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GEOMETRA - COLLEGIO GEOMETRI di GORIZIA

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62007<strong>di</strong>mensione<strong>GEOMETRA</strong>Organo ufficiale delComitato Regionaledei collegi deigeometri delFriuli Venezia GiuliaMensile - Sped. in a.p. 70% - D.C.B. - UD - Direttore responsabile BRUNO RAZZA


In<strong>di</strong>ce4 EDITORIALELe professioni si fanno più giovani<strong>di</strong> Bruno Razza7 COMPETENZE PROFESSIONALIContestata una circolare degli architetti<strong>di</strong> Renzo Fioritti14 TARIFFA PROFESSIONALEAboliti i minimi tariffari: quale tutela per il professionistae il committente?<strong>di</strong> Elio Miani17 CANTIERITerre e rocce da scavo: sono o non sono rifiuti?<strong>di</strong> Antonio Tieghi20 CATASTOCatasto nuovo, problemi vecchi “mission impossible”<strong>di</strong> Bruno Razza26 TOPOGRAFIARiuscito seminario sul funzionamento del sistema GPS<strong>di</strong> Pasquale Bucci30 DIRITTOScioglimento della comunione e <strong>di</strong>visibilità dei beni<strong>di</strong> Antonio Tiso34 ATTIVITÀ DEL <strong>COLLEGIO</strong> DI <strong>GORIZIA</strong>Assemblea dell’Associazione<strong>di</strong> PierGiuseppe Sera35 ATTIVITÀ DEL <strong>COLLEGIO</strong> DI PORDENONEImportante seminario sulla nuova tassazione degli immobili<strong>di</strong> Tiziano Fior36 ATTIVITÀ DEL <strong>COLLEGIO</strong> DI UDINENuova legge regionale, riforma dell’urbanistica e dell’attivitàe<strong>di</strong>lizia del paesaggio<strong>di</strong> Gloria Gobetti<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>6/2007


E<strong>di</strong>torialeLe professioni si fanno più giovaniLe liberalizzazioni attivate dal Governo impongono un reale cambiamentoche passa anche attraverso il rinnovamento della nostra attività professionale<strong>di</strong> Bruno Razza6/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Il <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> DGBruno RazzaQuando è uscito il Decreto Bersani/Visco sulle liberalizzazioni, abbiamotutti gridato allo scandalo, abbiamofatto manifestazioni <strong>di</strong> protesta <strong>di</strong> ognitipo, abbiamo cercato <strong>di</strong> smuovere iltorpore <strong>di</strong> tutti i nostri colleghi affinchési ribellassero ad un modo <strong>di</strong> legiferareche ci sembrava autoritaristicoe violento. Quella normativa, cosìstrana ed innovativa, ci dava l’impressione<strong>di</strong> voler colpire al cuore le nostreattività lavorative ed economiche,per <strong>di</strong>struggerci, per umiliarci, per punirci,cancellando la nostra storia e lanostra consumata esperienza professionale.Poi è passato un po’ <strong>di</strong> tempo,probabilmente il Governo è ancoraincerto sul da farsi e le decisionisulla riforma delle professioni sono inposizione <strong>di</strong> stallo. Probabilmente saràmolto <strong>di</strong>fficile vedere degli sviluppiin tempi brevi, in quanto oggi si parlaancora <strong>di</strong> au<strong>di</strong>zioni, <strong>di</strong> legge quadro,<strong>di</strong> deleghe al governo, <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visionie <strong>di</strong> veti incrociati, ma in realtànon è ancora chiaro come e dovefiniranno le professioni. Credo che sisia aperta una fase <strong>di</strong> riflessione. Oggicoloro che ieri gridavano e puntavanoi pie<strong>di</strong> sembrano più calmi, alcuni<strong>di</strong>cono <strong>di</strong> essere favorevoli alle scelte4governative, altri pur rimanendo contrari,<strong>di</strong>cono <strong>di</strong> vedere delle aperturenella o<strong>di</strong>erna politica; insomma tuttisiamo <strong>di</strong>ventati più riflessivi e menoimpulsivi davanti a questi movimentiche ci riguardano. Una delle categoriepiù bistrattate dalla liberalizzazioneBersaniana, gli avvocati, fino aieri ad<strong>di</strong>tati al pubblico lu<strong>di</strong>brio perle loro esose parcelle e per i loro accor<strong>di</strong>con i clienti, oggi sono can<strong>di</strong>datia sostituire i notai (altra categoriavituperata) per l’autenticazionedegli atti <strong>di</strong> compraven<strong>di</strong>ta degli immobilidal valore catastale inferiore ai100.000 euro.Naturalmente questa straor<strong>di</strong>naria novità,che toglie competenze ai notaiper affidarle agli avvocati, sembra uncontentino o un prezzo da pagare peraver immolato sull’altare dei sacrificila tariffa minima professionale. Probabilmentei notai (che sono a numerochiuso) potranno anche fare a meno<strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> attività, mentre pergli avvocati (che sono oltre 200.000)sarà una notevole fonte <strong>di</strong> lavoro. Siinnesca così una conflittualità tra categorieper le competenze professionalied il governo sembra deciso adsegue a pag. 6


6/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>6andare avanti con questo tipo <strong>di</strong> novità,le quali determinano <strong>di</strong> sicuro ilconcretizzarsi delle riforme nella nostrasocietà.Ma la vera novità nel <strong>di</strong>battito e nelleriflessioni in corso, forse ancora sottovalutatadai massimi sistemi nostri edel mondo politico, è la <strong>di</strong>scesa in pistadei giovani professionisti.Recentemente giovani avvocati, notai,commercialisti, ingegneri ed architetti,si trovano ed escono allo scoperto,riven<strong>di</strong>cando la necessità <strong>di</strong> attivareuna sorta <strong>di</strong> guerra santa contro laconservazione del potere da parte <strong>di</strong>un mondo <strong>di</strong>rigenziale anziano, quasia scatenare la battaglia del partito demografico,<strong>di</strong> fatto un movimento <strong>di</strong>opinione impegnato a <strong>di</strong>fendere ed aproiettare i giovani nelle alte sfere delleprofessioni e della politica. Questigiovani professionisti sono favorevolialla liberalizzazione <strong>di</strong> Bersani (mentreper gli anziani dovrebbero essere contrari),sono favorevoli alla complessivarevisione delle competenze, all’eliminazionedei privilegi dei professionistianziani e chiedono pari opportunità<strong>di</strong> lavoro, anzi maggior possibilità <strong>di</strong>lavoro, garantendo alla società qualità,modernità ed efficienza.Quin<strong>di</strong> si tratta <strong>di</strong> valorizzare i giovaninel mondo delle professioni e dellapolitica, cercando <strong>di</strong> metter fine adun mondo <strong>di</strong> vertice anagraficamenteantico e fossilizzato su storiche convinzioniormai obsolete.Secondo questi giovani professionistiil tipo <strong>di</strong> vertice attuale rimane adogni livello ed in ogni settore, arroccatosu vecchie posizioni, dove evidentementesi fa molta fatica a comprenderee ad apprezzare le innovazioni,nell’innata convinzione che solo“ai miei tempi” si facevano le cosebuone e giuste. Credo che dovremmoconvincerci che questi giovani professionistihanno ragione, non fossealtro per l’entusiasmo e per la caricache una nuova <strong>di</strong>rigenza ringiovanitaovunque nella nostra società, potrebbeportare in ogni attività e <strong>di</strong> sicuro,nel mondo professionale ed in quellopolitico. Per convincerci basta osservarel’irrefrenabile modernizzazionedel nostro lavoro, le novità alle qualici dobbiamo con fatica adeguare, l’obbligatorietàmorale e <strong>di</strong> necessità dellaformazione continua, il doverci manteneresempre al passo con i tempi omeglio, a cercare <strong>di</strong> precederli: dobbiamocercare <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare ogni giornogiovani “dentro” e <strong>di</strong> conservarcicosì. Ce la faremo?Clinton e Blair hanno finito la loroesperienza politica a meno <strong>di</strong> cinquant’anni,uscendo <strong>di</strong> scena da ruoliimportantissimi a livello mon<strong>di</strong>ale,perché le loro società riconosconoserenamente che pur essendo statidei gran<strong>di</strong> personaggi, hanno già datoil massimo <strong>di</strong> quello che potevanodare alla loro causa. Da noi invecenon succede, pare che per meritare<strong>di</strong> essere al vertice <strong>di</strong> qualche cosasi debba necessariamente essere allasoglia della pensione se non ancheoltre, mentre le idee giovani e le forzenuove per poter contare, debbonoaspettare <strong>di</strong> invecchiare. Allora forsechissà che non abbia veramente ragioneBersani quando vuole riformarci finnel profondo delle nostre attività e<strong>di</strong> giovani professionisti che vorrebberocontare <strong>di</strong> più sostituendo coloroche avendo già dato, dovrebbero comeBlair, lasciare il campo al nuovoche avanza.


Competenze professionaliContestata una circolaredegli architettiA seguito <strong>di</strong> una provocatoria circolare dell’Or<strong>di</strong>ne degli Architetti <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne,il Collegio <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne ed il Consiglio Nazionale hanno risposto con fermezzachiarendo la posizione della categoria<strong>di</strong> Renzo FiorittiUn nostro collegaha voluto firmareun progetto <strong>di</strong> unfabbricato multipianoad uso parcheggioauto, cheil Collegio <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne (all’uopo interpellatodallo stesso collega e dall’Ufficio Tecnicodel Comune interessato) aveva chiaramenteaffermato trattarsi <strong>di</strong> un’operaal <strong>di</strong> sopra delle competenze del Geometra.Con il pretesto del corretto ricorso alT.A.R., per l’annullamento della concessionee<strong>di</strong>lizia rilasciata dal Comune,il Presidente dell’Or<strong>di</strong>ne degli Architetti<strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne ha inviato ai R.U.P. ed ai componentidelle Commissione E<strong>di</strong>lizie delleamministrazioni comunali della provincia<strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, oltre ai Presidenti degli Or<strong>di</strong>nied a <strong>di</strong>versi Enti della provincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>nela seguente comunicazione:“Oggetto: competenzeprofessionaliDi recente quest’Or<strong>di</strong>ne è stato costretto a<strong>di</strong>ntervenire decisamente in ricorso avanti alT.A.R. Friuli - Venezia Giulia per l’annullamento<strong>di</strong> una concessione rilasciata da unComune avente per oggetto la realizzazione<strong>di</strong> locali commerciali e parcheggi multipiano,atto progettuale firmato da un geometrain palese violazione dei limiti <strong>di</strong> competenzadell’art. 16 R.D. 274/1929.E’ stata riconosciuta la mancata competenza<strong>di</strong> un tecnico <strong>di</strong>plomato a re<strong>di</strong>gere ilsegue a pag. 8<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>76/2007


progetto del complesso, sia per la <strong>di</strong>mensionein cubatura, che per l’entità economica,che per la presenza <strong>di</strong> vincoli ambientali,precisando che il <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> competenzanon era sanato dal fatto che il professionistasi fosse avvalso, per il calcolo dellestrutture in cemento armato, <strong>di</strong> professionalitàcompetenti.Nella <strong>di</strong>atriba sulle competenze, l’Or<strong>di</strong>nedegli Architetti, P.P. e C. della provincia <strong>di</strong>U<strong>di</strong>ne ha sempre interpretato con un criterio<strong>di</strong> equità professionale in modo elasticoil sopra citato art. 274 interessando, per casidubbi, l’apposita Commissione Interprofessionalenell’ambito della quale, da oltre<strong>di</strong>eci anni, si valutano le situazioni dubbie.Recentemente, tuttavia, vi è stata unarecrudescenza nell’assumere responsabilitàprogettuali che esulano dall’equo regime<strong>di</strong> competenza da parte <strong>di</strong> ogni categoriaprofessionale.Negli ultimi tempi, sul tema delle competenze,si sono avute determinazioni da partedegli Organi preposti tendenti a renderemaggiore chiarezza su un tema <strong>di</strong> per séintricato, che peraltro dovrà essere chiaritoalla luce della equipollenza <strong>di</strong> titoli e <strong>di</strong>competenze volute dal Regolamento Europeo.Cre<strong>di</strong>amo sia quin<strong>di</strong> opportuno trasmetteregli estremi ed i contenuti <strong>di</strong> alcunedecisioni al fine <strong>di</strong> agevolare l’assunzione<strong>di</strong> una corretta responsabilità professionale.”Di seguito sono state riportate alcune cosiddette“Determinazioni” che in realtànon sono altro che sentenze sulle competenze(naturalmente la nota riporta soltantoquelle contro i Geometri, mentrece ne sono altrettante se non <strong>di</strong> più, favorevoliai Geometri), senza assolutamentesottolineare che ogni sentenza riguarda ilsingolo episo<strong>di</strong>o e dunque, fa storia a se,essendo la causa riferita al caso specificoe non alla generalità dei casi.La lettera così conclude:“Riteniamo che questa comunicazione portiun minimo <strong>di</strong> chiarezza ad Amministratorie Tecnici sottoposti ad un gravame<strong>di</strong> responsabilità civile e patrimonialequalora essi non ottemperino alla verificaobbligatoria delle competenze professeguea pag. 10<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>6/20078


6/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>sionali. (cfr. Determinazione n. 4 e Determinazionen. 8).Da ultimo, pur convinti che ogni Or<strong>di</strong>ne eCollegio deve operare in modo tale da evitareeccessi da parte dei propri iscritti, si riba<strong>di</strong>scela volontà <strong>di</strong> mantenere l’atteggiamentocollaborativo con le professioni tecnichenel Friuli – Venezia Giulia che damolto tempo ha prodotto un sereno regime<strong>di</strong> autoregolazione con la creazione dellaCommissione Interprofessionale.”Quin<strong>di</strong> dopo aver interpellato il ConsiglioNazionale dei Geometri, che prontamenteha incaricato per una qualificataconsulenza uno stu<strong>di</strong>o legale specialistico<strong>di</strong> Roma, il Collegio <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne hainviato per conoscenza a tutti i sindaci,R.U.P. e componenti le Commissioni E<strong>di</strong>liziedei Comuni della provincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne,oltre a tutti gli Or<strong>di</strong>ni ed enti a cui erastata inviata la contestata circolare degliArchitetti, copia della <strong>di</strong>ffida del ConsiglioNazionale al Presidente dell’Or<strong>di</strong>nedegli Architetti <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne con la seguentelettera accompagnatoria:“A riscontro della nota Prot. 6621/K del09.03.2007 inviata dal Presidente dell’Or<strong>di</strong>nedegli Architetti, Pianificatori e Conservatoridella Provincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, alle S.V.10in in<strong>di</strong>rizzo, avente ad oggetto “competenzeprofessionali”, si trasmette in allegato, peropportuna conoscenza, la <strong>di</strong>ffida del ConsiglioNazionale Geometri, inviata all’Or<strong>di</strong>nedegli Architetti sopraccitato.Certi che il buon senso e l’interpretazioneevolutiva dell’in<strong>di</strong>cazione legislativa <strong>di</strong>“modesta costruzione”, da sempre utilizzatidai responsabili comunali e le puntualizzazioniesposte dal Consiglio NazionaleGeometri, possano aver fatto rientrare idubbi e la confusione creata dalla comunicazionedell’Or<strong>di</strong>ne degli Architetti summenzionata.Ricor<strong>di</strong>amo che rimane a <strong>di</strong>sposizione laCommissione Interprofessionale, formatadai Presidenti degli Or<strong>di</strong>ni degli Architetti,Ingegneri, Geologi, Dottori Agronomi edei Collegi dei Geometri, Periti Industrialie Periti Agrari della Provincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne,con sede c/o il Collegio dei Geometri dellaProvincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne in Via Grazzano 5/B,alla quale rivolgersi per chiedere un pareresu eventuali casi dubbi.Comunque, questo Collegio resta a <strong>di</strong>sposizioneper eventuali ulteriori chiarimenti.”Il Consiglio Nazionale a firma del Presidentegeom. Piero Panunzi così ha scrittoall’Or<strong>di</strong>ne degli Architetti PianificatoriPaesaggisti e Conservatori della provincia<strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne:“Questo Consiglio ha ricevuto in copia dalCollegio Provinciale dei Geometri dellaProvincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne una nota – a firma delPresidente <strong>di</strong> cod. spett.le Or<strong>di</strong>ne in<strong>di</strong>rizzataai RUP ed alle Commissioni E<strong>di</strong>lizie<strong>di</strong> tutti i Comuni della Provincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>nee p.c. a <strong>di</strong>versi Or<strong>di</strong>ni ed Enti – contenenten. 13 cosiddette “determinazioni”, che altronon sono che sentenze dei Giu<strong>di</strong>ci Amministrativie della Suprema Corte – ovvero,in soli due casi, decreti presidenzialio schemi <strong>di</strong> decreti non ancora approvaseguea pag. 12


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>ti – che, elencate senza alcun criterio logico– sistematico, si sono pronunciate sullacompetenza dei tecnici laureati e non, conparticolare riferimento alla “incompetenza”dei geometri.Tale elencazione è preceduta dal riferimentoad una decisione del TAR Friuli che nega lacompetenza dei geometri e che appare correttanella sostanza, stante l’entità dell’operain <strong>di</strong>scussione, nonché da un’autoattestazione<strong>di</strong> equità dei criteri <strong>di</strong> stima adottatida cod. Or<strong>di</strong>ne nel decidere casi attinentialla questione, ed è eseguita da unapersonalissima considerazione sull’utilitàdella nota al fine <strong>di</strong> apportare chiarimenti,con un non troppo velato collegamentoalla responsabilità civile e patrimoniale <strong>di</strong>Amministrazioni e Tecnici qualora non siattenessero, nell’esaminare progetti, ai contenutidella nota stessa.Questo Consiglio ha ritenuto dover intervenire,sottolineando come l’auspicata chiarezzache con essa si intendeva dare, si risolve,al contrario, in una forte e malcelatapressione che, ben lungi dal <strong>di</strong>rimere dubbi,ingenera, invece, confusione e <strong>di</strong> imbarazzo,facendo presagire comportamentidei tecnici cui è rivolta fuorviati e conseguentialla caotica, quanto assolutamenteparziale ed inaccettabile, formulazionedelle “determinazioni”, che da un lato attengonoesclusivamente a fattispecie – peraltronon riportate – in cui palesementei geometri non avevano competenza, dall’altrosi risolvono nell’affermazione <strong>di</strong> unpreteso generalizzato obbligo dei tecnici <strong>di</strong>espressamente motivare, sempre e comunque,la competenza dei geometri, riconosciutaa seguito dell’approvazione da parteloro <strong>di</strong> progetti da questi redatti, obbligoche va, invece, limitato – a tutto concedere– ai casi <strong>di</strong> dubbia attribuzione <strong>di</strong>competenza.Il contenuto della nota in questione, ben lontanodal fornire una <strong>di</strong>samina puntuale,completa ed obiettiva sull’argomento, è oltretuttoin stridente contrasto con l’affermazionein essa rinvenibile secondo cui “ogniOr<strong>di</strong>ne e Collegio deve operare in modo taleda evitare eccessi dei propri iscritti”, affermazioneassolutamente da con<strong>di</strong>videre,ma <strong>di</strong>sattesa proprio dall’Or<strong>di</strong>ne cui si rivolge,che ha incentivato i propri iscritti asostenere un regime <strong>di</strong> competenza <strong>di</strong>versoda quello <strong>di</strong>sciplinato dalla normativa<strong>di</strong> settore e dalla giurisprudenza, collegatoa “determinazioni” che tracciano un quadroconfuso e partigiano.Questo Consiglio, che invece è certo che idestinatari della nota opereranno in assolutaobiettività e competenza, per cui apparesuperfluo che si addentri in una benpiù completa <strong>di</strong>samina della delicata questione,stigmatizza il comportamento <strong>di</strong> cod.Or<strong>di</strong>ne che si è arrogato poteri che non ha,con buona pace “dei criteri <strong>di</strong> equità” checon orgoglio ostenta, e loDIFFIDAdal <strong>di</strong>vulgare pareri, note e quant’altro possainterferire con gli interessi <strong>di</strong> altre Categoriealle quali dovrà dar conto del propriooperato.”Con questo riteniamo <strong>di</strong> aver datoun’adeguata risposta alla circolare sopracitata ed ora confi<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> poter riprendereil cammino della collaborazionecon tutte le altre categorie professionalitecniche e <strong>di</strong> poter operare serenamentenell’ambito della CommissioneInterprofessionale, dove si può e si deve<strong>di</strong>scutere obiettivamente sui casi importantie dubbi della nostra e<strong>di</strong>lizia.Naturalmente nel possibile confronto trale <strong>di</strong>verse realtà tecniche o<strong>di</strong>erne, si deveanche tenere in debito conto il notevolesforzo <strong>di</strong> acculturamento che la nostracategoria sta effettuando in materia,non ultimi i corsi sull’antisismica, che ha6/200712


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>visto attivi protagonisti oltre 550 geometridella regione, <strong>di</strong> cui quasi 450 dellaprovincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne.Questa è la risposta più concreta che possiamodare per mantenere la professionalitàche ha sempre contrad<strong>di</strong>stinto lanostra Categoria, la quale come sempre,anche oggi, è in grado <strong>di</strong> rispondere allenecessità del citta<strong>di</strong>no, con prestazioni<strong>di</strong> competenza e <strong>di</strong> qualità.


Tariffa professionaleAboliti i minimi tariffari: quale tutelaper il professionista e il committente?Considerazioni sugli orientamenti e sulle nostre nuove modalità operative<strong>di</strong> Elio MianiElio MianiSiamo quasi ad un anno dall’emanazionedel cosiddetto “Pacchetto Bersani”(decreto del 4 luglio 2006, coor<strong>di</strong>natocon la legge <strong>di</strong> conversione del 4 agosto2006 n. 248) che, con l’abolizione inparticolare dell’obbligatorietà <strong>di</strong> tariffefisse minime, ha indubbiamente mo<strong>di</strong>ficatoil metodo <strong>di</strong> valutazione dellanostra attività professionale.Recentemente inoltre, l’Autorità <strong>di</strong> vigilanzasui contratti pubblici ha definitivamentechiarito con una determinazione(la n. 4 del 2007), che l’abrogazionedei minimi tariffari si applica ancheagli affidamenti <strong>di</strong>sciplinati dal Dlgs163/2006 (Co<strong>di</strong>ce degli appalti) e, pertanto,non sono più obbligatori i compensi<strong>di</strong> cui al D.M. 04.04.2001, conla conseguente soglia del ribasso massimodel 20% previsto dal comma 12bisdell’art. 4 della Legge 155/1989.L’adeguamento del nostro Co<strong>di</strong>ceDeontologico, nello scorso novembre,alla Legge 248/2006 pur avendo giàanticipato <strong>di</strong>versi contenuti sulle liberalizzazionie sulla pubblicità, è stato6/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>14


criticato e non è stato giu<strong>di</strong>cato ancoraadeguato dall’Autorità Garante dellaConcorrenza e del Mercato in unariunione del 22 marzo 2007.Ci si trova, pertanto, <strong>di</strong> fronte ad unasituazione che, seppur prevista e preve<strong>di</strong>bile,crea comunque una profondasensazione <strong>di</strong> incertezza sul comportamentoda tenersi nei confronti dellanostra committenza.Per tutte le prestazioni espletate dopoil 5 agosto 2006, viene comunquemeno la possibilità <strong>di</strong> poter richiedereil visto della parcella al Collegio pertutti quegli incarichi che, nel linguaggiotecnico-bancario, si definiscono “insofferenza” e, pertanto, viene preclusala possibilità <strong>di</strong> richiedere al giu<strong>di</strong>ce il“decreto ingiuntivo”.Crollano pertanto i riferimenti ai qualici eravamo abituati sin dall’inizio dellanostra libera professione ed è quin<strong>di</strong>necessario rideterminare una base<strong>di</strong> riferimento che, oltre ai parametrieconomici, comprenda specificatamenteanche le caratteristiche prestazionalicollegate, che garantiscanol’esecuzione <strong>di</strong> un prodotto professionale<strong>di</strong> qualità.Agganciandomi a quanto già scritto alcunimesi fa, non posso che rimarcarela necessità per il professionista (nell’interesseproprio ma anche per doverosorispetto ai principi <strong>di</strong> trasparenzae chiarezza verso il committente), <strong>di</strong>sottoscrivere un <strong>di</strong>sciplinare d’incaricoche elenchi in modo chiaro le prestazionirichieste, i relativi importi corrispondentie le modalità <strong>di</strong> pagamento,limitando al massimo i riman<strong>di</strong> a tariffe<strong>di</strong> riferimento e, nel caso ciò sia fatto,circoscrivendolo alle sole prestazioni <strong>di</strong><strong>di</strong>fficile quantificazione iniziale.segue a pag. 16<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>In una recente riunione del ComitatoRistretto Tariffa del Consiglio Nazionale,è stato deciso <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporreun “manuale prestazionale” qualificanteper le singole attività professionali,il quale <strong>di</strong> fronte ad un probabile scenario<strong>di</strong> totale mancanza <strong>di</strong> parametrieconomici (con una consentita forma<strong>di</strong> pubblicità che possa unicamente farriferimento al prezzo e non alle qualitàdei lavori), deve poter in<strong>di</strong>viduare nellaprestazione minima <strong>di</strong> qualità l’unicoelemento che costituisca validamenteuna trasparentesalvaguar<strong>di</strong>adel lavoro professionale.Il lavoro che ilComitato, <strong>di</strong>cui faccio parteunitamentead altri settecolleghi, si èripromesso <strong>di</strong>portare a compimento,nonè certamentené semplicené agevole.Come noto,i lavori e gliincarichi chevengono affidatiai geometri sono tanti, complessie spesso estremamente variegati, perquesto ogni suggerimento o in<strong>di</strong>cazione,anche elaborata all’interno delle singolecommissioni provinciali, è sempreben accetta e tutti i contributi vali<strong>di</strong>potranno certamente essere portatiall’attenzione del Comitato perle successive determinazioni a livellonazionale.Per poter attivare lo stu<strong>di</strong>o dell’in<strong>di</strong>viduazionedei parametri economici eprestazionali necessari, sono stati in<strong>di</strong>viduatii seguenti ambiti, all’internodei quali in<strong>di</strong>care le singole prestazioni:e<strong>di</strong>lizia pubblica – e<strong>di</strong>lizia privata– rilievi topografici e catasto – ambitoestimativo – sicurezza – successioni e<strong>di</strong>visioni – espropri – consulenze varie(compraven<strong>di</strong>ta e legali) – gestionebeni – amministrazione <strong>di</strong> condomini– tributi e fiscale – prevenzioneincen<strong>di</strong> – risparmio energetico – arbitratie consulenze giu<strong>di</strong>ziarie – consulenzeagrarie emiglioramentifon<strong>di</strong>ari.Certamentequesto “manualeprestazionale”,chesi spera possaessere definitoed approvatoentro l’anno,non potrà essereesaustivoma <strong>di</strong> sicuro,costituirà unvalido riferimentoper noie per la nostracommittenza.In questo modo,nella figura del geometra libero professionistatutti i nostri potenziali clientipotranno riconoscere la serietà deltecnico e la qualità delle prestazioni <strong>di</strong>cui hanno bisogno.Naturalmente, operando così con trasparenzae competenza, aggiornandocinel nostro lavoro attraverso la formazionecontinua, potremmo essere retribuiticon il giusto compenso rapportatoalla qualità della prestazione.6/200716


CantieriTerre e rocce da scavo:sono o non sono rifiuti?Utilizzo delle terre e rocce da scavo<strong>di</strong> Antonio TieghiNelle varie peregrinazionisu rivistee siti web cheil nostro aggiornamentoci portaa fare, a prescinderedalla formazione continua, ogni tantosi trovano degli argomenti che puravendo dei risvolti importanti per la nostraprofessione non vengono sufficientementefocalizzati, anche perché <strong>di</strong>spersinei meandri delle numerosissimeleggi, che nonostante le lamentele delnostro premier sulla scarsa produttivitàdel parlamento, vengono continuamenteemanate.Tra queste, anche su sollecitazione <strong>di</strong> alcuneimprese che si sono trovate in <strong>di</strong>fficoltàsull’argomento, ho potuto focalizzarela presenza dell’art. 186 all’internodel d. lgs. 152/2006 che parla <strong>di</strong> “Normein materia ambientale - Stralcio - Gestionedei rifiuti e bonifica dei siti inquinati”,argomento che in prima battuta non hoapprofon<strong>di</strong>to, in quanto non lo ritenevopertinente con la nostra normale attivitàprofessionale.Invece l’art. 186 recita: “le terre e rocce dascavo, anche <strong>di</strong> gallerie, ed i residui dellalavorazione della pietra destinate all’effettivoutilizzo per rinterri, riempimenti, rilevatie macinati non costituiscono rifiutie sono, perciò, esclusi dall’ambito <strong>di</strong> applicazionedella parte quarta del presentedecreto solo nel caso in cui, anche quandocontaminati, durante il ciclo produttivo,da sostanze inquinanti derivanti dalleattività <strong>di</strong> escavazione, perforazione ecostruzione siano utilizzati, senza trasformazionipreliminari, secondo le modalitàpreviste nel progetto sottoposto a valutazione<strong>di</strong> impatto ambientale ovvero, qualorail progetto non sia sottoposto a valutazione<strong>di</strong> impatto ambientale, secondo le modalitàpreviste nel progetto approvato dall’autoritàamministrativa competente, oveciò sia espressamente previsto, previo pare-segue a pag. 18<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>176/2007


e delle Agenzie regionali e delle Provinceautonome per la protezione dell’ambiente,sempreché la composizione me<strong>di</strong>a dell’interamassa non presenti una concentrazione<strong>di</strong> inquinanti superiore ai limiti massimiprevisti dalle norme vigenti e dal decreto<strong>di</strong> cui al comma 2.”Mi scuso se ho riportato integralmenteil primo comma dell’articolo 186, tralasciandocomunque i commi successivi,ma cercare <strong>di</strong> farne una sintesi nonavrebbe evidenziato nella sua interezzail problema.L’utilizzo delle terre e rocce da scavocome NON RIFIUTO comporta notevoli<strong>di</strong>fficoltà e nel maggior numero deicasi che fin’ora si sono presentati, sia inprogettazione che nei capitolati dei lavoriche prevedono scavi, anche piccolie sbancamenti, con materiale <strong>di</strong> risultada non riutilizzare in loco ma da reimpiegarealtrove, stanno mettendo in <strong>di</strong>fficoltàle imprese esecutrici che volesseroriutilizzare o cedere il materiale qualoranon fosse inquinato e idoneo ad unaqualche forma <strong>di</strong> utilizzo.Per lavori non soggetti a VIA (valutazione<strong>di</strong> impatto ambientale) è necessarioche il progetto che va in approvazionealla autorità competente prevedaespressamente la forma e modalità <strong>di</strong>impiego del materiale <strong>di</strong> risulta e che iltutto abbia un formale parere favorevoledell’ARPA.Stante così le cose ed assistendo a casi <strong>di</strong>notevole criticità, da qui in avanti, i colleghipotranno dare una grossa mano considerandoin progettazione la impiegabilitào meno dei materiali in parola.È utile precisare inoltre che l’articolo 1866/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>18


definisce (per i materiali <strong>di</strong> cui al comma1 che si intende per effettivo utilizzoper rinterri, riempimenti, rilevati e macinati)anche la destinazione progettualmenteprevista a <strong>di</strong>fferenti cicli <strong>di</strong> produzioneindustriale.Definisce inoltre il riempimento dellecave coltivate, oppure la ricollocazionein altro sito, a qualsiasi titolo autorizzatadall’autorità amministrativa competente,qualora ciò sia espressamente previsto,previo, (ove il relativo progetto nonsia sottoposto a valutazione <strong>di</strong> impattoambientale), parere delle Agenzie regionaliper la protezione dell’ambiente.Il tutto a con<strong>di</strong>zione che siano rispettatii limiti <strong>di</strong> cui al comma 3 e la ricollocazionesia effettuata secondo modalitàprogettuali <strong>di</strong> rimodellazione ambientaledel territorio interessato.Nel caso in cui non sia possibile l’imme<strong>di</strong>atoriutilizzo del materiale <strong>di</strong> scavo, dovràanche essere in<strong>di</strong>cato il sito <strong>di</strong> depositodel materiale stesso, il quantitativo,la tipologia del materiale ed all’atto delriutilizzo, la richiesta dovrà essere integratacon quanto previsto ai commi 6 e7 dell’art. 186. Il riutilizzo dovrà avvenireentro sei mesi dall’avvenuto deposito,salvo proroga su istanza motivatadell’interessato.In caso contrario le rocce e il terreno devonoessere gestiti come rifiuti.<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>


cora l’Amministrazione Catastale non sirendesse <strong>di</strong>sponibile a trasferirsi nei localinuovi.Ho capito così come può essere farraginosaed inconcludente la burocrazia dellapubblica amministrazione, ma nonostanteciò credo che in questa occasionesi sia superata ogni ragionevole comprensione.Prima l’Amministrazione doveva recepirela proposta del Comune, accettando omeno le proposte avanzate, poi si dovevanosottoscrivere convenzioni ed accor<strong>di</strong>,poi valutare la sistemazione logistica,stu<strong>di</strong>are l’arredamento, verificare le impiantistiche,fare i progetti, le istanze ele gare d’appalto, commissionare gli interventie<strong>di</strong>lizi, i collegamenti alle reti efinalmente, fare il trasloco.Cose da qualche mese (<strong>di</strong>rete Voi lettoriche siete tecnici esperti nelle costruzioni,negli appalti, nell’esecuzione dei lavorie nelle pratiche e<strong>di</strong>lizie comunali ecatastali, ecc.) invece no!Tra rimpalli <strong>di</strong> competenze locali e centrali,tra balletti <strong>di</strong> responsabilità e terminida rispettare per le procedure, sembravaproprio <strong>di</strong> trovarsi davanti ad una“mission impossible”.Ho avuto l’occasione <strong>di</strong> parlare con ilDirettore Generale dell’argomento perla prima volta, nel maggio del 2005 el’inaugurazione è avvenuta alla fine delmaggio 2007, ma so per certo che corrispondenzeed altre attività per far decollarel’iniziativa, erano già partite moltoprima.Certamente i miei interventi a Roma nonsono stati in nessun caso risolutivi, mahanno rappresentato, assieme ai ripetutiappelli dei Geometri del mandamento<strong>di</strong> Monfalcone e dell’intero Collegiodei Geometri <strong>di</strong> Gorizia, un piccolo conseguea pag. 22<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>


tributo della nostra categoria che ha <strong>di</strong>mostratola volontà <strong>di</strong> cercare <strong>di</strong> aiutarel’Agenzia del Territorio a migliorare lastruttura catastale ed a concorrere fattivamenteal miglioramento del servizioche l’Ufficio deve fornire all’utenza tecnicaed a quella privata.Bene, ora non parliamone più e guar<strong>di</strong>amoavanti.Assieme agli amici Bepi Sera (presidentedel Collegio dei Geometri <strong>di</strong> Gorizia)ed a Tullio Deiuri (segretario dello stessoCollegio) abbiamo visitato sia l’UfficioTavolare che quello Catastale.Del Tavolare vi racconterò un’altra volta,oggi parliamo del Catasto.E’ nota a tutti l’importanza <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>sporre,nello stesso palazzo, dell’Ufficiodel Catasto Fon<strong>di</strong>ario e dell’Ufficio Tavolare.Sul modello del Trentino Alto A<strong>di</strong>ge, questasistemazione logistica in ogni mandamento,permette una straor<strong>di</strong>naria ottimizzazionedelle operazioni relativeai due Uffici, sia per quanto riguarda leoperazioni da eseguire tra <strong>di</strong> loro “internamente”,che per gli accessi ed il lavorodell’utenza esterna, dove il funzionaleinterfacciamento dei dati e delle procedure,fornisce un enorme aiuto ai Geometri,ai tecnici in generale, ai <strong>di</strong>pendentied al pubblico.Però, affinché queste belle considerazionitrovino un effettivo riscontro sul luogo,è necessario che le strutture siano adeguatealla bisogna e, purtroppo, ancoranon ci siamo.Semplicemente l’Amministrazione Catastalesi è oggi accontentata <strong>di</strong> trasferireil vecchio Ufficio nel nuovo, trasferendovianche i vecchi problemi per cui,le novità e le bellezze da raccontare sonoben poche.Certamente lo spazio è maggiore <strong>di</strong> primae l’ambiente è più salubre e luminoso (eci mancherebbe), ma l’utenza si trova ancoraspaesata. Entrando nel grande stanzone,vi si trova centralmente una bellaserie <strong>di</strong> se<strong>di</strong>e, dove si può attendere piùcomodamente il proprio turno e questoè un progresso, ma apparentemente sembra<strong>di</strong> essere dal me<strong>di</strong>co condotto.In realtà non ci sono scrivanie, tavoli esegue a pag. 24<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Pubblico e tecnici in attesa (adesso ci sono almeno le se<strong>di</strong>e)6/200722


Gli spazi dell’ufficio tavolare<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>banconi adeguati per fornire e ricevere iservizi catastali, le postazioni dei <strong>di</strong>pendentisono del tutto anonime e forse anchemal combinate.Il grande spazio a <strong>di</strong>sposizione è <strong>di</strong>spersivo,sottoutilizzato e non è sfruttato conun arredamento adeguato e per sorridereun po’, vi <strong>di</strong>co anche che non c’è iltelefono.Non <strong>di</strong>speriamo…., sono cose che si possonorisolvere, ma quando? Probabilmenteè solo questione <strong>di</strong> tempo, ma quanto?Speriamo non si tratti <strong>di</strong> altri due anni,sarebbe veramente troppo.E poi, mi pareva <strong>di</strong> aver capito che perrendere un servizio completo al mandamentoed anche nell’ottica del decentramentodelle funzioni catastali, avremmodovuto vedere fin da subito nel nuovo Ufficiocatastale <strong>di</strong> Monfalcone anche il Catastodei Fabbricati <strong>di</strong> competenza, delquale invece non c’è ancora traccia.E poi, certamente i <strong>di</strong>eci <strong>di</strong>pendenti inservizio, senza tecnici, senza ricambi esenza un capo ufficio a tempo pieno, nonpossono essere sufficienti per sod<strong>di</strong>sfarele esigenze <strong>di</strong> un Ufficio, che rappresentail maggior carico <strong>di</strong> lavoro ed il più grandebacino <strong>di</strong> utenza, tra tutti gli altri Ufficipresenti nella provincia.Il Direttore Regionale dell’Agenzia delTerritorio Ing. Giorgio LiVigni, tra qualchegiorno andrà in pensione e da questepagine lo salutiamo con grande rispettoed affetto, sia per il suo impegno che perla sua <strong>di</strong>sponibilità, profuse con convinzionenel Catasto, in questi anni <strong>di</strong> suapresenza tra <strong>di</strong> noi.Molte cose sono state fatte e molti miglioramentisono avvenuti in ambito catastale,ma dalle nostre parti, storicamente ilpersonale catastale è sempre stato sotto<strong>di</strong>mensionatoed è, secondo me, il problemapiù grave da tanti anni irrisolto (nonsolo a Monfalcone ma anche nelle altrese<strong>di</strong>) che sicuramente andrebbe affrontatocon altra determinazione rispetto aciò che è stato fatto fin ora.Speriamo che il successore dell’Ing. Li-Vigni ce la faccia, altrimenti tutto l’impegnonostro e <strong>di</strong> chi ci tiene al Catastosarà, ancora una volta, vano.6/200724


Errata corrigeLa Redazione ha verificato che nel Quaderno <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento allegato al numero 4 <strong>di</strong> Dimensione Geometra<strong>di</strong> quest’anno, sono presenti alcune imprecisioni.In particolare l’area del Comune <strong>di</strong> Basiliano è stata erroneamente inserita come pertinenza del polo catastalecentrale <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, mentre in realtà fa parte del polo catastale <strong>di</strong> Codroipo.Pertanto la mappa qui sotto pubblicata va a sostituire quella <strong>di</strong> pagina 3 del Quaderno suddetto.In base alla nota del <strong>di</strong>rettore regionale dell’agenzia del territorio datata 29 <strong>di</strong>cembre 2006 prot. n. 7371 peralcuni comuni dell’area tavolare è variata l’ubicazione circoscrizionale degli uffici del catasto fon<strong>di</strong>ario.Si tratta dei comuni <strong>di</strong> Malborghetto-Valbruna, Pontebba e Tarvisio, per i quali l’ufficio del catasto fon<strong>di</strong>arionon si trova più a Gorizia, ma è stato trasferito a U<strong>di</strong>ne a partire dalla fine del mese <strong>di</strong> gennaio 2007.6/2007<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>


TopografiaRiuscito seminariosul funzionamento del sistema GPSIl 16 maggio 2007 si è tenuto a Marina Lepanto (Monfalcone) il seminarioorganizzato dal Comitato Regionale assieme alla Leica Geosystems<strong>di</strong> Pasquale BucciPasquale BucciGrande successo <strong>di</strong> partecipazione ha incontratoil seminario formativo organizzatodal Comitato Regionale dei Collegidei Geometri del Friuli Venezia Giulia,in collaborazione con la LEICA Geosystems.La riunione si è tenuta nella sala convegnidel nuovo approdo turistico <strong>di</strong> “MarinaLepanto” a Monfalcone, con il tema:“I sistemi <strong>di</strong> posizionamento satellitare nellaRegione Friuli Venezia Giulia”.La Leica fa parte delle società accre<strong>di</strong>tatedal Consiglio Nazionale dei Geometrial fine <strong>di</strong> erogare alcuni servizi <strong>di</strong> formazione,supporto al tirocinio ed aggiornamentoprofessionale qualificato nell’ambitodella misura topografica e del rilievotopografico. Analogamente a quantogià avvenuto in altre regioni d’Italia, haproposto, a vantaggio dei colleghi geometridella nostra regione, questo seminarioinformativo sui principi e le tecniched’impiego del GPS sia in abito topograficoche catastale.La riunione, presieduta dal geom. TizianoFior Presidente del Collegio <strong>di</strong> Pordenonee del Comitato Regionale dei Geometri,affiancato dal Geom. Mario Mocarini(funzionario Leica), ha visto anche lapartecipazione del Direttore dell’AgenziaRegionale del Territorio Ing. GiorgioLiVigni, che oltre a portare i saluti dell’amministrazioneche rappresenta, hapermesso al geom. Stefano Miani del Ca-6/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>26


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Il tavolo dei relatori durante l’intervento dell’ingegner Giorgio LiVignitasto <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, <strong>di</strong> rendere un’interessanterelazione sulle applicazioni del GPS negliatti <strong>di</strong> aggiornamento catastale.Infatti, la sua vasta esperienza nel campotopografico, implementata già da alcunianni anche nell’uso del GPS in ambitocatastale, gli ha consentito <strong>di</strong> relazionarein modo chiaro ed esaustivo tantoche la folta platea <strong>di</strong> tecnici presenti,ha potuto apprezzare la spe<strong>di</strong>tività ela semplicità applicativa del sistema <strong>di</strong>posizionamento satellitare anche nell’aggiornamentocatastale eseguito conle procedure Pregeo.Particolarmente interessanti sono statianche gli altri interventi e le relazionidei funzionari Leica:In particolare, il Geom. Secchia ha relazionatosul “posizionamento con tecnichesatellitari nella Regione F.V.G.”, seguitoda un altro importante argomento qualequello dei “Principi <strong>di</strong> funzionamentodelle stazioni GPS regionali”; Il Geom. Viscomi,inoltre, ha illustrato le “Tecniched’impiego del GPS negli atti <strong>di</strong> aggiornamentocatastale”.Le relazioni rese dai tecnici Leica e dalGeom. Miani dell’Agenzia del Territorio<strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, hanno evidenziato l’importanza,in ambito topografico e catastale,della presenza delle stazioni permanentiGPS installate dalla Regione Friuli VeneziaGiulia sul nostro territorio. Infatti ,la loro installazione, permette ora <strong>di</strong> utilizzareil GPS con un solo ricevitore, siain real-time che in post procession, ottenendorisultati <strong>di</strong> precisione planimetricaed altimetrica eccezionali, anche anotevoli <strong>di</strong>stanze dalla stazione permanente,risultati questi, non ipotizzabilisoltanto qualche anno fa.Con ciò, non va sottovalutata ancora, lasensibile riduzione della spesa economicanecessaria per l’acquisto dell’attrezzaturache oggi è a <strong>di</strong>sposizione sul mercato,elemento questo, non <strong>di</strong> poca importanzaper l’economia gestionale ed operativadei nostri stu<strong>di</strong> professionali.In ogni caso la nostra stazione totale nonva in pensione; infatti, non sempre è possibilerilevare tutto con il GPS, sopratutseguea pag. 28276/2007


La sala durante il seminarioto in presenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici alti e vicini, foltavegetazione, terreni con particolare pen<strong>di</strong>o,ecc.. Pertanto il GPS è senz’altro unvalido strumento per il nostro lavoro, nonancora l’unico ma può essere affiancatoalla nostra stazione totale che mantienesempre la sua insostituibile valenza.Ormai, sul mercato, sono reperibili numerosiesempi <strong>di</strong> stazioni totali implementateanche con il ricevitore GPS;strumentazioni queste, <strong>di</strong> elevate capacitàe precisione in grado, se motorizzate,<strong>di</strong> essere utilizzate anche da un solooperatore. Momento atteso e sostanzialedel seminario, sono state le provepratiche <strong>di</strong> utilizzo della strumentazioneGPS, attuate dai partecipanti, sulvasto piazzale a <strong>di</strong>sposizione antistante6/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>28L’intervento del geom. Mario Mocarini


la sala convegni <strong>di</strong> Marina Lepanto. Sisono formati quattro gran<strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong>colleghi che, per un paio d’ore, assiemead un funzionario LEICA hanno provatoad eseguire misurazioni simulate <strong>di</strong>punti determinati o casuali, me<strong>di</strong>antel’utilizzo del GPS con il collegamentoalle stazioni permanenti della Regione,provando anche le tecniche <strong>di</strong> tracciamentoin campagna e l’assunzione deidati grezzi generati dallo strumento, dainserire nel libretto delle misure in ambitocatastale Pregeo.Infine va rilevato che la grande affluenzaal seminario da parte dei nostri colleghiarrivati da tutta la Regione, <strong>di</strong>mostrauna volta <strong>di</strong> più, quale sensibilità edattenzione i geometri rivolgono ai tantiaggiornamenti ed innovazioni tecnicostrumentaliche si susseguono costantementein questi ultimi anni.Evidentemente la nostra categoria hacompreso ed intende utilizzare con semprepiù crescente interesse la necessitàdella formazione continua obbligatoria,nella quale merita investire il propriotempo e la propria <strong>di</strong>sponibilità per accrescerele conoscenze e capacità professionali,potenziando ed ampliando icampi del proprio sapere, elementi questiessenziali per lo svolgimento <strong>di</strong> unamoderna attività professionale.Le esercitazioni esterne<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>296/2007


DirittoScioglimento della comunionee <strong>di</strong>visibilità dei benidel prof. Antonio Tiso docente <strong>di</strong> estimo - Bari(Tratto dalla rivista Geocentro)Prima parte<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Il professor Antonio Tiso ha già collaboratocon noi in passato, inviandoci alcunisaggi in materia <strong>di</strong> estimo. Oggi ripren<strong>di</strong>amodalla rivista nazionale <strong>di</strong> categoriaGeocentro, un suo scritto relativo alla<strong>di</strong>visibilità dei beni che qui pubblichiamoin due parti. Questo argomento sarà<strong>di</strong> sicuro interesse per i colleghi che normalmentevengono incaricati dai giu<strong>di</strong>ciper la redazione delle consulenze tecniched’ufficio.Lo scioglimento della comunione, nel casodella successione ere<strong>di</strong>taria legittima<strong>di</strong>sposta dal giu<strong>di</strong>ce, si apre, per ottemperareal principio della omogeneità delleporzioni in natura ai coere<strong>di</strong> (art. 727del C.C.), con il quesito tecnico-economico-estimativodella “comoda <strong>di</strong>visibilità”degli immobili caduti in successione,così come previsto dall’art. 720 delC.C. Nel caso che il bene immobile nonsia comodamente <strong>di</strong>visibile, il giu<strong>di</strong>ce hapiù soluzioni per ad<strong>di</strong>venire allo scioglimentodella comunione.PremessaLa comunione si instaura quando allamorte del de cuius si apre la successionee, devoluta l’ere<strong>di</strong>tà a più persone (chiamati),questi l’accettano espressamenteo tacitamente, con riguardo a tutto ilcomplesso dei beni costituenti il patrimoniodel de cuius.Lo scioglimento della comunione è latrasformazione della communio pro in<strong>di</strong>visain proprietà in<strong>di</strong>viduale. Lo scioglimentodella comunione non può esserechiesto quando si tratta <strong>di</strong> cose che,se <strong>di</strong>vise, cesserebbero <strong>di</strong> servire all’usoa cui sono destinate o verrebbero a perderela loro utilità per effetto della separazione(art. 1112 c.c.).Nello scioglimento si profila la presenza<strong>di</strong> una pluralità <strong>di</strong> interessi contrappostiquali il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> ciascuncomunista, la tutela del titolare dellamaggior quota, l’interesse della collettivitàad evitare pregiu<strong>di</strong>zio alla pubblicaeconomia e igiene ipoteticamente derivantedalla <strong>di</strong>visione del bene.Il principio car<strong>di</strong>ne che regola il modo <strong>di</strong>procedere alla <strong>di</strong>visione è quello <strong>di</strong> cuiall’art. 727 del co<strong>di</strong>ce civile, fatto salvoquanto è <strong>di</strong>sposto negli artt. 720 e 722.L’art. 727 sancisce che “le porzioni devonoessere formate, previa stima dei beni,comprendendo una quantità <strong>di</strong> mobili,immobili e cre<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> eguale naturae qualità, in proporzione dell’entità <strong>di</strong>ciascuna quota”.segue a pag. 326/200730


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Quando oggetto della <strong>di</strong>visione sia unsolo immobile o più immobili non comodamente<strong>di</strong>visibili, trova applicazionel’eccezione sancita nell’art. 720 c.c.,mentre in caso <strong>di</strong> beni in<strong>di</strong>visibili nell’interessedella produzione nazionale,trova applicazione quanto sancito nell’art.722 c.c.La norma contenuta nell’art. 720 consenteche gli immobili non comodamente<strong>di</strong>visibili, o il cui frazionamento recherebbepregiu<strong>di</strong>zio alle ragioni della pubblicaeconomia, siano compresi per intero,con addebito dell’eccedenza, nellaporzione del coerede avente <strong>di</strong>ritto allaquota maggiore, o anche nelle porzioni<strong>di</strong> più coere<strong>di</strong>, se questi ne richiedonocongiuntamente l’attribuzione: solo nelcaso che ciò non avvenga, si procede allaven<strong>di</strong>ta all’incanto.Tale <strong>di</strong>sposizione non è specifica della<strong>di</strong>visione ere<strong>di</strong>taria, potendo trovare applicazione,nella sua interezza, anche nelcaso <strong>di</strong> scioglimento delle or<strong>di</strong>narie comunioni,costituite per altro titolo; onde,accertata la non comoda <strong>di</strong>visibilitàdell’immobile, anche qui rimane l’alternativatra ven<strong>di</strong>ta o attribuzione, con addebitodell’eccedenza, alla quota <strong>di</strong> uncon<strong>di</strong>vidente o <strong>di</strong> più con<strong>di</strong>videnti chene abbiano fatto richiesta.Il concetto giuri<strong>di</strong>co <strong>di</strong> <strong>di</strong>visibilità <strong>di</strong> unimmobile o <strong>di</strong> una U.I. Per determinare ilcriterio <strong>di</strong> “comoda <strong>di</strong>visibilità” <strong>di</strong> un immobile,ai fini del <strong>di</strong>sposto dell’art. 720,occorre aver riguardo non solo alla suanatura e destinazione, ma, soprattutto,all’intera massa da <strong>di</strong>videre in rapportoal numero delle quote dei con<strong>di</strong>videnti.Non si può parlare <strong>di</strong> in<strong>di</strong>visibilità quandonel patrimonio comune vi sono piùimmobili che, isolatamente considerati,non sono <strong>di</strong>visibili in frazioni corrispondentialle quote dei con<strong>di</strong>videnti, ma possono,tuttavia, uno o un gruppo, comporrela quota <strong>di</strong> alcuno <strong>di</strong> essi, in manierache le quote degli altri con<strong>di</strong>videnti possanocostituirsi con i rimanenti immobilidell’ere<strong>di</strong>tà o della comunione.Il requisito della comoda <strong>di</strong>visibilità <strong>di</strong>un bene o <strong>di</strong> una unità immobiliare deveessere rilevato tenendo conto anchedella possibilità <strong>di</strong> procedere alla <strong>di</strong>visionesenza spese rilevanti o imposizioni <strong>di</strong>limitazioni, pesi o vincoli a carico dellesingole quote e in maniera che il frazionamentodell’immobile, considerato sottol’aspetto economico e funzionale, nonproduca un notevole deprezzamento dellostesso, in relazione alla normale utilizzazionedel bene in<strong>di</strong>viso. Va cioè evitatoche, in relazione alla situazione oggettivae attuale del bene una sua <strong>di</strong>visionein natura, nonostante l’impiego dei modernimezzi tecnici e scientifici, si appalesiinopportuna o ad<strong>di</strong>rittura porti alla6/200732


creazione <strong>di</strong> un oggetto materiale <strong>di</strong>versoda quello esistente.Quando si parla <strong>di</strong> <strong>di</strong>visione ere<strong>di</strong>taria,inoltre, al fine dell’accertamento dellacomoda <strong>di</strong>visibilità degli immobili, deveaversi riguardo alla situazione economica(consistenza e valore) e giuri<strong>di</strong>ca(numero ed entità delle quote) deibeni al momento della <strong>di</strong>visione e nona quello dell’apertura della successione,e, quin<strong>di</strong>, anche all’eventuale concentrazione<strong>di</strong> più quote nella persona <strong>di</strong> unsolo coerede.In tema <strong>di</strong> <strong>di</strong>visione, deve intendersi percomoda <strong>di</strong>visibilità <strong>di</strong> un bene non tantola mera possibilità <strong>di</strong> una sua materiale ripartizionetra gli aventi <strong>di</strong>ritto, quanto lasua concreta attitu<strong>di</strong>ne ad una ripartizione,da cui derivi a ciascun partecipante, ogruppo <strong>di</strong> partecipanti, un bene il quale,perdendo il minimo possibile dell’originariovalore, come elemento <strong>di</strong> un’entitàunitaria, non abbia neppure a subireparticolari limitazioni funzionali o con<strong>di</strong>zionamenti,con riguardo alla possibilità<strong>di</strong> attribuire a ciascun con<strong>di</strong>videnteun’entità autonoma e funzionale, ed evitando,per contro, che rimanga in qualchemodo pregiu<strong>di</strong>cato l’originario valoredel cespite, ovvero che ai partecipantivengano assegnate porzioni inidonee allafunzione economica dell’intero.Il concetto <strong>di</strong> “comoda <strong>di</strong>visibilità” è statooggetto <strong>di</strong> una estesa elaborazione dottrinalee giurisprudenziale e postula nonsolo che il frazionamento del bene sia attuabileme<strong>di</strong>ante determinazione <strong>di</strong> quoteconcrete suscettibili <strong>di</strong> autonomo e liberogo<strong>di</strong>mento, ma che lo stesso possaavvenire senza dover affrontare la soluzione<strong>di</strong> problemi tecnici eccessivamentecostosi e senza che alla fine ne derivi unsensibile deprezzamento del valore dellesingole quote, rapportate proporzionalmenteal valore dell’intero.Me<strong>di</strong>ante un’attenta lettura della copiosagiurisprudenza formatasi sul concetto <strong>di</strong>“comoda <strong>di</strong>visibilità” è possibile oggi in<strong>di</strong>viduarei criteri car<strong>di</strong>nali da tener presentinello stabilire l’applicabilità dell’art.720 c.c. alle varie casistiche che possonopresentarsi.<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>336/2007


Attività del Collegio <strong>di</strong> GoriziaAssemblea dell’AssociazioneRinnovato il Consiglio <strong>di</strong>rettivo<strong>di</strong> PierGiuseppe Sera6/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>PierGiuseppe Sera34Venerdì 8 giugno si è svolta presso la sededel Collegio <strong>di</strong> Gorizia la prevista assembleaper il rinnovo delle cariche. Allapresenza <strong>di</strong> un <strong>di</strong>screto numero <strong>di</strong> iscritti,il presidente uscente Paolo Perazzi hatenuto la sua relazione sull’attività svoltanell’ultimo biennio, annunciando tral’altro la sua intenzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>mettersi equin<strong>di</strong> <strong>di</strong> non rican<strong>di</strong>darsi per il ruolo <strong>di</strong>presidente, per motivi <strong>di</strong> lavoro.Al termine della relazione è stato approvatoil bilancio e quin<strong>di</strong> si è sviluppatotra i presenti un’interessante <strong>di</strong>battito,dal quale è emerso il significato e l’importanzache le associazioni dei Geometriistituite presso i collegi, vanno acquistandoper il futuro.Infatti dovendo i collegi assumersi l’onereper la formazione continua ed obbligatoriadei propri iscritti, è in<strong>di</strong>spensabile lapresenza <strong>di</strong> un organismo adatto ed idoneoper le gestioni tecnico economicherelative alle attività non istituzionali.L’associazione potrà così gestire l’organizzazione<strong>di</strong> corsi, seminari e convegnie quin<strong>di</strong> non si tratterà più <strong>di</strong> una scatolavuota ma certamente <strong>di</strong>venterà un organismoimportante per ogni collegio esarà riempita <strong>di</strong> contenuti fondamentalie preziosi per tutti i Geometri.Alla fine delle votazioni, in aggiunta aisette consiglieri del Collegio, sono statieletti i geometri Crepal<strong>di</strong> Jessica, BrandolinRoberto, Movio Denis e VisintinLuca.Il Consiglio così composto si è successivamenteriunito per assegnare le carichesociali. Su proposta del presidentedel Collegio la presidenza dell’Associazioneè stata affidata al geometra MartinelliSilvio, la segreteria alla collega Crepal<strong>di</strong>Jessica e la tesoreria alla riconfermatageometra Tunini Luana.


Attività del Collegio <strong>di</strong> PordenoneImportante seminario sulla nuovatassazione degli immobili<strong>di</strong> Tiziano FiorUn interessante e riuscito seminario suinuovi scenari impositivi che interessanogli immobili, si è tenuto lo scorso 1°giugno presso la Casa dello Studente <strong>di</strong>Pordenone.Relatore per l’occasione è stato il dott.Massimo Iervolino già <strong>di</strong>rettore dell’ufficiodel Registro <strong>di</strong> Maniago e Pordenonenonché ex <strong>di</strong>rigente dell’Agenzia Regionaledelle Entrate.Il pubblico era costituito da geometri edè stato quello delle gran<strong>di</strong> occasioni, conuna platea che ha occupato ogni or<strong>di</strong>ne<strong>di</strong> posti tanto che si è dovuto trasferire il<strong>di</strong>battito in un’altra sala, più capiente.Gli argomenti trattati hanno riguardatol’imposta sulle successioni e sulle donazioni,l’imposta <strong>di</strong> registro e quellasui red<strong>di</strong>ti.Il primo argomento è stato visto alla luce<strong>di</strong> un testo coor<strong>di</strong>nato vigente (sottolineandole novità e la normativa preesistente),il secondo argomento è statoquello più corposo ed interessante.Ha riguardato tutti gli elementi dell’accertamento<strong>di</strong> valore degli immobili aseguito delle recenti <strong>di</strong>sposizioni, le agevolazionisulla prima casa, le agevolazioniper i terreni agricoli, nonché l’acquistodelle aree e<strong>di</strong>ficabili e degli immobiliall’interno dei Piano <strong>di</strong> recupero, masseplurime e cessioni <strong>di</strong> quote, oneri deducibili,il tutto con numerosi riferimentilegislativi e sviluppando una serie <strong>di</strong> pregnanticasistiche.Il terzo argomento ha riguardato esclusivamentele plusvalenze derivate dallacessione degli immobili. Anche in questacircostanza è stata fornita una nutritaesemplificazione applicativa.Vista l’importanza degli argomenti trattati,confi<strong>di</strong>amo che il relatore stesso delconvegno ci fornisca prima possibile unriepilogo sintetico dei contenuti della suarelazione, da poter pubblicare su questarivista in modo da rendere un importanteservizio ai nostri lettori ed a tutti i colleghiinteressati.Il relatoredott. Massimo Iervolinoed il geom. AttilioRocca presidentedell’Associazionedei Geometri<strong>di</strong> Pordenone<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Il pubblicodei Geometri presenti356/2007


Attività del Collegio <strong>di</strong> U<strong>di</strong>neNuova legge regionale, riformadell’urbanistica e dell’attivitàe<strong>di</strong>lizia del paesaggioGrande partecipazione <strong>di</strong> pubblico (Geometri e Tecnici comunali) al seminarioorganizzato dal Collegio presso il Centro Congressi <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne Fiera<strong>di</strong> Gloria Gobetti6/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Gloria GobettiIl 31 maggio il Collegio dei Geometri <strong>di</strong>U<strong>di</strong>ne ha organizzato al Centro Congressidel Fiera <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne un convegno sullalettura della nuova legge regionale urbanisticala 5/2007 dove sono intervenuticome relatori i funzionari regionali dellapianificazione territoriale energia-mobilità-infrastrutturee trasporto. La sala all’insegnadel “tutto esaurito” ha ospitatoun gran numero <strong>di</strong> iscritti, <strong>di</strong> responsabilitecnici dei comuni, <strong>di</strong> professionisti<strong>di</strong> altre categorie professionali ed anche<strong>di</strong> amministratori pubblici. La giornata<strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento professionale è stataintrodotta dal geometra Renzo Fiorittipresidente del Collegio Geometri <strong>di</strong>U<strong>di</strong>ne ed è stata moderata dal geometraLucio Barbiero responsabile della commissionee<strong>di</strong>lizia-urbanistica del CollegioGeometri <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne.Ha esor<strong>di</strong>to il <strong>di</strong>rettore regionale dellapianificazione territoriale, dr. Dario Danese,illustrando gli aspetti generali dellanuova legge facendo anche dei riferimential PUR del 1978 e alla legge regionale52/91 che ci ha accompagnato per36Il tavolo dei relatori geom. Lucio Barbiero, geom.Renzo Fioritti, dott. Fabrizio Luckes, dott.ssa DoraLo Giu<strong>di</strong>ce, dott. Dario Danese16 anni evidenziando pregi e punti critici.Ha parlato dei principi fondamentalidella nuova legge ossia dell’aspettoche avrà come funzione <strong>di</strong> “governo delterritorio” che si <strong>di</strong>fferenzia sostanzialmentedalla mera urbanistica con visioneristretta dello stesso. La nuova legge,infatti, pone in primo piano “la riqualificazionedei sistemi inse<strong>di</strong>ativi e degli assettiterritoriali, la prevenzione e il recuperodel degrado ambientale e prevede un’attentavalutazione delle alternative <strong>di</strong> riusoe riorganizzazione dei tessuti inse<strong>di</strong>ativiesistenti prima <strong>di</strong> procedere a nuoviimpegni <strong>di</strong> suolo”. Ha posto poi l’atten-


zione su un ulteriore aspetto della pianificazioneterritoriale regionale che èl’aspetto associativo in forza del quale icomuni dovranno associarsi per definirele previsioni <strong>di</strong> espansione e<strong>di</strong>ficatoriadei territori comunali (pianificazionesovracomunale), strumento questo chepuò essere avviato con l’unione <strong>di</strong> almenocinque comuni o con un ambito <strong>di</strong>almeno 30 mila abitanti. Ha poi evidenziatol’importanza del Piano TerritorialeRegionale in fase <strong>di</strong> formazione che saràlo strumento <strong>di</strong> pianificazione regionaleche identificherà le strategie e gli obiettivi<strong>di</strong> interesse della comunità regionale.L’intesa <strong>di</strong> pianificazione, conformitàdel PSC al PTR, darà per la prima voltaai comuni la possibilità <strong>di</strong> avere una gestione<strong>di</strong>retta del proprio territorio senzache la regione abbia la possibilità <strong>di</strong>entrare nel merito delle scelte attuate;dunque la conformità al PTR del pianostrutturale comunale sarà la “con<strong>di</strong>zione”della piena autonomia <strong>di</strong> pianificazionedel Comune.E’ poi intervenuto il funzionario regionaledr. Fabrizio Luches che ha illustratoin generale l’aspetto legale della legge, haanticipato i contenuti generali del PTRin fase <strong>di</strong> definizione e <strong>di</strong>scussione istituzionaleanticipando alcuni contenutidello strumento pianificatorio. Ha conclusopoi con alcuni approfon<strong>di</strong>menti riferitia sentenze emesse in merito a delleproblematiche su interventi <strong>di</strong> ristrutturazionee<strong>di</strong>lizia facendo riferimento alDPR 380/2001 ed alla legge regionale52/91, ribadendo l’inderogabilità delle<strong>di</strong>stanze fissate dal Co<strong>di</strong>ce Civile.Ha poi preso la parola il funzionario regionaledr.ssa Dora Lo Giu<strong>di</strong>ce la qualeha trattato la parte <strong>di</strong> legge relativa allerisorse del paesaggio, al rilascio dellarelativa autorizzazione paesaggistica illustrandole semplificazioni <strong>di</strong> iter contenutenel nuovo <strong>di</strong>sposto legislativo. Atal proposito la Lo Giu<strong>di</strong>ce ha evidenziatoche la regione dovrà provvedereall’istituzione <strong>di</strong> un soggetto <strong>di</strong> pianificazionesovracomunale (l’AGEPA) aseguito della perimetrazione degli ambiti(34 parti del territorio regionale) acui la regione conferirà delega per il rilasciodelle autorizzazioni paesaggistiche.Questi nuovi soggetti attuando il Co<strong>di</strong>ceUrbani (D.Lgs 42/2004) sostituirannole funzioni ora gestite dalla soprintendenza.Si è parlato, inoltre, del proce<strong>di</strong>mento<strong>di</strong> formazione dei piani comunalistrutturali, operativi e attuativi(PSC, POC e PAC attuale PRPC), nonchédella perequazione urbanistica, cheè quel proce<strong>di</strong>mento previsto dalla nuovaLegge Regionale che permette <strong>di</strong> assicurarela ripartizione dei <strong>di</strong>ritti e<strong>di</strong>ficatori,ed oneri relativi, tra tutti i proprietaridegli immobili inclusi in un predeterminatoambito; è stato toccato ancheil delicato tema della compensazioneurbanistica e territoriale per la qualela legge prevede che i proprietari dellearee da destinare a servizi possano concordarela cessione delle medesime alcomune a fronte <strong>di</strong> una compensazioneattuata me<strong>di</strong>ante trasferimento <strong>di</strong> <strong>di</strong>rittie<strong>di</strong>ficatori in altre aree già predestinatedal comune stesso.Ulteriori argomenti trattati sono statiquelli relativi alla bioe<strong>di</strong>lizia (art. 39)e delle novità riguardanti l’attività e<strong>di</strong>lizialibera (pannelli solari, fotovoltaici,integrazione <strong>di</strong> impianti esistenti etc.)nonché dell’introduzione del certificatourbanistico che sostituirà il certificato<strong>di</strong> destinazione urbanistica il qualein<strong>di</strong>cherà la potenzialità e<strong>di</strong>ficatoriaimpiegata dell’area interessata alla certificazioneed in<strong>di</strong>cherà altresì i vincoli;il comune dovrà evidenziare su appositamappa catastale e con adeguate colorazionie simbologie le aree già asserviteurbanisticamente.Il <strong>di</strong>battito finale ha portato al chiarimento<strong>di</strong> ulteriori punti della normanei confronti della quale rimanevano,da parte degli intervenuti, dei dubbi interpretativi.<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>376/2007


IN COPERTINAFabbricato in Comune <strong>di</strong> Povoletto,località Ravosa<strong>di</strong>mensione<strong>GEOMETRA</strong>ORGANO UFFICIALE DEL COMITATOREGIONALE DEI COLLEGI DEI <strong>GEOMETRI</strong>DEL FRIULI VENEZIA GIULIADIRETTORE RESPONSABILEBRUNO RAZZACOMITATO DI REDAZIONEPIER GIUSEPPE SERA (Go)ANTONIO TIEGHI (Pn)LIVIO LACOSEGLIAZ (Ts)ELIO MIANI (Ud)COORDINATORE DI REDAZIONEGLORIA GOBETTI (Ud)PROPRIETÀCOMITATO REGIONALEDEI COLLEGI DEI <strong>GEOMETRI</strong>DEL FRIULI VENEZIA GIULIAEDITORE, DIREZIONE,REDAZIONE, AMMINISTRAZIONEASSOCIAZIONE DEI <strong>GEOMETRI</strong>DELLA PROVINCIA DI UDINEper conto del Comitato Regionale dei Collegidei Geometri del Friuli Venezia GiuliaVia Grazzano 5/b33100 U<strong>di</strong>neTel 0432 501503Fax 0432 504048e-mail: rivista@collegio.geometri.ud.itIl presente numero è stato chiuso per la stampal’8 giugno 2007. Tiratura 2962 copieSTAMPAGraphicLinea print factoryVia Buonarroti 4133010 Feletto Umberto (Ud)Tel 0432 570182Fax 0432 309925Per invio materiali: al<strong>di</strong>na@graphiclinea.comPUBBLICITÀEURONEWS SRLPiazza 1° maggio 433100 U<strong>di</strong>neTel 0432 512270Fax 0432 512271e-mail: euronews@ilfriuli.itAUTORIZZ. DEL TRIBUNALE DI UDINEN. 42/92 DEL 21.11.92PREZZO DI COPERTINA € 2,00ARRETRATI € 3,00ABBONAMENTO 12 NUMERI € 20,00ABBONAMENTO ESTERO (EUROPA) € 27,00Questo perio<strong>di</strong>co è associatoall’Unione Stampa Perio<strong>di</strong>ca Italiana

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