La Scuola <strong>di</strong> “San Bernar<strong>di</strong>no”Nello spazio concesso all’IstitutoSalesiano su “L’Angelo” sonostate messe in rilievo alcunecaratteristiche <strong>della</strong> nostra Scuola. Adaprile 2008 si è parlato <strong>di</strong> essa comecomunità educativa; in maggio del cortilee <strong>della</strong> ricreazione come apporto alclima <strong>di</strong> serenità e <strong>di</strong> gioia; in <strong>di</strong>cembredelle strutture educative; a gennaio<strong>2009</strong> dei gruppi formativi e d’interesse.Ora è opportuno affrontare globalmenteil problema <strong>della</strong> sua identità. Vienein aiuto il dépliant usato in questi tempiper l’Open Day. Esso la definisce, determinandoil nome <strong>di</strong> Scuola con alcuniaggettivi che ne colgono alcuni aspettifondamentali.È Scuola: ha <strong>di</strong> mira l’istruzione e l’educazioneintegrale del ragazzo, del giovane,in collaborazione con la famiglia.Segue la sua maturazione personale,coltivandone le <strong>di</strong>mensioni umanae cristiana. È seguita dal Centro <strong>di</strong>Psicologia Clinica ed Educativa CO-SPES <strong>di</strong> Milano-Via Copernico 8- specieper i test d’ingresso e per l’orientamento.Cattolica: si ispira al Vangelo.Rispettando le scelte personali dell’allievo,cura un adeguato servizio religiosocattolico. Salesiana: fondata e gestitadai Salesiani <strong>di</strong> don Bosco in collaborazionecon le Figlie <strong>di</strong> Maria Ausiliatricee con un gruppo scelto <strong>di</strong> docenti e <strong>di</strong>educatori. In un clima familiare <strong>di</strong> fiduciae <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo si segue il metodo educativo<strong>di</strong> don Bosco, basato sulla ragione,sulla religione e sull’amorevolezza.Rifiuta ogni forma <strong>di</strong> violenza e <strong>di</strong> costrizione,fa appello all’intelligenza e alcuore del ragazzo, del giovane e confidain quel senso profondo del bene e <strong>di</strong>Dio, presente in ogni persona. Libera:intende offrire il suo servizio senza con<strong>di</strong>zionamentipolitici <strong>di</strong> qualsiasi genere,crede nel pluralismo scolastico, <strong>di</strong>fendela libertà <strong>di</strong> scelta da parte dellefamiglie e degli allievi, educa alla libertàe fa <strong>della</strong> libertà uno dei valori fondamentalidel suo sistema educativo. Paritaria:riconosciuta giuri<strong>di</strong>camente dalloStato, è abilitata a rilasciare titoli <strong>di</strong>stu<strong>di</strong>o vali<strong>di</strong> a tutti gli effetti, è sede <strong>di</strong>esami. È pari a qualsiasi scuola stataledello stesso tipo e grado. Pubblica,non statale: rende un servizio pubblico,non privato. Popolare: è aperta a tuttele classi sociali, senza alcuna <strong>di</strong>scriminazione.Accoglie allievi meno abbientie li aiuta a godere delle facilitazioni offertedagli Enti pubblici e privati.L’orario scolastico va dalle ore 8.00 delmattino fino alle ore 16.00, eccetto tuttoil sabato per la Scuola Primaria e ilgiovedì pomeriggio per le altre scuole.Segue, per chi lo desidera, lo stu<strong>di</strong>o assistitodalle 16.00 alle ore 17.50.Il plesso scolastico comprende la ScuolaPrimaria in due sezioni, la Scuola secondaria<strong>di</strong> primo grado in quattro sezioni eun’unica sezione del Liceo Scientifico edell’Istituto Professionale per Operatori<strong>della</strong> Comunicazioni Grafiche.La nostra Scuola gode <strong>di</strong> ambienti ariosie moderni, adeguati alle norme <strong>di</strong> sicurezza.È immersa nel verde <strong>di</strong> un piccoloparco. Dispone <strong>di</strong> cinque campi dagioco, <strong>di</strong> una palestra e <strong>di</strong> una tensostrutturapolivalente. Usufruisce <strong>di</strong> aule<strong>di</strong> informatica, <strong>di</strong> spaziose aule <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o,<strong>di</strong> saloni per la ricreazione al coperto,<strong>di</strong> Aula Magna e <strong>di</strong> un piccoloteatro. La mensa è interna con self service,dove viene ammannito cibo sano,confezionato localmente. Un bar internoassicura lo spuntino a metà mattinae la merenda. Per i trasporti gode<strong>di</strong> una piccola rete, parte privata, partepubblica. La biblioteca è ricca <strong>di</strong> quin<strong>di</strong>cimilavolumi.Viene spontanea la domanda: “Qualisono i risultati scolastici?” Positivi, sianell’esame <strong>di</strong> licenza me<strong>di</strong>a, svolto conun presidente esterno, sia nell’esame <strong>di</strong>qualifica e <strong>di</strong> maturità scientifica. Nessunbocciato ed alcuni promossi a pienivoti. La Commissione, composta anche<strong>di</strong> professori esterni e con un presidenteesterno, si è sempre espressa favorevolmenteper l’impegno e la partecipazionedegli allievi.È <strong>di</strong> questi giorni la ricerca del prof. DanieleChecchi, preside <strong>di</strong> Scienze Politichealla Statale, sugli studenti dell’Università<strong>di</strong> Milano: i primi in assolutosono i quin<strong>di</strong>ci giovani che hannostu<strong>di</strong>ato al Liceo Scientifico <strong>di</strong> San Bernar<strong>di</strong>noa <strong>Chiari</strong> (BS).C’è però un solo piccolo guaio. Chivuol frequentare la nostra Scuola devecontribuire per la sua gestione: cosa checapita solo in Italia tra le nazioni d’Europa.È questa una battaglia che portiamoavanti da anni sotto la guida <strong>della</strong>Federazione degli Istituti <strong>di</strong>pendentidall’autorità religiosa.DFRGiovani in Musical presentaMOSÈprossima datasabato 21 marzo <strong>2009</strong> ore 21.00Palestra OratorioSan Bernar<strong>di</strong>no - <strong>Chiari</strong> (BS)Nell’estate 2007 la CompagniaTeatrale Giovani in Musical <strong>di</strong>Villa Carcina debutta con lo spettacolo“Mosè” tratto dall’opera“I <strong>di</strong>eci comandamenti”. Il Musicalripercorre in chiave modernai passi più significativi <strong>della</strong> vita<strong>di</strong> Mosè attraverso coreografie escenografie veramente suggestive.Giunto ormai alla decima replicasempre riscontrando grandesuccesso, sorpresa ed entusiasmoda parte del pubblico, lo spettacoloè stato eseguito nei comuni<strong>di</strong> Villa Carcina, Lumezzane,Iseo, Chiesanuova, Verolanuova,Nave e Castegnato.L’evento, inizialmente ideato perinteressare i giovani ad attivitàquali la musica e la danza attraversoil teatro, ha offerto ottimispunti <strong>di</strong> riflessione sulle tematiche<strong>della</strong> libertà, <strong>della</strong> comprensionee del rispetto verso l’uomo.Il lavoro <strong>di</strong> gruppo svolto per lapreparazione dello spettacolo,per l’ideazione dei costumi, per leprove canore e <strong>di</strong> ballo ha contribuitoad attivare il processo evolutivo<strong>di</strong> questi giovani verso unacrescita personale all’insegna deivalori umani e sociali.Inoltre, attraverso l’impegno, ilsacrificio, il talento <strong>di</strong> questi ragazzi,e la generosità del pubblicosi è cercato <strong>di</strong> trasmettere unmessaggio <strong>di</strong> speranza con ungesto significativo e concreto <strong>di</strong>solidarietà, contribuendo ad unaraccolta fon<strong>di</strong> a favore del progetto“Gocce <strong>di</strong> speranza”, perla Missione Cattolica <strong>di</strong> Tementoin Senegal dove, da anni, operaPadre Bruno Favero, MissionarioO.M.I.Con questa esperienza confi<strong>di</strong>amo<strong>di</strong> essere riusciti a comunicarevalori profon<strong>di</strong>, in perfetto stileevangelico, quali l’amore, l’amicizia,la carità e la solidarietà. 24
Le bene<strong>di</strong>zionisono superstizioni?a cura <strong>di</strong> don DavideNo! Le bene<strong>di</strong>zioni non sonosuperstizioni. Nel catechismo<strong>della</strong> Chiesa cattolica, al n.1078, si recita: “Bene<strong>di</strong>re è un’azione<strong>di</strong>vina che dà la vita e <strong>di</strong> cui il Padreè la sorgente. La sua bene<strong>di</strong>zioneè insieme Parola e dono. Dall’inizioalla fine dei tempi, tutta l’opera<strong>di</strong> Dio è bene<strong>di</strong>zione, tutta la storia<strong>della</strong> salvezza è bene<strong>di</strong>zione”. I Patriarchi<strong>della</strong> Bibbia come Abramo,Isacco, Giacobbe, Mosè, Davideecc… davano bene<strong>di</strong>zioni ai loro figliin nome <strong>di</strong> Dio e affidavano loroun mandato tutto <strong>di</strong>vino per la prosperità,la salute, vita lunga, fecon<strong>di</strong>tàe larga moltiplicazione dei figli,che erano riconosciuti come unavera bene<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Dio.S. Paolo nella lettera agli Efesini scrive:“Benedetto sia Dio, Padre del Signorenostro Gesù Cristo, che ci habenedetti con ogni bene<strong>di</strong>zione spirituale,nei cieli, in Cristo e per questabene<strong>di</strong>zione ci ha creati per esserefigli <strong>di</strong> Dio, santi e immacolati perla vita eterna”.Nella biografia <strong>di</strong> un’anima santa,carismatica, tedesca, Teresa Neumann,stigmatizzata per più <strong>di</strong> 50anni, per trent’anni nutrita solo edesclusivamente dal pane Eucaristico,scrupolosamente controllata, assistitagiorno e notte da gruppi <strong>di</strong> uominiincaricati dal Vescovo, per indagarese ci fossero sotterfugi, truffee inganni segreti, nessuno poté maiscorgere in quell’anima un minimosegno <strong>di</strong> falsa e <strong>di</strong>sonesta strategiasia pure mistica.Teresa Neumann era tutta avvoltadalla presenza e dalla grazia <strong>di</strong> Dio eunicamente agiva e soffriva per volontà<strong>di</strong> Dio. Ebbene Dio, Gesù Cristo,rivelò a quest’anima sua pre<strong>di</strong>letta,cose meravigliose sulle bene<strong>di</strong>zioni.Eccole.“Mia cara figlia, voglio insegnarti aricevere la mia bene<strong>di</strong>zione con fervore.Cerca <strong>di</strong> capire che qualcosa<strong>di</strong> grande ha luogo quando ricevi labene<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> un mio sacerdote.La bene<strong>di</strong>zione è uno straripamento<strong>della</strong> mia <strong>di</strong>vina santità, è una rugiadacelestiale per l’anima, attraversola quale tutto ciò che viene fattopuò essere fruttuoso materialmentee spiritualmente.Tramite il potere <strong>di</strong> bene<strong>di</strong>re ho datoal sacerdote il potere <strong>di</strong> aprire il tesorodel mio cuore e <strong>di</strong> riversare unapioggia <strong>di</strong> grazie sulle anime.Quando il sacerdote bene<strong>di</strong>ce, Iobene<strong>di</strong>co; allora una sterminata corrente<strong>di</strong> grazie fluisce dal mio SacroCuore all’anima, fino a riempirlacompletamente.Attraverso la mia bene<strong>di</strong>zione, ricevetela grazia <strong>di</strong> amare, la forza <strong>di</strong>sopportare le sofferenze, e aiuti perl’anima e per il corpo.È un grande privilegio la mia bene<strong>di</strong>zione.Non potete capire quanta misericor<strong>di</strong>avi giunge per suo mezzo!Perciò mai ricevete la bene<strong>di</strong>zione inmodo piatto o <strong>di</strong>stratto, ma con tuttal’attenzione e devozione dovuta.Mi addolora che la bene<strong>di</strong>zione <strong>della</strong>Chiesa sia tanto poco apprezzata!Ho dato alla mia bene<strong>di</strong>zione poterisenza confini. Essa proviene dall’infinitoamore del mio Sacro Cuore.Maggiore è lo zelo con il quale la bene<strong>di</strong>zioneè data e ricevuta, maggioreè la sua efficacia. Sia che vengabenedetto un bambino, sia che vengabenedetto il mondo intero, la bene<strong>di</strong>zioneè assai più grande <strong>di</strong> millemon<strong>di</strong>.Molte volte sembra che le bene<strong>di</strong>zioninon abbiano risultato, invece èmeravigliosa la loro influenza che siconoscerà solo nell’eternità.Ricevete la bene<strong>di</strong>zione, ogni bene<strong>di</strong>zione,sinceramente, con fede,amore e umiltà.Ricevetela anche con buona volontà<strong>di</strong> fare sempre meglio il volere <strong>di</strong>Dio, <strong>di</strong> fare un cammino <strong>di</strong> conversione,così sicuramente la bene<strong>di</strong>zionepenetrerà nella profon<strong>di</strong>tà delvostro cuore e produrrà effetti meravigliosi,anche se magari resterannoinvisibili, almeno per qualche tempo,ma che vedrete sicuramente nell’eternità.Siate figli <strong>della</strong> bene<strong>di</strong>zione e voistessi sarete una bene<strong>di</strong>zione per glialtri”.Stando così le cose, perché qualcunoesce <strong>di</strong> Chiesa prima <strong>di</strong> riceverela bene<strong>di</strong>zione?Perché le famiglie non chiedono labene<strong>di</strong>zione delle loro case e soprattutto<strong>della</strong> famiglia stessa?Qui a <strong>Chiari</strong>, nei tempi forti dell’annoliturgico, qualche sacerdote passaa bene<strong>di</strong>re senza richiesta.Ma noipreti, oberati da tante cose, Messein Parrocchia e fuori, tanti malati davisitare, due o tre funerali al giorno,u<strong>di</strong>enze a persone che hanno bisogno<strong>di</strong> parlare col prete, incontri convari gruppi giovanili, genitori, personecon particolari problemi, confessioniin Chiesa almeno fino alle ore10, momenti <strong>di</strong> preghiera personale,ecc… per tutte queste occupazioni,abbiamo deciso <strong>di</strong> bene<strong>di</strong>re case efamiglie solo <strong>di</strong>etro richiesta, ancheperché in quei due o tre anni chepassavamo a bene<strong>di</strong>re, trovavamocase chiuse, vuote e qualcuno anchemeravigliato e ignaro <strong>di</strong> cosa volesse<strong>di</strong>re “bene<strong>di</strong>zione”, e per non rifiutarlacon il rischio <strong>di</strong> fare brutta figura,<strong>di</strong>cevano: “Se la vuol bene<strong>di</strong>re,bene<strong>di</strong>ca pure!” ma a che pro?!?Insomma, se le bene<strong>di</strong>zioni sonotanto importanti, quanto lo saranno<strong>di</strong> più, tanto, tantissimo <strong>di</strong> più i Sacramenti,specialmente l’Eucaristia.Certo però che non bisogna gettarele margherite ai cani e le rose aiporci. Chi ha orecchi da intendere,intenda! 25