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Era

G iugno 2003 - Parrocchia di Chiari

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Don Gustavo Pezzi10<strong>Era</strong> un sabato pomeriggio quandoaccompagnammo don Gustavoal camposanto. Un caldopomeriggio di primavera, di quelli fattiper una passeggiata in campagna, perriempire i polmoni del profumo dei glicinio delle robinie. Un pomeriggio fattoper sdraiarsi all’ombra e pensaresolo alle cose belle… e magari, peresse, ringraziare Dio. Ma ringraziarloper una morte, per un funerale, parevadavvero fuori luogo, un po’ troppo.Eppure ben sapevo che quello, perdon Gustavo, era un pomeriggio di festa,il compimento, il felice compimento,di una intera vita iniziata aGottolengo il 4 febbraio 1943.La mamma Ester, casalinga, ed il padre,barbiere e sarto del paese, avevanoseguito con apprensione la sceltadel loro unico figlio di entrare in seminario.Lo stesso Gustavo, ad un certopunto, aveva deciso di verificare l’autenticitàdella sua vocazione, dibattutotra questa chiamata ed il desiderio didiventare medico. Aveva interrottoquindi l’esperienza in seminario, ma,proprio in quel periodo, il padre erastato colpito da una grave malattia. Anulla era valsa l’opera, pur preziosa,della medicina e, di fronte alla morte,l’unico sostegno era venuto dalla fede,da Dio.<strong>Era</strong> stata un’esperienza importante edecisiva: Gustavo Pezzi aveva ripresogli studi ed il 14 giugno 1969 MonsignorLuigi Morstabilini lo aveva ordinatosacerdote.Don Gustavo operò dapprima comevicario cooperatore a Verolavecchia,dal 1969 al 1972, e, successivamente, aColombaro dal 1972 al 1976.Il suo arrivo a Chiari, nell’autunno del1976, venne annunciato alla comunitàcon due semplicissime righe “Don GustavoPezzi: ora è con noi per aiutarcinel cammino della fede”. Due righescarne, ma che rispecchiano la missionedi un prete: aiutare nel camminodella fede. E questo don Gustavo fece.Aiutò i ragazzi, i suoi ragazzi. Li conoscevauno ad uno e non solo per nome.Non erano numeri o elenchi su un registro,ma figli da amare così com’erano,da aiutare nelle difficoltà e da stimolarequand’era il caso.Come il pastore evangelico li cercava,senza riserve né di tempo, né di fatica,come confermano alcune testimonianze:“Viveva per i suoi ragazzi che incontravaa scuola nell’ora di religionee poi al catechismo. Sapeva che i ragazzihanno bisogno di giocare, di svagarsi,di cercare amicizia; ed eccolo allorapronto ad organizzare gite inmontagna e sulla neve”. Oppure, comericorda una educatrice, “Don Gustavoinsisteva per abituare i ragazzi alle scomoditàe alla sobrietà, detestava glisprechi, sembrava duro con i bambini,ma nello stesso tempo non faceva loromancare niente, nemmeno i dolci, anziera il primo a gettare sul prato manciatedi caramelle, o a far comprare un gelatoper tutti, o a farci preparare budinoo cioccolato”.Il suo modo di comunicare era semplicee diretto e la sua bicicletta era forsemeno veloce, ma senza dubbio più efficacedi un SMS (i famosi messagginiora tanto di moda).Dalla casa alla chiesa, dalla scuola all’oratorio,ma soprattutto dall’oratorioalle famiglie per affrontare problemi,per pregare insieme, per chiedere aiuto.Sì, perché don Gustavo non si vergognavadi chiedere aiuto, mai per sé,ma per un servizio alla comunità o perchi sapeva in difficoltà. Semplicementeesponeva la necessità e lasciava allatua coscienza la risposta. Non mendicavafavori, ma, di fronte ad una titubanza,diceva: “prima di decidere provaa pregarci un po’ sopra”.L’arrivo a Chiari di don Gustavo coincisecon l’inizio del cammino neocatecumenalenella nostra parrocchia. Nel1977, difatti, avvenne il primo annuncioe la nascita della prima comunitàcomposta da più di venti persone. Sudon Gustavo, soprattutto, venneroconvogliate le critiche che i tanti pregiudizisull’esperienza neocatecumenalesuggerivano. “È una setta - si diceva- si trovano per banchettare e, soprattutto,se non hai almeno un tot difigli non puoi partecipare”.Eppure bastava andare un poco oltrele apparenze per scoprire l’essenza delCammino ed il perché della sua nascita“Il processo attuale di secolarizzazioneha portato tanta gente ad abbandonarela fede e la Chiesa. Per questo ènecessario aprire di nuovo un itinerariodi formazione al Cristianesimo. IlCammino Neocatecumenale non pretendequindi di formare un movimentoper sé, ma di aiutare le parrocchiead aprire un cammino di iniziazionecristiana al Battesimo, per scoprire checosa significa essere cristiani. È unostrumento al servizio dei Vescovi nelleparrocchie per riportare alla fede tan-L’Angelo - giugno 2003


ta gente che l’ha abbandonata. Il Neocatecumenatoè una sintesi teologico-catechetica,un catechismo, un catecumenatoper adulti, un itinerario diformazione cristiana per l’uomo contemporaneo”:è questa una definizione,molto stringata, fornita da KikoArgüello, suo ideatore.Di fronte alle critiche don Gustavo ribadiva:“Non preoccupatevi: se è davveroopera della Spirito Santo sopravviveràa qualsiasi insinuazione!”E non si può ricordare l’esperienza necatecumenalesenza riandare al lavorofatto per il recupero della chiesetta diS. Orsola in via Cavalli. Con don Gustavoin testa, per mesi un gruppo dipersone spese ogni momento disponibilea scavare, spalare, picconare, ricostruire,fino a restituire alla comunitàun vero luogo di culto. Ricorda un collaboratoreche “don Gustavo aveva ilpregio di saper coinvolgere tante personeper preparare o sostenere ognitipo di iniziativa, ciascuno per ciò chesapeva fare, anche se poco. Non c’eranolimiti di età, di capacità o di abilità.Aiutare don Gustavo era un’esperienzasignificativa, perché sapeva apprezzareanche l’umile lavoro, lui stessonon si risparmiava e ti dava una mano,ti incoraggiava e qualche volta… tiascoltava e accettava le tue obiezioni”.Per la verità questo (che accettasse letue obiezioni) accadeva molto raramenteperché don Gustavo, una voltapartito, non riuscivi più a fermarlo,cocciuto come un mulo. Spesso misono scontrato con lui, quasi mai mi hadato ragione eppure… non sono mairiuscito a serbargli un benché minimorisentimento.Nel 1988 venne chiamato a fare il parrocoa Odolo. Il suo “sì” alla nuovachiamata ci lasciò nella tristezza, maben sapevamo che la preghiera ciavrebbe sempre tenuti uniti. E poiOdolo non è all’altro capo del mondo.L’impegno nella nuova parrocchia e lagrave malattia furono le ultime tappedella sua vita.Lo rividi, per l’ultima volta, pochi mesiprima della sua morte. Lo incrociai percaso a Brescia, smagrito e con i segnievidenti della sofferenza. Eppure tantosereno; volentieri accolsi, lì in mezzoalla strada, il suo abbraccio, l’abbracciodi un sacerdote, di un fratello,di un amico, di una persona davverocara.Morì il 24 maggio 1995 e fu sepolto nelcimitero di Gottolengo in un caldo pomeriggiodi maggio, quando le robinieed i glicini maggiormente esaltano labellezza del Creatore.Elia Facchetti11Movimento dei FocolariContemplare Cristocon gli occhi di MariaÈ questo il titolo del Convegno MarianoRegionale che avrà luogo al Filaforumdi Assago, a Milano, il prossimo14 giugno. A promuoverlo, come rispostaconcreta alla consegna del Papain questo Anno del Rosario, è il Movimentodei Focolari in comunione conl’Azione Cattolica, Comunione e Liberazione,Comunità di Sant’Egidio eRinnovamento nello Spirito.Ad aprire l’appuntamento al Filaforumsarà il teologo Piero Coda con unariflessione sulla lettera apostolica“Rosarium Virginis Mariae” a cui seguiràla presentazione del messaggiodi Giovanni Paolo II al Movimento deiFocolari per questo specialissimo annomariano. Interverranno poi Chiara Lubich,fondatrice del Movimento dei Focolarie l’Arcivescovo di Milano CardinaleDionigi Tettamanzi. Nel pomeriggiosaranno proposte alcune testimonianzedi vita segnate dal rapporto conMaria e gli interventi dei rappresentantidi alcuni Movimenti Ecclesiali.Numerosi gli spazi artistici che canterannoMaria, capolavoro di Bellezza,con la presenza dei complessi internazionalidel Gen Rosso e del Gen Verde,e una rappresentazione proposta dallaCompagnia di balletto classico di LilianaCosi e Marinel Stefanescu su “Lenozze di Cana”. Questo convegno èstato preparato con due eventi di rilievo:domenica 18 maggio è stata inauguratanella Sala Piamarta di via SanFaustino a Brescia (accanto alla Chiesadei Patroni della città), una mostradel pittore Gianni Davì intitolata “Unvolto, un’esperienza”. Una mostra asoggetto, Maria, appunto, che intrecciamomenti della vita della Madonna con imomenti della vita dell’uomo. Lunedì26 maggio, invece, i sacerdoti diocesanie gli insegnanti di religione delle scuolebresciane sono stati inviatati ad un incontroal Centro Mariapoli “Luce” aFrontignano di Barbariga, nella Bassabresciana. Attraverso brevi registrazionidei momenti più significativi delConvegno Mariano Internazionale tenutosia Roma alla fine di aprile, si è ricostruitoil percorso ideale che approderàal Convegno Mariano regionaledi metà giugno.Da Brescia e provincia partiranno 20pullman per portare al Filaforum diAssago circa 1000 persone; chi vuolepartecipare può telefonare a Emi eMarco Lorini (tel. 030 7100434).L’Angelo - giugno 2003


DIOCESI DI BRESCIAPer “evangelizzare insieme”12Ordinazione Episcopale diMons. Francesco BeschiCattedrale di BresciaDomenica 18 maggio 2003Omelia di mons. Giulio SanguinetiConfratelli carissimi,“Iosonolavitevoiitralci”(Gv 15,5) dice Gesù. “Nei vescoviè presente in mezzo ai credenti ilPontefice sommo, Gesù Cristo Signore”(la vite) dice il Concilio (LG 21).Pur rappresentante di Cristo capo ilvescovo è ‘tralcio’, e anche per lui ‘lavite’, cui è sacramentalmente e significativamenteaderente, è Gesù Cristo.Laparola“iosonolavite”assumetuttoil suo significato dalle parole che lacompletano “e il padre mio è il vignaiolo”.I tralci, anche i vescovi, innestati nellavite, sono adatti a portare frutto:l’Arcivescovo Giovanni Battista Montini,qui a Brescia, in questa Cattedrale,l’11 gennaio 1959, in occasione delXXV anniversario di ordinazione episcopaledi Mons. Giacinto Tredici, hadetto che gli Apostoli, “il Signore li haeducati, li ha istruiti, li ha avuti con sé,li ha fatti quasi una estensione dellasua personalità” (cfr “Discorsi e scrittimilanesi” II, 2534, 30). Veramentetralci innestati nella vite.I vescovi devono tuttavia non solo ricevere,ma vivere la sacramentalità delloro episcopato, cioè mantenersi inCristo. E ciò dipende da loro. La relazionedel credente, quindi del vescovo,con Gesù è di ordine personale, dasoggetto a soggetto. Chiaramente i vescovinon sono soltanto ‘tralci’; sonorappresentanti della vite. Ma non cessanodi essere ‘tralci’.Perché si realizzi il disegno di Dio deveessere in attività il rapporto, cioè il “rimanerein lui”. Nel brano evangelicoascoltato, in soli quattro versetti, dal 4all’8, il verbo rimanere ritorna settevolte. Rimanere significa ‘aderire fedelmente’.Giovanni usa anche la formareciproca: “rimanete in me e io invoi”. Il “rimanere in Gesù” esige neldiscepolo una fedeltà che porta, oltreal frutto da produrre, di cui l’unionelo devo direa Lei, ma anche ai«Eccellenza,confratelli Vescovi.Proprio mentre ascoltavo i miei amicimusicisti eseguire brani musicalipensavo: forse ho studiato un po’ dinote musicali, un po’ meno note teologiche.Però, senza essere un grandemusicista, facevamo musica d’insieme.Questo “insieme” guiderà il miolavoro apostolico».Con queste parole mons. FrancescoBeschi, domenica 18 maggio, salutavae ringraziava i numerosi presentialla sua ordinazione episcopale inDuomo nuovo a Brescia. Celebrazionecarica di emozioni e ricca del “misterod’amore” che caratterizza ogniordinazione.La cronaca è già stata scritta dai quotidianilocali.L’album fotografico è disponibile ininternet: “www.diocesi.brescia.it”.Il senso profondo dell’ordinazioneepiscopale è stato espresso dal nostroVescovo, mons. Giulio Sanguineti,nell’Omelia di quella celebrazione,che noi riproduciamo integralmenteperché abbiamo a comprendere il ministerodel Vescovo ausiliare per lacomunità diocesana.con Gesù è la condizione. I tralci sono‘nella’ vite, esistono solo perché la viteli porta. L’essere ‘nella vite’ trasfigurainteriormente: il nuovo essere del discepoloè quello del Figlio. Tuttoquanto detto fin qui ci fa concludereche la prima passione del vescovo è lapassione per Gesù Cristo.Gesù arricchisce gli apostoli “con unaspeciale effusione dello Spirito Santo...,ed essi stessi (gli Apostoli) con laimposizione delle mani hanno trasmessoquesto dono dello Spirito ailoro collaboratori, dono che è statotrasmesso fino a noi nella consacrazioneepiscopale... Con la consacrazioneepiscopale viene conferita la pienezzadel Sacramento dell’Ordine... il sommosacerdozio, il vertice del Sacro Ministero”(LG n. 21).Quanto recita il n. 21 della LumenLo stemma episcopaledi mons. Francesco BeschiGentium è ciò che sta avvenendo oggi equi: mediante la consacrazione episcopale,la imposizione delle mani, continuaad essere trasmesso il dono spiritualeche avevano ricevuto gli Apostoli,è conferita la pienezza del sacramentodell’Ordine. Mons. Francescoviene ordinato vescovo nell’urgenza(CFL 34) di una nuova evangelizzazione.Il Papa Paolo VI, parlando a deinuovi vescovi, ha detto loro di essere“operatori qualificati di un tesoro, fragilee prezioso, messo nelle nostremani, per dispensarlo, accrescerlo, custodirloe difenderlo:... è il Vangelovivo ed eterno di Cristo; è la sua veritàliberatrice e salvatrice; è il famoso egeloso ‘deposito’ della fede da salvaguardaree da autenticare nella suasempre viva integrità, mediante lo SpiritoSanto” (cfr Insegnamenti di PaoloVI XII, 621). E aggiunge un invito:“Diciamo questo, fratelli eletti, affinchéinvasi da questa sovrumana coscienzasiate lieti, siate forti, siate fiduciosisempre, e possiate voi stessi esseresorgente di consolazione per gli altrifedeli nelle loro tribolazioni”.Fra poco sul capo di Mons. Francescoverrà imposto il libro dei Vangeli: saràil segno che la predicazione della paroladi Dio è compito principale del vescovo.La seconda passione del vescovo è lapassione per la Nuova Evangelizzazionein questa Chiesa del terzo millennio.Ancora il nostro Papa Paolo VI afferma:“Il vescovo è un cuore, dove tuttal’umanità trova accoglienza... Poverocuore d’un vescovo! Come farà ad assumeretanta ampiezza e come potràesprimersi con tanta sapienza? Nonpovero; felice piuttosto il cuore di unvescovo che è destinato a plasmarsi sulcuore di Cristo e a perpetuare nelmondo e nel tempo il prodigio dellacarità di Cristo. Sì, felice così” (o.c. pg624). Felice così, sia il tuo cuore, caris-L’Angelo - giugno 2003


14● Non siamo stati scelti a causa deinostri meriti, ma solamente a causadella misericordia di Dio.● Gesù non ha una memoria come lamia: non solo perdona e perdonaogni persona, ma dimentica pureche ha perdonato.Van Thuan● Sii una Chiesa fedele all’amore, fedelealla parola del Vangelo, allalegge dell’amore fraterno! Allorasarai testimonianza della presenzadel Signore: crescerai, vivrai e vincerai.Van Thuan● La Parola di Dio, entrando in noi,contesta il modo di pensare e di agireumano e ci introduce nel nuovostile di vita inaugurato da Cristo.● Per la mitologia pagana Dio è tutto,ma non Padre, per noi cristiani ètutto perché è Padre.Paolo VI● I santuari sono le cliniche dello spirito,dovesiritrovalapaceelagioia.A volte può essere bello andare aMessa in un santuario, ma non sipuò vivere sempre in cliniche. Perciòè bello quando si può vivere nellapropria casa: la Parrocchia.Paolo VI● Il cardinal Montini era arrivato aRoma qualche giorno prima delconclave e si era rifugiato per riposarsia Castel Gandolfo. Disse adun amico: “Sa che cosa mi piacerebbefare, appena finito il conclave?Una lunga passeggiata in automobilenei castelli romani, una veragita campagnola”. Ma le cose andaronodiversamente.● Padre Nostro! Dolce ricordo dellanostra prima infanzia, quando ce loinsegnavalamammaeallorainlatino.Un latino barbaro che storpiavale parole.Ma il Padre capiva lo stesso e ascoltavasorridendo. E ci addormentavamocon quella preghiera suggeritadalla mamma.Paolo VI● Se aiuto i poveri dicono che sonoeroe; se chiedo perché c’è la povertà,mi rispondono che sono un comunista.Helder Camara● Quando si passa in una strada e sivedeunabellacasa,lasiguardapassando e si dice: «Ecco una bellacasa». Si vede solo dall’esterno, nonci si rende conto di quello che vi èdentro: la sistemazione, la bellezza,la comodità, ecc. Si passa, si guarda,si dice: «È bello». Tutto qui: non lasi usa. Ma se si entra dentro e si visitaogni piano, ogni locale, si puòammirarne l’ordine, la bellezza interna,la disposizione perfetta. CosìilVangelo;moltiloguardanoedicono:«È bello!». E non sono entratidentro per esaminare le bellezzeinteriori e non possono servirsene,godere e adoperare le cose che vi sitrovano. Per conoscere una casa bisognaentrare e usare le camere chela compongono. Per conoscere ilVangelo bisogna entrarci, dedurre idettagli e mettere in pratica le cosechevisitrovano;enondobbiamoche entrarci un po’, studiare i suoidettagli per comprendere subitocome questa casa è bella, perfetta,grande. È veramente la casa dellaSapienza.Beato Antonio Chevrier● La carità compiuta per otteneremerito, o con il desiderio di una ricompensa,o fatta controvoglia èsolamente frutto dell’egoismo.● La gioia risiede nell’intimo dell’anima:si può possederla tanto in unaoscura prigione, quanto in un palazzo.S. Teresa di Lisieux● Il mestiere di vivere da cristianononècopertodaalcunaassicurazione:bisogna lucidamente affrontaretutti i rischi.Alessandro Pronzato● Ma quanti santi, ci sono nati santi, ohanno dovuto faticare per diventarlo?Molti forse credono proprio chesanti ci si nasca; ma non c’è néseme, né terreno, né seno materno,che produca santi. Se così fosse, alcuniuomini sarebbero dotati disantità, come il sole nasce ricco diluce e l’usignolo ricco di bel canto.Machemeritohailsoledifartantaluceel’usignolodidiffonderenotecosì dolci? Se la santità fosse soloun dono di Dio, il santo non avrebbemerito della sua santità, comenonl’hailsoleperchésplende,nél’usignolo perché canta così bene.C’è, senza dubbio, tanta grazia diDioneisanti,malagraziaèuncapitaleda amministrare, è una responsabilità.Sarà lodato chi lo mettea frutto e l’accresce.Francesco Amoroso● Un predicatore una volta fece questadomandaaunaclassedibambini:«Se tutte le persone buone fosserobianche e tutte quelle cattivefossero nere, voi di che colore sareste?».La piccola Mary Jane rispose:«Reverendo, io sarei a strisce!».De Mello● Ancheidonieitalentiricevutirichiedonol’impegno di metterli afrutto, nell’attesa vigilante del ritornodi Colui che ce li ha affidati.«Ci vogliono 60 anni e non novemesi per fare un uomo», ha scrittoMalraux. E a volte non bastanoneppure.La Sezione A.V.I.SComunale di Chiariorganizzain occasione del30° anniversario di fondazionedel Gruppo Sportivo A.V.I.S.una suggestiva gita socialeaCremona, Certosa di PaviaSanta Maria della Versa.Domenica8 giugno 2003L’Angelo - giugno 2003


BIBLIOTECA DON LUIGI RIVETTIUn libro per l’estateInostri suggerimenti per le lettureestive: dagli ultimi acquisti della bibliotecaRivetti qualche segnalazioneper tutti i gusti. L’elenco aggiornatodelle novità (libri e video) si trova nellasede di via Garibaldi 3, aperta il giovedì,il sabato e la domenica. Ricordiamoche il prestito dei libri e delle videocassetteè gratuito.Simonetta Agnello HornbyLa mennulara - Feltrinelli 2002Una grande storia siciliana che si muovea spirale e coralmente intorno allafigura di Maria Rosalia Inzerillo, conosciutacome “la Mennulara” (la raccoglitricedi mandorle). Voci, testimonianzee memorie fanno emergere unostraordinario ritratto di donna e un teatromediterraneo di misteri, passioni,personaggi e visioni memorabili.Isabel AllendeIl mio paese inventatoFeltrinelli 2003“Cominciamo dal principio, dal Cile,quella terra remota che pochi sono ingrado di localizzare sull’atlante, perchéè il posto più lontano dove si possaandare senza cadere giù dal pianeta”.Al centro del fluido narrare dellaAllende c’è infatti il Cile, con la suagente e i suoi luoghi descritti con lapassione e l’amore che la nostalgia ingigantisce:“Mi sono creata un’immagineromantica di un Cile congelato all’iniziodegli anni Settanta. Per anni hopensato che con la democrazia tuttosarebbe tornato come prima, ma anchequell’immagine congelata era illusoria.Forse il luogo che rimpiangonon è mai esistito”. Un libro di memorieche raccoglie momenti pubblici eprivati di una vita particolarmente intensae interessante.Dominique LapierreUn dollaro, mille chilometriIl Saggiatore 2003“Alcuni compagni di classe mi accompagnaronoal binario e mi diedero ancorauna volta del pazzo. Poi il treno simise in moto. Avevo diciassette anni eottomila franchi in tasca convertiti inventicinque dollari. La vita era bella”.Un inno alla gioia della scoperta, un ritornelloaccompagna tutto il resocontodel primo viaggio straordinario di DominiqueLapierre: “La vita è bella”.Quando gli aerei non collegavano ancorai continenti e il telefono era unostrumento eccezionale, quando il turismodi massa non esisteva ancora, unragazzo di diciotto anni partiva per lasua prima grande avventura attraversoStati Uniti, Messico e Canada. Un dollaroogni mille chilometri è tutto quelloche ha in tasca: lo spirito d’adattamentoè la sua risorsa, l’intraprendenzala sua moneta. Dopo aver percorsotrentamila chilometri con trenta dollari,torna in Francia e consegna a questodiario il resoconto della sua sfida:presagio di una vocazione, raccontodell’iniziazione di un ragazzo cheavrebbe dedicato la vita agli altri.Mario Rigoni SternL’ultima partita a carteEinaudi 2002Nel 1938 Rigoni Stern non aveva ancoradiciassette anni. La sua richiesta dientrare in marina crollò miseramentealla domanda: “Sai nuotare?”. Deciseallora di arruolarsi fra gli alpini: il suoposto era decisamente quello, fra imuli e le vette, la neve, gli sci e il freddo.Fece il suo addestramento sullemontagne valdostane, in quota, a destreggiarsifra gli scherzi dei “veci” e icrepacci verdeazzurri, leggendo i poetidel Trecento e incidendo nel ghiaccioil nome della “morosa”. Nel frattempol’Italia di Mussolini entrava in guerra,e quei ragazzi con gli sci ai piedi si trovaronodi colpo a combattere contro ifrancesi; poi, trasportati su un Adriaticoimpazzito, contro i greci.Tierno MonénemboIl grande orfano - Feltrinelli 2003Il genocidio in Ruanda, il dramma diun ragazzino, la testimonianza di unainverosimile disumanità, dell’imprevedibilitàdella barbarie: è la storia di Faustin,quindici anni, in carcere in attesadel verdetto definitivo, che probabilmentesarà la pena di morte.Giuseppe PederialiL’osteria della FolaGarzanti 2002“Catturare un foionco era ormaiun’ossessione e l’unico scopo della vitadi Ottavio Parmeggiani, detto Betonica.Se lo sognava la notte, ne parlavacon gli amici, pensava di continuo aquale avrebbe potuto essere la manieraper catturare la bestia senza nuocerle.Data la monotonia dell’argomentogli amici cominciavano a evitarlo. Lamoglie se n’era già andata da un pezzo,scappata con uno di Bologna, dopoaver resistito per quindici anni al foioncoche lei non aveva mai visto”. Inquesti tredici racconti Pederiali narrastorie della Bassa, cioè di quel territoriotra Modena, Reggio e Bologna, popolatoda contadini, mondine e sognatori,bagnato dalle paludi e dal lambrusco,famoso per l’arte della sua cucinae per la bellezza generosa delle donne.Fiabe e descrizioni divertite della real-15L’Angelo - giugno 2003


16tà, come la bellissima favola della statuadell’angelo trasformato per magiain essere vivente (è uno dei raccontipiù struggenti della raccolta): non c’ènetta separazione tra verità e fantasia,e neppure ci può essere se si parla dichi sa “tenere i piedi bene dentro lapropria terra e la testa tra le nuvole,magari fino a sfiorare la luna”.Boris BiancheriIl ritorno a Stomersee - Feltrinelli 2002Il volume raccoglie tre racconti “consolari”che, in una prosa limpida ed efficacementeritmata, narrano di tre situazioniesistenziali in tre diversi angolidi mondo: una signora quasi centenariarivisita, in una lontana provinciabaltica, la casa della sua giovinezza;un distratto professore si reca in Giapponee vi smarrisce il senso del tempoe della propria identità; in una selvaggiaisola mediterranea i rari abitanti siodiano e si condannano reciprocamenteal silenzio. Ogni racconto è ladescrizione di una metamorfosi e unconsole ne è l’occasionale, burocraticotestimone.Friedrich DürrenmattNel cuore del pianetaMarcos y Marcos 2003Dürrenmatt affronta il tema del conflittocon la saggezza di un filosofo greco.La narrazione si alterna costantementealla riflessione. Il tema centraleè quello che colpisce il mondo in questigiorni. Bibbia, Talmud, Corano e Capitale,come si conciliano? Quale sapienzavi è sintetizzata? Cosa c’è allabase dello scontro fra civiltà che si profilasempre più frontale? Come neuscirà, il mondo? Nel cuore del dilemma,sbucano due racconti sotto formadi apologo. Il primo racconta di Polipemone,un gigante che vive poco fuoriAtene. Il secondo racconta di unariunione fra dei che assistono allevicende del futuro del mondo come seassistessero a una partita di calcio.Antonio SkarmetaLa bambina e il tromboneGarzanti 2002Cile 1945: da un piroscafo in arrivosbarcano un suonatore di trombone, ilsuo strumento e una bambina di dueanni. Il misterioso musicista la affida aEsteban Coppetta assicurandogli chequella bambina è sua nipote. Anche sela parentela gli sembra dubbia, Estebanaccoglie la bambina, cercando difar luce sulle sue origini. Ecco dunquela piccola Alia Emar (che ha voluto riprendereil nome della nonna) crescerenel Cile del dopoguerra: l’infanzianella remota provincia del Suc, l’adolescenzaa Santiago, gli studi e i primiflirt, il sogno di trasferirsi a New York,l’amore per un giovane sostenitore diSalvator Allende, la nascita di un figlio.La splendida scena finale chevede il bambino di Alia/Magdalena seguiresulle spalle del padre il primo discorsopubblico di Allende diventatopresidente e la tenerezza della giovanemadre per il suo pianto, dà uncarattere circolare al romanzo che siera aperto con una bimbetta di dueanni affidata ad un vecchio da unragazzo col trombone.a cura di Enrica GobbiTam tam, i consiglidei lettoriDalla omonima rubrica del sito dellaBiblioteca Comunale alcune nuoverecensioni, da tenere presenti per l’estate:continua la presentazione dei libridi Petrosino per gli adolescenti etornano alla ribalta due classici notevoli,proposti da due nuovi lettori.Angelo PetrosinoCosa sogni, Valentina?Piemme junior 1998Ciao a tutti! Sono di nuovo io, prontaa consigliarvi un altro libro, naturalmentescritto dall’abilissimo AngeloPetrosino. Questa volta ho sceltoCosa sogni, Valentina?, consigliato achi ha paura di crescere e di prendersile proprie responsabilità, ma soprattuttoa chi non riesce a prenderele proprie decisioni con maturità ecriterio. Ma veniamo alla trama. Valentinasta per compiere tredici anni,un’età importante, vorrebbe esseregià grande e nello stesso tempo vuolerimanere la bambina di sempre, insomma,è spaventata dall’idea di crescere.Tante sorprese ed avventure attendonola nostra eroina! A cominciaredalla nascita del suo nuovo fratellino,Daniele, che purtroppo scateneràle ire e le invidie del povero Sergio(fratello dolce/pestifero di V.).Come dicevo, Sergio non vuole accettarel’arrivo di un altro neonato, e cosìlo vedremo scorbutico e irritabile. Questofino all’intervento di Valentina,che da brava sorella maggiore, riusciràarisolveredefinitivamentelasituazione.E non è tutto! La aspetta unabellissima vacanza di Natale con il suomiglior ‘amico’ Ben! Penso che ancheper questa volta non vi annoierete!Chiara M. GoffiVirginia WoolfIl volo della mente:lettere 1888-1912.Einaudi 1980Assai incuriosita sulla donna VirginiaWoolf, più che sulla scrittrice, dal bellissimofilm “The hours”, ho deciso dileggere questa meravigliosa raccoltadi lettere di Virginia Woolf e ne sonoentusiasta! Trovo che sia una cosastupenda poter curiosare nella vita diuna persona, capire chi era, cosapensava, cosa leggeva, quali erano isuoi amici, cosa pensava di quel cheaccadeva, cosa di quel di cui si parlava...cosa la entusiasmava, cosa lafaceva arrabbiare, chi amava, chiL’Angelo - giugno 2003


odiava... Chi era! Più ancora che leggerei suoi romanzi... Ne Il volo dellamente sono raccolte le lettere, numerosissime!,che la scrittrice scrivevaalle amiche più care dai 16 anni finquando, poco più che trentenne, si èsposata e se ne ricava l’immagine diuna donna molto sensibile e insicura,per quanto assai anticonvenzionaleed ironica. È molto interessante poiseguirne gli studi, il percorso formativoe l’allacciarsi delle conoscenzenell’ambiente intellettuale dell’epocae magari ci possiamo far consigliareproprio da lei, affermata critica letterarianei giornali dell’epoca, il prossimolibro...Freja SortaniAlberto ArbasinoFratelli d’ItaliaEinaudi 1976Fratelli d’Italia è un libro complessoche trova nella formula della conversazionecolta il proprio meccanismoprincipale. La storia è quella dei vagabondaggidei due protagonisti, edi tutti gli altri comprimari, inventati oreali che siano, durante un’estate italiananegli anni del boom economico.Nelle centinaia di pagine di cuiconsta questo particolare romanzo,Antonio ed il suo amico - detto l’Elefante-, la cui voce narrante ci fornisceuno sguardo esterno, e per questoancora più empatico di uno svizzerosull’incomprensibilità dell’Italia,passando dalle spiagge romane allaSpoleto del Festival attraversano gliambienti chic e facoltosi dell’Italiadegli anni ’60 e si intrattengono inlunghi discorsi nei quali, accanto alleannotazioni sulla snobberia propriaed altrui, si inseriscono fulminei giudizisullo stato della cultura italiana edeuropea ed i ritratti di un mondo culturalee sociale caratteristici deglianni del boom. Si citano, al suo interno,Proust, Mann e Petronio e proprionel Satyricon di quest’ultimo viene individuatoil modello di un romanzofiume e picaresco che, nei continuiscambi di battute, negli estenuantimonologhi e nei giochi di parole,apre uno spazio nuovo per una narrazioneromanzesca che non si limitaal costume, ma supera il realismodella trama e la logica della narrazionedi fatti, invadendo la fantasia dellettore con le parole, se non dei veriprotagonisti di quegli anni (anche seci vengono riportati, per esempio, ipareri di Moravia, di Gadda o diFranca Valeri), sicuramente di quegliambienti e di quel periodo.Gherardo BortolottiQueste recensioni sono state scritte collettivamente dalle squadreche hanno partecipato a Storie per gioco, il torneo di lettura che siè svolto sul sito Internet della biblioteca di Chiari e dove ancora sipuò curiosare fra i partecipanti (dai nomi, come vedete anche quisotto, davvero fantasiosi), l’elenco dei libri, i giochi proposti e anchele soluzioni. Da quanto le recensioni sono divertenti e belle, sicomprende come sia piaciuto il gioco e si vede la bravura dellesquadre. Tutte, non solo la vincitrice della finale che si è svoltamercoledì 30 aprile fra Aquile rosse e Indianini Jones. Volete saperechi ha vinto? Andate sul sito www.comune.chiari.brescia.it/biblioteca.htm.Per il momento abbiamo scelto di pubblicare una recensione perogni classe partecipante, anche con l’intento di offrire ai ragazziqualche suggerimento per le letture estive.Fabio BazzoliDirettore della Biblioteca Comunale Fausto SabeoTim Healey - Il mostro senza nomeMondadori 1998, 43 p.«Dal muro della mia camera sta uscendo un mostro!»- dice ilbambino. Quel mostro non ha un nome. Il bambino è spaventatoma scopre che non è un mostro cattivo.Dopo alcuni giorni decide di andarlo a cercare. Attraversa il murodella camera e si ritrova in una palude scura e misteriosa dove incontrail suo amico mostro che è ancora senza nome.Se siete curiosi e volete sapere se il mostro avrà un nome leggetequesta filastrocca molto divertente. Lo consigliamo soprattutto aibambini che hanno paura del buio quando spengono la luce nellaloro camera, forse capiranno che il buio non è così pericoloso.Piccoli Lettori - IV A TurlaSusie Morgenstern - Un mazzo di jollySalani 2002, 59 p.Un maestro anziano regala un mazzo di jolly ai suoi alunni. Ognibambino avrà la possibilità di fare cose che di solito non sono permesse:non andare a scuola, rimanere a letto, dormire in classeecc . Il maestro inventa un nuovo mazzo di jolly anche per una direttricenon molto amichevole.Riuscirà a far capire il suo messaggio? I bambini impareranno adusare tutte le opportunità che la vita offre?Vi consigliamo questo libro perché è divertente , si legge velocementee facilmente e parla di un maestro che tutti i bambini sognerebberodi avere.Aquile Rosse - IV B TurlaChristine NostlingerIl bambino sotto vuotoSalani 1996, 155 p.Un giorno, la vecchia Signora Bartolotti riceve un pacco, all’internodel quale c’è un nanetto grinzoso.Quando lo guarda, la donna si spaventa.All’interno della scatola vede anche una sostanza nutritiva, che fabere al nanetto, il quale si trasforma in un bambino di nome Marius.Il ragazzino si rivela intelligente e superiore a tutti, ma gliaddetti del reparto rifiniture si accorgono che Marius è stato mandatoalla persona sbagliata. Così… A noi questo libro è piaciutoperché è molto divertente e facile da comprendere. La lettura èconsigliata a tutti i genitori e agli insegnanti, perché fa capire chenon esistono bambini perfetti: tutti devono crescere e diventareadulti commettendo anche degli errori.Superleggilibri - IV A PedersoliLibri bambiniPer l’estate e oltreAngela NanettiMio nonno era un ciliegioEinaudi ragazzi 1999, 110 p.La storia narra di un bambino, Paolino, molto affezionato al nonnoOttaviano, che nell’orto aveva un ciliegio chiamato Felice. Unbrutto giorno il nonno si ammalò e, dopo qualche tempo, morì. Daallora Paolino stava per ore sul ciliegio, che per lui aveva preso ilposto del nonno, a pensare a quest’ultimo. Il libro ci è piaciutoperché racconta una vicenda emozionante ed ha belle illustrazioni.Suggeriamo di leggerlo ai bambini che sono rimasti senzanonni, perché capiscano che possono ricordarsi ancora di loro efarli vivere nel loro cuore.007 Ruba il Libro - IV B PedersoliRoald Dahl - Agura tratSalani 1998, 62 p.Il signor Hoppy, un pensionato solitario, e la signora Silver, un’attraentevedova di mezza età vivevano nello stesso condominio. Ilbalcone di lui, attorno ad magnifici fiori, sovrastava quello di lei,territorio esclusivo estate e inverno della tartarughina Alfio.Ecco il problema: al Signor Hoppy sarebbe piaciuto diventarequella tartaruga per avere baci e carezze dall’amata segretamenteSignora Silver.Lui s’improvvisò esperto allevatore di tartaruga inventò formulemagiche, marchingegni meccanici e chissà se alla fine riuscirà adacchiappare anche l’amore della sua vita.È un libro divertente per noi bambini perché dimostra che fantasiaaiuta anche i grandi nel risolvere i problemi.Piccoli libridi crescono - IV A MartiriMira Lobe - La nonna sul meloPiemme junior 1994, 129 p.Tutti i bambini avevano una nonna tranne Andi che per questo nesoffriva. Un giorno la mamma gli spiegò che una nonna era mortaquando papà era piccolo e l’altra poco prima che Andi nascesse.Capendo che al piccolo Andi mancava molto una nonna, la mamma,pensò bene di prendere una fotografia e mostrarla ad Andi.Andi era incuriosito da quella buffa nonnetta dai ricci bianchi edallo strano cappello con le piume, e così continuò a guardarel’immagine a lungo tanto che anche ad occhi chiusi la vedeva perfettamente.Andi salì, poi, sul melo e come per incanto si trovò lanonna vicino… finalmente Andi era felice, aveva una nonna, tuttaper sé, con cui giocare, divertirsi e condividere tante avventure…Quali? Leggete il libro e lo saprete.Sappiate anche che con la fantasia il mondo è più felice e possiamoavere quello che vogliamo.Letteronzoli e Librelle - IV B MartiriAnne Fine - Teo vestito di rosaPiemme junior 1997, 101 p.Un lunedì mattina a casa di Teo cambia tutto: al posto dei jeans ela solita maglietta, trova un bel vestito rosa, di un bel rosa confettocon pizzi e merletti. La mamma lo obbliga a indossarlo e andarea scuola e lì cominciano i guai per il povero Teo; le bambine lovorrebbero coinvolgere nei loro giochi; ma lui si sente maschio egioca a pallone… e il bel vestitino? Si lacera, si sporca…Povero Teo, deve subire anche i rimproveri della maestra e dellamamma...Noi consigliamo questo libro ai maschi che non sanno quanto lecose, a volte, siano diverse per le femmine...Indianini Jones - IV Varisco17L’Angelo - giugno 2003


Centro Giovanile 2000Abbiamo vinto una scommessa…a tante persone piace ballare!!!18Chiacchierando in un caldo pomeriggio di giugno, abbiamoscoperto la comune passione per il ballo latino-americanoe il piacere di ballare a ritmo di salsa e merengue.Avremmo potuto iscriverci ad uno dei tanti corsi che vengonopuntualmente promossi a settembre, ma non volevamo tanto diventare“campionesse di ballo”, quanto semplicemente trovareun’opportunità che ci permettesse di ballare, divertirci, distrarcidalle preoccupazioni e stare in compagnia coinvolgendo altri inquesta passione.Ma cosa serve per organizzare un corso di ballo?Un buon maestro... Patrizia conosce Antonio che condivide di sicuroi nostri obiettiviUn luogo adatto… Rosanna propone la stanza di “Espressionecorporea” del Centro Giovanile 2000.E così partiamo…I dubbi sono tanti e la paura di non riuscire mette in moto la nostrafantasia: prepariamo volantini, facciamo pubblicità agli amici, aiparenti, agli adolescenti e ai giovani dell’Oratorio. Nell’incertezzaproponiamo una lezione dimostrativa: il 3 ottobre 2002 iniziamocon 75 persone che, incuriosite, vogliono provare. Lo sgomento elo stupore del maestro Antonio sono indescrivibili, in tanti anni diinsegnamento non si è mai trovato un gruppo cosi numeroso.Tuttisi sono divertiti, tutti hanno scoperto le difficoltà nel padroneggiareil proprio corpo, tutti hanno apprezzato il calore di questo ritmo,tutti hanno capito che era possibile imparare e… tutti si sonoiscritti.È stata per noi una grande soddisfazione perché siamo riuscite nelnostro intento, ma soprattutto, grazie agli insegnamenti pazientidi Antonio, abbiamo scoperto che la musica ti aiuta a muoverti conscioltezza, a rilassare il corpo, la mente, crea un ambiente sereno,disteso e altamente socializzante. Alla fine le 10 lezioni sono volate,avevamo iniziato insieme un percorso… non poteva finire così;soprattutto il gruppo dei più giovani ha insistito per continuare.E così siamo già al 3° corso, la passione e l’entusiasmo non trovanotregua, abbiamo solo una soluzione: continuare l’esperienza... ecosì faremo a settembre.Certamente continueremo a coinvolgere adolescenti e giovani, maanche chi non è più “così giovane” può scoprire doti nascoste o dimenticatee la gioia dello stare insieme ballando.Rosanna e PatriziaDimenticavamo: tra le serate organizzate per la festa dell’oratorio, sabato28 giugno ci sarà anche l’esibizione del maestro Antonio e dei suoiallievi… sarà una buona occasione per ballare tutti insieme! E se ti interessail twist, informati a settembre presso il Centro Giovanile2000… ritmo e divertimento non mancheranno certamente!L’Angelo - giugno 2003


Young Boys: una stagioneindimenticabile!La stagione sportiva appena conclusasi è rivelata una tappa fondamentaleper la crescita dellasocietà sportiva del nostro oratorio.Innanzitutto onore ai campioni! La primasquadra della Young Boys, alla primapartecipazione, si è laureata Campionevincendo il campionato Dilettantia 11 del CSI di Bergamo. La compagineguidata dai mister Claudio Martinelli eFabio Goffi ha espresso in tutte le gareun calcio brillante e propositivo, rendendobelli e godibili al numeroso ed affezionatopubblico i 90 minuti di gioco.Il prossimo anno la squadra sarà chiamataa confermare le proprie qualità partecipandoal campionato provinciale diTerza Categoria FIGC guidati dall’esperienzadi un nuovo allenatore, il sig. GiovanniViviani, già mister della Rudianesee dell’Orceana, coadiuvato dal giovaneGoffi. Un ringraziamento dunque a misterMartinelli che pur senza impegnitecnici seguirà come accompagnatore lasquadranellanuovaavventura.Nuova avventura nel campionato JunioresFIGC anche per la squadra di Lorinie Mombelli, che si è classificata secondanel proprio girone ad un solo punto dallavincitrice Tagliuno.Peccato.Anche qui una defezione per il prossimoanno: mister Fulvio Lorini ci lascia ed ilsuo posto sarà preso dal sig. Claudio Lorenzi,già allenatore in passato nella nostrasocietà.Scendendo d’età, la formazione Giovanissimidi Zizioli, si è classificata nelle ultimeposizioni del suo raggruppamento,mostrando però costanti miglioramentinell’arco della stagione tanto da renderela vita dura alle formazioni più titolatedel girone. L’anno prossimo parteciperemoad un campionato Allievi con unasquadra guidata da Emanuele Guizzi eAngelo Scalvini. I Giovanissimi continuerannoil loro percorso guidati da AlessandroZizioli e Alessandro Locatelli.Gli Esordienti di Tota, Vertua e Salvihanno disputato una buona stagioneclassificandosi nella metà alta della graduatoriae l’anno prossimo potrebberofare il botto, vista l’elevata qualità dei ’92che si aggregheranno alla squadra. Un’elevataqualità che deriva dal prezioso ecompetente lavoro svolto sui più piccolida Achille Tironi e dal suo staff compostoda Aldo Giustacchini, A. Marzani, S.Facchetti e C. Pagani, senza dimenticareil compianto Giuseppe Mombelli, recentementevenuto a mancare. Gli oltre sessantabambini, magistralmente allenatida queste ammirevoli persone che passanoi loro pomeriggi sul campo, sono il futurodella nostra società che, anno conanno, cerca di migliorarsi con l’aiuto deitanti amici - volontari che spendono leloro ore libere al servizio della gioventùclarense.Un ringraziamento va, oltre agli allenatori,anche agli sponsor e alla dirigenzache guidati dal Presidente Emanuele Festacercano di organizzare col massimoscrupolo le varie tappe che segnano, appunto,la crescita della Young Boyscome Società.Lo schema che segue riassumela programmazione della Young Boysper la stagione 2003/2004.Per eventuali iscrizioni, rivolgersi allaSegreteria del Centro Giovanile 2000.Per collaboratori e sponsor...c’è sempre posto!!!- Terza categoria (anno di nascita libero),allenatori Giovanni Viviani e FabioGoffi, allenatore portieri Livio Galli- Juniores (anni 1983/84/85/86), allenatoriClaudio Lorenzi e Mauro Mombelli,allenatore portieri Livio Galli- Allievi (anni 1987/88), allenatori EmanueleGuizzi e Angelo Scalvini, allenatoreportieri Luca Salvi- Giovanissimi (anni 1989/90), allenatoriAlessandro Zizioli e Alessandro Locatelli,allenatore portieri Dennis Casalis- Esordienti (anni 1991/92), allenatoriGiovanni Tota e Mauro Vertua, allenatoreportieri Dennis Casalis- Pulcini (anni 1993/94) e Primi calci(anni 1995/96/97), allenatori Achille Tironi,Aldo Giustacchini, AlessandroMarzani, Simone Facchetti, Cristian Pagani,Luciano Salvoni.19La Comunità Educativa del Centro Giovanile 2000 e la SSGO Young Boys Chiariesprimono la propria gratitudine a Giuseppe Mombelli (Bomba)per il servizio prestato nella formazione calcistica all’interno dell’oratorio.Siamo vicini nel dolore ai parenti,ai quali rinnoviamo le nostre più sentite condoglianze.Martedì 10 maggio 2003sono stati inauguratinuovi reparti e servizidell’Azienda ospedaliera“Mellino Mellini”alla presenza delle autoritàregionali, provinciali e cittadine.L’Angelo - giugno 2003


22Grest ragazzielementari e medieA… bi… bò…,tutto insieme cominciò…Sai fischiare?Giovanni: giovane tra i giovani❑ Da lunedì 16 giugno a venerdì 18luglio dalle ore 8.00 alle 17.00martedì: piscina; giovedì: gita.❑ mensa facoltativa: lunedì, mercoledì,venerdì in sala da pranzo dell’istituto.❑ tutti i venerdì sera: serata con i genitori.Progetto di animazionedifferenziato per tre fasce d’età❑ Puffi: 1, 2 elementare❑ Pokemon: 3, 4, 5 elementare (Minigrestpomeridiano: dal 21 al 27 lugliocon possibilità di compiti scolasticiper sole elementari!)❑ Ninja: medie❑ 1 settimana olimpionica… gimcanae beach volley❑ 2 settimana creo e ricreo… con i fratelliWright costruiamo aerei - velasul lago d’Iseo❑ 3 settimana acquosissima… un saltoal mare❑ 4 settimana Safari... pesca e canottaggiosull’Oglio❑ 5 settimana tuttofest… costruisci,vedi e fai vivere la festaInformazioni e iscrizionipresso la Segreteria dell’Oratoriodalle ore 16.00 alle ore 19.00(tranne domenica e lunedì).Iscrizione 25 € pro capitesconto famiglia con tre figlie… state con noi giovani!La febbre del sabato seradalle ore 21.00❑ Sabato 7 giugnoRecital dei giovani dell’Oratorio❑ Sabato 14 giugnoCoro Gospel Jazz&Many❑ Sabato 21 giugnoAll night long spazio discoteca❑ Sabato 5 luglioMusic party- Frakasso,Lorenzo Lama Trio❑ Sabato 12 luglioBig Band Smash And Grab❑ Sabato 19 luglioAll night long spazio discoteca❑ Sabato 26 luglioGiochi senza frontiere in squadrecon anguriataPer dare un po’di sapore❑ Mercoledì 25 giugnocon il mondo delle carceri❑ Mercoledì 9 lugliocon un grande personaggiodello sport❑ Mercoledì 23 lugliocon un cantautore salesianoBricolage e hobbistica❑ Ogni martedì e giovedì a partire dal24 giugno alle ore 20.45 corsi di:pittura - chitarra - taglio e cucito -lavoro con la cartapestaSport❑ 2° torneo notturno di calcioa 7 “Memorial Andrea Cropelli”ogni martedì - giovedì - domenicaa partire da domenica 8 giugno -ore 20.30❑ Torneo di beach volleyover 15 mistoogni lunedì e giovedì dall’1 luglio al17 luglio - ore 20.30Per famiglie❑ - Ogni venerdì dal 20 giugno al 18luglio serata grest❑ Ogni domenica dall’8 giugno al 27luglio dalle ore 18.00 serata liscio:8 giugno con i Mixer; 29 giugno conAndrea Rossi; 13 luglio con Ivan eMary; 27 luglio con Delio e Mary(anche in caso di pioggia - in funzionechiosco gastronomico nel boschetto)❑ dal 7 al 17 agosto soggiorno in ValFormazza presso la Casa Salesianadi SottofruaCampi scuola❑ Cesenatico (8-13 giugno)per soli animatori di 1 a superiore❑ Alta Val Formazza - Rifugio Sabbioni(5-12 luglio) per adolescenti❑ Vilminore di Scalve (21-26 luglio)1, 2, 3 Media❑ Peia (29-31 luglio)Premio animatori❑ Val Formazza (7-17 agosto)per adolescenti, giovani animatori(dalla 3 a media frequentata) e famigliepresso la Casa Salesiana di Sottofrua❑ Alassio (25-30 agosto)settimana atletica per ragazzi dellaPGS Samber’847 - 8 giugno 2003Festa dell’Oratoriocon don Daniele Cucchinovello sacerdoteSabato 7 giugno❑ ore 16 - Ordinazionedi don Daniele a Brescia❑ Ore 21 - Accoglienza di don Danielenei cortili dell’Oratorio Samber.Musical giovanile all’aperto. Buonanottedi don Daniele. Rinfrescoper tutti. Spettacolo pirotecnico.Domenica 8 giugno❑ Ore 10.30 - Ritrovoe corteo con la Banda cittadinadal CG2000.❑ Ore 11.00Prima Santa Messa in Duomo.❑ Ore 15.30 - Palo della cuccagna.Corsa nei sacchi.Tiro alla fune per tutti.❑ Ore 18.00Benedizione eucaristica❑ Ore 18.30 - Chiosco gastronomico.Ballo liscio. Inizio torneo di calcio.L’Angelo - giugno 2003


Festadello sportivoDomenica 27 aprile all’oratorioSan Bernardino di Chiari, laP.G.S. Samber 84 (PolisportivaGiovanile Salesiana) ha organizzato laFesta dello Sportivo. È stata una giornataall’insegna dello sport, della sanacompetizione, dell’amicizia e del divertimento,riservata a tutti gli “atleti” diqualsiasi fascia d’età, maschi e femmine,per trascorrere momenti di festa e comunione.La polisportiva salesiana, infatti,intravede nello sport un ottimostrumento per lo sviluppo dei metodieducativi come erano pensati da DonBosco.Il programma della festa è stato moltolungo e intenso. La giornata è iniziataalle 9.00 con la Santa Messa all’aperto,animata da alcuni atleti e dirigenti dellasocietà. Anche il tempo meteorologico èstato favorevole alla buona riuscita dellamanifestazione; il cielo, infatti, pianopiano si è liberato completamente dallenuvole lasciando spazio ad un sole pressochéestivo.Le competizioni prevedevano in principiola formazione di quattro squadre.Poi si sono svolte gare di salto in alto, saltoin lungo, corsa nei sacchi, corsa colcucchiaio, tiro alla fune, gimcana in biciclettaa cronometro, pallavolo e staffetta.Tutte le gare sono state svolte inmodo molto animato, partecipato ecombattuto, anche se lo scopo non avevafini agonistici o di primeggiare nei confrontidi un avversario ma di giocare inamicizia. Inoltre, durante tutta la giornata,è stato presente uno stand gastronomicocon pranzo a base di spiedini, salaminee patatine cucinati “divinamente” eserviti sempre puntualmente dalle mammedei ragazzi della P.G.S. e dagli instancabilicollaboratori. La giornatasportiva si è conclusa con le immancabilipremiazioni dei partecipanti e con unospettacolo di Karaoke che ha avuto unbuon successo.I dirigenti hanno colto l’occasione perpresentare i progetti della P.G.S. Samber84 per la prossima stagione sportiva2003/2004. La P.G.S. Samber 84, “proporràdelle nuove iniziative indirizzatesia ai bambini ed alle bambine (questasarà la prima novità) della prima fasciascolare, sia ai più grandicelli che volesserocimentarsi non solamente con il giocodel calcio (e questa sarà la seconda novità)”.Da settembre 2003 l’offerta sportiva siarticolerà nelle seguenti attività:- Scuola d’avviamento allo sport (calcio,pallavolo, basket, ecc.), per bambini ebambine d’età compresa tra i sei e gli 8/9anni- Settore calcio maschile (dalla categoriapulcini, i più piccoli, a quella amatoriale,i più grandi)- Settore calcio femminile (categoriaamatoriale)Festa dello sportivo - 27 aprile 2003Sempre con noi- Settore pallavolo femminile (dalla 5elementare alla 3 media)- Settore pallacanestro maschile (dalla 5elementare alla 3 media)I progetti vennero accolti con entusiasmodai bambini e dai genitori. Per questasplendida giornata si ringraziano ilpresidente, i dirigenti e i collaboratoridella PGS, le mamme e il sole.Federico e GiorgioL’oratorio come luogo d’incontro si rende spazio vitale quanto più riesce ad interpretare leesigenze dei suoi frequentatori. La struttura del Centro Giovanile di San Bernardino è unarealtà Polifunzionale in grado di accogliere, nelle innovative soluzioni architettoniche recentementeedificate, le numerose attività educative e pastorali, dalla catechesi alle iniziativesportive e ricreative. Specialmente in queste fasi di identificazione operativa dei differentiambienti e degli spazi, il Centro Giovanile Salesiano intende qualificarsi come polo diaggregazione capace di coinvolgere adulti e ragazzi, in un clima familiare di fattiva collaborazione,per promuovere il progetto formativo delle nuove generazioni. Per animare epersonalizzare una sede ambientale non basta una frequentazione saltuaria o una presenzapassiva: calarsi dentro le dinamiche di vita dell’Oratorio significa farsi carico dei problemiorganizzativi e delle difficoltà di gestione supportando il ruolo direzionale di donMino, incaricato della Pastorale giovanile di Samber. Non possono bastare le costruzionirealizzate, ma diventa decisivo, per una comunità consapevole e vitale, provvedere, ciascunoper parte sua, al mantenimento e all’abbellimento di queste strutture nuove, valutandonedi volta in volta la destinazione d’uso più consona. Secondo questo intendimento,è stato di recente predisposto un locale del Centro Giovanile come sala incontri, destinataa diventare sede di riunioni dei vari gruppi di animazione e videoteca del Centro Giovanile.L’ambiente è stato interamente allestito nell’arredamento grazie alla volontà e all’interventodelle famiglie di Andrea Cropelli e Giuseppe Mazza. Molto funzionale la tipologiadei complementi d’arredo, in particolare nella scelta delle scaffalature e contenitoria cassetti, realizzati su misura e con cura per i dettagli. Sulla parete di fondo spicca unaraffigurazione pittorica che riproduce i volti di Giuseppe e Andrea, alla cui memoria è dedicatala sala incontri, per desiderio dei familiari.Il dipinto rappresenta un paesaggio di prati verdeggianti ed acque tranquille, secondo ilversetto del Salmo 23,2, e si apre all’osservatore attraverso una finestra spalancata cuisono affacciati Andrea e Giuseppe. Segno di pace, nella sorgente vera di Vita, cui già attingonoi nostri due amici. Un’occasione significativa per rinnovare il loro vivo ricordo, maanche un segnale lodevole concreto di condivisione, nella valorizzazione dell’Oratoriocome ambiente educativo.Rosanna Agostini23L’Angelo - giugno 2003


24L’incontro con il Rettor MaggioreIl Rettor Maggiore Don PascualChavez si è intrattenuto a Chiaritutto il mercoledì 30 aprile 2003,le notti precedente e seguente. È ripartitoper Roma giovedì primo maggiodimattinoinaereodaMilano-Linate.È stata una visita intensa.Ha potuto rendersi conto dell’attivitàdell’Opera Salesiana in tutte le sue articolazionie dimensioni. La ScuolaMediahagodutodellasuapresenzanella Concelebrazione Eucaristica delmattino, da lui presieduta con la partecipazionedi parroci e curati dei paesida cui provengono gli allievi. Il LiceoScientifico, insieme con una rappresentanzadell’Istituto Tecnico diBrescia, ha potuto rivolgergli alcunedomande, preparate in una riunioneprecedente, e prendere atto delle suepuntualizzazioni. Le classi elementarilo hanno omaggiato durante il pranzo.L’Oratorio e la Curazia lo hanno incontratola sera, prima dello spettacolomusicale, organizzato dalla PiccolaAccademiadimusica“SanBernardino”.I Cooperatori e il Centro Auxiliumlo hanno intrattenuto a lungo eguidato alla visita del Centro, dellaCooperativa “Don Bosco” di Ospitalettoe del nuovo capannone a Pontoglio.Le Comunità dei Salesiani e delleFMA hanno pregato con lui (Lodi,Vespri, Concelebrazione Eucaristica),accolto il suo messaggio di fedeltà aiCapitoli Generali e passato un momentodi gioia insieme a cena, rallegratadai canti delle novizie FMA.I momenti ufficiali, pur ridotti all’inaugurazionedella nuova ala dell’Istitutoe all’incontro con le autorità e con gliamici al pranzo, hanno dato modo alRettor Maggiore di constatare quantosia inserita l’Opera Salesiana nel territorio.Così come al mattino, durantel’incontro con i Parroci aveva avuto occasionedi constatare la validità dellapresenza salesiana pastorale nellazona. Molte le autorità presenti: l’On.Valentina Asprea, sottosegretario alMIUR, il presidente della Provincia diBrescia Cavalli, numerosi Sindaci delbacino d’utenza della Scuola, il direttoregenerale Moioli, il dirigente scolasticoregionale Dutto, il dirigente scolasticoprovinciale Colosio accompagnatoda numerosi dirigenti delle scuole viciniori,scuole statali e paritarie, e i rappresentantidell’ufficio diocesano e dellaFIDAE.Il presidente della Regione On. Formigoniha fatto giungere per fax unsuo messaggio. Il Sindaco di Chiari haconsegnato al Rettor Maggiore, innome della cittadinanza, la medagliad’oro della città. Attorniavano il RettorMaggiore l’ispettore don EugenioRiva, il direttore don Franco Fontanacon altri direttori e il segretario personaledel Rettor Maggiore.Pur nei limiti del tempo concesso, ilRettor Maggiore si è potuto fare unquadro sufficiente della significativitàattuale dell’Opera, in continuazione diuna tradizione gloriosa, sia sul pianoeducativo, sia civile e pastorale. A questaprospettiva sono corrisposti i messaggiche ha riservato ad ogni categoria,con uno stile vivace e immediato,da abile comunicatore. Adattandosi allivello degli interlocutori, egli è riuscitoa tradurre in forma moderna il pensierodi Don Bosco e a farne emergerei valori attuali. Il fatto, poi, che la visitadel Rettor Maggiore avveniva in giornoferiale, ne sottolineava soprattuttol’aspetto della quotidianità. I valorisono tali in quanto si radicano nel quotidiano.Non sono frutto dell’emozione,del momento, dellagratificazione immediata.Con il suo sorriso aperto ecordiale, con la sua capacitàdi accoglienza, il RettorMaggiore metteva in rilievoun’altra dimensione deivalori donboschiani, quellodella gioia:«C’è più gioia nel dare chenel ricevere».I ragazzi e la gente sonoandati a gara nello stringersiaccanto a lui, nel darglila mano, nel parlargli.Si ripeteva quanto capitava a Don Bosco,felici di averne una parola, un gesto,un sorriso. Pur abituato ad accoglienzevivaci e gioiose, egli è stato dolcementesorpreso da quella di SanBernardino, a partire dalla sera alleore 20.30 del 29 aprile, arrivando aTreviglio, un gruppo di oratoriani lohanno salutato con canti, grida, musica,luminaria sotto le arcate del primochiostro, sotto la regia di don Mino.Ne è segno anche il messaggio autografoche è arrivato al direttore donFranco Fontana:Roma, 1 maggio 2003Carissimo Don Franco,saluti cordiali e benedizioniper te e per ognuno dei confratelli.Rinnovo il mio ringraziamento per lafraterna accoglienza per la cura cosìdettagliata della visita, per tutti i momentiche ho potuto condividere, perla vostra significativa presenza, per lavostra adesione a Don Bosco.Resta in me nel cuore il ricordo dellabella giornata che ho passato in mezzoa voi. Spero che i numerosi messaggisiano stati illuminanti e incoraggianti.Ricambio tutto quanto mi avete datocon il mio affetto e la mia preghiera.Con Don BoscoDon Pascual ChavezRettor MaggioreNella stessa giornata il segretario particolareDon Juan Bartolomè ripetevai ringraziamenti in nome del RettorMaggiore e commentava: «Il RettorMaggiore si è sentito a suo agio tra igiovani. Dovremmo fare qualcosa perripetere l’esperienza…»Vogliamo sperare che quanto egli auspicapossa presto realizzarsi, ancheper dar modo alla cittadinanza di conoscerepersonalmente il nono successoredi Don Bosco.don Felice RizziniDa sinistra: don Franco Fontana, don Pascual Chavez, ilsindaco Mino FacchettiL’Angelo - giugno 2003


Il 50° di Don Silvio GalliIl 1° di luglio 1953 Don Silvio Galliveniva ordinato sacerdote dalvescovo di Ivrea mons. Paolo Rostagno,grande amico dei salesiani. Siconcludeva così un lungo cammino dipreparazione spirituale e istituzionaleperlavitasalesianaeperlavitasacerdotale.Dopo il ginnasio nell’IstitutoSalesiano “Sant’Ambrogio” diMilano e il noviziato a Montodine(CR), aveva emesso la prima professionesalesiana il 16 agosto 1943 equella perpetua nel 1949: salesianoper sempre. Dopo gli studi filosofici aNave (BS) e quelli di teologia a Milanoe a Bollendo (TO), era finalmente“sacerdos in aeternum” con grandegioia sua e dei suoi cari. A completamentodegli studi civili, e per esigenzeprofessionali educative, conseguela laurea in lettere a Bologna e l’abilitazionea Roma. <strong>Era</strong> pronto, sottotutti i punti di vista, per essere destinatoall’obbedienza nel 1981 all’aspirantatodi San Bernardino come insegnantee come preside. Nello stessotempo si poteva dedicare al serviziodei poveri e degli emarginati. Nominatodelegato dei Cooperatori edex allievi salesiani, ha coinvoltoanch’essi in tale azione.Incrementandosi l’afflusso delle personeal suo ufficio e diventando oltremodoimpegnativo l’interessamentoper i poveri, è stato dispensato dall’insegnamento.Quante persone continuanoogni giorno ad affidare allasua preghiera le proprie ansie, le propriecroci, i problemi, di cui soffronopersonalmente o attraverso i lorocari! È un’umanità dolente che trovanella sua parola il conforto e nella suabenedizione la certezza di essereamati dal Signore e dalla Madonna.Quante persone emarginate dallavita! Essendo stato egli nominato dalVescovo esorcista, ricorre a lui ancheun altro genere di persone, quelle chesono tormentate dal maligno o credonodi esserlo. È il mondo dell’occultismo.Il seme caritativo, gettato da donGalli, è diventato ormai un grande alberoche sta estendendo i suoi ramisempre più largamente. Ne è rimastoammirato anche il Rettor MaggioreDon Pascual Chavez nel suo incontrodel 30 aprile u.s., visitando il Centro“Auxilium”, la Cooperativa “DonBosco” ad Ospitaletto, il capannonedi Pontoglio, dove si stanno avviandoad una prima esperienza di lavorogiovani emarginati ecc. Così lo ha ringraziatoper gli aiuti mandati alle missionisalesiane, spedendo decine dicontainer nelle zone più provate dallamiseria.Per consiglio e impulso di don Galli sisono moltiplicate le iniziative di preghiera,di carità, di volontariato daparte di singole persone o di gruppi;anche se autonome, esse continuanoa rifarsi a lui, ai suoi consigli, alle suebenedizioni.Don Galli è un uomo di Dio e grandevoto della Madonna, da cui ottienetante grazie. È più che giusto, quindi,che vengano ricordate e solennizzatequeste date della sua vita salesiana esacerdotale: sessantesimo di vita salesianae cinquantesimo di vita sacerdotalee, perché no, ventiduesimodella sua permanenza a San Bernardino.Egli ama la riservatezza e il silenzio.È un’occasione vocazionale preziosa,però, per ringraziare il Signore per ildono della vita salesiana e sacerdotale.È stata la comunità salesiana, nellafesta di Maria SS. Ausiliatrice il 25maggio, a dare inizio a queste celebrazioni,facendo presiedere a donGalli la concelebrazione eucaristicadelle ore 11.30, cui sono stati invitati isuoi cari e quelli dei suoi confratelli.don Felice RizziniDomenica 25 maggio 2003ore 20.00Festa di Maria Ausiliatricel’ispettoreDon Eugenio Rivaha presieduto la Messae la processionein occasionedel XXV della suaordinazione sacerdotaleLa Comunità parrocchialee la Famiglia Salesianagli rinnovano i più cordiali augurie lo affidanoalla particolare protezionedi Maria.Apostolatodella preghieraIntenzione generale di preghieraPer i credenti che rivestono ruoli di responsabilitànella vita pubblica, perché,seguendo gli insegnamenti delVangelo e i principi della dottrina socialedella Chiesa, difendano e promuovanoin ogni situazione il rispettodei valori umani.In questo mese di giugno ci vienechiesto di pregare e rifletteresu quanti hanno responsabilitàimportanti nella vita pubblica.Essi dovrebbero basare le propriedecisioni, specialmente quelle checoinvolgono la gente in generale,sugli insegnamenti del Vangelo. Secosì fosse, si potrebbero più facilmenterisolvere tanti problemi cherendonoilsuddelmondosemprepiù povero, sempre più distanziatotecnologicamente. La Chiesa raccomandache si agisca per ottenereunosviluppoautenticoeintegraledella persona umana. Le nazioni ele comunità internazionali dovrebberoavere il coraggio di una rinnovatasolidarietà per combattere ilsottosviluppo di quei Paesi.Basterebbe applicare gli insegnamentidella Chiesa.Preghiamo quindi, affinché tutte lepersone che ne hanno l’opportunità,agiscano con questo intento.25L’Angelo - giugno 2003


26Dall’Etiopia SalesianaIn occasione delle feste pasquali,sono arrivate anche dall’Etiopiasalesiana, con gli auguri, notiziedelle singole opere, nuovi appelli in vistadella crisi della fame e soprattuttoil grazie per gli amici e per le tante personee associazioni che li aiutano inmille modi. Tutti sottolineano la tragediadellacarestia.Lasituazione,speciein alcune zone, va peggiorando perla gravissima emergenza alimentare,che ha colpito tutto il Corno d’Africa,causata dalla scarsità o mancanza diprecipitazioni, durante le due stagionidelle piogge del 2002. La siccità ha fattoaumentare il prezzo del poco granodisponibile e svalutato il prezzo delbestiame, esaurito dalla mancanzad’acqua e di foraggio.Gli allevatori nomadi sono stati costrettia vendere sotto costo prima lepecore e capre, poi i vitelli, i cavalli e imuli, ed ora anche i buoi, indispensabiliper la coltivazione della terra. Ilterreno è bruciato e isterilito. Perprovvedere l’acqua per le necessitàquotidiane si devono percorrere chilometrie chilometri. Nei villaggi la vita èdiventata impossibile, per cui le popolazionimigrano e si rovesciano sullecittà. Chi ne soffre di più sono i bambini.Secondo il calcolo delle NazioniUnite dal 10% al 15% dei bambini conmeno di 5 anni sono colpiti da malnutrizioneacuta e sono vittime di malattie.Nelle città sono ingrossate le file dicoloro che soffrono d’insicurezza alimentarecronica e vivono di espedienti.Alloggiati in capanne, nelle zone periferichepiù abbandonate, sono privid’acqua e di ogni servizio. Le famiglie,in genere numerose, sono allo sbando.I ragazzi e i giovani, per mancanza dioccupazione, infestano le strade, allaricerca di qualche forma di sopravvivenza.Lo stato moltiplica gli appellialla beneficenza internazionale e cercadi intervenire nelle zone più disastrate.Tale tragica situazione rende ancorapiù gravoso il lavoro dei missionari.File di poveri bussano alla loro porta.Aumentano i casi disperati e non si riescead affrontarli, come sarebbe necessario.Su questo fronte dell’Etiopia edell’Eritrea è praticamente impegnatal’Ispettoria Salesiana Lombardo-Emiliana-Elveticain collaborazione con leassociazioni che ad essa si riferiscono.La Comunità ecclesiale di San Bernardinonell’ultima quaresima si è particolarmenteimpegnata per l’Ospedaledi Abobo, un villaggio in zona abbastanzacentrale rispetto ad altri centriabitativi situato nella parte occidentaledell’Etiopia, nel territorio di Gambella.Dista dal capoluogo Gambella 45chilometri, verso il confine con il Sudan.Temperatura annuale e media 31gradi. È un piccolo ospedale statale,affidato alla Chiesa Cattolica di Gambella,dove è Prefetto Apostolico il salesianomons. Angelo Moreschi diNave, ex allievo di San Bernardino. Imedici volontari presenti sono tre:Maria Teresa Reale di Sesto S. Giovanni,Barbara Cavalli di Arese, FulviaFieni di Brescia. L’Associazione “Inmissione - Amici del Sidàmo” ha presoparticolarmente a cuore la gestione ditale ospedale. La costruzione è compostadi una stanza per la registrazione,tre ambienti per le visite, un laboratorioper le analisi, una sala partocon travaglio, una camera operatoriaper operazioni minori e per chirurgiad’emergenza, due stanze per degenti(approssimativamente per 10 pazienti),un vano per il generatore della correnteelettrica, non essendoci ancorala linea elettrica fissa. Attorno alla clinicac’è però un ampio spazio, per cuisi potrà pensare ad un eventualeampliamento.Da Abobo scrive la volontaria dott.Maria Teresa Reale:«Abbiamo cominciato a pieno ritmol’attività di vaccinazioni ed educazionesanitaria nei diversi villaggi affidati a noidella zona. Così un team di lavoratoriquasi ogni giorno nelle due ultime settimaneè uscito nei villaggi con l’ambulanza.Le varie delegazioni da altri ospedalio dalla Regione o anche da AddisAbeba, che a volte passano per visitare ilCentro, restano sempre colpite e moltoben impressionate dalla organizzazionee dal sistema generale da noi adottato…»Non mancano le difficoltà, specialmentecon i dipendenti, non abituatialle esigenze d’igiene e di ordine, propriedi un ospedale. Il lavoro è promettente.Ultimamente hanno avuto la visitadi Maurizio Zanardini, presidentedell’associazione, di cui è apparsa suLa Voce del Popolo di Pasqua una breverelazione.Provvidenzialmente tutti i missionari ei volontari dell’Etiopia salesiana, puroberati dal lavoro, stanno bene di salute.Si sentono sostenuti dalla popolazionee dall’aiuto generoso di tantepersone. Sono gratificati anche dai risultatievidenti del loro lavoro apostolico,soprattutto su piano vocazionale.Vittorio IezziBibliotecaDon Luigi RivettiVia Garibaldi 3Orario di aperturaDomenica 9.00 - 11.00Giovedì 9.00 - 11.0015.00 - 17.00Sabato 9.30 - 11.00L’Angelo - giugno 2003


Esperienze di solidarietàICooperatori Salesiani della Lombardiasi sono ritrovati ultimamentenella casa salesiana di SanBernardino a Chiari, per un incontrodi preghiera e di riflessione sul temadella solidarietà verso le persone poveree in difficoltà, rifacendosi allastrenna del Rettor Maggiore: “Facciamodi ogni famiglia la casa e la scuoladi comunione”.<strong>Era</strong>vamo in 150, provenienti da diversiCentri, accompagnati da Delegati eDelegate. Numerose le coppie presenti,alcune anche con i loro bambini.È stata una giornata piena, al cui centroc’è stata la Concelebrazione Eucaristica.Non sono mancati momenti digioia ed allegria, come l’agape fraternae la lotteria missionaria nel contesto diuno spettacolo, animato dal gruppo“Mamma Margherita - Music Lab”.Numerosi gli stand, allestiti da diverseUnioni, con esposizione di lavoretti realizzatidalle cooperatrici: tovaglie ricamatea mano, centri, articoli inlegno, ecc.Il momento che ha dato il tono all’incontroè stata l’assemblea, dove il temaè stato affrontato non tanto a livello diprincipi, quanto a base di testimonianze.Gianni racconta la sua esperienzadi volontario nel Centro Auxilium diChiari dove si occupa dell’accoglienzadi poveri ed emarginati, per lo più stranieriin gravi difficoltà di sopravvivenzae di inserimento nel tessuto sociale.Molti di loro arrivano a Chiari passandoattraverso tristi odissee di sfruttamentoe di miseria e difficoltà di ognigenere, ma con nel cuore la speranzadi un futuro migliore. Molte volte questaloro speranza ha trovato, e trova,nel Centro Auxilium una realizzazione.Tanti immigrati, dice Gianni, grazieai volontari dell’Auxilium hannotrovato un aiuto concreto per il loroprimo sostentamento, per lo svolgimentodelle pratiche burocratiche necessarieper la regolarizzazione dellaloro permanenza in Italia e per una sistemazionedi lavoro e abitativa. La caritàdell’Auxilium non conosce confini.Viene infatti svolta anche una attivitàa favore delle missioni salesiane piùpovere sparse nel mondo.Anna Maria, anch’essa volontaria nell’Auxilium,dice che grazie ai contatticon i salesiani impegnati in prima lineanelle missioni si possono conoscere lesituazioni di emergenza e impegnarsiper quanto è possibile a farvi fronte.Oltre all’impegno per soddisfare i bisogniprimari dei poveri (alimenti, vestiario,ecc.) è importante anche quellodella istruzione e formazione professionale,dice Angelo, che sta seguendouna cooperativa di lavoro peril recupero di giovani in difficoltà, speciestranieri, nata da poco in sintoniacon lo spirito di Don Bosco che già aisuoi tempi aveva creato laboratori dilavoro per l’educazione professionaledei giovani.Oliviero e Anna, una coppia di sposi,stanno dedicandosi alla preparazionedi una famiglia di albanesi al sacramentodel Battesimo.Dice Oliviero: “È un anno che stiamorileggendo la Bibbia per prepararequesta famiglia e scopriamo anche pernoi nuovi orizzonti di fede. Ci accorgiamoche Dio attraverso la sua parolasprigiona il suo amore per ogni uomo elo comunica attraverso l’azione delloSpirito Santo; scopriamo il senso dell’evangelizzazionedi tutti i popoli, attraversocui Dio vuole raggiungereogni uomo. Donando a questa famigliai principi di fede, Dio arricchisce noicon la gioia di essere suoi collaboratorinella costruzione del suo Regno”.Immacolata, una giovane cooperatrice,testimonia la sua esperienza comeeducatrice sia come professione - è insegnantealla Bicocca di Milano - sianell’attività di volontariato. Immacolatarappresenta i Cooperatori nel MovimentoGiovanile Salesiano a livellonazionale.Crede nella forza dell’amore e desideraincontrare i giovani attraverso le attivitàeducative, per seminare in lorogermi di bene. La sua testimonianzamanifesta un forte fervore di salesianitàgiovanile.Interviene poi un’altra coppia di sposi,Massimo e Angela, che hanno scelto divivere con i figli nel Centro Salesianodi Arese, dove vengono accolti ragazziin difficoltà. Massimo e Angela consideranoi ragazzi della comunità comela loro grande famiglia. Ad essi dedicanoil loro tempo, con lo stesso amore,la stessa dedizione che dedicano aipropri figli.Dice Angela: “Il mio desiderio è quellodi donare amore ai giovani accoltinelle comunità del Centro, per aiutarliGiornata ispettorialedel cooperatore salesianoa scoprire le risorse positive che ciascunodi loro possiede. Attraverso l’educazioneimpartita con amore si contribuiscead aprire gli orizzonti a tantiragazzi chiusi in un mondo stereotipatoda una cultura che li emargina”.Eduardo, nato in Argentina, ma di originiitaliane, vive ora in Italia, ma conservacontatti frequenti con il suo paesedi origine. In uno dei suoi viaggi nellacittà natale ha conosciuto Suor Teresae la sua Opera a favore dei bambinipoveri denominata ‘‘FondazioneMaria della Speranza”.Da allora si sta impegnando in alcuniprogetti per portare aiuti alla fondazionedi Suor Teresa. I progetti realizzatiriguardano, per esempio, la costruzionedi un pozzo d’acqua che hapermesso di creare una sorta di scuoladi agraria, dove i ragazzi possono impararea coltivare il terreno.Un altro progetto riguarda le adozionia distanza: con pochi euro si può sostenereun bambino perché possa averecibo sufficiente e la possibilità di ricevereun’istruzioneA conclusione delle testimonianze intervienel’ispettore don Eugenio Riva,il quale esprime il suo apprezzamentoper l’impegno dei Cooperatori nelmondo a favore dei più poveri: è unarisposta concreta alla sfida del materialismoe della globalizzazione. Essapur con gli effetti positivi, spinge versol’individualismo e la competitività ecrea, inevitabilmente, l’emarginazionedei più deboli.L’impegno del volontariato contribuisceall’integrazione dell’umanità, chiamataa diventare, per usare un’espressionedel Papa “la grande famigliaumana nello spirito unitario della civiltàdell’Amore”.Una Cooperatrice27L’Angelo - giugno 2003


Senza ipocrisie,senza trucchiMeriterebbero qualche riconoscimentoe qualche considerazionein più gli insegnanti cheogni anno si impegnano per la realizzazionedei Giochi della Gioventù. Ultimamentenon si sente parlare molto di questa manifestazione,che pure conserva tutto il valoredi quando fu lanciata, ormai decennifa. È vero che nacque anche per la pressionedel Coni, deciso a rilanciare lo sport italianodopo una serie di delusioni mondiali,ma ormai quell’idea è abbastanza lontanaed i Giochi della Gioventù continuano adessere disputati in molte scuole con motivazioniproprie ed iniziative autonome. Èun segno di riconoscimento al loro valoreeducativo intrinseco. Non vi è più granderisonanza esterna e gli incentivi ufficiali diun certo livello praticamente non esistono.Eppureinmoltescuolelegarefraglialunnisi svolgono regolarmente ogni anno.Nelmesedimaggioscorsohoseguitoalcunefasideigiochifraibambinidelleelementaridi Chiari. Rendo merito ai colleghiorganizzatori e coordinatori per l’impeccabilesvolgimento di tutta la manifestazione.La scelta delle “specialità”, l’abbinamentofra le classi, la cadenza degliorari, la conduzione delle gare, prima dannorisalto alla ormai collaudata esperienza,poi inducono a più importanti considerazioni.Guardiamo le scelte di fondo. Far parteciparetutti i bambini a tutti i giochi è una lezioneche insegna molto: l’accettazione e lastima per l’altro sesso, per il diversamenteabile, per quello con la pelle d’altro colore,la consapevolezza che ognuno offre il propriocontributo al risultato finale e il sensodi responsabilità personale nei confrontidel gruppo. C’è da sottolineare che tuttequeste scelte sono state operate anche tenendoconto che è prematuro, per i bambinidi questa età, decidere già quale tipo didisciplina sportiva seguire, ma piuttosto siè cercato il recupero di esercizi, giochi edattività fisiche che sembrano ora abbandonatedai nostri bambini, anche per responsabilitànostra, e che invece possono risultareancora ottime occasioni di sviluppodella loro motorietà. Sappiamo quantoquesto aspetto sia importante nella fase dicrescita,dimaturazioneequindiancheconimportanti riflessi sulla crescita generale esull’apprendimento. Un ripasso, anche breve,di queste lezioni dovremmo farlo tuttianche per non rischiare di considerare questimomenti dei tempi morti dell’attività didatticae per riuscire a comprenderne tuttigli aspetti educativi ed anche didattici. Lascelta di comporre gironi formati da classidi scuole diverse ha favorito l’incontro diamici e la sensibilità di molti insegnanti hacontribuito a far gareggiare in un clima generalesereno. Sono state alla fine stilatedelle graduatorie e le premiazioni non hannolasciato nessuno sotto il podio. Ma legraduatorie sono una cosa che viene ricordataper poco. I bambini ricordano la bellagiornata trascorsa, ma non tengono molto iconti dei premi vinti (proprio come facciamoda tempo, ma per altri motivi, noi interisti).I risultati educativi invece sono duraturianche se devono essere progettati dalontano e perseguiti in tempi lunghi.Dopo i bambini ecco i giovanotti. Nellafoto vi presentiamo la nostra squadra dicalcio che gioca il campionato a 6 nel circuitoC.S.I. Le partite si svolgono sul campodi via Roccafranca (Campo di Rugby).Come si può vedere dalla fotografia, ecome si legge nella didascalia, che riportaimpietosamente l’età dei giocatori, l’obiettivodella squadra non è legato alla classifica.L’importante è portare a termine ilcampionato. Comunque siamo arrivatiquinti su quattordici squadre. Facile, diretevoi, ma noi giochiamo contro squadre composteda giocatori con età inferiore ai 22anni. Comunque siamo riusciti a divertircianche in campo agonistico ottenendo duerisultati importanti: abbiamo vinto la Coppadisciplina e siamo sempre stati circondatida stima ricevendo sempre dai leali avversarionore, anche da vinti.I migliori risultatiQuando leggerete queste note l’evento dicui si parla sarà concluso. Ma la riflessioneproposta è importante. Finalmente c’è unGiro d’Italia non all’insegna dei flaconiproibiti o dei blitz dei Nas. La corsa piùamata dagli italiani arriva da annate sfibrantiin cui ha dilapidato in parte l’enormepatrimonio di popolarità conquistatoda giganti del ciclismo. Questa edizionepotrebbe invertire la tendenza. Se davveroi corridori (ma non solo loro) si renderannoconto di quanto male hanno fatto malea questo sport le ultime scandalose edizioni,allora potremo tornare a goderci unevento davvero unico. Il ciclismo è vera festapopolare che unisce tanta gente che grida,hurrà o abbasso, quasi sempre però nell’alveodella sportività e del buongusto. Didisgustoso c’è stato il tourbillon di flaconi esiringhe. Tutti ci auguriamo che all’idroscalodi Milano sia giunta una corsa capacedi entusiasmare, ma soprattutto che gli uominiarrivati al traguardo siano uomini veriche noi tifosi possiamo guardare nuovamentenegli occhi, senza ipocrisie e senzatrucchi.(Tratto liberamente da “La Voce del Popolo”).a cura di Bruno MazzottiSi gioca il Campionato 2001/2002 affiliato al C. S. I. a 6 giocatori. Il campodi gioco è situato in via Roccafranca (Campo Rugby). Come si puòvedere dalla fotografia (e dall’età dei giocatori) lo scopo prefisso dallasquadra non è l’arrivare primi o secondi, bensì quello di riuscire a terminarlo.Siamo tuttavia riusciti a classificarci al 5° posto, su quattordici squadre. comunqueil nostro obbiettivo era (anzi è stato) quello di riuscire a divertircianche in campo agonistico.Mario TotaNella fotoSopra da sinistra:Sbaraini (anni 40), Zani (anni46), Metelli (anni 45), Vavassori(anni 45).Sotto da sinistra:Marinoni (anni 29), Tota (anni50), Bruno (anni 50), Barbieri(anni 47).29L’Angelo - giugno 2003


32VITA SOCIALE - TERZA ETÀUn modo di amarePubblichiamo di seguito un brano composto da una signora ospitedella Casa di Riposo di Chiari, pervenuto attraverso la figlia e comparsosul numero di maggio de “Le nuove parole d’argento”, giornalinodell’Istituto fondato dal gruppo “Animazione insieme”. Nonè stato dato alcun tipo di indicazione sulla eventuale pubblicazionené del resto la signora scrivente va alla ricerca di notorietà.Lasciamo ai lettori la valutazione del brano, considerando solol’opportunità di dar voce a quel mondo spesso dimenticato chesono gli anziani, anche all’interno della nostra comunità.RiflessioniSono passati circa cinquanta giorni dalla mia entrata nellaCasa di Riposo di Chiari e vorrei cercare di fissare sullacarta le mie impressioni riguardo alla convivenza con lealtre ospiti, quasi tutte ultraottantenni come me e portatriciquasi tutte di handicap fisici più o meno gravi.Vengono alla mia mente tanti episodi della vita comunitariadi questi giorni, che fanno parte di un’esperienza completamentediversa da quella vissuta prima di entrare inquesto Istituto e che mi hanno costretta a prendere in considerazione,con maggiore partecipazione, la sofferenzaaltrui, spesso superiore alla mia. Ma riguardo alla decisionedi restare come Ospite in modo definitivo, ero moltoesitante, supportata nei miei dubbi dal parere assolutamentecontrario al ricovero dei miei familiari. Ma col passaredei giorni, e specie durante parecchie notti insonni,ho capito con sempre maggiore chiarezza, che dovevo seguireil sentiero scelto in principio, senza ulteriori esitazioni.Mi ha aiutato a prendere la decisione definitiva ancheun colloquio avuto con un giovane obiettore che prestaservizio presso codesto Istituto, il quale, vedendomi depressaed in lacrime in un momento di scoramento, me neha gentilmente chiesto la ragione.Quando gli ho espresso la causa, cioè le mie incertezze,con doti da buon psicologo, pur così giovane, mi ha fattocapire che dovevo prendere una decisione definitiva, perchésarebbe stato un sintomo di debolezza (o voleva direvigliaccheria?) procrastinare oltre. Avevo bisogno di incoraggiamentoper decidere, pur sentendo nel cuore, findall’inizio, quale era la strada da prendere; ma forse eraanche il parere contrario dei familiari a farmi esitare.Ho avuto così un colloquio chiarificatore con le mie figliole,i miei generi e i miei nipoti, convincendoli ad accettarela mia decisione, sia pure in modo “non definitivo”. Misono sentita così, come una vecchia passera che, dopoaver insegnato ai figli a volare, abbandona per prima ilnido per non condizionarli con la sua presenza: anchequesto è un modo di amare!Dopo aver abbandonato il nido sono approdata, spero inmodo definitivo a codesta Casa di Riposo: se non vi sieteannoiati troppo leggendo quanto sopra, troverò altri argomentiper continuare ad annoiarvi.Un cordiale salutoUn’ospite della Casa di RiposoSOLIDARIETÀPerché frequento Al-Anon?Tre anni fa, disperata per l’alcolismo di un mio familiare,ho chiesto informazioni per sapere quali comportamentidovevo tenere e cosa potevo fare per risolvere ilproblema. Le persone che mi hanno accolta mi hannosollecitato a partecipare ai gruppi di aiuto ai familiari alfine di riacquistare serenità ed equilibrio. Così ho cominciatoa frequentare il gruppo Al-Anon, più spinta damio marito che per mia effettiva convinzione. Io avreipreferito “dimenticare” il problema, accantonarlo econtinuare la mia vita affrontando di volta in volta e conle migliori intenzioni i problemi che ci creava l’alcolismo.Non sono mai stata coraggiosa, preferirei, come lostruzzo, nascondere la testa sotto la sabbia e aspettare,prima o poi qualcosa succede.Frequentare Al-Anon mi ha obbligata a rendermi contoche non si poteva continuare in quel modo. La nostra vitafamiliare era un disastro; una giornata e una notte dopol’altra ad aspettare guai che puntualmente si verificavano,un’affannosa ricerca del modo di porvi rimedio, una recriminazionee una lotta continua che non avevano esito,anzi esasperavano ancora di più la situazione e il clima dicontinua tensione stava portando conseguenze anche sullavita di nostro figlio minore. In Al-Anon mi hanno aiutatoa capire la malattia dell’alcolismo e che di conseguenzaanche il mio comportamento era “malato”.Mettermi nelle mani del Potere Superiore e l’aiuto dellosponsor mi hanno rasserenata e mi danno la forza dicontinuare un giorno alla volta nonostante il problemache, con vari alti e bassi, è ancora presente. Nel gruppoho ritrovato il senso dell’amicizia, la voglia di stare incompagnia, il bisogno di condividere un supporto per imomenti più bui e ad amare con una nuova consapevolezzail mio malato alcolista.Certo, non tutti i giorni sono uguali, a volte sembra ditornare al punto di partenza, ma è sufficiente attingerealla letteratura, ad una parola dello sponsor o ricordarele parole di qualcuno del gruppo per ritrovare un nuovovigore.Adesso mi sembra più giusto chiedermi “Come sarebbela mia vita senza il supporto di Al-Anon?”, perché frequentareil gruppo non è più un obbligo dovuto alla malattiadi un altro, ma una necessità derivata dal fatto chesolo così posso ritornare ad essere una persona serenaed equilibrata che ha bisogno di confrontarsi continuamentecon gli altri per sentirsi veramente in pace con sestessa e con il mondo.Il cammino da fare è lungo e faticoso, soprattutto in considerazionedel fatto che il problema ancora c’è, ma anchese non arriverò alla vetta, sulla strada avrò avutomodo di ammirare panorami e cogliere fiori che senzal’aiuto di Al-Anon non sarei stata capace neanche di vedere.Una Al-Anon di ChiariSerate di gruppo il martedì ed il venerdì alle ore 20.30.L’Angelo - giugno 2003


AssociazionePensionati di ChiariVecchio derbyC’è stato un tempo, tra la fine deglianni Cinquanta e i primi Sessanta, incui le due squadre di calcio clarensi,USO (nerazzurri) e CRAL (giallorossi)erano rispettate e temute su tutti icampi della provincia e le sfide con lealtre squadre ugualmente titolate (BerettaGardone Valtrompia, Desenzano,Orceana, Capriolo, Darfo...), incasa o in trasferta, riempivano gli stadie facevano la gioia dei cassieri. L’appuntamentopiù sentito dai tifosi era ilderby, la stracittadina, che spesso avevaprologo ed epilogo nei bar ed era argomentodi conversazione per settimaneintere.La prima fotografia che pubblichiamoritrae un gruppo di tifosi all’osteria diStefanelli, vicino alla chiesa di SantaMaria. È domenica mattina e, davantiall’aperitivo, si discute della partita delpomeriggio. Eccoli, da destra, AurelioBaldini, indimenticabile amico, SerafinoMonfardini, Mario Marzani chesorride ma sa che oggi per lui, difensoredella formazione giallorossa, saràdura. E ancora Enrico Recenti, LuigiBreda, Attilio Stefanelli...Ricordiamo anche Agostino Rubagottie Beppe Piantoni, presidenti dei suesodalizi.«Faromei chi ancö?» esclama con voceprofonda Pietro Pizzamiglio.«Stóm atenti, che a bàter l’Uso ‘l saràmia trop facil...» gli rispondono.Siamo a pranzo, mancano un paio d’oreall’evento. Una moglie:«Esa mia a casa ‘nvèrs perché só miachel che sücét... Dai, angózèt, angózèt,che ‘l camp al scàpa, al ta spèta mia, edopo ta ‘ndét là a fa cagnara... Sta atento,bèlo, che me dopo ègne a saìl...».Già due ore prima dell’inizio lo stadioera pieno in ogni ordine di posti, il chesuscitava la meraviglia delle terne arbitrali,che spesso venivano da lontano enon erano abituate ad una similepartecipazione di pubblico.I commenti prima dell’inizio:«Lur i ga Tenconi e Scaravaggi...».«E nualter góm Attazzi e Zani, che l’è‘n brao purtér...».«Perché? Camplani el mia brao? Fa sitoalà...».Nella seconda fotografia si riconosconoFranco Tedeschi, Mario Aiardi,Rino Galbiati, Franco Rossini, GianniVagni, Severo Ramera, Borella, GinoBariselli, Sperandio Salvoni.Provate a immaginare chi si aggiudicòil derby...Franco RubagottiIn questo periodo primaverile, nel qualela natura ci regala splendidi panorami ecolori, lodiamo il Creatore del mondoper la nostra felicità. Nel mese di maggio,appena trascorso, abbiamo anchegoduto della felicità dei nostri nipotini inoccasione della loro Prima Comunione edella Santa Cresima; in loro ci siamo rivistibambini felici e spensierati. Ma il mesedi maggio, non dimentichiamolo, è dedicatoalla Regina del cielo, che ci ha invitatoad invocarla con la preghiera e conla bella iniziativa, che dura ormai daanni, della recita del santo rosario in processione,uniti al Santo Padre nella preghieraper la Pace del mondo. La SantaMessa mattutina nella chiesa del cimiteroper i nostri cari defunti, ci ha riportato colpensiero alle nostre mamme… che ilbuon Dio le abbia tutte nella Sua luce.Maria Santissima ci ha ricordato che siamotutti sotto la sua protezione, pertantoinvochiamola con devozione anche orache la guerra è terminata, ma non sonofiniti gli odi che procurano vittime e distruzioni.Chiediamo a Lei la Pace duraturain fratellanza e umanità.Le notizie della vita associativa.La notizia più importante è che domenica8 giugno si svolgerà l’Assemblea Generalealla, quale siamo sicuri, tutti gli iscrittiparteciperanno: è un diritto e un dovereperché in tale occasione viene datoconto dell’andamento gestionale con ilconsuntivo 2002 e le previsioni 2003.Seguirà un rinfresco augurale.La gita a Sotto il Monte, il 20 maggio, neiluoghi natali di Papa Giovanni XXIII è riuscita,come nostro intento, in serena allegria.Come sempre abbiamo dato la nostra disponibilitàalla Direzione della FondazioneMorcelli-Repossi, che ci ha proposto ilservizio di guardiania alla mostra dedicataal prof. dott. Augusto Pellegrini, già primariodell’ospedale Mellini di Chiari.Il servizio in Villa Mazzotti continua con encomiabileimpegno ed un plauso particolareva ai nostri Vigili-Pensionati che hannooperato, con l’apprezzamento dei nostriconcittadini, in quella zona della città inoccasione di manifestazioni e festività.Sempre lodevole anche l’iniziativa dipartecipare a messe di suffragio, nellachiesa di san Luigi, per i nostri soci recentementescomparsi. I familiari vengonosempre avvertiti telefonicamente, ma invitiamosempre anche tutti gli altri soci adintervenire.Il ballo del sabato sera viene sospeso nelperiodo estivo; si riprenderà a settembrecon le modalità che preciseremo in bacheca.Per la direzione - Pietro Ranghetti33L’Angelo - giugno 2003


SCOUTIl Reparto va a Roma!34Come promesso rieccoci quaconunaltromitico,magico(otragico) articolo!! Vacanze diPasqua…? potevano essere all’insegnadel relax, potevamo dormire alcalduccio nel nostro letto, abbuffarci ilgiorno di Pasqua… e invece no: tutti aRoma da Papa!!Noi del Reparto Andromeda del Chiari1 abbiamo fatto “armi e bagagli” e lasera del 16 aprile siamo partiti dallastazione ferroviaria con zaino e tendein spalla, con destinazione Verona, perpoi cambiare il treno e prendere ildiretto per Roma.Siamo giunti a Bassano Romano, nostradestinazione provvisoria: una localitàimmersa nel verde dove è situatoil “B.-P. Park”, luogo di possibile sostaper gruppi scout con apposite zone bagni,angoli cottura e un vasto terrenoper piantare le nostre tende. Là ci siamoambientate subito, infatti dopoaver lasciato gli zaini al sole, ci siamostravaccate sopra e per un’oretta abbiamogoduto del piacevole tepore deldelicato sole primaverile! Risultato:abbronzatura D.O.C. con inclusa unanotevole fantasia di colori variabili dalbianco (la zona coperta dalle calze edai pantaloncini) al rosso fuoco delleginocchia e del viso!!La sera, cotti dal sole e dal viaggiostressante (eravamo in otto in una cabinada sei e nessuno ha dormito) icapi ci hanno concesso la grazia di andarea dormire presto: ore 22.00 tuttiin tenda!!La mattina seguente il rumore assordantedel fischietto del capo repartospezza il nostro quieto dormire e cominciala giornata che comprende, oltrealla regolare oretta di sole e alla cucinaalla “trappeur”, una simulazionedel processo di Gesù davanti a PonzioPilato con regolare Accusa e Difesa,obiezioni, testimoni (i tre Re Magi, ilcieco, Lazzaro ecc.) e il Giudice.Sabato mattina, dopo una nottata insonneper colpa del freddo pungenteche aveva assalito la valle, ripartiamoverso Roma Ostiense. Durante la giornatagiriamo la capitale in lungo e inlargo visitando Colosseo, fori Romani,Altare della Patria e Piazza di Spagna.La sera proseguiamo il nostro lungocammino verso il Pantheon dove cifermiamo a cenare in una pizzeria.La domenica mattina, lasciata la sedescout dove abbiamo passato la notte,arriviamo in S. Pietro muniti di ponchoper eventuale maltempo… infattinon è mancata l’occasione di usarlo!!Durante la Messa (in latino e in svariatealtre lingue)… siamo stati inquadrati!!!Ci avete visto?!? E poi… aaaah (urlodi dolore!) per pranzo… panini colprosciutto! Nooo!! Ancora panini!!D’altronde non c’era nient’altro e cisiamo accontentati.Dopo aver girato l’ennesima voltaRoma, la sera i capi ci hanno portati amangiare il gelato… buonissimo!! Maci è costato la perdita dell’autobus delle24.00, l’ultimo disponibile; quindi:tutti a piedi!! Verso l’una siamo arrivatia destinazione crollati dal sonno!Lunedì dell’Angelo: sveglia alle 9.00!!Mitico!!La mattina abbiamo svolto attività scout(verifica, Consiglio della Legge ecose varie) e poi… tutti sull’Eurostarcon un enorme trancio di pizzafumante!!Sul treno si parla del più e del meno ealle 20.00 circa… l’arrivo trionfale allastazione di Chiari.Ci siamo lasciati per ritrovarci poi alprossimo incontro: il Campo Nazionale!!Mi raccomando non mancate, ci risentiamonel numero di settembre!!Koala curioso e Tucano volubileSquadriglia LinciUnitalsiPellegrinaggio a Lourdes11- 17 ottobre 2003con treno da Brescia.Partenza con pullman da Chiaripiazzetta Aldo Moro.12 - 16 ottobre 2003con aereo da Orio al Serio (Bg).Iscrizioni entro il 20 luglio 2003Informazioni ed iscrizioni (ore pasti)Angela Scalvini, tel. 030 71 01 987Maria Rosa Zani,tel. 030 71 28 46 / 030 71 14 10 (negozio)L’Angelo - giugno 2003


VITA SOCIALESi estende l’impegnoper la paceSono state veramente molte leiniziative promosse nei primimesi del 2003 da gruppi e dalleassociazioni per promuovere nella nostraComunità incontri e confronti perriscoprire e far crescere una nuovacultura della Pace, questo grandedono di Dio affidato alla cura delledonneedegliuominidiognitempo.Le stesse bandiere arcobaleno sonotuttora esposte ai balconi di un buonnumero di abitazioni a significare unascelta concreta e continua in favoredella Pace ovunque, ripudiando laguerra come strumento per risolverele varie contese o per imporre il propriomodello economico e socio-politicoad altri popoli del Pianeta.L’esperienza vissuta in questi mesi, inItalia e nel mondo, ascoltando e confrontandocicon diversi operatori diPace o testimoni nei luoghi di guerra(cito soltanto Padre Alex Zanotelli,don Albino Bizzotto, il dott. GinoStrada ed il giornalista Giulietto Chiesa)è pure servita per farci scoprire, oper confermare, le troppe menzogneche i grandi mezzi di informazione cipresentano ogni giorno, in modo martellante,per far apparire giusto enecessario ogni intervento militare giàin atto o prossimo futuro.Attraverso il confronto con le varievoci critiche e le diverse sensibilità edesperienze, si sta collaborando conl’Amministrazione comunale di Chiariper costituire la Consulta per la Pace,la giustizia e la solidarietà. Un proprioStatuto ed un documento di intentidovrebbero diventare il riferimentoper ogni sua iniziativa. In particolare laConsulta vuole essere uno strumentoattraverso il quale i diversi costruttoridi pace, coloro che praticano la giustiziae vivono la solidarietà concreta, siaa livello locale che mondiale, si attivanoinsieme per veicolare le riflessioniprodotte al proprio interno e promuovereiniziative informative e di sensibilizzazionedella cittadinanza a partiredalle scuole. Infatti le Direzioni didattiche,oltre a diverse Associazioni,hanno contribuito alla nascita di questonuovo Organismo che, di fronte adun mondo orientato a privilegiare e aseguire chi è forte, ritengono che ilgrado di sensibilità umana e cristianadi una comunità lo si misura dallacapacità di risposta alle diversesituazioni di disagio e di emarginazioneriscontrabili al proprio interno,considerando sacra ed inestimabile lavita di ciascuno, in particolare dei piùdeboli.Questo nuovo impegno, voglio sperarlo,potrà rendere la nostra società rispettosadi tutti, meno ansiosa e quindipiù vivibile.G. D.CAISezione di ChiariGli appuntamenti per l’estateAlpinismo❑ Sabato e domenica 5/6 luglioPalon della Mare dal Rifugio Branca(Santa Caterina Valfurva)❑ Sabato e domenica 19/20 luglioGran Paradiso dal Rifugio Chabod(Aosta)Escursionismo - Cai family❑ Domenica 8 giugnoScarponata intersezionale al RifugioLaeng da Borno❑ Domenica 22 giugnoRifugio Bozzi e Sentiero degli alpini❑ Sabato e domenica 12/13 luglioForcella Fontananegra dal RifugioDibona (Cortina d’Ampezzo)* * *❑ Dal 18 al 24 agostoSei giorni insieme di escursioni,trekking, cimeInformazioni dettagliatee prenotazioni in sede.La sede, in Via Cavalli 22,è aperta tutti i giovedìdalle 20.45 alle 23.00.Telefono e fax 030 7001309e-mail: caichiari@virgilo.itSito Internet: www.cai.itMO.I.CA. INFORMANel pomeriggio del 16 aprileavevamo assistito ad una tavolarotonda, organizzatadal Gruppo Mo.I.Ca. di Milano sultema Organismi geneticamente modificatie Capire le agro-biotecnologie.Hanno divulgato questo tema alcuniprofessori dell’Osservatorio diPavia Media Research, coordinati daAlessandro Cecchi Paone di Mediaset.Sembra che non ci dobbiamo preoccupareper queste modifiche aglialimenti che - a detta degli esperti -sarebbero soltanto utili all’uomo. Èun argomento che merita approfondimentoulteriore.Il 24 aprile abbiamo assistito - nel SaloneVanvitelliano di Palazzo Loggia,a Brescia - al conferimento del premio“Laura Bianchini Città di Brescia”,giunto alla XIV edizione. Tina Leonziera presidente del Comitato per il premio.Come avrete già saputo dallastampa, sono state premiate cinquedonne, distintesi particolarmente neirispettivi ambiti per le loro doti di solidarietàe abnegazione.Il Comitato Europeo per la Famiglia,con sede a Ratingen (Germania) e segreteriain Austria, ha invitato ilMo.I.Ca. a presentare una sintesi delleproprie attività. Infatti, il Mo.I.Ca.fa parte del Forum delle Associazioniper la Famiglia e la sua opera a favoredella donna che lavora in casa ha senzadubbio un effetto benefico per lafamiglia stessa. Il 2004 sarà il decimoanniversario dell’Anno della famiglia,proclamato dall’O.N.U. nel 1994 e ilComitato Europeo pubblicherà in unsito Internet apposito tutto quantoemergerà da questa indagine.Incontri di maggio e giugnoVenerdì 23, conferenza di don RuggeroZani, Responsabile dell’UfficioDiocesano per la Pastorale Sociale,sul tema Pacem in terris, Enciclica diPapa Giovanni XXIII - valore storicoe attuale. L’incontro è stato organizzatodal Gruppo Interassociativo Parrocchiale,di cui il Mo.I.Ca. fa parte.Dal 29 al 31 a Viterbo XXI AssembleaNazionale sul tema generale La prevenzionecome stile di vita. Presenti lemaggiori Autorità politiche del Lazio.Dettaglieremo nel prossimo numero.1 giugno, incontro con la dott. CristinaGrande sul tema dell’obesità in generalee con la dott. Irene Harari sullachirurgia estetica.Sabato 14 giugno chiusura dell’annosociale.Buone vacanze a tutti!Ida Ambrosiani35L’Angelo - giugno 2003


Giugno 2003At 1,1-11; Sal 46,2-3.6-9; Ef 4,1-13; Mc 16,15-205 G Primo del mese6 V Primo del mese7 S Primo del meseOrdinazione a Brescia di don Daniele CucchiAt 2,1-11; Gv 15,26-27; 16,12-15Prima santa Messa in Duomo(ore 11.00) di don Daniele CucchiFesta dell’oratorio e inizio Estate giovani11 M S. Barnaba12 G S. Onofrio13 V S. Antonio da Padova16 L S. Elpidio - Messa alla Chiesa della Trinità20 V Beato Giovanni Battista Zola,sacerdote e martire bresciano21 S S. Luigi GonzagaProcessione Eucaristica24 M Nascita di San Giovanni BattistaFestaaSanGiovanni30 L S. LucinaLuglio 20033 G Primo del meseS. Tommaso apostolo4 V Primo del meseDedicazione della Chiesa Cattedraledi Brescia5 S Primo del meseEz 2,2-5; 2Cor 12,7-10; Mc 6,1-6S. Maria Goretti11 V S. BenedettoAm 7,12-15; Ef 1,3-14; Mc 6,7-1316 M B.V.MariadelMonteCarmeloOre 20.30 - Santa Messaalla Chiesa della Trinità22 M S. Maria Maddalena25 V S. Giacomo26 S Ss. Gioacchino e Anna2Re 4,42-44; Ef 4,1-6; Gv 6,1-15Perdon d’Assisi in Duomo31 G S. Ignazio di LoyolaAgosto 20031 V Primo del meseS. Alfonso2 S Primo del mesePerdon d’Assisi a San BernardinoEs 16,2-4.12-15; Ef 4,17.20-24; Gv 6,24-355 M Dedicazione della Basilicadi Santa Maria Maggiore6 M Trasfigurazione del Signore7 G Primo del meseS. Gaetano8 V S. Domenico1Re 19,4-8; Ef 4,30-5,2; Gv 6,41-5111 L S. Chiara d’Assisi14 G S. Massimiliano KolbeAp 11,19;16 S S. RoccoMartirio di Sant’AgapePro 9,1-6; Gv 6,51-5820 M S. BernardoFestaaiMonticelliedaSanBernardo22 V B.V.MariaRegina27 M S. Monica28 G S. Agostino29 V Martirio di San Giovanni BattistaMc 7,1-8.14-15.21-23Settembre 20033 M S. Gregorio Magno4 G Primo del meseBeato Guala, vescovo bresciano5 V Primo del meseS. Lorenzo Giustiniani, vescovo6 S Primo del meseS. UmbertoIs 35,4-7a; Gc 2,1-5; Mc 7,31-37Inizio dell’ anno sportivoe della settimana delle Quadre37L’Angelo - giugno 2003


Opere parrocchialiCristina Gatti e Nazareno Siribelli € 100,00Fiorenzo e Bruna Cavallerinel 25° anniversario di matrimonio 50,00Comunione ammalati 245,00Associazione Amici Pensionati e Anziani di Chiari 150,00Associazione Pensionati di Chiari 200,00Tegole per Santa MariaN. N. € 50,00Cassettina Chiesa 318,00M. T. 25,00I figli in memoria dei genitoriCarlo-Angela Frialdi e fratello Mario 300,00Massetti R. 10,00V. Z. 500,00N. N. 10,00N. N. 50,00Suor Giovannina Graziolinel 50° di professione religiosa 200,00N. M. in memoria di Luigi (Gino) Facchetti 40,00N. N. 10,00Coniugi Vincenzo e Angelica Scalvini 400,00Festa del Lavoro 64,64N. N. per promessa 50,00N. N. 50,00Ass. “Genitori Tempo Libero - Ginnastica Artisticae Aerobica” 500,00N. N. 10,00N. N. 564,57In memoria defunti famiglia Passi 500,00Totale 3.652,21Centro GiovanileN. N. € 30,00La famiglia in memoria di Mario Bianchi 500,00Offerte cassettina centro Chiesa 308,00I figli in memoria di Pietro e Velia Arrighetti 250,00Domenico e Severina Iorein memoria di Mario Bianchi 100,00Le Famiglie di via IV Novembrein memoria di Guido Dotti 110,00G. P. in occasione del 25° di matrimonio 500,00Comunità di San Giovanni 45,00Mario Betti 75,00Gli amici di Roberto in memoria di Mario Bianchi 60,00N. N. in memoria di Luigi Facchetti 35,00Offerte Sante Messe di Prima Comunione 2.224,50Associazione Nazionale Alpini - Gruppo di Chiari 500,00Ultima domenica di aprile, busta della generosità 3.342,01Andrea, Rocco, Guido e Romoloin memoria di Alfredo Piantoni 100,00Famiglia G. D.in memoria di Ferdinando Dino Delfrate 100,00Un pensionato 20,00In ricordo della cara signora Maddalena Vavassori 50,00In memoria dei cari defuntidon Giovanni, Faustino e Matilde 300,00Offerte celebrazioni delle Sante Cresime 1.185,00Saldo al 14 aprile 2003 - 1.237.705,14Totale offerte 9.834,51Uscite dal 14 aprile al 19 maggio 2003 9.848,57Saldo al 19 maggio 2003 - 1.237.719,20ClarondaUna nonna di 95 anni 10,00P. B. 25,00ASSOCIAZIONE AMICI PENSIONATI E ANZIANI DI CHIARIIl27aprilesiètenutal’Assemblea Annuale con la presentazionee l’approvazione del Bilancio 2002 dell’Associazione;nella stessa mattinata sono incominciateleelezioniper il rinnovo del Consiglio. Complice il bel tempo e la splendidaposizione della nostra Sede in Villa Mazzotti, la partecipazionedei nostri Associati è stata veramente notevole.Dall’urna sono usciti i seguenti risultati:LeniL.voti198-Tenchini Bruna voti 197- Grevi Giovanni voti 188 - ParutaAnita voti 157- Facchetti Natale voti 127 - Gozzini Alfredovoti 96 - Delera Giovanni voti 91 - Buffoli Giov. Mario voti78 - Bonotti Luisa voti 75 - Rigo Alessandro voti 65 -D’Ascenzo Raffaele voti 64 - Morandini Ester voti 64 - PiantoniDr. Guido voti 57 - Lorenzi M. Rosa voti 50 - RameraFaustino voti 44. I Consiglieri eletti si sono ritrovati l’8 maggioe hanno riconfermato Luciano Leni presidente, AnitaParuta vicepresidente, Giovanni Grevi tesoriere e BrunaTenchini segretaria.Giovedì 15 maggio si è svolto il pranzo sociale al ristorante“La Cavallina” di Lonato; un grande numero di associati hapartecipato con entusiasmo sia al pranzo che al pomeriggioallietato dalla musica e dal Cabaret del sig. Del Panno,intercalati da estrazioni di cesti e premi diversi; chi lo hadesiderato, ha potuto fare una puntatina a Desenzanodel Garda.Domenica 18 maggio alla Casa di Riposo è stata organizzatauna festa con spettacolo musicale e rinfresco per gliospiti; inizieranno presto anche i servizi per le gite estive.Il 30 maggio a Brescia al Teatro Sociale c’è stata la recitadi beneficenza “L’Anfitrione” di Molière il cui ricavato èandato all’Associazione bambini cerebrolesi. Ai primi diaprile, nella nostra Sede, c’è stato un interessante incontrocon la popolazione di Chiari e i medici specialisti delleTerme di Trescore: continua il servizio del nostro pulminoper le cure alle Terme che è iniziato a marzo.Si è svolto il soggiorno in Sardegna con un sorprendentegruppo di persone partecipanti e proseguono i turni perIgea-Bellaria, Garda, Ischia e Sicilia.Il presidenteLuciano LeniL’Angelo - giugno 2003


Battesimi24. Riccardo Maria Maifredi25. Matteo Baresi26. Elisa Baroni27. Matteo Faglia28. Giorgio Festa29. Davide Lonati30. Sofia Mazzeo31. Luca Molinari32. Lorenzo Rosa33. Marco Antonio Visconti34. Giulia Arbosti35. Andrea Festa36. Fabiana Fumagalli37. Simone Gozzini38. Sara Gelsomino39. Giulia Bariselli40. Alessandro Barbieri41. Andrea Beltrami42. Andrea Leni43. Letizia Manenti44. Mattia Morandini45. Michel Moretti46. Alessandro Olmi47. Alessandro Boraschi48. Letizia Borgogno49. Samantha Campiti50. Jessica VivaioNatalina Festa25/12/1919 - 24/6/1997Ersilio Lorini14/9/1928 - 8/6/2002Giacomo Fogliata10/12/1946 - 7/6/1993Achille Tenchini10/12/1922 - 6/7/1996Matrimoni7. Jesus Trainini con Ilaria Goffi8. Andrea Ravelli con Claudia Filippini9. Vincenzo Canonizzo con Stefania Baruffa10. Francesco Cefis con Raffaella Fortunato11. Valerio Punzi con Barbara Metelli12. Stefano Buelli con Daniela Vezzoli13. Alessandro Marino con Michela Goffi14. Alan Maffi con Laura Bergamaschi15. Mario Plebani con Silvia Gilberti16. Cristian Zerbini con Stefania Piera Riva17. Andrea Toscano con Federica Tania Cirone18. Renzo Rubagotti con Roberta Baresi19. Valter Facchinetti con Antonella Simoni20. Salvatore Puma con Emanuela TrevisiDefunti39Giambattista Volpi28/7/1966 - 6/7/2000La morte inattesa lasciaun grande vuoto, masarà sempre vivo il tuo ricordo.Marco Lorini1/1/1934 - 15/6/2002“Ricordatemi per il sorriso cheavevo, per l’amicizia e l’amoreche vi ho dato.”48. Maria Pia Ciserchia di anni 6849. Ester Rina Calabria 9050. Gentile Turra 8551. Domenica Cappa 8952. Emilio Ciserchia 7653. Maria Borella 7354. Carmela Savoldi 9455. Mario Gennari 6856. Giulio Gino Ramera 8057. Angelo Natale Verzeletti 8758. Alfredo Piantoni 7259. Dolore Nemes Sossini 7860. Maria Goffi 7161. Aldina Olmi 7662. Angela Di Tommaso 8763. Pierina Grasselli 87Cesare Pedrinelli16/1/1939 - 29/2/1996Francesco Pedrinelli18/11/1910 - 22/7/1982Faustino Pedrinelli18/2/1942 - 24/1/1996Teresina Pedrinelli9/11/1921 - 17/8/1993L’Angelo - giugno 2003

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