili o delle vecchie cantine,spesso ridotte a capannoni in completoabbandono o di vecchie strutturein muratura, piene soltanto di umidità edi tele di ragno, dove forse non si mettenemmeno una bicicletta od un vecchioattrezzo e dove nemmeno i topi trovanointeressante abitarci. Strutture spessotroppo grandi o scomode per essere trasformateconvenientemente, specialmentese ubicate in aperta campagna o nelle zonemontuose o anche, a volte, nei centriabitati. Nel mio Comune, tipico esempiodi paese di campagna della pianura delnord est, esistono decine di vecchi fabbricatiex rurali, dismessi ed abbandonati,con centinaia di metri quadrati e migliaiadi metri cubi vuoti, spesso abitatida una sola vedova, costretta tra l’altro apagare anche la tassa delle immondiziein funzione della grande consistenza deisuoi immobili.Probabilmente dovremmo poter accatastarequesti fabbricati in una nuova categoria,con un classamento per ora ancoranon previsto. In ogni caso dovremmopensare ad inventariare una costruzionenella sua vera realtà e non certo a determinarneuna redditività inesistente chepoi si collega ad imposte ingiuste.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>279/2007


UrbanisticaDal 27 agosto scorso la leggein vigore a pieno regime.Cosa cambiaRiforma dell’urbanistica e disciplina dell’attività edilizia e del paesaggioLegge Regionale n. 5 del 23 febbraio 2007 pubblicata il 28/02/2007di Lucio BarbieroLucio BarbieroCome da previsione lunedì 27 agosto2007 la nuova legge regionale sull’urbanisticaed edilizia è entrata in vigore contutti i suoi articoli. Ritengo sia importantericordare che su DG n. 10 del 2006è stata illustrata la filosofia della legge,mentre sul n. 4 e n. 5 di DG del 2007 sisono effettuate alcune prime riflessioni econsiderazioni sul nuovo testo di legge regionaleraccordato al testo unico il DPR380/2001. Il 6 agosto scorso la giunta regionalein via preliminare ha approvato ilregolamento di attuazione della parte ediliziae lo stesso è stato trasmesso in visionea tutti i comuni della regione. Lo stesso,ancora non definitivo, è scaricabile sulsito internet della regione Fvg.Questa prima fase di transizione tra la 52,la nuova Legge Regionale 05/07 e le disposizionicontenute nel DPR 380/2001ci dovrà necessariamente portare ad unamaggiore attenzione nell’istruttoria e nell’inquadramentonormativo da attribuireagli interventi urbanistico-edilizio dellepratiche.Le nuove disposizioni legislative entranoin vigore con la mancanza del regolamentodi attuazione della parte edilizia,9/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>28


quello della parte urbanistica e del PTR.Il regolamento di attuazione della parteedilizia entrerà in vigore presumibilmenteentro il 20 settembre p.v., quellodella parte urbanistica presumibilmenteentro ottobre, mentre il PTR entro fineanno. Con l’entrata in vigore a pienoregime della LR.05/07 la LR.52/91 vieneabrogata. La parte edilizia viene cosìassorbita dal DPR 380/2001 così comeprevisto dalla LR.05/07 all’art. 37 comma1, integrata però con alcuni dispostilegislativi che conservano la specialità regionaleaderenti alla specificità del nostroterritorio; essi saranno ulteriormente precisatinel regolamento di attuazione delladisciplina dell’attività edilizia in osservanzaall’art. 61 della LR.05/07 e sarannoattivi entro pochi giorni.Come già anticipato sul n. 4 di DG del2007 l’attività edilizia ora sarà attuata tramiteil P.C. PERMESSO DI COSTRUIREo tramite la D.I.A. DENUNCIA DI INI-ZIO ATTIVITÀ.In alcuni casi, determinati dalla legge, inluogo del permesso a costruire il progettistapuò scegliere di presentare la Denunciadi Inizio Attività, c.d. super DIA.Dunque, come già enunciato, l’autorizzazioneedilizia va in pensione, sostituitanella maggior parte dei casi dalla Denunciadi Inizio attività, come specificatodal TU 380/01 (art. 22) e dall’art. 48della L.R. 5/07. Diversamente gli interventiedilizi che rientrano nelle tipologiepreviste dall’art. 10 del TU 380/01 sarannosubordinati a Permesso di Costruire(P.C.). Un altro aspetto importante di novitàè quello che il termine di gg. 20 perl’inizio dei lavori dal deposito della praticaedilizia D.I.A. viene ora incrementatoa gg. 30 (art. 23 DPR 380/2001 comma1) e che a differenza dalla norma stataledel DPR 380/2001 che comprende inD.I.A. gli ampliamenti fino al 20% dellacubatura esistente, la norma regionalesi ferma a mc.30,00 (art. 48 1.b LR.05/07). E’ stato richiesto ai funzionari regionalied agli amministratori di uniformarele possibilità di ampliamento concessedal DPR. 380/2001, 20% volumeesistente, a quelle attualmente in vigorecon la nostra normativa regionale conil citato comma 1 lett. b art. 48 max 30mc.. Tale modifica alla L.R. 05/2007, potràavvenire solamente con una variazioneal disposto di legge vigente e non attraversouna definizione nel regolamentodi attuazione.Il paventato pericolo del deposito deglielaborati strutturali C.A. presso il Comunee/o sportello unico per l’edilizia per lasuccessiva autorizzazione all’inizio dei lavori(art. 94 e art. 65 del DPR 380/2001)per ora viene superato mantenendo il depositodegli elaborati strutturali (praticaC.A.) presso gli uffici dei Servizi TecniciProvinciali della Regione in quanto laLR. 05/07 fa salva la disciplina regionalevigente in materia di installazione di impiantielettrici elettronici e di controllosull’osservanza delle norme sismiche esulle opere strutturali (art. 37 comma 2LR. 05/07). Si ritiene comunque che gliorgani preposti regionali debbano provvederead attivarsi per risolvere in modoadeguato e definitivo il problema in quantola norma nazionale prevede l’istituzionedi una commissione tecnica comunalesegue a pag. 30dimensione <strong>GEOMETRA</strong>299/2007


dimensione <strong>GEOMETRA</strong>che valuti e verifichi ogni calcolo strutturaleper il N.O. all’inizio dei lavori (l’entratain vigore dell’ordinanza 3274 è stataprorogata al 31/12/2007).In merito alle pratiche edilizie ed urbanistichein corso alla data del 27 agosto2007 le stesse dovranno essere completatecon i disposti, le prescrizioni e le modalitàdel titolo abilitativo originario, dunquecon la normativa previgente (art. 63comma 4 LR.05/07). L’articolo 6 del DPR380/2001 comma 1. lett a, b, c definiscegli interventi che possono essere eseguitisenza titolo abilitativo e che sostanzialmentesono quelli compresi nella manutenzioneordinaria di cui all’art. 3 comma1 lettera a) del DPR 380/2001 oltreagli interventi volti all’eliminazionedi barriere architettoniche ed opere perattività di ricerca nel sottosuolo che abbianocarattere geognostico eseguite all’esternodel centro edificato. La leggeregionale 05/2007 all’art. 39 comma 6 e7 identifica altresì come attività edilizialibera gli interventi finalizzati al risparmioenergetico e quelli di climatizzazione;nel regolamento di attuazione delladisciplina dell’attività edilizia, in corso diapprovazione, sono stati definiti gli interventifinalizzati al perseguimento del risparmioenergetico su edifici esistenti esu edifici nuovi.Si ricorda che la certificazione energetica/ attestato di qualificazione energeti-ca di cui al D.Lgs. 192/2005 e 311/2006deve essere allegata con l’altra documentazionedi rito alla richiesta di agibilitàdell’immobile (per titoli abilitativi aventedata di rilascio dopo l’8 ottobre 2005) eper le pratiche soggette ai benefici fiscali(commi dal 344 al 348 della legge finanziaria2007 L. 296/06) inviata telematicamenteall’ENEA (sito: www.acs.enea.it) ottenendo ricevuta informatica o perraccomandata.Infine si ritiene di evidenziare che le nuovedisposizioni legislative non sono poi cosìnuove, soprattutto per chi esercitava laprofessione prima del 1991 in quanto ilDPR 380/2001 è una legge quadro cheraccorda tutta la legislazione statale inmateria di edilizia ed urbanistica. In questiprimi mesi di cambiamento normativoservirà una buona dose di pazienza, umiltàe spirito collaborativo tra gli addetti ailavori al fine di garantire la qualità delleprestazioni fornite all’utente cittadino edall’amministrazione pubblica.NB = Si ricorda che sul sito del Collegiodei Geometri di Udine è disponibile lapresentazione della nuova L.R.05/2007con le slide proiettate al Convegno dipresentazione tenutosi il 31/05/2007 alCentro Congressi di Udine fiere.(SUL PROSSIMO NUMERO: regolamentodi attuazione della disciplina dell’attivitàedilizia attualmente in corso di approvazione)9/200730


TerritorioConoscere persone e luoghiper riconfinareIl geometra misuratore della terra, verifica mappe, coordinate, ed atti geometrici,frequenta i luoghi, ne conosce la storia e le trasformazioni e poi riconfinadi Bruno RazzaUn po’ per prescrizione del medico edun po’ per mia convinzione personale,mi sono deciso a fare delle quotidianecamminate, che come tutti sanno, sonoutilissime per coloro che come me,portano con disagio il peso della panciae non sono in grado di ridurla a misureaccettabili con il solo ausilio delle dietealimentari.Siccome ho la fortuna di abitare in campagna,posso fare delle belle passeggiatetra i campi, nelle stradine interpoderali etra le capezzagne e siccome mi porto dietrosempre il cane (c’è qualcuno che diceche è il cane a portare me), a volte devoanche rincorrerlo lungo i filari dei vignetio comunque nei terreni coltivati.In queste occasioni vedo il territorio chemi è noto da tanti anni in continua trasformazione,sia nelle colture che nellagestione agricola. Ma una cosa riconoscocome sempre e sono i confini che di fattoi lavoratori della terra fissano e conservanocon precisione quasi geometrica.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>9/200732


segue a pag. 34dimensione <strong>GEOMETRA</strong>


Certi terreni mi ricordano qualche rilievoe qualche riconfinazione fatta tempofa, con le verifiche, le polemiche sopitee risolte con la misurazione, i personaggipresenti all’epoca, spesso ormai deceduti,le teorie e le convinzioni di ognuno diquesti, le soddisfazioni e le delusioni.Su tutto mi rimane impresso un vecchiodetto che dice:”la terra nessuno può portarlavia” ed è una grande verità. Oggi lacoltura sovrana dalle mie parti è la vitee sembra che tutti i proprietari abbianorisolto le antiche diatribe di confine.Riferendosi ai vecchi vigneti hanno impiantatoi nuovi filari conservando allineamentie sesti d’impianto, consentendoil reciproco passaggio tra confinanti,a cavallo dei limiti di proprietà. Ma anchenei seminativi l’occhio esperto identificaimmediatamente l’ubicazione deiconfini, nei cambi di coltura, nei segnifisici che delimitano un possesso diversodall’altro, in qualche pianta antica oin qualche vecchio fosso, oggi visibile amala pena, che comunque tutti gli addettirispettano.Si identifica facilmente anche il benepubblico, spesso incolto o con rigogliosavegetazione spontanea, dove trovanoancora comodo rifugio lepri, fagianied altri animaletti e dove, purtroppo,c’è ancora qualcuno che butta qualchevecchio rifiuto. Guardando queste realtàmi rendo conto che anche per la maturitàe l’imprenditorialità dei moderniproprietari è molto diminuita, rispettoad un tempo, la conflittualità nelle riconfinazioniin zona agricola.9/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>34


dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Nell’agricoltura e nei terreni agricoli coltivatie frequentati dagli addetti, si vedeanche un rispetto dell’ambiente ed uncondiviso equilibrio tra le attività economichee le realtà naturali, tanto che avolte, pur trovandomi a mio agio in queiluoghi, sento di violare con la mia presenzauno spazio delicato.In questo ambiente sono patetici e fannoquasi ridere i tentativi di recinzionedei fondi eseguiti dai lavoratori agricolinon professionisti, timorosi evidentementeche qualcuno possa “portare viala loro terra”.Oltre a recintare il loro fondo (chissàpoi con quale precisione), si dedicanoad un’agricoltura spicciola del tipo dopolavoristico,spesso approssimata, arrivandoanche ad installare attrezzature da“campeggio” o da “grigliata” per le scampagnate,deturpando una realtà ambientaleed agricola con attrezzature semifissee rabberciate che di certo mal si adattanoalla naturalità dei luoghi.Addirittura in alcuni comuni (per fortunanon nel mio), le norme urbanisticheconsentono la realizzazione di fabbricatia servizio dell’attività agricola ovunquein zona agricola o comunque di piccolecostruzioni accessorie non si sa benea cosa, tanto che in aperta campagna sonospuntate come funghi delle minuscolecasette, che dovrebbero essere dei depositiattrezzi e che in realtà sono diventatedelle vere e proprie piccole residenzeper le vacanze, magari di un giorno solo.E naturalmente anche qui ci sono delleorribili recinzioni metalliche che delimitanopoche centinaia di metri quadratidi terra, probabilmente impedendo solamentealla fauna locale di muoversi connaturalezza e disinvoltura e che spessonascondono il ricovero di attrezzatureingombranti inutilizzabili, vecchie sedie,panchine e cose inenarrabili.Spesso su queste recinzioni campeggianoi cartelli più disparati dove trionfanoanche sgrammaticate scritte di “proprietàprivata” e “vietato l’ingresso”.Certamente è ammirevole la volontà diquesti nuovi piccoli proprietari terrieri diriscoprire i valori dell’attività agricola edi cimentarsi nella conservazione del loseguea pag. 36359/2007


o patrimonio rurale, ma sono tutte dellecose che si possono fare senza riempireil territorio di recinzioni, di vecchiattrezzi, di baracche e di costruzioni ingenere che danno l’impressione di volerportare in campagna tutte le contraddizionie le bruttezze che non si riesconoad eliminare in città. Ma io camminandonei campi, non voglio pensarci e miricostruisco mentalmente la mappa deiluoghi e mi diverto a ricordare i vecchiproprietari e le loro problematiche, camminandolungo quelle che sono convintosono le linee di proprietà, dove seguendoil cane o facendomi tirare da lui, me larido e mentalmente…..riconfino.9/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>36


Attività del Collegio di PordenoneFormazione continua:Corso “progettare case di valorein laterizio”di Tiziano FiorTra i mesi di giugno e luglio scorsi si è tenuto,presso l’Istituto Tecnico per GeometriSandro Pertini di Pordenone, unriuscito corso di formazione sulle metodologiedi costruzione in laterizio armato,curato dall’Associazione Geometripordenonese in Collaborazione con ilCollegio dei Geometri.L’evento formativo si è sviluppato su unaserie di 12 appuntamenti della durata ditre ore cadauno, per complessive 36 orecomprendenti anche una verifica finaleoltre ad un ulteriore appuntamento riservatoa conclusioni, nuove prospettiveed evoluzioni.I docenti, in parte conosciuti come l’ing.Gianfranco Righetti ed il suo staff, alcunidei quali docenti presso l’Università diPadova, ed il geom. Sandro Ciani, si sonoalternati nella trattazione dei vari aspettirelativi al comportamento di questotipo di strutture. Hanno trattato la normativadi riferimento precedente ed attuale,la valutazione energetica e la certificazionedell’edificio, il libretto di usoe manutenzione, ed una serie di analisieconomiche e prestazionali di questa tipologiadi costruzioni.Un paio di visite sono state effettuate aspecifici cantieri all’uopo predisposti esono state molto significative, secondole linee “clever building” (costruire intelligente).Una di queste visite ha interessato uncantiere nel quale venivano eseguite proveacustiche in opera su edifici, mentreuna seconda visita ha riguardato il sistemacostruttivo ed è stata effettuata in uncantiere con edificio in fase di realizzazione,quindi con strutture al rustico. Levisite sono state completate ovunque daun costruttivo confronto e da interessatediscussioni dei corsisti con i tecnici diriferimento e con i docenti.Al corso hanno proficuamente partecipatocirca una trentina di geometri oltread alcuni tecnici esterni, interessati aquesta metodologia costruttiva.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>379/2007


IN COPERTINAComune di Frisanco, frazione Poffabro,Corte dei Cjavonsdimensione<strong>GEOMETRA</strong>ORGANO UFFICIALE DEL COMITATOREGIONALE DEI COLLEGI DEI GEOMETRIDEL FRIULI VENEZIA GIULIADIRETTORE RESPONSABILEBRUNO RAZZACOMITATO DI REDAZIONEPIER GIUSEPPE SERA (Go)ANTONIO TIEGHI (Pn)LIVIO LACOSEGLIAZ (Ts)ELIO MIANI (Ud)COORDINATORE DI REDAZIONEGLORIA GOBETTI (Ud)PROPRIETÀCOMITATO REGIONALEDEI COLLEGI DEI GEOMETRIDEL FRIULI VENEZIA GIULIAEDITORE, DIREZIONE,REDAZIONE, AMMINISTRAZIONEASSOCIAZIONE DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DI UDINEper conto del Comitato Regionale dei Collegidei Geometri del Friuli Venezia GiuliaVia Grazzano 5/b33100 UdineTel 0432 501503Fax 0432 504048e-mail: rivista@collegio.geometri.ud.itIl presente numero è stato chiuso per la stampail 30 agosto 2007. Tiratura 2955 copieSTAMPAGraphicLinea print factoryVia Buonarroti 4133010 Feletto Umberto (Ud)Tel 0432 570182Fax 0432 309925Per invio materiali: aldina@graphiclinea.comPUBBLICITÀEURONEWS SRLPiazza 1° maggio 433100 UdineTel 0432 512270Fax 0432 512271e-mail: euronews@ilfriuli.itAUTORIZZ. DEL TRIBUNALE DI UDINEN. 42/92 DEL 21.11.92PREZZO DI COPERTINA € 2,00ARRETRATI € 3,00ABBONAMENTO 12 NUMERI € 20,00ABBONAMENTO ESTERO (EUROPA) € 27,00Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

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