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L'Angelo - Parrocchia di Chiari

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San Bernar<strong>di</strong>no 2000 - Vacanze 2000Un ragazzinoin Bosnia11 agosto 2000 - SarajevoLe mie vacanze le ho trascorsein Croazia e Bosnia, 10 giorniin compagnia <strong>di</strong> tutta lamia famiglia. Il giorno della partenzaeravamo molto agitati perchéavremmo dovuto affrontare un lungoviaggio, per <strong>di</strong> più con una macchinanon nostra (quella <strong>di</strong> mio zioVirginio). Partimmo verso mezzanotte per Zagabria (Croazia). Duranteil viaggio, dopo aver attraversatoun pezzo d’Italia e tutta la Slovenia,ci fermammo alla doganacroata, solo che era chiusa! Alloraparcheggiammo la macchina e miopapà, la mia mamma, Chiara, e Davidefecero un pisolino; io ad esseresincero non dormii neanche un minuto!Arrivati a Zagabria andammo subitoalla casa dei salesiani dove ci stavaaspettando don Ivan, io pensai:finalmente si mangia! Avevo perfettamenteragione! Ci offrirono la colazione.Aaaah... dopo una bella colazionea base <strong>di</strong> the buonissimo epane squisito, don Ivan ci fece vedereil suo orto che era gran<strong>di</strong>ssimo.Gli ho chiesto come avrebbe fatto atagliare tutta l’erba che cresceva edon Ivan mi rispose che un pezzo latagliava lui e l’altro la tagliava un signore.Poi ci fece vedere anche lasua macchina e il posto dove mettevala cassa (nel bagagliaio dell’auto)con i maialini e i pulcini da portarealle famiglie povere; <strong>di</strong>ceva chequando erano in macchina i maialinicantavano come un gruppo rock econ lui formavano un gruppo <strong>di</strong> rockers.Dopo tutto questo lasciammola Croazia per andare a Kopanice,in Bosnia, dove c’è la casa <strong>di</strong> donPejo. Durante il passaggio dellafrontiera, un poliziotto ruppe unpacco per vedere cosa c’era dentroed io avevo paura perché credevoche ci avrebbe portato tutti in prigione.Arrivati alla casa <strong>di</strong> Pejo, eglici offrì una “cola” e incominciò aparlare e a tradurre a mio papà, intantoio, Chiara e Davide ci siamomessi a giocare con Miki, Maja eStjepo che sono i nipoti <strong>di</strong> Pejo. Nelpomeriggio, verso le 14.00, Chiara,Davide ed io abbiamo fatto una partitaa calcio contro Miki, Maja e ilcugino <strong>di</strong> Miki, infine pareggiammo3 a 3. Il giorno dopo andammo aGromiljak (a circa 250 km da Kopanice,vicino Sarajevo) per consegnarei pacchi dono ai bambini adottatia <strong>di</strong>stanza da parte <strong>di</strong> alcune famiglie<strong>di</strong> <strong>Chiari</strong>. Devo <strong>di</strong>re che sonoproprio fortunato ad avere unacasa, un paese, una famiglia e tantealtre cose. Qui è tutto <strong>di</strong>strutto!Mangiammo nella casa del parrocoe poi andammo a visitare le suore,che sono state molto gentili perchéa noi bambini hanno dato un palloneper giocare.La sera arrivammo a Sarajevo dovela zia <strong>di</strong> Pejo, suo marito e le lorodue figlie ci stavano aspettando aldecimo piano <strong>di</strong> un gran palazzo,dopo una mezz’oretta arrivò la famosanonna Sofija a salutarci.Alla sera andammo a dormire dalei.Lei abita in un grattacielo come lazia <strong>di</strong> Pejo; la facciata ad est del piccoloappartamento, dove c’era ilsoggiorno era stata colpita da unagranata durante la guerra, ed iopensai subito che devono essere statimolto <strong>di</strong>fficili quei giorni <strong>di</strong> guerra:con la paura <strong>di</strong> essere uccisi daun momento all’altro, senza acqua,senza luce, senza poter uscire dacasa e con il pensiero che la casa potessecrollare sotto una bomba!Il giorno dopo partimmo con le zie<strong>di</strong> Pejo per Medugorje. Alloggiammoin una piccola pensione; a Medugorjescalammo due montagne:al monte delle apparizioni salimmotutti perché era solo sassoso e pocoripido quin<strong>di</strong> non faticoso, invece alMonte della Croce, molto più <strong>di</strong>fficile,andammo solo Chiara, la mamma,Pejo, sua zia più giovane ed io.La salita durò due ore e la <strong>di</strong>scesaun’ora e mezza, naturalmente intutte e due le montagne, durante lasalita, c’era la Via Crucis.Verso mezzogiorno, dopo la Messa,partimmo per Kopanice e durante ilritorno ci fermammo alla sorgentedel fiume Bosnia per mangiare unpo’... un’anguria fresca, eccome seci stava, e dopo la sosta si riparte!Prossima fermata, passando in mezzoa bellissime montagne, Kopanice!A Kopanice, il giorno dopo, i mieigenitori ci lasciarono soli con laL’Angelo - Novembre a. D. 2000 29

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