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L'Angelo - Parrocchia di Chiari

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San Bernar<strong>di</strong>no 2000Pellegrinaggio Giubilare DiocesanoRoma 22 - 24 settembre 2000Anche da San Bernar<strong>di</strong>no e da<strong>Chiari</strong> non poteva certo mancareuna risposta imme<strong>di</strong>ataalla proposta del nostro Vescovo <strong>di</strong> unpellegrinaggio <strong>di</strong>ocesano a Roma perpartecipare al Grande Giubileo 2000.Siamo partiti in due pulmann: l’unoper i pellegrini <strong>di</strong> <strong>Chiari</strong> e <strong>di</strong> Ru<strong>di</strong>ano,guidati da don Davide Carsana e dadon Costante Duina; l’altro per i cinquantapellegrini <strong>di</strong> San Bernar<strong>di</strong>no,guidati da don Felice Rizzini. Avrebberodovuto venire con noi il PrevostoMons. Angelo Zanetti e il curato donPiero Bettinzoli, ma non glielo ha permessola salute. Questo ha creatoall’inizio un certo <strong>di</strong>sagio, presto superato,data la piena <strong>di</strong>sponibilità daparte <strong>di</strong> tutti, pronti a dare una mano achi ne avesse bisogno, a interessarsi gliuni degli altri, premurosi che nessunomancasse alla conta ed al controllo.Fin dalla prima sosta durante il viaggioabbiamo avuto la percezione cheerano molti i pellegrini bresciani, chesi potevano riconoscere dal fazzolettoazzurro e dal <strong>di</strong>stintivo. Arrivati aRoma, l’impressione fu superata dalritrovare, ovunque andassimo, unagran folla composta e <strong>di</strong>gnitosa, sorridentee gioiosa. Era come una gran festa<strong>di</strong> popolo, che raggiunse il verticein Piazza San Pietro. Sia durante ilviaggio sia a Roma i due gruppi clarensisi sono mossi in forma autonoma,ritrovandosi ogni tanto, agli autogrilldurante le soste del viaggio, nelgiro turistico, ma soprattutto ai momentigiubilari centrali.Il primo appuntamento giubilare èstato alla Porte Sante. A noi <strong>di</strong> SanBernar<strong>di</strong>no è toccato <strong>di</strong> entrare nellabasilica <strong>di</strong> San Paolo fuori le mura,prima ancora <strong>di</strong> arrivare dalle suoreoblate del Sacro Cuore, dove eravamoospitati. Anche a San Pietro era cosìlunga la fila <strong>di</strong> coloro che volevano entrarenella Porta Santa che i custo<strong>di</strong> cihanno sollecitato a non inginocchiarcia fare le nostre devozioni in fretta. Perfortuna poi abbiamo potuto pregarecon calma e fare la visita accurata alleAl Giubileodue basiliche. Agli altari delle confessioni,dove sono conservate le reliquiedegli Apostoli Pietro e Paolo, abbiamoriaffermato la nostra fede e presentatele tante intenzioni che ci urgevanonel cuore. Ci sono tornate allamente tante persone, che si erano raccomandatea noi per le loro necessità.Il secondo appuntamento giubilare èstato in Piazza San Pietro per al ConcelebrazioneEucaristica, presiedutadal Card. Michele Giordano e partecipatadal nostro Vescovo, da quello <strong>di</strong>Lucca e Parma e da 160 sacerdoti (fra iquali anche il nostro don Rizzini) e soprattuttoper l’incontro con il PapaGiovanni Paolo II. Eravamo sistematiin una bellissima posizione, vicinissimial Santo Padre. L’abbiamo seguitomentre arrivava sulla sua “papamobile”e l’abbiamo potuto contemplarementre sedeva, parlava e riceveva personalmentei rappresentanti dei quattropellegrinaggi <strong>di</strong>ocesani <strong>di</strong> quelgiorno. Ogni suo gesto era osservatoanche con il cannocchiale che passava<strong>di</strong> mano in mano. Quando poi il nostroFabio ha gridato a gran voce dallatransenna: «Papa! Papa! Papa!» ilPapa lo ha guardato con un bel sorrisoe lo ha salutato con un gesto bene<strong>di</strong>cente.In quel grido c’era anche il nostro,con tanta commozione in cuore:volevamo <strong>di</strong>rgli grazie per tutto quelloche fa per noi, per i suoi insegnamenti,per il coraggio, per il suo esempio <strong>di</strong>de<strong>di</strong>zione, nonostante i limiti della salutee dell’età. Quando il Papa si è rivoltoal nostro Vescovo e a noi, a partiredalle sue visite a Brescia, l’entusiasmoè <strong>di</strong>ventato irrefrenabile, comela volontà <strong>di</strong> essere fedeli al suo messaggio.Eravamo così vicini al SantoPadre che ancora oggi a ripensarcinon sembra vero.Il terzo ed ultimo appuntamento èstata la Concelebrazione Eucaristica,presieduta dal nostro Vescovo epartecipata da tutti i nostri preti, inSanta Maria in Vallicella dai Padri Filippinidell’Oratorio. Il Vescovo Giulioè riuscito ad interpretare tuttoquello che passava nella nostra mentee nel nostro cuore. Ci sentivamo piùbuoni, più desiderosi <strong>di</strong> bene, più volonterosinel cammino della vita illuminatadalla bontà del Padre, confortatadal volto misericor<strong>di</strong>oso <strong>di</strong> Gesù esostenuta dalla forza dello Spirito.Negli intervalli fra un appuntamentogiubilare e l’altro abbiamo potuto realizzareun veloce accostamento allebellezze <strong>di</strong> Roma nei suoi <strong>di</strong>versi momentistorici, per merito, nei primidue giorni, <strong>di</strong> don Rizzini, che si è rivelatouna guida interessante e competentee, nel terzo giorno, <strong>di</strong> una guidalocale eccezionale. Per chi arrivava aRoma per la prima volta è stato comeun invito pressante a ritornarci conpiù possibilità e calma. Per chi era giàstato a Roma era come un ravvivaretante impressioni belle. Per tutti è stataun’esperienza meravigliosa, a cui ripensarecon più tranquillità. Bisognariconoscere che gli organizzatori sonostati all’altezza del loro compito sottoIl gruppo dei partecipanti <strong>di</strong> San Bernar<strong>di</strong>no al Giubileo a Roma.L’Angelo - Novembre a. D. 2000 27

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